Con “” (Luiss Univeraity Press, 2023) David Tozzo propone un volumetto agile ma illuminante che si confronta con uno dei temi più dibattuti e complessi del nostro tempo: la disuguaglianza, appunto. L’autore, giovane studioso e apprezzato pubblicista, si inserisce nel dibattito contemporaneo sulla questione, proponendo un’analisi che riesce a essere al tempo stesso profonda e appassionata, muovendosi tra storia, economia, sociologia e filosofia.
Tozzo parte dalla constatazione che la disuguaglianza ha sempre rappresentato un elemento intrinseco delle società umane, una caratteristica che le ha accompagnate attraverso i secoli e le epoche. Eppure, egli sfida questa visione comune ricordando come per il 95% della loro storia gli esseri umani abbiano vissuto in società egualitarie e non stratificate, dove la condivisione e la cooperazione erano la norma. In questo senso, l’uguaglianza non è un’utopia irraggiungibile, ma una condizione che è già esistita e che può essere riconquistata.
L’autore guida il lettore in un viaggio attraverso i secoli, mostrando come il percorso della società non sia una marcia verso la disintegrazione e il caos, bensì un’avanzata lenta verso un futuro più giusto ed egualitario. E proprio qui emerge la forza della citazione di Aldo Palazzeschi, che Tozzo riprende per evidenziare il paradosso dell’uguaglianza: “E quando tutti […] lo avranno raggiunto cotesto abbondante pane quotidiano che a tutti volete dare e al quale tutti avete diritto, vi guarderete attorno vuoti e smarriti”. Insomma, Palazzeschi ci ricorda che la forza del discorso sull’uguaglianza risiede nell’attesa e nel desiderio di raggiungere tale obiettivo, ma allo stesso tempo la sua realizzazione può portare a un senso di vuoto e smarrimento.
Tuttavia, l’autore non cade nella trappola del pessimismo. Anzi, egli vede nell’uguaglianza non un traguardo destinato a generare disillusione, ma un orizzonte verso cui tendere con incessante impegno e speranza. L’uguaglianza, per l’autore, non è una meta che una volta raggiunta diventa sterile, ma è un processo dinamico e una lotta continua per la giustizia e la dignità umana.
L’approccio di Tozzo è al contempo rigoroso e appassionato, ricco di riferimenti storici, letterari e politici, e la sua analisi si colloca a metà strada tra il saggio filosofico e la riflessione militante. “L’ineluttabilità dell’uguaglianza” è un invito a riflettere sulle sfide del presente e sulle potenzialità del futuro, dimostrando che il cammino verso una società più giusta non solo è possibile, ma è già in atto.
La scrittura è chiara e coinvolgente, rendendo accessibili concetti complessi e offrendo al lettore non solo una visione lucida della realtà, ma anche un motivo per continuare a credere nella possibilità di un cambiamento. In definitiva, il libro si presenta come un contributo fondamentale al dibattito sull’uguaglianza, un’opera che ci ricorda che la ricerca di giustizia è un percorso senza fine, ma non per questo meno necessario o desiderabile.