È passato un secolo. Ma i fondamenti basilari del partito popolare prima, della DC poi e di un partito di ispirazione cristiana oggi, restano sempre attuali: la libertà della persona, il rispetto della famiglia come cellula sociale e culla della vita, la dignità del lavoro e la libertà dell’impresa che produce la ricchezza, il ricambio generazionale col lavoro alle giovani generazioni. Tutto ciò senza scosse e obblighi di dittatura che privano delle libertà fondamentali.
La storia della DC e del Partito Popolare è la storia vera di Don Luigi Sturzo, di Don Giuseppe Dossetti, di Alcide De Gasperi, di Aldo Moro e della parte maggioritaria del popolo italiano che ne seguì la fede.
Poi ci sono altre storie. Poiché l’uomo è, per la sua fragilità, incline al peccato e alla menzogna, la storia e le storie di altre persone che si sono identificate nel partito di ispirazione cristiana più rappresentativo del dopo guerra, hanno conosciuto luci ed ombre, che si sono alternate durante i lunghi anni della sua azione politica.
C’è il periodo dell’immediato dopo guerra fino al 1978, c’è un secondo periodo che segui’ al delitto Moro, e c’è poi l’ultimo periodo, dal 1994 a tutt’oggi , il più travagliato, il più anonimo, il più lontano dalle radici popolari e democratico cristiane, dove le luci sono scomparse, le ombre la fanno da padrone e dove il tornaconto, le ripicche, la pretesa di apparentarsi e di accasarsi con altri padroni di casa, e la mancanza di personalità di rilievo hanno marcato l’oblio di un partito e hanno alimentato la sofferenza di coloro invece che hanno continuato a coltivare la speranza di una luce, che sembra essersi ora fatta strada, ma non in grado al momento di reagire sul campo, e tuttavia sempre vigile e operosa nei rispettivi impegni di lavoro e di socialità.
Sono le sentinelle del mattino che hanno vegliato durante tutta la notte e che attendono che sorga l’aurora. Immagine e visione biblica del profeta Isaia, ripresa da Giovanni Paolo il 19 agosto 2000, in occasione della XV giornata mondiale della gioventù, veglia di preghiera a Tor Vergata.
La speranza può farsi certezza solo deponendo le armi del tornaconto personale, del disimpegno demandato ad altri, e prendendo in mano lo scudo delle nostre coscienze e delle nostre aspirazioni, per tornare ad essere, identificandovisi, quelle certezze e quelle speranze che erano alla radice della Nostra Vera Storia.
In alternativa, cadendo prede di gruppi di potere che non appartengono alla nostra comune visione democratico cristiana, resteranno solo le incertezze, le paure e le amarezze di non essere stati capaci di affrontare il futuro, con lo stesso coraggio e la stessa determinazione di chi seppe sacrificarsi per la gente e le loro legittime aspirazioni di libertà, di benessere e di felicità, nella comune ricerca della giustizia e della pace.