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venerdì, 18 Luglio, 2025
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Magi (+Europa): spaccatura governo in politica estera insostenibile

Roma, 25 mar. (askanews) – “Il governo balbetta su un tema che rischia di creare un danno inestimabile all’economia, alle aziende e ai lavoratori italiani e anche su questo sono spaccati, non riescono a prendere le difese del nostro sistema produttivo, alla faccia dei sovranisti, basterebbe rifarsi a quanto ha detto il presidente Mattarella”.

Cos il segretario di +Europa, Riccardo Magi, a margine dell’iniziativa “Riappropriamoci del Manifesto di Ventotene”, organizzato dal Movimento Europeo, davanti alla targa dedicata ad Altiero Spinelli a Roma.

“Davvero la spaccatura in politica estera del governo sta diventando insostenibile” ha aggiunto.

Bagnasco: Siamo tutti contenti per questo rientro del Papa

Milano, 25 mar. (askanews) – “Siamo tutti contenti per questo suo rientro. E ancors una volta ci stringiamo ancora una volta attorno a lui, accompagnandolo con la preghiera, con l’affetto e con l’augurio che la convalescenza, prevista dai medici, possa essere il pi breve possibile e proficua per ritornare nella pienezza del suo apostolato”. Cos il cardinale Angelo Bagnasco ha rivolto un pensiero a Papa Francesco.

Roma, omaggio dei parlamentari centrosinistra alla targa di Spinelli

Roma, 25 mar. (askanews) – “Riappropriamoci del Manifesto di Ventotene”, “Viva il Manifesto di Ventotene”, questi alcuni degli slogan scanditi dai parlamentari del centrosinistra alla manifestazione organizzata dal Movimento Europeo, guidato da Pier Virgilio D’Astoli, in via Uffici del Vicario, davanti alla lapide dedicata ad Altiero Spinelli, che con Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, hanno gettato le basi per un’Europa unita, democratica e solidale.

Tra i parlamentari che hanno aderito all’iniziativa c’erano tra gli altri Laura Boldrini, Simona Bonaf, Chiara Braga, Federico Fornaro, Roberto Morassut, Arturo Scotto del Pd; Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova di +Europa; Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e Filiberto Zaratti di Avs; Ivan Scalfarotto di Iv.

In contemporanea, si sono tenute iniziative parallele di fronte al Palazzo Altiero Spinelli del Parlamento europeo a Bruxelles e a Milano, al Cimitero Monumentale presso la tomba di Eugenio Colorni.

Usa: Russia e Ucraina hanno un accordo per un cessate il fuoco parziale nel Mar Nero

Roma, 25 mar. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno annunciato che la Russia e l’Ucraina hanno raggiunto un accordo per garantire un parziale cessate il fuoco navale fra Mosca e Kiev, e sviluppare delle misure per far cessare i bombardamenti sulle infrastrutture energetiche: lo ha reso noto la Casa Bianca, che ha diffuso un comunicato sui colloqui svoltisi ieri a Riad.

Il comunicato sottolinea l’accordo raggiunto per “garantire una navigazione sicura, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”; le due delegazioni si sono inoltre impegnate a “sviluppare delle misure per l’applicazione” dell’intesa precedente sui bombardamenti delle infrastrutture energetiche.

Per quel che riguarda l’Ucraina, la Casa Bianca conferma l’impegno degli Stati Uniti “ad aiutare a raggiungere lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio dei prigionieri civili e il ritorno dei bambini ucraini trasferiti forzatamente”.

Washington inoltre intende “ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, ridurre i costi delle assicurazioni marittime e migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni”. “Gli Stati Uniti ribadiscono l’imperativo del presidente Donald J. Trump che le morti da entrambe le parti del conflitto Russia-Ucraina devono cessare, un passo necessario per raggiungere un accordo di pace duraturo: a tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra entrambe le parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”, conclude il comunicato.

Cnpr forum, Rozera: In prima linea per proteggere i bambini

Roma, 25 mar. – “La missione dell’Unicef prendersi cura dei bambini, e in un mondo cos complesso essenziale mantenere il nostro obiettivo chiaro e prioritario, ovunque e sotto qualsiasi regime. Dobbiamo restare fermi nei nostri principi, perch nessun bambino sceglie dove nascere: n in un paese povero, n in una zona di guerra, n in luoghi privi di sanit o istruzione. Il nostro impegno proteggere tutti i bambini, dai contesti pi disagiati del mondo fino ai paesi pi sviluppati, come l’Italia, dove molti piccoli continuano a vivere situazioni di difficolt”. Lo ha dichiarato Paolo Rozera, direttore generale Unicef Italia, intervenuto nel corso del Cnpr forum “Costruire speranza: Unicef in prima linea per un mondo a misura di bambino”, promosso dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

“L’Unicef nacque nel 1946, subito dopo la Seconda guerra mondiale, per assistere i bambini vittime dei bombardamenti, diventando poi un’organizzazione permanente. Da allora – ha aggiunto Rozera -, sono stati compiuti enormi progressi, come dimostra la lotta contro la polio, ormai eradicata quasi ovunque, ad eccezione di Afghanistan e Pakistan. Numerose sono le conquiste raggiunte, in particolare nella riduzione della mortalit infantile nei primi cinque anni di vita”.

Un impegno quotidiano ribadito anche da David Santodonato, presidente del Comitato di Roma per l’Unicef: “L’infanzia sta attraversando una fase particolarmente critica. L’aggravarsi di nuovi conflitti ha ulteriormente peggiorato una situazione gi compromessa dalla pandemia, che ha rallentato gli aiuti nelle aree pi vulnerabili del mondo. Quando scoppiano guerre, masse di persone sono costrette a spostarsi, e i bambini e gli adolescenti sono quelli che pagano il prezzo pi alto, dovendo abbandonare le proprie case e abitudini da un giorno all’altro. Senza dimenticare quei bambini che purtroppo non sopravvivono ai conflitti o non possono ricevere cure adeguate a causa della mancanza di risorse.

Questo un momento estremamente difficile, ma il nostro compito, come Unicef, mantenere viva la speranza e portare aiuto dove pi necessario. L’Unicef opera quotidianamente, senza distinzioni, per soccorrere e proteggere i bambini, svolgendo un lavoro prezioso. Interveniamo in molti ambiti, ma nelle zone di conflitto il nostro obiettivo principale garantire sicurezza, cibo, acqua potabile e istruzione a chi vive in condizioni estreme. Per chi volesse dare un contributo pu prendere contatto con Comitato di Roma per l’Unicef o fare una donazione che ci aiuti a sostenere i nostri progetti”.

L’analisi delle emergenze stata illustrata da Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia: “A livello globale, dobbiamo riconoscere che l’infanzia sta attraversando uno dei periodi pi difficili della storia. I nostri report indicano che, dal 1946 a oggi, i bambini del pianeta vivono la peggiore era mai registrata. E non si tratta solo di guerre e conflitti, purtroppo sempre pi diffusi e protagonisti delle notizie quotidiane. Ci troviamo di fronte a un circolo vizioso in cui guerre, carestie, povert, istruzione negata e danni ambientali si intrecciano, facendo ricadere il peso maggiore proprio sui pi piccoli. Oggi, 500 milioni di bambini vivono in zone di guerra, con 59 paesi coinvolti in conflitti. Siamo abituati a sentire parlare di Ucraina e Gaza, ma un’emergenza non esiste solo quando sotto i riflettori: un’emergenza anche, e soprattutto, quando nessuno ne parla. Gravi crisi si consumano nel silenzio, come in Sudan, dove il conflitto ha numeri impressionanti, o nella Repubblica Democratica del Congo, dove 800mila bambini sono costretti alla fuga dalla malnutrizione e dalla povert.

Secondo Carlo Maiorca, ex manager e volontario Unicef: La situazione dell’infanzia nel mondo estremamente complessa e difficile. Pensiamo subito alle zone di guerra, dove le difficolt vengono amplificate per i bambini rispetto agli adulti. Nei campi di guerra, in particolare, vengono negate le necessit basilari, dal cibo al gioco fino alla scuola, elementi fondamentali per la formazione di uomini e donne. Tuttavia, non possiamo dimenticare i giovani del nostro Paese. Negli ultimi anni, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria provocata dal Covid, si registrata una crescente esplosione di violenza tra i giovani, un fenomeno allarmante. Se da noi non si muore di fame, esiste per un grave squilibrio educativo e formativo, evidente dalle cronache quotidiane sui giornali e nei telegiornali. Si tratta di una crisi profonda che richiede un intervento urgente. Dobbiamo pensare a chi meno fortunato e impegnarci ad aiutare chi ne ha bisogno. L’Unicef riconosciuta a livello globale, un’organizzazione efficace e tempestiva nel portare aiuto a chi ne ha pi bisogno”.

Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti stato illustrato da Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili: “L’Unicef un’organizzazione, pi precisamente un’agenzia dell’Onu, anche se non direttamente finanziata dalle Nazioni Unite. Le sue risorse provengono dagli stanziamenti discrezionali dei governi e delle organizzazioni internazionali, mentre un’altra parte dei fondi deriva dai contributi delle organizzazioni intergovernative. Inoltre, il 23% del budget proviene dal settore privato, che da solo raccoglie oltre 1,5 miliardi di dollari, dimostrando la credibilit e l’efficacia dell’Unicef nelle migliaia di azioni realizzate in tutto il mondo per la tutela dei bambini e dei pi vulnerabili.

Queste risorse vengono impiegate in attivit di altissimo valore sociale, senza le quali il numero delle vittime nei conflitti in corso sarebbe ancora pi drammatico. Oggi viviamo un periodo in cui si discute di delegittimare e ridimensionare le organizzazioni internazionali come l’Onu e le sue agenzie. Se questa tendenza dovesse affermarsi, l’Unicef perderebbe gran parte delle sue risorse, e nessuno potrebbe pi sostituirne l’azione. fondamentale ricordare che queste organizzazioni rappresentano una ricchezza per l’umanit, e non dobbiamo mai tornare a una visione basata esclusivamente sulle singole nazioni e sovranit”.

Floridia (M5s): se prosegue stallo RAI far appello a Mattarella

Roma, 25 mar. (askanews) – “In questo momento la vigilanza RAI bloccata per una volont della maggioranza e quindi non riusciamo a procedere e a mio avviso la commissione potrebbe invece essere il luogo del laboratorio in vista di queste trasformazioni digitali. Contemporaneamente anche bloccata la riforma che come commissione abbiamo all’unanimit voluto che fossero incardinate tutte le proposte di legge ma non sta procedendo e invece dobbiamo procedere per le urgenze di cui in questo convegno parlavamo e perch ad agosto saremo in infrazione europea secondo regolamento ENFA”. Lo ha detto la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, intervenendo alla presentazione dell’Annuario della TV italiana ‘Multipolarit. Televisione e streaming verso il mercato maturo’.

“Se la situazione non si sblocca ho fatto appello ai Presidenti di Camera e Senato, ho fatto appello alla Commissione tutta, ho temporeggiato per sperare che in qualche modo lo stallo politico potesse essere superato, ma questo punto a livello istituzionale non posso permettere che un organo di garanzia importante come quello del servizio pubblico, anche in vista del referendum che a breve ci sar l’8 e il 9 giugno, resti bloccato. Quindi cosa mi resta? Se non va avanti la situazione, se non si sblocca, dovr fare appello al Presidente Mattarella”.

"Prima di domani" è il nuovo brano di Fabrizio Moro e Il Tre

Milano, 25 mar. (askanews) – Da oggi, martedì 25 marzo, è disponibile in digitale “Prima di domani” (BMG), il nuovo brano di Fabrizio Moro e Il Tre.

Con il testo scritto da Fabrizio Moro e Il Tre e la produzione di Katoo, “Prima di domani” è un brano nato dal forte desiderio di Moro, condiviso poi con Il Tre, di riflettere su un tema delicato come il suicidio.

«Non riesco a raccontare bene questa canzone a parole – afferma Fabrizio Moro – Perché le parole sono state messe tutte lì dentro ed è difficile spiegare certe sensazioni. Non ho mai pensato concretamente al suicidio, perché sono un uomo troppo attaccato alla vita e, soprattutto, sono un uomo che (nella sua instabilità) si ritiene molto fortunato. Vivo la vita che volevo vivere fin da adolescente e “mollare” in un momento di forte sconforto, e ne ho avuti tanti, sarebbe indegno nei confronti di tutte quelle persone che non hanno avuto la mia stessa fortuna. Io ragiono così. Ma so anche che vivere è il più grande atto di coraggio per tante persone che vengono schiacciate ogni giorno dalla voce della paura. Quella voce che ti ripete “non ce la fai”, “non puoi arrivare”, “non puoi essere”, “fallirai”, …. Questa canzone parla di quelle persone. Parla di chi era qui e non è riuscito a spegnere quella voce».

«”Prima di domani” è un brano che affronta una tematica molto delicata. Sono onorato di aver partecipato alla scrittura di questo brano così particolare con Fabrizio e che sia nato tutto in maniera spontanea – dichiara Il Tre – A volte, è difficile spiegare quanto sia dura affrontare le difficoltà che la vita ci mette davanti, quando il peso di certe cose diventa insormontabile: è più facile scrivere una canzone».

I due artisti tornano a lavorare insieme dopo la serata dei duetti di Sanremo 2024, in cui Fabrizio Moro è stato ospite de Il Tre.

Fabrizio Moro ha firmato il contratto discografico con BMG per la pubblicazione del suo nuovo album in uscita entro la fine del 2025. Il cantautore, infatti, è tornato in studio per lavorare a nuova musica.

"Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo", aperture serali

Roma, 25 mar. (askanews) – Aperture straordinarie, nel fine settimana e con l’estensione degli orari di ingresso, per la mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”, in corso fino al 4 maggio 2025 al Museo di Roma a Palazzo Braschi.

Da sabato 29 marzo fino alla chiusura, l’esposizione rimarrà aperta fino alle 22.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 21.00, nelle seguenti giornate: sabato 29 marzo; venerdì 4 aprile, sabato 5 aprile, venerdì 11 aprile, sabato 12 aprile, venerdì 18 aprile, sabato 19 aprile, domenica 20 aprile, venerdì 25 aprile, sabato 26 aprile; venerdì 02 maggio, sabato 3 maggio, domenica 4 maggio.

La mostra sarà aperta in via eccezionale anche lunedì 21 aprile 2025 in occasione di Pasquetta, dalle ore 10.00 alle ore 22.00.

I restanti giorni della settimana, dal martedì al venerdì, l’orario di apertura rimane invariato dalle 10.00 alle 19.00 con ultimo ingresso alle 18.00.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è curata da Ilaria Miarelli Mariani (Direttrice della Direzione Musei Civici Sovrintendenza Capitolina) e Raffaella Morselli (Professoressa ordinaria Sapienza Università di Roma), con la collaborazione di Ilaria Arcangeli (Ph.D Università di Chieti Gabriele D’Annunzio). Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo Officina Libraria.

LA MOSTRA La mostra è dedicata alle tante artiste che dal XVI al XIX secolo hanno fatto di Roma il loro luogo di studio e di lavoro con una produzione ricca, variegata e di assoluto rilievo artistico, spesso relegate a una sorta di “silenzio” storiografico. Protagoniste della mostra le artiste presenti nelle collezioni capitoline, come Caterina Ginnasi, Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti Richards, oltre a una selezione significativa di altre importanti artiste attive in città come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi, Maddalena Corvina, Giovanna Garzoni, e di molte altre il cui corpus si sta ricostruendo in questi ultimi decenni di ricerca. I diversi linguaggi, generi e tecniche, sono evidenziate nel percorso di mostra da tappe e figure rappresentative. Attraverso circa 130 opere, il percorso espositivo descrive il progressivo inserimento delle pittrici nel mercato internazionale, con il faticoso conseguimento del pieno accesso alla formazione e alle più importanti istituzioni della città, quali l’Accademia di San Luca e l’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.

Tajani: partiti quaquaraqua? Solo riferimento teorico, non rivolto a Lega

Roma, 25 mar. (askanews) – Domenica “io ho fatto una distinzione tra partiti seri e partiti populisti, non ho fatto nessun riferimento” alla Lega, “era un riferimento al lavoro che hanno fatto i giovani di Forza Italia in una giornata intera di lavoro, dicendo che i partiti seri approfondiscono tutti i temi e gli argomenti”, mentre “i populisti, che sono tanti nel mondo, sono quelli che non affrontano seriamente i problemi e li affrontano soltanto con slogan. Ma non c’ alcun riferimento specifico, era un riferimento teorico a come un partito deve muoversi per essere serio nei confronti degli elettori”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa di Forza Italia convocata stamane nella sede del partito per presentare le prossime iniziative di Fi.

Di sicuro, ha aggiunto Tajani incalzato dai giornalisti, “Afd un partito populista, M5S un partito populista”.

Usa, Trump difende Waltz e minimizza la fuga di notizie sui raid in Yemen: "Niente di serio"

New York, 25 mar. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump ha minimizzato la fuga di informazioni legata alla chat segreta su Signal, in cui Jeffrey Goldberg, direttore di The Atlantic, è stato inserito per errore mentre alti funzionari discutevano operazioni militari anti-Houthi in Yemen. Trump ha definito la vicenda “un non-problema”, affermando che la presenza del giornalista “non ha avuto alcun impatto”.

Trump ha difeso in particolare il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz: “Michael Waltz ha imparato la lezione ed è una brava persona. La presenza del giornalista non ha avuto alcun impatto sull’operazione militare”.

In un’intervista telefonica a NBC News, Trump ha liquidato l’incidente, definendolo “l’unica svista in due mesi, niente di serio”.

Secondo il presidente, il numero di Goldberg sarebbe stato aggiunto per errore da un collaboratore di Waltz. La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha scritto un post su X dove ha definito Goldberg un personaggio “noto per il suo sensazionalismo”, e ha assicurato che nella chat “non sono stati discussi piani di guerra né inviato materiale classificato”. Ammettendo entrambi quindi indirettamente la presenza del giornalista nella chat. Intanto, democratici della Camera e del Senato hanno inviato lettere ai funzionari coinvolti, chiedendo chiarimenti immediati sulla vicenda.

Governo, Tajani: non c’ bisogno di chiarimenti con Salvini

Roma, 25 mar. (askanews) – “Non c’ bisogno di alcun chiarimento” con il vicepremier Matteo Salvini nel prossimo Consiglio dei ministri. “Noi siamo tre forze politiche che sono alleate dal 1994, quindi possiamo avere alcune posizioni diverse. Poi, quando si tratta di decidere, si fa sempre una sintesi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa di Forza Italia convocata stamane nella sede del partito per presentare le prossime iniziative di Fi.

“Forza Italia – ha spiegato Tajani – una forza liberale, cristiana, riformista, garantista, europeista ed atlantista. Lo abbiamo sempre detto, lo sanno tutti, quindi normale che possono esserci posizioni diverse” rispetto alla Lega. “Noi siamo parte della famiglia del Partito popolare europeo. La diversit non ci impedisce affatto di essere leali. Noi abbiamo un patto sottoscritto con gli elettori da trent’anni” anche se “siamo in due famiglie diverse in Europa”.

“Ci parliamo sempre con Salvini – ha sottolineato Tajani rispondendo a un’altra domanda – ci sono posizioni diverse perch apparteniamo a famiglie politiche diverse ma non viene mai meno la coesione dell’alleanza, senn saremmo un partito unico. L’importante fare sintesi, come ha dimostrato il voto alla Camera e al Senato. Noi siamo leali ma ribadiamo la nostra la nostra identit che un’identit popolare”.

Mostre a Roma, arte sostenibile e salute mentale alla GNAMC

Roma, 25 mar. (askanews) – Dall’1 al 4 aprile 2025 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospiterà la creazione dal vivo di un’opera d’arte collettiva composta da materiali di plastica riciclata. Dopo il mosaico di Basaglia donato a Papa Francesco nell’ambito del Festival della salute mentale RO.MENS lo scorso ottobre, questa volta sarà Lady Be, artista internazionale nota per il suo impegno nell’arte sostenibile e nell’inclusione sociale, a realizzare un nuovo mosaico insieme agli utenti del servizio di salute mentale del distretto 6 dell’ASL Roma 2. L’identità del personaggio che sarà raffigurato nell’opera è ancora ignota e sarà svelata dall’artista soltanto in fase di realizzazione.

L’iniziativa si inserisce nel contesto della IV Edizione del Festival RO.MENS per l’inclusione sociale contro il pregiudizio, organizzato ad ottobre 2025 dal Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, che ha già ricevuto nelle precedenti edizioni il patrocinio della RAI.

“Il mio lavoro con i materiali di riciclo – ha affermato Lady Be – è anche una metafora della possibilità di rinascita e di riscatto. Con entusiasmo ho aderito a questo progetto che vede il coinvolgimento attivo dei giovani utenti del Dipartimento di Salute Mentale, trasformando i rifiuti in arte e ribadendo il valore della seconda possibilità, sia per le persone che per gli oggetti”.

“L’arte e la salute mentale- concludono Isabella de Stefano ed Emanuele Caroppo, coordinatori dell’iniziativa rispettivamente per la GNAMC e per la ASL – si uniscono nella splendida cornice della Galleria Nazionale, in un progetto di integrazione e collaborazione già in atto da tempo”.

Michele Bravi racconta l’amore dei suoi nonni con tre linguaggi

Milano, 25 mar. (askanews) – La storia d’amore dei nonni di Michele si traduce in tre vocabolari artistici: musicale, cinematografico e letterario. L’urgenza di condividere una testimonianza potente d’amore e di speranza. “Lo ricordo io per te” è disponibile da oggi in pre order al seguente link https://michelebravi.bfan.link/loricordoioperte e da venerdì 4 aprile lo sarà su tutte le piattaforme digitali, come canzone e come cortometraggio. Quest’ultimo, che vede l’esordio alla regia per Michele Bravi, ha come protagonista Lino Banfi e Lucia Zotti. Il cortometraggio, che vede l’esordio alla regia di Michele Bravi, è scritto da Michele e vede protagonisti Lino Banfi (nel ruolo di Nonno Luigi) e Lucia Zotti (nel ruolo di Nonna Graziella). Le riprese sono ambientate nei luoghi reali della vita di Luigi e Graziella, a Città di Castello.

“Questa canzone è un luogo dove i miei nonni possono rivivere la promessa d’amore che il nonno Luigi ha fatto a nonna Graziella, quando l’Alzheimer ha cominciato a coprirle gli occhi di nebbia ed è dove i miei nonni possono ancora avere addosso il profumo di campagna e sussurrarsi un ultimo bacio, passeggiando sulla traccia dei loro anni insieme”, racconta Michele Bravi.

Quirinale, giunta Anm domani dal presidente Mattarella

Roma, 25 mar. (askanews) – Domani la giunta dell’Associazione nazionale magistrati, guidata dal presidente, Cesare Parodi, secondo quanto si apprende, sarà ricevuta alle 12 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si tratta del primo incontro della giunta – eletta lo scorso 8 febbraio – con il capo dello Stato che è anche presidente del Consiglio superiore della magistratura.

La giunta è composta, tra gli altri, dal presidente Parodi, dal vice presidente Marcello De Chiara, dal segretario generale, Rocco Maruotti, dal vice segretario generale, Stefano Celli.

L’incontro prevede un’agenda abbastanza ampia, con il nuovo direttivo che si presenta al capo dello Stato. All’ordine del giorno, sempre secondo quanto si apprende, non ci sono ovviamente le lamentele sulla riforma della giustizia e sullo scontro magistrati politica anche se non si può escludere che di questi temi si possa parlare.

Libero il regista palestinese Ballal, "ammanettato tutta la notte e pestato" in una base militare israeliana

Roma, 25 mar. (askanews) – Hamdan Ballal, regista palestinese vincitore dell’Oscar con “No other land”, è stato rilasciato dalle forze armate israeliane che lo avevano arrestato ieri dopo essere aggredito da un gruppo di coloni ebraici nella località palestinese di Susya: lo ha reso noto il co-regista israeliano del documentario, Yuval Abraham, in un messaggio su X.

“Dopo essere rimasto ammanettato tutta la notte e pestato in una base militare, Hamdan Ballal è libero e potrà tornare a casa dalla sua famiglia”, ha concluso Abraham.

L’arte dell’ospitalità: la via italiana all’accoglienza

Roma, 25 mar. (askanews) – Un aperitivo al tramonto in compagnia degli amici sulla terrazza di casa, una cena speciale per vedere e commentare insieme la finale del programma del momento con i colleghi, il primo compleanno di un figlio circondati dagli affetti più cari. Queste sono solo alcune delle occasioni che ci ricordano come la casa sia, da una parte, un luogo intimo e accogliente in cui rifugiarsi dopo lunghe giornate di lavoro e, dall’altra, uno spazio in cui creare e custodire i ricordi più preziosi con le persone care. Ma qual è il valore dell’ospitalità oggi? Per alcuni è un’arte, un’occasione per accogliere e sorprendere gli ospiti; per altri, invece, una fatica a cui si rinuncia volentieri.

Per capire meglio questo fenomeno, HomeExchange, in collaborazione con Metrica Ricerche, ha condotto una survey per esplorare l’importanza dell’ospitalità per gli italiani, intervistando oltre 1000 persone. Qui di seguito, un breve riassunto dei principali risultati emersi dalla ricerca, che offre uno spaccato interessante sul rapporto degli italiani con l’ospitalità.

Ospiti a cena? Dipende tutto dall’età! Quanto spesso gli italiani organizzano incontri o attività sociali a casa? Il 36% degli intervistati lo fa occasionalmente, mentre un buon 26% dichiara di farlo spesso. Guardando alle differenze geografiche, il Sud e le Isole si confermano le zone più conviviali, con il 31% che ospita di frequente. Al contrario, Nord e Centro registrano la percentuale più alta di chi non invita mai nessuno, rispettivamente con il 19% e il 18%. Ma l’aspetto più curioso riguarda lo stato d’animo di chi ospita. Il 42% degli italiani accoglie gli ospiti con entusiasmo, ma questa percentuale schizza al 53% tra i giovanissimi dai 18 ai 24 anni. Con l’aumentare dell’età, però, l’entusiasmo tende a calare: nella fascia 55-64 anni, il 16% considera l’idea di avere ospiti più un fastidio che un piacere, mentre tra i più giovani questo valore si ferma appena al 5%.

Pianificatori vs. last-minute Non tutti vivono l’ospitalità allo stesso modo. C’è chi pianifica ogni dettaglio con largo anticipo per assicurarsi che tutto sia impeccabile e chi, invece, si affida all’improvvisazione dell’ultimo minuto. Ma quanti sono i veri perfezionisti dell’accoglienza? Solo il 26% degli intervistati dichiara di organizzarsi con cura per avere la casa in ordine e preparare un banchetto perfetto. Questa percentuale sale leggermente tra i 25-35enni (31%), mentre nelle altre fasce d’età si mantiene sempre tra il 22% e il 27%. La maggior parte degli italiani, quindi, preferisce un approccio più pratico: il 62% degli intervistati tende infatti a ottimizzare il tempo, organizzando le cose in modo semplice ed efficiente. E poi ci sono i veri last-minute: nella fascia 55-64, ben il 10% ammette di fare tutto all’ultimo momento, una percentuale decisamente più alta rispetto alle altre fasce (che oscillano tra il 2% e l’8%). Un atteggiamento che potrebbe derivare dall’esperienza e da un approccio più rilassato all’ospitalità.

Dall’igiene al cibo: le preoccupazioni degli italiani quando ospitano a casa Ma cosa preoccupa di più gli italiani quando devono accogliere ospiti? Su questo punto, le opinioni sono più variegate. Al primo posto c’è l’attenzione per l’igiene e la pulizia della casa, prioritaria per il 41% degli intervistati. Segue il desiderio di offrire un’ottima esperienza culinaria (26%), mentre il 16% ritiene fondamentale creare un’atmosfera accogliente e confortevole. Anche in questo caso, l’età fa la differenza: i più giovani (18-24 anni) sono i più attenti alla pulizia, con un 51% che la considera l’aspetto più importante. Gli over 65, invece, sembrano meno preoccupati da questo dettaglio (solo il 21% lo ritiene prioritario) e puntano tutto sul buon cibo, mettendo al primo posto la soddisfazione del palato dei propri ospiti.

A cena dagli altri: l’ospitalità tra galateo e contributo degli ospiti Eccoci arrivati a uno dei temi più delicati quando si parla di ospitalità: cosa e quanto portare quando siamo invitati a cena, con particolare attenzione alla divisione delle spese. Secondo il galateo, molto dipende dal livello di familiarità con l’ospite, e in generale è preferibile portare qualcosa di “accessorio”, come un dolce o un aperitivo, piuttosto che un piatto principale. In effetti, anche dal sondaggio di HomeExchange emerge che il 72% degli intervistati condivide questa visione: questa percentuale afferma di offrire sempre tutto quando invita qualcuno a casa, mentre solo il 9% preferirebbe che anche gli ospiti contribuissero con cibo o bevande.

L’ospitalità è alla base della filosofia di HomeExchange, piattaforma leader nello scambio casa con oltre 200.000 membri a livello mondiale e più di 8.000 solo in Italia. Fondata sul principio di accogliere qualcuno nella propria abitazione, HomeExchange promuove una forma di ospitalità basata sulla fiducia reciproca. Aprire le porte di casa propria a qualcuno conosciuto online, fidarsi completamente e fare tutto il possibile per rendere il soggiorno piacevole è un passo significativo. Gli HomeExchangers, da parte loro, sono noti per il loro impegno nel ringraziare l’ospite, lasciando la casa pulita (o anche più pulita), rispettando le regole della casa e prendendosi cura di animali e piante. In molti casi, gli ospiti lasciano piccoli regali o bigliettini di apprezzamento, sorprendendo i padroni di casa al loro ritorno. È proprio questa reciprocità che rende speciale l’esperienza di scambio casa, e da qui nasce l’idea di esplorare come gli italiani vivono l’ospitalità, anche nelle occasioni più semplici come una cena o un aperitivo.

Unirsi alla community è semplice: l’applicazione mobile è disponibile gratuitamente su iOS e Android e, sottoscrivendo l’abbonamento annuale, si ha accesso a tutte le offerte disponibili, permettendo agli utenti di aggiornare il proprio profilo e di chattare direttamente con altri utenti sul proprio telefono. L’iscrizione può essere effettuata anche su www.homeexchange.it

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Annuario TV, italiani la guardano in media 3 ore e 24 minuti al giorno

Roma, 25 mar. (askanews) – Si è tenuto presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, l’evento “Multipolarità. Televisione e streaming verso il mercato maturo”, dedicato al progetto Annuario della televisione, su iniziativa di Assocomunicatori e con il patrocinio di AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).

Giunto nel 2024 alla sua quarta edizione, Annuario della televisione è curato da Massimo Scaglioni, Professore ordinario di Storia ed economia dei media e Direttore del Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I volumi, che ogni anno documentano i risultati dello studio, sono realizzati dal Ce.R.T.A. in collaborazione con Auditel, APA, Sensemakers, Comscore, Nielsen, UPA, Confindustria Radio Televisioni, eMedia. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore audiovisivo nazionale e sulle sue principali tendenze, con uno sguardo particolare alle evoluzioni che stanno caratterizzando il 2025 e che saranno analizzate nella prossima edizione del volume, prevista per la fine dell’anno in corso.

Il quadro emerso nel corso dell’evento è quello di una televisione italiana stabile, resiliente, diversificata sul piano dell’offerta e delle formule distributive. Nel quadro della multipolarità e dello “streamcasting” (ovvero dell’ibridazione del tradizionale broadcasting televisivo con lo streaming proprio di servizi digitali e piattaforme) tracciato dall’Annuario 2024, l’offerta televisiva tradizionale si declina anche sulle piattaforme digitali, il cui apporto in termini di consumi è adesso pienamente conteggiato nello standard di misurazione Total Audience.

Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ha affermato: ‘I dati che emergono dalla ricerca fotografano una trasformazione del servizio pubblico rispetto al mondo digitale. Dobbiamo imparare ad abitare questo cambiamento stanziando nuove risorse. È necessario, altresì, avviare un dibattito per interrogarci sul ruolo del servizio pubblico in questa trasformazione digitale. L’acquisto degli smartphone ha ormai superato quello delle Tv. Questo significa che osserviamo la realtà in modo verticale, non più orizzontale, e non esiste più la contestualizzazione. È importante riflettere su come sta evolvendo il modo di informarsi. È in atto una rivoluzione antropologica che bisogna affrontare e comprendere per intervenire con normative adeguate a disciplinare un mondo come quello digitale, che va regolato. Occorre, inoltre, parlare di sovranità del singolo rispetto ai propri dati, educando gli individui alla consapevolezza’.

Per Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM: “Viviamo in un’epoca in cui il linguaggio e la comunicazione stanno evolvendo verso un contesto sempre più multipolare. È essenziale che prendiamo coscienza di questo cambiamento. Il settore dell’informazione si trova ad affrontare un vero e proprio sovraccarico e la sfida primaria consiste nel garantire elevati standard di qualità e l’affidabilità delle fonti. I player televisivi si sono ritagliati il proprio spazio con la possibilità di rivolgersi a un pubblico differente. La funzione del regolatore resta quella di garantire un equilibrio del mercato, senza indebiti vantaggi o rendite di posizione. Infine, occorre una alfabetizzazione digitale, quale elemento chiave per una maggiore consapevolezza dei cittadini rispetto al mondo digitale’.

Come sottolineato da Massimo Scaglioni, Direttore del Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi): “La resilienza della TV grazie alla crescita del consumo in streaming e alla misurazione della Total Audience, si conferma, anche quest’anno, come un elemento costante del nostro sistema nazionale. Lo dimostrano i dati dell’ultimo semestre (da settembre 2024 a febbraio 2025): il lieve e fisiologico calo del lineare (-1,2% rispetto a un anno fa) è mitigato dall’apporto dei consumi digitali, che crescono di un ulteriore 6% dallo scorso anno. Nel complesso, nelle ultime tre annualità, il dato di consumo medio di Tv in Italia si attesta stabilmente sugli 8,8 milioni di spettatori nell’intero giorno, ovvero nelle 24 ore”.

Nel 2024 il contributo dei consumi digitali è stato infatti del 3,8% sul Totale TV Riconosciuto. Complessivamente l’Italia si conferma un unicum a livello internazionale, con un tempo di visione media giornaliero che si attesta a 3 ore e 24 minuti: si tratta non solo del valore più elevato tra i principali mercati internazionali, ma anche dell’unico dato in crescita (+2 minuti) rispetto al 2023.

Anche analizzando l’output produttivo dei diversi editori e i rispettivi dati d’ascolto emerge un mercato sempre più articolato, con una crescente rilevanza dei “terzi poli” alle spalle del tradizionale “duopolio” Rai-Mediaset. Al fianco dei broadcaster tradizionali, gruppi come Warner Bros. Discovery, Sky e La7 hanno rafforzato la loro presenza e anche le piattaforme di streaming globali hanno consolidato il loro ruolo. Fondamentale, in tal senso, è il ruolo dei contenuti originali: sono 20.000 le ore di prodotto first-run prodotte ogni anno tra scripted (fiction) e unscripted (intrattenimento), che vanno ad alimentare tanto i canali lineari, quanto le piattaforme digitali dei broadcaster e degli attori OTT.

Tra gli editori è Sky a beneficiare maggiormente dell’AMR incrementale digital – che vale l’8,8% degli ascolti complessivi nel 2024 – mentre tra i canali l’apporto maggiore è invece registrato da Canale 5 (5,7%) e Rai 2 (5,6%).

La sostanziale stabilità dei consumi televisivi, sempre più omogenei nelle diverse coorti generazionali, è stata rimarcata anche da Fabrizio Angelini, Amministratore Delegato di Sensemakers, nel corso del suo intervento: “Negli ultimi mesi i consumi televisivi e quelli digitali sono entrati in una fase di maturità con i tempi di fruizione che rimangono pressoché costanti mentre si rilevano i primi segnali di riequilibrio generazionale delle diete mediatiche e di riduzione del digital divide”.

La variabile generazionale rimane, comunque, un fattore chiave per leggere le abitudini di fruizione degli italiani, soprattutto in rapporto ai device utilizzati. La quota di tempo dedicato allo schermo televisivo (incluse le tv connesse) si attesta al 68% per la popolazione con almeno 18 anni di età: il dato cala però al 41% nella fascia 18-24 – con una quota maggioritaria dedicata, quindi, agli small screen – mentre sale fino al 75% nel segmento 45+.

Considerando l’intera popolazione 18+, gli small screen hanno totalizzato, nel 2024, un tempo di visione medio pari a 2 ore e 3 minuti, in crescita del 4% sul 2023. In leggero aumento anche il consumo sullo schermo televisivo, che raggiunge una media di 4 ore e 19 minuti (comprendendo anche il consumo “non riconosciuto”). In termini di reach giornaliera, sono pressoché equivalenti le quote di spettatori maggiorenni che guardano contenuti televisivi esclusivamente su small screen (30%) o, in alternativa, solo su Tv Screen (29%), mentre il 41% degli italiani utilizza entrambe le tipologie di device.

A proposito della graduale intersezione tra consumi tradizionali e digitali, Angelini ha inoltre aggiunto: “La crescente penetrazione delle TV connesse promuove ulteriormente l’integrazione dei mezzi e gli utilizzi cross-piattaforma e in tale ambito i sistemi di misurazione svolgono un ruolo sempre più rilevante nella comprensione dei fenomeni di consumo e delle dinamiche competitive”.

A inizio 2025, infatti, si contano 20,7 milioni di tv connesse – un incremento di 2,4 milioni di apparecchi sull’anno precedente, secondo i dati della Ricerca di Base Auditel – per una reach mensile di 34 milioni di individui. Proprio le tv connesse risultano centrali nel trainare i consumi digitali, con un incremento del +41% tra 2023 e 2024 nel tempo di visione dedicato ai contenuti on demand.

Per quel che riguarda invece la quota di traffico Non Riconosciuto su smart tv, questa oscilla tra il 29% e il 32% del Totale Tv Screen nel periodo gennaio 2024-febbraio 2025, con una reach giornaliera arrivata al 39% sulle sole CTV. Inoltre, è giunta al 48% la quota di accessi su tv connessa che si collocano direttamente nel perimetro del Non Riconosciuto anziché sui canali televisivi riconosciuti.

Secondo Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente Auditel: ‘L’Annuario è una preziosa bussola che permette di orientarsi in un labirinto consentendo di interpretare il nostro panorama audiovisivo. Le sfide che affrontiamo sono molteplici. La prima consiste nella comprensione del contesto attuale, assicurando un ambiente competitivo caratterizzato da concorrenza e trasparenza. In tal senso, le ricerche rivestono un’importanza fondamentale. La salute del mercato dipende proprio dalla terzietà e dall’imparzialità delle indagini condotte. L’ulteriore sfida è quella di misurare l’impatto della pubblicità su tutti i device per non creare una distorsione del sistema. Dobbiamo tutti lavorare in questa direzione per restituire al mercato e alla responsabilità di ciascun emittente un sistema sano e trasparente’.

Marco Travaglia, Presidente UPA, ha rilevato: ‘È in atto una video convergenza. In questo senso è utile discutere sulle prospettive della comunicazione pubblicitaria. Poter disporre di una Total Audience è certamente fondamentale. In parallelo, è opportuno disporre di una Total Campaign, che sia omogenea su qualsiasi piattaforma: misurare, cioè, quante persone abbiano visto lo stesso spot con standard condivisi. Il tema della misurazione è cruciale per garantire un utilizzo efficiente ed efficace delle risorse degli investitori. I prossimi passi saranno focalizzati sull’analisi dei contenuti pubblicitari. Oggi ancora non abbiamo risposte alle seguenti domande: quante persone hanno visto il medesimo spot, per quante volte e chi sono sul piano sociodemografico”.

Joel Meyerowitz, l’essere nel momento di un grande fotografo

Brescia, 25 mar. (askanews) – Sei decenni del lavoro di uno dei pi grandi fotografi del nostro tempo, un artista – e un uomo – che ha raccontato il presente prendendosi cura delle immagini e ha saputo fare una fotografia per molti versi assoluta. Joel Meyerowitz ha un’aura di leggenda e a lui la Fondazione Brescia Musei dedica la prima grande retrospettiva in Italia.

“Oggi ho 87 anni – ha detto Meyerowitz ad askanews – e questo un momento di riflessione. Penso che gli artisti quando invecchiano sanno che il tempo davanti a loro molto breve, ma il tempo nel passato lungo. C’ la possibilit di vedere se c’era qualche verit nel loro lavoro giovanile. C’ la continuit, che fa vedere che l’artista era sempre li: cos quando guardo queste opere ora, vedo me stesso. Vedo la passione che avevo e la curiosit che avevo, e posso sentire un allineamento, una coerenza con il mio lavoro attuale”.

In mostra le immagini dell’11 settembre, quando Meyerowitz stato l’unico reporter ammesso a Ground Zero, ma anche i capolavori della fotografia di strada, i reportage sociali e quelle fotografie americane alla Hopper che hanno ispirato il cinema e forgiato un immaginario poetico. Per generare quel senso di meraviglia che il curatore Denis Curti ha voluto citare anche nel titolo dell’esposizione. “Ho sempre pensato a Joel – ci ha spiegato Curti – come a una sorta di acrobata della fotografia, capace di salti e avvitamenti non solo fisici, ma soprattutto mentali. Inizia con una fotografia legata naturalmente all’esperienza della street photography per poi per introdurre immediatamente il tema della consapevolezza”.

Per Brescia Musei e il suo direttore Stefano Karadjov la mostra il coronamento di un lavoro si quasi vent’anni, che continua a essere d’attualit. “Un uomo davvero straordinario – ha detto Karadjov – che riuscito, con la sua antologia, a raccontare la storia della fotografia degli ultimi 50 anni in cambiamento. E oggi pi che mai attuale, visto il momento di grande tensione e incertezza legata anche agli Stati Uniti e al momento politico in corso, il suo ciclo degli anni Sessanta che ha raccontato nell’America profonda la frustrazione e le difficolt legate alla guerra nel Vietnam, ci riporta in modo estremamente contemporaneo momento che viviamo”.

Momenti, istanti. in fotografia sono parole importanti, che Joel Meyerowitz ha fatto proprie, superando le grandi lezioni storiche per arrivare a una sua presenza nell’idea stessa dell’attimo della fotografia: fulmineo, ma comunque meditato. “Essere nel momento – ha concluso l’artista americano – esattamente ci di cui si occupa la fotografia. Saper capire che quello il momento, che arriva e se ne va. E l’allenamento consiste nel vedere se riesci a riconoscere il tuo momento, il momento in cui senti qualcosa ed cos profondo che lo devi catturare con una macchina fotografica, cos”.

E la profondit delle immagini di Meyerowitz qualcosa dentro la quale oggi perdersi ancora bello e, soprattutto, possibile.

Turismo, Giani: Toscana difende sua legge davanti a Consulta

Firenze, 25 mar. (askanews) – “Noi reagiamo di fronte alla sollevazione di costituzionalit. Abbiamo affidato al professor Pertici la possibilit di replicare e di far valere le ragioni di un provvedimento giusto, corretto, accolto bene dai cittadini e in grado di dare governare al mercato che altrimenti scaccerebbe tutta la residenza dal centro di Firenze”. Lo ha spiegato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, difendendo il testo unico sul turismo approvato dal Consiglio regionale e impugnato dal Governo. La Toscana si costituir in giudizio davanti alla Corte Costituzionale.

