Mossa a effetto di UniCredit che indirizza con decisione le proprie mire espansive verso la Germania, dove è già presente attraverso la controllata HypoVereinsbank. Oggi, l`istituto guidato da Andrea Orcel ha avuto “il piacere” di annunciare di aver acquistato complessivamente il 9% della seconda banca tedesca, Commerzbank.
Il 4,49% è stato acquistato per un controvalore di circa 702 milioni di euro nell’ambito di un`offerta di accelerated book building condotta per conto della Repubblica Federale di Germania, in linea con l`intenzione annunciata da quest`ultima appena una settimana fa di ridurre la propria partecipazione nella banca. Il prezzo di 13,20 euro offerto per azione era a premio rispetto ai 12,60 euro della chiusura di mercato di ieri.
Il restante 4,5% circa è stato acquistato in precedenza sul mercato, ma non sono stati forniti dettagli su prezzo e tempistica degli acquisti. Si ipotizza comunque che nel complesso l`investimento sia stato intorno agli 1,5 milioni di euro.
Per lo Stato federale tedesco – che aveva operato il salvataggio pubblico di Commerzbank dopo la crisi finanziaria del 2008-2009 – l`operazione rappresenta il “primo step” dell`uscita definitiva dalla banca, nel cui capitale è così intanto sceso al 12%. Lo Stato tedesco rimane il primo azionista, tallonato ora da UniCredit, e si è impegnato a non cedere altre quote per i prossimi tre mesi (90 giorni).
Per UniCredit, che negli scorsi anni aveva già tentato invano diverse volte di farsi avanti con l`intenzione di accorpare la seconda banca della Germania alla sua controllata tedesca, questa prospettiva si fa concreta. L`istituto di piazza Gae Aulenti UniCredit ha infatti annunciato che “esplorerà insieme a Commerzbank possibili opportunità di creazione di valore per gli stakeholder di entrambe le banche” e che “se e quando necessario” chiederà le autorizzazioni per “poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9,9% in Commerzbank”. Qualsiasi decisione in merito alla partecipazione, ha puntualizzato, dipenderà anche dalla coerenza di tale investimento con gli stringenti parametri finanziari di UniCredit, così come sono stati chiaramente e costantemente comunicati al mercato. Il riferimento è in particolare al parametro di un Roi “almeno del 15%”.
Il mercato, in base ai primi report degli analisti, sembra scommettere sulla creazione di un grande polo bancario in Germania sotto il cappello di UniCredit con una integrazione tra Commerzbank e Hvb. Polo che sarebbe in grado di tenere testa a Deutsche Bank, primo gruppo bancario tedesco. In ambienti finanziari si fa notare che non si tratterebbe quindi propriamente di una operazione “crossborder”, bensì “domestica”, che avverrebbe in uno dei 13 mercati dove UniCredit tradizionalmente opera. Oggi, intanto, l`Ad di UniCredit Andrea Orcel avrebbe effettuato una semplice “chiamata di cortesia” a Commerzbank, nel corso della quale non si sarebbe parlato di “nessuna opzione strategica, quale ad esempio una potenziale acquisizione”, come si è appreso da fonti finanziarie.
Si vedrà nei solo nei prossimi mesi come procederanno e in quali direzioni andranno le “esplorazioni” con i vertici di Commerzbank. Orcel ha comunque iniziato a mettere sul piatto una fiche di peso e, date le caratteristiche della transazione annunciata oggi, è difficile immaginare che il governo tedesco possa ritenere la banca italiana un partner ostile. UniCredit, peraltro, ha espresso “il proprio supporto agli attuali consigli di gestione e di sorveglianza di Commerzbank e ai progressi che questi ultimi hanno compiuto nel migliorare le performance della banca”.
La stessa Commerzbank, in una nota stringata, ha dichiarato di aver “preso atto” della mossa della banca italiane e ha commentato che “ciò è anche una testimonianza dei progressi compiuti e della posizione di Commerzbank”, aggiungendo che “il consiglio di amministrazione e di sorveglianza di Commerzbank continuerà ad agire nel migliore interesse” di tutti i suoi azionisti e dei principali stakeholder, come dipendenti e clienti. Per quanto riguarda i dipendenti, forti preoccupazioni sono state espresse dal consigliere Stefan Wittmann, che siede consiglio in loro rappresentanza e che ha dichiarato a Reuters che si opporrà con tutte le proprie forze a qualsiasi potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit. Il board si sarebbe poi riunito in convocazione straordinaria nel tardo pomeriggio per discutere della mossa di UniCredit.
Sul versante borsistico, infine, Commerzbank è balzata a Francoforte del +16,8% a 14,7 euro, mentre UniCredit ha chiuso a 36,15 euro (+0,22%) con il massimo di seduta toccato a 37,26 euro.