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Gota (Assogestioni): in momenti complessi guardare ottica di lungo periodo

Milano, 15 apr. (askanews) – “È un grande onore dare il via al mio mandato di presidente di Assogestioni con il Salone del Risparmio, ancora di più in questo momento storico, che ci vede impegnati con le nostre reti a rassicurare i clienti per far capire loro che, nella giusta prospettiva – mai di breve termine – questo momento e questa situazione saranno in futuro, guardando indietro, niente di diverso dalle crisi degli ultimi anni, ovvero una flessione in un sentiero di lunga crescita dei mercati”. Lo ha detto la nuova presidente di Assogestioni, Maria Luisa Gota, nel corso del suo intervento di apertura del Salone del Risparmio.

“È un momento particolare, dove assistiamo a trasformazioni sociali, economiche e geopolitiche che ci toccano da vicino e chiamano in causa la nostra industria come motore del cambiamento – ha proseguito -. Siamo consapevoli della ricchezza incredibile del risparmio, in Italia e in Europa, dove tocca i 33.000 miliardi di euro. Un terzo di questa somma è ferma sui conti correnti e sottoposta a inflazione, una grande consapevolezza che è comune a tutti gli operatori di mercato”.

Il titolo dell’edizione 2025 del Salone ‘Capitale paziente, progresso e longevità’ dà proprio la chiave di lettura attraverso la quale affrontare anche le turbolenze di mercato. “Sono tre concetti – ha detto la presidente di Assogestioni – che definiscono le tre direttrici sulla quale industria si deve focalizzare in futuro per creare valore”.

“Il capitale paziente richiama spesso il mondo dei capitali privati, ma in realtà la virtù della pazienza serve anche per avere quell’orientamento all’investimento nel lungo periodo necessario per abbracciare asset class come l’azionario e generare rendimenti superiori nel lungo periodo”.

Sul fronte della trasformazione digitale e dell’IA, ha sottolineato la Gota, “questi nuovi strumenti aiuteranno la nostra industria a essere sempre più efficiente e più solida, e potrà servire meglio i clienti”. Infine, ha concluso, “il tema della longevità è qualcosa che tuti tocchiamo ogni giorno con l’allungamento delle speranze di vita che crea nuovi bisogni, e occorre pensarci oggi per costruire quel benessere finanziario per affrontare con serenità la terza e quarta età”.

In Russia un tribunale condanna un soldato a 15 anni per diserzione

Roma, 15 apr. (askanews) – Un tribunale militare russo ha condannato un soldato russo a 15 anni di reclusione dopo averlo dichiarato colpevole di diserzione e resa volontaria all’Ucraina, il primo procedimento penale di questo tipo in Russia. Lo ha riportato il quotidiano Kommersant.

Secondo Kommersant, un tribunale dell’isola di Sachalin, nell’estremo oriente della Russia, ha ritenuto il soldato Roman Ivanishin colpevole di resa volontaria, tentata resa volontaria e diserzione. Ivanishin, che secondo quanto riferito ha negato tutte le accuse, sconterà la sua pena in un carcere di massima sicurezza. Il processo si è svolto a porte chiuse.

Il quotidiano ha riferito che Ivanishin, originario di Sachalin e veterano delle guerre russe in Cecenia, era stato mobilitato nel 2022, prima di combattere nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale.Fu catturato dai soldati ucraini nel giugno 2023 e, in un video pubblicato online, lo si vede denunciare la campagna militare russa in Ucraina e invitare gli altri soldati a disertare. Secondo Kommersant, Ivanishin è stato rimpatriato in Russia nell’ambito di uno scambio di prigionieri nel gennaio 2024.

Dazi, Xi oggi in Malaysia, Trump furioso: vuole fregare l’America

Roma, 15 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping è oggi in Malaysia dopo la visita di ieri ad Hanoi, dove ha incontrato i leader vietnamiti e li ha esortati ad opporsi al “bullismo unilaterale”, alludendo chiaramente alla politica di dazi promossa dall’amministrazione americana. “Un incontro per fregare gli Stati Uniti d’America”, secondo il presidente Donald Trump.

Il tour del leader cinese nel Sud-Est asiatico – la cui prossima e conclusiva tappa sarà la Cambogia – assume un significato strategico crescente in un momento di alta tensione commerciale tra Cina e Usa.

A Putrajaya, in vista dell’arrivo di Xi, sventolano da ieri decine di bandiere cinesi e il premier malese Anwar Ibrahim ha elogiato la visione del presidente cinese, parlando di “scambi culturali, apprendimento reciproco e prosperità condivisa”.

Mosca: Kaja Kallas andrebbe rimossa e consegnata al tribunale dell’Onu

Roma, 15 apr. (askanews) – L’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Kaja Kallas, dovrebbe essere rimossa dal suo incarico e consegnata al tribunale delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato il presidente della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin.

“Kallas dovrebbe essere rimossa dall’incarico e consegnata al tribunale internazionale delle Nazioni Unite”, ha affermato Volodin su Telegram.

Secondo Volodin, Kallas ha fatto ricorso alle minacce e ha lanciato un ultimatum non solo ai Paesi dell’Ue, ma anche ai candidati che stanno discutendo l’adesione all’Unione Europea, chiedendo loro di astenersi dal recarsi in Russia durante la celebrazione dell’80esimo anniversario del Giorno della Vittoria. Affermazione in cui sembra alludere alla Serbia.

Germania, clima fiducia finanza Zew registra peggior crollo dal 2022

Roma, 15 apr. (askanews) – Ad aprile il clima di fiducia nel settore della finanza della Germania ha registrato il crollo più marcato dal 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Lo riporta l’istituto Zew, il cui indicatore è caduto di 65,6 punti a quota meno 14 punti, con le turbolenze innescate dai continui rilanci sui dazi commerciali dell’amministrazione Trump.

“I mutamenti imprevedibili delle politiche commerciali Usa stanno pesando fortemente sulle aspettative in Germania, che si sono molto deteriorante. Non si tratta solo dei dazi ‘reciproci’, ma anche delle dinamiche dei loro cambiamenti – commenta con un comunicato il presidente dello Zew, Achim Wambach – che hanno fortemente aumentato l’incertezza globale”.

La Cina: gli Usa "mettano fine agli attacchi informatici"

Roma, 15 apr. (askanews) – Pechino ha chiesto oggi agli Stati Uniti di “mettere fine ai suoi attacchi informatici contro la Cina”, dopo che le autorità della città di Harbin, nel nord-est del Paese, hanno accusato tre agenti della Nsa (National Security Agency) di essere coinvolti in attacchi condotti durante i Giochi Asiatici Invernali dello scorso febbraio.

“La Cina ha espresso le proprie preoccupazioni agli Stati Uniti attraverso vari canali in merito ai cyberattacchi statunitensi contro le infrastrutture critiche cinesi – ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, nel briefing con la stampa – invitiamo gli Stati Uniti ad adottare un atteggiamento responsabile in materia di sicurezza informatica, a porre fine ai suoi attacchi informatici e alle sue ingiustificate campagne diffamatorie e agli attacchi contro la Cina”.

L’Antitrust: il sistema del commercio è scosso da dazi, grave distorsione della concorrenza

Roma, 15 apr. (askanews) – “Il sistema del commercio internazionale, a lungo fondato sull’integrazione produttiva e sul libero scambio, è oggi scosso dall’introduzione di un pervasivo reticolo di dazi e di altre misure non tariffarie, gravemente distorsivi del confronto concorrenziale tra imprese e tra Paesi”. Lo ha detto il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, durante la presentazione della Relazione annuale al Parlamento.

“In un contesto di relazioni commerciali tese – ha aggiunto Rustichelli – la tradizionale vocazione agli scambi internazionali e la stretta integrazione nelle filiere produttive globali rendono l’economia europea particolarmente esposta alle fluttuazioni dei mercati e alle nuove spinte protezionistiche. Per questo, la crescita nell’attuale scenario è sempre più legata al rafforzamento del modello europeo di sviluppo affinché, valorizzando pienamente il mercato unico, si riducano le vulnerabilità strutturali e la dipendenza da fattori esterni, colmando il divario di produttività e innovazione rispetto ad altre economie”.

Eurozona, a gennaio produzione industria +1,1% mese e +1,2% annuo

Roma, 15 apr. (askanews) – Nuovo miglioramento a febbraio per la produzione dell’industria nell’area euro, un rialzo dell’1,1% rispetto al mese precedente dopo il più 0,6% registrato a gennaio, laddove a dicembre era calata dello 0,9%. Secondo Eurostat, nel confronto su base annua la produzione ha ritrovato una dinamica positiva con un più 1,2%, dopo il meno 0,5% di gennaio e il meno 1,8% di dicembre.

A trainare il miglioramento il rialzo dei beni di consumo non durevoli, più 2,8% in un mese mentre la produzione di beni durevoli è calati dello 0,3% e sull’energia dello 0,2%. La produzione di beni di investimento è salita dello 0,8% e quella di beni intermedi dello 0,3%, riporta ancora l’ente di statistica comunitario.

L’Università di Harvard respinge le richieste di Trump (e lui congela i fondi)

Roma, 15 apr. (askanews) – L’amministrazione Trump ha annunciato il congelamento di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali e di 60 milioni di dollari in contratti pluriennali all’Università di Harvard, dopo che l’università si è rifiutata di accogliere le richieste del governo federale giudicandole illegittime.

“La Joint Task Force per combattere l’antisemitismo annuncia il congelamento di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali e di 60 milioni di dollari in contratti pluriennali con l’Università di Harvard”, ha dichiarato il dipartimento in una nota. La scorsa settimana, l’università aveva ricevuto una lettera in cui erano elencate le richieste volte a “mantenere il rapporto finanziario di Harvard con il governo federale”.

“Abbiamo informato l’amministrazione, tramite il nostro consigliere legale, che non accetteremo l’accordo proposto – ha dichiarato il preside di Harvard, Alan M. Garber, in una nota riportata dalla Cnn – l’università non rinuncerà alla sua indipendenza né ai suoi diritti costituzionali”. Tra le richieste avanzate dall’amministrazione Trump figurano la cancellazione dei programmi per la diversità, l’equità e l’inclusione, il divieto di indossare mascherine durante le proteste nei campus, l’immediata segnalazione alle autorità federali degli studenti stranieri che commettono violazioni della condotta e la riduzione del potere di docenti e amministratori “più impegnati nell’attivismo che nella ricerca accademica”.

Il portavoce della Casa Bianca, Harrison Fields, in una dichiarazione ha attaccato Harvard: “Il presidente Trump sta lavorando per rendere l’istruzione superiore di nuovo grande, ponendo fine all’antisemitismo incontrollato e garantendo che i fondi federali dei contribuenti non finanzino il sostegno di Harvard a pericolose discriminazioni razziali o alla violenza motivata da razzismo”.

Mercato immobiliare in crisi, a Mondov c’ chi va controcorrente

Roma, 15 Apr. – L’Italia si prepara ad affrontare una fase delicata per il mercato immobiliare. Secondo il recente report Nomisma, dopo un calo delle compravendite residenziali del 9,7% nel 2023 (dati OMI-Agenzia delle Entrate), si prospetta una fase di moderata crescita dei prezzi (+3,9% a fine 2024 secondo ISTAT), accompagnata per da forte incertezza sul numero di compravendite future. Uno scenario reso pi complesso dalle recenti difficolt nell’accesso ai mutui, che nel solo 2023 hanno portato a circa 100mila compravendite in meno rispetto all’anno precedente. Eppure, nel cuore del Piemonte, un’agenzia immobiliare sembra andare contro ogni statistica nazionale, vendendo quasi una casa su due entro appena 60 giorni dall’affidamento.

Si tratta dell’Agenzia Immobiliare Dielle, agenzia fondata da Daniele Danna nel 1996, che negli ultimi tre anni ha fatto vendere o comprare casa a 402 famiglie sul territorio monregalese, con una media di 134 transazioni all’anno.

Un risultato che va controcorrente, rispetto alle analisi che evidenziano come nelle principali citt italiane i tempi di permanenza sul mercato di un immobile possono superare i 100 giorni, con situazioni ancora pi lunghe nei centri medio-piccoli.

Come riesce dunque una realt locale a vendere rapidamente mentre il resto del Paese rallenta? Non si tratta di fortuna – spiega Daniele Danna – ma di un metodo preciso, che ci permette di sostenere i prezzi e velocizzare le trattative anche in condizioni difficili . Si tratta del “Metodo Dielle”, una strategia che unisce valutazioni immobiliari unite all’uso di tecnologie avanzate come video emozionali realizzati con droni, l’utilizzo dell’Home Staging Virtuale oltre ad un esclusivo questionario di selezione degli acquirenti chiamato S.U.S.A. (Sistema Unico di Selezione Acquirente). Quest’ultimo strumento permette all’agenzia di identificare rapidamente acquirenti motivati, evitando perdite di tempo e ribassi continui.

Ma non tutto, l’agenzia monregalese ha sviluppato anche un protocollo denominato “Pronto Mutuo”, che ha permesso al 58% dei loro clienti di ottenere finanziamenti fino al 100% del valore immobiliare, contrastando cos le difficolt di accesso al credito degli ultimi anni. Una strategia efficace in un momento in cui, secondo Banca d’Italia, circa 48 mila famiglie italiane hanno dovuto rinunciare all’acquisto di una casa nel 2023 proprio per l’impossibilit di ottenere un mutuo.

Un esempio virtuoso che dimostra come, anche in un panorama nazionale caratterizzato da incertezza e rallentamenti, un approccio innovativo basato sulla conoscenza del territorio e su strumenti tecnologici avanzati possa non soltanto sfidare la crisi, ma uscirne addirittura rafforzato. Una storia, quella di Mondov, che potrebbe rappresentare un riferimento importante anche per altre realt del Paese, in cerca di soluzioni concrete per affrontare un mercato in continua evoluzione..

Femminicidi, Nordio: in alcuni Paesi la donna è considerata una cosa

Milano, 15 apr. (askanews) – “Vogliamo ammettere che al mondo ci sono delle culture dove la donna è considerata una res, una cosa. Ci sono delle culture dove c’è l’infibulazione, dove la donna adultera viene lapidata o frustata, dove i diritti delle donne sono eliminati. Se noi non ammettiamo questo, allora viviamo veramente in un mondo ideale, in un paese di Bengodi”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervistato da SkyTg24.

Il Guardasigilli è tornato sulla polemica scoppiata dopo le sue parole su “certe etnie” che a suo giudizio “hanno sensibilità diverse” sulle donne. “In Italia abbiamo 50 milioni di italiani e 5 o 6 mln di stranieri – ha sottolineato -. Se andiamo a vedere i femminicidi commessi, il numero commesso dagli italiani è sicuramente maggiore, ma tenuto conto che il rapporto tra italiani e stranieri è 10 a 1, allora la percentuale aumenta a scapito degli stranieri”.

Il problema, ha evidenziato ancora Nordio, è che “quando queste persone arrivano in Italia con una mentalità che non è la nostra, ma che da loro è perfettamente legittima, per loro non è molto facile ambientarsi in questa nostra cultura. In Italia, ad esempio, il rapporto sessuale tra marito e moglie deve essere conunque consenziente, perchè se la moglie lo rifiuta è un reato di violenza sessuale. In molti paesi, ma anche nell’Italia di 100 anni fa, questo non sarebbe reato, sarebbe il legittimo esercizio di un diritto”.

“Lo stretching emotivo” con Cabaret 5.0 allo Spirit de Milan

Milano, 15 apr. (askanews) – Ridere, emozionarsi, ma anche riflettere con leggerezza e soprattutto con tanta musica. Ogni marted sera allo Spirit de Milan tornano sul palco gli amici di una vita con Cabaret 5.0. Germano Lanzoni, Walter Leonardi, Folco Orselli, Rafael Andres Didoni e Flavio Pirini, invitano il pubblico a fare stretching emotivo.

“Lo stretching emotivo una locuzione che abbiamo inventato per descrivere quello che facciamo naturalmente, ossia unire la comicit alla commozione, ai momenti pi interiori e profondi”.

“La risata un’arma di seduzione, se riesci a far sorridere il pubblico, si crea un’apertura in cui riesci a far passare una serie di messaggi pi poetici.

Una comicit autentica nella forma di Teatro canzone, che nasce dai grandi nomi che hanno fatto la storia del cabaret prima Milanese e poi italiano.

“Noi abbiamo avuto una fortuna, quando abbiamo iniziato il nostro percorso, Gaber, Jannacci, Fo, Valdi e chi pi ne ha pi ne metta, erano in scena e noi ci siamo ispirati, o meglio abbiamo avuto un confronto reale con dei maestri inavvicinabili. Durante il corso della vita ci siamo accorti che quelle dinamiche erano le nostre dinamiche. Pi che eredi ci siamo trovati a essere figli disconosciuti dai padri e padri padri senza figli con la speranza che qualcuno faccia la nostra stessa follia”.

Un appuntamento fisso a cui partecipano tanti ospiti che condividono il palco con i giullari dello Spirit, si inseriscono tra una battuta e l’altra, si gioca con il pubblico che partecipa, interviene e canta perch Cabaret 5.0 fa bene al cuore.

Orsini al governo: serve una visione, un piano industriale per l’Italia

Roma, 15 apr. (askanews) – “Serve avere una visione, quello che stiamo chiedendo al governo oggi è di avere un piano industriale del Paese da trasmettere poi all’Europa”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nel corso del Sustainable Economy Forum organizzato in collaborazione con la Comunità di San Patrignano.

“Solo nel momento in cui noi riusciamo a dare una visione, una certezza su dove vuole andare il nostro Paese, riusciamo a costruire e dare coraggio ai nostri imprenditori che sono pronti ad investire”, ha spiegato.

“Io credo – ha aggiunto – che le sfide siano davvero tante sia all’interno dell’Italia che all’interno dell’Europa”. Secondo Orsini, in questo momento “il problema più importante è l’incertezza” che impedisce “ai nostri imprenditori di avere una visione”. Bisogna “avere le idee chiare in Italia e in Europa”, ha concluso.

Bankitalia, domanda prestiti imprese stabile, sale domanda mutui

Roma, 15 apr. (askanews) – Domanda di prestiti invariata nel primo trimestre da parte delle imprese in Italia, mentre le banche non hanno modificato i criteri di concessione del credito. Sui mutui alle famiglie, invece , la richiesta è aumentata nuovamente, così come quella per il credito al consumo e le banche hanno lievemente irrigidito i termini per la concessione di finanziamenti.

Questa la fotografia scattata dalla Banca d’Italia nell’indagine che effettua in coordinamento con la Bce l’Eurosistema delle Banche centrali, per il monitoraggio del credito bancario nell’area euro (Bank Lending Survey).

Bankitalia, a febbraio nuovo record debito pubblico a 3.024 mld

Roma, 15 apr. (askanews) – Dopo due mesi il debito pubblico complessivo dell’Italia è tornato a superare la soglia psicologica dei 3.000 miliardi di euro, stabilendo a febbraio un nuovo massimo storico con 3.024 miliardi e 298 milioni di euro. Il dato è contenuto nell’ultima statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” pubblicata della Banca d’Italia.

Il debito delle amministrazioni pubbliche della Penisola aveva superato i 3.000 miliardi già lo scorso novembre, ma a dicembre era ridisceso sotto quel valore e a gennaio era lievemente risalito a 2.981,7 miliardi.

Il debito delle Amministrazioni pubbliche è calcolato in questa statistica secondo i criteri metodologici stabiliti ai fini della Procedura per i disavanzi eccessivi (cosiddetto “debito pubblico di Maastricht”).

Ucraina, Vance: "assurde" le accuse Zelensky di giustificare Mosca

Roma, 15 apr. (askanews) – Il vice presidente americano J.D. Vance ha definito “non costruttive” e “assurde” le accuse mosse nei suoi confronti dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nell’intervista a 60 Minutes di “giustificare in qualche modo” l’invasione russa del suo Paese.

Nell’intervista rilasciata alla testata britannica UnHerd, Vance ha respinto le accuse ricordando la condanna delle azioni di Mosca espressa fin dal 2022 e poi ha aggiunto: “Ho anche cercato di adottare un atteggiamento di consapevolezza strategica per cui se si vuole porre fine al conflitto, bisogna cercare di capire dove sia i russi sia gli ucraini vedono i loro obiettivi strategici. Questo non significa sostenere moralmente la causa russa, o che si appoggi l’invasione su vasta scala, ma bisogna cercare di capire quali siano le loro linee rosse strategiche, allo stesso modo in cui si deve cercare di capire cosa gli ucraini stiano cercando di ottenere dal conflitto”.

“Penso che sia piuttosto assurdo che Zelensky dica al governo (americano), che ad oggi tiene in piedi tutto il suo governo e lo sforzo bellico, che in qualche modo siamo dalla parte dei russi”. Questo tipo di dichiarazioni, ha aggiunto Vance, “non è certamente costruttivo”.

Calcio, Abodi: via dalla Nazionale chi ha scommesso

Milano, 15 apr. (askanews) – “Via dalla Nazionale chi ha scommesso”. E’ la parola d’ordine del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che dopo gli ultimi sviluppi dello scandalo sulle scommesse spiega in un’intervista al Messaggero: “Non sono per chi è pronto a fare qualunque cosa per vincere una partita o una competizione. Bisogna dare tutto, è diverso. Non andare a giocare più in azzurro non vuol dire tra l’altro non fare più sport, ma farlo in altro modo. E’ una valutazione che va fatta. Anche il patteggiamento presuppone un’assunzione di responsabilità pro futuro. Penso sia interessante che ci sia una parte di riabilitazione attraverso i servizi sociali. Questi ragazzi devono conoscere la vita un po’ meglio”.

Abodi giudica “questa storia un alto tradimento dei sentimenti, perchè il calcio vive di passioni, oltre che di credibilità, perchè i ragazzi sanno che non devono scommettere mai sul calcio. Non sono un giudice, ma esprimo un giudizio basilare sui principi dello sport. Per evitare equivoci, vorrei che insieme al contratto il calciatore si impegnasse a firmare una carta dei valori con 4 cose chiare: non ci si dopa, non si scommette, non si prendono soldi in nero e non si guardano partite sulle piattaforme illegali. Risolveremo il problema? No, ma toglieremo gli alibi a tutti in modo più chiaro”.

Il problema, sottolinea ancora il Ministro per lo Sport, è che i calciatori “sono modelli e diventano un problema per tutti. Se lo fanno loro, i tifosi e altri giovani li emulano. La cosa sconcertante è che ancora, nonostante tutte le cose successe, e una comunicazione che forse non è ancora sufficiente e va intensificata ancora, questi ragazzi, nella loro agiatezza economica, dimostrano la loro debolezza caratteriale e non capiscono che anche se hanno un patrimonio rilevante, l’esempio che danno è pessimo per i loro coetanei”.

Bce, dopo 6 mesi di risalita domanda prestiti imprese torna a calare

Roma, 15 apr. (askanews) – Dopo sei mesi di leggeri recuperi, nel primo trimestre di quest’anno la domanda di prestiti da parte delle imprese nell’area euro è tornata ad indebolirsi, secondo quanto hanno riferito dalle banche nell’ultima indagine sul credito pubblicata dalla Bce (Bank Lending Survey). All’opposto la domanda di mutui per l’acquisto di casa ha continuato a risalire energicamente, sostenuta innanzitutto dal calo dei tassi di interesse e, in seconda battuta, da un miglioramento delle prospettive del mercato immobiliare e del clima di fiducia.

Va però subito precisato che come sta accadendo con molte altre indagini congiunturali, anche questa rilevazione rischia di risultare già “vecchia”, dato che è stata effettuata tra il 10 e il 25 Marzo, prima quindi dei pesanti dazi “reciproci” varati – e poi sospesi per molti Stati – dall’amministrazione Trump, mosa che ha innescato turbolenze dei mercati.

Ad ogni modo, secondo la Bce le banche hanno riportato un lieve ulteriore inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti alle imprese, anche in questo caso c’è un andamento differenziato sui mutui alle famiglie, per cui invece si è verificato un allentamento. Sempre per le famiglie le banche hanno però inasprito i criteri per la concessione di credito al consumo.

Secondo l’indagine per il trimestre in corso le banche generalmente si attendevano un’ulteriore inasprimento dei criteri di concessione di prestiti su tutti e tre i segmenti monitorati. Tuttavia appunto questa aspettativa non considerava gli ultimi sviluppi e le conseguenti mosse ora attese dalla stessa Bce.

Infatti se a inizio marzo lo scenario previsionale era che l’istituzione potesse o ridurre nuovamente o confermare i tassi di interesse, in occasione del Consiglio direttivo che si concluderà giovedì, dopo gli ultimi sviluppi adesso l’attesa prevalente è che sarà praticamente costretta a tagliarli e forse e proseguire con le riduzioni, più di quanto contava di fare in precedenza.

Tre giorni di nubifragi: allerta maltempo su mezza Italia

Milano, 15 apr. (askanews) – E’ confermato: avremo altri 3 giorni di nubifragi, dopo l’assaggio delle ultime ore. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, prevede una lunga fase di maltempo in questa Settimana Santa: almeno fino a giovedì, piogge e locali nubifragi colpiranno in particolare il Nord e parte del Centro.

Nel dettaglio, nelle prossime ore avremo maltempo su Triveneto, Toscana, Umbria e Lazio, pioverà anche sul resto del Centro-Nord, poco o per niente al Sud. Le piogge più intense sono previste in Friuli Venezia Giulia con 100 litri per metro quadrato ad Udine, fino a 60 mm in 24 ore anche a Belluno, oltre 40 mm in Toscana tra Firenze e Pistoia. I venti saranno ancora tesi dai quadranti meridionali con rinforzi soprattutto sulla Puglia.

Mercoledì avremo un ulteriore e deciso peggioramento, con i fenomeni più intensi attesi al Nord-Ovest: la provincia più piovosa dovrebbe essere quella di Biella con 111 mm, poi Verbania con circa 90, Aosta e Varese 70, Milano 55, Torino 45 e Genova 40. Si tratta della pioggia che cade in almeno due settimane durante il mese di Aprile. Tutto invece in 24 ore. Nel frattempo al Sud toccheremo i 27°C, anche in Campania, a Benevento.

Giovedì, infine, arriverà il cuore del ciclone: sono previsti venti di burrasca da Nord a Sud e continuerà a piovere. Avremo gli ombrelli aperti, se riusciremo a tenerli aperti visto il vento forte, sempre e soprattutto al Centro-Nord, ma localmente li apriremo anche al Sud sul versante tirrenico. Sarà una giornata critica, in quanto pioverà sul bagnato, ci saranno venti impetuosi e cadrà altra neve abbondante sulle Alpi, aumentando il pericolo valanghe. Alcuni numeri previsti al momento: la città più piovosa dovrebbe essere, ancora una volta, Biella con altri 110 litri per metro quadrato (o millimetri che è equivalente), seguita da Aosta con 85, Torino con 65, Belluno e Pordenone con 50-60.

In pratica, in alcune zone, supereremo diffusamente i 200 litri di pioggia, il quantitativo di una vasca da bagno colma fino all’orlo. E questi 200 litri cadranno su ogni metro quadrato! Un proverbio del mese recita “Aprile, ogni goccia, un barile (di vino)”, in questo caso dovremmo scrivere “Aprile, ogni vasca da bagno di pioggia, un’enorme cantina piena di vino”, ma non fa rima. Quel che è probabile, è che la produzione di vino quest’estate risulterà, alla fine, abbondante e che certamente non soffriremo la siccità al Nord.

Venerdì smetterà di piovere, gradualmente, salvo rovesci soprattutto in Friuli Venezia Giulia (Udine 50 mm) e nel Lazio, anche a Roma con 30 litri per metro quadrato. Comunque vada, avremo pesante maltempo con allerta su mezza Italia fino a giovedì, poi seguirà una tregua: purtroppo sarà solo una tregua perché tra la Santa Pasqua e il Lunedì dell’Angelo sono previsti altri rovesci, specie al Nord-Ovest e sul versante tirrenico. Ma di questo ne riparleremo in quanto manca ancora quasi una settimana.

Dazi, Urso: Meloni da Trump per facilitare il negoziato, obiettivo zero tariffe

Roma, 15 apr. (askanews) – “Abbiano sempre indicato alla Commissione la necessità di instaurare da subito un negoziato con l’amministrazione americana con la prospettiva, che deve sempre rimanere sul fondo, come bussola per la nostra strategia, di un’area di libero scambio tra Nord America, Stati Uniti, Canda e Messico con l’Unione europea con dazi zero, zero dazi zero, per creare nell’Atlantico la più grande area di libero scambio del mondo tanto più importante in questa fase in cui l’Ue ha definito accordo di libero scambio Mercosur”. Lo h detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto a Rtl 102,5.

“Le due prospettive creerebbero un grande bacino commerciale e produttivo con una crescita globale. Non dobbiamo rassegnarci a quello che alcuni ritenevano inevitabile cioè di rispondere ai dazi americani con ritorsioni commerciali della Ue, innescando una guerra commerciale che arrecherebbe gravi danni alle imprese e all’economia europea ma dobbiamo da subito. E’ questa la prospettiva della missione che Giorgia Meloni realizzerà a Washington, nello spirito europeo, facilitare il negoziato in corso per consentire a tutti di guardare in una prospettiva positiva”, ha detto Urso.

Per Urso occorre “riunificare l’Occidente quando sarà possibile, ridurre le tensioni e ridurre i dazi. Quando affrontiamo le crisi noi guardiamo a Occidente perché lì ci sono i valori fondamentali della nostra democrazia. Occorre ridurre i dazi nella ripresa di un cammino comune”.

Nato: preoccupati in seguito ultimi sviluppi in Bosnia-Erzegovina

Milano, 15 apr. (askanews) – “Continuiamo a nutrire preoccupazioni in seguito agli ultimi sviluppi in Bosnia-Erzegovina”. Lo ha detto il Vice Segretario generale della NATO, Radmila Shekerinska incontrando il presidente e i membri della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, Željka Cvijanovic, Željko Komšic e Denis Becirovic presso la sede della NATO, a Bruxelles.”Non accetteremo alcun vuoto di sicurezza in Bosnia-Erzegovina e non permetteremo che la pace conquistata a fatica venga messa a repentaglio”, ha aggiunto alla luce di un aumento delle tenzioni nei Balcani.

“Prima del nostro incontro, vorrei fare tre brevi osservazioni. In primo luogo, la NATO sostiene fermamente l’integrità territoriale e la sovranità della Bosnia-Erzegovina, in linea o in conformità con gli accordi di pace di Dayton” ha spiegato, per poi sottolineare: “Gli accordi di pace di Dayton devono essere rispettati. Sono un pilastro della stabilità e dell’architettura statale della Bosnia-Erzegovina”.

“La NATO rimane strettamente allineata con i suoi partner internazionali” ha dichiarato Shekerinska. “In questo modo, una Bosnia-Erzegovina stabile e sicura andrà a vantaggio di tutti ed è anche il nostro interesse per la sicurezza”.

Secondo la vice segretario, “la Bosnia-Erzegovina è un partner prezioso. Siamo pronti a consolidare ulteriormente la nostra cooperazione attraverso l’attuazione del nostro pacchetto di rafforzamento delle capacità di difesa attraverso gli sforzi quotidiani del nostro quartier generale per la sopravvivenza e il nostro impegno politico, anche attraverso una stretta cooperazione con i nostri partner internazionali, tra cui l’UE per l’operazione Althea”.

L’Unicef: in Sudan oltre 15 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto

Roma, 15 apr. (askanews) – Con l’inizio del terzo anno di conflitto in Sudan, il numero di bambini che hanno bisogno di assistenza umanitaria è raddoppiato, passando dai 7,8 milioni dell’inizio del 2023 agli oltre 15 milioni di oggi. Lo ha riferito oggi l’Unicef, ammonendo che “senza un’azione urgente, la grave crisi umanitaria del Sudan potrebbe sfociare in una catastrofe ancora più grave”.

“Due anni di violenze e sfollamenti hanno sconvolto la vita di milioni di bambini in tutto il Sudan. I bisogni continuano a superare i finanziamenti umanitari – ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice generale dell’Unicef – con la stagione delle piogge alle porte, i bambini che stanno già soffrendo per la malnutrizione e le malattie saranno più difficili da raggiungere. Esorto la comunità internazionale a cogliere questa finestra d’azione cruciale e a farsi avanti per i bambini del Sudan”. Come ricorda l’agenzia Onu, il Sudan sta attraversando la più grande crisi umanitaria e di sfollamento di bambini al mondo. La metà delle oltre 30 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria quest’anno sono bambini. A causa del conflitto, quasi 15 milioni di persone sono sfollate all’interno del Sudan e oltre i confini. Più della metà degli sfollati sono bambini. Quasi uno su tre ha meno di cinque anni.

Nelle aree in cui si presentano opportunità di ritorno, gli ordigni inesplosi e l’accesso limitato ai servizi essenziali mettono a rischio la vita dei bambini. La carestia si sta diffondendo, i tassi di vaccinazione sono in calo e circa il 90% dei bambini non va a scuola. Inoltre, ha denunciato l’Unicef, il numero di gravi violazioni contro i bambini, è aumentato del 1000% in due anni.

“Il Sudan è oggi la più grande crisi umanitaria del mondo, ma non riceve l’attenzione del mondo – ha dichiarato Russell – non possiamo abbandonare i bambini del Sudan. Abbiamo le competenze e la determinazione per aumentare il nostro sostegno, ma abbiamo bisogno di accesso e di finanziamenti sostenuti. Soprattutto, i bambini del Sudan hanno bisogno che questo orribile conflitto finisca”.

Referendum: no al boomerang sul lavoro, sì all’Italia di domani

L’appuntamento referendario previsto per giugno impone una riflessione lucida e una capacità di discernimento. L’approccio adottato dal Partito Socialista Italiano, come emerge dalle dichiarazioni del segretario nazionale Enzo Maraio, desta più di una perplessità. L’annuncio di un convinto “sì” su tutti e cinque i quesiti referendari, appare una scorciatoia che rischia di oscurare la reale portata e le diverse implicazioni di ciascun quesito.

Un “sì” indistinto su materie così delicate e differenti tra loro non favorisce un dibattito approfondito e consapevole, ma al contrario appiattisce le specificità e le sfumature che meriterebbero in virtù di un’analisi puntuale.

In un’ottica riformatrice, la bussola dovrebbe indicare una direzione ben precisa, capace di distinguere le battaglie da sostenere con convinzione da quelle che, pur animante da nobili intenti, rischiano di produrre effetti indesiderati.

Un esempio lampante di questa necessità di distinguere riguarda il quesito sulla cittadinanza. In questo caso, un “sì” convinto e determinato appare non solo auspicabile, ma doveroso. Favorire politiche di integrazione per i “nuovi italiani”, per quei giovani che crescono e studiano nel nostro Paese, è un imperativo di civiltà e un investimento sul futuro della nostra società. Negare loro una prospettiva di riconoscimento della cittadinanza in tempi più ragionevoli – 5 anni invece di 10 – significa anche privare l’Italia di risorse umane e di talenti preziosi. Su questo fronte, la chiarezza del “sì” deve essere netta e inequivocabile.

Ben diversa è la valutazione da riservare ai quesiti relativi alla cancellazione del Jobs Act. In questo frangente, la scelta più responsabile e lungimirante per chi si professa riformista deve mirare ad escludere una soluzione demolitoria, anche attraverso il “non ritiro” delle schede per far mancare il quorum.

Affermare che il Jobs Act non necessiti di alcun miglioramento sarebbe un errore, ma negare che quella riforma abbia contribuito, pur con le sue criticità, alla crescita del mercato del lavoro sarebbe altrettanto miope.

Il Jobs Act può e deve essere oggetto di interventi correttivi, anzitutto per rafforzarne gli aspetti positivi. Tornare indietro, cancellando integralmente una riforma che ha prodotto risultati utili, significherebbe infliggere un duro colpo al tessuto economico e sociale del Paese, con conseguenze negative soprattutto per i giovani in cerca di occupazione.

In conclusione, la complessità del reale richiede risposte articolate e scelte ponderate. Semplificare quando è necessario distinguere significa abdicare alla propria responsabilità politica e rinunciare a contribuire a un dibattito pubblico realmente costruttivo.

Palme e macerie: a Sumy un “errore” di Mosca ha seminato morte

Sumy – Da tre giorni continuano le operazioni di rimozione delle macerie e dei rottami dal centro di Sumy, devastato domenica da un brutale attacco russo mirato al cuore dell’oblast’ ucraina che con la sua strenua resistenza sta mandando in frantumi l’offensiva nemica lanciata in primavera dai territori di Kursk.
Domenica mattina, proprio mentre centinaia di persone affollavano le vie del centro per recarsi in chiesa a benedire un rametto di salice (l’albero delle palme non cresce in Ucraina), due missili balistici “Iskander-M/KN-23” sparati dalle unità della 112esima e 448esima Brigata russa di stanza a Liski (Voronezh) e Lezhenki (Kursk) hanno annegato nel sangue la sacralità d’un giorno che dall’inizio dell’operazione militare speciale viene celebrato da milioni d’Ucraini secondo il calendario gregoriano per rimarcare un distacco ormai siderale dalla Chiesa di Mosca.
150 civili sono rimasti vittime d’una carneficina deliberatamente perpetrata dai russi per infliggere il massimo dolore in un giorno così importante: 35 – di cui 2 bambini – sono morti sul colpo o nelle ore successive in ospedale, 115 (fra cui 15 bambini) sono stati feriti. Una settantina di persone è tuttora ricoverata nei già martoriati policlinici e nei nosocomi improvvisati di questa città e una decina di loro versa in condizioni estremamente gravi. Doveroso, infatti, ricordare che neanche 10 giorni fa i russi avevano bombardato i tre più grandi ospedali locali (danneggiando una quarta clinica pediatrica attigua), costringendo il personale medico superstite a operare all’interno di strutture d’emergenza create dai volontari all’interno di scuole e asili locali.

Per una fortuita casualità non ci siamo trovati anche noi per le vie del centro di Sumy nel momento in cui s’è consumato quell’eccidio – cinicamente definito, quasi due giorni dopo, dal presidente americano Donald Trump «un errore» – perché stiamo parlando d’uno dei crocevia più affollati di questa città.

All’impatto del missile diverse persone si sono gettate a terra, travolte dalle schegge. Un filobus ha preso fuoco investito dall’onda d’urto, intrappolando al suo interno una decina di passeggeri. Malgrado le ferite riportate, un tredicenne s’è scagliato contro le vetrate di quel mezzo per sfondarle e trascinare a forza quanti più civili all’esterno. Chi stava passeggiando a una certa distanza dall’epicentro di quell’attacco ha semplicemente continuato a camminare pensando che si trattasse d’uno dei tanti droni che a ogni ora del giorno e della notte tormentano la popolazione civile di Sumy, finché una seconda fragorosa deflagrazione ha scosso quelle stesse vie. Col più classico dei double tap – marchio di fabbrica del terrorismo russo – le forze armate di Mosca avevano colpito volutamente soccorritori e volontari accorsi per aiutare i feriti. Il risultato è stata una strage. Fra decine di corpi stesi a terra è stato quasi impossibile distinguere i vivi dai morti. Accecati dalla caligine, i soccorritori hanno seguito le tracce del sangue a terra soffermandosi a seconda delle pozze laddove i corpi avevano ancora sembianze umane.

Il resto è online, visibile nelle immagini diffuse dai media di tutto il mondo. Un giornalista britannico della “BBC” continuava a invocare i leader mondiali ad aprire gli occhi di fronte alle immagini che il suo cameraman stava registrando. Invocando il buon Dio, ha terminato il servizio a fatica e trattenendo le lacrime e facendo appello alla sensibilità degli spettatori di quel programma, chiedendo loro di pregare per gli ucraini perché rivedano nel loro coraggio quello degl’inglesi che s’opposero a Hitler.

Ancora poch’istanti prima della consegna di quest’articolo un drone russo è esploso contro un parcheggio in pieno centro, distruggendo diverse automobili e ferendo altri civili inermi.
Nella notte fra domenica e lunedì i russi hanno attaccato anche Sloviansk, Uman’, Kharkiv, Beryslav, Odesa e decine d’altre città e villaggi di questo Paese.

Questo è il resoconto dall’Ucraina a un mese e mezzo dalla presentazione della proposta di tregua da parte dell’amministrazione americana guidata da Donald Trump. Dove il suo omologo russo si sia messo quel suggerimento è sotto gli occhi di tutti. Come ha chiosato Zelenskyj, «Solo un bastardo può comportarsi così».

 

[L’articolo esce oggi sul quotidiano La Ragione con il titolo “Nessun errore”. Gli autori, corrispondenti di guerra, ne hanno autorizzato la contestuale riproduzione sulle pagine de Il Domani d’Italia]

Ucraina, Witkoff: vicini "a raggiungere qualcosa di importante"

Roma, 15 apr. (askanews) – L’inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha riferito di un “incontro convincente” avuto la scorsa settimana con il presidente russo Vladimir Putin sul conflitto in Ucraina, tanto da ritenere che “potremmo essere sul punto di raggiungere qualcosa di molto, molto importante”.

In un’intervista a Fox News, alla domanda se stia emergendo un accordo di pace, Witkoff ha risposto: “Penso che abbiate usato un’ottima parola, dicendo ‘emergendo’. E’ così”.”Questo è il terzo incontro che ho con lui, durato quasi cinque ore” al termine del quale, ha riferito Witkoff, Putin ha avanzato la richiesta di arrivare a “una pace permanente”. “Quindi, al di là del cessate il fuoco, abbiamo ottenuto una risposta”, ha detto Witkoff, spiegando che “ci è voluto un po’ di tempo per arrivare a questo punto”.

L’inviato ha poi ricordato che “questo accordo di pace riguarda non solo i cosiddetti cinque territori, ma c’è molto di più. Ci sono protocolli di sicurezza, la questione Nato, non Nato, c’è l’articolo 5, molti dettagli allegati. È una situazione complicata, radicata in alcune cose davvero problematiche che stanno accadendo tra i due Paesi”. Tuttavia, ha aggiunto, “penso che potremmo essere sul punto di raggiungere qualcosa di molto, molto importante per il mondo intero”.

Dazi, il commissario Sefcovic: Ue costruttiva, pronta ad accordo equo

Roma, 15 apr. (askanews) – L’Unione europea intende sfruttare la “finestra di 90 giorni per una soluzione condivisa” al problema degli “ingiustificati dazi” decisi dagli Stati Uniti. Lo ha scritto su X il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, dopo l’incontro a Washington con il segretario al Commercio degli Stati uniti, Howard Lutnick.

Bruxelles, ha precisato Sefcovic, mantiene sul tema un approccio “costruttivo” ed è “pronta a un accordo equo, che comprenda la reciprocità attraverso la nostra offerta di tariffe zero a zero sui beni industriali e di lavorare sulle barriere non tariffarie. Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà un significativo sforzo congiunto da entrambe le parti”.

Un attacco ucraino con i droni a Kursk provoca un morto e nove feriti

Roma, 15 apr. (askanews) – Almeno un civile è morto e altri nove sono rimasti feriti nell’attacco con droni lanciato da Kiev la scorsa nella notte nella città russa di Kursk. Lo hanno riferito le autorità locali citate dalle agenzie di stampa russe.

“Questa notte Kursk è stata oggetto di un massiccio attacco nemico – recira la dichiarazione diffusa su Telegram dal governo regionale – a seguito di attacchi mirati di droni contro infrastrutture civili, diverse abitazioni sono andate a fuoco. Purtroppo, una donna di 85 anni è morta. Nove persone sono rimaste ferite”.

Erosione demografica, fuga dei laureati e merito

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Secondo una rilevazione dell’ISTAT nel triennio 2022/2024 circa 500 mila italiani sono emigrati all’estero in cerca di una sistemazione lavorativa o di vita che nel Bel Paese non hanno avuto modo di realizzare. Nel solo 2024 i residenti che si sono trasferiti in un altro Stato (prevalentemente Germania, Spagna e Regno Unito) sono stati 191 mila, in aumento del 20% rispetto all’anno precedente (il valore più elevato finora nel XXI secolo).

Il dato più eclatante riguarda i giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni emigrati dall’Italia, pari a 352 mila nel decennio 2013/2022, un terzo del totale dei connazionali, e di essi il 37,7% (oltre 132 mila) aveva in tasca una laurea al momento della partenza.

Una vera e propria fuga di cervelli (Human capital flight) perché il brain drain prevale sistematicamente sul brain gain: l’espatrio dei laureati non è infatti compensato da un analogo ingresso di giovani con lo stesso titolo di studio (sono stati 45 mila, con una perdita complessiva nel periodo di circa 87 mila laureati, ben 12 mila nel solo 2022).

Questa vera e propria erosione demografica – che si unisce al fenomeno del calo delle nascite – meriterebbe un’analisi sociologica dei dati forniti dall’ISTAT: ciò costituisce un assist per il CENSIS che da circa 60 anni esamina la situazione sociale ed economica dell’Italia.

Tra le cause che danno origine in particolare all’esodo delle giovani generazioni vanno ascritte certamente le opportunità lavorative cercate altrove (in particolare Regno Unito e Germania), la valorizzazione del titolo accademico, le retribuzioni più elevate, la diversificazione occupazionale, il venir meno delle tagliole e delle lungaggini burocratiche: per dirla in breve il riconoscimento del merito come volano della crescita economica.

Eppure da noi non si è mai sentito parlare tanto di merito come in questi tempi.

Ne parlano i politici che rivendicano la “provata capacità” come condizione dell’auspicato cambiamento, pur essendo ben lesti nel garantirsi l’autoinvestitura e nel circondarsi di fedeli portaborse: può darsi che in politica esistano dei parametri speciali e che il valore degli “eletti” sia inversamente proporzionale ai difetti degli elettori.

Se così non fosse non si spiegherebbe come mai, per le assunzioni di una certa responsabilità, i governanti di turno prediligano le nomine per chiamata piuttosto che i vagli concorsuali: il rapporto fiduciario dell’incarico impone forse di esser certi sulla qualità dei servigi che verranno poi resi.

Lo invocano capi e capetti in generale, salvo guardare con diffidenza alle doti e alle virtù dei sottoposti: se uno si monta la testa può infatti alla lunga scalzare il suo benefattore. Lo reclamano in generale un po’ tutti ma con un occhio di riguardo ai propri diritti, se c’è andata bene tocca a noi, se c’è andata male si può sempre far ricorso.

Essere soccombenti proprio non ci aggrada e in ogni aspetto della vita ci riesce difficile fare un passo indietro per cedere il posto. Winston Churchill aveva acutamente osservato che “non c’è nulla di più esilarante che esser presi di mira senza aver successo”. In linea di principio il merito non sempre ripaga il meritevole ma non c’è da rammaricarsi più di tanto perché, come ebbe a scrivere Luigi Pirandello, di solito chi è sopra comanda e chi è sotto si danna.

Come ci ricorda Aristotele la dignità non consiste nel possedere onori e sommessamente aggiungerei neppure nella convinzione di meritarli. Forse le vere virtù sono davvero quelle nascoste. Si confonde sovente il valore con il successo: se i parametri di valutazione sociale premiassero il primo dovremmo vivere in un mondo ben governato.

Molto contano anche i modelli che fanno tendenza nell’immaginario comune: in una recente indagine tra le adolescenti italiane le aspirazioni più gettonate risultano quelle per cantanti e veline. Per parità di genere si può immaginare che molti loro coetanei vorrebbero magari fare i calciatori.

È anche vero – come sosteneva Mao Tse Tung – che il pesce impara a nuotare nell’acqua in cui si trova. Questa società premia molto l’apparenza e così anche i meriti hanno a volte breve durata: ci sono alterne fortune che regolano ascese e cadute. Lungo i tornanti della vita, a volte si è persino costretti a gettare la borraccia della propria dignità. Forse aveva ragione Gesualdo Bufalino: in un mondo di arrivisti buona regola è non partire. Non per l’estero, però.

Il dilemma cinese: fabbrica del mondo o potenza consumatrice?

La mossa con cui ieri sera Donald Trump ha congelato per 90 giorni i dazi aggiuntivi annunciati per decine di Paesi, portando però contemporaneamente avanti – e addirittura innalzando al 125% – quelli con la Cina, ha fatto emergere chiaramente la priorità nell’attuale offensiva di Washington: mettere all’angolo Pechino, per poi eventualmente trattare ma da una posizione di forza. Atteggiamento a cui – com’era facilmente prevedibile – la Repubblica popolare sta replicando colpo su colpo. Facendo intravvedere una partita lunga, in cui la posizione più difficile sarà quella di quei Paesi del Sud-est asiatico che – come il Vietnam, per esempio – hanno teorizzato la “politica del bambù”, per adattarsi alle situazioni e ottenere i maggiori vantaggi possibili tanto da Washington quanto da Pechino. Xi Jinping è atteso ad Hanoi già la prossima settimana, in un viaggio che lo porterà anche a Kuala Lumpur e Phnom Penh.

In questo scenario una delle domande cruciali è: fin dove può spingersi oggi la Cina? Su questo si moltiplicano in tutto il mondo le riflessioni. Ed una prospettiva interessante è il dibattito che si sta sviluppando anche all’interno del mondo accademico cinese, all’ombra delle prese di posizione ufficiali e degli editoriali dei media di Stato. Una serie di analisi interessanti, ad esempio, le ha pubblicate in queste ore Sun Liping, un noto sociologo cinese molto attento alle trasformazioni dell’economia che insegna all’Università Tsinghua di Pechino e che su WeChat – il social network cinese – interviene spesso su questioni sociali e politiche esprimendo opinioni di impronta liberale.

In questi giorni ha provato a spiegare le cause che – dal punto di vista di Washington – stanno dietro ai dazi di Trump e alla sua scommessa sulla reindustrializzazione dell’America. Ma le osservazioni più interessanti le ha affidate a un articolo in cui analizza le dinamiche interne dell’economia di Pechino, evocando l’idea della necessità di una sorta di “secondo ingresso” della Cina nel sistema del commercio globale .

La tesi di Sun Liping è che – come dopo l’adesione all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) nel 2001 – la crisi attuale può diventare per Pechino l’occasione per un nuovo salto di qualità nella propria struttura economica. Superando la contraddizione attuale della Cina “grande fabbrica del mondo” che non fa però crescere proporzionatamente anche i consumi interni in un Paese da 1,4 miliardi di abitanti.

Il sociologo cinese riconosce che il mercato globale è andato costruendo “uno squilibrio che gli Stati Uniti non possono sopportare. Alcuni – continua – oggi sostengono che, siccome gli Stati Uniti vanno ormai controcorrente rispetto alla globalizzazione, dovremmo tenere alta la bandiera del commercio liberale e diventarne i leader. È una buona idea – commenta Sun Liping – ma a patto che adottiamo una visione a lungo termine. Perché nell’attuale era di sovra-capacità produttiva, è difficile per un grande Paese manifatturiero tenere alta questa bandiera, se non diventa anche un grande Paese consumatore”.

In fondo è la direzione a cui lo stesso governo di Pechino oggi sta guardando, con le misure di stimolo dell’economia varate appena qualche settimana fa nella sua legge di bilancio, che mettevano già in conto la tempesta in arrivo. Ma per Sun Liping occorrerebbe molto di più. “Sono alcuni dei nostri pensieri di base a dover cambiare – scrive -. E il primo è superare l’ossessione di un modello di società orientata alla produzione: abbiamo raggiunto un obiettivo, diventare leader mondiali nel settore manifatturiero. Ma dobbiamo far sì che l’economia giri attraverso i nostri consumi. Perché questo, alla fine, dovrebbe essere lo scopo del nostro sviluppo”.

 

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https://www.asianews.it/notizie-it/Il-‘secondo-tempo’-della-Cina-nell’economia-globale-62867.html

Calcio,classifica di serie A: il Napoli torna in scia dell’Inter

Roma, 14 apr. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Napoli-Empoli 3-0.

31esima giornata Udinese-Milan 0-4; Venezia-Monza 1-0, Inter-Cagliari 3-1, Juventus-Lecce 2-1, Atalanta-Bologna 2-0, Fiorentina-Parma 0-0, Hellas Verona-Genoa 0-0, Como-Torino 1-0, Lazio-Roma 1-1, Napoli-Empoli 3-0.

Classifica: Inter 71, Napoli 68, Atalanta 61, Juventus 59, Bologna 57, Lazio 55, Roma 56, Fiorentina 53, Milan 51, Udinese, Torino 40, Genoa 39, Como 36, Verona 32, Cagliari 30, Parma 28, Lecce 26, Empoli, Venezia 24, Monza 15.

33esima giornata sabato 19 aprile ore 15 Lecce-Como, ore 18 Monza-Napoli, ore 20.45 Roma-Verona; domenica 20 aprile ore 15 Empoli-Venezia, ore 18 Bologna-Inter, ore 20.45 Milan-Atalanta, lunedì 21 aprile ore 12.30 Torino-Udinese, ore 15 Cagliari-Fiorentina, ore 18 Genoa-Lazio, ore 20.45 Parma-Juventus.

Dazi, commissario Sefcovic: Ue costruttiva, pronta ad accordo equo

Roma, 14 apr. (askanews) – L’Unione europea intende sfruttare la “finestra di 90 giorni per una soluzione condivisa” al problema degli “ingiustificati dazi” decisi dagli Stati Uniti. Lo ha scritto su X il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, dopo l’incontro a Washington con il segretario al Commercio degli Stati uniti, Howard Lutnick.

Bruxelles, ha precisato Sefcovic, mantiene sul tema un approccio “costruttivo” ed è “pronta a un accordo equo, che comprenda la reciprocità attraverso la nostra offerta di tariffe zero a zero sui beni industriali e di lavorare sulle barriere non tariffarie. Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà un significativo sforzo congiunto da entrambe le parti”.

Nato, Cavo Dragone: la Kfor rimane un pilastro di stabilità

Milano, 14 apr. (askanews) – “Il comandante della KFOR, generale Enrico Barduani, ha informato oggi il Comitato militare NATO , presentando il suo rapporto di metà mandato, sui progressi della missione”. Lo scrive l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato Militare Nato sui social.

“In una regione complessa, la KFOR della NATO rimane un pilastro di stabilità, contribuendo efficacemente a mantenere un ambiente sicuro e protetto per tutte le comunità, in cooperazione con le autorità locali e dell’UE”, dice. “Enrico, a nome di tutto il il Comitato Militare della Nato, grazie a te e a tutta alla squadra KFOR, per il vostro impegno e per la solida ed efficace continuità della presenza NATO in Kosovo”, ha aggiunto.

Domani martedì 15 aprile, il segretario generale della NATO Mark Rutte incontrerà il presidente e i membri della presidenza della Bosnia-Erzegovina, Željka Cvijanovic, Željko Komšic e Denis Becirovic presso la sede centrale del Alleanza. Lo rende noto la portavoce della Nato Allison Hart.

Ungheria, Schlein: Orban scrive pagina buia per i diritti

Roma, 14 apr. (askanews) – “Orban oggi scrive una delle pagine più buie per i diritti che l’Unione europea abbia mai conosciuto”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

“È gravissimo e inaccettabile che uno Stato membro vieti per legge i Pride, ledendo il diritto fondamentale di manifestazione, con l’unica finalità di perseguitare la comunità lgbtqia+. In particolare le persone trans e non binarie, la cui identità e dignità Orbán tenta di cancellare con un voto del parlamento. Le persone non si possono cancellare per legge. La diversità non si può vietare per legge. Siamo davanti ad una violazione palese di diritti umani. Siamo al fianco della comunità Lgbtqia+ in Ungheria come in Italia e in tutta l’Europa”.

Referendum, Conte con Landini: pronti a smantellare il Jobs Act

Roma, 14 apr. (askanews) – “Abbiamo appena concluso un incontro con Landini e altri esponenti Cgil sui quattro quesiti referendari l’8 e 9 giugno per smantellare il Jobs Act. Io stesso li ho firmati subito perch siamo favorevoli ad abrogare quelle norme. Si tratta di introdurre tutele contro licenziamenti illegittimi, contrastare i contratti sempre pi precari, garantire pi sicurezza sul lavoro. Oltre mille morti l’anno richiedono misure concrete e noi siamo per istituire la procura nazionale sul lavoro”. Cos il leader di M5s, Giuseppe Conte, a margine dell’incontro con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

“Riteniamo che sia necessario investire su maggiori tutele e sul capitale umano, dobbiamo aumentare il nostro potere reale dei salari, i nostri giovani prendono stipendi da fame e questi sono i veri problemi dell’Italia. Non solo ci saremo ma ci impegniamo a contrastare in tutti i modi questi piani di riarmo. Vogliamo pi scuola, pi istruzione, pi ricerca e pi investimenti in sanit”, ha aggiunto Conte.

Volontari@Work, Edison e Airc premiati per volontariato di competenza

Roma, 14 apr. (askanews) – Si tenuta nella Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio la cerimonia di premiazione della II edizione del Premio Volontari@Work, riconoscimento nazionale del volontariato di competenza promosso da Fondazione Terzjus Ets, con il patrocinio del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, Unioncamere e in collaborazione con Forum Terzo Settore e Italia Non Profit.

” il modo attraverso cui le imprese possono esercitare al meglio la responsabilit sociale, cio della comunit in cui sono inserite. Donando cosa? Non denaro o beni, ma competenze, le competenze che hanno nelle loro strutture, per rendere pi forti e pi capaci di affrontare le sfide difficili, gli enti di terzo settore”, ha spiegato ad askanews Luigi Bobba, Presidente Fondazione Terzjus ETS.

La pratica che unisce mondo profit e non profit in grande crescita: secondo i dati Unioncamere 2024 circa il 4% delle imprese sviluppa questo tipo di volontariato e un altro 26% si dice interessato. Tra i relatori intervenuti all’incontro moderato da Sara Vinciguerra – responsabile comunicazione Terzjus ETS e segretario del Premio – Mauro Nori, capo di gabinetto del ministero del Lavoro, Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere, Daria Perrotta, Ragioniere generale dello Stato, Luciano Violante nelle vesti di presidente di giuria e il giornalista e professore Luiss Francesco Giorgino che ha chiesto pi attenzione mediatica per il terzo settore e in particolare per il volontariato di competenza.

Primo classificato per la prima categoria (A) – cio per le aziende che partecipano per la prima volta – stato STMicroelettronics, con un progetto di alfabetizzazione digitale nelle carceri (secondo premio a Luigi Lavazza e Terzo premio ad Avio Areo). Primo classificato nella seconda categoria (B), cio per le aziende che si sono ripresentate, Edison con la sua iniziativa stile concorso tra i dipendenti intitolata “Good Idea” (secondo classificato Unicredit e terzo KPMG).

Tra gli enti del Terzo Settore primo classificato Airc, la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (secondo Opera della provvidenza Sant’Antonio e Terzo Associazione provinciale per i minori di Trento).

“Ci sono degli aspetti di novit, sicuramente il primo riguarda il fatto di includere nel premio anche gli enti del Terzo settore, per raccontare come gli enti del terzo settore hanno accolto progetti di volontariato di competenza, come hanno creato questo legame con le aziende, proprio perch i progetti basati sul volontariato di competenza creano questo legame tra profit e non profit”, ha spiegato Gabriele Sepio, segretario generale Fondazione Terzjus ETS.

Menzione speciale infine al Borgo Ragazzi Don Bosco per il progetto che ha visto 300 giovani essere formati e poi reclutati da Alice Pizza nella Capitale. ” come se venisse riconosciuta l’intuizione che abbiamo avuto qualche anno fa di mettere insieme aziende e giovani in difficolt per costruire un futuro diverso”, ha commentato ad askanews Daniela Fratantonio, coordinatrice Borgo Ragazzi Don Bosco.

Referendum, Landini a sfida quorum ma partita è anche in Cgil

Roma, 14 apr. (askanews) – L’obiettivo esplicito del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno è il raggiungimento del quorum. Un risultato che appare complicato da centrare sia in considerazione del calo progressivo dell’affluenza alle urne, registrato alle recenti consultazioni, che dell’inammissibilità del quesito sull’autonomia differenziata dichiarata dalla Corte Costituzionale. Referendum che avrebbe potuto trainare la partecipazione al voto, soprattuto nelle regioni del Mezzogiorno.

In corso d’Italia, però, riferiscono che Landini avrebbe anche un obiettivo di riserva: portare alle urne e raccogliere un numero di sì ai cinque quesiti superiore alla somma che i partiti di governo hanno raggiunto alle ultime elezioni politiche. Da molti mesi il numero uno della Cgil non perde infatti occasione per sottolineare che il governo è maggioranza nel Parlamento, ma non nel Paese. Se dovesse riuscire a portare alle urne più italiani di quanti hanno votato complessivamente per i partiti della maggioranza potrà dire, dicono nel sindacato, che il governo Meloni è di fatto minoranza nel Paese.

Una partita, dunque, su cui Landini si gioca molto, dentro e fuori la confederazione. Gli incontri di oggi con Pd, M5S e Avs (la settimana scorsa ha visto i rappresentanti di Italia Viva) sarebbero una richiesta esplicita alle forze politiche di opposizione di impegnarsi a fondo in primo luogo per raggiungere il quorum. In caso contrario, per dimostrare che nel Paese c’è un’altra maggioranza. Da settimane in Cgil ci sono fibrillazioni, con l’ala riformista pronta a presentare il conto se le cose per Landini dovessero andare male, non escludendo l’avvio anticipato della fase congressuale.

“Discussioni diverse oggi non hanno senso di esistere, la cosa importante è raggiungere l’obiettivo del quorum – ha tagliato corto Landini la settimana scorsa in conferenza stampa rispondendo a una domanda in proposito – cosa succederà dopo lo discuteremo dopo”. Il dibattito in corso d’Italia è però aperto: il numero uno della Cgil è stato già criticato dall’opposizione interna per la partecipazione alla manifestazione pro Europa del 15 marzo scorso promossa da Michele Serra. Piazza con parole d’ordine sul riarmo non del tutto allineate a quelle della Cgil.

Con i referendum Landini si sta dunque giocando molto, a partire dagli equilibri interni alla confederazione che determineranno, a inizio 2027, il suo successore alla guida del più grande sindacato italiano. Una chiave di lettura che spiegherebbe anche l’irritazione del leader sindacale per lo scarso appeal riscontrato dai referendum sui media.

AllUniversit Gregoriana una giornata sul Cristianesimo in Azerbaigian

Roma, 14 apr. (askanews) – Il 10 aprile la prestigiosa sede della Pontificia Universit Gregoriana, ha ospitato la 12a Conferenza Scientifica Internazionale: “Cristianesimo in Azerbaigian: Storia e Modernit”, organizzata dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, in collaborazione con il Centro internazionale per il multiculturalismo di Baku, l’Istituto di Storia ed Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Azerbaigian e la Comunit Religiosa Cristiana degli Albano-Udi.

Opportunit unica, l’evento ha riunito studiosi, ricercatori ed esperti da vari Paesi per esplorare vari aspetti del cristianesimo in Azerbaigian, tra cui prospettive storiche, archeologiche, etnografiche, linguistiche e contemporanee. A portare i saluti di apertura, l’Ambasciatore dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, Ilgar Mukhtarov. Nelle sue parole, l’ambasciatore ha evidenziato il ruolo dell’Azerbaigian, collocato al crocevia di Europa e Asia e luogo di incontro di differenti civilt, culture e religioni. L’Azerbaigian, ha sottolineato, rappresenta “una delle pi antiche aree del cristianesimo e patria della Chiesa Apostolica Albana”. Terra di multiculturalismo e secolarismo, l’Azerbaigian costruisce costantemente ponti di comprensione, rispetto e compassione attraverso culture e fedi, ha concluso l’Ambasciatore.

E’ stata poi data lettura degli indirizzi di saluto di Sua Eminenza il Cardinale Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali e di Sua Eminenza il Cardinale George Jacob Koovakad, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, che hanno sottolineato il valore simbolico di apertura e scambio dell’Azerbaigian la cui tradizione cristiana affonda le sue radici nell’epoca dell’Albania caucasica.

Alla conferenza intervenuto il Prefetto Apostolico della Chiesa Cattolica in Azerbaigian, Vladimir Fekete, primo vescovo della storia moderna di questo Paese: “Voglio soltanto esprimere la gratitudine verso l’Altissimo che dopo tante persecuzioni sotto l’Unione Sovietica e con l’indipendenza dell’Azerbaigian anche la Chiesa cattolica ha potuto iniziare a sviluppare la sua presenza e il suo servizio. All’inizio siamo stati invitati soprattutto al servizio dei fedeli e dei cattolici stranieri ma man mano abbiamo potuto coltivare il primo gruppo della Chiesa locale. Posso confermare che il popolo dell’Azerbaigian molto aperto verso gli stranieri, molto cordiale e accogliente e con l’aiuto di Dio e anche del governo possiamo sviluppare i suoi progetti umanitari anche di annunciare il Vangelo di Ges Cristo. Una cosa che sorprendente per i nostri visitatori che siamo secolari dove la religione divisa dal governo ma dall’altra parte il governo capisce molto bene che le radici sono molto importanti. Anche per questo il capo dello Stato Alyev ogni anno fa un aiuto finanziario per le chiese tradizionali presenti nel Paese”

Il Capo della Comunit Religiosa Cristiana degli Albano-Udi, Dr. Robert Mobili ha posto l’accento sulla tolleranza del popolo dell’Azerbaigian: “Ancora oggi in Azerbaigian e in tutto il mondo si sono organizzate diverse conferenze come questa che hanno l’obiettivo di vedere il livello di multiculturalismo e tolleranza presenti in Azerbaigian. Il fatto che le diverse etnie della popolazione azerbaigiana, come gli Udi dell’Albania caucasica, sono riuscite a conservare le loro religioni e le loro tradizioni dimostra che il popolo azerbaigiano uno dei pi tolleranti del mondo”.

Philipp Ekozyants, Ricercatore di origine armena ed Editore della casa editrice Kluchar, ha infine preso la parola: “Il discorso qui l’Antica Albania caucasica. Oggi tutti i ricercatori sono qui riuniti per discutere questo argomento e sicuramente questo porter ad un risultato non importa quale”.

Premio Fenice, Capuano (Conai): fiducia nei giovani giornalisti

Roma, 14 apr. (askanews) – Attesa per le candidature dell’edizione 2025 della Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane, il premio, giunto alla quarta edizione, che il Consorzio Nazionale Imballaggi dedica ai giornalisti dai 45 anni in gi che si sono occupati di temi ambientali, di sostenibilit e di riciclo.

Sono ammessi in gara articoli e servizi audiovisivi pubblicati tra le Giornate mondiali della Terra 2024 e 2025, apparsi quindi tra il 22 aprile 2024 e il 21 aprile 2025. Per le iscrizioni – gratuite come sempre – c’ tempo fino al 1 giugno 2025. Il Premio Fenice si rivolge proprio ai giovani giornalisti dell’informazione ambientale nella convinzione che l’affrontare tematiche complesse in modo puntuale e scientifico, senza ideologie, sia fondamentale. E dunque sostenere il lavoro dei giovani giornalisti significa investire in un futuro pi responsabile e circolare.

Ignazio Capuano, presidente Conai:

“Conai attraverso questo premio Fenice rafforza il suo impegno nel trasferire e nel raccontare l’importanza dell’economia circolare. In un mondo che in parte oggi va a disconoscere questi valori, dicendo che sono tutte fake news, bufale insomma parlando con un termine gergale. Invece sappiamo che non cos, dunque ribadiamo l’importanza di trasferire i messaggi corretti, attraverso l’opera dei giovani giornalisti in grado di raggiungere nuove platee”.

La Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane anche in questa edizione patrocinata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e dall’Ordine dei Giornalisti. Novit invece per quanto riguarda la partnership con Legambiente, mentre si conferma il sodalizio con il Festival del Giornalismo Culturale di Urbino. A presiedere la giuria nell’edizione 2025 sar la caporedattrice e anchor di Sky Tg24 Tonia Cartolano.

“La sua adesione ci ha fatto molto piacere, ha condiviso lo spirito di questa iniziativa e con molto interesse ha accettato – spiega Capuano -. La premiazione avverr nell’ambito del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino presumibilmente il 10 di ottobre quando annunceremo i vincitori per la parte articolo testo e video”.

Con i media sempre pi al centro di un processo fondamentale per la diffusione di una cultura della sostenibilit e del riciclo, alla giuria ora il compito di premiare il giornalismo ambientale che informa, ma stimola anche un cambiamento concreto.

Tra musica e danze tradizionali, abiti azerbaigiani incantano Roma

Roma, 14 apr. (askanews) – Una serata evocativa, all’insegna di colori e suoni “intrisi” di storia. Il suggestivo scenario di Palazzo Brancaccio, dimora storica nel cuore di Roma, ha ospitato “L’incanto degli Abiti Tradizionali Azerbaigiani”: un evento organizzato dal Centro Culturale dell’Azerbaigian insieme all’Ambasciata dell’Azerbaigian in Italia, la Camera di Commercio Italia-Azerbaigian e la Casa della Moda degli Abiti Tradizionali Azerbaigiani.

La serata, che ha visto una nutrita partecipazione, con la presenza dei membri del corpo diplomatico, rappresentanti del mondo dell’arte e della moda italiani, personalit pubbliche e amanti della cultura, stata caratterizzata da una “prima” assoluta per il Belpaese: una sfilata di abiti tipici azerbaigiani, sia maschili sia femminili, di svariate fattezze e modelli e tutti accomunati dalla cura dell’esecuzione e dalla vivacit dei colori esibiti.

Oltre agli abiti, tutti realizzati a mano e selezionati dalla collezione della Casa Nazionale degli Abiti di Baku, il pubblico ha potuto ammirare l’esecuzione di danze azerbaigiane – impreziosite dall’accompagnamento di musiche tradizionali – da parte dei ballerini dell’Ensemble di Danza Statale.

Cos la rappresentante in Italia del Centro Culturale dell’Azerbaigian, Gulnar Taghizada: “Il nostro obiettivo principale la condivisione della bellezza e della profondit della cultura azerbaigiana attraverso i nostri abiti tradizionali e mostrare il legame tra i due Paesi e le due culture, l’Italia e l’Azerbaigian. L’Italia un grande Paese, un paese orientato verso la moda che pu ispirarci. Questo evento in linea con la missione del centro culturale azerbaigiano in Italia: puntiamo a creare un forte legame tra l’Italia e l’Azerbaigian e a promuoverlo nei diversi ambiti dei nostri eventi e delle nostre conferenze culturali”.

Le borse europee chiudono in netto rialzo con lo stop ai dazi su tech

Roma, 14 apr. (askanews) – Chiusura in netto rialzo oggi per le Borse europee dopo la decisione, comunicata sabato scorso dal presidente degli Usa, Donald Trump di stoppare i dazi per i prodotti tecnologici, come laptop, spartphone e chip, il grosso dei quali arriva dalla Cina cui sono stati imposti dazi per il 145% ai quali Pechino ha risposto con controdazi al 125%, anche se succesivamente il segretario al commercio Lutnick ha detto che tra uno e due mesi arriveranno tariffe specifiche. Francoforte ha chiuso a +2,57%, Parigi a +2,37%, Londra +2,12%, Amsterdam a +2,41% e Madrid +2,37%. Milano è stata la migliore chiudendo a +2,48%. Tra i titoli in evidenza sul listino italiano Telecom Italia, che ha guadagnato oltre il 5% a +5,46% seguita dai bancari Unipol +5,25%, Banco Bpm +5,19% e Mps +4,81% nella settimana dell’assemblea degli azionisti chiamata a decidere sull’Ops su Mediobanca.

A metà seduta contrae i guadagni di apertura da Borsa di Wall Street con il Nasdaq sulla parità, il DJ a +0,22% e l’S&P a +0,25%. Debole ancora il dollaro sull’euro, scambiato a 1,1375 mentre flette il petrolio che oggi aveva guadagnato terreno con il Brent a 64,44 dollari al barile (-0,49%) e il Wti a 61,06 usd (-0,76%). Stabile lo spread Btp-Bond a 116 punti con un rendimento del 3,68%.

"Dritti al Punto", il nuovo bando del Fondo per la Repubblica Digitale

Roma, 14 apr. (askanews) – Sostenere progetti di formazione all’interno dei *Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa. Questo l’obiettivo di “Dritti al Punto”, il nuovo bando promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale che mira a migliorare le competenze digitali dei cittadini su tutto il territorio nazionale. Il bando prevede un totale di 5 milioni di euro.

Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeo DigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base. Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.

Per Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica: “Il potenziamento delle competenze digitali rappresenta un fattore essenziale per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza nell’era digitale. Acquisire padronanza e consapevolezza nell’uso degli strumenti tecnologici significa, infatti, non solo saperli utilizzare in modo autonomo e responsabile, ma anche comprenderne i vantaggi concreti: dalla possibilità di accedere ai servizi pubblici online, alla partecipazione attiva alla vita democratica. I dati della Commissione europea ci ricordano quanto ancora il nostro Paese debba investire sul fronte delle competenze digitali. In questo contesto, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale sostiene il bando ‘Dritti al Punto’, promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale, il quale mette in campo 5 milioni di euro per rafforzare la formazione digitale all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le azioni già avviate attraverso la rete dei servizi di facilitazione digitale nell’ambito del PNRR. L’obiettivo è colmare il digital gap, promuovere l’inclusione tecnologica e offrire a tutti i cittadini gli strumenti necessari per esercitare pienamente i propri diritti in una società sempre più connessa.”

Per Giovanni Azzone, Presidente di Acri: “La trasformazione digitale in atto rende sempre più urgente che tutti i cittadini siano dotati delle competenze necessarie per partecipare pienamente alla vita sociale, culturale ed economica del Paese. Tuttavia, l’accesso a queste competenze non è ancora uguale per tutti: per alcune fasce della popolazione c’è il rischio concreto che le disuguaglianze esistenti si aggravino e che ne emergano di nuove. Coerentemente con gli obiettivi del Fondo per la Repubblica Digitale, il nuovo bando ‘Dritti al Punto’ potrà contribuire a contrastare questi divari, rafforzando l’accessibilità alle competenze digitali di base. Attraverso progetti formativi dedicati, sarà possibile animare e rendere sempre più vitali i Punti Digitale Facile diffusi sui territori, affinché un numero crescente di persone possa acquisire le competenze necessarie per affrontare con consapevolezza e autonomia le sfide del presente e del futuro.

Per Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “La trasformazione digitale, per essere davvero efficace e giusta, deve mettere al centro le persone. Perché l’innovazione possa rispondere ai bisogni della società, è fondamentale partire dalla formazione, offrendo a ogni cittadino la possibilità di comprendere, utilizzare e governare la tecnologia in modo consapevole. Questo significa garantire accesso equo alle competenze digitali, affinché nessuno resti escluso dai diritti e dalle opportunità che la trasformazione digitale porta con sé. Con il bando ‘Dritti al Punto’ vogliamo rafforzare l’impatto dei Punti Digitale Facile e contribuire a costruire un ecosistema formativo inclusivo, accessibile e capillare, capace di abilitare la cittadinanza digitale a ogni età, in ogni contesto e su tutto il territorio nazionale”.

DRITTI AL PUNTO. Il bando “Dritti al Punto” intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa. In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.

Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.

Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila euro. C’è tempo fino al 30 maggio 2025 per partecipare al bando attraverso la piattaforma Re@dy.

COS’È IL FONDO. Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC ed è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo seleziona e sostiene progetti di formazione e inclusione digitale per diversi target della popolazione come NEET, donne, disoccupati e inattivi, lavoratori a rischio disoccupazione a causa dell’automazione, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, operatori dell’economia sociale, persone detenute. L’obiettivo è valutare l’impatto dei progetti formativi sostenuti e replicare su scala più vasta quelli ritenuti più efficaci in modo tale da offrire le migliori pratiche al Governo affinché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. Per maggiori informazioni

Borsa, Milano chiude in netto rialzo: Ftse Mib +2,88%

Roma, 14 apr. (askanews) – Chiusura in netto rialzo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,88%, a 35mila punti.

Piazza Affari, come le altre borse europee, è salita oggi dopo la decisione, comunicata sabato scorso dal presidente degli Usa, Donald Trump, di stoppare i dazi per i prodotti tecnologici, come laptop, spartphone e chip, il grosso dei quali arriva dalla Cina cui sono stati imposti dazi per il 145% ai quali Pechino ha risposto con controdazi al 125%.

Fondazione Cottolengo Solidale: la Piccola Casa ha una nuova casa

Torino, 12 apr. (askanews) – Le svariate attivit della Piccola Casa della Divina Provvidenza, lo storico istituto di carit con sede principale a Torino, confluiscono all’interno di un unico ente. Nasce la Fondazione Cottolengo Solidale, che sulla base di quanto avviato nel 1827 da San Giuseppe Benedetto Cottolengo impegnata a fornire sostegno concreto a persone malate, con disabilit e indigenti attraverso una vasta gamma di servizi sanitari, educativi e sociali.

“La Piccola Casa della Divina Provvidenza, meglio conosciuta come Cottolengo, fin dalle origini ha potuto portare avanti le sue attivit a servizio dei pi poveri grazie all’aiuto di tanti benefattori. Tra questi ci fu anche il re Carlo Alberto. Nel tempo, in questi duecento anni, la forma di contribuzione mutata: alcune cose sono rimasti permanenti, altre no. Le donazioni arrivano attraverso testamenti o con donazioni vengono messe al servizio dell’opera”.

“Per poter rendere il processo delle donazioni trasparente ed efficace”, sottolineano dalla Piccola Casa, “anche in vista dell’entrata in vigore in forma definitiva della legge del Terzo Settore, che ha una propria disciplina, abbiamo pensato di creare – sempre con lo scopo di aiutare le persone pi fragili – la Fondazione Cottolengo Solidale, cosicch i benefattori possano non solo donare ma anche ricevere gli sgravi fiscali concessi a coloro che fanno donazioni liberali”.

“Non potremmo portare avanti la nostra opera senza la contribuzione dei donatori, persone generose che apprezzano e stimano la Piccola Casa e fanno di tutto per poterla sostenere. In questa casa noi abbiamo non solo persone che sono in grado di dare un contributo per la loro permanenza, ma anche persone indigenti. La porta non viene chiusa per nessuno: ciascuno contribuisce secondo le sue possibilit e quello che manca provvede la Piccola Casa attraverso le donazioni delle persone di buona volont. Non elemosina, ma un atto di misericordia che, in senso laico, potremmo chiamare anche atto di giustizia”.

L’attivit della Fondazione orientata a gestire in modo efficiente le risorse materiali e finanziarie, assicurando che i fondi vengano utilizzati esclusivamente per perseguire gli scopi istituzionali.

“La Fondazione Cottolengo Solidale – proseguono dalla Piccola Casa – sostiene le persone pi fragili. Gli ospiti nel tempo sono cambiati infatti abitano le nostre realt meno persone con disabilit e pi anziani non autosufficienti. stato aperto di recente anche un Hospice per le cure palliative. Quel che viene dato come contributo un aiuto per perseguire l’obiettivo iniziale: dare cura alle persone che non trovano risposte in altro modo o che non ne hanno la possibilit. Tutti questi fondi servono per perseguire sia nel campo assistenziale, sia in campo sanitario, sia in campo educativo, le opere iniziate duecento anni fa e che continuano ancora oggi, con l’attenzione alle persone pi indigenti. Perch vero che la Costituzione dice che la salute un diritto per tutti, ma non un principio costituzionale sempre applicato”.

desiderio della Fondazione costruire relazioni di reciprocit tra operatori e beneficiari. L’obiettivo finale promuovere un’umanit pi giusta e inclusiva, fondata sull’amore e sul rispetto per la vita.

Il Museo Ebraico di Lecce inaugura a Roma due mostre interculturali

Roma, 14 apr. (askanews) – Il Museo Ebraico di Lecce è lieto di annunciare un’iniziativa straordinaria che unisce l’antichità al contemporaneo attraverso due mostre che si terranno nel mese di aprile presso la Sala del Cenacolo a Roma. L’evento sarà presentato ufficialmente martedì 15 aprile alle ore 16 nella sala conferenze di Montecitorio, alla presenza dei rappresentanti del museo, dei curatori delle due mostre e delle istituzioni nazionali e regionali. L’inaugurazione ufficiale seguirà alle ore 17.

Le mostre, già accolte con entusiasmo a Lecce lo scorso gennaio, includono “La Puglia crocevia del Mediterraneo – Mobilità di uomini, merci e culture”, curata da Fabrizio Lelli, Direttore del Museo Ebraico di Lecce e docente di lingua e letteratura ebraica presso l’Università “La Sapienza” di Roma, e da Fabrizio Ghio, architetto e archeologo; si tratta di una mostra sulla Puglia e il Mediterraneo, nella quale hanno messo in evidenza l’importanza del fattore della mobilità di popoli per la costruzione e la comprensione della Puglia di oggi, offrendo una narrazione del progressivo arricchimento etnografico e culturale di una regione che da sempre rappresenta il collegamento tra l’Europa e il Mediterraneo orientale e che fa della memoria un mezzo efficace per parlare del presente e del futuro.

«Perfettamente in linea con la missione principale del Museo Ebraico di Lecce – creare un ponte tra culture per promuovere la pace -, la mostra costituisce un invito a riflettere sulle relazioni tra i popoli del Mediterraneo, sulle sfide della convivenza e sul ruolo del turismo consapevole per promuovere l’incontro sulla base della conoscenza», commenta il professor Lelli a proposito della mostra di cui è curatore. «Il percorso didascalico rappresenta un invito alla scoperta dell’immenso patrimonio della regione, attraverso un’ottica particolare, ovvero i contributi forniti dalle diverse popolazioni e culture che, nel corso dei secoli e fino all’età contemporanea, si sono avvicendate sul suo territorio, con particolare attenzione alla presenza ebraica», aggiunge il co-curatore Fabrizio Ghio.

In parallelo, sarà presentata la personale “Errare, perseverare, sopravvivere” dell’artista ebrea americana di origine siriana Lenore Mizrachi-Cohen, invitata a partecipare con una “site specific exhibition” da Fiammetta Martegani. Artista concettuale, Lenore, nata a New York, usa la sua eredità e la calligrafia in caratteri arabi- lingua parlata dalla sua famiglia – come lente attraverso cui esaminare i costanti cambiamenti identitari e culturali del popolo ebraico.

«In giorni bui come questi in cui, non solo in Medio Oriente, ma in molti altri contesti internazionali il dialogo risulta un obiettivo sempre più complesso da raggiungere, da orami quasi dieci anni il Museo Ebraico di Lecce si prefigge il compito di testimoniare la memoria della presenza ebraica in città attraverso un dialogo costante con il suo contesto storico e attraverso una continua ricerca rappresentata dalle voci di artisti contemporanei – aggiunge Fiammetta Martegani, dal 2021 curatrice del dipartimento di arte contemporanea del museo – Grazie al paziente lavoro di ristrutturazione e valorizzazione avviato dai co-fondatori Michelangelo Mazzotta e Francesco De Giorgi, con il contributo scientifico del Professor Fabrizio Lelli, il museo – un tempo sinagoga – si pone, infatti, l’obiettivo non solo di restituisce al territorio una memoria storica silenziosa, ma ricorda anche l’eredità culturale trasmessa dalle comunità ebraiche medievali a Lecce e al Salento. Tale eredità è, in primo luogo, occasione di riflessione sul dialogo interculturale».

Nella mostra personale presentata in questa occasione speciale alla Camera dei Deputati l’opera Al-amthal riflette su temi universali e al tempo stesso specifici nella storia del popolo ebraico e della sua resistenza. Le condizioni di vita precarie sopportate dalle comunità costantemente sradicate o attaccate – e l’effetto che ciò ha sulla psiche individuale e collettiva del popolo ebraico – sono, infatti, una realtà che continua ad esistere, oggi come allora. Per questo l’artista attinge dalla memoria del passato per raccontare la vita ebraica contemporanea.

Le due mostre saranno aperte al pubblico fino al 24 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle ore 19, con ultimo ingresso alle 19. L’obiettivo è trasmettere una straordinaria narrazione storica a un pubblico internazionale e intergenerazionale, contribuendo a rendere la Puglia una destinazione culturale di rilievo.

