Spagna senza governo, i democristiani baschi sbarrano la strada alla destra.

Feijóo, il candidato del Partito Popolare, propone un esecutivo sostenuto anche da Vox, il partito della destra radicale. Ieri non ha raggiunto i 178 voti necessari. Si va verso nuove elezioni anticipate?

Il primo dibattito di investitura di Alberto Núñez Feijóo nel Congresso dei Deputati si è concluso senza successo. Feijóo ha raccolto 178 voti contrari e 172 a favore, ma c’è ancora un secondo turno di votazioni che avrà luogo domani. Bisogna ricordare che il Partito Popolare – formazione politica di centro destra – ha ottenuto 137 seggi nelle elezioni del 23 luglio, quindi per raggiungere la massioranza assoluta occorrono almeno 39 deputati in aggiunta perché Feijóo sia investito presidente. In realtà,  nella prevista seconda votazione sarebbe sufficiente in base alla legge la maggioranza semplice, cioè ottenere più voti a favore che contro. Al momento, un’ipotesi inesistente.

Il leader del Partito Popolare ha fatto un discorso che gl osservatori hanno paragonato a quello di un oppositore, non di un candidato alla guida del governo. Forse il calcolo di Feijóo consiste nel ritenere inevitabile, anche dopo il passaggio di mano all’attuale premier Sánchez per un ulteriore tentativo, il ricorso alle elezioni anticipate. Un esito infelice se si tiene conto che già si è tornati alle urne in giugno dopo un’apertura senza speranza della legislatura inaugurata con il voto svolto in primavera. L’instabilità grava pesantemente sulla politica spagnola.

Qual è la ragione dell’impasse? Con 5 seggi a disposizione i democristiani baschi del PNV risultano determinanti. Ad essi tuttavia risulta indigesta, per ragioni ideali e politiche, l’adesione a un blocco di maggioranza inclusivo di Vox, il contestato partito di destra radicale che in Europa fa parte della famiglia dei Conservatori e Riformatori (con a capo, ancora per un po’, Giorgia Meloni). In Aula il PNV ha ribaditoil suo “no” a Feijóo, sempre con la preoccupazione, però, di non essere incasellato in uno schieramento politico polarizzato: né con i popolari, dunque, né con i socialisti. “Ci fidiamo poco di Sánchez, proprio come ci fidiamo poco di lei”, ha detto rivolto a Feijóo il portavoce dei nazionalisti baschi, Aitor Esteban, durante il dibattito in Congresso (il Parlamemto spagnolo). Poichhé Vox è essenziale, il PNV non può accordare la fiducia.

Allo stesso tempo, il PNV non intende rompere i ponti con i Popolari, sicché Esteban ha sottolineato come nel corso delle trattative il suo partito abbia osservato sempre un atteggiamento di attenzione e disponibilità, ben sapendo che i “colloqui non avrebbero avuto successo”. Di contro, nel discorso di replica ha accusato il Partito Popolare di non tenere un profilo amichevole dal momento che nel Parlamento basco, dove PNV gioca un importante ruolo di governo, almeno nella metà dei casi si registra l’opposizione dei Popolari. In queste condizioni diventa ulteriormente complicato avvicinare le posizioni nel Parlamento di Madrid. Tutto resta bloccato.