cabina di regia con il premier Mario Draghi ha valutato la situazione, lo step più immediato è rappresentato dal meccanismo che farà scattare automaticamente la zona rossa se verranno registrati 250 casi di coronavirus ogni centomila abitanti. Sul tavolo, per il resto, una serie di ipotesi, compresa quella che prevede l’Italia rossa nei weekend, con chiusura di bar e ristoranti. Non c’è un verdetto nemmeno sullo stop agli spostamenti dai Comuni di residenza o sulla possibilità di consentire alle persone di spostarsi mantenendo il coprifuoco delle 22.
Da definire, poi, quando dovrebbe partire la stretta. Draghi ha sottolineato l’importanza di informare i cittadini in anticipo: varare le misure domani e introdurle nel weekend del 13 e 14 marzo comprimerebbe i tempi.
Il varo di misure e regole più severe “è probabile per evitare un ulteriore peggioramento” del quadro dell’epidemia “con l’aumento dei casi, dei decessi e della pressione sui reparti ospedalieri”. Il nemico, in questo momento, è la variante inglese che “corre molto di più rispetto al ceppo originario.
“E’ molto probabile che per Pasqua si vada verso un meccanismo simile a quello adottato per Natale: zone rosse nei festivi e prefestivi e nel periodo intorno a Pasqua dove i movimenti potrebbero essere più massicci”, ha riassunto il ministro dell’Agricoltura e membro della cabina di regia, Stefano Patuanelli, a Porta a Porta.