La Voce del Popolo | Centrodestra, troppa litigiosità in famiglia?

Il mondo che fu di Berlusconi è in discreto, silenzioso subbuglio. Sostanzialmente la  Meloni tende a chiudersi nel fortilizio dei propri cari. Per governare in pace servirà un chiarimento vero.

Prima o poi, potrebbe scoppiare la guerra civile nel centro-destra. O almeno, aprirsi una seria disputa sul da farsi. Se fosse, sarebbe una novità di non poco conto. Da quelle parti infatti vige una disciplina, o almeno una consuetudine, che tende a ricomporre i dissensi che pure esistono e ad offrire per quanto possibile un profilo di unità a beneficio dei propri elettori e dei propri interessi di governo.

 

Ora, però, si avverte qualche scricchiolio. Salvini è nel pieno di una campagna elettorale molto identitaria, tutta spostata verso la frontiera di destra. Il mondo che fu di Berlusconi è in discreto, silenzioso subbuglio. La Meloni tende a chiudersi nel fortilizio dei propri cari. E soprattutto la legge di bilancio che si profila non consente più di armonizzare le differenze contando sul favore della finanza pubblica.

 

Il fatto è che in tutte le coalizioni che si sono formate negli ultimi anni dalle nostre parti l’omogeneità è stata sempre piuttosto fittizia. E per quanto la retorica del gioco di

squadra si ostini a promettere alleanze ferree e discipline ordinate, le cronache segnalano piuttosto un certo disordine sotto il cielo delle maggioranze.

 

Finora il governo Meloni ha fatto eccezione (anche in virtù della forte spinta elettorale di un anno fa). Ma la regola della litigiosità in famiglia potrebbe prima o poi riprendere il sopravvento. Soprattutto se ci si continuasse a illudere che i temi controversi di questa stagione possano essere risolti senza averli elaborati. Insomma, per governare in pace servirà un chiarimento vero. Che per l’appunto non sarà tanto pacifico.

 

 

Fonte: La Voce del Popolo – 31 agosto 2023.

[Articolo qui riproposto per gentile concessione del settimanale della Diocesi di Brescia]