La Voce del Popolo | Relazioni internazionali, ambiguità non possibili.

Le reazioni all’assassinio di Navalny, con evidenti contrasti nella stessa maggioranza di governo, fanno riflettere sulla necessità che nel Paese si riscontri una comune visione del nostro posto nel mondo.

La morte – meglio, l’assassinio – di Navalny ci costringe a fare i conti con una dimensione particolare della vita politi- ca: l’eroismo. Una dimensione che la nostra civiltà democratica non rende così necessaria, almeno a noi e almeno finché dura. Ma che da altre parti, sotto il cielo plumbeo dei regimi più oppressivi, rappresenta invece una drammatica opzione.

A tanto eroismo, che arriva fino a mettere in gioco la propria vita, non possiamo opporre la ritualità. Anche a noi viene chiesto di corrispondere in qualche modo alla drammaticità di certe situazioni. E il modo più giusto per cercare di farlo è quello di mettere da parte, una volta per tutte, alcune doppiezze in materia di politica internazionale che con- tinuano a perpetuarsi con disinvoltura nel bel mezzo delle bufere che stanno squassando il mondo.

Abbiamo costruito due mezze coalizioni che ospitano stridenti contraddizioni in materia di politica estera e segnatamente nel giudizio su Putin e sul suo regime. Tale è la differenza tra Salvini e Meloni nel recinto di maggioranza, e tale quella tra il Pd e i cinque stelle nel campo più o meno largo dell’opposizione. Queste differenze non vengono mai chiarite, elaborate, risolte. Restano lì come a dire che vale più l’utilità dello schieramento elettorale di casa di quanto non valga lo schieramento del nostro paese nel contesto globale.

Queste ambiguità non sono più possibili, né strategicamente né eticamente. Occorre che ogni coalizione si fondi su una comune visione del nostro posto nel mondo. Diversamente si diventa una piccola provincia, un’Italietta. E ovviamente non si rende onore alla memoria di Navalny.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 22 febbraio 2024

[Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia]