“L’approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento europeo del pacchetto Mobilità rappresenta un successo per l’Unione europea e anche per l’Italia, che ha visto accolte le priorità rappresentate nel corso del negoziato durato tre anni: certezza delle norme, loro controllabilità, strumenti di controllo, tutela delle condizioni dei lavoratori, criteri certi per le condizioni di accesso al mercato e alla professione, regolamentazione delle attività di cabotaggio”. Questo il commento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli al via libera da parte del Pe alla riforma del settore del trasporto su strada.

“Si tratta di una vera e propria riforma del settore dell’autotrasporto in Europa, – soiega il Ministro – che stabilisce norme chiare sulle condizioni di accesso al mercato e alla professione nel settore dell’autotrasporto, sui tempi di guida e di riposo ed in generale sulle condizioni di lavoro degli addetti del settore e sull’uso dei dispositivi per il controllo delle prestazioni di lavoro. Norme che non si prestano ad interpretazioni che consentano la loro circonvenzione e che assicurano parità di condizioni alle imprese dell’autotrasporto.

Il Parlamento europeo ha adottato, dunque, un’importante riforma nel settore del trasporto su strada, grazie al via libera – senza modifica – da parte degli eurodeputati ai tre atti normativi adottati dai ministri Ue ad aprile. L’accordo politico con il Consiglio era stato raggiunto nel dicembre 2019. Per porre fine alle distorsioni della concorrenza nel settore del trasporto su strada e garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti, sono state rivedute le norme sul distacco dei conducenti, i tempi di guida e i periodi di riposo dei conducenti ed è stata prevista un’applicazione più rigorosa delle norme sul cabotaggio (il trasporto di merci effettuato a titolo temporaneo da trasportatori non residenti in uno Stato membro ospitante). Inoltre sono previste una concorrenza più equa e la lotta alle pratiche illegali. I tachigrafi dei veicoli saranno utilizzati per registrare i passaggi di frontiera al fine di contrastare le frodi. Per evitare il cabotaggio sistematico, è previsto un periodo di incompatibilità di quattro giorni prima che si possano effettuare ulteriori operazioni di cabotaggio all’interno dello stesso paese con lo stesso veicolo.