“Noi crediamo -ha aggiunto Giani- nella vera autonomia regionale e nella capacit di disciplinare a livello regionale, attraverso il rapporto sinergico con i Comuni varie situazioni. Un Governo che parla di autonomia differenziata e poi centralizza facendo ricorso su tutto, manifesta il suo vero volto: una visione centralistica, senza rendersi conto che Comune per Comune, lo stesso concetto dell’affitto breve, del bed and breakfast ha un significato diverso e noi l’abbiamo giocato nella volont di governare gli affitti brevi, di regolare la governance sul territorio. L’affitto breve a Firenze una cosa, in un Comune isolato la cosa esattamente opposta. Per questo la nostra legge d grandi poteri ai Comuni e questo ha dato fastidio al Governo”.

Tajani: partiti quaquaraqua? Solo riferimento teorico, non rivolto a Lega

Roma, 25 mar. (askanews) – Domenica “io ho fatto una distinzione tra partiti seri e partiti populisti, non ho fatto nessun riferimento” alla Lega, “era un riferimento al lavoro che hanno fatto i giovani di Forza Italia in una giornata intera di lavoro, dicendo che i partiti seri approfondiscono tutti i temi e gli argomenti”, mentre “i populisti, che sono tanti nel mondo, sono quelli che non affrontano seriamente i problemi e li affrontano soltanto con slogan. Ma non c’è alcun riferimento specifico, era un riferimento teorico a come un partito deve muoversi per essere serio nei confronti degli elettori”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa di Forza Italia convocata stamane nella sede del partito per presentare le prossime iniziative di Fi.

Di sicuro, ha aggiunto Tajani incalzato dai giornalisti, “Afd è un partito populista, M5S è un partito populista”.

Cosmoprof 2025, Biogena lancia MiraSkin+ Superior

Bologna, 25 mar. – Biogena, l’azienda austriaca specializzata nello sviluppo di integratori con micronutrienti di alta qualit, guarda avanti e lancia MiraSkin+ Superior, il nuovo integratore antiage che lavora sulla luminosit della pelle dall’interno. Un altro passo in avanti per la linea Aesthetics, dedicata al benessere di pelle, unghie e capelli.

Al Cosmoprof Worldwide 2025 di Bologna, evento di riferimento da pi di 50 anni per le aziende e i professionisti dell’industria cosmetica, l’occasione perfetta per mettere in vetrina l’ultima innovazione dell’azienda fondata nel 2006.

Pronta a tagliare il traguardo di due decenni d’attivit, Biogena non si ferma, come confermato dalla Country Manager Italia, Veronica Ortolani: “Siamo una realt presente sul mercato da 20 anni, collaboriamo con oltre 22.000 medici in tutto il mondo. Questa esperienza ci ha permesso di restare rilevanti e portare sul mercato soluzioni innovative. Sempre puntando sulla qualit: produciamo solo cose che servono al nostro organismo. L’obiettivo per il mercato italiano guadagnare la fiducia dei consumatori, accompagnandoli in un percorso per sentirsi meglio. Inoltre, vorremo aprire uno store anche in Italia, per offrire un percorso per il benessere a 360 gradi”.

Ad andare nei dettagli per quanto riguarda MiraSkin+ Superior, ci ha pensato invece Julia Hoffmann, COO di Biogena. L’obiettivo? Favorire la longevit della pelle, anche attraverso OVODERM, una fonte vegetale di collagene ed elastina utile a contrastare i segni del tempo: “Biogena Aesthetics legata alla bellezza e a prodotti per aiutare la longevit della pelle. Il nuovo MiraSkin+ Superior si concentra proprio su questo: elasticit, idratazione e volume della pelle con nutrienti. Grazie agli ingredienti pensati dal nostro brand, uniti ai nutrienti, siamo convinti di poter portare sul mercato italiano un prodotto di assoluta qualit”.

Anche grazie alla nuova linea, dal Cosmoprof di Bologna Biogena rilancia la propria missione: essere partner affidabile per salute e benessere.

In Sudcorea gli incendi distruggono un importante santuario del VII secolo

Roma, 25 mar. (askanews) – Gli incendi che stanno devastando la regione sudorientale della Corea del Sud stanno distruggendo alcuni importanti tesori culturali coreani, tra cui un importante santuario del VII secolo, e mettendo a rischio un sito UNESCO. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.

I roghi, iniziati venerdì nella contea di Sancheong, si sono estesi alle vicine Uiseong e stanno avanzando verso Andong, Cheongsong, Yeongyang e Yeongdeok, nell’area centrale della provincia di North Gyeongsang, hanno riferito i vigili del fuoco.

Le fiamme hanno distrutto il tempio Gounsa (“Nuvola solitaria”) a Uiseong, un antico santuario risalente al 681 d.C., durante la dinastia Silla (57 a.C.-935 d.C.). I tesori nazionali custoditi nel tempio erano stati trasferiti in luoghi più sicuri.

Le autorità hanno avvertito che il villaggio tradizionale di Hahoe, sito UNESCO ad Andong, rischia di essere avvolto dalle fiamme e stanno mobilitando tutte le risorse disponibili per proteggerlo dalla distruzione.

Il ministero della Giustizia ha reso noto di aver avviato il trasferimento via autobus di circa 2.600 detenuti dal carcere di Gyeongbuk Northern Prison a Cheongsong verso strutture carcerarie vicine, data la rapida diffusione degli incendi nell’area. È allo studio anche lo spostamento di circa 800 prigionieri dal penitenziario di Andong.

Il presidente ad interim Han Duck-soo ha ordinato ai governi regionali di mobilitare “tutte le risorse amministrative disponibili” per evacuare i residenti delle zone colpite verso luoghi sicuri, e ha disposto il dispiegamento immediato di tutto il personale e le attrezzature necessarie per contenere gli incendi nel più breve tempo possibile.

Fin da venerdì, l’esercito ha inviato circa 5.000 militari e 146 elicotteri a supporto delle operazioni antincendio nel sud-est del Paese.

Sei persone, tra cui quattro vigili del fuoco, hanno perso la vita nell’incendio di Sancheong, mentre una dozzina sono rimaste ferite.

Lavrov: a Riad discussa prima di tutto la sicurezza de navigazione nel Mar Nero

Roma, 25 mar. (askanews) – Russia e Stati Uniti, prima di tutto, hanno discusso a Riad di questioni relative alla sicurezza della navigazione nel Mar Nero, ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, citato dalle agenzie locali.

“Le questioni discusse lì, come concordato da Putin e da Trump, sono state, prima di tutto, questioni relative alla sicurezza della navigazione nel Mar Nero”, ha affermato Lavrov in un’intervista con l’emittente Channel One. Mosca è a favore della ripresa dell’iniziativa del Mar Nero in una forma più accettabile per tutti, ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

“Come ha detto il presidente, siamo favorevoli alla ripresa dell’iniziativa del Mar Nero in una forma che sia più accettabile per tutti”, ha detto Lavrov.

L’iniziativa del Mar Nero è stata discussa a Riad come una priorità, ha aggiunto il ministro. “La nostra posizione è semplice… Non possiamo fidarci della parola di quest’uomo (il presidente ucraino Zelensky, ndr). Vogliamo che il mercato dei cereali e il mercato dei fertilizzanti siano prevedibili, in modo che nessuno cerchi di interrompere il nostro accesso a questo mercato, non solo perché vogliamo realizzare un profitto legittimo in una competizione leale, ma anche perché siamo preoccupati per la situazione della sicurezza alimentare nei paesi africani”, ha aggiunto Lavrov.

La delegazione russa all’incontro a Riad sulla tregua marittima ha chiesto che non ci fossero ambiguità nella nuova iniziativa del Mar Nero, ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca. I paesi occidentali che vogliono inviare una missione di peacekeeping in Ucraina sono dei sognatori che dimostrano la loro incompetenza politica, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo.

“Questi sognatori stanno certamente dimostrando la loro totale incompetenza politica ogni giorno”, ha detto Lavrov. Quindi ha detto che i paesi europei contraddicono direttamente la posizione dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che parla di parametri preliminari per risolvere il conflitto in Ucraina. “Contraddicono direttamente l’amministrazione Trump, che, per bocca del presidente stesso, per bocca del segretario di Stato Marco Rubio e del Consigliere per la sicurezza nazionale Waltz, ha chiaramente affermato che sono attualmente in corso discussioni preliminari sui parametri di un accordo finale”, ha affermato Lavrov.

Gli Stati Uniti capiscono che solo Washington può convincere Kiev a fermare gli attacchi e i bombardamenti di obiettivi civili in Russia, ha sottolineato il ministro.

“Senza di loro (gli stati occidentali), l’Ucraina sarebbe stata sconfitta molto tempo fa … Ma vedete, sia Londra che Parigi stanno pompando l’Ucraina di armi”, ha aggiunto Lavrov.

Bresh tornerà a esibirsi dal vivo sui palchi estivi

Milano, 25 mar. (askanews) – Dopo aver annunciato il tour nei palasport (data zero il 25 ottobre a Jesolo) che lo vedrà per la prima volta protagonista, Bresh tornerà a esibirsi dal vivo sui palchi estivi in giro per l’Italia con il “Marea tour”, portando da Nord a Sud la sua musica e la sua energia. Queste le date live estive del “Marea tour”: giovedì 3 luglio – Bari, Fiera del Levante (nuova data) venerdì 4 luglio – Benevento, BCT Music Festival (nuova data) luglio 7 luglio – Senigallia (AN), Piazza Garibaldi (nuova data) venerdì 11 luglio – Alba (CN), Collisioni Festival (nuova data) giovedì 7 agosto – Cinquale (MS), Vibes Music Festival (nuova data) giovedì 21 agosto – Montesilvano (PE), Marea Festival (nuova data) domenica 31 agosto – Empoli (FI), Beat Festival (NUOVA DATAnuova data) Questi gli appuntamenti nei palasport:

Sabato 25 ottobre – Jesolo, Palazzo del Turismo (data zero) Sabato 1° novembre – Roma, Palazzo dello Sport Giovedì 6 novembre – Milano, Unipol Forum (SOLD OUT) Venerdì 7 novembre – Milano, Unipol Forum Domenica 9 novembre – Bologna, Unipol Arena I biglietti per le nuove date sono disponibili in prevendita oggi, martedì 25 marzo, alle ore 12:00.

Per info: www.livenation.it È in radio “La tana del granchio”, il singolo con cui Bresh è stato per la prima volta in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo.

Il brano (testo di Bresh, musica di Luca Di Blasi, Giorgio De Lauri, Luca Ghiazzi e prodotto da Dibla, JIZ, SHUNE), disponibile anche uno speciale vinile 45 giri (https://epic.lnk.to/latanadelgranchio, è stabile da sei settimane nella TOP 10 delle classifiche Top 50 Italia di Spotify e italiana di Shazam e si è posizionato per cinque settimane consecutive nella Top 10 della classifica FIMI/GfK dei singoli più venduti. Dopo l’emozionante performance che Bresh e Cristiano De André hanno regalato sul palco del Teatro Ariston nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo, è disponibile in digitale “CRÊUZA DE MÄ – live version”, cover del brano di Fabrizio De André (scritto da Fabrizio De André e Mauro Pagani).

Pensata inizialmente per la sola esibizione durante la serata dedicata alle cover del Festival di Sanremo 2025, a grande richiesta la versione live di “CRÊUZA DE MÄ” di Bresh e Cristiano De André è arrivata sulle piattaforme digitali grazie all’affetto e al sostegno che il pubblico ha dimostrato nei confronti di questa speciale reinterpretazione del capolavoro di Faber.

Papa, Sala Stampa: la convalescenza continua con le stesse modalità del Gemelli

Città del Vaticano, 25 mar. (askanews) – “La convalescenza di Papa Francesco a Casa Santa Marta continua negli stessi termini e nelle stesse modalità di prima”, cioè quando il pontefice era ricoverato al Gemelli, così come prescitto dai medici curanti che lo hanno dimesso dal nosocomio romano. Lo afferma la Sala stampa del Vaticano in un breeging con i giornalisti.

Si precisa, quindi, che “il Papa prosegue con la terapia medica e farmacologica e con la fisioterapia sia motoria che respiratoria, per la ripresa graduale della respirazione e del pieno uso della parola”. Il Papa non fa più uso della ventilazione meccanica durante la notte ma di quella ad alti flussi che alterna di giornoconquella normale.

Il Pontefice, si puntualizza, nel suo appartamento in Vaticano concelebra la messa mattutina nella cappella del secondo piano di Santa Marta e svolge una attività lavorativa “ridotta e nelle forme descritte nei giorni scorsi”.

Casa, Fimaa-Nomisma: mercato immobiliare turistico crescerà anche in 2025

Roma, 25 mar. (askanews) – Il mercato immobiliare turistico in Italia crescerà anche nel 2025 proseguendo il trend dello scorso anno e condizionato anche dalla spinta attrattiva del Giubileo e del sempre più crescente interesse verso le città d’arte. Queste le previsioni dell’Ufficio Studi di Fimaa Italia che ha condotto l’analisi del mercato immobiliare turistico in collaborazione con Nomisma. Le previsioni per il 2025 – secondo l’Osservatorio – si fondano sul momento favorevole che sta vivendo il mercato italiano come confermano le transazioni rilevate nel 2024 analizzando le dinamiche del mercato immobiliare di 130 località turistiche (88 di mare e 42 di montagna e laghi).

In media, prezzi delle abitazioni turistiche variano dai 1.486 per metro quadro di un immobile usato in una località lacustre, ai 3.814 euro per una nuova costruzione in una località di mare. Le quotazioni sono tutte in crescita, con percentuali che vanno dallo +0,3% al +3,6%. I prezzi a metro quadro più elevati si registrano a Forte dei Marmi (16mila euro per una nuova costruzione), Capri (15.500), Madonna di Campiglio (12mila euro), Anacapri (9.200 euro), Alassio (9mila euro). In positivo anche i dati sui canoni di locazione che nei mesi di alta stagione possono superare – in media – i 1.200 euro. Anche in questo caso i livelli sono in crescita ovunque, con un picco del +7,8% delle località di mare in agosto.

“Il mercato degli immobili turistici continua a palesare una fase positiva – commenta il presidente di Fimaa Nazionale, Santino Taverna – attirando l’attenzione anche di investitori stranieri. Fondi di investimento sono orientati non solo alle strutture ricettive delle città d’arte o delle maggiori località turistiche, come la Riviera Romagnola, la Costiera Amalfitana, la Liguria, la Puglia o altre, ma anche a location che fino ad oggi non hanno ricoperto ruoli di primissimo piano, vantando comunque fortissime potenzialità per attrarre turisti del Nord Europa o ospitare il Senior Living in strutture dedicate”.

