Il Fondo Monetario Internazionale prevede un 2024 a rischio di recessione negli USA

Nubi all’orizzonte. Per riportare il tasso d’inflazione entro il tetto del 2% la Federal Reserve dovrà intervenire sul costo del denaro. A soffrirne non sarà solo l’economia americana, ma quella mondiale nel suo complesso.

“La resilienza dell’economia Usa e la solidità dei mercati del lavoro sono buone notizie. Tuttavia, è possibile che l’ampio e rapido aumento dei tassi di interesse che è già stato introdotto non sia sufficiente per riportare rapidamente l’inflazione all’obiettivo”. 

 

Lo sottolinea il Fondo monetario internazionale al termine della missione ‘Article IV’ sugli Stati Uniti. Nel report l’Fmi afferma che c’è “un rischio materiale che la Federal Reserve dovrà alzare il tasso ufficiale molto più di quanto attualmente previsto per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%” e ciò “significherebbe che l’economia rallenterebbe più bruscamente in una fase successiva (forse nel 2024), creando una recessione man mano che la politica monetaria più restrittiva prende piede”. 

 

Inoltre, “la combinazione di tassi di interesse più elevati, un dollaro più forte e un rallentamento più marcato dell’attività negli Stati Uniti avrebbe significative ricadute macrofinanziarie negative sul resto del mondo”. 

Fonte: Agenzia Italia (AGI) – 26 maggio 2023