Ponte di Messina? Ciucci: “Le code agli imbarchi dimostrano che serve”.

Si contesta un`opera, fattibile da vent`anni, il cui progetto è stato redatto dai migliori esperti al mondo per quanto riguarda i ponti sospesi e le grandissime infrastrutture.

“Qualsiasi manifestazione pacifica è legittima, perché esternare le proprie opinioni non è mai sbagliato e la Stretto di Messina è sempre aperta al dialogo e all’ascolto”. Lo ha sottolineato in una nota Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina.

“Ma le lunghe code agli imbarchi di Villa San Giovanni, registrate in questo sabato [ieri, ndr] di esodo da bollino nero – ha aggiunto – dimostrano a tutti l`importanza di avere un collegamento continuo tra le due coste, aperto 365 giorni l`anno 24 ore al giorno. È evidente l`incidenza che l`opera avrebbe sulla riduzione dei tempi e dei costi del trasporto”.

“Si continuano purtroppo a ripetere le solite dichiarazioni prive di fondamento tecnico-scientifico, mirate a creare confusione e ingenerare dubbi inesistenti. Si contesta un`opera, fattibile da vent`anni, il cui progetto è stato redatto dai migliori esperti al mondo per quanto riguarda i ponti sospesi e le grandissime infrastrutture: ogni possibile aspetto è stato affrontato, studiato e risolto, come il transito delle più grandi navi e dei più pesanti convogli ferroviari, la resistenza a violentissimi terremoti, a onde di tsunami e a venti mai registrati nello Stretto”, ha evidenziato Ciucci.

“La società lavora con impegno e nel pieno rispetto delle norme, ascolta le richieste del territorio, dialogando costantemente con le istituzioni locali”, ha aggiunto l’ad.

“Il ponte è un`opera del territorio e per il territorio – ha concluso Ciucci – che porterà con sé anche una metroferrovia con tre fermate metropolitane e il prolungamento della tangenziale autostradale di Messina fino a Ganzirri, con due nuovi svincoli a Sant`Agata e Granatari. Apparterrà alla popolazione che vive sulle due sponde dello Stretto. E apparterrà anche a coloro che, oggi, sono scesi in piazza”.