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sabato, 13 Dicembre, 2025
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Taranto, con Amalfitano l’economia civile ancora al centro del dibattito culturale e politico

Il Centro Lazzati rilancia il percorso di riflessione sullo sviluppo responsabile, tra istituzioni, università e società civile, con Stefano Zamagni. Una visione che guarda al futuro del territorio

L’economia non è una dimensione separata dalla vita delle persone, né un ambito neutrale riservato agli addetti ai lavori. È uno spazio decisivo di scelta politica, che incide sugli equilibri sociali, sulle opportunità concrete e sulla qualità della democrazia. Da questa consapevolezza prende le mosse il percorso promosso dal Centro di Cultura per lo Sviluppo “Giuseppe Lazzati” di Taranto, guidato da Francesco Amalfitano, che continua a collocare l’economia civile al centro del dibattito culturale e politico del territorio  .

Tra il già fatto” e il non ancora”

L’assetto economico e istituzionale non è qualcosa di estraneo alla vita della società. Ci si può dire non responsabili solo rinunciando a incidere sulla realtà. Altrimenti, le conseguenze delle scelte – o delle non scelte – finiscono per presentarsi come inevitabili. È su questo crinale che si colloca l’economia civile, così come viene riproposta nell’ultima pubblicazione di Luigino Bruni e Stefano Zamagni, Introduzione all’economia civile. Tra il già-fatto e il non-ancora. Non una teoria consolatoria, ma una visione capace di tenere insieme critica, complessità e trasformazione.

Un pensiero che assume la realtà

A quasi venticinque anni dalle prime elaborazioni italiane su questo filone, l’economia civile viene riletta come un atlante concettuale, una mappa e insieme una prospettiva culturale viva. Un pensiero che non rinuncia a confrontarsi con la realtà concreta – sociale, produttiva, istituzionale – senza ridurla a schemi ideologici o puramente tecnici.

In questa prospettiva si colloca il ruolo del Centro Lazzati, che Amalfitano intende rafforzare come luogo stabile di animazione culturale e civile, capace di mettere in dialogo università, istituzioni e mondo associativo. Un impegno non episodico, ma parte di un percorso che mira a orientare lo sviluppo del territorio secondo criteri di responsabilità, partecipazione e coesione sociale.

Un hub culturale per Taranto: lincontro con Zamagni

Il prossimo appuntamento pubblico è l’incontro del 16 dicembre, presso la Biblioteca della Camera di Commercio di Brindisi–Taranto, con Stefano Zamagni, riconosciuto caposcuola dell’economia civile. Accanto a lui, Francesco Moliterni, Vincenzo Pacelli e Maria Antonietta Brigida, in un confronto che intreccia ricerca accademica, esperienza economica e impegno sociale. L’iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio, dal Centro Lazzati e dal Dipartimento Jonico dell’Università di Bari.

Una continuità che guarda avanti

Più che un singolo evento, quello proposto dal Centro Lazzati è un indirizzo politico-culturale: riaffermare che l’economia è sempre una scelta di campo, perché produce effetti sociali, distribuisce potere, determina inclusioni ed esclusioni. L’economia civile, in questa prospettiva, non è un’alternativa marginale ma una critica esplicita al riduzionismo tecnocratico che ha spesso deresponsabilizzato la politica e impoverito il dibattito pubblico.

A Taranto, città simbolo delle contraddizioni dello sviluppo italiano, questo richiamo assume un valore ancora più netto. Continuare a tenere insieme etica, istituzioni e mercato significa rifiutare la logica dell’inevitabilità e riaffermare la possibilità di governare i processi, non solo di subirli. È qui che il lavoro del Centro Lazzati, sotto la guida di Amalfitano, si colloca come presidio culturale e civile: non per offrire ricette, ma per riaprire uno spazio di decisione consapevole, in cui lo sviluppo torni a essere una responsabilità politica condivisa.