«Siamo a Roma perché ci ha voluti qui l’onorevole Claudio Stefanazzi, che anni fa ha conosciuto il nostro museo e ne ha condiviso fin da subito la missione e il valore culturale. Lo ringraziamo per aver creduto nel nostro progetto e per averci voluto alla Camera dei Deputati, offrendo a questa iniziativa un palcoscenico prestigioso e significativo – spiegano i due co-fondatori – Con questa doppia mostra vogliamo raccontare una Puglia che non è solo bellezza paesaggistica, ma anche crocevia di storie e culture. Un patrimonio da condividere col mondo, in cui il nostro museo ha un ruolo centrale. La presenza dell’artista ebraica siriana Lenore Mizrachi-Cohen, oggi attiva a New York, rafforza il respiro internazionale della mostra, aprendo un dialogo tra memoria storica e linguaggi contemporanei».

Il Museo Ebraico di Lecce, principale promotore di questa iniziativa, è un importante centro di cultura e memoria, dedicato alla valorizzazione della storia e delle tradizioni ebraiche in Puglia. Con questo evento, il museo continua il suo impegno nel promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, supportato da numerosi enti, tra cui Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e molte altre istituzioni.

Patrocini: Comune di Lecce, UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Città Metropolitana di Roma Capitale (Provincia), Comune di Nardò, Regione Puglia, Comunità Ebraica Napoli, Progetto Memoria, Comune di Trani, Dipartimento SARAS Sapienza Roma, Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno, ASSOCIAZIONE ITALIA ISRAELE, Provincia di Lecce, Comune di Manduria (che integra il patrocinio della Casa Museo di Elisa Springer), Museo Ebraico di Roma, Comunità Ebraica di Roma.

Dalla Cina l’auto a guida autonoma che sembra un salotto hi tech

Shenzhen (Cina), 14 apr. (askanews) – Guida autonoma, sedili che massaggiano la schiena e schermi in hd per una visione cinematografica da salotto. Le auto del futuro sono gi realt in Cina e viaggiano nelle strade di Shenzhen, capitale tecnologica del paese. Qui si pu incrociare la Aito M9, un suv da sei posti dotato dei massimi livelli di sicurezza ma anche di comfort.

Queste auto intelligenti e performanti, che possono percorrere 1400 chilometri con una ricarica, sono frutto della collaborazione fra il marchio cinese Seres e l’innovazione di Huawei che ha fornito la tecnologia che controlla in tutto e per tutto l’auto: i fari a led smart possono cambiare direzione in funzione della larghezza o della curva della strada; mentre un lidar rileva ostacoli fino a 150 metri di distanza. La guida autonoma – che consente di abbandonare il volante, freni e acceleratore – garantita da decine di sensori, ultrasuoni e telecamere posizionati in ogni angolo della vettura, insieme a dei modelli di mappe supportate dall’intelligenza artificiale e dal sistema operativo di Huawei Harmony Os.

Un’auto avveniristica, dal prezzo relativamente abbordabile (sui 70mila euro) che al momento sta conquistando il mercato interno, in attesa di farsi spazio, un domani, anche fuori dai confini della Cina.

Sci, Brignone: "Impossibile tornare sugli sci prima di 4-5 mesi"

Roma, 14 apr. (askanews) – “Io sugli sci? Prima di 4/5 mesi non se ne parla, è impossibile”. Così Federica Brignone, in collegamento da casa durante il Media Day della Fisi. “I tempi di recupero non li so io, non li sanno i medici -ha proseguito Federica- A 45 giorni avremo una Tac di controllo e vedremo dopo cosa fare. Prima dobbiamo pensare alla parte ossea, poi al resto. Opererò anche il legamento? Dobbiamo aspettare la Tac perché anche in caso non lo possiamo certo attaccare a una tibia rotta”. Poi con molto realismo: “Oggi hanno presentato la Fiaccola di Milano-Cortina? Prima devo lavorare step by step, star meglio e guarire, pensare di tornare a camminare”. Federica è apparsa molto sorridente nonostante l’infortunio: “Non è bello quanto successo, ma è successo, è inutile pensare negativamente. Il pensiero delle Olimpiadi c’è ma è lontano, sono focalizzata su altro”.

Durante il media day della FISI a Milano, Sofia Goggia ha commentato l’infortunio subito da Federica Brignone: “Un messaggio? Ci siamo sentite subito quel giorno in cui si è fatta male, avevo chiamato il dottore della Federazione che era ai campionati italiani per chiedere informazioni su di lei. Erano insieme all’ospedale di Trento, quindi me l’ha passata”. Poi ha aggiunto: “Con il suo staff Federica avrà fatto delle scelte migliori per un percorso riabilitativo che sarà sicuramente al top. A mio parere il suo infortunio è molto grave, però se riuscisse a guarire bene e a mettere gli sci a dicembre avrebbe tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi”.

L’Ue fornisce telefoni senza internet ai funzionari diretti in Usa

Roma, 14 apr. (askanews) – La Commissione europea ha deciso di distribuire telefoni senza connessioni internet e computer portatili “basic” ai funzionari in partenza per gli Usa, temendo rischi di spionaggio. Lo riporta il Financial Times, precisando che si tratta delle misure adottate fino ad oggi per i viaggi in Cina, mentre ora si tratta di mettere in sicurezza gli inviati alle prossime riunioni del Fondo Monetario e della Banca Mondiale a Washington.

Secondo quattro persone che hanno familiarità con la situazione, sentite dal Financial Times, i commissari e gli alti funzionari che si recano agli incontri di primavera del FMI e della Banca Mondiale la prossima settimana hanno ricevuto le nuove indicazioni. Le fonti detto che le misure replicano quelle utilizzate per i viaggi in Ucraina e Cina, dove non è possibile portare nei Paesi il kit informatico standard per timore della sorveglianza russa o cinese.

“Sono preoccupati che gli Stati Uniti possano entrare nei sistemi della Commissione”, ha detto un funzionario.

Il trattamento degli Stati Uniti come potenziale rischio per la sicurezza evidenzia il deterioramento delle relazioni dopo il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti a gennaio.

NYT: la Cina blocca l’export delle terre rare e dei magneti

New York, 14 apr. (askanews) – La Cina ha sospeso le esportazioni di terre rare pesanti e magneti, componenti cruciali per settori strategici come quello automobilistico, aerospaziale, dei semiconduttori e della difesa. Le spedizioni sono ferme in numerosi porti cinesi in attesa di un nuovo sistema di licenze all’esportazione che potrebbe escludere in modo permanente alcuni clienti, incluse aziende militari statunitensi. Lo riporta il New York Times.

La stretta è una risposta diretta all’aumento dei dazi voluto dal presidente Donald Trump, entrato in vigore il 2 aprile. Due giorni dopo, Pechino ha ordinato restrizioni sulle esportazioni di sei metalli rari pesanti e dei magneti che li contengono, il 90% dei quali è prodotto in Cina. Le nuove norme prevedono il rilascio di licenze speciali, ma il meccanismo non è ancora operativo e le industrie internazionali temono una carenza imminente di materiali fondamentali.

Il blocco riguarda tutti i Paesi, non solo gli Stati Uniti, e si estende anche al Giappone e alla Germania.

La Cina produce il 99% delle terre rare pesanti mondiali e il 90% dei magneti ad “alta potenza”. La maggiore fabbrica cinese, la JL Mag di Ganzhou, fornisce Tesla, BYD e altri colossi industriali globali. Proprio lì, nel 2019, Xi Jinping effettuò una visita considerata un segnale politico durante un picco delle tensioni commerciali con Washington.

Zoetis, investimenti e innovazione per la salute degli animali

Catania, 14 apr. (askanews) – La salute animale un tema di fondamentale importanza non solo per il benessere degli animali stessi, ma anche per la salute pubblica e l’ambiente. In occasione della Giornata Internazionale degli Animali da Compagnia, Zoetis Manufacturing Italia ha deciso di aprire le sue porte per un evento che ha unito istituzioni locali, stakeholder e leader del settore, in un dialogo costruttivo sui temi cruciali per il futuro dell’industria e dell’ambiente, organizzando una site visit esclusiva per raccontare dall’interno una realt industriale strategica per il settore farmaceutico veterinario, al centro di un ambizioso e importante piano di sviluppo che coniuga innovazione, sostenibilit e visione internazionale.

Vincenzo Iudicelli, Site Leader di Zoetis Manufacturing Italia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Zoetis si impegnata e ha investito risorse ingenti nello stabilimento nostro di Catania per aumentare la sua capacit della produzione di principi attivi, cercando di andare incontro alle domande del mercato che in quest’ambito sono sempre pi crescenti. Il sito di Catania un sito cruciale, un sito di eccellenza per la chimica farmaceutica, non solo in Italia ma a livello internazionale. Ci viene riconosciuto con grande orgoglio e con grande onore rappresentare questa importante realt nel nostro territorio”.

Ricerca e innovazione al centro dell’attivit. L’impegno quello di sviluppare soluzioni innovative volte a promuovere il benessere animale, nuovi progetti per migliorare la salute degli animali a livello globale.

Julia Von Gablenz, Regional President Europe and Middle East Zoetis, ha dichiarato a margine dell’evento: “L’innovazione in salute animale oggi va avanti e continua sviluppare nuovi prodotti. Le nostre innovazioni si basano sull’utilizzo di strumenti digitali, di dati e di un approccio pi proattivo per supportare i veterinari ed i proprietari degli animali. In Zoetis siamo concentrati conoscere le necessit che derivano dall’evoluzione della societ, ma siamo attenti anche la gestione sostenibile delle aziende ed ai ruoli che gli animali possono portare in dote alla nostra salute mentale ed al nostro benessere”.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali nazionali e locali, i quali hanno testimoniato la rilevanza del tema per il tessuto sociale del paese.

“La salute animale fa parte di quello che viene chiamato One Health” – afferma Michaela Biancofiore, Presidente di Noi Moderati – “Significa non soltanto benessere animale ma ambientale e, ovviamente, anche per quanto riguarda il settore della salute pubblica. L’incontro ha messo in evidenza l’importanza del sito produttivo Zoetis, non solo come motore economico, ma anche come centro di innovazione e sviluppo”.

In un periodo storico caratterizzato da sfide globali come il cambiamento climatico e la transizione digitale, l’impegno dell’azienda si rivelato fondamentale nel tracciare una roadmap che possa coniugare crescita economica e responsabilit sociale.

“La follia educativa”: il messaggio di Mons. Alfonso V. Amarante

Roma, 14 apr. – In un recente video diffuso dalla Pontificia Universit Lateranense (PUL), Mons. Alfonso V. Amarante, Rettore Magnifico dell’ateneo, ha condiviso una riflessione profonda sul ruolo dell’educazione nel contesto contemporaneo.

Mons. Amarante apre il suo intervento con un riferimento storico:

“Su un vaso di argilla dell’antica Babilonia, databile all’incirca 3000 anni a.C., si legge: ‘Questa giovent marcia nel profondo del cuore Quelli di oggi non saranno capaci di mantenere la nostra cultura’.”

Questo antico lamento sulla giovent serve da spunto per una critica attuale:

“Forse sar capitato anche a voi di incontrare dei tali che, armati di sapere a tutto punto, provano a riempire gli studenti di contenuti senza capire che la formazione una vera pazzia che richiede sempre un nuovo approccio.”

La Pontificia Universit Lateranense, che gode del titolo “universit del vescovo di Roma”, si impegna da sempre in questa “pazzia educativa”. Fondata nel 1773, l’universit offre corsi in filosofia, teologia, pastorale, diritto canonico, giurisprudenza, scienze della pace ed ecologia e ambiente. Nel 2023-2024, la PUL conta 1.137 studenti, provenienti principalmente dall’Europa (657), seguiti da Africa (180), Asia (169) e Americhe (130). Il corpo studentesco composto per il 40% da laici e per il 60% da ecclesiastici, religiosi e seminaristi.

Mons. Amarante sottolinea l’importanza di mettere lo studente al centro del processo educativo:

“Nell’universit del Papa al centro c’ ogni singolo studente, a cui si cerca di offrire quegli strumenti necessari per rispondere all’esigenza educativa e culturale.”