“Negli ultimi anni – aggiunge Taverna – il dibattito sugli affitti brevi si è intensificato sconfinando, in diverse occasioni, nell’opinione diffusa che possano rappresentare una minaccia per il mercato delle locazioni residenziali. In altre parole, le microstrutture ricettive (come B&B, affittacamere e case vacanza) avrebbero ridotto l’offerta di immobili per residenti, limitando i contratti a medio lungo-termine incrementando, nel contempo, anche i canoni locatizi. Una visione fuorviante palesata anche da dati concreti che identificano nel 2% la percentuale degli immobili destinati ad affitti brevi nel rapporto con il numero di quelli destinati alle locazioni residenziali. Le unità utilizzate come microstrutture ricettive sono spesso appartamenti che non si prestano ad ospitare famiglie o i nuclei dei giorni nostri. Spesso sono unità di taglio troppo grande o troppo piccolo che necessitano sovente di interventi di ristrutturazione. Il problema non sono gli affitti brevi ma la disattenzione politica quando, nei casi di contratti a medio lungo termine, i proprietari immobiliari si ritrovano con inquilini morosi dovendo affrontare percorsi onerosi per ritornare nella disponibilità della propria unità”.

Secondo Andrea Oliva, delegato all’Ufficio Studi di Fimaa, “l’interesse per il Senior Living sta spingendo anche gli investitori internazionali a cercare opportunità in città d’arte meno battute come Siena, Ravenna, Mantova e Perugia, che offrono un mix ideale tra qualità della vita, patrimonio storico e costi ancora competitivi rispetto alle grandi città. Parallelamente, il mercato immobiliare turistico è influenzato da nuovi trend: la domanda di affitti brevi continua a crescere, favorita dalla digitalizzazione e dal fenomeno dei nomadi digitali, che scelgono città storiche per lunghi soggiorni. Allo stesso tempo, il turismo esperienziale sta spingendo investimenti nelle aree vinicole, rurali e termali, mentre la sostenibilità sta diventando un criterio fondamentale nelle scelte immobiliari, con incentivi per la riqualificazione energetica e il recupero di borghi storici. Nel complesso – conclude Oliva, – il 2025 si prospetta un anno di grande dinamismo per il mercato turistico immobiliare, con opportunità sia per investitori italiani che stranieri, e con un’attenzione crescente verso nuove formule abitative, tra Senior Living, affitti brevi e soluzioni eco-sostenibili”. “Nel 2025 – commenta Fabrizio Savorani, referente settore turistico Ufficio studi Fimaa – il settore immobiliare turistico continua a mostrare segnali di crescita, sia nel numero di compravendite che nei prezzi, confermando l’attrattività delle località di mare, lago e montagna come opportunità di investimento. Tuttavia, si registra un crescente interesse per le città d’arte, grazie alla loro offerta culturale e ai servizi più strutturati rispetto alle località stagionali. Questo fenomeno è legato all’invecchiamento della popolazione: molti italiani vicini alla pensione preferiscono acquistare immobili in città ricche di storia e servizi, piuttosto che in località turistiche con stagionalità marcata”.

Strage Erba, il Pg: il ricorso della difesa è inammissibile

Roma, 25 mar. (askanews) – Nessuna revisione per le condanne all’ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la stragrande di Erba. “Insisto per la inammissibilità del ricorso della difesa”, ha detto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giulio Monferini, al termine di un intervento di poco più di 30 minuti, davanti ai giudici della V sezione penale della Cassazione.

Secondo il rappresentante della pubblica accusa quelle presentate dalla difesa non sarebbero ‘prove nuove’ ed inoltre non smontano in alcun modo “i pilastri delle motivazioni che hanno portato alla condanna di Rosa e Olindo, e cioè le dichiarazioni del sopravvissuto, le confessioni e le tracce ematiche”.

Secondo il pg Monferini quelle presentate sono “mere congetture” e “prospettazioni astratte”. Il magistrato ha spiegato di “ritenere che le prove presentate non sono nuove o significative, cioè capaci di scardinare la struttura motivazionale delle sentenze di condanna”.

Calcio, FIFA, Platini e Blatter assolti dalla accusa di frode

Roma, 25 mar. (askanews) – Dopo quasi un decennio di indagini e un’assoluzione in primo grado, Michel Platini e l’ex presidente della Fifa Sepp Blatter sono stati nuovamente assolti dalla Corte d’appello di Muttenz, in Svizzera, dalle accuse che nel 2015 avevano impedito all’ex fantasista della Juve di candidarsi alla guida del calcio mondiale. A inizio marzo, la procura aveva chiesto una pena detentiva di un anno e otto mesi con la condizionale per i due ex massimi dirigenti di Uefa e Fifa accusati di truffa, falso in documenti e gestione infedele per presunte irregolarità nelle assegnazioni dei mondiali di calcio in Russia e Qatar.

Endometriosi, esperto: procreazione assistita valida opzione per gravidanza

Roma, 25 mar. (askanews) – In Italia almeno 3 milioni di donne soffrono di endometriosi, una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto simile all’endometrio (la mucosa che riveste l’interno dell’utero) al di fuori della cavità uterina. Questa patologia presenta spesso come sintomo un dolore intenso e debilitante, sovente non ne presenta altri. Colpisce il 10-15% delle donne in età riproduttiva e ben il 30-50% di quelle infertili o con difficoltà di concepimento. Il picco di incidenza si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma può manifestarsi anche in altre fasce d’età.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Endometriosi (28 marzo), Alma Res – Centro di Medicina della Riproduzione promuove l’importanza di una corretta informazione su questa patologia e sottolinea la sua correlazione con la fertilità. “L’endometriosi può creare un ambiente sfavorevole alla gravidanza, ma non rappresenta necessariamente un ostacolo insormontabile alla maternità: dipende dai singoli casi – afferma il Professor Pasquale Bilotta, direttore di Alma Res -. Una diagnosi precoce è fondamentale: riconoscere la malattia tempestivamente consente di prevenire complicanze, grazie ad un’accurata anamnesi e all’intervento di un ginecologo esperto. Per le pazienti con endometriosi, la Procreazione Medicalmente Assistita è una valida opzione per ottenere una gravidanza, con percentuali di successo paragonabili a quelle di donne con altre problematiche di fertilità, come le disfunzioni delle tube o l’infertilità di coppia di origine sconosciuta. In particolare, la fecondazione in vitro offre tassi di successo che variano tra il 20% e il 50% per ciclo di trattamento, a seconda della gravità della malattia e dell’età della paziente”.

L’endometriosi è spesso sottovalutata, anche a causa della tendenza a considerare il dolore uterino come effetto del ciclo mestruale. Questo ritardo nella diagnosi, come spesso accade, porta a un peggioramento della malattia, con conseguenze invalidanti. “Per questo motivo, è essenziale sottoporsi a controlli ginecologici regolari e non ignorare eventuali sintomi anomali – sottolinea il Professor Bilotta -. Pur essendo una patologia complessa, alcuni accorgimenti possono migliorare la qualità della vita, come seguire un’alimentazione equilibrata, praticare regolarmente attività fisica e adottare tecniche di rilassamento per ridurre lo stress e aumentare la consapevolezza del proprio corpo”.

Joel Meyerowitz, l’essere nel momento di un grande fotografo

Brescia, 25 mar. (askanews) – Sei decenni del lavoro di uno dei più grandi fotografi del nostro tempo, un artista – e un uomo – che ha raccontato il presente prendendosi cura delle immagini e ha saputo fare una fotografia per molti versi assoluta. Joel Meyerowitz ha un’aura di leggenda e a lui la Fondazione Brescia Musei dedica la prima grande retrospettiva in Italia.

“Oggi ho 87 anni – ha detto Meyerowitz ad askanews – e questo è un momento di riflessione. Penso che gli artisti quando invecchiano sanno che il tempo davanti a loro è molto breve, ma il tempo nel passato è lungo. C’è la possibilità di vedere se c’era qualche verità nel loro lavoro giovanile. C’è la continuità, che fa vedere che l’artista era sempre li: così quando guardo queste opere ora, vedo me stesso. Vedo la passione che avevo e la curiosità che avevo, e posso sentire un allineamento, una coerenza con il mio lavoro attuale”.

In mostra le immagini dell’11 settembre, quando Meyerowitz è stato l’unico reporter ammesso a Ground Zero, ma anche i capolavori della fotografia di strada, i reportage sociali e quelle fotografie americane alla Hopper che hanno ispirato il cinema e forgiato un immaginario poetico. Per generare quel senso di meraviglia che il curatore Denis Curti ha voluto citare anche nel titolo dell’esposizione. “Ho sempre pensato a Joel – ci ha spiegato Curti – come a una sorta di acrobata della fotografia, capace di salti e avvitamenti non solo fisici, ma soprattutto mentali. Inizia con una fotografia legata naturalmente all’esperienza della street photography per poi però introdurre immediatamente il tema della consapevolezza”.

Per Brescia Musei e il suo direttore Stefano Karadjov la mostra è il coronamento di un lavoro di quasi vent’anni, che continua a essere d’attualità. “Un uomo davvero straordinario – ha detto Karadjov – che è riuscito, con la sua antologia, a raccontare la storia della fotografia degli ultimi 50 anni in cambiamento. E oggi è più che mai attuale, visto il momento di grande tensione e incertezza legata anche agli Stati Uniti e al momento politico in corso, il suo ciclo degli anni Sessanta che ha raccontato nell’America profonda la frustrazione e le difficoltà legate alla guerra nel Vietnam, ci riporta in modo estremamente contemporaneo momento che viviamo”.

Momenti, istanti… in fotografia sono parole importanti, che Joel Meyerowitz ha fatto proprie, superando le grandi lezioni storiche per arrivare a una sua presenza nell’idea stessa dell’attimo della fotografia: fulmineo, ma comunque meditato. “Essere nel momento – ha concluso l’artista americano – è esattamente ciò di cui si occupa la fotografia. Saper capire che quello è il momento, che arriva e se ne va. E l’allenamento consiste nel vedere se riesci a riconoscere il tuo momento, il momento in cui senti qualcosa ed è così profondo che lo devi catturare con una macchina fotografica, così”.

E la profondità delle immagini di Meyerowitz è qualcosa dentro la quale oggi perdersi è ancora bello e, soprattutto, possibile.

Carceri, Mattarella: condizioni critiche, grati alla polizia Penitenziaria

Roma, 25 mar. (askanews) – “In occasione del 208esimo anniversario della costituzione del Corpo, sono lieto di esprimere gratitudine e apprezzamento alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria per il costante e generoso impegno al servizio dello Stato. La Polizia penitenziaria è chiamata quotidianamente a fronteggiare difficili situazioni di tensione e sofferenza, sempre più frequenti a causa del grave fenomeno di sovraffollamento in atto. L’elevata professionalità e lo spirito di servizio degli appartenenti al Corpo arrecano un determinante contributo all’attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena per il possibile reinserimento nella vita sociale dei detenuti, nonostante le assai critiche condizioni del sistema carcerario”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“In questa giornata, rinnovo a nome della Repubblica sentite espressioni di riconoscenza e di sostegno al personale della Polizia penitenziaria e, al contempo, rivolgo un commosso pensiero a quanti hanno perso la vita o sono rimasti feriti nell’adempimento del loro dovere”, conclude il Capo dello Stato.

Il Papa: prevenire gli abusi non è una coperta sulle emergenze

Città del Vaticano, 25 mar. (askanews) – “La prevenzione degli abusi non è una coperta da stendere sulle emergenze, ma una delle fondamenta su cui edificare comunità fedeli al Vangelo. Per questo vi esprimo la mia gratitudine”. Così Papa Francesco in un messaggio inviato oggi ai partecipanti all’Assemblea Plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.

Francesco, nel suo messaggo inviato da Casa Santa Marta dove ora sta proseguendo la sua convalescenza, invita quanti operano contro gli abusi a proseguire nel loro lavoro che, aggiunge, “non si riduce a protocolli da applicare, ma promuove presidi di protezione: una formazione che educa, dei controlli che prevengono, un ascolto che restituisce dignità. Quando impiantate pratiche di prevenzione, persino nelle comunità più remote, state scrivendo una promessa: che ogni bambino, ogni persona vulnerabile, troverà nella comunità ecclesiale un ambiente sicuro. Questo è il motore di quella che dovrebbe essere per noi una conversione integrale”.

Esce il 30 maggio "Something beautiful" di Miley Cyrus

Milano, 25 mar. (askanews) – Uscirà il 30 maggio “Something beautiful” (Columbia/Sony Music), l’attesissimo nuovo album di Miley Cyrus, l’artista multiplatino tra le più influenti della cultura pop mondiale.

L’album “Something Beautiful”, da oggi disponibile in pre-order , sarà disponibile in diversi formati: digitale, CD, vinile nero standard, Vinile Clear (esclusiva Discoteca Laziale) e Vinile Translucent Red (esclusiva Sony Music Store).

L’album, composto da 13 tracce inedite, è prodotto dalla stessa Miley Cyrus e da Shawn Everett.

Nell’artwork dell’album, Miley Cyrus, fotografata da Glen Luchford, indossa un abito couture del 1997 di Thierry Mugler, un rimando all’estetica audace e alla narrazione visiva del progetto.

Miley Cyrus è una delle artiste più influenti nella cultura pop con oltre 213 milioni di follower su Instagram. Ha 6 album alla #1, incluso il suo album nominato ai Grammy 2013 “Bangerz”, che è anche certificato 3xPLATINO negli Stati Uniti. Inoltre, nel corso della sua carriera è stata protagonista di ben cinque tour mondiali tutti sold-out. Nel novembre 2020, Miley ha pubblicato il suo settimo album in studio, Plastic Hearts. L’album, acclamato dalla critica, ha debuttato alla #1 nella classifica Top Rock Albums di Billboard ed è diventato il suo sesto album numero uno, facendo di Miley l’artista femminile con il maggior numero di debutti nella TOP 10 della classifica in questo secolo. I brani di Plastic Hearts sono stati riprodotti in streaming oltre 3 miliardi di volte. Nel 2021, Miley si è unita a The Kid Laroi per un remix della sua canzone “Without You”, che ha debuttato al primo posto nella classifica Rock Chart di Billboard. Sempre nel 2021, ha fatto parte dell’album “The Metallica Blacklist” dei Metallica, regalando una clamorosa cover di “Nothing Else Matters”. Miley ha trascorso gran parte del 2021 in tour, esibendosi come headliner in numerosi festival, incluso un grande tour in America Latina che l’ha vista suonare davanti a un pubblico totale di oltre un milione di persone. Nel 2022 invece è uscito in fisico e in digitale il suo ottavo album di inediti “Endless Summer Vacation”, che contiene la hit planetaria certificata 2X PLATINO in Italia “Flowers”. Vero e proprio successo mondiale, “Flowers” è stato 8 settimane al primo posto della Billboard Hot 100, un record personale per Miley Cyrus, diventando la canzone che ha raggiunto più velocemente questa posizione in quasi un decennio. Nel 2023 è uscito il singolo “Used To Be Young”. Instancabile sostenitrice della comunità LGBTQ+, Miley dedica molto del suo tempo alla sua organizzazione no profit, “The Happy Hippie Foundation”, che sostiene i giovani senzatetto, le comunità LGBTQ+ e altre popolazioni a rischio.

