Lo Storto (Luiss): vogliamo fornire alle startup un'intera filiera di competenze per crescere

Roma, 12 set. (askanews) – L’universit LUISS – Guido Carli, anche attraverso la collaborazione con LVenture, punta a fornire alle startup innovative l’intera filiera delle competenze per poter crescere. L’ha spiegato il direttore generale della LUISS Giovanni Lo Storto, che intervenuto a un evento promosso dal gruppo di venture capital in occasione dei 10 anni di attivit nell’ambito della Rome Future Week.

“LUISS – Guido Carli l’universit di Confindustria, cio la matrice della nostra universit quella di essere molto vicina al sistema delle imprese. Oggi fare impresa vuol dire, da parecchi anni a questa parte, fare startup. Fare startup vuol dire essere in condizione di creare una nuova impresa per risolvere un’esigenza, facile dire, ma soprattutto di essere poi scalabile. Sembra semplice, non lo affatto. Negli Stati uniti questo sistema ha funzionato da molti anni, in Italia arrivato non da troppo tempo e noi l’abbiamo incrociato una decina d’anni fa, anzi oggi proprio si celebra il decimo anniversario, con un nostro alumno Luigi Capello che lanciava in Italia questa iniziativa. LUISS ha sposato sin da subito il progetto, ha partecipato alla ricerca di una sede in cui avviare questo acceleratore d’impresa che abbiamo sin da subito chiamato Luiss EnLabs e poi abbiamo seguito la crescita di LVenture Group fino all’annuncio della fusione che in corso con Digital Magics per realizzare uno degli operatori pi rilevanti a livello europeo”.

Per la Luiss questa collaborazione parte di uno sforzo per mettere a disposizione delle startup competenze e un ecosistema in cui crescere: “La nostra universit sul tema delle startup ha investito molto non soltanto nell’iniziativa di LUISS EnLabs con LVenture, ma anche per esempio con l’Investment Club LA 4 Growth (Luiss Alumni for Growth), cio un club d’investitori alumni della LUISS che s’impegnano a investire in startup lanciate da alumni Luiss o proposte da alumni Luiss con l’impegno poi a restituire in fase di exit una quota del guadagno all’universit perch siano destinate in borse di studio. Quindi un meccanismo che mette insieme le startup con la mobilit sociale, con il give-back. Questa attenzione dell’universit si spinta fino a pensare poi a come nascono le startup. E’ stato il momento nel quale abbiamo incrociato cole 42 in Francia e abbiamo deciso di portare il ‘modello 42’ qua in Italia. In questo momento LVenture Group, e poi con Digital Magics, saranno un luogo nel quale l’innovazione potr avere l’intera filiera a disposizione. Un grosso soggetto che si occupa della messa in campo di tutti gli strumenti perch le startup possano avere successo, con un’universit che approfondisce il tema dell’entrepreneurship anche a livello di ricerca, la Luiss, e con una fucina di creazione di talenti nelle competenze per capire di codice, scrivere codice e creare programmi capendo di codice”.