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domenica, 27 Luglio, 2025
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Meloni alla Camera, scontro con Schlein e Conte (E c’è Magi fantasma)

Roma, 14 mag. (askanews) – Tra il ‘fantasma’ Riccardo Magi e gli scontri con Giuseppe Conte ed Elly Schlein, il premier question time alla Camera è stato più animato di quello della scorsa settimana in Senato. All’inizio della seduta il governo è schierato al completo, a parte i due vicepremier: Antonio Tajani è in Turchia per la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato, Matteo Salvini è avvistato prima al Foro Italiaco agli Internazionali di tennis, poi a Palazzo Brancaccio all’evento organizzato dalla comunità romena in Italia.

Avs, con Angelo Bonelli (con vicino Marco Grimaldi in kefiah), chiede di spiegare la posizione del governo su Gaza. “Non abbiamo condiviso diverse scelte” di Israele, risponde Meloni, “non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori”, ma “siamo consapevoli” che “non è stata Israele a iniziare le ostilità”. Il governo, aggiunge, “continua a impegnarsi” per la “cessazione delle ostilità” e la stabilizzazione dell’area e per questo non intende “richiamare l’ambasciatore italiano in Israele”. Bonelli nella replica si dice “inorridito” e “indignato” per l'”ipocrisia” della premier, che “non ha avuto il coraggio di condannare i fatti criminali che stanno accadendo”.

Mentre Magi (+Europa) viene espulso perchè vestito da fantasma in segno di protesta contro l’invito della maggioranza all’astensione ai referendum dell’8 e 9 giugno, l’atmosfera si fa particolarmente calda quando interviene Giuseppe Conte. Il leader M5s le chiede spiegazioni sugli impegni del governo nell’aumento delle spese nella difesa. La presidente del Consiglio ironizza dicendosi “molto affascinata da questa sua recente passione antimilitarista che nessuno ha avuto modo di apprezzare quando era premier”, ad esempio quando “ha sottoscritto in pieno Covid e con un fondo sanitario che al tempo aveva 18 miliardi di euro, meno di quanti ce ne siano oggi, un aumento delle spese militari che al tempo valeva circa 15 miliardi di euro”. Ma quello forse era “uno dei tanti altri Giuseppi che abbiamo visto in questi anni”. Perchè la differenza tra lei e Conte, accusa, è che c’è “chi si muove per tornaconto e chi si muove per convinzione, chi mente perché è comodo farlo e chi non mente anche quando può essere scomodo farlo”. Da parte sua il governo continuerà “a mantenere gli impegni, non solo gli impegni nostri, anche gli impegni vostri, perché siete stati voi a mettere la firma sull’aumento delle spese della difesa per portarle al 2% del prodotto interno lordo” a fronte di “centinaia di miliardi di euro” bruciati con il superbonus. Meloni “ha tradito” gli italiani “senza un mandato” e ora “la butta in caciara” con atteggiamenti “fanciulleschi” la replica dell’ex premier. Che sul superbonus rispedisce le accuse al mittente: “Voi di Fdi avete fatto a gara per estenderlo e metà dei ministri presenti ne hanno approfittato”. Nella replica, poi, Conte chiede all’Aula di alzarsi per un momento di silenzio per le vittime di Gaza. “Rimane seduta presidente”, nota il pentastellato, subito apostrofato come “sciacallo” dai banchi di Fdi.

Durissimo anche il confronto, sulla sanità, con Schlein. La segretaria Pd accusa il governo di volere “smantellare la sanità” e la premier replica parlando di “menzogne”. “La sanità pubblica è al collasso”, attaccato la Dem. Ribatte la Meloni: “E’ difficile confrontarsi con qualcuno che per fare propaganda è costretto a mentire”. Per la leader Pd “curarsi è diventato un lusso, siamo la Repubblica delle liste d’attesa. Mentre tra i vostri c’è chi guadagna – vero? – con le sue cliniche private”. “Siete stati al governo 10 anni, non avete mai scritto e messo in campo un piano sanitario nazionale. Oggi che siete dall’opposizione ci venite a spiegare quanto sia importante la sanità”, alza la voce Meloni, che accusa l’opposizione di fare “macumbe” sperando che “le cose vadano male in Italia” per poter “risalire nei sondaggi”. Meloni accusa in particolare il Pd di avere introdotto la pratica dei “medici a gettone”, un fenomeno “odioso” che “siamo stati noi a fermare”. Così come “ci siamo occupati di mettere noi un limite all’intramoenia”. “Le do una notizia: i gettonisti ci sono ancora! E se ci sono è perché quando lei era al governo con Berlusconi – e io ero ancora all’università – l’avete messo voi un tetto alle assunzioni del personale che oggi sta svuotando i reparti, per cui la gente non si riesce più a curare. Si vergogni di stare ancora all’opposizione del governo”, la replica della leader Dem.

Tra gli altri temi affrontati, quello della competivitità (su cui c’è un “dialogo” avviato con il nuovo cancelliere tedesco Merz per il “rilancio della nostra base industriale, in primis del settore dell’auto”); del caro energia, una “priorità” dell’esecutivo – assicura – che lavora a una “soluzione strutturale” e conferma l’impegno per “garantire un’energia pulita, sicura e a basso costo” con il nucleare; il rapporto “senza pregiudizi e senza favoritismi” con Stellantis; i conti pubblici che giudica positivi. Su questo tema (sollevato da Maria Elena Boschi di Italia viva) si scorge però una linea non granitica dell’esecutivo. Quando la premier afferma che “lo spread è sotto i 100 punti base, il che significa che i titoli di Stato italiani sono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi” nel video della diretta della Camera si vede il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, seduto accanto a lei, scuotere più volte la testa, a manifestare di non essere pienamente d’accordo.

Blue economy, Petrucci (FdI): mare ha potenziale economico

Roma, 14 mag. (askanews) – “Il mare offre molto, non dobbiamo vederlo come un confine ma come un collegamento tra Europa e Africa e abbiamo esigenza di raggruppare tutte le forze politiche per creare un momento di condivisione finalizzato a una corretta regolamentazione per creare un driver di sviluppo. A questo obiettivo lavorer l’intergruppo parlamentare dedicato alla blue economy”, lo ha detto la senatrice Simona Petrucci, intervenuta a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. “L’intergruppo ha tra i suoi obiettivi la tutela ambientale, lo sviluppo delle risorse del sottosuolo marino, la formazione rivolta ai futuri operatori del mare, tutto il sistema della portualit. Il primo step sar tra qualche mese, quando avremo materiale su queste tematiche cos da essere di supporto al grande lavoro del ministro Musumeci. Fino ad oggi il mare era solo qualcosa da tutelare, ma adesso diventato protagonista dell’economia, il governo ha deciso di metterlo al centro dello sviluppo economico, abbiamo stimato un potenziale economico di circa 300 mld di euro”.

Pinelli: Investiamo in progetti per tutto il Mediterraneo_

Roma, 14 mag. (askanews) -“L’eolico offshore rappresenta una asset class strategica per accelerare la transizione energetica e rafforzare l’indipendenza energetica dell’Italia. Il progetto che stiamo sviluppando lungo le coste calabresi produrr 1.300 gigawattora di energia all’anno, una quantit paragonabile a quella di un piccolo reattore nucleare, generando al contempo occupazione e benefici significativi per il territorio”. A dichiararlo Giovanni Pinelli, Senior Director Energy di Green Arrow Capital, intervenuto a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. “Dal punto di vista normativo – ha aggiunto – il sistema di incentivazione previsto dalla tariffa FER 2 rappresenta un importante motore di sviluppo: 185 euro per MWh sono un livello di remunerazione in grado di attrarre investimenti. Tuttavia, la soglia prevista di 3,8 GW risulta ampiamente insufficiente rispetto al reale fabbisogno. Basti pensare che Terna ha gi ricevuto richieste di connessione per oltre 3.600 turbine, pari a una potenza complessiva di 65 GW”. Green Arrow Capital prevede un investimento di 1,5 miliardi di euro di capitali privati per la realizzazione dell’impianto, con un impatto economico stimato in 4,5 miliardi di euro di valore condiviso per l’area interessata. “I porti coinvolti nella catena logistica e industriale per l’assemblaggio delle turbine – ha concluso Pinelli – possono diventare veri e propri hub produttivi per tutto il Mediterraneo. Si tratta di una filiera che potr contare su trasporti via mare, creando occupazione qualificata e contribuendo in maniera concreta alla crescita del PIL italiano”.

Mattarella-Draghi allarme all’Ue: "Nessun dorma", con i dazi punto di rottura

Coimbra, 14 mag. (askanews) – “Nessun dorma”. Con il titolo dell’aria della Turandot di Puccini Sergio Mattarella si rivolge all’Unione europea per sollecitare una risposta “urgente” alle tante crisi che la attraversano, “stare fermi non è più un’opzione”, vale per la difesa, per la competitività, per l’energia, per le nuove tecnologie.

Il Presidente della Repubblica ne ha parlato concludendo i lavori del XVIII simposio Cotec a Coimbra in Portogallo, poco prima era intervenuto l’ex premier Mario Draghi con il quale il capo dello Stato è arrivato ieri da Roma. Ieri Mattarella ha ricevuto, con il re di Spagna Felipe VI, un dottorato honoris causa dalla prestigiosa e antichissima università di Coimbra.

Oggi l’ultimo intervento dei lavori del simposio dedicato alla competitività dell’Europa, è stata affidata, prima che ai tre fondatori, capi di Stato e reali di Italia, Spagna e Portogallo, proprio all’ex premier, autore del rapporto per la commissione. I toni di Draghi sono stati altrettanto forti nel disegnare il quadro geopolitico ed economico dell’Unione europea all’indomani dei dazi decisi dall’amministrazione Usa. “E’ azzardato credere che i nostri scambi commerciali con gli Stati Uniti torneranno alla normalità dopo una rottura unilaterale così grave delle relazioni, o che i nuovi mercati cresceranno abbastanza rapidamente da colmare il vuoto lasciato dagli Stati Uniti. Se l’Europa vuole davvero ridurre la sua dipendenza dalla crescita statunitense, dovrà produrla da sé”.

Draghi ha ribadito che molte delle crisi attuali erano ampiamente annunciate, dall’energia alla difesa l’Ue si è mossa in ritardo sottovalutando la minaccia russa. L’ex premier va ripetendo da mesi che l’Europa deve muoversi autonomamente e più rapidamente, “ma gli eventi recenti – ha aggiunto oggi – rappresentano un punto di rottura, la delegittimiazione del WTO ha minato l’ordine multilaterale in un modo difficilmente reversibile”. Tutto questo pensando che più di 30 milioni di posti di lavoro sono sostenuti dalle esportazioni ci espone in particolare verso gli Usa, nostro maggiore mercato di esportazione. L’analisi di Draghi torna a battere sulla politica macroeconomica restrittiva applicata negli anni 2000 che ha ridotto drasticamente gli investimenti pubblici e represso la crescita dei salari, deprimendo di conseguenza la domanda interna. Ecco perchè per Draghi l’unica ricetta possibile per uscire da questo circolo vizioso sono gli investimenti. “L’emissione di debito comune dell’UE per finanziare la spesa comune è una componente fondamentale della tabella di marcia politica” e questo vale in “particolare per la difesa”, per fare in modo “che in Europa si spenda di più e che ciò contribuisca all’efficacia operativa e a una crescita economica più elevata rispetto a quanto avverrebbe altrimenti”.

La difesa è il tema che poco dopo svilupperà anche il capo dello Stato e che mostra “le conseguenze dell’inazione e delle ingiustificate ritrosie a procedere lungo il cammino dell’integrazione. Gli Stati membri ne discutono da oltre settant’anni”, è l’amara constatazione e “oggi siamo in ritardo, in rincorsa rispetto agli eventi e dobbiamo, di conseguenza, avvertirne l’urgenza”. La sintonia con Draghi riecheggia quando Mattarella fa notare che “i rischi dell’immobilismo sono ben identificati nel Rapporto Draghi come in quello Letta, sul futuro del mercato interno” perciò “occorre mettere in campo misure efficaci e allo stesso tempo ambiziose”. Quello che Mattarella invoca anche grazie alle riflessioni rilanciate oggi è “un’Europa rinnovata, più competitiva, più resiliente, più presente nello scacchiere internazionale. È una sfida epocale per il nostro continente, tanto più urgente se raffrontata a recenti evoluzioni negli equilibri mondiali”.

Altro nervo scoperto dell’Ue e citato in entrambi i discorsi è quello dell’energie e delle materie prime che vedono l’Europa in affanno e spesso divisa al suo interno: “ostaggio di interessi acquisiti radicati”, denuncia Draghi. E ancora: “la cooperazione per lo sviluppo di nuove tecnologie. Anche in quest’ambito l’Europa non può rischiare di restare al palo” avverte Mattarella sottolineando che “la mole degli investimenti e la robustezza dei meccanismi necessari a impiantare e tutelare solide industrie nascenti esigono cooperazioni su scala continentale”.

E’ una sfida impegnativa, ammette il capo dello Stato, che conclude il suo discorso con un messaggio di speranza: “senza sottovalutare la gravità della situazione, abbiamo il dovere – oltre che molte buone ragioni – di restare ottimisti. L’Unione si erge su solide fondamenta” e soprattutto dobbiamo “essere orgogliosi di questa ‘eccezionalità europea’” fatta di solidarietà, democrazia, diritti. Di nuovo in sintonia con Mattarella anche Draghi ha concluso il suo intervento ricordando: “I nostri padri fondatori ci hanno lasciato in eredità un’Europa di cui dobbiamo essere orgogliosi. Mentre valutiamo le debolezze dell’Europa attuale, dobbiamo cercare incessantemente la speranza nel suo futuro”.

Nato, Cavo Dragone: l’Alleanza sta diventando sempre più forte

Bruxelles, 14 mag. (askanews) – “L’Alleanza è forte e sta diventando sempre più forte” e la minaccia scaturita dalla guerra in Ucraina “ci ha reso ancora più uniti, se ne avessimo avuto bisogno”. Così l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, rispondendo a una domanda di askanews.

“La risposta alla minaccia è stata unica. Non c’è stata alcuna differenza nel modo in cui (ciascuno) ha reagito all’aggressione della Russia all’Ucraina. E probabilmente questo è stato un fattore collante, per ottenere la coesione a questo livello, che è davvero ottima”, ha spiegato Cavo Dragone. “E la coesione è il fulcro centrale dell’Alleanza. Quindi, intendo dire, le 32 nazioni si sono mosse davvero, davvero in perfetta sintonia. E penso che in futuro, perché non dobbiamo abbassare la guardia, anche se, grazie a Dio, un giorno ci sarà la pace in quella parte del mondo, non dovremo abbassare la nostra attenzione e la nostra guardia perché, ci sarà molto altro da fare. E la nostra responsabilità non è solo per oggi, ma per domani, per le generazioni future. Quindi dobbiamo essere in forma, pronti, e stiamo lavorando per mantenerci a quel livello, il che significa continuare a lavorare per il futuro”.

“Ma vi dico una cosa, la maturità, la forza e la volontà dell’Alleanza sono davvero forti. E penso che in qualche modo la guerra in Ucraina ci abbia aiutato a raggiungere questo buon movimento in avanti”, ha aggiunto.

Blue economy, Giorgi (Ispra): Eolico offshore fondamentale

Roma, 14 mag. (askanews) – “Ispra sta dando un contributo importante agli operatori che stanno investendo nella produzione di energia rinnovabile offshore, per costruire un processo virtuoso di tutela e protezione delle aree interessate, senza per questo ostacolare le iniziative di sviluppo. Questa la nuova concezione della transizione blue, resa possibile anche dalle nuove tecnologie di monitoraggio e studio delle coste e dei fondali marini”, lo ha detto Giordano Giorgi, Direttore del Centro nazionale coste di Ispra, intervenuto a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. “Nel settore marittimo l’elettrificazione delle banchine un tema fondamentale, perch la qualit dell’aria risente molto delle emissioni delle navi con i motori accesi nei porti. Per la loro alimentazione l’eolico offshore rappresenta una soluzione strategica, che richiede per anche un adeguamento delle banchine per il montaggio delle pale e per il loro trasporto in mare. I porti italiani in parte alimentati dagli impianti di eolico offshore potrebbero dare dei risultati importanti sia in termini di sviluppo sia di un sostanziale miglioramento dell’impatto ambientale”.

Ciclismo, Pedersen vince anche la quinta tappa a Matera

Roma, 14 mag. (askanews) – Non c’è due senza tre. Mads Pedersen vince anche la quinta tappa del Giro d’Italia, la Ceglie Messapica-Matera di 151km. Sul traguardo precede di un soffio Edoardo Zambanini, autore di un clamoroso scatto negli ultimi metri, e Tom Pidcock. Ancora una volta è stato decisivo il lavoro del compagno di squadra Vacek negli ultimi chilometri. Il danese festeggia così il rinnovo a vita con la Lidl-Trek ufficializzato prima della frazione. “Non ero affatto sicuro di aver vinto – le parole del danese all’arrivo – Gli ultimi 20 km sono stati incredibilmente duri. Ho sofferto tantissimo. Dopo l’ultima salita ero un po’ attardato. Ero ancora nel gruppo che si giocava la vittoria, ma ho dovuto spendere tante energie per rientrare sulla ruota di Vacek. Per fortuna ne avevo ancora abbastanza per lo sprint finale. Vincere con la Maglia Rosa è pazzesco. È molto più di quanto abbia mai sognato. Che Giro che stiamo facendo, e che squadra ho attorno a me! Domani si va a Napoli, lì ho già vinto. Ogni giorno proviamo a vincere il più possibile. Ci riproveremo”.

Cannes, focus, conferenze e incontri all’Italian Pavilion

Roma, 14 mag. (askanews) – Focus, presentazioni, conferenze stampa. Con un cartellone ricco di iniziative al Festival di Cannes, l’Italian Pavilion è pronto ad accogliere la comunità internazionale dell’audiovisivo che fino al 24 maggio si ritrova sulla Croisette per celebrare il cinema. Progettato, allestito e gestito da Cinecittà, grazie alla collaborazione tra la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA-MIC) e l’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, l’Italian Pavilion è lo spazio professionale che per tutta la durata della kermesse diventa luogo strategico di presentazione della nostra produzione cinematografica, ed è articolato in due location cardine del Festival: l’Hotel Barrière Le Majestic presso il Salon Marta, dove saranno ospitati incontri business, conferenze e attività stampa dei film italiani, e il Marché Du Film con un’area comune per appuntamenti e stand dedicati ai venditori, allo spazio Riviera A6-C1.

Queste le società ospitate quest’anno: 102 Distribution, Coccinelle Film Sales, DM Communication, Fandango Sales, Filmexport Group, K+, Minerva Pictures, Nexo Studios, One More Pictures, PiperFilm, Rai Cinema International Distribution, Rewind Film, The Family, The Open Reel, True Colours, TVCO. Immancabile, anche per questa edizione, la versione digitale della Casa del cinema italiano all’estero che avrà la sua pagina web italianpavilion.it sulla piattaforma ufficiale del Marché, dove oltre al calendario delle attività in programma al Majestic sarà possibile consultare il catalogo delle proiezioni dei film italiani al Festival e al Mercato.

Diversi gli appuntamentamenti che presenteranno agli addetti ai lavori e alla stampa importanti novità, come la presentazione internazionale dell’Italian Global Series Festival, il nuovo festival dedicato alle serie che si terrà in estate tra Rimini e Riccione. Nell’ambito delle iniziative per l’internazionalizzazione, organizzate dall’ufficio Progetti Speciali DGCA-MiC/Cinecittà, sono previsti incontri finalizzati a rafforzare le collaborazioni con i partner e a pianificare attività a sostegno di produttori e venditori italiani per il secondo semestre del 2025.

In cartellone la presentazione della seconda edizione di Scenari Transalpini, realizzata in collaborazione con CNC, Ambasciata di Francia e MIA, e sessioni di networking con gli operatori dei Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) per organizzare un focus a Venezia, nonché la partecipazione di una delegazione italiana al Tallinn Film Festival, ma anche un incontro con VIPO per rafforzare il dialogo e promuovere nuove coproduzioni con il Giappone (dopo l’accordo siglato a luglio scorso, sono già 5 infatti i film in sviluppo) oltre ad appuntamenti con CCIDAHK (Hong Kong), BFI, Unifrance, Unijapan, e soprattutto i paesi dell’America Latina con cui definire una nuova strategia condivisa per sostenere le coproduzioni con l’Italia, in vista del prossimo bando che sostituirà quello di Ibermedia e che sarà presentato a breve.

Tennis, Coco Gauff in semifinale a Roma

Roma, 14 mag. (askanews) – Una vittoria di un’importanza capitale quella conquistata da Coco Gauff nei quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia 2025 di Roma. La statunitense, infatti, si è imposta in 6-4 7-6(5) contro Mirra Andreeva, issandosi 4-0 nei testa a testa contro la giovane russa, che nel complesso le ha strappato un solo set su otto disponibili negli scontri diretti. In semifinale, dove torna per la terza occasione – dopo il 2021 e il 2024 – incontrerà la vincente del match tra la n° 1 del mondo, la bielorussa Sabalenka, e la cinese Qinwen Zheng.Nell’altra semifinale si affronteranno domani Jasmine Paolini (n. 5 Wta) e la ventitreenne americana Peyton Stearns, n. 42 del ranking Wta

Meloni: siamo critici sulle scelte di Israele ma è stata Hamas a iniziare

Roma, 14 mag. (askanews) – “Non abbiamo condiviso diverse scelte (di Israele, ndr), non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori. Consapevoli come siamo però che non è stata Israele a iniziare le ostilità e che c’era un disegno, come ho detto varie volte, alla base dei disumani attacchi di Hamas, e della crudeltà rivolta contro gli ostaggi”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante il question time alla Camera, rispondendo all’interrogazione di Avs su Gaza.

Il piano di Hamas, ha aggiunto, “era un disegno che puntava all’isolamento e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita sia di israeliani che di palestinesi pur di perseguire i propri scopi”.

Ai Campi Flegrei in corso un nuovo sciame sismico

Napoli, 14 mag. (askanews) – Un nuovo sciame sismico è in corso nell’area dei Campi Flegrei dalle 14.23. A comunicarlo è l’Osservatorio Vesuviano che rende noto che, al momento, sono stati rilevati in via preliminare 24 terremoti.

La prima nuova scossa di magnitudo 3.1 si era verificata alle 12.23 ad una profondità di 2 chilometri.

“In considerazione di quanto sopra esposto l’Amministrazione Comunale insieme alla Protezione Civile del comune di Pozzuoli segue da vicino l’evolversi dello sciame sismico in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno” scrive in una nota il comune di Pozzuoli. Entro 3/6 ore seguirà ulteriore aggiornamento in funzione dell’evoluzione del fenomeno.

Gaza, almeno 80 i morti nei raid aerei israeliani

Roma, 14 mag. (askanews) – È salito ad almeno 80 il numero dei morti nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, iniziati all’alba: è quanto riporta la rete satellitare Al Jazeera, citando fonti palestinesi.

Nel nord della Striscia di Gaza i morti sono almeno 59, mentre secondo fonti sanitarie palestinesi fra le vittime vi sono almeno 22 bambini. Al Jazeera ha riportato anche una dichiarazione di Hamas, che ha accusato il governo israeliano di “voler accelerare una escalation dell’aggressione e del massacro dei civili”, una tattica che tuttavia “non porterà alcuna forma di vittoria”.

Da quando Israele ha ripreso i bombardamenti il 18 marzo, 2.799 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza, mentre oltre 7.800 sono rimaste ferite, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza. I morti dall’inizio del conflitto, nell’ottobre 2023, sono almeno 52.928 e i feriti 119.846.

Nato, ministri Esteri ad Antalya: focus su spese Difesa e Ucraina

Antalya, 14 mag. (askanews) – I ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato si riuniscono questa sera e domani ad Antalya, in Turchia, per confermare la solidità delle relazioni transatlantiche e il fermo sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Alla ministeriale, una riunione informale durante la quale dunque non sarà presa alcuna decisione, parteciperà anche il ministro Antonio Tajani, che arriverà questa sera nella città turca per partecipare alla cena offerta dal padrone di casa, Hakan Fidan.

Ai colleghi della Nato Tajani ribadirà l’impegno italiano in favore dell’unità dell’Occidente e per un maggiore investimento nel settore della Difesa. “È chiaro che l’Europa dovrà fare di più per garantire la propria sicurezza”, ha detto il titolare della Farnesina, alla vigilia della sua partenza, ad Affaritaliani.it. “L’Italia è pronta ad annunciare il raggiungimento dell’obiettivo del 2%” del Pil per la Difesa (una cifra pari a circa 45 miliardi di euro).

Non è un mistero, d’altra parte, che la Nato chiederà ulteriori aumenti ai Paesi membri e il governo italiano, ha spiegato Tajani, farà “tutto ciò che è possibile” per rafforzare le garanzie di sicurezza per i propri cittadini nei prossimi anni.

La questione certamente non è nuova. E secondo indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, gli alleati avrebbero persino già iniziato a lavorare su un progetto per aumentare in maniera significativa i bilanci della difesa dei singoli Stati. Un modo, questo, anche per andare incontro alle pressanti richieste del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che auspica investimenti pari al 5% del Prodotto interno lordo nazionale. L’intenzione, in particolare, sarebbe quella di raggiungere l’obiettivo entro il 2032.

Il tema sarà dibattuto già al vertice Nato previsto all’Aja a giugno. Ma il segretario generale della Nato, Mark Rutte, sottoporrà la questione all’attenzione dei ministri degli Esteri già oggi e domani. Nella proposta di Rutte, l’obiettivo del 5% verrebbe raggiunto attraverso un percorso di crescita della spesa che, partendo dalla soglia del 2% del Pil, si articolerebbe in due parti distinte: un aumento fino al 3,5% della spesa in senso stretto, e un 1,5% in spese per la sicurezza, i cui criteri però andranno negoziati.

Durante le discussioni in Turchia, Tajani ribadirà inoltre la necessità per la Nato di guardare al fianco Sud dell’Alleanza. E sull’Ucraina, che ad Antalya sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Andriy Sybiha, confermerà la posizione italiana: difesa del diritto internazionale, necessità di una pace giusta, sostegno agli sforzi americani per un cessare il fuoco che possa poi portare a un vero accordo per la fine delle ostilità.

