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domenica, 27 Luglio, 2025
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Sustainability Talk alla Luiss Business School, ospite Franzen

Roma, 13 mag. (askanews) – Dalla green technology all’inclusione, dal nucleare all’IA, all’emergenza climatica, tra sfide, pericoli e proposte per le imprese. Tanti i temi affrontati al secondo Sustainability Talk del programma Global Family Business Management della Luiss Business School. L’evento a Villa Blanc a Roma stato l’occasione per parlare di sostenibilit in tutte le sue declinazioni, con gli studenti del programma giunto all’ottava edizione: quest’anno ospite d’eccezione lo scrittore statunitense Jonathan Franzen, lo scorso anno al primo talk aveva partecipato Jonathan Safran Foer.

Raffaele Oriani, Dean Luiss Business School: “Questa un’occasione per contaminare mondi diversi, aziende familiari, imprenditori, scrittori famosi che parlano di un tema trasversale come la sostenibilit che ha diverse dimensioni, ambientale, sociale, quindi un modo di sensibilizzare i nostri studenti su tematiche che riteniamo rilevanti anche alla luce del fatto che, come Business School, abbiamo deciso lo scorso anno di diventare societ benefit”.

A introdurre la tavola rotonda, Stefano Barrese, Head of Division “Banca dei Territori” di Intesa Sanpaolo, che sostiene il programma e ha sottolineato l’importanza di supportare il passaggio generazionale nelle imprese familiari, con un’attenzione particolare alla sostenibilit e all’ESG, “perch le aziende che vi investono in modo significativo – ha detto – registrano normalmente risultati superiori alla media del 10%, quindi formare dei giovani futuri imprenditori in questo senso importante per la sostenibilit del futuro”.

Al dibattito su come coniugare sostenibilit ambientale e sostenibilit economica oltre a Franzen, autore molto attento e sensibile al cambiamento climatico e all’impatto del progresso e dell’innovazione sulla popolazione, hanno partecipato Luca Garavoglia, Chairman Campari Group e Emma Marcegaglia, Chair and Chief Executive Officer Marcegaglia Holding. “Oggi questo il grande tema – ha detto Marcegaglia – e la mia opinione che si pu fare, l’importante non avere un approccio ideologico e dogmatico come ad esempio ha fatto all’inizio la Commissione Ue che ha imposto obiettivi senza magari considerare quali erano gli strumenti e gli investimenti da fare; invece secondo me si pu fare mettendo al centro la tecnologia e gli investimenti, la capacit delle imprese di risolvere un problema, se lavoriamo in questo modo io credo che si possa continuare a investire in sostenibilit, quindi affrontare il tema del cambiamento climatico ma senza ridurre la crescita economica, senza cui non ci sono nemmeno gli investimenti con cui investire nella sostenibilit”.

E parlando di ESG ha ricordato anche il lato sociale: “La lotta alle disuguaglianze, l’inclusione, l’attenzione alle diversit tema oggi pi che mai importanti anche alla luce delle nuove politiche di Trump che sembrano abbandonare questo tema, invece va portato avanti ma sempre attraverso investimenti e crescita”.

In Germania operazione contro "Reichsburger", Stato dentro lo Stato

Roma, 13 mag. (askanews) – Il ministro dell’Interno tedesco, Alexander Dobrindt, ha annunciato la messa al bando dell’organizzazione “Koenigreich Deutschland”, una delle realtà più grandi e strutturate all’interno del panorama estremista e complottista dei cosiddetti “Reichsburger”. La decisione è stata presa a seguito di approfondite indagini coordinate tra il ministero, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine di diversi Lände, riporta la stampa tedesca.

Secondo quanto comunicato, scopo e attività del gruppo violavano le leggi penali, “si opponevano apertamente all’ordine costituzionale e alla convivenza pacifica tra i popoli”. Il gruppo “Königreich Deutschland”, fondato nel 2012 a Wittenberg da Peter Fitzek, si presentava come presunto Stato sovrano all’interno della Germania, con tanto di moneta propria, documenti d’identità alternativi e strutture pseudo-amministrative.

Fitzek, originario di Halle, si era autoproclamato capo di Stato del suo “regno” e negli anni è stato ripetutamente coinvolto in procedimenti giudiziari per reati vari, tra cui guida senza patente, attività bancaria illegale, lesioni personali volontarie e ingiuria. Nel marzo 2024, una condanna a otto mesi di reclusione per lesioni e ingiurie è diventata definitiva.

Le perquisizioni coordinate sono avvenute in sette Laender, escludendo la Baviera. L’obiettivo era confiscare beni e raccogliere prove delle attività sovversive del gruppo.Secondo le autorità tedesche, il “Königreich Deutschland” è la più numerosa e strutturata tra le associazioni del movimento dei Reichsburger. Il Verfassungsschutz (servizio di intelligence interna) ha stimato nel 2023 circa 25.000 aderenti al mondo parallelo del Reichsbürger.

Questi gruppi non riconoscono la Repubblica Federale Tedesca come Stato legittimo e rifiutano le sue istituzioni, non pagano tasse, multe o contributi sociali, e molti si autoproclamano “sovrani” di micro-stati fittizi. Dietro queste strutture inneggianti all’autonomia dallo Stato ufficiale, ha sottolineato sempre il ministero degli Interni, ci sono concreti interessi di lucro: transazioni bancarie e assicurative non autorizzate sono state effettuate per anni attraverso organizzazioni secondarie.

"É andata così", a Roma le riprese del nuovo film di Gianni Zanasi

Roma, 13 mag. (askanews) – Inizieranno a giugno a Roma le riprese del nuovo film di Gianni Zanasi “È andata così”, scritto dallo stesso regista con Michele Pellegrini e Giacomo Ciarrapico. Ne sono protagonisti Michele Riondino, Valerio Mastandrea, Valentina Lodovini e Leonardo Lidi.

La fotografia è di Vladan Radovic, la scenografia di Tonino Zera e i costumi sono di Olivia Bellini, il suono in presa diretta è di Fabio Conca, il casting è di Marco Matteo Donat-Cattin e Federica Baglioni e il Produttore esecutivo è Massimo Monachini.

Le riprese si svolgeranno a Roma, a Tuscania e nella Tuscia dal 23 giugno all’8 agosto.

Cecilia (Valentina Lodovini), determinata e appassionata, due figli a carico e tre relazioni fallite alle spalle. Per fronteggiare un’improvvisa situazione di crisi chiede aiuto agli uomini della sua vita: Christophe (Valerio Mastandrea), il suo primo grande amore e padre della sua figlia maggiore, regista teatrale che vive nel ricordo della sua sfolgorante carriera. Guido (Leonardo Lidi), padre del suo secondo figlio, ex manager promettente, che ha deciso di dare una svolta alla sua vita diventando un rider. E, infine, Tony (Michele Riondino), sedicente manager musicale, ma l’unico che l’ha sposata… per poi lasciarla per un’altra.

Questa strana e scomposta famiglia “aumentata” si ritrova a convivere sotto lo stesso tetto e a tentare un’improbabile impresa per salvare la situazione, da cui però ognuno cerca di trarre un proprio vantaggio a scapito degli altri, sebbene tra loro si amino. In fondo a volte è complicato capire la differenza tra Inferno e Paradiso.

Una produzione Pupkin Productions, Paco Cinematografica e Vision Distribution, con Neo Art Producciones S.L. (co-produttore spagnolo) e A.B. Film S.h.p.k. (co-produttore albanese).

La distribuzione italiana e internazionale è curata da Vision Distribution.

Ue, Salvini: Mes è un cappio al collo, riprendiamoci i nostri 15 mld

Milano, 13 mag. (askanews) – Matteo Salvini dice “no” alla ratifica del MES, definito “un cappio al collo”, proponendo al contrario di liquidare la quota italiana e “riprenderci i nosri 15 miliardi” per investirli altrove.

Afferma in una nota il vice premier e segretario della Lega: “Mes? No! Il Parlamento, grazie anche alla posizione ferma della Lega che ha sempre combattuto il MES sin dai tempi di Monti, ha già respinto il tentativo dell’UE di metterci questo cappio al collo. Dalla trasformazione in ‘salva banche’ non avremmo nessun vantaggio perché le nostre banche godono di ottima salute. Visto che si insiste a proporre questa modifica che la Lega non ratificherà mai, rispondiamo proponendo di liquidare la quota italiana per riprenderci i nostri quindici miliardi con cui potremmo abbassare le tasse, fare investimenti e aumentare le pensioni, lasciando liberi gli altri di fare quello che vogliono”.

24esima Triennale, Radio Ballads: storie sociali sul prendersi cura

Milano, 13 mag. (askanews) – Ideato dalla Serpentine di Londra, il progetto Radio Ballads esplora, attraverso una serie di collaborazioni, alcune storie relative al mondo dei social worker, a chi si prende cura di chi, e in che modo.Per tre anni, Sonia Boyce, Helen Cammock, Rory Pilgrim e Ilona Sagar hanno collaborato con assistenti sociali, caregiver, organizzatori e comunit del distretto londinese di Barking e Dagenham. Da questi lunghi processi artistici sono nati quattro film e altrettanti corpus diricerca. Radio Ballads prende il nome da una rivoluzionaria serie radiofonica trasmessa dalla BBC dal 1957 al 1964: un periodo di rapidi cambiamenti nel Regno Unito. Radio Ballads si interroga su come si possa comprendere, ascoltare, imparare e guarire attraverso la narrazione condivisa. Il progetto, che parte della 24esima Triennale internazionale, stato presentato ad askanews dal curatore Damiano Gull.

