La vecchia guerra di Crimea cambiò il mondo, la nuova può cambiarlo ancora.

chissà se Kissinger, ricevuto ieri a Pechino, stia tessendo le fila per una nuova “giusta decisione per la cooperazione sino-americana" che porti alla "pace mondiale e al progresso della società umana".

Partendo da quello che ha detto Xi a Putin nel loro ultimo incontro i cambiamenti stanno arrivando, cambiamenti su una scala che non vedevamo da cento anni, facciamo unanalisi che ci aiuti a ragionare dopo lavanzata di Prigozhin verso Mosca. Come a metà del XIX secolo, la Crimea è al centro di ostilità che si estendono ben oltre la penisola. Nel 1853, le truppe russe invasero l’Impero Ottomano, provocando la reazione di un’alleanza guidata da Gran Bretagna, Francia e Regno di Sardegna per attaccare la Crimea. La guerra finì quando la Russia implorò” la pace nel 1856.

Allepoca il problema era labolizione della schiavitù, oggi la fine dei combustibili fossili. In entrambi i casi la Russia viene colta in un periodo di decadimento, con armi obsolete, corruzione, morale basso, capi politici anziani e distanti dai soldati (oggi prevalentemente mercenari). Entrambe le guerre di Crimea hanno creato una sfida alle strutture interne dellautocrazia russa.

A metà del XIX secolo la guerra di Crimea portò una rapida transizione del potere da Nicola I, che morì o si tolse la vita, e suo figlio Alessandro II. Pochi anni dopo la guerra di Crimea le potenze occidentali fecero di nuovo guerra, in Cina. Le ostilità, che duravano da decenni affinché lImpero Celeste aprisse i suoi porti all’oppio, finirono con un trattato di pace che ancora oggi è considerato a Pechino come uno dei “trattati ineguali” impostig dagli stranieri. Teatro degli accordi fu la Manciuria, che ricoprì un ruolo importante anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Mosca donò parte della Manciuria alla Cina comunista nel 1952, un paio di anni prima di cedere la Crimea all’Ucraina. Nel 2014 la Russia si è ripresa la Crimea, dando inizio al conflitto a cui assistiamo oggi.

Gran parte della Manciuria appartiene ancora alla Russia. LOblast’ dell’Amur e Oblast’ autonoma ebraica ha un grande valore strategico, abbondanti risorse naturali ed un enorme potenziale, ma in mano Russa rimangono sottopopolate e sottosviluppate. Nel 2016, poco dopo l’annessione della Crimea, il governo russo ha emanato una legge che incoraggiava l’insediamento in Estremo Oriente, inclusa la Manciuria, promettendo a ogni migrante un ettaro di terra, gratuitamente. Il programma è stato un fallimento, Putin ha poi abbandonato milioni di persone dellest del paese.

Molti cinesi nel frattempo sono emigrati, legalmente e illegalmente, in Manciuria. Non si conoscono i numeri, ma il governo russo si è apertamente dichiarato molto preoccupato. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, Putin è stato costretto a spostare gli armamenti dal confine con la Cina al confine con lUcraina, scoprendo il confine con una delle più grandi concentrazioni di armamenti al mondo.  

Chissà se una diplomazia creativa riuscirà a far capire ai cinesi, come fece Kissinger nel 1971, che uninvasione pacifica della Siberia, porterebbe a riscrivere in positivo gli equilibri di tutto lo scacchiere euroasiatico. E chissà se Kissinger, che oggi ha 100 anni e che ha visitato la Cina più di 100 volte, accolto ieri con gli onori di un vecchio amico del popolo cinese, stia tessendo le fila per una nuova giusta decisione per la cooperazione sino-americana” che porti alla “pace mondiale e al progresso della società umana”. Come ha detto Xi a Putin: i cambiamenti stanno arrivando, cambiamenti su una scala che non vedevamo da cento anni.