M.O., Ft: Israele prepara i piani per occupare la Striscia di Gaza

Roma, 25 mar. (askanews) – L’esercito israeliano ha messo a punto piani per riconquistare la Striscia di Gaza, sconfiggere Hamas e avviare così il cammino per “un’occupazione a lungo termine” dell’enclave palestinese. Lo riporta oggi il Financial Times, sottolineando che la proposta messa a punto dal nuovo capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), con il sostegno non ufficiale dei ministri dell’estrema destra, non è stato ancora approvato dal gabinetto di sicurezza.

Due funzionari hanno sottolineato che l’iniziativa è legata al ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump: “La precedente amministrazione voleva che mettessimo fine alla guerra. Trump vuole che vinciamo la guerra”.

“Stando al piano, l’Idf richiamerebbe diverse divisioni di combattimento per reinvadere e sottomettere Hamas, prendere il controllo di ampie fasce dell’enclave e costringere i 2,2 milioni di abitanti del territorio in una piccola, cosiddetta zona umanitaria lungo la costa del Mediterraneo – precisa il quotidiano – l’esercito amministrerebbe Gaza”. Nei giorni scorsi anche il quotidiano israeliano Haaretz ha rivelato che “Israele si prepara a occupare Gaza, ripristinare il governo militare e controllare completamente la popolazione palestinese”, riferendo di preparativi in corso “per l’attuazione del piano del nuovo capo dell’esercito israeliano Eyal Zamir” che prevede di “mobilitare diverse divisioni, tra cui molte unità di riserva, per un’offensiva terrestre su vasta scala a Gaza”.

“Zamir ha detto ai ministri di credere che il suo piano possa finalmente realizzare quello che Israele non è riuscito a concretizzare in quasi un anno e mezzo di guerra: la completa distruzione del governo e delle capacità militari di Hamas”, ha riferito Haaretz.

Giappone, dopo 46 anni nel braccio della morte risarcito con 1,2 milioni di euro

Roma, 25 mar. (askanews) – Dopo aver trascorso 46 anni nel braccio della morte giapponese, con il rischio di essere portato al patibolo ogni giorno, l’ormai vecchio Iwao Hakamada – prosciolto in una clamorosa revisione di processo – ha ottenuto in risarcimento 1,2 milioni di euro circa, pari a 12.500 yen (77 euro) per ogni giorno trascorso in cella. Lo ha comunicato il portavoce del tribunale nipponico. Lo ha riferito l’agenzia di stampa France Presse.

Si tratta del massimo risarcimento previsto dalla legge giapponese, una cifra in realtà non necessariamente commisurata allo stress esistenziale subito dall’ormai 89enne, che ha potuto ottenere la revisione del processo grazie anche alla battaglia pluriennale condotta da una sorella, che oggi si prende cura di lui.

Hakamada è stato prosciolto lo scorso anno in revisione alla condanna di morte che aveva subito nel 1968 per un quadruplice omicidio. Da tempo le prove che erano state prodotte per indurre la condanna erano screditate. A settembre è stato scarcerato con tante scuse. La notizia ha suscitato grande clamore e discussioni sulla pena di morte, ancora in vigore in Giappone e praticata “Al richiedente verranno concessi 217.362.500 yen”, pari a circa 1,2 milioni di euro, ha precisato all’AFP un portavoce del tribunale distrettuale di Shizuoka, commentando la sentenza emessa lunedì.

Durante la revisione del processo, il giudice aveva stabilito che le prove contro Hakamada erano state costruite ad arte e che gli interrogatori cui era stato sottoposto erano stati “disumani”, volti a infliggere “sofferenza fisica e mentale” e a estorcere “dichiarazioni sotto costrizione”.

Auto, vendite in Europa in calo del 3% a febbraio ma avanza l’elettrico

Roma, 25 mar. (askanews) – A febbraio 2025 le immatricolazioni di nuove auto in Ue sono diminuite del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2024 con il mercato tedesco che ha registrato il calo più netto -6,4%, seguito dall’Italia -6,2%. Nel bimestre gennaio-febbraio, rispetto allo stesso bimestre del 2024, il calo è stato del 3% con le flessioni maggiori per Italia (-6%), Germania (-4,6%) e Francia (-3,3%). La Spagna ha invece registrato un aumento dell’8,4%.

Guardano all’Europa a 27+Efta+Uk il calo è stato del 3,1% a febbraio e del 2,6% sul bimestre. Questi i dati resi noti da Acea che rileva come fino a febbraio 2025, i veicoli elettrici a batteria rappresentavano il 15,2% della quota di mercato totale dell’Ue, in aumento rispetto all’11,5% di gennaio-febbraio 2024. I veicoli ibridi elettrici sono aumentati, conquistando il 35,2% del mercato e rimanendo la scelta preferita tra i consumatori dell’Ue. Nei primi due mesi del 2025, le vendite di nuove auto elettriche a batteria sono cresciute del 28,4%, raggiungendo le 255.489 unità, conquistando il 15,2% della quota di mercato totale dell’Ue. Tre dei quattro mercati più grandi dell’Ue, che rappresentano il 64% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche a batteria, hanno registrato solidi guadagni a due cifre: Germania (+41%), Belgio (+38%) e Paesi Bassi (+25%).

Ciò contrasta con la Francia, che ha registrato un leggero calo dell’1,3%. Sul bimestre gennaio-febbraio 2025 le nuove immatricolazioni Ue di auto ibride elettriche sono aumentate del 18,7%, trainate da una crescita significativa nei quattro mercati più grandi: Francia (+51,4%), Spagna (+31,5%), Italia (+10,4%) e Germania (+9,8%). Ciò ha portato a 594.059 unità immatricolate nei primi due mesi del 2025, che rappresentano il 35,2% della quota di mercato Ue.

Strage di Erba, la Cassazione decide su revisione per Rosa e Olindo

Roma, 25 mar. (askanews) – ‘Strage di Erba’ si ricomincia? Oggi, a più di 18 anni dall’eccidio che sconvolse il piccolo centro in provincia di Como e l’Italia intera i giudici della V sezione della Cassazione dovranno valutare se ci sono i presupposti per far fare un viaggio a ritroso nel tempo. All’esame c’è il ricorso della difesa contro la decisione della Corte d’Appello di Brescia di dichiarare “inammissibile” la revisione del processo di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage dell’11 dicembre 2006. Quel giorno tragico, con spranghe e coltelli, vengono uccisi Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli. La furia dei due coniugi si abbatte su vicini di casa troppo rumorosi, invadenti e con i quali c’era un contenzioso in corso.

Secondo le sentenze scritte sinora – con le quali sono state decise le pene dell’ergastolo per i due coniugi – è stata Rosa, mancina, a sgozzare il bimbo. Nella articolata azione di sangue nell’edificio di via Diaz poteva essere eliminato anche Mario Frigerio, il colpo alla gola sferrato da Olindo però non va così a fondo per una malformazione alla carotide. La moglie, Valeria Cherubini, invece, viene raggiunta sulle scale e poi finita nella mansarda. L’incendio dell’appartamento dei Castagna ed il successivo intervento dei Vigili del fuoco cancella e confonde, complicando non poco il lavoro degli investigatori.

Le indagini, i processi e la testimonianza oculare di Frigerio per anni parevano aver chiuso il caso. L’impegno della difesa a far esaminare incongruenze ed elementi inediti o quasi ha portato a mettere in dubbio tutto quel che sembrava certo, assodato. Otto mesi fa la corte d’appello di Brescia ha rigettato le istanze di revisione. Oggi gli ermellini sono chiamati a valutare se c’è stata da parte dei magistrati lombardi una mancata verifica di quelle che, a detta della difesa, sarebbero nuove prove in grado di scagionare Rosa e Olindo. Per l’ex procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, non ci sono dubbi, in sostanza sono stati messi in carcere due innocenti. Poche settimane fa le Sezioni unite della Suprema corte hanno confermato la censura per Tarfusser. L’ex magistrato avrebbe agito in autonomia mancando ai “doveri di imparzialità e correttezza” per aver depositato di propria iniziativa la richiesta di revisione, “in palese violazione del documento organizzativo dell’ufficio” che assegna questa facoltà soltanto al pg presso la Corte d’Appello o al suo vice.

Al centro della ricostruzione alternativa c’è la testimonianza di Frigerio, ormai scomparso da tempo. I giudici di Brescia hanno scritto: “Lo stato di grave sofferenza e di confusione mentale di Mario Frigerio durante la degenza in ospedale e le sollecitazioni alla memoria rivoltegli dagli inquirenti, dai familiari e dal difensore non incrinano la lucidità della ricostruzione dell’aggressione dallo stesso offerta in dibattimento, coincidente con quella fornita dagli imputati nelle confessioni e ricca di dettagli sui movimenti suoi e della moglie durante quella giornata e nel momento in cui scesero le scale per capire da dove uscisse il fumo e prestare aiuto e in cui, dunque, l’unica informazione frutto d’indebite suggestioni sarebbe rappresentata proprio dall’identità del suo aggressore”.

Oggi la decisione della Cassazione dovrebbe arrivare in serata. Olindo la attenderà nel carcere di Opera. Rosa è invece detenuta a Bollate. Sinora i giudici hanno scritto che “le discrasie su alcuni dettagli non inficiano la genuinità delle confessioni” rese “dopo che Romano aveva chiesto di parlare con i pubblici ministeri, in presenza del difensore, ribadite nell’interrogatorio avanti al Giudice per le indagini preliminari, non contestate per mesi e mesi, contenenti una pluralità di dettagli riscontrati dal complesso delle indagini” e che “potevano essere patrimonio conoscitivo solo degli autori della strage e ribadite negli appunti che erano stati rilevati sulla Bibbia”.

Tennis, Berrettini batte Bergs ed è negli ottavi a Miami

Roma, 25 mar. (askanews) – Notte importante per Matteo Berrettini in quel di Miami. Il tennista romano supera infatti per 6-4 6-4 il belga Zizou Bergs, giustiziere un po’ a sorpresa nel turno precedente del russo Andrey Rublev. Berrettini rispetta il pronostico della viglia, ma lo fa a fronte della pressione del favorito alle prese con una serie di ‘prime volte’ per lui importanti. Il successo vale infatti a Berrettini la prima volta negli ottavi di finale del torneo di Miami. Ma non solo. Berrettini torna agli ottavi di finale di un Masters 1000 per la prima volta dopo 2 anni, quando lo fece a Monte Carlo 2023. E, più nel dettaglio, Matteo non centrava gli ottavi di finale di ‘un 1000’ sul cemento da Indian Wells 2022.

Gaza, la Mezzaluna rossa denuncia: le forze di Israele attaccano le nostre ambulanze

Roma, 25 mar. (askanews) – La Mezzaluna Rossa palestinese ha accusato Israele di aver attaccato le sue ambulanze nel sud di Gaza.

“La Palestine Red Crescent Society (PRCS) condanna fermamente il fatto che le forze di occupazione israeliane abbiano preso di mira e assediato quattro nostre ambulanze e dieci membri del nostro team impegnati in attività umanitarie”, si legge sul profilo X dell’organizzazione. “Questo attacco – continua – è avvenuto dopo che le forze israeliane hanno bombardato all’alba di ieri il quartiere al Hashashin a Rafah, nella Striscia di Gaza, prendendone il controllo”.

Il comunicato aggiunge che il contatto con il team è stato perso da oltre un giorno e che il loro destino rimane sconosciuto.

Ucraina, colloqui a Riad: la Casa bianca s’attende un annuncio positivo

Roma, 25 mar. (askanews) – La Casa bianca pare ritenere positivo l’andamento dei negoziati di Riad e, secondo una fonte ascoltata dall’agenzia di stampa Reuters, ci si attende presto un “annuncio positivo”.

“I colloqui facilitati dai team tecnici dell’amministrazione Trump a Riad stanno andando estremamente bene e tutte le parti coinvolte hanno lavorato tutto il giorno e fino a tarda notte. Ci aspettiamo di avere un annuncio positivo nel prossimo futuro”, ha dichiarato la fonte all’agenzia.

I negoziati tra rappresentanti di Russia e Stati Uniti sono iniziati lunedì mattina e sono durati oltre 12 ore.

L’orizzonte civile e democratico dei nuovi italiani

Giovedì 27 marzo 2025, alle ore 17:15, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si terrà l’incontro “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?”, un dibattito di alto profilo sul tema della cittadinanza e dei diritti civili. L’evento metterà al centro la possibile riforma dello Ius Scholae e dello Ius Italiae, attualmente al centro del confronto politico in Parlamento.

L’obiettivo dell’incontro è stimolare una riflessione costruttiva sull’inclusione e l’integrazione, superando le divisioni ideologiche per individuare soluzioni concrete e sostenibili. Il dibattito rappresenterà un’occasione di confronto interdisciplinare sullo Ius Scholae, non solo come riforma giuridica, ma anche come strumento per ripensare il rapporto tra identità, cittadinanza e partecipazione in una società in continua evoluzione.

L’iniziativa è promossa dal think tank Parole Guerriere, giunto al suo 25° convegno, nell’ambito del ciclo di incontri Pomeriggi Popolari a Montecitorio, che nel biennio 2024-2025 ha già affrontato temi cruciali come la denatalità, il femminicidio, la geopolitica e il fenomeno woke.

Interverranno il Ministro Anna Maria Bernini, Monsignor Vincenzo Paglia, On. Giuseppe Fioroni, Avv. Hilarry Sedu, il direttore de “Il Tempo” Tommaso Cerno e la Prof.ssa Maria Rita Parsi. A moderare il dibattito sarà Diego Antonio Nesci, ideatore del think tank, mentre i saluti istituzionali saranno affidati all’On. Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati.

