Quando Andreotti e Pertini salvarono i “boat people” del Vietnam

La missione in Vietnam è stata unica. La prima operazione umanitaria della "Marina Militare" e l'unico paese al mondo ad aiutare i navigatori.

L’emittente radiofonica tedesca “Deutschlandfunk” ieri ha dedicato un approfondimento all’evento che vide la Marina militare intervenire al largo delle coste del Vietnam in soccorso dei “boat people”, i profughi che lasciavano il paese via mare spesso su imbarcazioni di fortuna.

In un clima difficilissimo per il Paese, nel luglio del 1979, su iniziativa del presidente della Repubblica Sandro Pertini di concerto con il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, fu deciso l’invio di tre navi verso il Golfo del Siam: gli incrociatori Vittorio Veneto e Andrea Doria e la nave appoggio Stromboli. La data di partenza fu fissata il 4 luglio. La guida “politica” dell’operazione fu affidata al ministro della Difesa, Attilio Ruffini, e al deputato Giuseppe Zamberletti.

Un’operazione che durò 45 giorni e portò al salvataggio di 907 profughi vietnamiti di cui 125 bambini, percorrendo 2640 miglia marine e perlustrando 250mila chilometri quadrati.

Rientrato a Venezia, l’ottavo gruppo navale, con il suo equipaggio e i “boat people”, venne accolto con entusiasmo dalla folla accorsa al porto della città e dal ministro della Difesa Attilio Ruffini, il sottosegretario agli Esteri Giuseppe Zamberletti, il vescovo ordinario militare Mario Schierano, il patriarca di Venezia Marco Cé.