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sabato, Febbraio 15, 2025
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Lutto | Mimmo Lucà, autorevole dirigente Acli e politico lungimirante.

Più volte parlamentare, eletto nel collegio in cui risiedeva e in cui era radicato. Nel 1993 fu tra i promotori, con Ermanno Gorrieri e Pierre Carniti, del movimento dei Cristiano Sociali.

Tra le tante cose che in questo momento di lutto alimentano generali sentimenti di gratitudine verso Mimmo Lucà, vorrei ricordare in particolare l’Indagine Conoscitiva, promossa dalla Commissione Affari Sociali della Camera di cui è stato presidente, sulle condizioni sociali delle famiglie in Italia. Siamo nel 2006 quando erano in molti, e non solo nel centrodestra ma anche nel centrosinistra, e nella società civile, a parlare di “ristoranti pieni” quando stavano invece per esplodere le contraddizioni che di lì a poco avrebbero portato alla Grande Crisi Finanziaria del 2007-2008 e più in generale alla fine della società dei due terzi, un cambiamento epocale nella struttura sociale di cui fatichiamo ancora oggi a comprenderne la portata nonostante l’astensionismo abbia ormai raggiunto e talvolta superato il numero dei cittadini che si recano alle urne. Mimmo Lucà diede allora una non comune dimostrazione di essere un politico lungimirante, come lo era stato da dirigente nel sistema Acli. Una qualità, non improvvisata, ma coltivata nel corso della vita  nell’impegno sociale con le Acli di Torino, di cui è stato presidente provinciale, e nell’impegno politico nei Cristiano Sociali. Fu Giovanni Bianchi a volerlo nella Presidenza nazionale delle Acli, di cui divenne Vicepresidente nazionale, con impegnative responsabilità, soprattutto nell’ambito del Patronato.

Di cultura politica di sinistra, negli anni novanta fu fra i promotori di un manifesto di cattolici per il rinnovamento della politica a Torino, che concorse al lancio della candidatura a Sindaco di Valentino Castellani. Lucà è stato deputato per cinque legislature, dal 1994, al 2013, dapprima nelle liste del Partito Democratico della Sinistra poi nei Democratici di Sinistra e infine nel Partito Democratico. Dal 2006 al 2008 fu Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati. Ha sempre mantenuto un forte legame e radicamento nel suo collegio di Rivoli-Rivalta -Orbassano, una zona industriale situata a Ovest di Torino, dove abitava.

Nel 1993 fu tra i promotori, con Ermanno Gorrieri e Pierre Carniti, del movimento dei Cristiano Sociali di cui dal 2003 divenne coordinatore fino al 2017 quando il movimento fu sciolto. In questa via che aveva scelto per il suo impegno politico da cristiano, ha svolto la sua azione in favore della rimozione delle cause delle disuguaglianze, della solidarietà, dei diritti sociali.

Una testimonianza esemplare sotto molteplici punti di vista, a cui guardare per l’impegno politico pluralistico dei cattolici nel presente e per il futuro.