Nel dibattito pubblico italiano sull’autonomia territoriale, spesso ridotto a un confronto ideologico tra centralismo e regionalismo spinto, il libro di Andrea Piraino, L’altro regionalismo. Per un’autonomia comunitaria (Donzelli), introduce un elemento di chiarezza e, insieme, una proposta di metodo. Non un intervento contingente, ma un saggio di impianto costituzionale che invita a ripensare il regionalismo italiano alla luce dei principi di solidarietà, cooperazione e coesione nazionale.
Piraino muove da una constatazione netta: l’attuale declinazione dell’autonomia differenziata, così come è entrata nel dibattito politico, rischia di produrre un regionalismo competitivo, fondato su rapporti bilaterali tra Stato e singole Regioni e privo di una visione d’insieme. Un modello che tende a cristallizzare le disuguaglianze territoriali, mettendo sotto pressione il principio di eguaglianza sostanziale dei cittadini, cardine dell’ordinamento costituzionale.
Il libro non si limita però alla critica. Al centro del saggio vi è la proposta di un regionalismo “altro”, che Piraino definisce comunitario: un regionalismo fondato sulla cooperazione tra territori, sulle intese interregionali, sulla possibilità di costruire macro-aree funzionali e solidali, capaci di condividere servizi, politiche pubbliche e responsabilità. L’autonomia, in questa prospettiva, non è una fuga in avanti, ma uno strumento ordinato di governo, coerente con l’unità della Repubblica.

Particolarmente significativo è il richiamo al contesto europeo. Piraino legge il regionalismo non come un fatto esclusivamente interno, ma come una dimensione che dialoga con le politiche di coesione dell’Unione europea, con le esperienze di cooperazione territoriale e con l’idea di uno sviluppo equilibrato dei territori. Ne emerge una visione che supera tanto il centralismo difensivo quanto il localismo identitario.
Non è un caso che il volume stia suscitando interesse nel mondo accademico e istituzionale e che domani venga presentato a Roma, in un confronto che coinvolge costituzionalisti, studiosi e operatori pubblici. L’altro regionalismo si propone infatti come uno strumento di riflessione per chi non accetta scorciatoie e semplificazioni, e continua a pensare l’autonomia come parte di un progetto costituzionale condiviso.
In tempi di forti tensioni geopolitiche, il libro di Andrea Piraino rappresenta un contributo serio, essendo un invito a rimettere al centro la comunità nazionale, senza rinunciare all’autonomia, ma restituendole senso, misura e responsabilità. Con un respiro europeistico.
PRESENTAZIONE
Macro regionalismo: il futuro d’Italia e d’Europa?
Giovedì 18 dicembre 2025, ore 15.30-17.30
Europa Experience – David Sassoli, Sala Conferenze, Piazza Venezia 6, Roma

