Le drammatiche settimane vissute nell’estate 2021 sono un ennesimo campanello d’allarme sulle quotidiane sfide dei cambiamenti climatici che toccano Appennini e Alpi, sulla natura che ha un corso incontrollato e che ci vede poco attenti, ma anche su temi sociali, antropologici e istituzionali sui quali aprire gli occhi. Pubblichiamo le conclusioni del documento elaborato dall’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem). Attraverso il link, a fondo pagina, si può accedere al documento integrale.
L’Uncem chiede al Governo e al Parlamento 1 miliardo di euro per le foreste italiane.
Quelle risorse che erano previste nelle prime versioni del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (dicembre 2020) e che poi sono state eliminate (marzo 2021) nelle edizioni successive del PNRR. Investire bene. Scegliere di credere che siamo un “Paese forestale” e fare una azione decisiva. Ben lontana da quella degli ultimi anni per le foreste, con le leggi di bilancio che hanno stanziato solo – solo! – 5 milioni di euro l’anno. Pochissime risorse che Alessandra Stefani, Direttore della Direzione foreste del MIPAAF, alla quale va il nostro enorme grazie, ha usato per formazione e progettualità efficaci, d’intesa sempre con Regioni ed Enti locali.
Ma ora servono risorse importanti – 1 miliardo di euro – che però devono unicamente essere impegnate nella prevenzione da realizzare mettendo in atto azioni di gestione e selvicoltura preventiva, in attuazione dei Piani antincendio boschivo che tutte le regioni hanno (!) e che non trovano però piena attuazione.
Sono poche le Regioni che investono in prevenzione e quelle che lo fanno, lo fanno finora con le risorse dello sviluppo rurale (misura 8.3 e 8.4).
Cosa dobbiamo fare oggi:
- Dare alla Strategia forestale nazionale una dotazione finanziaria efficace, visto che tra le sue azioni prevede una scheda puntuale sulla prevenzione antincendio, che aveva già previsto (8 mesi) tutto quello che oggi molti ribadiamo come necessario, anche in questo dossier. Tutto è, era, già stato scritto. Per attuarlo servono risorse. 1 miliardo di euro.
- Occorre prevedere per la prossima fase di programmazione 2023-2027 che sia bloccata
una riserva finanziaria nel Programma nazionale di sviluppo rurale (non ci saranno più i PSR regionali) per la realizzazione di interventi di “prevenzione antincendi e adattamento ai cam- biamenti climatici”, che obblighi le Regioni a dare piena attuazione alla politica nazionale prevista dalla Strategia forestale e porti a compimento quanto scrivono sui loro Piani AIB.
Due azioni. Due Azioni. Semplici ed efficaci. Per le quali, un “Paese forestale” come è appunto l’Italia, può efficacemente spendere 1 miliardo di euro nei prossimi tre anni.
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