Basket Nba, Prima scelta a Dallas, aveva l’1.8% di chanche

Roma, 13 mag. (askanews) – Incredibile in Nba. La Lottery, il meccanismo che permette alle squadre apparentemente più deboli di avere in squadra i prospetti Nba più forti per la stagione successiva, premia i Dallas Mavericks che avevano solo l’1.8% di possibilità di ottenere la prima scelta nel draft di fine giugno. Il che significa che la dea bendata regala a Nico Harrison, il GM oramai detestato dai tifosi di Dallas per aver fatto partite l’idolo della città texana, Luka Doncic trasferito ai Lakers, un giocatore franchigia come Cooper Flagg, l’ala di Duke destinato a formare un “Big Three” da cinema con Anthony Davis e Kyrie Irving. “Sono veramente contento per i tifosi di Dallas – sottolinea raggiante il presidente dei Mavericks Rick Welts – è stata un’annata difficile per loro, adesso si meritano una giornata così. Guardando al nostro roster penso che possiamo davvero puntare a fare qualcosa di straordinario il prossimo anno”. Brindano anche gli Spurs che si assicurano una seconda scelta che potrebbe valere tantissimo, sia come addizione al roster per la prossima stagione

Il presidente Usa Donald Trump è arrivato a Riad

Roma, 13 mag. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump è arrivato a Riad, in Arabia Saudita, prima tappa della sua visita nella regione. Lo riportano i media sauditi. Intanto gli Stati Uniti hanno annunciato una vendita di armi del valore di oltre 1,4 miliardi di dollari agli Emirati Arabi Uniti, pochi giorni prima della visita del presidente Donald Trump. Stando a quanto riportato dalla Cnn, la vendita comprende 1,3 miliardi di dollari per elicotteri Chinook e 130 milioni di dollari per parti e supporto per caccia F-16.

Trump è giunto oggi in Arabia Saudita, prima tappa del viaggio che lo porterà poi in Qatar e negli Emirati arabi uniti. Lo scorso marzo gli Emirati hanno dichiarato di essere pronti a investire 1.400 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi 10 anni.

24esima Triennale, Tempo Pievani e un viaggio nella biodiversit

Milano, 13 mag. (askanews) – Un viaggio nella biodiversit attraverso otto citt in senso lato: otto comunit organizzate di entit che vivono insieme e costruiscono il loro mondo. Sul terzo pianeta del sistema solare esistono citt di polpi, di castori, di funghi e di esseri umani. Ciascuna un’immersione sensoriale e racconta un concetto chiave della biodiversit. questa l’idea alla base della mostra che Telmo Pievani ha curato per la 24esima Triennale Internazionale: “Un viaggio nella biodiversit. Otto stazioni sul pianeta terra”. Lo stesso Pievani l’ha presentata ad askanews.

Sull’Italia ciclone simil-tropicale dal nord Africa e aria fredda dal Baltico

Roma, 13 mag. (askanews) – Anticiclone, questo sconosciuto: il mese di maggio 2025 verrà ricordato negli annali per l’assenza o la latitanza dell’anticiclone sull’Italia, sia dell’Anticiclone delle Azzorre sia dell’Anticiclone Africano. Niente alta pressione, niente caldo estivo, frequenti temporali. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un’altra settimana all’insegna di frequenti temporali e di un duplice attacco perturbato da giovedì. Il sole non mancherà, ma l’ombrello sarà sempre necessario.

Nelle prossime ore si attiveranno, infatti, altri temporali, più intensi al Nord e localmente con grandine grossa e colpi di vento; anche al Centro-Sud i rovesci saranno frequenti soprattutto nelle ore centrali della giornata. Le temperature massime si fermeranno a 25-26°C.

La giornata di mercoledì sarà la migliore della settimana (insieme a domenica prossima) anche se non mancheranno isolati scrosci nel pomeriggio a ridosso dei rilievi: sarà una giornata di attesa.

La data da segnare col ‘circoletto rosso’ è giovedì 15: sin dalle prime ore del mattino avremo un primo deciso attacco perturbato dal nord africa, dalla Tunisia, con maltempo verso le Isole Maggiori e il Sud peninsulare. Si tratterà di un TLC, di un Tropical Like Cyclone, in pratica un ciclone mediterraneo con connotati tropicali, tanta pioggia, tanta umidità e tanto vento.

Un secondo attacco, arriverà dal lato opposto, in serata: dalle Repubbliche Baltiche, dal lontano nord-est europeo, un altro ciclone si fionderà verso l’Italia portando maltempo in serata al Nord-Est.

Altro circoletto rosso, con la matita del professor meteo, andrà sulla data Venerdì 16 maggio, quando potrebbe avvenire lo ‘scontro perfetto’ del duplice attacco: l’aria calda ed umida in risalita dalla Tunisia potrebbe scontrarsi con l’aria fredda baltica su alcune regioni del nostro Paese. Al momento si prevedono i fenomeni più intensi sulla fascia adriatica e al Sud: si temono nubifragi sia giovedì sia venerdì. Durante il weekend il tempo dovrebbe invece migliorare.

In sintesi, questa settimana sarà ancora caratterizzata da frequenti rovesci, ma anche da situazioni potenzialmente gravi come grandine grossa nelle prossime ore e piogge torrenziali con vento forte tra giovedì e venerdì. Non ci resta che sperare nella terza decade del mese anche se, al momento, dei ‘latitanti’ anticicloni non se ne vede nemmeno l’ombra.

Istanbul, Emmy Di Gioia: Leyla Gencer un ponte culturale tra Italia e Turchia

Roma, 13 mag. (askanews) – Sabato scorso è stata ricordata a Istanbul Leyla Gencer, indimenticabile protagonista del belcanto e soprano di fama mondiale, conosciuta come “La Diva Turca”, morta a Milano nel maggio 2008 all’età di 80 anni. L’iniziativa è stata promossa dalla presidente del Comitato degli italiani all’estero (ComItEs) di Istanbul, Emmy Di Gioia, che a “Noi Donne” ha dichiarato: “Abbiamo voluto ricordare la figura di Leyla Gencer non solo per la sua grandezza artistica, ma anche per il suo valore simbolico: un autentico ponte culturale tra Italia e Turchia, perfettamente in linea con la nostra missione”.

“Leyla Gencer – ha spiegato Di Gioia – non solo è stata interprete raffinata dell’opera italiana, ma ha saputo portare nel mondo la bellezza della lingua e della musica italiana, raggiungendo vette interpretative pari a quelle delle più grandi soprano italiane del suo tempo. Ma la sua è anche una storia di migrazione e di adattamento, fatta di incontri, sfide e crescita personale. In questo, la sua vicenda biografica risuona fortemente con l’esperienza della comunità italiana in Turchia”.

“Per conoscere e celebrare maggiormente la storia di questa grande artista abbiamo organizzato una serata speciale sabato 10 maggio con la proiezione del documentario ‘Leyla Gencer – La Diva Turca’, con il patrocinio dell’Istituto italiano di cultura ad Istanbul e in collaborazione con IKSV – Fondazione per la Cultura e le Arti di Istanbul alla presenza del regista. Per rendere il documentario pienamente accessibile anche a chi non conosce la lingua turca, abbiamo curato i sottotitoli in italiano, nella convinzione che la cultura sia un patrimonio da condividere, senza barriere. Con questa iniziativa intendiamo celebrare non solo una voce straordinaria, ma anche un simbolo profondo di connessione tra popoli, una donna di cultura e grande sensibilità, un’artista straordinaria, ponte tra Italia e Turchia, che vogliamo far conoscere maggiormente al grande pubblico”.

Rama: ha vinto la perseveranza, nel 2030 Albania pronta per l’Ue

Roma, 13 mag. (askanews) – Gli albanesi hanno premiato di nuovo alle ultime elezioni il Partito Socialista “perché abbiamo cambiato l’Albania con una visione chiara e con una grande perseveranza”. Lo ha detto il primo ministro albanese Edi Rama in un’intervista al Corriere della Sera. “La gente non è stupida, come tanti politici pensano, e sa distinguere tra chi lavora con serietà per il futuro del Paese e chi si limita alla retorica del disfattismo. Abbiamo anche sbagliato, chiedendo scusa. Ma non ci siamo mai fermati, mai nascosti, mai arresi davanti alle difficoltà e abbiamo tirato su un’intera nazione rendendola orgogliosa del suo nome”, ha commentato Rama.

Il premier albanese conferma di avere ricevuto un messaggio di congratulazioni dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni “da sorella a fratello” e annuncia cosa proverà a fare nei prossimi anni al governo: “Porteremo a termine il grande cantiere europeo dell’Albania. Il nostro obiettivo è chiudere i negoziati d’adesione entro il 2027. Intanto continueremo a modernizzare il Paese, rafforzando lo stato di diritto e l’economia, sostenendo le famiglie e rendendo irreversibile la trasformazione del Paese a 360 gradi. Ogni giorno, con umiltà e determinazione”.

L’Albania potrebbe entrare nell’Ue nel 2030, secondo alcuni esperti anche più tardi. “Gli esperti hanno spesso ragione, ma non hanno mai cambiato il corso della storia”, commenta Rama. “Quello lo cambiano i popoli e le leadership determinate. Io non faccio previsioni: parlo di obiettivi e in questo caso di un obiettivo condiviso con Bruxelles. E l’Albania, se continua a fare i compiti come ha fatto finora, sarà prontissima nel 2030”.

Russia: negli attacchi di Kiev durante la tregua morti 6 civili, 17 feriti

Roma, 13 mag. (askanews) – Almeno sei civili sono stati uccisi in Russia e 17 sono rimasti feriti negli attacchi dell’esercito ucraino durante la tregua unilaterale di 72 ore dichiarata da Mosca dall’8 al 10 maggio, ha denunciato Rodion Miroshnik, inviato speciale del ministero degli Esteri russo per i crimini ucraini.

Il diplomatico russo ha affermato che questi attacchi “hanno causato danni a edifici residenziali, trasporti sanitari, veicoli civili e locali commerciali”. “Non si sono evitate nemmeno le vittime civili, 23 in totale: tra queste, sei persono sono morte”, ha detto Miróshnik.

Le violazioni più evidenti in questo senso, ha aggiunto l’inviato del ministero degli Esteri, sono state registrate nella provincia di confine di Kursk, dove sono state utilizzate armi pesanti.

Nel villaggio di Zvßnoe, un uomo è stato ucciso in seguito a un attacco effettuato con un lanciarazzi multiplo Himars; e a Glushkovo un aereo bomba ha ucciso una donna.

Bombardato un ospedale a Khan Younis, Idf: c’erano "attività terroristiche"

Roma, 13 mag. (askanews) – L’esercito israeliano ha annunciato di avere bombardato un ospedale nella Striscia di Gaza, che, a suo dire, veniva utilizzato dal movimento islamista Hamas per “attività terroristiche”, ponendo fine alla pausa nei combattimenti osservata in seguito al rilascio di un ostaggio israeliano-americano.

Le forze di difesa israeliane hanno dichiarato su Telegram di avere colpito “un centro di comando e controllo situato nell’ospedale Nasser di Khan Younis”, nel sud del territorio palestinese. “Alti funzionari di Hamas continuano a usare l’ospedale per attività terroristiche, sfruttando cinicamente e brutalmente la popolazione civile che si trova all’interno e nei pressi dell’ospedale”, è stato aggiunto.

Non sono state immediatamente fornite informazioni su possibili vittime.Questo attacco arriva dopo che ieri è stata registrata la sospensione dei bombardamenti in seguito al rilascio di Edan Alexander da parte di Hamas.

L’unico ostaggio statunitense ancora in vita e trattenuto a Gaza era stato rapito mentre prestava servizio in una base militare nel sud di Israele durante l’attacco senza precedenti di Hamas del 7 ottobre 2023. Il suo rilascio è avvenuto prima dell’inizio del tour in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Chicago e due Leoni: economia, migrazioni, pace

Di Gioacchino Pecci (Papa Leone XIII) in rapporto a Robert Francis Prevost (Papa Leone XIV) si è già detto e scritto tanto nei primissimi giorni che sono seguiti all’elezione del primo Papa agostiniano.

Si è detto – e anzitutto Papa Prevost ha detto – della enciclica Rerum Novarum (15 maggio 1891) incentrata sulla “questione operaia” e sul “rinnovamento della società” ai tempi della (seconda) rivoluzione industriale. Enciclica nella cui Introduzione, al numero 2, si legge che “un piccolissimo numero di straricchi ha imposto all’infinita moltitudine dei proletari un giogo poco meno che servile” e poi, al numero 35, che “la rivoluzione ha prodotto la divisione della società come in due caste … da una parte una fazione strapotente perché straricca, la quale avendo in mano ogni sorta di produzione e commercio, sfrutta per sé tutte le sorgenti della ricchezza, ed esercita pure nell’andamento dello Stato una grande influenza. Dall’altra una moltitudine misera e debole”. Sono le grandi diseguaglianze di ieri. E di oggi: la nostra non è, se non per pochi, una nuova golden age. Ma assomiglia per molti a una nuova gilded age di iniquità economiche e sociali. E Gilded age è il nome che si dà alla storia degli Stati Uniti nell’ultimo quarto dell’Ottocento.

Così come si è detto del tentativo di mediazione di Papa Pecci nel conflitto tra Stati Uniti e Spagna per il controllo di Cuba e delle Filippine. E anche qui non è inutile ricordare la nuova grande corsa e lotta per i territori e le risorse che in parte è già in corso e per altra parte si prepara, dal Circolo polare artico in giù, a fronte dell’esortazione di papa Prevost dalla Loggia di San Pietro per una “pace disarmata e disarmante”.

Ma c’è un terzo aspetto, oltre alla dignità del lavoro e all’opera di pacificazione, che lega i due Leone e che passa per la città natale di Papa Prevost: Chicago. Lì operò dal 1899 (come aveva fatto a New York) e lì infine morì, nel 1917, Francesca Saverio [sic] Cabrini, la grande missionaria italiana di Sant’Angelo Lodigiano, patrona degli emigranti, di cui il prossimo 15 luglio 2025 corrono 175 anni dalla nascita.

Fu Leone XIII a orientarne le scelte quando, come è noto, le disse: “Non ad Oriente, Cabrini, ma all’Occidente!” Fu una esortazione – come ha ricordato papa Francesco nel 2017 nel suo discorso alle missionarie del Sacro Cuore di Gesù in occasione dei cento anni dalla morte della Fondatrice – che “le fece cambiare rotta” rispetto agli originari piani che la indirizzavano in Cina. Negli Stati Uniti, e poi altrove, nacquero alloggi, ospedali, scuole: furono queste le concrete opere di promozione umana – spesso a fronte della carenza di “beni pubblici” – che consentirono l’integrazione e lo sviluppo degli ultimi, specialmente di tanti emigranti italiani, in quelle comunità divise e polarizzate stigmatizzate da Leone XIII nella sua enciclica.  Avendo acquisito la cittadinanza degli Stati Uniti (1909), Francesca Cabrini fu la prima cittadina statunitense a essere proclamata santa (1946). Chiunque si rechi nella città di Leone XIV può visitare il Cabrini Shrine.

E facciamo punto qui, dove i fili si intrecciano, dove i due Pontefici, come in uno specchio, si guardano. Economia, migrazioni, pace: sarà forse dall’intreccio di queste questioni (e dalle parole antiche e nuove che ne verranno estratte) che prenderà forma – almeno nelle questioni internazionali e sociali – il magistero di questo pontificato che significativamente si apre nell’anno del Giubileo della Speranza.

 

Giovanni Farese

Professore di Storia dell’economia

Università Europea di Roma

Serve una Rerum Novarum II. La democrazia dimezzata e la lezione della sinodalità

È in corso ormai da tempo un serio dibattito sulla crisi della democrazia. Alcuni studiosi, facendo riferimento ai governi “… pilotati da grandi lobby e… dai mass media”, hanno sostenuto che siamo addirittura entrati in una fase di post-democrazia. Altri hanno osservato che il leader politico dei nostri giorni non ha più bisogno del partito: gli basta, gli è sufficiente e avanza il suo rapporto diretto con il pubblico, grazie ai media, personalizzando il partito e la politica stessa.

 

La democrazia in crisi: tra quantità e assenza di pensiero

Che la politica sia diventata uno spettacolo permanente, con tutti i rischi della psicopatologia al potere, non occorre nemmeno ricordarlo. Basta guardarsi intorno, a partire da Trump. Ma noi – diciamocela tutta – a queste novità e denunce, a questo degrado, non facciamo più caso. Più precisamente: preoccupazioni, allarmi e timori sulla crisi della democrazia non ci interessano più.

 

Presentismo e quantofrenia”

Viviamo solo nel presente. Nell’oggi, e neanche nel domani. Figurarsi nel futuro dei nostri figli! E la democrazia la continuiamo a seguire – al meglio – affidandoci solo alle quantità: risultati elettorali, percentuali di voto, sondaggi, intenzioni di voto, indici di gradimento del Premier, dei Ministri, del segretario, ecc. Una “quantofrenia” dilagante, tutta centrata su dati, percentuali e statistiche. Convinti che i numeri da soli bastino a chiarire e spiegare, fino in fondo, i problemi che la democrazia deve affrontare per continuare ad essere tale.

Problemi che partono dalla persona in relazione, dai diritti dell’uomo e di cittadinanza, per arrivare al ruolo del “demos” e non solo al dominio del “kratos”. Temi nascosti e deviati da grafici, tabelle e mere quantità, con numeri che ci parlano – anch’essi – sempre e solo del presente. Il futuro, insieme alla qualità dei problemi, ai valori impliciti nei dati, alla loro etica e al loro peso sull’uguaglianza e la libertà democratiche, non viene mai messo in evidenza. Perché i numeri, semplicemente, non possono pesare né spiegare queste dimensioni.

 

La democrazia remota e disincarnata

Mettiamola come vogliamo, ma la democrazia dei rapporti umani e delle assemblee, del ruolo centrale del Parlamento, appartiene ormai al passato. Il rapporto tra governanti e governati non è più diretto né fatto di incontri periodici tra cittadini. La democrazia partecipata e di vicinanza è diventata una tele-democrazia partecipata a distanza. Da remoto, come si dice. Attraverso post, immagini e centinaia di commenti – anche velenosi – in attesa del tele-voto da casa, dal bar, mentre beviamo una birra o passeggiamo per strada.

 

Il monito della Chiesa e la proposta della sinodalità

Devo allora, per correttezza, aggiungere che queste “rivoluzioni”, questo cambiamento d’epoca culturale e antropologico nel rapporto tra istituzioni e popolo, tra valori e persone, sono stati avvertiti in tempo dalla Chiesa cattolica. Con Papa Francesco e il suo invito a una “Chiesa in uscita”, si è cercato di porre rimedio al concreto rischio di isolamento dei fedeli e a chiusure autosufficienti, senza alcun confronto con la “società concreta” – come indicava Don Luigi Sturzo nel 1919, prima di fondare il Partito Popolare.

Si tratta di rischi che riguardano anche gli individualismi evangelici e solitari da monastero, confusi con la necessaria spiritualità. Ma anche di rischi di verticismo chiuso e isolato dalla società: dalle sue gerarchie, parrocchie e diocesi, fino al suo associazionismo laico – giovanile e non – oggi frammentato, disperso e autonomo. Una riflessione che può suggerire qualche utile soluzione allo scompenso e allo smarrimento della nostra democrazia, ormai nelle mani dei soli eletti, di pochi militanti e… dei social.

 

Camminare insieme, sul serio

Mi riferisco al paradigma sinodale. Alla sinodalità del “camminare insieme” e della partecipazione. A quel modello di collegialità, fatto di riunioni e incontri continui, per discutere assieme e approfondire le grandi questioni nel rapporto tra Chiesa e mondo.

Penso anche alla “Rete” emersa dopo la Settimana Sociale di Trieste, che oggi deve misurarsi con le sfide sociali e culturali in parte già alle nostre spalle. Un modo concreto per ritrovarsi e vedersi realmente, stringendosi la mano, e non solo virtualmente sui cellulari.

 

Politica, media e vuoto democratico

Per il resto, possiamo confermare che gli strumenti vecchi e nuovi della comunicazione sociale – i mass media tradizionali e i social – sono diventati la base della democrazia contemporanea. Con i social usati continuamente per postare comizi solitari online, tramite reels, Facebook, Instagram e quant’altro, da parte del Primo Ministro, dei Ministri e dei leader del momento.

Mass media e nuove piattaforme che oggi rappresentano la struttura portante – non un aiuto – della nostra democrazia, del voto elettorale, dei rapporti sociali e dell’intera politica. Tutto ciò non ha però frenato il progressivo disinteresse verso i partiti, la classe politica, e la politica in sé. Né verso le elezioni, sopportate con sufficienza e noia, sbuffando o restando a casa in pantofole.

 

Una democrazia dimezzata

La scelta della classe politica e gli appuntamenti elettorali si sono trasformati in una funzione ritenuta inutile, accettata con distacco. Alla base, un rigetto critico verso la democrazia rappresentativa mai visto prima. È questa la causa principale della variabilità del voto e dell’emergere della emidemocrazia: una democrazia dimezzata, una rappresentanza di minoranza. Quella che elegge i governanti con il solo 50% dei cittadini aventi diritto, e che spesso assegna il ruolo di Primo Ministro a chi ha ottenuto, in termini reali, solo il 15–20% del consenso. Ignorando cioè l’85–80% che non lo ha votato.

Ed è proprio questa maggioranza silenziosa a rappresentare il dato qualitativo, irrinunciabile, della democrazia politica.

 

Una nuova Rerum Novarum

Motivo per cui dobbiamo essere molto attenti di fronte alle richieste di Presidenzialismi e Premierati. Un Presidente o un Premier eletti da una ristretta minoranza (15–20%) di cittadini, indipendentemente dalle loro instabilità o ricchezze, dovrebbero farci riflettere seriamente.

Ecco, anche e non solo per questi radicali “cambiamenti d’epoca” – a partire dal disinteresse verso le fondamenta del nostro vivere insieme – mi sono augurato da Papa Prevost, subito dopo la sua elezione e dopo aver conosciuto la scelta del nome, una Rerum Novarum II.

Perché di “cose nuove”, nel mondo di oggi, ce ne sono a bizzeffe. E, come ricorda Padre Ravasi, queste interpellano la Chiesa e tutti noi, nel nostro modo di vivere, pensare e sperare insieme.

Oltre il palcoscenico e il carrello. Una spiritualità da restituire all’uomo

Nei giorni scorsi tante persone hanno intrapreso, da ogni parte del mondo, un viaggio per ritrovarsi ancora una volta a Roma, sotto il balcone di Piazza San Pietro.

Il mondo intero fissava, dal vivo o attraverso uno schermo, quel comignolo da cui sarebbe dovuta uscire la fumata bianca che avrebbe segnato la scelta dei cardinali riuniti in conclave. Da dietro le tende rosso porpora della Loggia delle Benedizioni è uscito lui, il “Papa americano” come taluni si sono affrettati a dire. Al quarto scrutinio del conclave il mondo ha visto l’uomo che ha preso il nome pontificale di Leone XIV.

Mettendo da parte le considerazioni di carattere biografico, persino dottrinale, che si sono da subito ipotizzate, sulle origini, sulla storia, il pensiero, le intenzioni, di questo nuovo Papa, pensiamo invece, per un momento, a quanto il conclave del 2025 ci ha mostrato pervasiva la tecnologia, nella comunicazione di massa.

Internet e l’intelligenza artificiale sono entrati a pieno titolo nelle vite di ognuno di noi, alla portata di tutti. I messaggi, propagandistici e non – anche ironici – passano attraverso illustrazioni, fotomontaggi, filmati, a volte completamente artefatti, allo scopo di stupire, catturare l’attenzione di una cittadinanza che ormai è un “pubblico”.

Questa realtà aumentata si è presa uno spazio proprio all’interno di una società in cui, già da tempo, tutto viene inteso come intrattenimento. La trepidante attesa del Pontefice, la gioiosa scoperta della sua identità, verrà nelle prossime settimane dimenticata con la stessa velocità con cui l’attenzione si era focalizzata su di essa?

Al di là delle aspettative sociali, dottrinali e politiche, che già troppi mettono sulle spalle del nuovo Papa, forse una “sfida” consiste nel riportare la religione e la spiritualità ad uno spazio che oltrepassa le mode temporali. Un possibile ritorno all’assoluto, oltre ciò che, invece, è relativo. E consumistico. Togliere almeno la spiritualità tanto dal palcoscenico, quanto dal carrello della spesa. Il ritorno a un qualcosa che non per forza faccia baccano, che non sia solo “evidente”, che non sia esasperato; ma che sia educato, tenero, intimo. Il ritorno a una dimensione spirituale. Mi chiedo se, oltre a cercare in continuazione informazioni aggiornate, siamo ancora capaci di sentire, non solo con le orecchie, quell’identità quasi dissolta che dentro di noi è stata mercificata dalle illusioni del mercato. Ridare, almeno alla spiritualità, la dimensione primigenia e naturale, è forse questa la sfida di questo nuovo Papa chiamato a unificare in nome della pace. Una pace in grado di costruire ponti attraverso l’ispirazione di una religione dei pulpiti e non dei palcoscenici. Una spiritualità della gente e per la gente, non della politica e per la politica. Una spiritualità ricondotta alla dimensione dell’uomo, e non a quella, spesso strumentale, del mercato e dello Stato.

