Nel vuoto di affettività s’aggira il fantasma del patriarcato

Secondo una versione imperante c'è 'patriarcato' dappertutto, per questo si ammazzano le donne. È proprio così? Aveva ragione Finkielkraut: "In un mondo dove non ci sono più adulti bisogna ricorrere agli esperti".

Marcello Veneziani ha scritto ieri su “La Verità” un articolo di domande sull’esplosione di colpe del cosiddetto patriarcato, termine desueto assai giacché per dire forma invasiva di pensiero dominante si parlava fino a ieri di ‘maschilismo’, di ‘machismo’, di sciovinismo maschile. “Come intendete rimediare – chiede in conclusione Veneziani -, con i campi di rieducazione sul modello della rivoluzione culturale cinese? Innalzando barriere di sospetto tra maschi e femmine, suggerendo che i maschi devono andare con i maschi e le femmine con le femmine? E se provaste a dubitare dei vostri anatemi e delle vostre ricette?”.
Qualche considerazione a riguardo. Secondo una versione imperante c’è ‘patriarcato’ dappertutto, e sarebbe per questo che si ammazzano le donne. Insomma, tutto dipenderebbe da un ordine ancestrale basato sul governo dei padri più anziani (i ‘patriarchi’). Ma se tutti nel 2013 si sdilinguavano per Recalcati che diceva – ed è vero – che i padri non ci sono più da un pezzo (ricordo che nel 2010 aveva già introdotto il tema con un saggio intitolato Cosa resta del padre). E ancor prima Franco Ferrarotti, parlando dell’adolescenza di quelli che poi diventarono Br, non si domandava forse ‘Dov’era il padre?’.

L’interrogativo è stringente: ci sono questi denunciati imperi dei patriarchi o, forse e più probabilmente, non c’è più un adulto (non tanto come educatore ma, prima, come amico fidato) nella vita dei nostri ragazzi? Servono davvero nuove leggi per corsi di tecniche di affettività nelle scuole? Ma dove, mi chiedo, se è proprio nelle famiglie che s’aggira un fantasma, quello dell’Affettività?! Meglio lasciar perdere. Aveva ragione Alain Finkielkraut: “In un mondo dove non ci sono più adulti bisogna ricorrere agli esperti”.
Facciamo uno sforzo ulteriore. La cornice generale che sviluppa l’inesorabile percorso dalla paura dell’impotenza alla sua trasformazione in prepotenza viene prima e va oltre la violenza di genere, il cyberbullismo, lo stalking, le discriminazioni, i rancori. Sta in definitiva prima di patriarcati e matriarcati, ecc ecc. La grande cornice dell’Accidia Generale che infesta tutto e che rifiuta ogni mediazione – la quale. come dice Padre Occhetta, è ri-conciliazione, as-sociazione contro dis-sociazione – è quella del pervasivo potere del Tecno-Nichilismo, della sua forza ‘seduttiva’. Che si è messo in moto da tempo. Un fenomeno, a dire il vero, ben delineato da Mauro Magatti soprattutto nei suoi due lavori: Libertà immaginaria. Le illusioni del capitalismo tecno-nichilista (2009) e Supersocietà. Ha ancora senso scommetere sulla libertà? (2022).

Dunque il vero fantasma che s’aggira nella società non è il patriarcato, ma il nichilismo elevato a potenza. Tanto potente da non essere affatto un fantasma.