“Possiamo realizzare i nostri sogni. Possiamo continuare a credere nel sogno americano. E possiamo tornare ad un’America che affonda le radici nei suoi valori e nella sua storia di uguaglianza e di libertà”.
Kamala Harris, 54 anni. Senatrice di origini afroamericane, ma anche indiane, colta, trascinatrice e ispiratissima ha scelto la sua Oakland, roccaforte anti-Trump della California, per dare il via alla sua campagna elettorale per le presidenziali del 2020.
E dal palco lancia il suo primo duro affondo da candidata contro il tycoon: “L’America è molto meglio di quello che vediamo oggi. Questa non è la nostra America. Dobbiamo dire la verità e combattere per la verità”, l’urlo di Kamala, che sottolinea come si sia arrivati “a un punto di svolta nel nostro Paese e nel mondo, e dobbiamo unirci per difendere i nostri valori contro chi vuole distruggerli”. Perché per l’avvocatessa ed ex procuratrice generale della California “i valori democratici sono sotto attacco in America e in tutto il mondo, e i diritti civili e i diritti umani sono sotto attacco”.
Ha quindi elencato i punti della sua agenda: “Corro perché credo che la sanità sia un diritto fondamentale, come l’istruzione a cui tutti hanno diritto, dall’asilo al college. E corro perché dobbiamo tagliare le tasse a chi davvero ne ha bisogno”, ha proseguito. E poi la stretta sulle armi da fuoco e il progresso nei diritti delle donne e della comunità Lgbt, e l’integrazione degli immigrati “perché tutti vanno trattati con rispetto e dignità”. E nel suo programma anche l’obiettivo di “ripristinare la credibilità perduta degli Stati Uniti a livello internazionale” e di “promuovere una leadership che si occupi del futuro del pianeta a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici.