“L’allarme demografico suonato dall’Istat, che registra 15mila nati in meno in un anno, non può essere sottovalutato: nel 2017 sono stati iscritti all’anagrafe 458.151 bambini, oltre 15mila in meno rispetto al 2016. Se non si attuano politiche economiche per le famiglie, che incentivano le nascite come in altri paesi europei (non ultima l’Ungheria che ha avuto un incremento vertiginoso delle nascite grazie ai provvedimenti in favore delle coppie) in Italia ci troveremo sempre più donne senza prole, nascite a picco, unite al calo del tasso di fecondità”. Così, in una nota, la Confederazione italiana dei pediatri (Cipe) del Lazio.
Per i pediatri del Lazio “si rendono necessarie anche politiche del lavoro mirate a sostenere le famiglie con figli. Il lavoro telematico, ad esempio, rappresenta una nuova frontiera e la formula più adatta per le neomamme; contestualmente, gli sgravi fiscali e la possibilità di linee di credito per giovani famiglie con prole possono prefigurare senz’altro una buona iniezione di fiducia”.