Washington sarà rappresentata dal segretario di Stato Marco Rubio, con cui Tajani potrebbe anche avere occasione di discutere a margine dei lavori. E’ possibile inoltre che il titolare della Farnesina, Rubio e i colleghi di Regno Unito, Francia e Germania, David Lammy, Jean-Noël Barrot e Johann Wadephul, si riuniscano in formato ristretto, al termine della riunione informale del Consiglio Nord Atlantico di domani mattina.

Di certo, gli americani in queste ore guarderanno con interesse anche in direzione di Istanbul, dove domani è atteso Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino spera in un incontro con Vladimir Putin, che però non ha lasciato trapelare le sue intenzioni ed ha definito “deficienti” i leader europei che hanno minacciato nuove sanzioni contro Mosca. A Istanbul ci sarà Rubio, come annunciato da Trump, mentre non è chiaro chi rappresenterà la Russia: potrebbe trattarsi del ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Secondo quanto annunciato dal Cremlino, la formazione russa sarà comunque resa nota domani stesso, non appena Putin avrà preso la sua decisione.

(di Corrado Accaputo)

Danza, all’Ara Pacis a Roma "Pax" con Sergio Bernal e Paz de Manuel

Roma, 14 mag. (askanews) – Il 17 maggio il Museo dell’Ara Pacis a Roma ospita “Pax”, una serata dedicata alla pace, tema più che mai attuale in questi giorni. Una produzione Daniele Cipriani Entertainment, che rientra nella programmazione della Notte dei Musei ed è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,e organizzata da Zètema Progetto Cultura.

In un luogo simbolo del valore universale della pace, la performance vuole rievocare in qualche maniera, riti antichi in cui la religiosità si esplicava anche attraverso la danza e il canto. Uno spettacolo (con tre repliche, ore 20,30-22-23,15) che potremmo quasi definire una preghiera, in cui la gloria della Roma imperiale, scolpita nel marmo, si capovolgerà anche nel nome, trasmutandosi idealmente in un “Amor” cosmico, scolpito nell’etere dal canto e dalla danza.

Protagonista d’eccezione, il bailaor madrileno Sergio Bernal, stella internazionale, già primo ballerino del Ballet Nacional de Espana e oggi direttore della Sergio Bernal Dance Company che ha recentemente compiuto una tournée di successo in Italia. La stella internazionale spagnola, particolarmente sensibile alle architetture dell’ “Urbe”, ritorna a Roma per interpretare, proprio davanti a un monumento in cui l’arte della scultura romana vede il suo apice, un assolo ispirato a una delle sculture più emblematiche di Auguste Rodin: Il Pensatore.

In questa coreografia, Bernal dona movimento e vita a una figura che rappresenta la profondità del pensiero umano, la tensione tra ragione e sentimento, tra materia e spirito. In un’epoca attraversata da conflitti e incertezze come il presente, Il Pensatore si fa gesto coreografico di riflessione e speranza: un corpo in ascolto del silenzio e della coscienza, alla ricerca di equilibrio e armonia.

Accanto a lui, creando un dialogo intimo tra corpo e voce, tra danza e musica dell’anima, ci sarà la cantaora andalusa Paz de Manuel. Il nome stesso di questa interprete sensibile e potente del flamenco contemporaneo inneggia alla pace che si vuole evocare durante la serata.

Secondo Daniele Cipriani, ideatore dell’evento, “il Museo dell’Ara Pacis, luogo consacrato alla pax augustea e simbolo della volontà di concordia tra i popoli, ospita così una performance che non è solo spettacolo, ma soprattutto messaggio. Pax è un invito a riconoscere, nella bellezza dell’arte, una possibilità di incontro tra i popoli. Che la luce che filtra dalle vetrate dell’Ara Pacis rendendola simile a un faro nel buio della notte sul Lungotevere, possa accendere la speranza di cui parlava sempre Papa Francesco, quella la luce interiore che – potenzialmente – brilla in ogni essere umano e che – potenzialmente – è capace di condurre verso una nuova Pax universale. L’augurio è che la Notte dei Musei possa preannunciare un’Aurora della Pace”.

Merz presenta il suo piano: la Germania deve tornare potente

Roma, 14 mag. (askanews) – “Vaste programme” quello del nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz, quello squadernato oggi di fronte alla seduta plenaria del Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, a Berlino: una Germania militarmente potente, economicamente rinata.

Il discorso del nuovo cancelliere tedesco, che riporta al governo una Grosse Koalition senza l’estrema destra Afd e con componenti la Cdu/Csu di Merz e il Partito socialdemocratico (Spd), viene in un momento particolare e gravido di possibili conseguenze per l’Europa: siamo alla vigilia dell’inizio di negoziati in Turchia per la pace in Ucraina, che potrebbe vedere addirittura degli incontri al vertice tra il presidente russo Vladimir Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente Usa Donald Trump. Un eventuale formato in cui fa molto rumore l’assenza dell’Europa, di cui la Germania è un azionista di maggioranza.

Merz, nel suo esordio parlamentare da cancelliere, ha subito messo in guardia dal pericolo: una pace tra Russia e Ucraina non può essere “una pace dettata” da Mosca a Kiev.

Nel fine settimana, a Kiev, assieme ad altri alleati europei (Francia, Regno unito, Polonia) il cancelliere ha sottoscritto la proposta a Putin di un cessate il fuoco incondizionato per 30 giorni per evitare un inasprimento massiccio delle sanzioni. Minaccia, al momento, caduta nel vuoto, anche a fronte di una plastica mancanza di unità tra gli stessi europei e alla volontà di Trump di procedere nella spinta per la pace in Ucraina senza dare troppo ascolto ai tradizionali partner del Vecchio Continente.

“Il nostro sostegno all’Ucraina resta uno sforzo comune di europei, americani e altri amici e alleati”, ha affermato Merz “Nessuna pace dettata e nessuna sottomissione a fatti compiuti militarmente contro la volontà dell’Ucraina è tollerabile”, ha detto ancora Merz, affermando che farà pressione anche con Washington per sostenere questa posizione. “Chi pensa che la Russia si accontenterà di una vittoria sull’Ucraina o dell’annessione di una parte del paese si sbaglia” ha avvertito ancora il cancelliere tedesco.

La minaccia russa, dal suo punto di vista, fa da supporto all’esigenza che la Germania si doti dell'”esercito convenzionale più potente al mondo”. Centinaia di miliardi di euro di investimenti del governo, insomma, per rompere il tabù nato con la sconfitta nella Seconda guerra mondiale e rafforzare militarmente la Germania.

Il rafforzamento della Bundeswehr rappresenterà la “priorità assoluta” del governo di Berlino, a dire di Merz con la benedizione anche degli altri alleati europei. “Questa è l’aspettativa del paese più popoloso e potente d’Europa. E’ ciò che attendono anche i nostri amici e partner. Anzi, praticamente lo esigono da noi”, ha spiegato il cancelliere tedesco.

Ma, per essere un paese militarmente potente, la Germania deve tornare a essere economicamente all’avanguardia. Deve tornare, insomma, a essere “la locomotiva economica ammirata dal mondo”, ha detto ancora Merz. Da due anni consecutivi la Germania è in recessione e alcuni punti forti del proprio apparato produttivo, a partire dall’ammirata industria automobilistica, stanno vivendo una crisi profonda.

Pnrr, Fitto a Giorgetti: scadenza è 2026, impossibile rinvio

Bruxelles, 14 mag. (askanews) – Il vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme della Commissione europea, Raffaele Fitto, e il commissario agli Affari economici, Valdis Dombrovskis, hanno risposto negativamente oggi a Bruxelles, alla richiesta del ministro italiano dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti di estendere la scadenza del Pnrr oltre il 2026, “per aumentare il margine di bilancio a disposizione degli Stati membri al fine di rispondere all’esigenza di aumentare la spesa per la difesa”.

Giorgetti ne aveva parlato ieri a Bruxelles, durante la discussione al Consiglio Ecofin sul nuovo fondo “Safe” da 150 miliardi di euro che sarà destinato a prestiti agli Stati membri per aumentare le capacità di difesa.

“Quando abbiamo discusso il piano Rearm Europe in seno alla Commissione – ha riferito Dombrovskis, rispondendo a una domanda durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles – abbiamo valutato diverse possibilità, compresa quella di utilizzare anche il fondo Rrf (lo ‘Strumento per la ripresa e la resilienza’, che finanzia i Pnrr dei diversi paesi membri, ndr). Ma alla fine abbiamo deciso di non ricorrere a questa opzione”.

Il commissario ha spiegato che la decisione negativa è stata presa sostanzialmente per tre ragioni: avrebbe richiesto una modifica sostanziale del regolamento del fondo Rrf; avrebbe richiesto diverse nuove decisioni all’unanimità; e infine, la “chiave di distribuzione” dei fondi prevista originariamente non sarebbe stata appropriata. “Quindi – ha concluso Dombrovskis – abbiamo deciso invece di adottare un nuovo strumento di prestito europeo: il ‘Safe'”, stabilito con il regolamento “Security Action for Europe”.

Fitto, da parte sua, ha riferito di aver ricordato ieri, durante il Consiglio Ecofin, che per il fondo Rrf “la scadenza è il prossimo anno”, e, ha sottolineato “è impossibile cambiarla. Ma – ha aggiunto – abbiamo dato molte opportunità per organizzare i piani nei prossimi mesi: per esempio si può ricorrere all’art. 21 del Regolamento per fare altre revisioni” dei Pnrr nei diversi Stati membri; “e poi c’è la possibilità di spostare dei progetti dal fondo Rrf ai fondi di Coesione”, ha concluso il vicepresidente esecutivo della Commissione.

Tv, arriva il docufilm "Israele e Palestina-Storia di un conflitto"

Roma, 14 mag. (askanews) – Prodotto dalla pluripremiata documentarista Norma Percy per BBC, il docufilm “Israele e Palestina – Storia di un conflitto” sarà disponibile in esclusiva su History Channel a partire da domenica 18 maggio, ogni domenica alle 21:30 e in streaming su NOW.

In tre episodi, ripercorre vent’anni fondamentali della storia recente del Medio Oriente; partendo dall’attentato suicida del 19 agosto 2003 a Gerusalemme, attraverso testimonianze esclusive, materiali d’archivio e analisi politiche, la serie offre una ricostruzione puntuale e rigorosa degli eventi che hanno segnato la traiettoria del conflitto israelo-palestinese.

Norma Percy raccoglie le testimonianze dirette di figure chiave della politica e della diplomazia internazionale. Tra gli altri, Hillary Clinton, Segretario di Stato Usa durante l’amministrazione Obama, racconta dall’interno gli sforzi per rilanciare i negoziati. John Kerry, anch’egli Segretario di Stato, analizza i limiti della diplomazia americana e i momenti di svolta mancati. Condoleezza Rice, ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale e poi Segretario di Stato con George W. Bush, descrive le pressioni esercitate sull’amministrazione Sharon nei primi anni Duemila. L’ex primo ministro britannico Tony Blair, Rappresentante del Quartetto per il Medio Oriente, riflette sulle sue interlocuzioni con Hamas e sul difficile equilibrio tra diplomazia e sicurezza.

La narrazione si arricchisce con le voci dei protagonisti israeliani e palestinesi. Ehud Olmert, primo ministro israeliano dal 2006 al 2009, racconta il suo tentativo concreto di accordo finale con i palestinesi. Ariel Sharon, attraverso un’intervista d’archivio, spiega le ragioni della scelta unilaterale di ritirarsi da Gaza. Benjamin Netanyahu, presente lungo tutto l’arco della narrazione, emerge come figura centrale nella ridefinizione della politica di sicurezza di Israele. Sul fronte palestinese, la serie propone contributi esclusivi di Saeb Erekat, storico capo negoziatore dell’Autorità Nazionale Palestinese, di Salam Fayyad, ex primo ministro moderato e tecnocrate, e di Mahmoud Abbas, leader dell’ANP. A loro si affiancano anche i leader di Hamas Khaled Meshaal e soprattutto Ismail Haniyeh, intervistato poche settimane prima della sua morte nel luglio 2024 e che afferma: “Noi di Hamas non siamo ostili agli ebrei perché sono ebrei. Siamo ostili agli occupanti della nostra terra che hanno sfollato il nostro popolo. Hamas non si oppone alla creazione di uno stato palestinese in Cisgiordania e a Gaza sulla base dei confini del 1967. Quando Netanyahu ha mostrato questa mappa alle Nazioni Unite, stava dicendo al mondo che lo stato di Palestina non esiste”.

L’ultimo episodio si concentra sull’impatto dell’amministrazione Trump, sul riconoscimento unilaterale di Gerusalemme come capitale israeliana e sull’effetto domino che ciò ha avuto sulle relazioni con la leadership palestinese.

Il docufilm non prende posizione, non cerca colpevoli né eroi, ma offre allo spettatore strumenti per comprendere uno dei conflitti più lunghi, complessi e divisivi della nostra epoca, dimostrando come diplomazia, politica interna, ideologia e interessi strategici abbiano ripetutamente ostacolato ogni concreta possibilità di pace.

Bce, avviata revisione procedure valutazione rischi banche (Srep)

Roma, 14 mag. (askanews) – La vigilanza bancaria della Bce avviato una revisione della sua procedura annuale di valutazione dei rischi sulle banche (Srep o Supervisory Review and Evaluation Process), con l’obiettivo di renderla più efficiente e efficace. L’iniziativa sembra inserisrsi viene nell’ambito dei propositi delle istituzioni della Unione europea di alleggerire la sempre più crescente burocrazia comunitaria.

Con un comunicato, la Bce afferma di voler ridurre “le complessità ritenute non necessarie” dei quadri regolamentari. “In futuro – si legge – le decisioni derivanti dal (ciclo) Srep saranno più chiare, più strategiche, con l’obiettivo di focalizzarsi sui rischi chiave e facilitare il dialogo tra banche e autorità di vigilanza”.

In questo ambito già questa estate, con il prossimo ciclo Srep le banche riceveranno una bozza di decisioni in un nuovo formato e con nuovi contenuti. (fonte immagine: ECB).

Ue, Mattarella: situazione grave ma restiamo ottimisti, fondamenta solide

Coimbra, 14 mag. (askanews) – “È una sfida impegnativa, eppure, senza sottovalutare la gravità della situazione, abbiamo il dovere – oltre che molte buone ragioni – di restare ottimisti. L’Unione si erge su solide fondamenta: un’economia di mercato aperta alla concorrenza e agli scambi internazionali; un sistema di banche centrali indipendente; un quadro giuridico stabile e affidabile; una concezione di Stato di diritto saldamente ancorata a una convinta tradizione democratica; politiche di redistribuzione attive ispirate al principio di solidarietà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, concludendo il XVIII simposio Cotec a Coimbra dedicato alla competitività europea.

“Occorre essere orgogliosi di questa ‘eccezionalità europea’ e progredire su tali presupposti – è l’invito del capo dello Stato -. Confido che Portogallo, Spagna e Italia sapranno fornire il necessario impulso per affrontare con successo queste grandi sfide del nostro tempo. È questa una responsabilità davanti alla quale non possiamo sottrarci”.

Difesa Ue, Mattarella: in ritardo, il piano della Commissione primo fondamentale passo

Coimbra, 14 mag. (askanews) – “Oggi siamo in ritardo, in rincorsa rispetto agli eventi e dobbiamo, di conseguenza, avvertirne l’urgenza. Le iniziative avviate in materia dalla Commissione europea sono un primo fondamentale passo e testimoniano piena consapevolezza della posta in gioco. Sono anche una dimostrazione di concretezza, volendo porre a fattor comune strumenti e vantaggi di scala propri di un ordinamento sovranazionale che già in passato ha dimostrato capacità di adattamento a diversi shock esogeni”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concludendo il XVIII simposio Cotec a Coimbra.

La Difesa comune europea è uno dei temi la cui “attualità ed urgenza ben esemplifica le conseguenze dell’inazione e delle ingiustificate ritrosie a procedere lungo il cammino dell’integrazione. Gli Stati membri ne discutono da oltre settant’anni. Da quando a Parigi, nel maggio 1952 fu firmato il Trattato che istituiva la Comunità Europea di Difesa. Questa veniva rilanciata, in forme diverse e meno ambiziose, tra il ’98 e il 2000. Non è difficile immaginare – osserva il capo dello Stato – quale sarebbe oggi la condizione dell’Unione, di fronte al mutato contesto geopolitico, se avessimo scelto a suo tempo di compiere quel salto di qualità politico nel processo di integrazione”.

“Il nostro Simposio ha il merito di lanciare ‘Un appello all’azione’ di grande attualità: è infatti urgente, direi prioritario, che l’Europa agisca, perché stare fermi non è più un’opzione”, ha ribadito il presidente della Repubblica.

“I rischi dell’immobilismo sono ben identificati nel Rapporto Draghi come in quello Letta, sul futuro del mercato interno: le ipotetiche conseguenze per l’Europa, ad esempio in termini di arretramento nelle condizioni materiali di benessere diffuso o di un allontanamento irreversibile dalla frontiera tecnologica, ne accrescerebbero anche le vulnerabilità sui piani strategico e geopolitico, riducendone la capacità di contrastare le attuali perturbazioni dell’ordine internazionale. Scongiurare tali rischi è fondamentale – avverte il capo dello Stato -. A questo fine occorre mettere in campo misure efficaci e allo stesso tempo ambiziose”.

“Progredire senza indugi e con efficacia sulla competitività è largamente considerata condizione indispensabile all’ulteriore approfondimento del progetto d’integrazione continentale, al rilancio strategico dell’Unione Europea e alla preservazione di un’economia prospera per i suoi Stati membri e i suoi cittadini” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Oggi abbiamo avuto la possibilità di ascoltare spunti di grande rilevanza e interesse da parte di Mario Draghi, il cui rapporto sul futuro della competitività europea sta già contribuendo a orientare le politiche della Commissione Europea per la nuova Europa degli anni a venire”, ha ricordato.

"Pronto come va" è il nuovo singolo dei The Kolors

Milano, 14 mag. (askanews) – Dopo gli spoiler virali della scorsa settimana, ecco The Kolors e il loro nuovo singolo: “Pronto come va” (Warner Music Italy) sarà disponibile da venerdì 16 maggio in radio e su tutte le piattaforme digitali.

«”Pronto come va” è venuta fuori in un momento di nostalgia mentre eravamo in studio» – ha detto Stash sulla genesi della canzone – «Pensavamo alla bellezza di un gesto ormai dimenticato che fino a qualche anno fa rappresentava una vera e propria dedica: la compilation d’amore. Ricordavamo le sensazioni che si provavano in macchina mentre si ascoltavano da un cd, o ancor prima da musicassetta, le canzoni che cercavano in qualche modo di raccontare il sentimento per qualcuno…», mentre sul sound del pezzo ha aggiunto: «Quel tipo di ricordo, che nel nostro caso si riferisce agli inizi degli anni ’10, ci ha guidati anche nella scelta dei suoni. Abbiamo cercato di raccontare con sincerità la nostra epoca delle compilation, in una direzione parecchio “pharrelliana”».

Il nuovo brano è stato anticipato dallo spoiler fatto dalla band in occasione delle registrazioni del videoclip ufficiale, durante le quali The Kolors sono apparsi a sorpresa in alcuni matrimoni a Napoli, facendo irruzione nelle sale ricevimenti e stupendo tutti i presenti con dei live esclusivi e totalmente inaspettati, eseguendo per la prima il nuovo brano davanti agli sposi e ai loro invitati.

E da luglio, in un’estate in cui The Kolors saranno ancora una volta protagonisti con la loro musica, Stash e soci sono pronti a tornare dal vivo in Italia con il tour “Summer 2025”, dopo il grande successo della tournée europea, che in primavera li ha visti trionfare a suon di sold out in città come Londra, Parigi e Berlino.

Ecco il calendario di “Summer 2025”, prodotto e organizzato da Friends & Partners e Color Sound:

11 luglio 2025: Firenze – Anfiteatro delle Cascine

27 luglio 2025: Este (PD) – Castello Carrarese

2 agosto 2025: L’Aquila – Scalinata di San Bernardino

9 agosto 2025: Marina di Modica (RG) – Auditorium Mediterraneo

12 agosto 2025: Santa Maria di Castellabate (SA) – Villa Matarazzo

19 agosto 2025: Castelnuovo di Garfagnana (LU) – Fortezza di Mont’Alfonso

9 settembre 2025: Sesto San Giovanni (MI) – Kozel Carroponte

16 settembre 2025: Roma – Cavea | Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

I biglietti per “The Kolors Summer 2025” sono disponibili su www.ticketone.it e in tutti i circuiti di vendita abituali. Info su www.friendsandpartners.it e su http://www.colorsound.com.

Mattarella: da Cotec appello all’azione Ue, stare fermi non è opzione

Coimbra, 14 mag. (askanews) – “Il nostro Simposio ha il merito di lanciare ‘Un appello all’azione’ di grande attualità: è infatti urgente, direi prioritario, che l’Europa agisca, perché stare fermi non è più un’opzione”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prendendo la parola al vertice Cotec Europa in corso a Coimbra che si intitola appunto “A Call to Action”.

“I rischi dell’immobilismo sono ben identificati nel Rapporto Draghi come in quello Letta, sul futuro del mercato interno: le ipotetiche conseguenze per l’Europa, ad esempio in termini di arretramento nelle condizioni materiali di benessere diffuso o di un allontanamento irreversibile dalla frontiera tecnologica, ne accrescerebbero anche le vulnerabilità sui piani strategico e geopolitico, riducendone la capacità di contrastare le attuali perturbazioni dell’ordine internazionale. Scongiurare tali rischi è fondamentale – avverte il capo dello Stato -. A questo fine occorre mettere in campo misure efficaci e allo stesso tempo ambiziose”.

Ue, Draghi: eredità di cui essere orgogliosi, cercare speranza nel futuro

Coimbra, 14 mag. (askanews) – “I nostri padri fondatori ci hanno lasciato in eredità un’Europa di cui dobbiamo essere orgogliosi. Mentre valutiamo le debolezze dell’Europa attuale, dobbiamo cercare incessantemente la speranza nel suo futuro”. Lo ha detto l’ex premier Mario Draghi intervenendo in conclusione del vertice Cotec a Coimbra, a cui partecipa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Quando in passato l’UE ha compiuto un salto di qualità verso una maggiore integrazione, sono stati tipicamente presenti tre fattori. In primo luogo, una crisi che dimostra senza ombra di dubbio che il sistema precedente è diventato insostenibile. In secondo luogo, un forte shock politico che sconvolge l’ordine istituzionale. E in terzo luogo, un piano d’azione già esistente che tutte le parti possono sottoscrivere”, ha osservato Draghi, secondo il quale questa fase storica presenta tutti e tre questi fattori.

Il modello di crescita e di difesa sono in crisi, ci sono profonde fratture istituzionali come “lo shock politico proveniente dagli Stati Uniti che è enorme – ha spiegato -. A ciò si aggiunge un cambiamento di rotta radicale in paesi come la Germania e una nuova determinazione della Commissione a superare gli ostacoli e la burocrazia. Abbiamo però avviato un piano d’azione che contiene consigli politici che sono oggi ancora più urgenti, se possibile. Investiremo nuovamente in Europa, in modo massiccio e responsabile. Affronteremo gli interessi acquisiti che attualmente ostacolano il nostro cammino verso un futuro basato sull’innovazione piuttosto che sui privilegi. E proteggeremo e preserveremo la nostra libertà”.

Dazi, Draghi: ordine multilaterale minato, difficilmente reversibile

Coimbra, 14 mag. (askanews) – “L’ampio ricorso ad azioni unilaterali per risolvere le controversie commerciali e la definitiva esclusione dell’WTO hanno minato l’ordine multilaterale in modo difficilmente reversibile”. Lo ha detto l’ex premier Mario Draghi intervenendo al summit Cotec sulle prospettive dell’Unione europea alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

E’ un “periodo di profondi cambiamenti nel commercio e nelle relazioni internazionali – ha osservato -. Questi cambiamenti sono in atto da diversi anni e la situazione stava peggiorando anche prima dei recenti sconvolgimenti tariffari. Finora, la frammentazione politica interna e la crescita lenta hanno ostacolato una risposta europea efficace. Ma gli eventi recenti rappresentano un punto di rottura”.

Gaza,Avs denuncia: Polizia fa rimuovere bandiera Palestina a passaggio Giro Italia

Roma, 14 mag. (askanews) – “Siamo in tanti e tante, di fronte alla tragedia di Gaza, a sentire il bisogno morale di fare qualcosa. Ognuno fa quel che può per esprimere il proprio sdegno e manifestare la propria solidarietà. Ieri da Putignano, in provincia di Bari, ieri è passato il Giro d’Italia. Un’occasione per far inquadrare alle telecamere della Rai simboli e messaggi a cui teniamo. Ieri Sofia ha esposto dal balcone di casa una bandiera della Palestina, in solidarietà con le sofferenze patite dal popolo palestinese, massacrato dal governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu. Sofia e la sua famiglia si sono visti suonare alla porta un funzionario della Polizia, che ha chiesto loro di rimuovere la bandiera prima del passaggio della Carovana rosa.Un episodio inquietante e di enorme gravità, su cui presenteremo un’interrogazione parlamentare”. Lo denuncia la deputata Avs Elisabetta Piccolottui.

“Non è la prima volta: il 25 aprile ad Ascoli – prosegue la parlamentare rossoverde eletta in Puglia – uno striscione antifascista era stato fatto rimuovere alla fornaia che lo aveva esposto e questo episodio aveva fatto parlare non poco. Ci risiamo dunque: è possibile che in questo Paese non sia più consentito esporre una bandiera dal balcone se non è gradita al Governo? he la svolta autoritaria fosse arrivata, lo avevamo capito dal Decreto Sicurezza. Che fossimo già a questo punto, non lo avremmo creduto neanche noi”.

“Un clima – conclude Piccolotti- che fa diventare eroici anche gesti normali come quelli di Sofia e della sua famiglia che ringraziamo per aver esposto la bandiera e aver acconsentito a rendere pubblica questa storia allucinante. La speranza per il futuro sono loro”.

Papa, incontro con Sinner. "Vuole gocare?", "Qui meglio di no"

Città del Vaticano, 14 mag. (askanews) – Incontro e scambio di battute nel corso dell’incontro stamane in Vaticano tra Jannik Sinner, accompagnato dai genitori e dal suo entourage e Papa Leone XIV. Sinner, tra l’altro ha chiesto al Papa con una battuta se volesse giocare un po’, dopo avergli regalato la sua recchetta, una pallina da tennis e la sua tessera della Federazione italiana tennis. Tra le risate dei presenti Papa Prevost, guardando al bell’arredamento della stanza, dientro all’Aula Nervi, dove è avvenuto l’incontro” ha risposto prontamente: “Qui è meglio di no…”.

