Un contributo italiano, per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica, viene dal Manifesto di cui sono tra i primi firmatari come presidente della Fondazione Symbola con Ettore Prandini presidente Coldiretti, Vincenzo Boccia presidente Confindustria, Francesco Starace Amministrazione Delegato Gruppo Enel, Catia Bastioli Amministratore Delegato Novamont, Padre Enzo Fortunato Direttore della sala stampa del Sacro Convento Assisi, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food e oltre 50 esponenti del mondo economico, sociale e culturale.

Affrontare la crisi climatica è una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali e soprattutto la partecipazione dei cittadini. Importante è stato ed è in questa direzione il ruolo dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

Siamo convinti che, in presenza di politiche serie e lungimiranti, sia possibile azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050. Questa sfida può rinnovare la missione dell’Europa dandole forza e centralità. E può vedere un’Italia in prima fila.

Noi siamo convinti che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. Noi, in ogni caso, nei limiti delle nostre possibilità, lavoreremo in questa direzione, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno.

È un manifesto, presentato sabato al Forum Internazionale dell’Agricoltura a Cernobbio, promosso da Ermete Realacci, Ettore Prandini, Vincenzo Boccia, Francesco Starace, Padre Enzo Fortunato, Catia Bastioli e già firmato da oltre 50 esponenti del mondo economico, sociale e culturale. Tra questi anche Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem

Le adesioni continueranno nei prossimi mesi in preparazione dell’evento che si terrà il 24 gennaio presso il Sacro Convento di Assisi.