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lunedì, 28 Luglio, 2025
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Tutele ai lavoratori fragili: finalmente una legge chiara

Cura, dignità e certezza normativa per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Dopo l’approvazione parlamentare, si attende ora un’applicazione coerente e senza ostacoli.

Una legge attesa da tempo, che riconosce in modo netto e senza ambiguità i diritti essenziali dei lavoratori più esposti e vulnerabili. Il testo, approvato in via definitiva, pone fine a incertezze normative e disparità interpretative.

Una norma condivisa, frutto di un percorso trasversale

Approvata in sede deliberante in Senato l’8 luglio u.s, pubblicata sulla G.U. Serie Generale n.171 del 25/07/2025, la legge 18 luglio 2025 n.° 106 – “Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche” – entrerà in vigore a far data dal 9 agosto p.v.

Attivata alla Camera su iniziativa dell’On.le Debora Serracchiani, con DDL n.153 del 25 marzo 2025, la proposta legislativa ha seguito tutto l’iter parlamentare fino all’approvazione in Senato con Atto n.1430, grazie alla premura della Senatrice Elena Murelli e la condivisione di tutte le forze politiche, unanimi nell’approvarla anche nelle Commissioni referenti.

I contenuti principali: assenze, certificazioni, limiti

L’articolato è breve (5 articoli), conciso, chiaro e dovrebbe rivelarsi di indubbia e immediata interpretazione.

Esaminiamo altrettanto succintamente i punti più rilevanti: conservazione del posto di lavoro, nessuna retribuzione, impossibilità a svolgere altra attività lavorativa, nessun computo del periodo di assenza nell’anzianità di servizio, fino a 24 mesi di assenza (anche non continuativi), fino a 10 ore annue aggiuntive per terapie e cure…

Un cambio di passo dopo lesperienza del Covid

Il provvedimento legislativo testè approvato chiude – temporaneamente – una lunga parentesi di norme spesso confuse, contradditorie e tardive emanate durante il periodo del Covid…

Ora che la legge c’è, chiara ed esplicita, saranno i sindacati e le associazioni di categoria (che in realtà non hanno fatto molto per addivenire ad un chiarimento perentorio e definitivo) a dover vigilare sulla sua corretta applicazione…

Insomma, la legge è un passo importante verso una civiltà del lavoro più attenta ai diritti e alle condizioni di fragilità. Ora la sfida si sposta sull’attuazione: sarà lo spirito della norma a prevalere, o prevarranno resistenze e cavilli?