Poi il pontefice ha chiesto al tennista: “Ieri sera ha vinto…” e poi: “A Roma come si vede?”. Sinner ha, quindi risposto: “All’inizio del torneo era un po’ difficile ma ora con tre vittorie siamo in gioco…”.

Papa, incontro con Sinner. "Vuole gocare?", "Qui meglio di no"

Città del Vaticano, 14 mag. (askanews) – Incontro e scambio di battute nel corso dell’incontro stamane in Vaticano tra Jannik Sinner, accompagnato dai genitori e dal suo entourage e Papa Leone XIV. Sinner, tra l’altro ha chiesto al Papa con una battuta se volesse giocare un po’, dopo avergli regalato la sua recchetta, una pallina da tennis e la sua tessera della Federazione italiana tennis. Tra le risate dei presenti Papa Prevost, guardando al bell’arredamento della stanza, dientro all’Aula Nervi, dove è avvenuto l’incontro” ha risposto prontamente: “Qui è meglio di no…”.

Poi il pontefice ha chiesto al tennista: “Ieri sera ha vinto…” e poi: “A Roma come si vede?”. Sinner ha, quindi risposto: “All’inizio del torneo era un po’ difficile ma ora con tre vittorie siamo in gioco…”.

24esima Triennale, dal PoliMI progetto su discriminazioni di genere

Milano, 14 mag. (askanews) – “In questa installazione abbiamo voluto raccontare come l’intelligenza artificiale possa essere uno strumento di discriminazione oppure possa offrire la possibilit di un utilizzo responsabile ed etico e quindi l’obiettivo era mostrare in questo caso come si possa utilizzare l’intelligenza artificiale sia a favore che contro la parit di genere, o comunque discriminando in questo caso il genere femminile”. Cos la rettrice dl Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, ha presentato ad askanews il progetto che l’ateneo ha presentato alla 24esima Triennale internazionale: “Not for Her – L’intelligenza artificiale che svela l’invisibile”.

L’esperienza si articola in due momenti complementari: un trittico multimediale che stimola una riflessione collettiva sulle discriminazioni di genere e un’installazione interattiva che sfida le nostre convinzioni pi radicate, con un vero e proprio colloquio di lavoro tenuto da entit digitali che mostrano molti aspetti delle discriminazioni di genere. Ogni dettaglio progettato per stimolare il pensiero critico, la creativit e la consapevolezza individuale. Tenendo presente che l’intelligenza artificiale non un dogma n una minaccia, ma uno strumento da adottare con consapevolezza a supporto del cambiamento.

“Abbiamo voluto far vedere questi problemi per far s che la gente capisca che esistono e che bisogna riconoscerli per poterli poi superare”.

In Sardegna nasce “AI Archeo-Hub”

Roma, 14 mag. – Le tecnologie di intelligenza artificiale al servizio del patrimonio nuragico, con nuovi modelli per la classificazione automatica dei manufatti, ricostruzioni virtuali dettagliate di strutture architettoniche e predizioni di nuovi siti archeologici ancora da scoprire. Anche la catalogazione dei siti nuragici esistenti si potr avvalere di classificazione automatiche basate su telerilevamento e “machine learning”.

Il primo Polo internazionale dell’intelligenza artificiale in archeologia, AI Archeo-HUB, un innovativo centro internazionale dedicato all’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’archeologia digitale, trova casa in Sardegna, regione che con i suoi 8mila nuraghi, uno ogni 3 km quadrati, rappresenta un unicum a livello mondiale.

La collaborazione internazionale promossa dal progetto punta a diffondere i risultati scientifici al grande pubblico e a rafforzare il turismo culturale, con significative ricadute positive per l’economia locale. Una nuova e inedita conoscenza del territorio porta infatti non solo curiosit culturale ma nuove prospettive economiche e di investimento fra musei, siti, percorsi e valorizzazione del paesaggio.

In collaborazione con La Sardegna verso l’Unesco

For a Smile Onlus e il progetto umanitario”BASTA UNA ZAMPA”

Roma, 14 mag. – In questi ultimi 8 anni For a Smile Onlus ETS con la Dog-Pet Therapy ha donato il progetto “Basta Una Zampa” incontrando pi di 62.000 Bambini e Ragazzi in 10 eccellenze Ospedaliere Pediatriche, nei Pronto Soccorsi e nelle Scuole. Il progetto di Dog-Pet Therapy partito negli Ospedali Pediatrici nel 2017 per portare un sorriso ai Bambini ricoverati ,in cura, e con disabilit psicofisiche (anche gravi). Un sostegno prezioso quello della Dog-Pet Therapy, in un momento delicato, durante il quale si genera spesso uno stato di forte insicurezza e ansia, per il Bambino e la sua Famiglia.

La ricerca scientifica all’Universit Dental School – Ospedale di Torino in Odontoiatria Pediatrica sui benefici della Dog-Pet Therapy . For a Smile Onlus con il progetto “Basta Una Zampa” tre volte al mese portai cani accompagnati dai loro Coadiutori Professionisti Certificati IAA ad incontrare i Bambini e i Ragazzi nella sala d’attesa accompagnandoli alla poltrona del dentista. Un’attivit fortemente voluta dalla Dental School, nella gestione della seduta di odontoiatria, per i piccoli pazienti affetti da problemi psico-fisici e disabilit, anche gravi.

Prof. Nicola Scotti, Direttore Responsabile della Dental School: “La paura del dentista tocca molto i bambini, soprattutto se disabili, e la Dog Therapy pu essere un modo per portare al piccolo paziente una serenit pre-trattamento necessaria per effettuare le terapie. Come centro universitario ed ospedaliero di eccellenza stiamo portando avanti studi clinici, con risultati preliminari molto interessanti, che valutano quanto la Dog Therapy impatti significativamente sulla sfera emotica del paziente pediatrico. Presso la Dental School attivo da 8 anni il supporto della dog-therapy di For a Smile Onlus nel trattamento odontoiatrico di pazienti pediatrici con fragilit. Il riscontro clinico decisamente positivo, facilitando l’approccio del paziente a sottoporsi ad alcune terapie. Tuttavia, essendo la Dental School un Centro di Ricerca oltre che un Polo Clinico, in fase di attivazione uno studio clinico caso-controllo che mira a valutare i livelli di cortisolo e di alcune proteine specifiche dello stress nella saliva di pazienti pediatrici con e senza disabilit che non hanno usufruito della dog-pet therapy versus pazienti che ne hanno avuto il beneficio prima di essere sottoposti a cure odontoiatriche. La riduzione di questi indicatori dello stress in pazienti che sono stati preparati prima alle cure odontoiatriche con la dog-pet therapy ne proverebbero scientificamente i benefici.

Prof. Giovanni Berta Universit di Torino Dipartimento di Scienze Cliniche eBiologiche: “I principali marcatori nelle salive sono il cortisolo e l’alfa amilasi che sono direttamente correlabili con il livello di stress del paziente . Per entrambi questi marcatori, abbiamo registrato una netta riduzione nel gruppo di pazienti che svolgono l’attivit con i cani prima della seduta odontoiatrica.”

Lo scopo di questo studio di dimostrare l’efficacia delle Attivit Assistite con Animali sulla compliance e sul miglioramento delle manovre di igiene orale in pazienti diversamente abili odontoiatrici. In seguito all’elaborazione dei dati dello studio, si sta constatando come gli interventi di motivazione ed istruzione all’igiene orale siano pi efficaci quando affiancati dalle Attivit Assistite con Animali. Il 90% pensa che l’ Attivit IAA abbia in qualche modo contribuito al corretto svolgimento delle prestazioni. L’animale costituisce una sorta di svago per il paziente, che viene cos distratto dall’ambiente circostante e si focalizza su di lui. Il pet si pone quindi come ponte tra l’operatore e il paziente, favorendo la comunicazione e agevolando lo svolgimento della seduta odontoiatrica. Per il 70% questa esperienza risultata efficace, in quanto ha contribuito a migliorare la collaborazione del paziente in poltrona. Il 70% degli intervistati pensa che le I.A.A. svolte in Dental School possano portare, almeno in parte, benefici al paziente.

Il progetto nazionale “Basta una Zampa” di Dog-Pet Therapy partito nel 2017 prima negli ospedali e successivamente nelle scuole, donando gli incontri con i nostri amici a 4 zampe a pi di 62.000 bambini raggiungendo 2 goals relativi all’Agenda 2030 dalle Nazioni Unite.

L’obiettivo del progetto di For a Smile Onlus ETS punta al miglioramento della qualit della vita e all’incremento del benessere dei bambini, attivando e sostenendo le loro risorse di crescita e progettualit individuale. Attraverso l’interazione sociale con un animale formato appositamente, i percorsi di Dog-Pet Therapy puntano al miglioramento dell’esperienza sotto diversi punti di vista.

Ludovica Vanni, Presidente e Socio fondatore di For a Smile Onlus ETS:

“I benefici della Dog-Pet Therapy sono evidenti, sia per i bambini che per le loro famiglie, che grazie alle attivit proposte dai coadiutori I.A.A. possono vivere momenti di leggerezza e di stacco, permettendo allo staf medico-ospedaliero di operare in una situazione di minore tensione. L’attivit con i cagnolini, infatti, regala ai bambini senso di protezione in una fase dominata dall’incertezza, distoglie l’attenzione dall’ambiente ospedaliero, rafforza la complicit, aumenta la fiducia verso gli operatori sanitari, aiuta ad elaborare un linguaggio verbale e non verbale nella comunicazione e costituisce una indiscutibile valvola di sfogo nell’attesa. un grande onore per noi prendere parte alla ricerca proposta dalla Dental School, per dimostrare i benefici della compagnia dei cani per i pazienti. Accade sempre qualcosa di speciale quando un bambino incontra un amico a quattro zampe: l For a Smile Onlus ETS c’ con il suo Sorriso”.

For a Smile Onlus ETS nei suoi anni di attivit ha collaborato, donando, con alcune tra le pi rilevanti eccellenze Ospedaliere Pediatriche italiane.

In collaborazione con For a Smile Onlus ETS

Trappole del noleggio auto: arriva il manuale per turisti

Roma, 14 Mag. – In un contesto in cui le truffe legate al noleggio auto sono all’ordine del giorno, l’iniziativa di Autonoleggio D’Urso si presenta come un faro di speranza per i turisti. Con un danno stimato di quasi 700 milioni di euro per le truffe nell’assicurazione Rc auto e moto in Italia, e oltre 2,3 milioni di italiani vittime di truffe in questo settore, la necessit di una guida affidabile pi che mai evidente. Rosario Zuccaro, figura di spicco dietro questa iniziativa, ha dichiarato: “Abbiamo scritto due libri, uno dei quali una guida antitruffa per gli autonoleggi, per aiutare i turisti a non cadere nelle trappole comuni”. Questo manuale non si limita a fornire consigli generici, ma si propone come un vero e proprio strumento di difesa per chiunque voglia noleggiare un’auto senza incorrere in spiacevoli sorprese.

“Il nostro obiettivo educare i clienti su cosa firmare e con chi firmare”, continua Zuccaro, sottolineando l’importanza di comprendere a fondo i contratti di noleggio. Le truffe nel settore del noleggio auto non sono una novit. Tra il 2014 e il 2016, oltre 23.000 persone sono state coinvolte in una truffa piramidale legata all’autonoleggio, nota come il caso Dexcar in cui l’ Autorit Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha condannato l’ azienda tedesca attiva nel settore di noleggio di autoveicoli, ad una sanzione di Euro 400.000 per pratiche commerciali scorrette.

Inoltre, un’indagine recente ha portato ad indagare su altre 14 persone e al sequestro di beni per un valore di 500.000 euro.

Zuccaro spiega che uno dei problemi principali la preautorizzazione della carta di credito, che spesso nasconde costi aggiuntivi non dichiarati. “Se ti preautorizzano la carta, il tuo primo alert dovrebbe essere che qualcosa non va”, afferma. La guida di Autonoleggio D’Urso offre consigli pratici su come evitare queste trappole, come verificare l’affidabilit del noleggiatore e leggere attentamente le recensioni.

L’impatto positivo di questa iniziativa sulla societ significativo. Non solo aiuta i turisti a risparmiare denaro, ma contribuisce anche a migliorare la reputazione del settore del noleggio auto, spesso macchiata da pratiche poco trasparenti. “Abbiamo creato un contratto semplice, senza sorprese, per garantire una vacanza serena ai nostri clienti”, aggiunge Zuccaro.

Guardando al futuro, l’espansione di Autonoleggio D’Urso in altre citt italiane potrebbe portare a un aumento delle opportunit lavorative nel settore. “Stiamo lavorando per espanderci e portare il nostro modello di trasparenza in tutta Italia”, conclude Zuccaro. Con l’aumento della consapevolezza tra i consumatori e l’adozione di pratiche pi etiche, il mercato del noleggio auto potrebbe vedere una trasformazione positiva nei prossimi anni.