“Il nostro progetto – afferma Dalila Nesci, organizzatrice dell’evento – nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo. Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, vogliamo generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come pilastro di una convivenza consapevole e giusta”.

L’incontro a Palazzo Montecitorio è aperto al pubblico e rappresenta un’importante occasione di dialogo su uno dei temi più attuali e delicati del nostro tempo, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo per le nuove generazioni.

Per partecipare è necessario accreditarsi qui: https://forms.gle/84TGJh397sQPGttk6

 

Il caso Prodi e il silenzio di chi dovrebbe parlare

Ha fatto rumore – anche se non dappertutto – la reazione di Romano Prodi alle domande, semplici ed educate, di una giornalista di Mediaset sull’ormai famoso ‘Manifesto’ di Ventotene. Non entro nel merito della risposta e del comportamento dell’ex capo del governo se non per evidenziare che si resta francamente basiti ed esterrefatti dell’atteggiamento concreto manifestato da Prodi.

Certo, fa una certa impressione assistere ad un comportamento che confligge radicalmente con tutto ciò che viene quotidianamente predicato dalla sinistra giornalistica, editoriale, culturale, politica, accademica e giudiziaria sulla qualità della nostra democrazia e la credibilità della stessa classe politica.

Ma, al di là di questa considerazione, sono due gli elementi che emergono da questa triste vicenda e che meritano di essere citati. Innanzitutto il silenzio tombale di tutta la stampa politicamente schierata a sinistra sul fatto accaduto tra Prodi e la giornalista di Mediaset. Se non per ricordare che Prodi non deve affatto “scusarsi” di ciò che è concretamente capitato e che, anzi, proprio questo alterco – sempre secondo l’interpretazione degli organi di informazione giornalistici e televisivi riconducibili alla sinistra – confermerebbe la natura provocatoria, ignorante e scorretta delle testate giornalistiche o televisive non schierate con il cosiddetto “campo largo”.

In secondo luogo ed è, questo, il dato più inquietante, il silenzio – seppur imbarazzato ma pur sempre silenzio – degli organismi di categoria che dovrebbero sempre tutelare e garantire il lavoro dei giornalisti quando viene declinato rispettando sino in fondo le regole deontologiche e professionali. E, nello specifico, mi riferisco all’Ordine dei Giornalisti e alla Federazione della Stampa che sono sempre molto attenti e giustamente premurosi ogniqualvolta c’è un attacco al “mestiere” e alla “professione” dei giornalisti. Questa volta, misteriosamente, è calato il silenzio.

Almeno sino ad oggi.  Ora, e al riguardo, un organo di garanzia e di rappresentanza dei giornalisti è credibile, nonché serio, se è semplicemente trasparente ed oggettivo. Cioè, se non piega le valutazioni sulle vicende concrete dei singoli giornalisti che svolgono correttamente il loro lavoro a ragioni politiche e di appartenenza partitica. Perché, se così fosse, dovremmo prendere amaramente atto che anche gli organi di garanzia sono semplice espressione di una volontà politica e di partito. Sul silenzio, invece, della sinistra politica nelle sue multiformi espressioni, delle tradizionali femministe e dei rispettivi movimenti, della sempreverde società civile e dello “spirito delle piazze” non c’è da stupirsi di alcunché.

Resta, comunque sia, l’amaro in bocca per un solo dato prendendo spunto proprio da questa vicenda. E cioè, anche nel rapporto tra la politica e il giornalismo – o meglio tra i singoli politici e i singoli giornalisti – c’è la doppia morale. Ovvero, quello che vale per l’uno non vale per l’altro. Con il rischio, sempre più con concreto e tangibile, di squalificare sia la politica che il giornalismo.

Oltre la guerra: le incertezze che gravano sull’accordo russo-americano

Le trattative tra Donald Trump e Vladimir Putin si trascinano piuttosto stancamente, senza di fatto lasciar intravedere una fine del conflitto in Ucraina, con le promesse di non toccare le infrastrutture energetiche ucraine, mentre lo stesso giorno una pioggia di droni-kamikaze e avio-bombe si sparge sull’intero Paese invaso, occupato e devastato da più di tre anni. Il Cremlino accompagna queste false promesse con assicurazioni a dir poco tragicomiche, raccontando che non appena Putin ha dato l’ordine di non colpire le centrali ucraine, gli aerei russi sono stati costretti ad abbattere i loro stessi droni che stavano andando proprio verso quegli obiettivi, che poi Trump ha proposto di affidare agli americani. In compenso, pare che i due imperatori siano riusciti ad accordarsi sulle partite di hockey tra le rispettive nazionali, una notizia che ha suscitato grande entusiasmo nell’opinione pubblica russa, che considera gli americani come i propri sparring partner per ottenere vittorie veramente soddisfacenti.

È del resto evidente che Putin mira alla proclamazione solenne della Vittoria nella parata del 9 maggio, e prima di allora qualunque trattativa sarà soltanto una messinscena, nella narrazione trumpiana degli “spettacoli televisivi ben riusciti” e delle conversazioni “cordiali e molto promettenti”. La prossima puntata del serialrusso-americano sarà a Gedda il 23 marzo, per cominciare a mettere per iscritto il piano di pace (verranno anche gli ucraini, ma senza incontrare i russi), o forse soltanto la trama dei sequel successivi, per mantenere alto l’interesse del pubblico. Da parte russa si applica invece la tattica classica della “trappola sovietica”, come ha osservato l’ex-ufficiale della Cia Matthew Schumacher, quando ai tempi della guerra fredda l’Urss rallentava qualunque processo di dialogo e trattativa per cercare intanto di riorganizzarsi, e trovare nuove leve di influenza sugli avversari. Oggi Putin ha bisogno di tempo non solo per rispettare la scaletta delle puntate fino a maggio, ma anche per mettersi al sicuro dal punto di vista politico e militare, e soprattutto da quello economico.

La sintonia tra i due grandi hockeisti di Oriente e Occidente, come confermano tutti gli osservatori, consegna al Cremlino la prima e fondamentale vittoria agognata da più di trent’anni, vale a dire il ritorno della Russia al tavolo delle superpotenze, come attore di primo piano nell’arena politica mondiale. La questione dell’Ucraina non è neanche l’argomento fondamentale del dialogo, perché oltre allo sport delle palettate sul ghiaccio interessano i grandi affari energetici e minerari, e l’aggiramento delle sanzioni da affidare non soltanto ai sudditi caucasici e centrasiatici o al grande fratello cinese, ma direttamente ai partner americani. L’ultima cosa che può interessare lo zar sono le soluzioni per la pace, visto che ormai è assodato che la guerra rimarrà il contesto fondamentale della vita dei popoli, soprattutto in Europa e dintorni.

Una conferma ulteriore dell’intenzione putiniana di proseguire a oltranza la guerra è stata data dall’assemblea dell’Unione russa degli imprenditori e investitori (Rspp) nei giorni scorsi, in cui il presidente ha garantito che “la Russia è pronta ad attaccare Odessa”, se l’Ucraina non riconoscerà le regioni annesse della Crimea, di Lugansk, Donetsk, Zaporižja e Kherson, che i russi chiamano “il Donbass e la Novorossija”, le zone simboliche dei cosacchi e degli ebrei deportati nei secoli passati. All’inizio la pretesa si limitava al territorio storicamente più significativo della penisola di Crimea, occupata e inglobata nel 2014, ma siccome “nessuno ci ascoltava”, si è giunti a imporre la presenza russa anche al di là dei territori effettivamente conquistati, visto che parti di queste regioni sono ancora sotto il controllo dell’Ucraina. Putin ha comunque dichiarato che Mosca può andare anche oltre queste richieste, mirando a “tutti i territori attualmente sotto il controllo di Kiev”. Non a caso la telefonata con Trump ha avuto luogo subito dopo l’assemblea degli imprenditori, da cui lo zar ha preso particolare ispirazione.

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https://www.asianews.it/notizie-it/La-trappola-sovietica-di-Putin-62736.html

La realtà al centro della scrittura di Flannery O’Connor

Spesso gli anniversari degli scrittori creano un dovere di memoria, ma quando sono vissuti per ricordare il passato diventano occasioni preziose per tornare a riflettere sui protagonisti della nostra vita culturale, rileggerli a distanza di tempo e dare loro una rinnovata attenzione. Era il 25 marzo del 1925 quando a Savannah in Georgia nasceva Flannery O’Connor. Nella ricorrenza del secolo, Romana Petri la ricorda dedicandole un romanzo di grande intensità che ci permette di conoscere da vicino una scrittrice di singolare talento, diventata in America di culto (La ragazza di Savannah, Milano, Mondadori, 2025, pagine. 267, euro 19.50).

Figlia unica di genitori di origine irlandese, la ragazza di Savannah appartiene al profondo Sud rurale, vive in provincia in anni in cui la vita vera sembra concentrarsi nelle metropoli ed è cattolica in una terra detta la Bible Belt, radicalmente protestante. Una vita breve, la sua, morirà nel 1964 a soli 39 anni, segnata dalla stessa malattia che le aveva portato via il padre amatissimo quando lei era appena adolescente. La scoperta della scrittura, il sogno di libertà al tempo dell’Università e poi del prestigioso Iowa Writers’ Workshop, il ritorno ad Andalusia, la fattoria di famiglia circondata da terre e boschi, il rapporto complesso con la madre, che pure le dedicherà la vita restandole accanto fino alla fine. Perché ogni tessera vada al suo posto Petri la accoglie nella sua immaginazione con una cura emotivamente calda ma a occhio asciutto, raccoglie tutti i dettagli rivelatori e incrocia di slancio la sua traiettoria senza cadere nella trappola della malattia e della brevità della vita. Curiosa, stravagante, geniale, insofferente di limiti e regole che non fossero quelli che si imponeva, Flannery da bambina non tollerava l’idea dell’angelo custode e tirava pugni all’aria per mandarlo via. Amava invece circondarsi di polli, galline, oche, anatre e più tardi anche di meravigliosi pavoni che rappresentavano forse una sua idea rassicurante di mondo.

Due romanzi, una manciata di racconti, qualche prosa di riflessione, testi di conferenze, molte lettere e numerose recensioni. È la realtà la protagonista della sua scrittura: «La narrativa riguarda tutto ciò che è umano e noi siamo polvere». Lo scrittore per raccontare deve quindi impolverarsi e rappresentare il mondo con uno stile asciutto perché gli esseri umani, le situazioni, gli eventi possiedono tutte le risorse espressive che servono. A prevalere nelle sue storie sono deformazioni fisiche e psichiche, incompiutezze, fragilità, difetti, disarmonie. L’umanità che sceglie di raccontare somiglia forse ai suoi volatili da cortile, capaci di sollevarsi da terra ma incapaci di volare in alto. Dall’informe al deforme il passo è brevissimo e si concretizza in storie dure, disperate, brutali, in una quotidianità pesante e stanca raccontata con una penna impietosa che penetra come una lama.

Nel raffigurare la condizione umana O’Connor non copre, non finge, non orna e certamente non si propone di confortare il lettore. Del resto, come diceva Georges Bernanos, «le voci che ci liberano non sono quelle che ci tranquillizzano e ci rassicurano». O’Connor non si ferma a questa scelta di raccontare il mondo. «Scrivo come scrivo perché sono (non sebbene sia) cattolica». Così vicina alla terra e insieme così vicina al cielo, una prossimità al divino e una presenza salvifica della Grazia che agisce per vie nascoste, sotterranee ma che irrompe con la forza di una detonazione. O’Connor non mette la scrittura al servizio di Dio, ma chiede a Dio di concederle il dono della scrittura, come nella citazione che Petri sceglie di porre in esergo. Il poeta Attilio Bertolucci parlerà di «folgorazione» davanti alle sue pagine e non sarà il solo.

«Più a lungo guardate un oggetto e più mondo ci vedrete dentro» diceva O’Connor. Ed è proprio questo sguardo ampio, paziente, lucido, capace di sbaragliare gli orizzonti d’attesa del lettore, il massimo punto di congiunzione con Petri che, con una scrittura vibrante ed espressiva, riverbera l’ammirazione per il talento e la genialità di questa scrittrice e ne restituisce voce e pensieri. Come nelle campiture di un grande affresco Petri la insegue, la trattiene, la lascia andare, torna a rincorrerla e intanto dipinge, cesella, sbalza, aggiunge infinite tessere di mosaico. E racconta la ragazza di Savannah che aveva fatto della scrittura un ponte con il Cielo, ma che si rammaricava di non riuscire ad amare Dio come avrebbe voluto: «Caro Dio (…) sei la falce sottile di una luna crescente e io l’ombra della terra che impedisce di vedere la luna nella sua interezza».

Fonte: L’Osservatore Romano – 24 Marzo 2024

Titolo: «Più a lungo guardate un oggetto e più mondo ci vedrete dentro»

Autrice: Francesca Romana de’ Angelis

Italia quinta su domande a Ufficio Europeo Brevetti, ma -4,5% in 2024

Roma, 25 mar. (askanews) – Lo scorso anno le domande di registrazione all’Ufficio Europeo dei Brevetti (European Patent Office, o Epo) provenienti da aziende e inventori italiani sono diminuite del 4,5%, a quota 4.853. Un calo più marcato rispetto alla dinamica complessiva delle domande presso l’Epo: meno 0,1% rispetto al 2023 a quota 199.264 domande di brevetto, un livello che rimasto quindi sostanzialmente stabile dopo tre anni di forte crescita.

La dinamica delle domande dall’Italia si è indebolita ma anche in questo caso dopo tre anni di forte crescita, secondo l’Epo tornando ai livelli del 2022. Tuttavia, l’Italia si attesta anche quest’anno all’undicesimo posto tra tutti i Paesi che presentano le domande all’Epo e al quinto posto tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, dopo Germania (25.033), Francia (10.980), Paesi Bassi (7.054) e Svezia (4.936). Sono alcune delle statistiche contenute nel Patent Index 2024, pubblicato oggi dall’Ufficio europeo brevetti.

“Nonostante l’incertezza politica ed economica, le aziende e gli inventori europei hanno presentato più domande di brevetto rispetto allo scorso anno, dimostrando la loro competenza tecnologica e il continuo investimento in R&S” ha dichiarato António Campinos, Presidente dell’EPO. “Il Patent Index dell’EPO offre una chiara roadmap per l’industria, le politiche e le priorità di investimento. Come sottolineato dai rapporti Draghi e Letta, per rimanere competitiva a livello globale, l’Europa deve migliorare il suo ecosistema dell’innovazione e fare di più per aiutare gli inventori a sviluppare e commercializzare le loro invenzioni, soprattutto in settori cruciali come le tecnologie verdi, l’intelligenza artificiale ed i semiconduttori”.

