Oggi in Grecia, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Le elezioni anticipate sono state convocate dal presidente greco, Prokopis Pavlopulos, su richiesta del premier uscente Alexis Tsipras a seguito della sconfitta del suo partito, Syriza, alle elezioni europee del 26 maggio scorso.
In quell’occasione il principale partito di opposizione, Nuova Democrazia (ND), ha ottenuto ben 9 punti percentuali in più di quello del primo ministro, e raggiunto ottimi risultati anche alle elezioni locali e regionali che si sono svolte contestualmente.
Secondo gli ultimi sondaggi, si profila, infatti, una netta vittoria dei conservatori di Nuova Democrazia che, per l’istituto demoscopico Alco, potrebbero distanziare di quasi dieci punti percentuali Syriza.
Nello specifico, secondo l’istituto, il premier Alexis Tsipras crollerebbe dal 35,5% del 2015, al 29,2%, mentre i conservatori potrebbero conquistare il 38,6% (oltre 10 punti in più rispetto a quattro anni fa). Con queste percentuali, e grazie al premio di maggioranza, ND avrebbe una maggioranza di 160 deputati su 300.
Per il sondaggio, gli altri partiti che hanno buone possibilità di entrare in Parlamento sono lo schieramento di centrosinistra Kinal (Movimento del cambiamento) con il 7%, i comunisti con il 5% e il partito di estrema destra Alba Dorata con il 4%. Al di sotto della soglia di sbarramento invece Mera25, la formazione dell’ex ministro alle Finanze Yanis Varoufakis.