Don Łos aveva ricevuto lo scorso 22 maggio da Papa Francesco le dispense necessarie per la professione perpetua come Figlio della Divina Provvidenza e, il giorno dopo, era stato ordinato diacono e sacerdote nel reparto di oncologia dell’ospedale militare di Varsavia da Mons. Marek Solarczyk, vescovo ausiliare di Varsavia-Praga.

Il suo gesto e la determinazione a celebrare la Messa “per essere ancora più unito a Cristo”, si sono trasformati in una testimonianza di fede che ha raggiunto ogni parte del mondo, e che ha unito in preghiera migliaia di persone che hanno conosciuto la sua storia.

“La notizia – dichiara Padre Tarcisio Vieira, Direttore Generale dell’Opera Don Orione – sapevamo sarebbe arrivata, ma ci lascia ugualmente profondamente tristi. Sappiamo, però, che non è stata la morte a togliergli la vita, ma è stato lui che ha voluto donarla per amore a Cristo e ai poveri. Questo suo messaggio e la sua testimonianza hanno insegnato qualcosa a tutti noi e faremo in modo che non andranno perduti. Ringraziamo il Signore per avercelo donato come testimone di grande fede e di amore”.