[…] Alla luce di quella che sembra profilarsi come una clamorosa conquista di potere da parte del clan hi-tech, che fa capo, oltre che ad Elon Musk, a Peter Thiel e Marc Andreessen, ci sembra importante evidenziare come questi ultimi, ben noti al grande pubblico per i loro indiscussi successi imprenditoriali, siano altrettanto noti per essere degli “evangelisti” del movimento transumanista e dei promotori del “pensiero” cosiddetto TESCREAL, un bizzarro acronimo che racchiude le iniziali delle sue principali “filosofie” ispiratrici, ossia: transhumanism, extropianism, singularitarianism, cosmism, rationalism, effective altruism e longtermism (di cui CR si è già occupata qui).
Un sunto di queste “filosofie” è stato racchiuso dallo stesso Marc Andreessen in un vero e proprio manifesto politico, pubblicato nell’ottobre 2023, intitolato The Techno- Optimist Manifest. Una sorta di bibbia per i seguaci del movimento dei tecno-ottimisti in cui viene espresso, punto per punto, il “credo” del cosiddetto «soluzionismo tecnologico». L’obiettivo utopico di lungo termine è appunto l’instaurazione di un governo illuminato che rimpiazzi i politici con gli ingegneri e dia vita, come si legge nel Manifesto, ad una tecnocrazia transumanista fondata su una incrollabile fede nella scienza, per portare infine alla creazione di una nuova civiltà umana multi planetaria: «Crediamo che non ci sia problema materiale, creato dalla natura o dalla tecnologia, che non possa essere risolto con più tecnologia. (…) Crediamo nella natura, ma crediamo anche nel superamento della natura. (…) Crediamo che questo sia il motivo per cui i nostri discendenti vivranno nelle stelle».
Il transumanesimo, che costituisce l’implicita ideologia della nuova lobby che tenterà di “governare”, gli Stati Uniti, ha una concezione sostanzialmente evoluzionistica della realtà, fondata sull’idea di autoredimere l’uomo dalla sua condizione finita, per aprirgli le porte di un nuovo Paradiso terrestre, magari popolando gli spazi stellari. Nel campo biologico, il superamento di ogni limite naturale, porta alla totale abolizione dei generi sessuali, oltrepassando le stesse posizioni “elementari” dell’ideologia gender. Un pensiero che sembra mal conciliarsi con le parole pronunciate sul tema da Donald Trump nel suo discorso inaugurale: “la politica ufficiale del governo degli Stati Uniti sarà che ci siano solo due generi, maschile e femminile”. Ci auguriamo che il neo presidente degli Stati Uniti riesca a ridimensionare il ruolo di questa lobby, riuscendo a mettere in campo una vigorosa ed autentica reazione conservatrice fondata sul coerente rispetto della legge naturale.
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