Governo, Conte: Meloni ponte Usa-Ue? No, fra Tajani e Salvini

Roma, 14 mag. (askanews) – Giorgia Meloni “ha la sindrome di Calimero, si deve legittimare e si genuflette dappertutto”: lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Movimento. Rispondendo a una domanda sulle parole attribuite su alcuni organi di stampa al vicepremier Antonio Tajani a proposito della necessità di “più coraggio” da parte del Governo, Conte ha commentato: “Meloni che doveva essere il ponte tra stati Uniti e Unione europea è ridotta invece a fare da ponte tra Tajani e Salvini”.

Secondo Conte “si è tentato di ricostruire l’immagine della premier sul piano internazionale, vista la situazione interna, ma è solo un modo per montare la panna. Se non hai idee chiare, se poi balbetti, non tocchi palla a livello internazionale. Meloni non va a Londra, non va a Kiev, rimaniamo fuori da tutto”.

“Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere”

Roma, 14 mag. (askanews) – L’Associazione Nazionale Educatori Professionali (ANEP) presenta la nuova campagna di sensibilizzazione “Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere”, per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una delle forme pi insidiose e sottovalutate di dipendenza da gioco: quella da Gratta e Vinci, seconda solo al gioco d’azzardo online per crescita negli ultimi anni.

Secondo i dati disponibili, la spesa degli italiani in Gratta e Vinci e in gioco online triplicata tra il 2019 e il 2022. Una crescita esponenziale che evidenzia quanto queste modalit di gioco stiano diventando pervasive, normalizzate e pericolosamente accessibili, oltre che difficili da identificare. Il gioco del Gratta e Vinci rappresenta oggi una vera emergenza sociale, non solo per la sua capacit di creare dipendenza, ma soprattutto per il contesto in cui si diffonde: ovunque, a ogni ora, senza alcun filtro o barriera. A differenza dei casin o delle sale scommesse – dove sono previste restrizioni come distanze da luoghi sensibili e orari d’apertura, vi sono telecamere agli accessi, personale e limiti di spesa – chiunque pu acquistare un Gratta e Vinci in tabaccheria, al supermercato, in edicola o addirittura ai distributori automatici. Cos come il gioco online, disponibile 24 ore su 24 da qualsiasi dispositivo, con sistemi di auto-esclusione facilmente aggirabili.

Il pericolo nella facilit, nella solitudine e nella discrezione con cui si pu giocare, soprattutto da parte delle fasce pi fragili della popolazione: anziani, giovani, persone economicamente in difficolt. I Gratta e Vinci, in particolare, vengono percepiti come innocui, ma nascondono un meccanismo psicologico estremamente potente: premi piccoli e frequenti che inducono a riprovare subito, stimolando comportamenti compulsivi. Il tutto, accompagnato da grafiche accattivanti, nomi che promettono fortuna e messaggi che alimentano l’illusione della vincita facile.

La campagna ANEP punta a sfatare il mito del gioco “innocente”, mettendo in evidenza come la dipendenza possa nascere da gesti quotidiani e apparentemente banali. I dati e l’esperienza degli educatori e delle educatrici professionali che lavorano nelle equipe multidisciplinari dei Servizi per le Dipendenze, dimostrano che sempre pi persone sviluppano forme gravi di dipendenza da gioco e in crescita quella da Gratta e Vinci, arrivando a spendere somme importanti in modo incontrollato, spesso senza che familiari e amici se ne accorgano.

A rendere tutto pi pericoloso l’assenza di una regolamentazione adeguata. Mentre lo Stato introduce restrizioni su altri tipi di gioco, Gratta e Vinci e piattaforme online rimangono ampiamente disponibili e scarsamente controllate, contribuendo a un paradosso inquietante: lo Stato guadagna dalle perdite dei cittadini, promuovendo l’azzardo e normalizzandolo.

Con “Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere”, ANEP vuole lanciare un messaggio forte: riconoscere il problema il primo passo per affrontarlo e tornare a una vita senza dipendenza. La campagna si rivolge a tutta la cittadinanza ma anche alle istituzioni, affinch si investa ancora di pi in educazione, prevenzione e regolamentazione, e si riconosca la figura dell’educatore professionale come risorsa chiave nei percorsi di contrasto, recupero e supporto. I Gratta e Vinci non sono un gioco da tavolo, ma gioco d’azzardo e seppur legali sono un pericolo reale e crescente. tempo di fermarsi, riflettere e agire tutti insieme.

In collaborazione con ANEP

I Boomdabash e Loredana Bertè tornano con "Una stupida scusa"

Milano, 14 mag. (askanews) – I Boomdabash e Loredana Bertè tornano con “Una stupida scusa”, il nuovo singolo in uscita su tutte le piattaforme digitali e in radio da venerdì 16 maggio via EMI Records Italy (Universal Music Italia). Una delle band più apprezzate nella scena contemporanea e la regina della musica italiana di nuovo insieme in un brano dal sapore squisitamente reggae che però viaggia quasi controcorrente rispetto al classico singolo estivo. Si tratta della seconda collaborazione della band salentina con Loredana dopo il successo del precedente singolo “Non ti dico no”, certificato doppio Disco di Platino e diventato il brano più trasmesso dalle radio nel 2018.

“Questo pezzo è un ritorno dei Boomdabash alle sonorità reggae che ci hanno da sempre caratterizzato. Mi piace definire questo singolo come una lover hit che racconta l’amore tra gli opposti, le diversità che si uniscono fino a fondersi in un’unica entità. È pervaso quasi di malinconia e catapulta l’ascoltatore non più su una spiaggia bruciata dal sole di agosto ma in una notte d’estate dove la luna si riflette sullo specchio del mare. Se si parla di Luna e di reggae non poteva esserci compagna di viaggio migliore di Loredana, con cui collaboriamo per la seconda volta.” – racconta Biggie.

“Nelle notti d’estate in cui Giove bacia Venere lasciatevi sedurre da questa canzone in cui la mia voce ritrova il sound dei miei amici Boomdabash e del mio amato reggae. Un mix ancora una volta vincente che si muove tra malinconia e desiderio, con un’immagine particolare e intensa della luna che balla riflessa sulle onde del mare” – racconta Loredana Bertè.

“Una stupida scusa” è un brano che non vuole solo far ballare, ma anche e soprattutto emozionare, arrivando al cuore degli ascoltatori.

Al Festival Internazionale del Cinema di Pompei Risi, Amelio, Ward

Roma, 14 mag. (askanews) – Pompei si prepara ad accogliere il suo primo Festival Internazionale del Cinema, in programma da martedì 3 a sabato 8 giugno, sotto la direzione artistica di Enrico Vanzina e la presidenza e produzione di Annarita Borelli. Un evento che nasce dalla volontà di portare nel cuore della storia un racconto nuovo del mondo, attraverso il linguaggio potente e democratico del cinema. Il Festival vuole celebrare le identità culturali globali nel luogo che più di ogni altro incarna la memoria e la rinascita: Pompei. Un appuntamento che unisce cinema, arti visive, turismo, moda e comunicazione in un progetto internazionale che affonda le radici nel territorio ma guarda al mondo.

Otto i lungometraggi in concorso, provenienti da quattro continenti; una selezione che affronta i grandi temi della contemporaneità – memoria, giustizia sociale, conflitto generazionale, emancipazione femminile – con linguaggi e sensibilità differenti: “Nawi: dear future me” (Kenya/Germania): un’intensa storia di emancipazione femminile, candidata all’Oscar per il Kenya; “Petites mains / Striking at the Palace” (Francia): lotte sindacali al femminile in un hotel di lusso, tra realismo e ironia; “In the Nguyen Kitchen” (Francia): commedia musicale che racconta le identità migranti attraverso il rapporto madre-figlia; “La vida es otra cosa” (Messico): un road movie poetico tra madre e figlio nei paesaggi dello Yucatán; “Let’s meet at Angie’s bar” (Giappone): una favola surreale e magica sull’identità e l’inclusione; “Confidente” (Turchia): un thriller potente, tutto al femminile, ambientato in un sexy-call center durante un terremoto; “Sally’s Memory” (Cina): una riflessione sulla perdita e il ricordo in tre momenti della stessa famiglia; “Da cosa nasce cosa” (Italia): una commedia identitaria che ironizza sulle diversità culturali tra Nord e Sud Italia.

Tredici i cortometraggi italiani in concorso che raccontano invece il Paese attraverso lo sguardo di autori emergenti: un omaggio alle radici locali e alle trasformazioni della società contemporanea. Accanto a queste opere, una selezione fuori concorso di film d’autore – come “Stabat Mater” di Nazareno Nicoletti – aggiunge profondità e pluralità all’offerta cinematografica.

Ogni giornata del Festival sarà arricchita da un incontro con grandi protagonisti del cinema italiano, in un ciclo esclusivo di “dialoghi d’autore” che porterà il pubblico dentro la macchina creativa del cinema: il 4 giugno: “Fortapàsc” con Marco Risi, per riflettere sul giornalismo e la memoria civile; il 5 giugno: “La vita è una cosa meravigliosa” con Enrico Vanzina, per esplorare la tradizione della commedia all’italiana; il 6 giugno: “Hammamet” con Gianni Amelio e il DOP Luan Amelio Ujkaj, per analizzare la politica come racconto visivo; il 7 giugno: “Fantozzi” con Neri Parenti, per scoprire la costruzione di un personaggio cult della comicità italiana.

Il Festival si propone anche come laboratorio di idee, grazie a quattro panel tematici che metteranno in relazione il cinema con altri ambiti della società: cinema e territorio: uno spazio per analizzare come il cinema possa essere strumento di narrazione identitaria per le comunità locali, in un dialogo tra pubblico, enti e produttori indipendenti; cinema e linguaggio: con la partecipazione di studiosi dell’Accademia della Crusca, linguisti e semiologi, per discutere l’evoluzione della lingua italiana attraverso il grande schermo; cinema e costume: un confronto sul rapporto tra cinema, moda e società, con la partecipazione di stilisti, critici e designer italiani; cinema e turismo: in collaborazione con enti ministeriali, istituzioni regionali e università, per riflettere sul ruolo delle produzioni audiovisive nella promozione territoriale e nel marketing culturale.

Le proiezioni e gli incontri si terranno presso il nuovo complesso MaxiMall Pompeii, situato nel comune di Torre Annunziata. Si tratta di una struttura all’avanguardia, recentemente inaugurata, che rappresenta il centro esperienziale più innovativo del Sud Italia. Il cuore dell’offerta culturale e cinematografica è il Nexus MaxiMall Entertainment, dotato di sei sale cinematografiche con le più avanzate tecnologie audiovisive e un auditorium da 364 posti.

Il gran finale dell’8 giugno si svolgerà in un luogo simbolico e suggestivo: il Teatro del Parco Archeologico di Pompei, cornice ideale per concludere il Festival nel segno della bellezza e della memoria. La serata sarà condotta da Sergio Assisi, affiancato dal direttore artistico Enrico Vanzina e dalla presidente del Festival Annarita Borelli, in un intreccio di cinema, parole e musica. Durante la cerimonia verranno premiate le opere vincitrici delle sezioni lungometraggi e cortometraggi, selezionate per la loro capacità di interpretare il tema dell’identità culturale in maniera originale e profonda. I Premi alla Carriera celebreranno figure emblematiche del panorama artistico italiano: andranno a Neri Parenti, maestro della commedia cinematografica, e Luca Ward, celebre attore e doppiatore dalla voce inconfondibile.

Ad arricchire la serata, performance musicali e artistiche: l’Orchestra della Banda dell’Esercito Italiano, il mezzosoprano Lucia Rubedo, mentre lo scultore Domenico Sepe, autore anche dei premi ispirati alla rinascita della memoria che saranno assegnati durante la serata, si esibirà in dialogo dal vivo con il violino di Marta Pignataro, unendo gesto, suono e materia in una forma unica di arte vivente.

Annarita Borelli, presidente e produttrice del Festival ha spiegato: “Questo Festival è nato da una visione: raccontare il mondo da Pompei, attraverso il cinema. Un progetto necessario, che vuole diventare punto di riferimento culturale, ma anche economico e sociale. Insieme ad Enrico Vanzina abbiamo costruito un programma che è specchio del presente e finestra sul futuro. Il nostro desiderio è che Pompei diventi, ancora una volta, un crocevia internazionale. Che il cinema riporti qui il mondo”.

Enrico Vanzina ha aggiunto: “Camminando a Pompei ho provato un’emozione sconvolgente. Questo Festival nasce dal bisogno di proteggere e valorizzare l’identità culturale in un mondo dove tutto tende all’omologazione. Il cinema è una delle ultime forme artistiche capaci di difendere la diversità e raccontare il mondo con punti di vista unici. È proprio attraverso film provenienti da ogni parte del Pianeta che vogliamo contrastare l’appiattimento culturale e stimolare una riflessione profonda sulla nostra epoca”.

Salvini: in maggioranza nessuno vuole infilare testa in cappio Mes

Roma, 14 mag. (askanews) – “Ho letto le dichiarazioni di Fdi e Forza Italia, nessuno ha intenzione infilare la testa nel cappio del Mes. Fa piacere che l’intera maggioranza abbia stabilito che il Mes non è la priorità e non ci interessa”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

“Dal 2014 abbiamo 14 miliardi in una scatola vuota che nessuno utilizzerà mai”, “non si tratta di essere sovranisti” ma “non ha senso lasciare lì 14 miliardi con cui potremmo fare tante cose. La posizione della Lega non è contro Von der Leyen, ognuno faccia quello che vuole, ma sarebbe nostra convenienza riprenderci i nostri miliardi”.

Tennis, Sinner e i genitori da Papa Leone XIV

Roma, 14 mag. (askanews) – Jannik Sinner e una delegazione della Federazione Italiana Tennis e Padel, stanno per essere ricevuti da Papa Leone XIV. Ad accompagnare Sinner dal Papa anche i genitori di Jannik, il papà Hanspeter e la madre Siglinde.

Nei giorni scorsi, al termine di un incontro con i giornalisti, Papa Leone XIV -grande appassionato di tennis- aveva risposto così a chi gli chiedeva di organizzare una partita di beneficenza: “Certo va bene”, aveva detto il Pontefice. “Io porto Agassi”, era stata la replica scherzosa di una giornalista. E a quel punto, il Papa aveva chiuso il discorso dicendo “basta che non porti Sinner”, giocando su un doppio senso: perché Jannik è il numero uno del mondo e perché in inglese il cognome di Sinner significa “peccatore” Da Sinner in conferenza stampa un commento: “Giocare col Papa? Perché mi dovete mettere in difficoltà”.

Corte Ue: violate norme di trasparenza per Sms von der Leyen-Bourla

Bruxelles, 14 mag. (askanews) – Il Tribunale di primo grado della Corte europea di Giustizia ha annullato, con una sentenza emessa oggi a Lussemburgo, la decisione con cui la Commissione ha negato a una giornalista del New York Times l’accesso ai messaggi Sms scambiati tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, tra il primo gennaio 2021 e l’11 maggio 2022, riguardo ai vaccini anti-Covid.

Con una domanda fondata sul regolamento Ue relativo all’accesso ai documenti, la giornalista americana, Matina Stevi, aveva chiesto di avere accesso a tutti i messaggi Sms, ma la Commissione aveva respinto la domanda affermando di non essere in possesso dei documenti. La signora Stevi e il New York Times avevano quindi fatto ricorso al Tribunale dell’Unione europea chiedendo di annullare la decisione della Commissione. Nella sua sentenza, il Tribunale accoglie il ricorso.

Il Tribunale ricorda che il regolamento relativo all’accesso ai documenti mira a dare la massima attuazione al diritto di accesso del pubblico ai documenti in possesso dalle istituzioni. In linea di principio, tutti i documenti delle istituzioni dovrebbero quindi essere accessibili al pubblico.

In questo caso, il Tribunale ha osservato che le risposte fornite dalla Commissione nel corso dell’intero procedimento in merito ai messaggi di testo richiesti “si basano o su ipotesi, oppure su informazioni mutevoli o imprecise”. Per contro, la signora Stevi e il New York Times hanno presentato “elementi pertinenti e concordanti che descrivono l’esistenza di scambi, in particolare sotto forma di messaggi di testo, tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer nell’ambito dell’acquisto, da parte della Commissione, di vaccini presso tale società durante la pandemia di Covid-19”.

Per il Tribunale, quindi, i ricorrenti “sono riusciti a superare la presunzione di inesistenza e di non possesso dei documenti richiesti”. In una situazione del genere, “la Commissione non può limitarsi ad affermare di non essere in possesso dei documenti richiesti, ma deve fornire spiegazioni credibili che consentano al pubblico e al Tribunale di comprendere perché tali documenti siano irreperibili”.

Inoltre, il Tribunale nota che la Commissione non ha spiegato in dettaglio quale tipo di ricerche avrebbe effettuato per trovare i documenti in questione, né dove si sarebbero svolte, “non ha fornito spiegazioni plausibili per giustificare il non possesso dei documenti richiesti”, e non ha sufficientemente chiarito se i messaggi di testo richiesti fossero stati eliminati e, in tal caso, se l’eliminazione fosse stata effettuata volontariamente o automaticamente o se il telefono cellulare della presidente della Commissione fosse stato nel frattempo sostituito.

Infine, la Commissione non ha neppure spiegato in modo plausibile perché ha ritenuto che i messaggi di testo scambiati nell’ambito dell’acquisto di vaccini contro il Covid-19 non contenessero “informazioni sostanziali o che richiedessero un monitoraggio”, ovvero le condizioni previste perché sia garantita la conservazione dei documenti.

Nato, Cavo Dragone: deterrenza è "vaccino" per mantenere la pace

Bruxelles, 14 mag. (askanews) – La deterrenza è un “vaccino” e se non lo facciamo “ci esponiamo a un rischio maggiore di instabilità e ci rendiamo inutilmente vulnerabili alle minacce. Investire di più, e non solo spendere di più, è fondamentale per mantenere la nostra pace ora e in futuro”. Lo ha detto il Presidente del Comitato Militare (CMC), ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, aprendo la riunione del Comitato Militare con la partecipazione dei 32 Alleati, insieme con il Comandante Supremo Alleato in Europa (SACEUR) il generale Christopher G. Cavoli e con il Comandante Supremo Alleato per la Trasformazione (SACT) l’ammiraglio Pierre Vandier.

Cavo Dragone nel suo discorso ha citato Papa Francesco – “Il vero soldato non è chi ama la guerra, ma chi ama la pace a tal punto da essere disposto a combattere per essa” – e il padre dell’immunologia: Edward Jenner. “Riflettendo sulla data odierna, 14 maggio, – ha aggiunto – ci viene in mente un momento cruciale nella storia dell’umanità: in questo giorno del 1796, il medico e scienziato britannico Edward Jenner somministrò con successo il primo vaccino contro il vaiolo, ponendo le basi dell’immunologia moderna. Il suo successo sottolinea il profondo impatto di lungimiranza, preparazione e innovazione, principi che risuonano profondamente con la nostra missione di salvaguardare la pace e la sicurezza; prepararsi alla guerra è il nostro vaccino per il mantenimento della pace. Mentre guardiamo con ansia al prossimo Vertice dell’Aia”.

L’ammiraglio – riunendo la massima autorità militare della Nato – non ha mancato di ricordare chi è morto o è rimasto ferito difendendo la pace e i valori condivisi. Oltre a dare il benvenuto ufficiale in consiglio al generale Kaspars Pudans, Capo di Stato Maggiore della Difesa della Repubblica di Lettonia e Dan Caine, generale dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti d’America e presidente dello Stato maggiore congiunto dall’11 aprile 2025. Ieri Cavo Dragone ha incontrato Caine, postando una foto su X e definendo in prospettiva quella di oggi “giornata impegnativa”.

Uno dei focus è ancora una volta è l’aumento della spesa per la difesa: tema complesso ma urgente. “La pace e la stabilità non possono essere date per scontate e hanno un prezzo” e “tutto ciò richiede investimenti di tempo e risorse”, ha dichiarato Cavo Dragone. “Apprezziamo i numerosi alleati che sono intervenuti e i diversi che stanno seriamente considerando di aumentare il loro bilancio per la difesa. Incoraggiamo tutti a investire di più in capacità che ci consentano di affrontare le minacce attuali ed essere pienamente preparati per il futuro” ha dichiarato nelle osservazioni di apertura.

Poi pensando al summit dell’Aia che si terrà dal 24 al 26 giugno, l’ammiraglio ha detto: “dobbiamo concentrarci su ciò che conta veramente: rafforzare le nostre capacità di deterrenza e difesa, potenziare il nostro impegno con i partner e garantire la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri figli”, ha dichiarato nelle osservazioni di apertura.

Mark Rutte non ha preso parte all’avvio della riunione. “Come tutti sapete, i nostri Ministri degli Esteri sono riuniti oggi e domani ad Antalya, in Turchia” ha spiegato. “L’obiettivo dell’incontro – ha proseguito – è riflettere sulla nostra alleanza e sul nostro approccio globale per affrontare le sfide globali attraverso l’unità e la collaborazione. Pertanto, Mark Rutte, nostro Segretario Generale, insieme con il Vice Segretario Generale, Radmila Shekerinska non può essere presente. Il Segretario Generale mi ha chiesto di esprimervi il suo pieno sostegno, in attesa dell’esito della nostra discussione”.

Dazi, Urso: con rappresaglie Ue "ci saremmo fatti male da soli"

Roma, 14 mag. (askanews) – Il governo italiano ha fatto bene ad adoperarsi per evitare reazioni “di pancia” o “ideologiche” ai dazi commerciali degli Stati Uniti, perché come dimostrano le analisi di Bce e altre organizzazioni, se l’Europa si fosse affrettata a varare rappresaglie alle misure di Trump “ci saremmo fatti male da soli, innescando una escalation difficile da fermare”. Lo ha rivendicato il ministro di imprese e made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo su queste tematiche durante una audizione all’aula del Senato.

“Ribadiamo anche oggi che non servono fughe in avanti, né esibizioni muscolari. Servono cautela, coesione e Unione di intenti – ha detto – di dimostrare che anche in questa vicenda l’Europa c’è”.

Secondo Urso in questa vicenda bisogna lavorare per “unire e non dividere l’Atlantico. Abbiamo sostenuto che era necessario agire e non reagire, che bisognava evitare reazioni di pancia, reazioni ideologiche, mentre qualcuno perfino ipotizzava il boicottaggio per rompere con gli Stati Uniti e saldare un’alleanza con la Cina. Un grave irrimediabile errore per la nostra Europa – ha avvertito -. Abbiamo con coerenza e pervicacia affermato in questa aula e nelle sedi europee, in tutte le sedi e nelle relazioni bilaterali che occorreva evitare di innescare una spirale di ritorsioni che avrebbe alimentato una guerra commerciale dannosa per tutti e forse irreversibile”.

“Le contromisure già annunciate dalla Commissione Ue avrebbero aggravato l’impatto negativo”. Urso ha citato alcuni studi, tra cui quelli della Bce in termini di ricadute negative sulla crescita economica. “Ci saremmo fatti male da soli se avessimo seguito chi voleva da subito reagire con misure ritorsive, innescando una escalation un po’ difficile da fermare”.

“Incisiva è stata la missione bilaterale (del presidente del Consiglio Giorgia) Meloni a Washington, come tutti le hanno riconosciuto. Ora siamo nella fase negoziale nella quale è necessario fornire il massimo supporto alla Commissione Ue, in uno spirito propositivo e coeso, con la convinzione che dobbiamo perseguire un risultato positivo come quello appena raggiunto, per esempio, dalla Gran Bretagna”. Alla fine, per quanto difficile, secondo il ministro “l’obiettivo deve essere zero dazi tra Europa e America”.

Siria, Trump ha chiesto ad Al-Sharaa di aderire agli Accordi di Abramo

Roma, 14 mag. (askanews) – Nel corso dell’incontro avuto oggi a Riad, in Arabia Saudita, il presidente americano Donald Trump ha detto al leader siriano Ahmed Al-Sharaa “che ha una straordinaria opportunità di fare qualcosa di storico nel suo paese”, invitandolo a “firmare gli Accordi di Abramo con Israele”, a “chiedere a tutti i tutti i terroristi stranieri di lasciare la Siria”, a “espellere i terroristi palestinesi”, a collaborare con gli Stati Uniti per scongiutare “la rinascita dell’Isis” e ad “assumersi la responsabilità dei centri di detenzione dell’Isis nel nord-est della Siria”. E’ quanto ha riferito su X la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

Biennale Architettura, il suono del Padiglione Lussemburgo

Venezia 14 mag. (askanews) – Nel Padiglione del Lussemburgo, Sonic investigations un invito immersivo, gioioso e radicale a muovere l’attenzione dal visuale al sonoro. Nella societ contemporanea, saturata di immagini, la vista spesso eclissa gli altri sensi che sono essenziali per comprendere le dinamiche non visibili attraverso la nostra relazione sensoriale con l’ambiente. Ispirato dalla silent song 4’33”1 di John Cage, Sonic Investigations ci invita a chiudere gli occhi e ad ascoltare attivamente.

Con la curatela di Valentin Bansac, Mike Fritsch, Alice Loumeau, una traccia sonora si trova al centro del padiglione all’Arsenale nella Sala d’Arme al primo piano. Investigando i territori attraverso il suono, il progetto cerca di costruire nuove narrative che reimmaginino il Lussemburgo al di l delle prospettive antropocentriche. Una molteplicit di voci sono presenti nella traccia sonora, dal ronzio dei data center al silenzio della perdita della biodiversit, che ritraggono, tra le altre realt, le foreste come spazi di scambio, infrastrutture di produzione energetica ed architetture della tecnologia digitale. Esplorando la coesistenza di reti complesse, questa composizione annulla i confini tra l’umano e il non-umano, il naturale e l’artificiale, il locale e il globale, dando voce alle entit ridotte al silenzio e ai sistemi dimenticati.

Sviluppata dall’artista sonoro e field recorder Ludwig Berger, la composizione intreccia una serie di registrazioni provenienti da varie localit del Lussemburgo, invitando gli ascoltatori a esplorare lo spazio attraverso una nuova prospettiva auditiva. Le ricerche sul campo scaturiscono da incontri e visite con specialisti locali, includendo un ampio spettro di discipline, tra cui ecologia, scienze sociali, ingegneria, storia e data science.

Concentrandosi sui field recordings multiprospettici, la traccia sonora esamina criticamente le dinamiche del territorio lussemburghese, indagando il modo in cui la costruzione di progetti legati alla produzione di energia rinnovabile e di nuovi data center, ne stiano disegnando il paesaggio.

Il concetto di Ecotone – uno spazio di transizione tra due ecosistemi – guida il processo di field recordings, servendosi di spazi liminali per esplorare l’impatto dell’intervento umano sull’ambiente.

Il Papa: in Medio Oriente, Ucraina e Caucaso Chiese "martiriali"

Città del Vaticano, 14 mag. (askanews) – “Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace”. A dirlo Papa Leone incontrando oggi in Vaticano i partecipanti al Giubileo delle Chiese orientali.

“I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!”, ha detto il pontefice, ribadendo che “la guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere, perché non risolvono i problemi ma li aumentano; perché passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime; perché gli altri non sono anzitutto nemici, ma esseri umani: non cattivi da odiare, ma persone con cui parlare. Rifuggiamo le visioni manichee – ha quindi detto – tipiche delle narrazioni violente, che dividono il mondo in buoni e cattivi”.

I cristiani d’Oriente, in questo specifico tempo storico in particolare, possono “cantare parole di speranza nell’abisso della violenza. Chi più di voi, che conoscete da vicino gli orrori della guerra, tanto che Papa Francesco chiamò le vostre Chiese ‘martiriali’?” A citare esplicitamente paesi come la Terra Santa l’Ucraina, il Libano, la Siria, dal Medio Oriente al Tigray e al Caucaso, è stato stamane Papa Leone che ha notato, incontrando i partecipanti al Giubileo delle Chiese Orientali, notando: “quanta violenza!”.

“E su tutto questo orrore, sui massacri di tante giovani vite, che dovrebbero provocare sdegno, perché, in nome della conquista militare, a morire sono le persone, si staglia un appello: non tanto quello del Papa, ma di Cristo, che ripete: ‘Pace a voi!'”, ha ripetuto Papa Prevost.

Proprio il Cristo, ha poi detto: “specifica: ‘Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi’. La pace di Cristo non è il silenzio tombale dopo il conflitto, non è il risultato della sopraffazione, ma è un dono che guarda alle persone e ne riattiva la vita. Preghiamo per questa pace, che è riconciliazione, perdono, coraggio di voltare pagina e ricominciare”.

Dazi, Urso: finora no effetti negativi su export Italia verso Usa

Roma, 14 mag. (askanews) – “In questo contesto ancora in movimento, dobbiamo prendere atto che l’annuncio dei dazi al momento non ha avuto effetti negativi sull’export italiano negli Stati Uniti, che anzi è significativamente aumentato nei primi tre mesi dell’anno”. Lo ha affermato il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso durante una audizione al Senato. “Nel primo trimestre del 2025, infatti, le nostre esportazioni hanno segnato più 11,8% in base ai dati Istat, rispetto a un anno prima. Non è avvenuto altrettanto per altri paesi europei”.

“Questo è probabilmente dovuto sia al fenomeno naturale di accumulo di scorte, che aziende e consumatori americani hanno fatto nel timore appunto dei dazi, ma anche verosimilmente alla forza intrinseca specifica in alcuni settori, davvero unica, del Made in Italy – ha proseguito – a cui i cittadini americani non vogliono rinunciare. Peraltro, in alcuni casi i nostri prodotti sono ormai parte integrante di uno stile di vita acquisito in ampia aree degli States e in ampie fasce della popolazione, per le quali in alcuni settori, come quelli dell’alimentazione, della moda e tanto più del lusso e dell’alta gamma, il differenziale di prezzo, ove ci fosse, non sarebbe così determinante a scoraggiarne l’acquisto”.

La Ue ha approvato il 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Roma, 14 mag. (askanews) – Gli ambasciatori dei 27 stati membri dell’Unione Europea hanno approvato un 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira le nuove petroliere “fantasma” utilizzate per aggirare le sanzioni esistenti volte a limitare le esportazioni di petrolio russo. Lo hanno affermato fonti diplomatiche citate dalla France presse. Queste nuove sanzioni sono indipendenti da quelle “massicce” previste nel caso in cui Mosca si rifiuti di negoziare e accettare un cessate-il-fuoco di 30 giorni già accettato da Kiev e richiesto dai suoi alleati occidentali.

Oltre 56 uccisi in attacchi israeliani nella Striscia di Gaza

Roma, 14 mag. (askanews) – Sono complessivamente 56 le persone uccise negli attacchi israeliani nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riportato la tv satellitare araba al Jazeera, citando fonti sanitarie.

Mentre Israele continua a colpire la città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale, almeno 50 delle vittime sono avvenute nella parte settentrionale della regione, ha riferito l’emittente.

Oggi i media palestinesi hanno riferito che almeno 36 persone sono state uccise negli attacchi israeliani contro la città di Jabalia e il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Da quando Israele ha ripreso i bombardamenti il 18 marzo, più di 2.700 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza, mentre oltre 7.600 sono rimaste ferite, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza.

Il 18 marzo Israele ha ripreso gli attacchi sulla Striscia di Gaza, citando il rifiuto di Hamas di accettare il piano degli Stati Uniti di estendere il cessate-il-fuoco, scaduto il 1 marzo. A inizio marzo Israele ha interrotto la fornitura di elettricità a un impianto di desalinizzazione nella Striscia di Gaza e ha vietato l’ingresso ai tir che trasportavano aiuti umanitari.

Biennale Architettura, l’Idrocene del Padiglione Uruguay

Venezia 14 mag. (askanews) – Si chiama 53,86% Uruguay, pais agua il progetto del Padiglione Uruguay che dal 10 maggio al 23 novembre 2025 rappresenta ai Giardini il Paese alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. La Direzione Nazionale della Cultura del Ministero dell’Istruzione e della Cultura ha scelto la proposta presentata da Sei Fong, Estudio de Arte, Arquitectura y Diseno, a cura di Katia Sei Fong, Ken Sei Fong e Luis Sei Fong. Lo racconta ad Askanews Alicia Cano del Ministero della Cultura dell’Uruguay: “Quest’anno l’Uruguay ha portato l’acqua al centro del dibattito pubblico e internazionale. Il padiglione quest’anno si intitola 53.86% Uruguay Paese d’Acqua. In questo padiglione troviamo da un lato l’acqua fisica, poi anche l’acqua cristallizzata, la pittura, i suoni ed una mostra immersiva a 360 gradi dove ci sono anche delle proiezioni nelle pareti. Un padiglione fisico, questo che si trova qua, ma anche in carta attraverso il nostro catalogo dove ognuno pu disegnare e pu mandare il disegno sul nostro sito perch abbiamo anche un padiglione digitale quindi ogni persona quando viene pu relazionarsi a suo modo con l’acqua e creare questo dialogo su un elemento cos essenziale per la nostra vita, il nostro futuro e anche per la nostra storia”.

L’acqua al centro dell’identit uruguaiana. Il nome stesso del Paese proviene dal fiume che lo attraversa e lo collega all’Argentina e al Brasile: il fiume Uruguay, “fiume degli uccelli dipinti” nella lingua guaran. Una nazione definita e abbracciata dal suo corso d’acqua. In un tempo segnato da crisi climatica e conflitti globali, l’acqua diventa arte. La sua presenza al centro del padiglione un richiamo alla memoria e un invito all’azione: un omaggio alla sua importanza storica e un’esortazione a proteggerla. Con questo progetto, gli autori ci accompagnano nell’Idrocene, una nuova era basata sull’acqua, la sua presenza, la sua assenza e i suoi utilizzi, mettendoci di fronte alla relazione profonda, sensibile e conflittuale che la societ umana ha con questo elemento. Ci invitano a riconoscere la storia contenuta nell’acqua e l’acqua come contenitore di storia: un elemento intimo e personale per ognuno, ma anche collettivo e universale, una materia viva dai molteplici stati.

Inutile retorica sul centro, serve una cultura di governo

L’Italia attraversa un periodo di profonda disillusione politica. L’astensionismo alle elezioni è in crescita costante, sintomo di una società che ha smesso di credere nella capacità dei suoi rappresentanti di affrontare e risolvere i problemi reali del Paese. Il populismo inconcludente ha generato un ciclo di promesse mai mantenute, mentre il leaderismo senza partiti contendibili ha svuotato la politica della sua vera funzione: formare una classe dirigente capace di governare. Troppe forze politiche oggi si basano esclusivamente sulla figura del leader, senza un impianto ideologico solido né una visione di lungo termine. La politica è diventata una perenne campagna elettorale, dove si susseguono slogan e promesse, ma i problemi della società restano irrisolti.

Siamo di fronte a un’epoca di cambiamenti radicali, di “cose nuove”, come evidenzia il nuovo Papa: Ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII, infatti, con la storica Enciclica Rerum Novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a unaltra rivoluzione industriale e agli sviluppi dellintelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”.

Mai come ora è necessario recuperare quella visione sociale e politica capace di affrontare il presente con realismo e coraggio. Il Centro deve assumersi la responsabilità di essere un riferimento concreto, non più un’area vaga e indefinita, ma un progetto solido che raccolga le energie dei Popolari, dei liberali, dei riformisti e di tutti coloro che credono nella democrazia liberale.

I “saggi democristiani” hanno il dovere di colmare il vuoto formativo delle nuove generazioni. Troppi giovani crescono senza strumenti adeguati per comprendere la politica, senza modelli di riferimento che li guidino verso un impegno concreto. La forza Popolare non può più restare silente, deve trovare nuove forme di collaborazione tra diversi gruppi per dare voce a chi oggi si sente abbandonato.

Il populismo ha sottratto alla politica la sua responsabilità di governare con serietà e competenza, ma il Centro può essere la risposta. È tempo di ricostruire una classe dirigente capace, di educare le nuove generazioni alla partecipazione e di restituire alla politica il suo vero significato: servire il bene comune.

Non è troppo tardi, ma è urgente. Il futuro del Paese dipende da chi ha il coraggio di agire.

Giustizia sociale e intelligenza artificiale: l’agenda di Leone XIV

Un Papa, due mondi

Quando gli amici de Il Domani d’Italia mi hanno chiesto un contributo sulla figura di Leone XIV, ho avvertito un certo senso di inadeguatezza: se commentare un Papa è sempre un esercizio azzardato, farlo a pochi giorni dall’inizio del pontificato è davvero spericolato.

E tuttavia, ci sono già indizi utili per immaginare cosa potremmo ragionevolmente aspettarci da Papa Prevost. Il nome dell’allora Prefetto del Dicastero per i Vescovi era, fino a poche settimane fa, poco noto anche agli osservatori più attenti. Lo hanno notato in molti, colti di sorpresa in piazza San Pietro al momento della proclamazione. Ma appena le notizie hanno cominciato a circolare, è stato il dato della nazionalità a stupire maggiormente: per la prima volta un cittadino degli Stati Uniti è divenuto Vescovo di Roma.

 

Una scelta sorprendente, ma coerente

La sorpresa si è trasformata in curiosità quando Leone XIV ha deciso di affiancare all’italiano non l’inglese, come ci si sarebbe potuti aspettare, ma lo spagnolo, rivolgendosi ai cattolici di Chiclayo. Pochi sapevano, infatti, che Prevost è stato missionario e poi vescovo in Perù. Una biografia che lo rende, in un certo senso, un Papa “doppio”: cittadino americano, profondamente legato al Sudamerica. Un ponte vivente tra Nord e Sud del mondo.

Anche il suo servizio ecclesiale è duplice: pastore e amministratore. È stato priore degli agostiniani per dodici anni, vescovo di una vasta diocesi, e infine prefetto del dicastero che seleziona i vescovi per tutto il mondo. Questo doppio registro – spirituale e organizzativo – suggerisce una guida equilibrata e competente.

 

Il nome come programma

Ma la prima vera dichiarazione programmatica di un Papa è sempre la scelta del nome. In molti, da tempo, fantasticavano sull’arrivo di un nuovo Leone. Il riferimento era chiaro: porre nuovamente al centro della vita della Chiesa le cose nuove del nostro tempo.

Nel suo primo incontro con il Collegio cardinalizio, Papa Prevost ha spiegato così la scelta:

 

Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché Papa Leone XIII, con la storica enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima rivoluzione industriale. Oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a unaltra rivoluzione industriale e agli sviluppi dellintelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la dignità umana, la giustizia e il lavoro.”

È tornato sul punto anche durante l’incontro con la stampa:

La comunicazione non è solo trasmissione di informazioni, ma creazione di una cultura, di ambienti umani e digitali che diventino spazi di dialogo e confronto. Lintelligenza artificiale ha un potenziale immenso, ma richiede responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti”.

 

Verso una nuova dottrina sociale?

Arrivato dalla patria dell’high tech, Leone XIV si inserisce nel solco tracciato a gennaio con la nota Antiqua et nova e con il lavoro di padre Benanti. Vuole riaffermare l’attualità della dottrina sociale e il contributo che la tradizione cristiana può offrire all’uomo contemporaneo.

Ora resta da capire come i laici, e in particolare quelli italiani, vorranno raccogliere e tradurre questo annuncio nella società e nella politica.

 

Lagenda del futuro

Pochi elementi, certo, ma già sufficienti per abbozzare una prima idea del pontificato che ci attende. Un momento importante sarà l’incontro con il corpo diplomatico previsto per venerdì 16 maggio: lì potremmo intuire la visione del nuovo Papa sull’ordine internazionale e sulla pace autentica, giusta e duratura, auspicata nel suo primo Angelus.