Roma, urge riflettere sul futuro di una città unica al mondo.

Lo sguardo è rivolto al Giubileo del 2025, mentre serpeggiano dubbi sull’assegnazione, prevista a novembre, dell’Expo 2030. Che fare? L’articolo, qui riproposto nella sua parte conclusiva, lancia alcuni messaggi.

Partire da alcuni dati di base (cosa è Roma) e da alcuni scenari attesi (cosa sta succedendo e succederà nel futuro prossimo e oltre) e confrontarsi con esperti, persone di cultura, imprenditori, manager, politici e cittadini per costruire un progetto sul futuro della città considerando peraltro la sua storia incredibile ed unica nel mondo e il suo ruolo attuale di capitale del Paese.

 

Nel saggio “Roma il coraggio di cambiare” (Gangemi 2021) ho provato a fare alcune ipotesi dalle quali partire così come a porre al centro del tema la necessità di avere coraggio, competenze e capacità politica e tecnica. Occorre risvegliare un’opinione pubblica che appare ormai indolente, quasi rassegnata a una prospettiva di declino.

A Per Roma, un’associazione civica presieduta da Marco Ravaglioli insieme con Roberto Corbella (il segretario Generale) e Carlo Cafarotti e a tutti gli amici del Consiglio abbiamo avviato un progetto denominato “Roma 2030-2050 – Per un futuro della città eterna” per contribuire a fare di Roma una comunità innovativa, sostenibile e moderna. Abbiamo già tenuto due seminari con il CNEL, il primo sulla “Legge per Roma Capitale”, il secondo su “La cultura chiave per il futuro”. Ne seguiranno altri sui diritti e la partecipazione, sulla sostenibilità e tecnologie e sulla città attuale verso la città futura. Sono inoltre previsti una raccolta dei progetti e delle proposte per la Roma futura, una serie di incontri da tenersi nelle sedi di aggregazione e dibattito culturale principalmente a cominciare dalle librerie e un programma di sensibilizzazione degli studenti delle scuole medie e dei licei di ciascun territorio lanciando concorsi sulle tematiche della città futura.

 

L’obbiettivo un po’ ambizioso (ma altrimenti è inutile farlo) è quello di portare alle soglie del 2025 ad avere una serie di proposte per realizzare un progetto per la Roma del 2050 da mettere a disposizione della politica e delle istituzioni. È una goccia nell’oceano, è uno stimolo per sensibilizzare chi deve e può a immaginare, insieme a tutti noi cittadini romani, un futuro auspicabile e possibile per le città.

A prescindere dall’Expo e da qualsiasi altro evento internazionale.

 

 

Link accedere al testo integrale pubblicato da Mobility Press (7-IX-2023)

 

https://www.perroma.org/wp-content/uploads/2023/09/Mobility-Press-398-EXPO-30.pdf