La Voce del Popolo | La trappola in cui cadono i leader più avveduti.

Un filo lega i destini delle classi dirigenti occidentali. L’onda populista ci sta portando fuori strada. O almeno, fuori dalla strada che credevamo più giusta. Ora si tratta di cercare un altro percorso.

C’è un filo sottile, quasi invisibile, che lega i destini delle classi dirigenti occidentali. L’azzardo di Macron, che sembra avviarsi a un mesto tramonto elettorale di qui alle prossime ore. E la tenacia di Biden, che intende proseguire lungo il cammino delle presidenziali di novembre, anche rischiando di avvantaggiare involontariamente Trump. Quasi a descrivere una trappola nella quale sono caduti i leader più avveduti, quelli che rappresentano meglio e con più talento i caratteri più tipici delle nostre democrazie. 

Naturalmente, spero di sbagliare. Mi spaventa l’idea che la Le Pen prenda il largo e si affermi in Francia per interposto Bardella. E mi spaventa altrettanto che Trump porti alla Casa Bianca quel suo carattere ferino che sembra smentire alla radice i valori di un’America che pure ha saputo essere per decenni il faro più luminoso dell’occidente liberal-democratico. Sono due idee di destra così lontane dalle nostre tradizioni, anche quelle più conservatrici, da farci temere il peggio. 

Ma chi avverte questo rischio non può fermarsi alla denuncia o all’allarme. Deve anche interrogarsi su quello che non ha corrisposto alle attese. E soprattutto cominciare a mettere in campo idee e figure intorno alle quali si possa ricostruire un tessuto civile che in questi ultimi tempi si è sbrindellato e quasi consumato. L’onda populista ci sta portando fuori strada. O almeno, fuori dalla strada che credevamo più giusta. Ora si tratta di cercare un altro percorso. Sapendo che non ci basterà il malinconico rimpianto di quel che eravamo.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 4 luglio 2024

[Testo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia]