Sull’esempio di Papa Francesco rendiamo giustamente omaggio a Giorgio Napolitano

Il Santo Padre si è recato ieri alla camera ardente allestita al Senato per l’estremo saluto al Presidente Emerito. Un gesto senza precedenti, un messaggio di carità che rimarrà nella memoria dell’umanità.

Erano trascorse poche ore dalla morte di Giorgio Napolitano che i commentatori più accreditati del giornalismo ne hanno ricordato il passato politico con puntigliosità e livore.  La fede giovanile fascista, l’ideologia comunista, il culto di Stalin, la giustificazione dell’invasione dell’Ungheria con il corollario di tanti aneliti di libertà soffocati. Tutto vero anche, se poi vi e stata da parte di Napolitano una revisione.

Perché si sono scritte pagine così rancorose a poche ore della morte?  Perché si sta facendo un processo postumo?  Napolitano è stato un militante, un dirigente politico che sosteneva idee sbagliate a cui altri giustamente si opponevano. La Dc e i partiti democratici salvaguardarono le conquistate libertà. Erano a confronto visioni contrapposte e alternative: c’era la politica, c’erano i partiti. Oggi non ci sono visioni a confronto perché non ci sono idee. Il Parlamento non è espressione della scelta dei cittadini ma nominato dalle oligarchie dei Partiti. 

Quando il Parlamento non è il centro dove le pulsioni della società si misurano alla ricerca di giuste soluzioni ai problemi, la democrazia è in crisi. L’ho sempre detto: ho nostalgia di quei tempi, quando ci confrontavamo e ci scontravamo con i comunisti e non solo. Oggi non c’è materia del contendere. I leader di oggi sono capi di movimenti personali, soffrono di un egocentrismo verboso, e non coinvolgono, non sollecitano la partecipazione, ma pretendono non l’adesione a ideali ma la fedeltà.

Napolitano è stato un dirigente politico. All’avversario che scompare va il rispetto sempre, soprattutto nel deserto di oggi. Eppure in queso Paese vi sono state tante devianze: democristiani che sono transitati nel Pd, un derivato post comunista e acrobati che hanno successo perché lo spettacolo…è gratis. Ma la cosa più grave è che è in atto un disegno eversivo riguardante la forma di Stato, di governo e l’unità del Paese. 

Il comunismo di Napolitano è stato sconfitto, mentre oggi c’è l’insano progetto di cancellare la Costituzione del 1948. Sallusti e altri dovrebbero essere avvisati. Il Santo Padre è andato a sorpresa al Senato, alla camera ardente di Giorgio Napolitano. Un gesto che non ha precedenti. Una bella e grande pagina di storia. Un messaggio di carità che rimarrà nella memoria dell’umanità. Napolitano non è morto nella fede e i funerali si svolgeranno nella forma laica. Il Vicario di Cristo ha pregato in silenzioso profondo raccoglimento.

Che significato può essere dato a tutto questo che è un atto di fede: ci possono essere percorsi di salvezza che sembrano impossibili. Nulla è impossibile a Dio. Solo Lui conosce in profondità il cuore e la mente di tutti. Questo pontefice non finirà mai di sorprenderci. Tante chiusure, tanti vuoti formalismi stanno cadendo. L’amore e la fede portano la luce e spazzano via le ombre della ipocrisia. Papa Francesco ha portato questa luce di carità e di fede nella camera ardente di Napolitano, ma in quella camera c’era il Mondo Intero.

 

[Il testo è tratto dal profilo Fb dell’autore]