In base al rapporto di collaborazione tra le due testate, Il Domani d’Italia e Orbisphera, pubblichiamo il testo integrale dell’editoriale di Antonio Gaspari, direttore di Orbisphera.
È certo che l’universo ha un linguaggio fatto di segni, di colori, di luci, di suoni, di radiazioni, di geometrie, di forze elettromagnetiche… ma mai avremmo potuto immaginare che le lettere dell’alfabeto e i numeri utilizzati universalmente dagli umani potessero essere impressi sulle ali delle farfalle.
È quello che ha scoperto il fotografo naturalista norvegese Kjell Bloch Sandved (1922-2015).
Studiando le innumerevoli foto fatte alle farfalle e alle falene, Sanved ha notato in alcune ali una somiglianza con i numeri e le lettere dell’alfabeto.
Attraverso un’accurata ricerca, è così giunto a realizzare una composizione di ali contenenti le 26 lettere dell’alfabeto latino e i numeri arabi da 0 a 9.
La composizione non solo è stupefacente e bellissima, ma solleva pensieri profondi sulla natura e unità dell’universo.
Indipendentemente dalla fede nell’esistenza di un Creatore, risulta evidente che la Natura risponde a un disegno intelligente ed armonico, coerente e bellissimo.
A questo proposito, scrisse Galileo Galilei: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile intenderne umanamente parola…».
Le lettere dell’alfabeto e i numeri rappresentano la geometria del mondo dei segni, la base della semantica che permette l’articolarsi delle parole e del calcolo matematico, ed è impressionante scoprire che essi esistevano prima ancora d’essere immaginati dagli umani.
Che gioia scoprire la bellezza e l’intelligenza dell’universo! Che meraviglia scoprire che la creazione non finisce mai di stupirci!