Nel 2024, prosegue l’Epo, il maggior numero di domande di brevetto originate dall’Italia viene dal settore dei Trasporti, primo settore tecnologico per il Paese con 449 domande ed una crescita del + 8,2%. In questo campo, l’Italia si posiziona al 4° posto in Europa e al 7° a livello globale nella classifica dei Paesi che richiedono più brevetti all’EPO.

Il settore dell’Handling, che comprende le tecnologie relative a apparati per manipolazione oggetti, imballaggio, nastri trasportatori, carrelli elevatori, è al secondo posto, rimanendo stabile con +0,7% di crescita rispetto al 2023. Al terzo e quarto posto, in termini di numero di domande, il settore delle Altre macchine speciali (331) e delle Tecnologie mediche (285). Più in dettaglio, il settore delle Altre macchine speciali è un comparto che copre una vasta gamma di tecnologie, tra cui macchine utensili per diverse industrie e stampa 3D, in cui l’Italia è il 5° paese di origine per domande di brevetto all’EPO. Il settore tecnologico con la maggiore crescita nelle domande di brevetto dall’Italia è quello dei Motori, pompe e turbine con un +28,6%, sebbene partendo da numeri più piccoli.

A livello di singole aziende, Coesia, Ferrari e Iveco Group si confermano anche nel 2024 le aziende italiane che hanno presentato più domande di brevetto europeo (con rispettivamente 167, 136 e 55 domande). Quest’anno, Leonardo entra nella Top 5 di questa classifica, a parità con Pirelli (entrambe con 49 domande) al 4° posto. Seguono Brembo (con 39 domande) e Chiesi Farmaceutici con 33 domande.

Sono solo due le regioni italiane che appaiano nella classifica delle prime 20 regioni dell’Ue per numero di domande di brevetto presentate all’EPO (in calo rispetto a tre dell’anno scorso): con la Lombardia che arretra al 13° posto rispetto all’11° dello scorso anno e l’Emilia-Romagna stabile al 17° posto. Il Veneto, dice ancora lo studio dell’Epo, esce dalla classifica (vedi grafici: Domande di brevetto europee 2023: ripartizione regionale per l’Italia eTop Eu regions at the EPO in 2024).

Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si confermano ai primi posti in Italia e rappresentano oltre il 60% di tutte le domande presentate da aziende e inventori italiani all’EPO. La Lombardia si conferma al primo posto con 1.468 domande ma con una flessione del -9,7% rispetto al 2023. Seguono Emilia-Romagna (922; -3,8%) e Veneto (651; -4,3%), con il Piemonte al 4° posto (510 domande). Emerge il sorpasso della Toscana sul Lazio al 5° posto con 316 domande versus 263. Tra le 10 regioni italiane per numero di domande di brevetto, quelle che mostrano la crescita più alta nel 2024 sono Liguria (+36,4%), Piemonte (+15,6%), Toscana (+14,5%) e Trentino-Alto Adige (+9,3%).

In linea generale, i settori principali variano molto a seconda delle regioni: per la Lombardia, i settori di punta sono Trasporti, Polimeri e Altre macchine speciali. Per l’Emilia-Romagna l’Handling, i Trasporti e i Macchinari elettrici, apparecchiature, energia. In Veneto i settori tecnologici di punta sono Altre macchine speciali, Beni di consumo e Ingegneria civile.

Nel 2024, il 25% di tutte le domande di brevetto pervenute all’Epo dai paesi Europei include almeno una donna tra gli inventori. Per le domande di brevetto provenienti dall’Italia, la percentuale è solo del 21%. Tra i principali Paesi depositanti (oltre 2.000 domande), la Spagna è in testa con il 42%, seguita da Francia (32%) e Belgio (31%).

Complessivamente, si legge, all’Epo la Tecnologia per i computer, che include aspetti come l’IA, il machine learning e i modelli di riconoscimento, è stata per la prima volta il settore leader con 16.815 domande di brevetto nel 2024. I settori Macchinari elettrici, apparecchi ed energia hanno registrato la maggiore crescita lo scorso anno (+8,9% rispetto al 2023), grazie ai progressi nelle tecnologie per l’energia pulita, in particolare l’innovazione delle batterie (+24%). Nel contempo la Comunicazione Digitale, che ricomprende invenzioni nel campo delle reti mobili, ha visto una flessione del 6,3%.

Gli Stati Uniti mantengono la loro posizione di primo paese per domande di brevetto all’EPO, seguiti da Germania, Giappone, Cina e Repubblica di Corea. Gli Stati membri dell’EPO hanno rappresentato il 43% delle domande, mentre il 57% proviene da fuori Europa (vedi grafico Origin of applications).

Le domande di brevetto dai 39 Stati membri dell’ EPO sono cresciute del +0.3%, grazie alla crescita della Svizzera (+3,2%) e del Regno Unito (+3,1%), mentre i depositi dei 27 Stati membri dell’UE sono diminuiti del -0,4%. La Germania (+0,4%) e la Francia (+1,1%), i primi due Paesi europei per numero di domande di brevetto, hanno registrato un leggero aumento nel 2024.

Il sistema del Brevetto Unitario, avviato nel 2023, continua a guadagnare slancio, offrendo agli innovatori una protezione brevettuale più semplice ed accessibile in 18 Stati membri dell’Ue con un’unica domanda all’Epo. La protezione unitaria è stata richiesta per il 25,6% dei brevetti europei concessi dall’EPO nel 2024 per un totale di oltre 28.000 richieste, in crescita del 17,5% rispetto al 2023.Le domande di brevetto provenienti dagli Stati membri dell’EPO hanno registrato il tasso di adesione più alto, con il 36,5% di brevetti europei per cui è stato scelto/che hanno assunto l’effetto unitario.

L’Italia si è collocata al di sopra della media europea, con i titolari di brevetto richiedenti la protezione unitaria pari al 44% dei loro brevetti europei concessi nel 2024 (1 651 richieste nel 2024). I principali richiedenti all’EPO nel 2024 sono stati Johnson & Johnson, Siemens, Samsung, Qualcomm e Volvo Group. Tuttavia, conclude l’analisi, gli enti più piccoli sono ancora più inclini ad utilizzare il sistema, con le Pmi europee e le università che registrano un tasso di adozione del 57,5%. (fonte immagine: European Patent Office).

Il regista palestinese di "No other land" Hamdan Ballal aggredito da coloni e arrestato dai militari israeliani

Roma, 24 mar. (askanews) – Hamdan Ballal, regista palestinese vincitore dell’Oscar con “No other land”, è stato aggredito da un gruppo di coloni ebraici nella località palestinese di Susya e poi arrestato dai militari israeliani: lo ha reso noto il co-regista israeliano del documentario, Yuval Abraham, in un messaggio su X. “Un gruppo di coloni ha appena linciato Hamdan Ballal, co-regista del nostro film ‘No other land’. Lo hanno picchiato e ha ferite alla testa e allo stomaco, sanguinanti: i soldati sono saliti sull’ambulanza che aveva chiamato e lo hanno portato via. Da allora di lui nessuna traccia”, ha scritto Abraham.

Le forze armate israeliane non hanno rilasciato alcun commento sulla vicenda né è chiaro dove si trovi in questo momento Ballal, o se stia ricevendo delle cure mediche.

(nella foto da sinistra Yuval Abraham, Rachel Szor, il regista Hamdan Ballal, Basel Adra vincitori del premio Oscar of the Best Documentary Feature Film for “No Other Land” alla premiazione della 97esima edizione degli Oscar il 2 marzo 2025)

Usa, giornalista inserito per sbaglio nella chat dei piani per i raid contro gli Houthi

Roma, 24 mar. (askanews) – I piani – presumibilmente riservatissimi – per i bombardamenti statunitensi sullo Yemen del 15 marzo scorso sono finiti su una chat alla quale era stato aggiunto per errore il giornalista dell’Atlantic Jeffrey Goldberg.

A raccontarlo è lo stesso Goldberg in un lungo articolo nel quale ricorda le iniziali perplessità sull’autenticità dei vari messaggi che si sono susseguiti per diverso giorni prima dell’attacco, in una chat che comprendeva fra gli altri il vicepresidente JD Vance, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz e il Segretario di Stato Pete Hegseth. Visto però l’effettivo svolgimento dell’operazione nelle ore previste Goldberg ritiene che la chat sia effettivamente autentica – e costituisca una grave violazione dei protocolli della sicurezza nazionale.

A giustificazione dell’operazione viene fornita la necessità di garantire la sicurezza della navigazione nel Canale di Suez: l’aspetto interessante tuttavia è che viene sottolineato come questa sia essenzialmente un problema europeo (il traffico statunitense ammonta al 3% del totale contro il 40% dell’Europa).

A insistere su questo punto è proprio il vicepresidente Vance, che in pubblico non si è mai discostato dalle politiche di Trump ma che esprime delle perplessità in merito all’opportunità di “venire in soccorso dell’Europa”: “Odio doverlo fare”, scrive; “sono patetici, ma va fatto”, risponde Hegseth.

Anzi, se gli Stati Uniti riuscissero nel loro obbiettivo sia l’Europa che l’Egitto dovrebbero in qualche modo offrire una compensazione economica, insiste il vicecapo di gabinetto della Casa Bianca, Stephen Miller, che aggiunge: “Dovremmo avere degli strumenti per far rispettare queste richieste: se l’Europa non ci remunera, allora che succede? Dev’esserci qualche ulteriore vantaggio economico in cambio” dell’intervento statunitense.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha affermato di non sapere nulla sulla presunta fuga di notizie sui raid nello Yemen pubblicata dal settimanale The Atlantic. “Non ne so niente. Non sono un grande fan dell’Atlantic, per me è una rivista che sta chiudendo. Penso che non sia una gran rivista, ma non ne so niente”, ha spiegato caustico ai giornalisti.

L’Ugl festeggia i 75 anni, francobollo commemorativo di Poste Italiane

Roma, 24 mar. (askanews) – L’Ugl festeggia i 75 anni dalla sua fondazione. Una lunga storia a difesa dei diritti dei lavoratori e della contrattazione. Una storia caratterizzata da lotte sindacali e sociali e, adesso, proiettata alle nuove sfide legate alla transizione tecnologica e ambientale, valorizzando creativit e lavoro umano.

“In 75 anni siamo sopravvissuti a moltissime difficolt – dice il leader dell’Ugl, Paolo Capone – un sindacato che si riconosce in valori differenti da quelli delle altre grandi confederazioni: Cgil, Cisl e Uil. Rappresenta un’unicit nel nostro panorama, ma anche mondiale. Siamo sempre stati i concorrenti scomodi, perch non abbiamo mai avuto dubbi nell’interpretare il nostro ruolo. Siamo dalla parte di chi lavora, ha lavorato e chi vorrebbe lavorare, con un’attenzione particolare alle fasce pi fragili e deboli della societ”.

Per celebrare l’anniversario dell’Ugl, Poste Italiane ha emesso un francobollo dedicato. “Abbiamo pensato di poter fotografare, in un anno giubilare, il 75esimo anno di vita di un’organizzazione – prosegue Capone – una storia lunga. L’abbiamo fatto fotografando in un francobollo un momento di passaggio tra un passato glorioso, importante, faticoso, insidioso per molti versi, e un futuro che noi immaginiamo altrettanto impegnativo”.

L’impegno per il futuro ha radici nella partecipazione, elemento fondante della confederazione, nella volont dell’incontro tra capitale e lavoro, e nel dialogo con le istituzioni per migliorare le condizioni dei lavoratori e dare risposte al tema dei salari. “Avremo una legge che stabilisce un principio sacrosanto – aggiunge Capone – la lotta di classe finita, ha svolto la sua funzione positiva nella prima met del secolo scorso. Oggi c’ bisogno di dialogo tra il capitale e il sudore, tra chi mette i soldi e chi mette la fatica”.

Tennis, Paolini rimonta Osaka ed è nei quarti a Miami

Roma, 24 mar. (askanews) – Jasmine Paolini è tornata. La numero 7 del ranking Wta ha battuto in rimonta Naomi Osaka, precipitata al 61 della classifica ma ex n°1, conquistando così per la prima volta in carriera i quarti di finale del Miami Open. 3-6, 6-4, 6-4 i parziali in due ore e un quarto per la toscana, che torna tra le migliori otto in un torneo da Wuhan 2024 e lo fa a Miami, dove non era mai andata oltre il 3° turno. Paolini attende ora la vincente del match tra Gauff e Linette.

Il primo Future Callin di Lilly Italia

Sesto Fiorentino(Fi), 24 mar. (askanews) – Qual il ruolo dell’Europa e dell’Italia in un mondo che cambia rapidamente? E’ una delle domande principali affrontate dall’incontro “Le autonomie strategiche nel nuovo scenario globale”, ospitato nella sede di Lilly Italia a Sesto Fiorentino.

Un confronto di alto profilo tra istituzioni e imprese per favorire la collaborazione tra settore pubblico e privato. Secondo Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access Lilly Italia, “una delle priorit emerse sicuramente quella di semplificare le procedure di avvio dei nuovi stabilimenti in Italia. Noi, come le altre aziende presenti all’incontro oggi, abbiamo fatto diversi investimenti nel Paese, soggetti a regolamentazioni che limitano l’avvio vero e proprio dei processi. Questo in una dinamica tra Stato, Regioni, che in qualche modo limitano tutta la parte di ricerca e sviluppo”.

Al primo appuntamento di Future Callin hanno partecipato rappresentanti istituzionali di ogni livello, tra cui la sindaca di Firenze, Sara Funaro, la Console Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, Daniela Ballard e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

“E’ molto importante -sostiene Giani- che si muovano sul piano dell’interrelazione e del dialogo i colossi industriali che avendo la loro origine e la loro propriet negli Stati Uniti per hanno portato investimenti e occupazione nel nostro Paese”.

L’iniziativa promossa dal Comitato Public Affairs dell’American Chamber of Commerce in Italy.

“E’ importante ricordare -sottolinea il parlamentare Andrea Barabotti- come l’Europa e come l’Italia debbano perseguire delle autonomie strategiche, ad esempio sul tema dell’energia e della difesa, che servano a rafforzare la sovranit e il nostro ruolo a livello mondiale, ma anche importante capire che questa autonomia strategica non pu e non deve essere una chiusura nei confronti del resto del mondo”

I prossimi due incontri avranno come temi il futuro delle imprese in ottica ESG e opportunit e rischi dell’Intelligenza Artificiale tra Stati Uniti e Italia.