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martedì, Febbraio 11, 2025
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Recensione | Riscoprire l’uguaglianza: il coraggio di immaginare un mondo migliore.

L’autore di questo libro, David Tozzo, guida il lettore in un viaggio attraverso i secoli, mostrando come il percorso della società è un’avanzata inesorabile verso un futuro più giusto ed egualitario.

Con “” (Luiss Univeraity Press, 2023) David Tozzo propone un volumetto agile ma illuminante che si confronta con uno dei temi più dibattuti e complessi del nostro tempo: la disuguaglianza, appunto. L’autore, giovane studioso e apprezzato pubblicista, si inserisce nel dibattito contemporaneo sulla questione, proponendo un’analisi che riesce a essere al tempo stesso profonda e appassionata, muovendosi tra storia, economia, sociologia e filosofia.

Tozzo parte dalla constatazione che la disuguaglianza ha sempre rappresentato un elemento intrinseco delle società umane, una caratteristica che le ha accompagnate attraverso i secoli e le epoche. Eppure, egli sfida questa visione comune ricordando come per il 95% della loro storia gli esseri umani abbiano vissuto in società egualitarie e non stratificate, dove la condivisione e la cooperazione erano la norma. In questo senso, l’uguaglianza non è un’utopia irraggiungibile, ma una condizione che è già esistita e che può essere riconquistata.

L’autore guida il lettore in un viaggio attraverso i secoli, mostrando come il percorso della società non sia una marcia verso la disintegrazione e il caos, bensì un’avanzata lenta verso un futuro più giusto ed egualitario. E proprio qui emerge la forza della citazione di Aldo Palazzeschi, che Tozzo riprende per evidenziare il paradosso dell’uguaglianza: “E quando tutti […] lo avranno raggiunto cotesto abbondante pane quotidiano che a tutti volete dare e al quale tutti avete diritto, vi guarderete attorno vuoti e smarriti”. Insomma, Palazzeschi ci ricorda che la forza del discorso sull’uguaglianza risiede nell’attesa e nel desiderio di raggiungere tale obiettivo, ma allo stesso tempo la sua realizzazione può portare a un senso di vuoto e smarrimento.

Tuttavia, l’autore non cade nella trappola del pessimismo. Anzi, egli vede nell’uguaglianza non un traguardo destinato a generare disillusione, ma un orizzonte verso cui tendere con incessante impegno e speranza. L’uguaglianza, per l’autore, non è una meta che una volta raggiunta diventa sterile, ma è un processo dinamico e una lotta continua per la giustizia e la dignità umana.

L’approccio di Tozzo è al contempo rigoroso e appassionato, ricco di riferimenti storici, letterari e politici, e la sua analisi si colloca a metà strada tra il saggio filosofico e la riflessione militante. “L’ineluttabilità dell’uguaglianza” è un invito a riflettere sulle sfide del presente e sulle potenzialità del futuro, dimostrando che il cammino verso una società più giusta non solo è possibile, ma è già in atto.

La scrittura è chiara e coinvolgente, rendendo accessibili concetti complessi e offrendo al lettore non solo una visione lucida della realtà, ma anche un motivo per continuare a credere nella possibilità di un cambiamento. In definitiva, il libro si presenta come un contributo fondamentale al dibattito sull’uguaglianza, un’opera che ci ricorda che la ricerca di giustizia è un percorso senza fine, ma non per questo meno necessario o desiderabile.