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domenica, 17 Agosto, 2025
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Milano, Sala: Comune non si riconosce in lettura riportata

Milano, 16 lug. (askanews) – “Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l’Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata. Da diversi mesi l’Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti; gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso. Nel contempo l’assessore Tancredi si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa”. Così in una nota il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo che oggi la Procura di Milano ha chiesto l’arresto di 6 indagati, tra cui l’assessore comunale Giancarlo Tancredi, in relazione all’inhiesta sull’urbanistica.

Ue, Commissione propone nuovo bilancio pluriennale da 2mila Mld

Bruxelles, 16 lug. (askanews) – Il commissario Ue al Bilancio, Piotr Serafin, ha presentato la proposta della Commissione europea per il nuovo Quadro finanziario pluriennale (il bilancio comunitario per gli anni 2028-2034) durante una riunione della commissione Bilancio del Parlamento europeo, questo pomeriggio a Bruxelles. In totale, la Commissione propone un bilancio pluriennale da 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Prodotto nazionale lordo totale dei paesi Ue, in aumento rispetto all’1,1% dell’attuale Quadro finanziario.

La riunione è cominciata molto in ritardo rispetto al programma (inizialmente era prevista alle 12.30), a causa della discussione nel collegio dei membri della Commissione, che è durata molto più del previsto, fino alle 16, a causa di controversie tra i membri, in particolare sulle proposte riguardo alla nuova struttura del bilancio comunitario, con un fondo unico centralizzato per paese che riunisce i fondi della Politica agricola comune e della Coesione, e alle nuove “risorse proprie”, che includono in particolare nuove “tasse” europee sul tabacco, sui rifiuti elettronici, sui profitti delle grandi imprese e sulle emissioni (Ets) più una parte dei “dazi climatici alle frontiere” (Cbam).

Secondo quanto ha indicato Serafin agli eurodeputati della commissione Bilancio, con le nuove “risorse proprie” i prelievi sul tabacco potrebbero apportare, in media, 11,2 miliardi di euro all’anno, quelli sui rifiuti elettronici 15,2 miliardi, quelli sui profitti delle grandi imprese 6,8 miliardi, mentre i contributi dal sistema europeo di scambio dei permessi di emissioni di CO2 (Ets) ammonterebbero a 9,6 miliardi all’anno e quelli dai “dazi climatici” del (“Carbon Border Adjustment Mechanism”) 1,4 miliardi di euro.

Il nuovo bilancio pluriennale proposto dalla Commissione riduce a quattro le attuali 7 rubriche di bilancio principali (compreso il capitolo per le spese amministrative), accorpando in particolare i fondi per la Politica agricola comune e quelli per la Coesione e lo sviluppo regionale in un’unica rubrica, quella dei “Piani nazionali e regionali di partenariato”, che, ha detto Serafin, “metteranno insieme riforme e investimenti entro un’unico quadro coordinato”.

Il bilancio dedicato ai “Piani nazionali e regionali di partenariato” per tutto il periodo 2028-2034 sarà, secondo la proposta della Commissione, pari a 865 miliardi di euro, di cui 302 miliardi per la Politica agricola comune e per quella della pesca e 218 miliardi per la Politica di coesione per le regioni meno sviluppate. Inoltre, viene introdotto nei Piani nazionali per la prima volta un obiettivo minimo, in percentuale, di spesa per la politica sociale, pari al 14% del totale ed è stato annunciato che verranno triplicati i fondi per le politiche relative agli Affari interni e alla sicurezza (gestione dell’immigrazione irregolare e delle frontiere, cooperazione transfrontaliera, lotta al terrorismo e al crimine organizzato).’ Un altro capitolo importantissimo del nuovo bilancio pluriennale, risultato anche qui da un accorpamento, è quello del nuovo “Fondo europeo per la Competitività”, da 410 miliardi di euro (451 miliardi insieme al “Fondo per innovazione”), che comprenderà il tradizionale programma per la ricerca e innovazione Horizon Europe, i fondi per l’industria della sicurezza, della difesa e dello spazio, i fondi per la “Transizione pulita” e la decarbonizzazione industriale, quelli per il settore digitale e quelli per salute, biotecnologie, ricerca in agricoltura e bioeconomia, nonché lo strumento finanziario “InvestEU”. I progetti industriali in questi riceveranno un sostegno dalla progettazione alla dimensione di scala industriale.

In questo contesto, il bilancio per la difesa e lo spazio verrà quintuplicato, rispetto alla situazione attuale, ha detto Serafin. con 131 miliardi di euro per i vari programmi del pacchetto chiamato “Resilienza e Sicurezza, Industria della Difesa e Spazio”. Altri 81 miliardi saranno dedicati allo strumento “Connecting Europe” volto a completare la rete delle infrastrutture europee, in particolare quelle transfrontaliere, e a finanziare anche la mobilità militare.

Infine, 200 miliardi di euro (con un aumento del 75%) saranno dedicati alla rubrica “Europa globale”, per la politica estera, l’allargamento dell’Ue, i partenariati con i paesi terzi e l’aiuto umanitario. Altri 100 miliardi di euro verranno impegnati, fuori dal Quadro di bilancio pluriennale, per dedicarli all’Ucraina, alla sua ricostruzione dopo la guerra e alla sua adesione all’Ue.

Parmigiano di montagna: quando il formaggio salva l’Appennino

Reggio Emilia, 16 lug. (askanews) – Ottantaquattro caseifici arroccati sull’Appennino emiliano sfidano ogni giorno la legge di gravit. Non solo quella fisica dei pendii scoscesi, ma soprattutto quella economica che spinge verso la pianura. Eppure qui, dove produrre costa di pi e la fatica doppia, nasce oltre un quinto del Parmigiano Reggiano. 884mila forme nel 2024, in crescita del 2,6%. Numeri che raccontano una resistenza diventata rinascita.

“Produrre Parmigiano Reggiano in montagna – spiega Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano – costa molto di pi rispetto alla pianura, oltre 10 euro al quintale del latte, oltre che essere difficile, complesso, perch coltivare terreni in pendii una difficolt ben diversa rispetto alla pianura. Ecco perch negli anni, nelle aree montane c’ stato un grande spopolamento. Grazie al progetto del Parmigiano Reggiano di Montagna, in realt noi abbiamo contenuto questa emorragia, anzi addirittura la produzione di montagna aumentata e si sono insediati tanti giovani. Qual l’elemento pi importante? Garantire un reddito a chi alleva in montagna, chi produce in montagna, che d un senso economico a rimanere in montagna”.

La svolta arriva nel 2016 con il marchio “Prodotto di Montagna”. Una certificazione che oggi vale 230mila forme e che dal 2025 garantir un premio di 20 euro a forma bollata a fuoco dopo 20 mesi di stagionatura. Perch il problema non solo produrre, ma rendere sostenibile una scelta di vita. Dal 1 al 4 agosto Casina di Reggio Emilia diventa la capitale di questa economia verticale, con 45 caseifici pronti ad animare la Fiera giunta alla 59 edizione.

“La possibilit di avere una remunerazione adeguata del prodotto – ricorda Riccardo Deserti, Direttore Generale Consorzio Parmigiano Reggiano – l’architrave sotto la quale leggiamo oggi il tema della montagna che oggetto dell’incontro di oggi. Il prodotto delle zone di montagna comunque in un buono stato di salute e su questo stiamo costruendo prospettive per il futuro”.

Onaf, l’organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio, ha nominato Casina “Citt del formaggio”, simbolo nazionale di una produzione che coinvolge oltre 800 allevatori attivi in tutta la montagna appenninica, capaci di fornire 425mila tonnellate di latte all’anno. Un’inversione di tendenza impensabile rispetto al decennio 2000-2010, quando nei territori montani della zona d’origine chiusero ben 60 caseifici. “I giovani al giorno d’oggi, soprattutto quelli che vengono dalla montagna – dice Maurizio Cineroli, assessore ai lavori pubblici del comune di Casina – hanno capito che vogliono vivere in montagna perch il loro paese, non c’ pi l’emigrazione di una volta verso la citt. vero che non abbiamo semmai proprio tutti i servizi, ma non che ci manchi poi tanto”.

Il Parmigiano Reggiano di montagna vale oggi il 21,7% della produzione totale Dop. Ma il vero valore non si misura solo in percentuali. A febbraio 2026 i vincitori del Palio che si svolger a Casina riceveranno il Casello d’Oro a Madrid. Un formaggio nato tra i monti che conquista il mondo, portando con s l’orgoglio di chi ha scelto di restare.

Trump valuta il licenziamento del Presidente della Fed Powell

New York, 16 lug. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha chiesto, martedì, a un gruppo di Repubblicani della Camera se dovesse licenziare il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. I presenti hanno espresso il loro consenso e Trump ha indicato che lo farà. A rivelarlo in esclusiva è la rete CBS che ha sentito fonti presenti all’incontro.

Il presidente aveva incontrato i deputati, dopo che il blocco posto ad un voto procedurale ha fatto slittare l’approvazione di un disegno di legge sulle criptovalute.

Sono settimane che Trump porta avanti l’idea della rimozione del presidente della Fed, tuttavia la possibilità va verifcata legalmente, poichè il licenziamento potrebbe avvenire solo “per giusta causa”, ma al momento nessuna “causa”, sembra forte abbastanza per essere autorizzata. Una tale decisione potrebbe avere ripercussioni negative sui mercati.

Siria, almeno un morto e 18 feriti in raid israeliani su Damasco

Roma, 16 lug. (askanews) – È di almeno un morto e 18 feriti il bilancio provvisorio delle vittine dei raid aerei israeliani su Damasco: lo ha reso noto il Ministero della Sanità siriano, che in precedenza aveva parlato di 13 feriti. Nella tarda mattinata l’esercito israeliano ha dichiarato di aver “colpito l’ingresso del quartier generale militare del regime siriano nell’area di Damasco”, in Siria.

“Le Forze di difesa israeliane (Idf) continuano a monitorare gli sviluppi e le azioni del regime contro i civili drusi nel sud della Siria – si legge nella nota – nel rispetto delle direttive politiche, le Idf stanno colpendo la zona e rimangono preparate a diversi scenari”. Israele ha effettuato anche attacchi aerei sulla città di Daraa, nella Siria meridionale, secondo quanto riportato oggi dall’agenzia di stampa Sana.

Sponz Fest nel segno dell’Eden, torna festival diretto da Capossela

Roma, 16 lug. (askanews) – Sponz Eden è il titolo della nuova edizione dello Sponz Fest, il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela, che torna dal 28 al 30 agosto nel centro storico di Calitri, in Alta Irpinia.

“Sulla scia dell’esperienza di Sponz Viern, un’edizione realizzata soprattutto grazie all’impegno e alla disponibilità delle associazioni, delle scuole e delle realtà del territorio, riprendiamo la tradizione dello Sponz Fest di fine agosto, realizzando un’edizione nel cuore vivo del borgo antico di Calitri – dichiara il direttore artistico Capossela – Le grotte, i vicoli, le piazzette e gli androni del paese sono il teatro naturale per l’incontro e per eventi aperti al pubblico, dove ogni spettatore è componente attiva”.

Il programma del Fest, che verrà svelato a breve, sarà come sempre vario e sfaccettato: concerti, performance, incontri, laboratori e tanto altro. Una serie di eventi che per tre giorni animerà il borgo irpino, alcuni dei quali suggeriti anche da ricorrenze: l’ottantesimo anniversario della pubblicazione di Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, l’omaggio al Maestro Roberto De Simone, il decennale dell’uscita de Il paese dei Coppoloni, le vive testimonianze dai conflitti in corso, gli ottant’anni della Liberazione dal nazifascismo, il settantesimo anniversario della nascita di Pier Vittorio Tondelli.

“È nel minuscolo che si nasconde il gigantesco – aggiunge Capossela – Così, accanto a spettacoli di artisti conosciuti, che si possono vedere anche in altri palcoscenici d’Italia e del mondo, mettiamo in scena le peculiarità che si possono cogliere soltanto in questo preciso luogo, il teatro-presepe vivente di una comunità. Fare, insomma, del paese il villaggio immaginato da Dylan Thomas nel suo ‘Bosco di latte’. Il villaggio viene dichiarato dalle autorità collettivamente pazzo e condannato all’isolamento, e in quel luogo, circondato da guerre e cupidigia, viene mandato un ispettore per impedire lo spandersi del contagio. In un mondo impazzito, il villaggio recintato è il solo luogo rimasto libero, e i suoi abitanti sono gli unici esseri sani e felici. La pazzia, il campo di concentramento, in realtà sono fuori. In questi tempi di sfacciata disumanità, lo Sponz Fest offre un recinto edenico all’innocenza, al senso di comunità, alla tutela dell’essere umano come patrimonio dell’umanità, per citare Silvano Agosti”.

“Se l’antico termine ‘eden’ significa recinto e giardino, costruiamo insieme Sponz Eden, il nostro paradiso terrestre: un luogo in cui coltivare l’innocenza e difenderla. La messa in scena di un altro mondo possibile, ha concluso l’artista.

Promosso dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali e finanziato su Fondi di Coesione Italia 21-27, nell’ambito dei progetti speciali in ambito culturale e turistico 2025, lo Sponz Fest è prodotto dall’Associazione Sponziamoci e La Cupa, in collaborazione con il Comune di Calitri e con il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione.

Il programma del Fest e ulteriori informazioni saranno disponibili a breve sul sito www.sponzfest.it

Bolaffi SpA annuncia la scomparsa di Alberto Bolaffi

Roma, 16 lug. (askanews) – È con immenso dolore che la società Bolaffi comunica la scomparsa del proprio presidente onorario, il Cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, avvenuta la scorsa notte notte, all’età di 89 anni.

Terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda dagli anni Sessanta fino al 2013, Alberto Bolaffi ha contribuito in modo determinante alla crescita e all’affermazione di Bolaffi S.p.A., valorizzando la tradizione, iniziata con suo nonno nel lontano 1890, e dando al commercio filatelico un ulteriore, grande impulso a livello nazionale e internazionale.

Calcio, Sarri allarme rientrato, "Solo visita di idoneità"

Roma, 16 lug. (askanews) – Allarme rientrato in casa Lazio per le condizioni di salute di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano aveva abbandonato la seduta di allenamento di stamane in seguito a quello che si pensava potesse essere un malore. Si temeva che Sarri avesse accusato dei problemi di salute prima di dirigere l’allenamento a Formello, sede del ritiro pre-campionato, tanto da essere stato portato in ua clinica romana per sottoporsi agli esami del caso. La Lazio, invece, ha smentito il malore, parlando di semplici controlli. “Il Mister Sarri sta rientrando a Formello e, come da programma, alle 18.00 sarà regolarmente alla guida dell’allenamento. Ha svolto stamattina una visita di idoneità approfondita, più completa rispetto agli esami effettuati dai calciatori al Training Center”, ha precisato il club biancoceleste. Niente di preoccupante, insomma, tanto che Sarri, accompagnato dallo stesso Fabiani, ha lasciato la clinica nel primo pomeriggio proprio per dirigersi all’allenamento.

Dl Infrastrutture, governo pone questione di fiducia al Senato

Roma, 16 lug. (askanews) – Il governo ha posto la questione di fiducia al cosiddetto Dl Infrastrutture, che prevede anche la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A comunicare la decisione, a nome dell’esecutivo – nell’Aula del Senato – è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha posto la questione di fiducia al testo approvato dalla Camera, non essendosi concluso l’esame in VIII Commissione a Palazzo Madama.

Il decreto Infrastrutture reca misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonchè l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti.

Lavoro, Fumarola: è tempo di un grande patto della responsabilità

Roma, 16 lug. (askanews) – “E’ tempo di stringere un grande patto della responsabilità: Governo, sindacato e sistema delle imprese che partecipino insieme verso obiettivi comuni”. A lanciarlo è la leader della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco del XX congresso confederale.

“In una società complessa – ha detto – nessun decisore ha tutte le risposte, nessuno può illudersi di poter governare da solo il cambiamento. Coinvolgere gli attori sociali significa costruire politiche più concrete, attuabili, aderenti alla realtà”. La numero uno della Cisl ha ricordato che “serve coraggio. E’ più facile restare nel porto sicuro che salpare in mare aperto. Ma è proprio ciò che va fatto”.

Fumarola ha chiamato a raccolta “il meglio di ogni equipaggio” per disegnare “insieme la rotta” e “scegliendo i porti più giusti”, sapendo che “ogni sforzo, se condiviso, sarà nell’interesse di tutti”. La leader della Cisl ha dunque sollecitato istituzioni e parti sociali a investire in “un grande accordo per la crescita e la coesione sociale, che unisca le parti riformiste e responsabili; per rimuovere tante, troppe tare antiche; per fare le riforme che attendiamo da decenni; per rispondere alle urgenze che bussano alla porta in questa stagione di sfide epocali”.

La “via della corresponsabilità”, ha proseguito Fumarola, è “un sentiero sempre pieno di ostacoli, sempre in salita. Molto più semplice delegare, molto più facile prendersela con qualcuno se le cose non funzionano, piuttosto che rimboccarsi le maniche e affondare le mani nella creta del possibile”.

“Non ci siamo mai tirati indietro – ha aggiunto la leader della Cisl – non lo faremo ora, perché sappiamo che dalle decisioni di oggi dipendono gli equilibri economici, la salute della società e la tenuta democratica dei prossimi vent’anni. Nel mondo, in Europa e anche in Italia”. La partecipazione, secondo Fumarola, è “chiave. Non solo come metodo o strategia, ma come risveglio profondo. Come atto consapevole di ripresa del controllo. Come risposta viva a una stagione che ci ha anestetizzati, resi sonnambuli, prigionieri di logiche più grandi di noi”.

Il castello di Montaldo e il futuro del turismo d’elite

Roma, 14 lug. (askanews) – Il settore del turismo d’affari in Italia fatica a trovare strutture che sappiano coniugare prestigio, esclusivit e funzionalit per i grandi brand nazionali e internazionali. Questa carenza rappresenta un’opportunit mancata in un mercato che nel 2023 ha registrato 852 milioni di presenze turistiche nel Paese, con i Millennial (28-42 anni) che costituiscono il 41% del totale. In particolare, il Piemonte ha visto nel 2024 oltre 6,28 milioni di arrivi turistici e 16,89 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente del 3,6% e del 4,1% rispetto all’anno precedente, dimostrando un potenziale ancora in crescita.

In questo contesto si inserisce l’esperienza del Castello di Montaldo, dimora storica dell’anno 1011(Sec. XI) completamente restaurata, che sotto la guida del Gruppo R diventata un punto di riferimento per il turismo d’affari e per il team building di alto livello e dei ricevimenti.

‘Abbiamo rilevato il Castello di Montaldo da un fallimento, dopo che erano stati spesi svariati milioni di euro per il restauro e la ristrutturazione’, racconta Giuseppe Remondi, alla guida del Gruppo R, societ specializzata in investimenti immobiliari. ‘In soli sei mesi dalla vittoria dell’asta nel novembre 2016, abbiamo investito quasi mezzo milione di euro per rimettere in moto la struttura e ad aprile 2017 era gi operativa’.

Il Castello di Montaldo non solo una struttura ricettiva, ma un vero e proprio ecosistema che comprende quattro attivit integrate: centro benessere, albergo, ristorante e centro congressi. Questa combinazione si rivelata vincente, specialmente per il segmento business.

‘Ci distinguiamo perch offriamo alle aziende la possibilit di mandare i corsisti in una realt che non il solito albergo anonimo’, spiega Remondi. ‘Qui c’ anche il momento ludico: alla sera o al mattino, prima o dopo i corsi, ci si pu concedere un passaggio nella Spa, godere di un panorama fantastico, vivere l’esperienza di un castello. Questo rappresenta un vantaggio sia per il corsista che viene volentieri, sia per l’azienda che beneficia della maggiore concentrazione dei partecipanti’.

La posizione strategica, a pochi chilometri da Torino ma immersa in 20 ettari di propriet su una collina con un microclima particolare, ha attratto brand di prestigio internazionale. ‘Abbiamo ospitato aziende del calibro di Louis Vuitton e Cartier che sono venuti da Parigi con tutti gli Store Manager d’Italia e l’amministratore delegato di Milano per fare team building’, rivela Remondi. ‘Anche Loro Piana, acquisita da LVMH diventata nostra cliente. Anche Stefano Barrese, numero uno di Intesa Sanpaolo, tiene tutti i meeting con i 20 regional manager al Castello di Montaldo’.

Il team building assume forme innovative e personalizzate: ‘Per Fideuram e San Paolo Invest, due banche di propriet di Intesa Sanpaolo, gli chef del castello hanno insegnato ai manager a impastare acqua e farina, fare la pasta fresca, cuocerla e mangiarla tutti insieme. L’obiettivo era trasmettere che, pur essendo due banche diverse, la propriet la stessa e devono operare sul territorio in modo sinergico, non conflittuale’.

La struttura non si limita al turismo d’affari. ‘Oggi il 50% del fatturato proviene dai matrimoni ed eventi, mentre l’altro 50% suddiviso tra congressi, hotel e spa’, precisa Remondi. ‘L’anno scorso si sposato da noi il calciatore della Juventus Daniele Rugani con Michela Persico, un matrimonio di grande successo finito su tutte le testate nazionali con il nome del Castello di Montaldo’.

Il Gruppo R non si ferma e guarda al futuro con un’espansione sostenibile: ‘Stiamo riqualificando le scuderie reali del Castello, che diventeranno una seconda Spa con 40 camere e un secondo ristorante. Abbiamo anche installato un parco fotovoltaico sui tetti della nuova area, con pannelli di colore rosso per rispettare le indicazioni della sovrintendenza trattandosi di una dimora storica’.

L’esperienza del Castello di Montaldo rappresenta un caso emblematico di come il patrimonio storico italiano possa essere valorizzato attraverso un’offerta turistica diversificata e di alta qualit, capace di attrarre sia il turismo leisure che quello business. Con una spesa turistica in Piemonte che ha raggiunto 48,8 miliardi di euro nel periodo gennaio-novembre 2023, superando i 32,3 miliardi registrati nel 2019, il potenziale di crescita per strutture di questo tipo appare significativo.

La formula vincente sembra essere quella di offrire un’esperienza esclusiva ma a prezzi competitivi. ‘Non abbiamo prezzi esagerati, non ce ne approfittiamo’, conclude Remondi. ‘Avendo comprato bene il castello, possiamo permetterci di proporre prezzi ragionevoli, nello spirito di dare continuit alle relazioni con le aziende clienti’.

Ue, la Commissione propone il nuovo bilancio pluriennale da 2mila miliardi

Bruxelles, 16 lug. (askanews) – Il commissario Ue al Bilancio, Piotr Serafin, ha presentato la proposta della Commissione europea per il nuovo Quadro finanziario pluriennale (il bilancio comunitario per gli anni 2028-2034) durante una riunione della commissione Bilancio del Parlamento europeo, questo pomeriggio a Bruxelles. In totale, la Commissione propone un bilancio pluriennale da 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Prodotto nazionale lordo totale dei paesi Ue, in aumento rispetto all’1,1% dell’attuale Quadro finanziario.

La riunione è cominciata molto in ritardo rispetto al programma (inizialmente era prevista alle 12.30), a causa della discussione nel collegio dei membri della Commissione, che è durata molto più del previsto, fino alle 16, a causa di controversie tra i membri, in particolare sulle proposte riguardo alla nuova struttura del bilancio comunitario, con un fondo unico centralizzato per paese che riunisce i fondi della Politica agricola comune e della Coesione, e alle nuove “risorse proprie”, che includono in particolare nuove “tasse” europee sul tabacco, sui rifiuti elettronici, sui profitti delle grandi imprese e sulle emissioni (Ets) più una parte dei “dazi climatici alle frontiere” (Cbam).

Dazi, Schlein: va sostenuta Ue in negoziato, ok contromisure dove fa più male

Roma, 16 lug. (askanews) – “Bisogna sostenere fino all’ultimo momento utile il negoziato che sta portando avanti l’Unione europea, essendo pronti a mettere subito sul tavolo in questa discussione da qui al primo agosto anche contromisure adeguate, che colpiscano dove fa male: i servizi digitali ad esempio le grandi multinazionali del Big Tech americano a questo sicuramente Trump è sensibile e deve capire che questi dazi farebbero male anche all’economia americana”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein arrivando al congresso della Cisl a Roma.

“Sostenere da subito il negoziato europeo e chiediamo ancora al governo di riferire in Aula e al Paese per spiegare che strategia sta adottando per sostenere questo negoziato e anche che cosa fare nel caso nell’assenza di un accordo, perché le imprese e i lavoratori sono molto preoccupati”, ha sottolineato.

Olivia Sellerio canta "Zara Zabara, canzoni per Montalbano"

Roma, 16 lug. (askanews) – In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri, Olivia Sellerio presenta in concerto “Zara Zabara, Canzoni per Montalbano”, tutti le canzoni scritte, arrangiate e interpretate per il Commissario Montalbano e il Giovane Montalbano I e II.

Cinque i concerti in cinque luoghi simbolo della Sicilia: il 17 luglio al Teatro Panoramiche dei Templi di Agrigento, il 25 luglio al Baglio di Stefano di Gibellina, l’8 agosto al Castello di Donnafugata a Ragusa, il 5 settembre al Teatro Greco di Taormina e il 7 settembre alla Villa Romana di Realmonte.

Il tour proseguirà poi in autunno e per tutto il 2026.

È inoltre in preparazione, sempre all’interno delle celebrazioni per il centenario di Camilleri (nato il 6 settembre 1925), una rilettura del repertorio di Zara Zabara con l’Orchestra Jazz Siciliana di The Brass Group di Palermo, che andrà poi a realizzarsi in una serie di concerti al Real Teatro di Santa Cecilia e in un nuovo album con gli arrangiamenti per orchestra di Pietro Leveratto.

Oltre ai brani contenuti nell’album “Zara Zabara. 12 Canzoni per Montalbano” (Warner Musica 2019), Olivia Sellerio presenta in concerto insieme al suo quintetto anche altri brani, sempre legati a Camilleri e al commissario di Vigata. In particolare, U scrusciu d’u mari, scritta e dedicato allo scrittore siciliano a un anno dalla sua scomparsa e inserita nel 2020 nell’episodio “La Rete di protezione” del Commissario Montalbano. Quando a Camilleri chiedevano cosa più gli mancasse della Sicilia, il “mastro di parole” rispondeva u scrusciu d’u mari, il rumore del mare.

E ci sono i briganti in agguato, invece, in Latri di passu, per estensione gente da cui guardarsi. Un brano che parla di una storia di delusione, di amicizia tradita, di fiducia mal riposta in chi, sedicente amico, nella cattiva sorte, ci volta le spalle. Da una poesia di Andrea Camilleri che vent’anni fa la regalò ad Olivia perché la mettesse in musica (per il cd Accabbanna uscito nel 2005 per EGEA).

Nel live, ad affiancare il canto di Olivia, il suono nobile del violoncello, la pulsione del contrabbasso e le chitarre – diverse a seconda dell’umore del brano – in una fitta rete di linee melodiche; un impasto di corde e archi a dialogare coi sapienti effetti della chitarra elettrica, un accordo acustico-elettronico a favorire l’incontro di sonorità più attuali con quelle della tradizione colta o popolare, siano i temi di origine extraeuropea, il jazz o la musica d’autore del secondo Novecento.

Nei brani della cantautrice palermitana, ancora una volta capace di trasformare racconto e sentimento in musica, convivono atmosfere mediterranee, sonorità dell’Atlantico, polvere d’Africa e folk americano; nella sua voce piena di reminiscenze e di parole attente le storie si intrecciano al melos siciliano e a mille radici di altri modi e mondi, a fare spola tra la Sicilia e altrove.

Storie d’amore, di spartenza e resistenza, di denuncia, di accoglienza cantate dalla sua voce magnetica, scura, viscerale, una voce matrioska che ne contiene tante.

Olivia Sellerio nasce e vive a Palermo, da anni divisa tra i libri e la musica. Cresce nell’amore per le storie e il piacere di condividerle che diventa mestiere, eredita “cuore di carta e sangue d’inchiostro”, e sono questo battito, questo respiro, a muovere per primi la sua voce, il desiderio di farsi tramite di un racconto, testimone di canzoni che racconto sono due volte, di musica e parole.

Un cammino che parte in Sicilia e presto la conduce attraverso altri generi e luoghi della musica, travalica i confini con nuovi incontri dirompenti, ma in Sicilia più che spesso la riporta.

Da anni impegnata nel rinnovare la tradizione musicale della sua terra, il suo lavoro, oggi, è un mosaico nel quale convivono interpretazioni di riconoscibile impronta jazz con vocalità mediterranee e africane, latinoamericane e neolatine, che si fondono in un incontro inedito, un’opera di ricerca e sintesi che accorda linguaggi e generi musicali dei mondi diversi – interpretati da Olivia nel tempo – coniugandoli fra loro e al melos siciliano, dai successi internazionali di “Accabbanna”, che nel 2005 firma a quattro mani con Pietro Leveratto – affascinante e inedita commistione tra canto popolare siciliano e jazz d’autore, che la porta sui grandi palchi della scena nazionale e internazionale -, alle canzoni che dal 2014 scrive e canta per le serie del commissario di Vigàta raccolte e pubblicate da Warner Music in Zara Zabara.

Per i suoi lavori in lingua siciliana Olivia ha ricevuto: il Premio speciale “Donna di scena” 2006; il Premio Donna nel Jazz 2006; il Premio Rosa Balistreri – Alberto Favara 2013; il Premio Efebo d’Oro per Nuovi Linguaggi per la Musica 2015; il Premio Donna del Mediterraneo per le Arti dello Spettacolo 2018; il Premio A.N.D.E. 2018; il Premio Mimosa d’oro 2021.

Toscana, Conte: Giani? Questione non nome, chiediamo rinnovamento

Roma, 16 lug. (askanews) – In Toscana M5s non pone una “questione di nomi”, ma chiede “un forte segnale di rinnovamento” per far arte della coalizione elettorale. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, conversando con i giornalisti alla Camera. “Noi non poniamo mai questioni di poltrone ma questioni politiche serie. Veniamo da un’opposizione al quinquennio di Giani, abbiamo chiesto forti segnali di rinnovamento. Vedremo se questi segnali arrivano, una questione innanzitutto giocata all’interno del Pd”.

In generale, “noi chiediamo un vero rinnovamento, una decisione che prender il territorio, come altrove: penso alle Marche, al Veneto. Il nostro territorio, nelle assemblee che sono state fatte, chiede un forte segnale di rinnovamento per poter giustificare una corresponsabilit nel nuovo governo”.

Bertinelli: “Dazi? Il Parmigiano Reggiano raddoppia investimenti Usa”

Reggio Emilia, 16 lug. (askanews) – “Un extra-dazio del 30% che si somma a quello del 15% pagato dal 1964 porterebbe il prezzo del Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti da 22 a 32-34 dollari alla libbra. Ma chi ci compra lo fa perch siamo molto di pi di un pezzo di formaggio”. Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, commenta cos i dazi annunciati dal presidente Trump sul primo mercato estero della Dop italiana.

“Il Parmigiano Reggiano rappresenta l’8% del mercato dei Parmesan negli Stati Uniti e costa gi il doppio rispetto a un Parmesan generico – spiega Bertinelli in occasione della conferenza stampa per la presentazione della 59esima edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano a Casina -. L’alternativa al dazio non dal nostro punto di vista il contro-dazio, ma aumentare gli investimenti per far conoscere a sempre pi americani che il Parmigiano Reggiano non un Parmesan”.

Il Consorzio ha gi avviato iniziative di marketing importanti: “Siamo main sponsor dei Jets, la squadra di football americano di New York – prosegue il presidente -. E’ la prima volta che un’azienda italiana sponsor nel football americano, in modo che sempre pi cittadini conoscano il nostro formaggio”.

Parallelamente, il Consorzio sta diversificando i mercati: “Da diversi anni stiamo investendo in mercati che stanno rispondendo benissimo come Norvegia, Danimarca, Svezia e Giappone, dove nei prossimi 3 anni investiremo oltre 3 milioni di euro. Siamo preoccupati dei dazi e ci auguriamo che la diplomazia trovi un punto di atterraggio, ma l’aumento degli investimenti negli Stati Uniti e i nuovi mercati danno pi serenit al mondo del Parmigiano Reggiano”.

Inchiesta Milano, Conte: i responsabili politici traggano conseguenze

Roma, 16 lug. (askanews) – M5s si aspetta che “chi ha la responsabilit politica” dei fatti di Milano “ne tragga le conseguenze”. Lo ha detto il leader del Movimento Giuseppe Conte, rispondendo a chi gli chiedeva un giudizio sulla richiesta di arresto nei confronti di un assessore della giunta Sala.

“Col ‘salva Milano’ – ha ricordato – abbiamo fatto una battaglia per dire che non si pu gestire una citt consentendo a speculatori e affaristi di arricchire le proprie tasche a scapito dell’interesse di tutti. Lasciamo che la magistraturta faccia il suo corso, non entriamo mai nelle vicende giudiziarie. Ma per quanto riguarda responsabilit politica attendiamo che se ne traggano le conseguenze da chi ha la responsabilit”.

Ha aggiunto l’ex premier: “Quando si tratta di legalit non vogliamo mai la testa dall’altra parte e non guardiamo in faccia a nessuno. Non si pu assolutamente creare la logica dei due pesi, delle doppie misure. Noi a Milano abbiamo detto quello che correva sulla bocca di tutti: che sui progetti sull’edilizia c’era opacit, una situazione torbida che adesso sta venendo fuori. Nessuno si deve sorprendere”.

Estes Park, tra montagne del Colorado una perla accessibile a tutti

Estes Park (Colorado), 16 lug. (askanews) – Ora raggiungibile pi facilmente grazie a un volo diretto Roma-Denver di United Airlines, Estes Park in Colorado, una perla tutta da scoprire. Incastonata ai piedi delle Montagne Rocciose innevate, vanta panorami mozzafiato, tra cui la cima Longs Peak, alta 4.200 metri. Una magia montana tra i consigli di Brand Usa, Visit Colorado e Visit Estes Park.

“Vorrei invitarvi tutti a Estes Park, in Colorado. Qui adoriamo i turisti italiani. C’ un nuovo volo diretto per l’aeroporto internazionale di Denver e da l ci vogliono solo 90 minuti per raggiungerci. Siamo proprio ai piedi del Parco Nazionale delle Montagne Rocciose. Estes Park famoso per la fauna selvatica che si pu osservare e per la bellezza paesaggistica, e poi ovviamente per la natura che ci circonda”, afferma Rachel Oppermann, Visit Estes Park.

Estes Park un’affascinante cittadina di montagna, capce di coniugare avventura e relax, con un vivace centro, negozi particolari e ristoranti locali come The Rock Inn Mountain Tavern o Claire’s o ancora Bird + Jim. Ma Estes Park anche un esempio di inclusione, secondo la lunga e importante tradizione americana.

“Il Parco Nazionale delle Montagne Rocciose estremamente accessibile. Una delle possibilit nata da una famiglia che voleva offrire l’opportunit ad altri, come avevano sperimentato per il proprio figlio, di utilizzare una sedia a rotelle da escursione (All-Terrain). L’hanno donata al parco e a Rocky Mountain Conservancy. In pratica, gratuita se serve una sedia a rotelle per escursione per l’intera giornata, da utilizzare su alcuni dei nostri sentieri pi pianeggianti e accessibili e si pu prenotare chiamando l’Estes Park Mountain Shop”, dice Kyle Patterson, National Park Ranger.

L’atmosfera quella familiare, con la ricca offerta gastronomica e l’accesso al Parco Nazionale delle Montagne Rocciose. E ancora un paradiso per gli amanti del benessere e una opportunit – per i pi romantici – di osservare le stelle grazie all’assenza di inquinamento luminoso.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Linda Verzani

Immagini askanews

Usa, Trump con piedi gonfi e lividi, timori per la sua salute

New York, 16 lug. (askanews) – Le foto scattate al presidente Donald Trump, durante l’incontro con i giornalisti di martedì 15 luglio e quelle di domenica 14, durante la partita di calcio per la Coppa del Mondo per Club, hanno suscitato nuovi timori sulla sua salute. Le foto di ieri mostrano il make up ricoprire lividi e ferite sulla mano destra di Trump, mentre quelle di domenica hanno immortalato scarpe slacciate e caviglie estremamente gonfie.

Secondo esperti consultati dal Mirror, potrebbero essere segno di una trombosi venosa profonda, insufficienza cardiaca o malattie renali o epatiche. Qualcuno ha insinuato che potrebbero esserci sintomi di demenza, visti i 79 anni, uno stile di vita non sano e alcuni precedenti familiari.

A Mondi Sonori il concerto "Da Roma a Buenos Aires", dirige Lanzetta

Roma, 16 lug. (askanews) – Al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma prosegue Mondi Sonori, l’originale festival dedicato alla musica come esperienza trasversale con un ricco calendario di eventi tra concerti, lezioni d’ascolto, incontri e spettacoli fino al 31 ottobre 2025. Il 17 luglio è in programma il concerto “Da Roma a Buenos Aires”.

Con l’ideazione e la direzione artistica della direttrice del Museo l’Architetto Sonia Martone, Mondi Sonori si articola in quattro sezioni tematiche, ciascuna con un’identità ben definita: Congegni Sonori – strumenti musicali liuteria etnomusicologia e nuove pratiche esecutive (con la supervisione artistica di Gianluca Dessì); Scenari Sonori – la musica il teatro e la letteratura (con la supervisione artistica di Stefano Saletti); Incanti Sonori – la magia dell’Opera lirica, patrimonio dell’Umanità, guide all’ascolto e partecipazione pubblica (con la supervisione artistica del Maestro Germano Neri); Universi Sonori – Musica tra tradizione popolare, cinema e antiche sonorità (con la supervisione artistica del Maestro Giuseppe Lanzetta).

Quest’ultima sezione inaugurerà il 17 luglio alle 19.30 con il concerto “Da Roma a Buenos Aires”, un viaggio musicale tra due mondi e due sensibilità. Protagonisti, sotto la direzione artistica del Maestro Lanzetta, saranno i solisti dell’Orchestra da Camera Fiorentina, con la partecipazione straordinaria del bandoneonista Giancarlo Palena, giovane talento tra i più brillanti del panorama europeo.

Il programma del concerto propone un raffinato intreccio di suggestioni cinematografiche e atmosfere sudamericane: Ennio Morricone – Western Medley; Nino Rota – Omaggio a Federico Fellini; Giorgio Sangeniti – Giulietta Spider; Astor Piazzolla – Adios Nonino, Soledad, Sur, Le Grand Tango, Libertango, Seducción.

Giancarlo Palena, classe 1995, ha avviato una carriera internazionale dopo aver studiato con maestri del calibro di Mario Stefano Pietrodarchi e Owen Murray. Si è formato tra l’Italia, Londra e Varsavia e ha suonato da solista in prestigiose sale da concerto internazionali come la Royal Festival Hall di Londra e la Royal Opera House di Muscat. Vincitore nel 2019 del Sir Karl Jenkins Music Award, Palena è interprete versatile e appassionato, con una particolare predilezione per il repertorio contemporaneo e per il bandoneón, strumento simbolo del tango argentino.

Sul podio il Maestro Giuseppe Lanzetta, fondatore e direttore stabile dell’Orchestra da Camera Fiorentina, con oltre 1.800 concerti all’attivo e una carriera che lo ha portato a dirigere nei più importanti teatri del mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Musikverein di Vienna. Lanzetta è attualmente Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, docente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e figura di riferimento nel panorama musicale italiano ed europeo.

Fondata nel 1981, l’Orchestra da Camera Fiorentina è oggi una delle più affermate realtà musicali italiane.

Il Museo, parte dell’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei Nazionali della città di Roma, oggi sotto la direzione ad interim di Luca Mercuri, con la sua straordinaria collezione di strumenti musicali antichi e del mondo, rappresenta il contesto ideale per questa rassegna che fonde musica eseguita e patrimonio storico. Il costo del biglietto d’ingresso di 6 euro include anche la visita alle sale espositive prima del concerto.

Mattarella: obiettivi irrinunciabili diritto a lavoro e a retribuzione

Roma, 16 lug. (askanews) – “L’effettività del diritto al lavoro e alla retribuzione necessaria per un’esistenza libera e dignitosa sono state ragione e motore di progresso, coesione, di libertà, di civiltà. Sono obiettivi irrinunciabili, tanto più nel contesto di sconvolgimenti geopolitici, climatici, innovazioni tecnologiche, mutamenti che riguardano non solo sistemi produttivi ma la stessa dimensione antropologica”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al XX congresso della Cisl a Roma.

“Ricomporre il lavoro che rischia di frammentarsi, affrontare le sfide di mercati sempre più sottoposti a choc, talvolta indotti, le prove poste dall’intelligenza artificiale, tenere saldo il primato della persona, sono terreni di impegno decisivi, che devono tenere insieme parti sociali e istituzioni, in uno sforzo corale per lo sviluppo del Paese”, ha sottolineato il Capo dello Stato.

“La connessione tra lavoro, democrazia ed equità, evidenzia la utilità di considerare insieme salari e misure relative ai bisogni e ai diritti dei cittadini sul terreno della casa, della salute, dell’istruzione, della sicurezza sul lavoro. Iniziative in grado di incidere positivamente su una struttura demografica fortemente squilibrata”, ha aggiunto Mattarella.

Mattarella: libertà e democrazia solo con partecipazione lavoratori

Roma, 16 lug. (askanews) – “Libertà e democrazia, in Italia e in Europa, hanno bisogno della partecipazione dei lavoratori. Una partecipazione protagonista e indispensabile per rafforzare i valori costituzionali, per far sì che uguaglianza e sviluppo, dignità del lavoro, contribuiscano a una condizione di piena cittadinanza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al XX congresso della Cisl a Roma.

“La scelta della CISL, di porre al centro del proprio XX Congresso Confederale “Il coraggio della partecipazione” è dunque un segno positivo, oltre che un contributo al confronto sociale e politico”, ha aggiunto il Capo dello Stato, augurando “buon lavoro alle delegate e ai delegati riuniti a Roma in questi giorni”.

Iran: sul nucleare pronti a negoziare il prima possibile

Roma, 16 lug. (askanews) – L’Iran è disposto a negoziare il più presto possibile con tutte le parti in causa per risolvere politicamente la questione nucleare: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Aragchi, al termine di un colloquio con l’omologo cinese Wang Yi.

L’Iran “è pronto a tenere negoziati e consultazioni con tutte le parti il prima possibile, sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, con l’obiettivo di trovare una soluzione politica alla questione nucleare iraniana”, ha dichiarato Araghchi. Il capo della diplomazia iraniana ha infine ribadito che Teheran “non sta sviluppando armi nucleari, ma allo stesso tempo non rinuncia al suo legittimo diritto all’uso pacifico dell’energia atomica”, posizione condivisa anche da Wang.

Il ministro degli Esteri cinese da parte sua ha riafffermato il sostegno di Pechino al dialogo continuo dell’Iran “con tutte le parti”, mentre la Cina è “disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della questione nucleare iraniana e nella promozione della stabilità in Medio Oriente”.

Calcio, Sarri malore in allenamento, ricoverato per accertamenti

Roma, 16 lug. (askanews) – Maurizio Sarri è stato ricoverato in ospedale nella mattinata di mercoledì 16 luglio. Il tecnico della Lazio, secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbe accusato un malore dopo l’allenamento, che aveva diretto in mattinata. E ora si starebbe sottoponendo ad accertamenti.

Sarri ha diretto l’allenamento della Lazio nella mattinata di mercoledì, tutto regolare. Allenamento svolto a Formello, dove il club sta effettuando il ritiro pre-campionato. Al termine l’ex tecnico di Juventus e Napoli avrebbe avvertito un malore e velocemente è stato ricoverato presso la clinica Villa Mafalda, una struttura privata. Il tecnico, classe 1959, si sta sottoponendo ad accertamenti per capire le cause del problema. Non filtra nulla sulle sue condizioni.

Nuoto, Taddeucci: "Medaglia coronamento di una carriera"

Roma, 16 lug. (askanews) – “Mi mancava questa medaglia, è il coronamento di una carriera. Sono contenta. È stato difficile gareggiare, l’acqua era troppo calda. Avevamo immaginato un’altra gara con l’australiana che pensavo partisse più avanti”. Così Ginevra Taddeucci, argento mondiale nella 1o km in acque libere a Singapore. “Lei – ha proseuito – ha disputato una grande prova e non l’ho mollata mai. Vedevo che le altre non si staccavano e tentavo di spingerla per indurla ad aumentare il ritmo. Faceva troppo caldo e le condizioni era terribili. E’ la mia prima medaglia mondiale, che non so se sia il mio ultimo; voglio ringraziare il mio allenatore Giovanni Pistelli, il mio gruppo sportivo delle Fiamme Oro, la mia famiglia e soprattutto mia madre che è eccezionale e tante volte non so come esprimerle la mia gratitudine”.

Riguardo la gestione dell’evento Taddeucci rimarca quanto sia “stata irrispettosa nei confronti degli atleti. Solo poche ore prima della gara la World Aquatics scopre problemi sulla qualità dell’acqua e l’annulla a mezzanotte evidenzia ampie falle organizzative. A breve sarà riformato il comitato degli atleti e spero che cambino parecchie cose nella gestione degli eventi di fondo. Così non si può andare avanti”, sottolinea l’atleta tesserata anche per la Canottieri Napoli che si riferisce pure alle Olimpiadi di Parigi e all’acqua della Senna. “Dopo i disagi patiti con le Olimpiadi trovo assurdo che si ripetano certi errori un anno dopo”, conclude Taddeucci quest’anno ha nuotato tanto affrontando ben nove gare tra World Cup e gli europei di Stari Grad dove ha anche vinto la 5 chilometri. (Foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM – Inside)

MotoGp, Marquez: "A Brno con l’incognita della prima in Ducati"

Roma, 16 lug. (askanews) – Pochissime ore di break e 12esimo appuntamento del 2025 per la MotoGp che sarà in gara domenica in Repubblica Ceca. Sarà l’ultimo weekend di gara prima della consueta pausa estiva e si torna dopo cinque anni a Brno, una delle piste più storiche e leggendarie nel calendario della MotoGP. Uno dei tracciati dal layout più particolare con il settore quattro tutto in salita fino alla linea del traguardo. Si torna indietro negli anni con tre successi Ducati firmati rispettivamente da Capirossi nel 2006, Stoner nel 2007 e Dovizioso nel 2018. Marc Márquez, tre volte vittorioso a Brno in MotoGP (2013, 2017 e 2019), punta ad essere tra i protagonisti per allungare ancora il suo margine in classifica e godersi a pieno le tre settimane di stop che seguiranno la gara di domenica. “Vengo da un weekend all’attacco. Ho provato a gestire, anche considerato il meteo di sabato, ma alla fine ho preso qualche rischio e ho centrato il massimo obiettivo anche a livello di punti. Qui a Brno partiremo un po’ da zero, non ho mai girato qui con la Ducati e anche a livello di asfalto non sappiamo bene cosa troveremo. Questo è decisamente uno dei tracciati più belli e impegnativi dell’intero calendario e non vedo l’ora di scendere in pista” dice il leader del Mondiale. Pecco Bagnaia aggiunge: “Anche in Germania, dopo una Sprint davvero complicata, siamo riusciti a fare uno step nella gara di domenica. Sono contento del podio anche se vorrei qualcosa di più. Brno è sempre stato uno dei miei tracciati preferiti e sono contento di tornare a correre qui. Continuiamo a lavorare, soprattutto per trovare più grip al posteriore, un aspetto su cui abbiamo fatto fatica nell’ultimo weekend”.

Calcio, Pioli: "Tornare a Firenze la cosa giusta da fare"

Roma, 16 lug. (askanews) – “Venire a Firenze era la cosa giusta da fare”. Così Stefano Pioli che torna alla guida della Fiorentina dopo le esperienze recedenti. Ha detto di vivere “molto delle mie emozioni” e di non aver avuto dubbi sulla scelta. Ha descritto l’esperienza attuale come il “momento più alto della mia carriera”, con “ottime sensazioni” grazie allo “spessore umano” trovato e a un centro sportivo “tra i più belli che abbia mai visto”. Ha aggiunto: “Mi sento pronto per fare un grandissimo lavoro.” Con un contratto triennale, Pioli ha fissato obiettivi ambiziosi: “Vogliamo provare ad alzare un trofeo e andare in Champions.” Pur riconoscendo la difficoltà, ha affermato: “Noi dobbiamo provare a fare meglio degli avversari. Qui abbiamo tutto per lavorare bene.” Ha ribadito la sua “voglia di sfide”, spiegando che altrimenti avrebbe fatto “scelte più comode”. La Conference League è vista come un impegno serio: “La preparazione sarà orientata nel cominciare bene il preliminare e una volta passati quelli penso che la Fiorentina debba avere le ambizioni per arrivare fino in fondo.” Il tecnico ha insistito sulla qualità dei giocatori, affermando: “Io voglio più giocatori possibili di qualità, poi chiaro che essa non basta, ma nella mia testa c’è quella di mettere una squadra con giocatori di qualità.” Ha sottolineato l’importanza di uno stile di gioco chiaro e fluido, non legato a un modulo fisso: “Ormai le strutture di gioco sono fluide per cui non ragionerei di modulo. Voglio trasferire alla squadra certi concetti.” L’imprevedibilità è un concetto chiave: “L’imprevedibilità è la base per battere gli avversari.” Ha menzionato la possibilità di far convivere in attacco giocatori come Kean, Dzeko e Gudmundsson: “Non saremo sempre gli stessi ma l’idea di farli giocare tutti insieme c’è. Poi molto dipenderà dalla loro capacità di collaborare. Ripeto: più giocatori di qualità abbiamo e più abbiamo possibilità di vincere.” Pioli ha elogiato Moise Kean (“Con Moise ho parlato in questo periodo ma non so se ho inciso sulla scelta di restare. Lui è molto grato a Firenze. In questi giorni l’ho visto sereno e voglioso di lavorare. È un giocatore molto forte”), Edin Dzeko (“È un giocatore di grande valore e che alza il livello della squadra”), e Albert Gudmundsson (“È un giocatore di qualità, di grande intelligenza e che ama determinare. Lui è uno che dà tante soluzioni in attacco e conto molto su di lui”). Ha confermato Ranieri come capitano: “Ho parlato con Ranieri e sarà lui il capitano. Gli ho chiesto se si sente di avere un peso così importante da reggere perché il mio capitano aveva un livello molto alto (Astori, ndr). L’ho visto molto motivato e sarà un ottimo capitano.” Ha inoltre annunciato che Martinelli sarà il secondo portiere, affiancando De Gea. Sottolinea l’importanza di avere una rosa lunga ma non eccessivamente numerosa, con “due giocatori per ruolo e più o meno dello stesso livello, magari con caratteristiche diverse.” Il rapporto con il presidente Commisso è descritto come positivo: “Ci siamo sentiti più volte, lui ha investito tanto su di me e io investirò tanto sulla Fiorentina. Entrambi vogliamo che la Fiorentina cresca di livello.” Ai tifosi, Pioli promette il massimo impegno: “Noi daremo sempre il massimo ogni giorno per far sì che questa stagione sia la migliore possibile.” Ha ricordato un episodio significativo con i tifosi della Curva, definendoli “tifosi puri” con una “passione incredibile.” Riguardo la sua esperienza in Arabia, Pioli l’ha definita arricchente (“È stata un’esperienza e come tutti le cose ci sono state positive e negative. Ho conosciuto una nuova cultura che mi ha reso ancor più elastico”), ma ha ribadito la sua volontà di tornare nel calcio europeo per affrontare “sfide che hanno più pressione ma che possono darmi più soddisfazione.” Ha concluso con una forte consapevolezza di sé: “Non mi sono mai sentito così preparato.”

Nuoto, Gievra Taddeucci argento mondiale nella 10 km

Roma, 16 lug. (askanews) – Bronzo olimpico, argento europeo ed ora argento mondiale. Ginevra Taddeucci raggiunge anche il podio iridato nella 10 chilometri a Sentosa, Singapore, a quattordici anni da quello di Martina Grimaldi di Shanghai 2011 e a sei anni dall’ultima medaglia individuale femminile, ovvero il bronzo di Rachele Bruni a Gwangju 2019. La ventottenne fiorentina, preparata dalle esperte mani di Giovanni Pistelli, nuota una gara di fatica, tenacia e resistenza e tocca in 2h07’55″7 alle spalle della favorita australiana Moesha Johnson, che l’aveva preceduta anche sul podio olimpico di Parigi, e che vince il suo primo oro mondiale individuale in 2h07’51″3. Storico terzo posto per la monegasca Lisa Pou che tiene il ritmo della coppia di testa chiudendo in 2h07’57″5. (Foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM – Inside)

Arte come respiro e relazioni, Remo Salvadori in tre luoghi milanesi

Milano, 16 lug. (askanews) – Una mostra diffusa a Milano sul lavoro di Remo Salvadori, artista che ha sempre cercato, pur usando anche misure monumentali, di cogliere le energie sottili e di trasformare l’esperienza in sentimento prima che in oggetti. A Palazzo Reale, ma anche al Museo del Novecento e nella di San Gottardo in Corte, le opere di Salvadori accompagneranno l’estate della citt.

“La mostra abita il luogo – ha detto Salvadori ad askanews – e questa un’esperienza anche per me, una bella esperienza, e in pi posso condividere questa esperienza con gli altri e questo grandioso perch non faccio il lavoro per me”.

Curata da Elena Tettamanti e da Antonella Soldaini, la mostra di palazzo Reale la pi vasta personale di Salvadori e si pone in dialogo in primo luogo con la musica, ma fondamentalmente stimola la relazione tra il visitatore, le opere e l’altro, ci che sta fuori di noi.

“Sono felice di condividere la mia esperienza con gli altri – ha aggiunto partita classe 1947 – e far vedere che possibile fare un tipo di lavoro che legato a energie sottili, all’interiorit, alla bellezza, ma non come ricerca intellettuale, semplicemente come risultante. Sono stupito anch’io da questa risultante”.

Come si vede la natura relazionale dell’arte fondamentale nel racconto che ne fa lo stesso Salvadori, anche se per molti versi i lavori restano all’interno di un’idea di opera codificata e classica, che ha dentro per qualcosa che vibra e vuole uscire fuori. “Mi sto accorgendo che quello che si manifesta – ha concluso Remo Salvadori – un po’ come un respiro. Ecco, questo arrivare con l’opera e poter dire che l’opera un respiro anche, Che sta dentro il respiro”.

E l’idea stessa di questa respirazione quella che ha portato la mostra a toccare il Museo del Novecento, dove un’opera di Salvadori entra in collezione permanente, e la chiesa di San Gottardo, che ospiter in agosto altri lavori dell’artista.

Governo, Urso: mia moglie accompagnata perché minacciata

Roma, 16 lug. (askanews) – “Mia moglie è stata minacciata” ed “è compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza”. Dopo l’articolo e l’intervista apparsa oggi su Repubblica il ministro Adolfo Urso scrive al direttore del quotidiano una lettera pubblicata sul sito del giornale.

“Vista la rilevanza da lei attribuita al video di Zingaretti in merito al fatto che ho deciso di accompagnare mia moglie e mio figlio sino al check-in per la consegna dei bagagli, prima di recarmi al ministero, sono costretto a rivelarle che, in data 27 ottobre 2023, è giunta al Mimit una lettera minatoria con due proiettili in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie, se non avessi cambiato atteggiamento in riferimento alle mie attività istituzionali sulle procedure di golden power che, come noto, sono coperte da riservatezza”, scrive, tra l’altro il ministro.

“Nello specifico, la lettera minatoria faceva riferimento a decisioni precedentemente assunte, sostenendo di conoscere luoghi di residenza e abitualmente frequentati, nonché altri inquietanti elementi che mi hanno imposto di non rendere pubblica la denuncia, che subito feci al Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per consentire all’autorità giudiziaria di compiere i dovuti accertamenti. Anche per questo – conclude Urso – io e mia moglie abbiamo deciso di mantenere una particolare discrezione e cautela. Mi auguro che lei comprenda”.

M.O., media: legale vicino a un consigliere di Netanyahu ammonì il capo della Cpi

Roma, 16 lug. (askanews) – Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) venne ammonito lo scorso maggio che, se i mandati di arresto per i leader israeliani non fossero stati ritirati, lui e la Cpi sarebbero stati “distrutti”. E’ quanto riporta il Middle East Eye, secondo cui il monito è stato consegnato a Khan da Nicholas Kaufman, un avvocato britannico-israeliano del tribunale dell’Aia.

Stando alla nota dell’incontro depositata alla Cpi e visionata dal Mee, Kaufman avrebbe detto di aver parlato con il consulente legale del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e di essere stato “autorizzato” a formulargli una proposta che avrebbe permesso a Khan di “rivedere la propria posizione”. Il legale avrebbe quindi suggerito a Khan di presentare domanda alla Corte per riclassificare come “riservati” i mandati di arresto e le informazioni a riguardo, in modo da consentire a Israele di avere accesso ai dettagli delle accuse, cosa che al momento non poteva fare, e di contestarle in privato, senza renderne pubblico l’esito. Kaufman avrebbe quindi avvertito Khan che se fosse emersa la richiesta di altri mandati di arresto per i ministri israeliani di estrema destra, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, per il loro sostegno agli insediamenti israeliani illegali nella Cisgiordania occupata, allora “tutte le opzioni sarebbero state fuori discussione”.

“Distruggeranno te e distruggeranno il tribunale”, ha detto l’avvocato. Stando al verbale dell’incontro, la moglie di Khan, anche lei avvocato e presente al faccia a faccia, ha detto: “Era una chiara minaccia”.

aufman ha dichiarato a MEE: “Non c’è stata assolutamente alcuna minaccia”.

Interpellato da Mee, Kaufman ha detto che “non s’è stata assolutamente alcuna minaccia, poi ha aggiunto: “Non nego di aver detto a Khan che avrebbe dovuto cercare un modo per uscire dai suoi errori. Non sono autorizzato a fare proposte per conto del governo israeliano, né l’ho fatto”.

L’avvocato ha quindi affermato di aver detto a Khan di temere che nuovi mandati di arresto avrebbero innescato ulteriori sanzioni statunitensi che avrebbero rischiato di distruggere il tribunale.

Rapporto Siae 2024, oltre 4 miliardi spesi per spettacoli live

Roma, 16 lug. (askanews) – Il mercato degli spettacoli dal vivo in Italia nel 2024 è in crescita ed ha superato i livelli pre-pandemici. Nel complesso, si sono registrati oltre 3,3 milioni di eventi, che hanno attirato 253,5 milioni di spettatori e generato una spesa superiore ai 4 miliardi di euro. Nonostante il biennio di crisi 2022-2023, il 2024 segna un ritorno significativo del pubblico, come sottolineato dal presidente della SIAE, Salvatore Nastasi, aprendo la presentazione del Rapporto Siae 2024 alla terrazza Civita a Roma

In particolare, il settore cinematografico ha visto un “ritorno enorme di pubblico”, dimostrando che un’offerta adeguata attira gli spettatori. Il rapporto evidenzia come l’offerta sia fortemente concentrata sul settore cinematografico, che rappresenta l’81% degli spettacoli totali. Tuttavia, sport e concerti, pur costituendo solo il 2% degli eventi, incidono in modo significativo sulla spesa totale, rispettivamente per il 21% e il 25%. La musica dal vivo è il traino principale del sistema, generando il 25% degli incassi pur intercettando l’11% degli spettatori. A livello geografico, Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna sono le regioni più attive, mentre l’Umbria si distingue per il rapporto spettacoli/residenti (79 ogni mille). Nonostante l’inflazione generale, la spesa per i live è diminuita dell’1,5% rispetto agli anni precedenti, rendendo gli spettacoli più accessibili.

La top ten dei concerti è dominata da artisti stranieri, con i AC/DC al primo posto per spettatori (oltre 102 mila) e spesa al botteghino per la loro data a Campovolo. L’unico italiano nella classifica dei concerti è Max Pezzali, che a Roma ha radunato 64.108 persone, superando una delle date dei Coldplay. Si segnala inoltre una notevole crescita del jazz, con un +18,6% di ascoltatori rispetto al 2023.

Il cinema detiene la fetta maggiore degli eventi (81%), attirando il 29% del pubblico e generando il 13% della spesa. Il prezzo medio del biglietto si attesta a 7,34 euro. L’iniziativa estiva “Cinema Revolution”, con film italiani ed europei a 3,50 euro, ha dato ottimi risultati. Dicembre si conferma il mese preferito dagli italiani per andare al cinema. Il genere che ha attratto più spettatori è l’animazione, con film come Inside Out 2, Oceania 2 e Cattivissimo me 4 a occupare il podio. Le nuove generazioni (under 14 e 15-24 anni) hanno trainato il settore cinematografico nel 2024, con un aumento rispettivamente del +31% e +13% di spettatori. Tra i film italiani, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” è l’unico nella top ten, posizionandosi settimo per spettatori.

Il settore del teatro ha registrato una crescita, attirando nuovi spettatori e generando il 14% della spesa. Andrea Pucci è l’artista al primo posto per spesa al botteghino nel 2024. Il balletto ha segnato un notevole balzo in avanti, con 12.275 spettacoli (+6,8%), 2,67 milioni di spettatori (+12,7%) e una spesa di 55,1 milioni di euro (+22,5%). La lirica, pur in lieve flessione, mantiene un’elevata partecipazione media per evento, grazie soprattutto ai festival estivi. Crescono anche Rivista e Musical, e il settore dei Burattini e marionette.

Lo sport, pur con solo il 2% degli eventi, è il settore che attira più spettatori (circa il 15% del pubblico totale), contribuendo al 21% della spesa complessiva. Il calcio è dominante, con oltre 66 mila partite e una spesa superiore ai 607 milioni di euro. Il costo medio dei biglietti sportivi è di 21,77 euro. Si registra un boom di interesse per gli sport individuali, grazie ai successi dei tennisti italiani come Jannik Sinner.

Anche il mondo delle discoteche è in crescita, generando il 12% della spesa con il 6% degli eventi e il 13% del pubblico. Continuano ad aumentare anche i partecipanti a fiere, parchi divertimento e mostre. I dati anticipati per il periodo gennaio-maggio 2025 mostrano un boom di spettatori al cinema, con un aumento dell’8,8% delle presenze (30,9 milioni) e del 10,6% della spesa (228,4 milioni di euro) rispetto all’anno precedente. Per il teatro, si è registrato un aumento degli spettatori del 3,9% (15,4 milioni) e della spesa dell’11,5% (324,9 milioni di euro), mentre il numero di eventi è diminuito dello 0,2%. I concerti hanno visto un aumento dello 0,9% negli eventi, un incremento del 12,3% negli incassi (256,5 milioni di euro) e un aumento dell’1,6% degli spettatori (7,3 milioni di persone).

Iran, Khamenei: pronti a una "risposta più forte" in caso di nuovo attacco

Roma, 16 lug. (askanews) – In un discorso tenuto davanti ai vertici della magistratura, la Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato oggi che l’Iran è pronto a una “risposta più forte” in caso di un nuovo attacco israeliano, rivendicando “la vittoria della nazione iraniana” nel recente conflitto con Israele.

“Se il nemico rilancia la sua aggressione, la risposta sarà più forte del colpo che ha ricevuto durante la guerra dei 12 giorni”, ha detto Khamenei, secondo cui “l’aggressore deve essere chiamato a rispondere dei suoi crimini”.

“Il compito più importante è mantenere una forte volontà e unità nazionale”, ha rimarcato l’ayatollah, affermando che “iraniani di diversi orientamenti politici hanno sostenuto l’Iran durante la recente aggressione” e “il grande lavoro fatto per sventare il piano nemico si basava sulla loro volontà, determinazione e fiducia in se stessi”.

Inchiesta Milano, Tajani: bisogna essere garantisti sempre

Roma, 16 lug. (askanews) – Il vicepremier Antonio Tajani, di ritorno dalla sua missione a Washington, ha espresso la necessità di essere garantisti “sempre, non solo quando le cose riguardano casa propria”, commentando l’inchiesta sulla richiesta di sei arresti emessa dalla Procura di Milano nell’ambito di un’indagine sull’urbanistica.

“Sono dell’idea che bisogna essere garantisti sempre, non solo quando le cose riguardano casa tua: la riforma della giustizia la stiamo facendo proprio per questo”, ha detto Tajani all’arrivo a Ciampino. “Le valutazione politica – ha proseguito – è un’altra cosa e a Milano bisogna cambiare”.

Inchiesta Milano, Conte: chi ha responsabilità politica tragga conseguenze

Roma, 16 lug. (askanews) – M5s si aspetta che “chi ha la responsabilità politica” dei fatti di Milano “ne tragga le conseguenze”. Lo ha detto il leader del Movimento Giuseppe Conte, rispondendo a chi gli chiedeva un giudizio sulla richiesta di arresto nei confronti di un assessore della giunta Sala.

“Col ‘salva Milano’ – ha ricordato – abbiamo fatto una battaglia per dire che non si può gestire una città consentendo a speculatori e affaristi di arricchire le proprie tasche a scapito dell’interesse di tutti. Lasciamo che la magistraturta faccia il suo corso, non entriamo mai nelle vicende giudiziarie. Ma per quanto riguarda responsabilità politica attendiamo che se ne traggano le conseguenze da chi ha la responsabilità”. Ha aggiunto l’ex premier: “Quando si tratta di legalità non vogliamo mai la testa dall’altra parte e non guardiamo in faccia a nessuno. Non si può assolutamente creare la logica dei due pesi, delle doppie misure. Noi a Milano abbiamo detto quello che correva sulla bocca di tutti: che sui progetti sull’edilizia c’era opacità, una situazione torbida che adesso sta venendo fuori. Nessuno si deve sorprendere”.

Gaza, ministero della Sanità: 21 morti a un sito aiuti, 15 per soffocamento

Roma, 16 lug. (askanews) – L’ufficio media della Striscia di Gaza ha bollato come “falso e fuorviante” il comunicato diffuso dalla Gaza Humanitaria Foundation, in cui si riferisce di 20 palestinesi morti oggi nei pressi di un centro di distribuzione degli aiuti nella ressa innescata da “agitatori armati e affiliati ad Hamas”. Secondo le autorità sanitarie dell’enclave controllata da Hamas, 15 palestinesi sono morti per soffocamento e sei per colpi d’arma da fuoco.

Stando alla ricostruzione fatta dall’ufficio media, la Gaza Humanitaria Foundation ha “invitato centinaia di migliaia di cittadini a prendere gli aiuti in un centro chiamato ‘SDS3’ nel sud della Striscia di Gaza” e dopo aver radunato le persone “ha chiuso i cancelli di ferro”.

“Dipendenti dell’organizzazione criminale e soldati israeliani di occupazione hanno spruzzato gas al peperoncino e aperto il fuoco sulle persone affamate, provocando il soffocamento di massa e la morte immediata di un gran numero di persone – si legge nella nota – decine di persone sono rimaste ferite a causa della calca in uno spazio chiuso e privo di uscite, progettato per uccidere”.

Milano, caso urbanistica: chiesto l’arresto di un assessore comunale

Roma, 16 lug. (askanews) – Gli inquirenti della Procura di Milano hanno chiesto l’arresto di 6 indagati, tra cui un assessore comunale del capoluogo lombardo, nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione del programma urbanistico. In una nota si spiega che in questo ambito il Nucleo di polizia economico – finanziaria della Guardia di finanza di Milano ha eseguito 24 perquisizioni personali, domiciliari e locali, per i reati di corruzione, falso e induzione indebita a dare o promettere utilità, a carico di pubblici ufficiali, appartenenti all’amministrazione comunale milanese o componenti della ‘Commissione per il Paesaggio’, nonché di progettisti e imprenditori.

In parallelo a sei tra gli indagati – si aggiunge – è stato notificato l’avviso, disposto dal Gip di Milano, a rendere interrogatorio preventivo finalizzato a valutare l’applicazione di altrettante misure cautelari personali (custodia in carcere e/o arresti domiciliari), richieste da questa Procura all’esito di nuove e rilevanti risultanze investigative. La Guardia di Finanza sta eseguendo, inoltre, negli uffici del Comune di Milano, un ordine di esibizione di documentazione inerente agli interventi edilizi oggetto di indagine.

Il fenomeno indagato – si sottolinea – è legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo, tant’è che le indagini, coordinate dalla Procura ed eseguite dalla Gdf, hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali.

Tra le sei persone per cui la Procura di Milano ha chiesto l’arresto nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica da parte del comune del capoluogo lombardo, c’è Giancarlo Tancredi, assessore comunale alla Rigenerazione urbana. Nei suoi confronti gli inquirenti sollecitano, in particolare, una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e seguita dai pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici. Nel fascicolo, nel suo complesso, risulta coinvolto anche Stefano Boeri. Il giudice delle indagini preliminari Mattia Fiorentini ha fissato per la prossima settimana l’interrogatorio di Tancredi.

Nuoto, Paltrinieri: "Una gara tostissima, troppo caldo"

Roma, 16 lug. (askanews) – “Era una gara difficilissima, io preferisco il caldo, il freddo, ma questo era tanto caldo. Secondo me quasi era 30-31°C, ma c’era un pezzo in fondo dove l’acqua era più ferma e si accumulava un caldo che sembrava 35°C. Una gara tostissima, talmente tanto che mentre la facevo rimpiangevo l’acqua fredda degli europei di Stari Grad di un mese fa”. Così Gregorio Paltrinieri dopo l’argento mondiale conquistato a Singapore nella 10 km in acque libere. “La cosa più importante – continua – era tenere un po’ di energia per l’ultimo giro, perché sapevo avremmo aumentato un po’ tutti. Ho gestito anche la seconda posizione, dopo ho passato Lee a metà dell’ultimo giro mentre Klemet ha provato a contrastarmi ma ne avevo e mi ero tenuto per chiudere forte. Quindi, bella gestione, sono molto contento. Una gara perfetta. Quest’anno mi sono dedicato solo a questo. Volevo venire qua e fare bene le gare di fondo. L’anno scorso avevo sofferto per aver fatto una gara bruttissima a Parigi sulla Senna, ma sapevo che non era il mio valore. Il mio valore poteva essere qualcosa del genere, stare lì nelle posizioni di testa e giocarmela all’ultimo giro”.

Il fenomeno azzurro poi assorbita l’incertezza della vigilia valuta le condizioni generali: È sempre un momento in cui inizi un po’ a dubitare di tutto, ma la 10 km è fatta così. Ci sono momenti in cui senti un Dio e momenti in cui patisci. Quindi non è mai facile farla in condizioni estreme. Siamo tutti abbastanza scossi da questa situazione perché non andrebbe gestita così. Io mi aspetto un’organizzazione migliore da parte di World Aquatics. Noi ieri sera siamo andati a letto non sapendo se oggi avremmo gareggiato o no. Io poi sono passato sopra, ho dormito. Però chiaramente vai a letto con un’insicurezza che non si addisce a un campionato del mondo. Ci sono state difficoltà anche quest’anno. Ho iniziato molto tardi la preparazione. Lo speravo di essere in questa condizione ma non era per niente scontato. Quindi sono contentissimo”. (Andrea Staccioli / DBM – Inside)

Tennis, dodici azzurri al via agli Us Open

Roma, 16 lug. (askanews) – Saranno ben dodici gli italiani, tra uomini e donne, a partecipare agli Us Open, l’ultimo dei Grandi Slam in programma, in calendario dal 24 agosto al 7 settembre. A partire dal n. 1 al mondo Jannik Sinner, fresco vincitore di Wimbledon e che a Flushing Meadows dovrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno in finale contro Fritz. Insieme all’altoatesino vedremo protagonisti tra gli azzurri anche Musetti, Cobolli, Berrettini, Sonego, Arnaldi, Darderi, Bellucci e Nardi. Nel main draw del WTA ci saranno, invece, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto.

Pallanuoto, Italia-Sudafrica 28-4, Settebello ai quarti

Roma, 16 lug. (askanews) – Il Settebello di Alessandro Campagna batte il Sudafrica 28-4 (6-1, 9-0, 8-1, 5-2), vince il girone preliminare e approda direttamente ai quarti di finale, dove domenica 20 luglio alle 10:00 affronterà la vincente dell’ottavo tra Brasile seconda del gruppo C e la terza del gruppo D (venerdì 18 luglio alle 13:30). Dopo l’ouverture convicente con la Romania e la performance elettrizzante con la Serbia campione olimpica, supera tranquillamente l’equipe allenata da Grant Mackenzie e chiude la prima fase con sessantadue gol fatti e venticinque subiti, compresi i tiri di rigore del match con la Serbia. Nei 14 in lsta non c’è Francesco Di Fulvio (risparmiato dal cittì), i gradi di capitano passano a Nicholas Presciutti e tra i pali comincia Baggi Necchi.”Ciccio” Francesco Lorenzo Cassia, con il suo poker e il suo entusiasmo, è il player of the match. (Foto Andrea Masini / DBM)

Nuoto, infinito Paltrinieri, argento ai mondiali nella 10 km

Roma, 16 lug. (askanews) – Gregorio Paltrinieri dà spettacolo nella dieci chilometri che apre il programma a Sentosa dei 22esimi mondiali di nuoto a Singapore e si regala un sontuoso secondo posto nella 10 km in una gara tutta in recupero dove frantuma tutta la concorrenza pian piano. Un crescendo in stile Ferrari che polarizza gli occhi del pubblico negli ultimi cinquecento metri: Supergreg parte alla caccia della testa dal sesto posto e recupera toccanndo in 1h59’59″2. E’ la decima medaglia iridata nel fondo per l’olimpionico trentunenne carpigiano che vive e lavora al centro federla edi Ostia con Fabrizio Antonelli. Il fenomeno azzurro deve arrendersi solo all’altro olimpionco il tedesco Florian Wellbrock, che acciuffa la tripletta iridata nella gara olimpica come il connazionale Lurz, e vince 1h59’55″5 dominando la gara sin dalle prime battute con la sua nuotata fluida dalle frequenze sinuose. Terzo e staccato dalla coppia di testa l’australiano Kyle Lee (2h00’10″3). foto Andrea Masini / Deepbluemedia

Inps, nel 2024 l’età effettiva del pensionamento sale a 64,8 anni

Roma, 16 lug. (askanews) – In Italia l’età effettiva di accesso alla pensione è di 64,8 anni. E’ quanto rileva il rapporto annuale dell’Inps relativo al 2024 (l’anno precedente era l’età media era 64,2). L’età delle pensioni di vecchiaia è di 67,2 anni; per le anticipate 61,6 anni. Il gap tra l’età effettiva e quella legale, che negli anni si sta a poco a poco allineando, dipende da vari fattori. In primo luogo, sottolinea l’istituto, le persone più lavorano, più versano contributi e più hanno una pensione solida. Ci sono poi aspetti che inducono le persone a restare al lavoro, per esempio l’utilizzo dello smart working è un aspetto importate.

C’è inoltre un aspetto tecnico, rilevante, che riguarda i requisiti di quota 103, calcolata interamente con il sistema contributivo, e Opzione donna. Nel periodo 2012-2024, sottolinea l’Inps, c’è stato un aumento del differenziale tra pensioni di vecchiaia e anticipate da 3,8 a 5,6. Il differenziale è dovuto all’aumento dell’età media per la vecchiaia (+3,5 anni) e all’aumento più contenuto dell’età media delle pensioni anticipate (+1,7 anni).

Per quanto riguarda il flusso di nuovi beneficiari di trattamento pensionistico, le prestazioni liquidate dall’Inps nel 2024 sono cresciute del 4,5% rispetto al 2023 avvicinandosi a 1,6 milioni (55% trattamenti previdenziali, 45% assistenziali). In termini di composizione, le prestazioni previdenziali liquidate nel 2024 sono cresciute del 2,9% per effetto di un aumento del 14,5% delle pensioni di vecchiaia e dell’11,8% delle pensioni di invalidità, a fronte di un calo del 9% delle anticipate. Le prestazioni assistenziali sono aumentate del 6,5%.

L’Ucraina invita gli Stati Uniti a mettere "vera pressione" su Mosca

Roma, 16 lug. (askanews) – Il capo dell’Ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, non vedendo alcuna intenzione della Russia di fermare i bombardamenti, ha invitato gli Stati uniti ad utilizzare la propria “forza” per mettere “una vera pressione su Mosca”. “Dal momento che la Russia non mostra alcuna intenzione di fermarsi, saremmo sinceramente grati se gli Stati uniti, usando la loro forza e la loro influenza globale, potessero contribuire a esercitare una vera pressione su Mosca”, ha scritto Yermak sul proprio profilo X.

Separazione carriere, Balboni: ok Camere a fine anno, referendum nella primavera 2026

Roma, 16 lug. (askanews) – “Martedì 22 luglio ci saranno le dichiarazioni di voto e il voto finale in aula al Senato sulla separazione delle carriere e sulla riforma dell’ordinamento della giustizia”. LO ha confermato il presidente Fdi della commissione Affari costituzionali del Senato Alberto Balboni, “Il provvedimento poi tornerà alla Camera per la terza lettura. Essendo una legge che riforma la Costituzione, la seconda lettura, quindi terzo passaggio a Montecitorio e quarto al Senato, sono inemendabili. Prendere o lasciare. Ritengo – ha sottolinesto ad Affaritaliani.it – che per ottobre-novembre di quest’anno avremo il via libera definitivo del Parlamento alla riforma con la quarta lettura a Palazzo Madama”.

Quanto ai tempi per il referendum confermativo, inevitabili visto che non ci sono i due terzi in Parlamento, secondo Balboni si terrà a occhio e croce “nella tarda primavera del prossimo anno”. Siete sicuri che vinceranno i SI’ alla riforma? “Questo lo decideranno gli italiani”, risponde Balboni.

“Noi – ha concluso Balboni- siamo convinti di fare la cosa giusta. Dobbiamo completare le riforme in tema di giustizia iniziate con il nuovo codice di procedura penale nel 1988, poi con la riforma del 1999 dell’articolo 111 della Costituzione sul giusto processo e ora serve completare questo lungo iter con la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, come dicono tutti i giuristi di vero stampo liberale”, conclude il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato.

Siria, nuovi scontri a Sweida, Damasco accusa "gruppi di fuorilegge"

Roma, 16 lug. (askanews) – Sono ripresi oggi gli scontri nella città di Sweida, nel sud della Siria Paese, poche ore dopo l’annuncio del cessate il fuoco. Lo riporta l’agenzia di stampa Sana, citando il ministero della Difesa.

“Dopo l’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto con notabili e dignitari nella città di Sweida, diversi gruppi di fuorilegge hanno nuovamente attaccato l’esercito e le forze di sicurezza locali”, ha riferito il ministero.

Nato, Portolano: Difesa europea? "Riferimento resta l’Alleanza"

Milano, 16 lug. (askanews) – “Io oggi la politica di difesa europea fatico a comprenderla” pur credendo “molto nel pilastro europeo dell’Alleanza”, quindi “il riferimento resta” la Nato. Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano, in audizione in commissione Esteri e Difesa del Senato, notando tutto quello che ancora manca per rendere possibile una reale difesa europea. “Oggi la politica di difesa europea fatico a comprenderla, quindi il riferimento per me è l’Alleanza (atlantica). L’Alleanza che mi garantisce. Ecco perché la necessità poi di dover investire su quelli che sono i Capability target, perché il 5% – diviso tra 3.5, 1.5, uno per la difesa e l’altro per la sicurezza eccetera – è riferito alla necessità che i paesi garantiscano l’implementazione dei piani della Nato attraverso capacità che sono state offerte nel tempo” ha aggiunto.

Al di fuori della Nato ad esempio “non esiste una Military Strategy europea”, ha sottolineato l’alto ufficiale. “Significherebbe una condivisione di tutto quello che è la politica estera tra i Paesi Europei”, ha spiegato. “Io credo molto in quello che è il pilastro europeo dell’Alleanza”; si potrebbe prendere a riferimento “la struttura dell’Alleanza creando nell’ambito dell’area geografica europea innanzitutto un comando che sia capace, efficiente ed efficace nella pianificazione e gestione delle operazioni. Non voglio dire lo SHAPE europeo”, ha detto. “Poi manca dal mio punto di vista un riferimento a livello europeo di quello che sia un comandante che risponda ad un’autorità politica di livello europeo. Oggi manca questo. Non voglio fare un paragone con la Nato, ma è quello che mi viene più facile ed è una delle cose che mancano. Questo sarebbe un equivalente del SACEUR a livello europeo. Il SACEUR fa riferimento a quella che è l’alleanza atlantica, compreso il pilastro atlantico. Noi parliamo di pilastro europeo. Manca una rete di comunicazioni classificate. A livello europeo non abbiamo una rete di comunicazioni classificate che coinvolga i paesi dell’Alleanza in Europa e i paesi europei attualmente non dell’Alleanza. Manca un centro di fusione per la raccolta dei dati, un centro di fusione classificato”, ha continuato il generale.

Portolano ha inoltre continuato: “quando noi parliamo di difesa europea, mi consenta di dire, forse, ripeto, forse sto parlando anche troppo, a quale difesa europea ci riferiamo? La difesa europea dei paesi dell’Unione europea, o la difesa europea geografica di un’area che investe paesi che dell’Unione europea non sono? Ecco perché, al di là di quelle che sono le strutture strategico, militari e operative che dobbiamo creare, ho parlato anche di un livello politico che non è il mio, e su cui non voglio entrare. Ma parlo di un concetto strategico di sicurezza europea. Un concetto strategico di sicurezza europeo vuol dire una condivisione della politica estera di tutti i paesi appartenenti all’Europa, non parlo solo di Unione europea, vuol dire una condivisione degli interessi: quali sono gli interessi strategici tra l’Italia, la Lituania, la Lettonia, la Norvegia eccetera? Bisogna trovare in questi differenti insiemi qual è il punto di convergenza che mi costituisce l’insieme comune sul quale io possa andare a creare una strategia di sicurezza, ma la strategia di sicurezza non è soltanto un problema militare: parliamo di sicurezza energetica, economica, sociale, sicurezza degli approvvigionamenti delle materie prime, delle terre rare eccetera. Parliamo di sicurezza anche in quelle che sono le comunicazioni, ma non le comunicazioni tecniche. Rientra quindi poi la capacità di proteggere tutti questi elementi di cui vogliamo garantire la sicurezza e là entra in ballo la difesa, che deve avere una sua politica di difesa europea”.

Il consenso che s’inceppa: il 55 % degli americani boccia Trump

Insoddisfazione diffusa, persino tra gli indipendenti

Secondo l’ultimo sondaggio YouGov pubblicato da The Economist, il 55 % degli americani dichiara di essere insoddisfatto dell’operato del presidente Donald Trump  . Il dato, che mostra una maggioranza netta, è supportato da un segmento trasversale: tra gli elettori Democratici il livello di scontento raggiunge il 95 %, tra gli indipendenti il 64 %, mentre risulta naturalmente contenuto fra i Repubblicani (solo il 6 %).

Le fasce d’età rafforzano il quadro: i giovani tra i 18 e i 29 anni mostrano il 66 % di insoddisfatti, mentre tra chi ha tra i 45 e i 64 anni la soglia minima sfiora il 48 % ().

 

Economia e immigrazione: punti dolenti

Tra le principali criticità emerse dal sondaggio, la gestione dell’inflazione registra un 60 % di disapprovazione, seguita dall’immigrazione al 51 % (). Questo rispecchia un trend costante: sondaggi più ampi, come quelli della Washington Post-Ipsos e CBS News/YouGov, mostrano che tra il 53 % e il 62 % degli americani ritiene peggiorata la situazione economica sotto Trump.

In più, una nota di Axios sottolinea come il crollo del consenso nei confronti delle politiche economiche e sull’immigrazione, pur rimanendo temi cari alla base elettorale, sia legato non agli obiettivi ma alla loro percepita “esecuzione” irrazionale e fallimentare ().

Oltre la crisi dei consensi: un chiaro segnale politico

Nonostante il consenso ancora solido tra i Repubblicani, il sondaggio rivela una significativa faglia negli elettori “suoi” (indipendenti e giovani in particolare), così come nella fascia media – storicamente cruciale – per il risultato presidenziale. La disparità tra approvazione del programma e rifiuto della modalità di applicazione è ormai evidente.

Una leadership che perde efficacia

La presa d’atto da parte dei repubblicani del deterioramento dell’economia, testimoniata anche da sondaggi distinti (Fox ha riportato il 59 % di disapprovazione sulla gestione dell’inflazione, 56 % su economia, e 54 % su politica estera) (), segna un punto di svolta. Se la retorica della “fortezza economica” non produce risultati concreti, la base inizia a vacillare.

Serve pragmatismo, non propaganda

Il quadro che emerge non è soltanto numerico: è politico. L’approvazione della base – oggi ancora sufficiente per garantire la nomination – non è più compensata dalla fiducia del paese medio. È un allarme che dovrebbe svegliare i vertici del GOP: non basta resistere sulla linea MAGA, se i cittadini comuni percepiscono pessimismo economico e caos gestionale.

L’analisi del sondaggio YouGov‑Economist, con i dati sull’economia insufficienti, l’immigrazione strumentalizzata e la polarizzazione generazionale, richiede uno sforzo di razionalità: o Trump adatta stile e metodi alla dimensione nazionale e non solo partitica, o rischia di trovarsi isolato non solo fuori dalla Casa Bianca, ma anche fuori dal consenso popolare fondamentale.

Il partito che manca all’appello, il partito che l’Italia chiede.

Il recente sondaggio de La7 lo ha confermato, ma non servono un politologo, un sociologo o un indovino per sapere che la mancanza di una forza politica centrista, riformista e di governo è, oggi, una delle vere priorità del sistema politico italiano. Sì, certo, la richiesta è più massiccia – e ci mancherebbe altro – nell’elettorato centrista, ma è una esigenza molto gettonata anche e soprattutto nel campo della sinistra, oggi sempre più radicale e massimalista. E persino nello schieramento di centrodestra si sente la mancanza di un polo autenticamente centrista e riformista.

Lofferta centrista oggi non è allaltezza

Ora, e per non farla lunga, ci sono alcuni elementi chiari – e peraltro già sufficientemente noti anche prima di questo sondaggio – che non possiamo non richiamare anche solo per titoli.

E cioè, in primo luogo, gli attuali partiti centristi – o sedicenti tali – non rispondono affatto a quella massiccia e pressante richiesta. Trascuriamo i piccoli partiti personali che, tra l’altro, sono del tutto estranei alla storia, alla cultura, al progetto e alla stessa prassi della politica di centro e del centrismo democratico e riformista nella storia del nostro paese. Quello che conta rilevare è che l’attuale offerta politica centrista non intercetta affatto quella domanda. Politica, culturale e di governo.

 

No a tende e federatori improvvisati

In secondo luogo, com’era già evidente a tutti quelli che non hanno paraocchi ideologici, non sono la “tenda”, “l’accampamento” o il “rifugio” gli strumenti più idonei per rilanciare e riqualificare un’offerta politica di centro. Cioè un nuovo partito distinto e distante dagli attuali protagonisti del bipolarismo selvaggio. Semmai, e al contrario, la logica della “tenda” – molto cara all’ex comunista e gramsciano Bettini e al rottamatore Renzi – sono la perfetta negazione e l’esatta alternativa di tutto ciò che è riconducibile ad una credibile offerta politica di centro. Mi riferisco a quella politica che ha innervato, con i suoi valori e il suo progetto riformista, la vita democratica del nostro paese per molti decenni.

In terzo luogo è altrettanto evidente che non sono gli svariati ed innumerevoli “federatori” che si sono auto-candidati – senza alcuna legittimazione democratica, come ovvio e scontato – a rappresentare pezzi di questo variegato e composito mondo centrista i soggetti più credibili per dare una risposta concreta e tangibile a questo vuoto politico e culturale.

Una ricetta per ricominciare

Ecco perché, se si vuole tentare di raccogliere questa domanda, sino ad oggi inevasa, sono necessari alcuni passaggi fondamentali. Abbandonare definitivamente ogni forma di personalismo e di vacuo e sterile esibizionismo personale; favorire un processo di ricomposizione politica ed organizzativa dei vari mondi culturali che non si riconoscono nell’attuale bipolarismo selvaggio e nella deriva degli “opposti estremismi”; e, infine, intraprendere una iniziativa politica concreta e riformista che rinneghi alla base quella violenta radicalizzazione del conflitto politico che non è compatibile con chi persegue la strada di un rafforzamento della qualità della democrazia e di credibilità delle stesse istituzioni democratiche.

Certo, adesso serve anche la categoria del “coraggio”. Oltre a quella della coerenza politica. Quel “coraggio” che, del resto, ha segnato le fasi più delicate e più difficili della democrazia italiana attraverso il comportamento concreto di quella che comunemente viene ancora chiamata classe dirigente.

Dalla Rerum novarum ai nostri giorni: lo statuto dell’anima europea

Il pensiero politico di papa Leone XIII, elaborato tra il 1878 e il 1903, offre ancora oggi una straordinaria bussola per l’Europa. La sua visione si fonda su un’idea di comunità attiva, fondata sulla dignità della persona e sulla centralità della dimensione sociale. Non si tratta di un sistema ideologico, ma di un paradigma universale: un “icosalogo” in venti punti che ha ispirato la Rerum Novarum (1891), ma che va ben oltre il campo ecclesiale. Esso rappresenta una vera e propria carta personalista dell’universalismo europeo.

Il progetto di Leone XIII non è quello di un partito confessionale. Anzi, egli è scettico nei confronti della lotta politica intesa come arena di scontro sterile. Preferisce che i cattolici si impegnino come cittadini responsabili, capaci di promuovere il bene comune attraverso la cultura, l’organizzazione sociale e la moralità pubblica. Il paradigma si fonda sulla persona come soggetto relazionale, sul riconoscimento dei mali sociali e sull’urgenza di un’azione ispirata alla solidarietà, alla giustizia e alla sussidiarietà.

Questo pensiero ha lasciato tracce profonde nella Costituzione italiana del 1948, in particolare grazie al lavoro di Paronetto, De Gasperi, Vanoni e La Pira. Ma oggi, dopo il tramonto delle ideologie e la crisi dei partiti, esso può diventare patrimonio di tutti gli europei. Il paradigma leonino non è né clericale né datato: è moderno senza essere effimero, profondo senza essere esclusivo, e può ancora orientare una nuova cittadinanza europea, consapevole, democratica, solidale.

Papa Pecci ha anticipato molte delle sfide del nostro tempo: dalla necessità di un’etica sociale alla tutela della pace, dall’equilibrio tra Stato e persona alla valorizzazione del lavoro e del sapere. In un’Europa minacciata da disgregazione e populismi, rileggere Leone XIII significa riscoprire la radice più alta dell’identità europea: quella che unisce umanesimo, giustizia sociale e responsabilità civile. È il momento di adottare il suo pensiero come statuto condiviso della nuova Europa.

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Heinrich Böll a quarant’anni dalla morte

La scrittura di Heinrich Böll è un’insistente ricerca di senso. Nell’opera dell’autore, scomparso quarant’anni fa, il 16 luglio 1985, disincanto, dolore, ironia, amarezza convivono dentro vigili architetture di racconto e di pensiero. Nel discorso pronunciato il 2 maggio del 1973, quando ritirò il Nobel per la Letteratura assegnatogli l’anno precedente, Böll si interrogava sulle ragioni della sua arte: «Questo residuo di incalcolabilità, che si tratti di frazioni di millimetro, che corrispondono a minuscole differenze impreviste di estensione, come lo chiamiamo? Cosa si nasconde in questo divario? È ciò che di solito chiamiamo ironia, è poesia, Dio, resistenza o (per usare un’espressione popolare al giorno d’oggi) fiction?».

In quelle frazioni di millimetro, nel dettaglio, nella sfumatura della parola — scarna, sincera, in alcune opere vestita di umorismo arguto e chirurgico — si è espressa la grandezza di un autore che ha saputo raccontare l’essere umano e il suo tempo. Nelle sue pagine hanno trovato spazio l’esperienza del Secondo conflitto mondiale, il dopoguerra, la Germania del miracolo economico, la dialettica tra l’individuo e la storia.

Dov’eri, Adamo?, il suo primo romanzo, del 1951, il cui titolo si ispira a una riflessione del pensatore tedesco Theodor Haecker — «Una catastrofe mondiale può servire a trovare un alibi di fronte a Dio. Dov’eri, Adamo? “Ero in guerra”» — indaga la deriva dell’umanità attraverso le esperienze di Feinhals, tenente della Wehrmacht sul fronte orientale, mentre il Terzo Reich si disfa, e Ilona, ragazza ebrea che ha abbracciato il cattolicesimo e della quale il soldato si innamora. Böll, come osserva Alberto Cavaglion nella postfazione all’edizione Oscar Mondadori del 2021, è «un autore attento soprattutto a denunciare il culto dell’eroismo, l’assurdità della violenza inutile, la morte cui vanno incontro senza accorgersene personaggi che per un po’ avevano saputo serbare un briciolo di umanità». Lo scrittore, qui, come in precedenza in racconti quali Il treno era in orario (1949) o Viandante se giungi a Spa… (1950), ha il coraggio di affrontare, anticipando molta letteratura, le responsabilità del nazismo.

Descrive, ad esempio, senza censure, il viaggio di Ilona verso il campo di sterminio, i pensieri della donna, la morte feroce cui andrà incontro per mano del comandante Filskeit, che prima le chiederà di cantare e poi le sparerà: «Ilona aspettava la paura già da dieci ore. Ma la paura non veniva. In quelle dieci ore aveva dovuto sopportare parecchie cose e aveva provato sensazioni diverse: disgusto e orrore, fame e sete, affanno e disperazione» si legge nella traduzione di Anna Ruchat. Qui, come in altre opere — E non disse nemmeno una parola (1953) — emerge anche la relazione sfaccettata che Böll, di formazione cattolica, ha con il sacro, con la religione e le sue istituzioni, con cui è stato spesso in aperta polemica. Il passaggio sul rapporto di Ilona con la preghiera è di una forza e di una bellezza strazianti: «Ma lei era anche riuscita a pregare a lungo: al convento aveva imparato a memoria tutte le preghiere, tutte le litanie e gran parte della liturgia delle festività solenni, e adesso era felice di conoscerle. Pregare la riempiva di una fredda allegria. Non pregava per ottenere qualcosa, o perché qualcosa le venisse risparmiato, non pregava per una morte rapida, senza sofferenze, o per la sua vita, semplicemente pregava».

La disillusione di Böll verso una società che non sembra voler fare fino in fondo i conti con il proprio passato, la sua forza critica, il suo sguardo ironico raggiungono una compiuta poesia in Opinioni di un clown, romanzo del 1963, forse l’opera più nota insieme a Foto di gruppo con signora (1972) e a Lonore perduto di Katarina Blum (1974), divenuto un film di Volker Schlöndorff e Margarethe von Trotta.

«Sono un clown — dichiara Hans Schnier all’inizio del romanzo, tradotto da Amina Pandolfi per Mondadori (1965) —. Definizione ufficiale: attore comico, non pago tasse per nessuna Chiesa, ho ventisette anni e uno dei miei numeri si chiama “arrivo e partenza”». Il protagonista è stato lasciato dalla compagna Maria, la sua carriera artistica è un disastro che l’abuso di alcol non fa che peggiorare. Eppure, questa figura dolente di pagliaccio sa elevare, esprimendo le sue opinioni, una critica senza appello a una società che pare voglia annegare nel benessere e nell’ipocrisia, dimentica dei propri errori: «Quello che mi irritava particolarmente ai ricevimenti di mia madre era la spaventosa ingenuità degli emigranti rientrati in Germania. Erano così commossi da tutta quell’aria di pentimento e da quelle altisonanti dichiarazioni di democrazia che ogni incontro finiva sempre con grandi abbracci e proteste di fratellanza. Non capivano che il segreto dell’orrore sta nel particolare. È molto facile, un gioco da bambini, pentirsi di gravi colpe: errori politici, adulterio, assassinio, antisemitismo. Ma chi perdona un particolare, chi comprende i dettagli?». Nelle pagine emerge anche l’attrito tra l’autore e il cattolicesimo tedesco di quegli anni. E il romanzo provocò accese polemiche. Più in generale, lo spirito pungente, anticonformista — a tratti provocatorio — di Böll trovò non pochi oppositori, ma suscitò anche interesse ed entusiasmo.

A quarant’anni dalla morte di questo grande scrittore, l’asciutto nitore del suo stile, l’affilata intelligenza del suo pensiero, il coraggio di alcune sue prese di posizioni, come quella pacifista e antiatomica, e soprattutto la sua prosa controllata, eppure intensa, dicono molto del suo talento e della sua libertà intellettuale. «“Ma che tipo di uomo sei, in conclusione?” domandò Leo. “Sono un clown” risposi “e faccio raccolta di attimi. Ciao”».