Libertà di pensiero e conoscenza, valori indispensabili per l’esistenza umana. L’Europa è la stella polare delle democrazie liberali.

Riportiamo un’ampia sintesi del discorso tenuto ieri a Padova dalla Presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, in occasione della cerimonia, organizzata alla presenza di Sergio Mattarella, per celebrare gli 800 anni dell’ateneo patavino.  

L’università di Padova è una istituzione che ha attraversato il tempo. Il presidente Sergio Mattarella, non me ne vorrà se dico che questo non è solo una università italiana, ma è un pezzo importante della nostra cultura europea di cui sono orgogliosa e fiera come cittadina europea. Trovandomi oggi in questo magnifico palazzo non posso non pensare con emozione e gratitudine alle generazioni di studenti che ci sono succeduti su questi banchi in otto secoli, ma anche a quelli che verranno nei secoli futuri: Copernico, per citarne uno, non era certo padovano ma, come molti altri, è venuto qui da molto lontano per studiare, per imparare, per conoscere e per crescere e in quell’epoca non c’era ancora il programma Erasmus. Ma c’era la cultura europea. 

Siamo qui, oggi, per riaffermare con forza quanto libertà di pensiero e conoscenza siano indispensabili per l’esistenza umana. Oggi celebriamo 800 anni di libertà di pensiero. Il Parlamento europeo si è sempre battuto per difendere la libertà di pensiero nel mondo. Questo è ciò che rende il nostro continente la stella polare delle democrazie liberali.

 

Di fronte alla guerra in Ucraina l’Unione Europea deve fare scelte coraggiose come vietare il gas e il petrolio russo nell’Ue, perché non possiamo continuare a finanziare de facto le atrocità russe commesse contro i nostri concittadini europei. In definitiva, i nostri sacrifici di oggi sono un investimento per un futuro di democrazia e di pace e sappiamo che senza libertà c’è solo l’illusione della pace. Sebbene l’Unione Europea abbia dimostrato al mondo una determinazione, una solidarietà, e un’unità senza precedenti, non possiamo negare la polarizzazione che c’è in Europa nelle nostre società. Negli ultimi anni molte persone si sentono escluse: per contrastare questa situazione abbiamo bisogno di una voce forte e univoca in risposta all’insicurezza e ai timori che sono alimentati da una narrativa anti Unione europea e dalla disinformazione.  

La via da seguire è quella dell’istruzione, dell’educazione e può arginare la minaccia di una netta divisione nelle nostra società, tra coloro che credono nella difesa dei valori europei e coloro che hanno paura e cercano conforto in quei falsi profeti, profeti che predicano il nazionalismo, l’isolamento e vendono risposte facili a domande difficili.

I nostri sacrifici di oggi sono un investimento per un futuro di democrazia e di pace, e sappiamo che senza libertà c’è solo l’illusione della pace. Conosciamo il sacrificio che l’Ucraina sta facendo in nome della nostra libertà collettiva. Il popolo ucraino ora guarda all’Europa in cerca di sostegno. L’Ue e i suoi stati membri sono al fianco dell’Ucraina. Il popolo europeo e italiano sono al fianco dell’Ucraina, lo hanno dimostrato aprendo i loro cuori e le loro case a milioni di cittadini ucraini. La solidarietà deve continuare a essere una nostra priorità per il futuro, se ciò significa che dobbiamo fare scelte coraggiose come vietare gas e petrolio russo, perché non possiamo continuare a finanziare di fatto le atrocità russe commesse contro i nostri concittadini europei.