Calcio, classifica serie A: Atalanta in Champions

Roma, 12 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Atalanta-Roma 2-1

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Udinese-Monza 1-2, Hellas Verona-Lecce 1-1, Torino-Inter 0-2, Napoli-Genoa 2-2, Venezia-Fiorentina 2-1, Atalanta-Roma 2-1.

Classifica: Napoli 78, Inter 77, Atalanta 71, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari, Verona 33, Parma 32, Venezia 29, Empoli, Lecce 28, Monza 18.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan.

Eurogruppo: senza ratifica Italia Mes non può aiutare su crisi banche

Roma, 12 mag. (askanews) – Alla riunione dell’Eurogruppo di oggi, a Bruxelles, diversi tra i ministri intervenuti hanno sottolineato l’importanza del ruolo nel Mes, il “Fondo salva-Stati”, nell’assicurare stabilità finanziaria, rilevando che il fatto che l’Italia non ne abbia ancora ratificato la riforma impedisce allo stesso Mes di mobilitare le sue risorse, nell’ipotesi di una crisi bancaria, accanto a quelle del Fondo di risoluzione unico Ue. Lo ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, rispondendo a una domanda su questi argomenti al termine della riunione di oggi.

A questi incontri il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti “dà sempre contributi rilevanti, e oggi – ha detto Donohoe – ci ha ricordato ancora una volta delle difficoltà notevoli sulla ratifica della riforma del trattato del Mes nel Parlamento italiano. Lo rispettiamo e lo capiamo, diversi governi hanno sfide politiche rispetto alle decisioni che devono chiedere ai loro Parlamenti”. (Quest’ultimo riferimento potrebbe essere alla Francia).

Sempre oggi “da parte di vari intervenuti all’Eurogruppo c’è stato un appoggio molto forte sull’importanza del Mes e sul ruolo che gioca nella nostra stabilità economica. Se la riforma del Mes non è ratificata da tutti i parlamenti – ha detto ancora l’esponente irlandese – quello che significa è che l’ammontare di fondi che il Mes sarà in grado di dispiegare nell’eventualità di una crisi finanziaria sarà più ridotto di quello che sarebbe altrimenti. Significa che i fondi che abbiamo, che ci aiutano per intervenire su una crisi, non potranno essere rafforzati dal Mes, e che il Mes non potrà giocare un ruolo in caso di difficoltà finanziarie di una banca. Questo è il rischio, e il rischio diventa più grande se il trattato non è ratificato. E quello che dobbiamo fare è continuare a lavorare con Giorgetti”, per la ratifica, perché “i rischi che abbiamo delineato sono reali”, ha concluso Donohoe.

Per parte sua, il direttore del Mes, il lussemburghese Pierre Gramegna ha specificato che il Fondo unico di risoluzione Ue per le crisi bancarie “ha accumulato 80 miliardi. Noi al Mes abbiamo 68 miliardi di salvaguardia addizionale. Questi 68 miliardi non possono essere mobilitati” accanto a quelli del fondo Ue in caso di una crisi bancaria “se l’Italia non ratifica” la riforma.

“Però solo una precisazione – ha aggiunto Gramegna -: non è che, siccome questa riforma del Trattato non è ora pienamente ratificata, il Mes non può agire. Abbiamo il Trattato istitutivo in vigore e abbiamo tutti i nostri strumenti finanziari pronti all’uso. E discuteremo il mese prossimo, con i nostri membri, per vedere se e come questi strumenti, questo armamentario possa essere modernizzato, per assicurare che sia adatto al tipo di crisi che fronteggiamo ora”.

Alla riunione di oggi, il Comitato di risoluzione unico (Single resolution board) dell’Unione europea, responsabile degli eventuali interventi di risoluzione di banche Ue in crisi, ha presentato un documento in cui esorta a ratificare la riforma del Mes. “Tutti i Paesi – si legge – dovrebbero ratificare con urgenza la revisione del trattato Mes per istituire il sostegno comune del Meccanismo al Fondo di risoluzione unico”. Secondo il Srb “avere fonti di finanziamento adeguate in caso di crisi è più importante che mai in questi tempi volatili”.

Quella di oggi è solo l’ennesima riunione dei ministri dell’Eurogruppo o dell’Ecofin in cui viene sollevata, solitamente dalla stampa italiana, la questione della mancata ratifica del Mes. Quello che quasi sempre manca in questa azione martellante sul tema è ricordare quali fossero le motivazioni per cui l’Italia ai tempi ormai lontani delle trattative – era il 2018-2019 – frenasse su diversi aspetti tecnici della riforma del Mes. Punti su cui invece spingeva la Germania, che riuscì ad avere la meglio.

Tra questi in particolare le famigerate clausole “Cacs” (“clausole di azione collettiva”), che creano una semplificazione dei meccanismi di ristrutturazione dei debiti pubblici e in questo modo, indirettamente, possono penalizzare le emissioni di titoli di Stato da parte di Paesi che, come l’Italia appunto, hanno livelli di debito più elevati.

Gli accordi sulla riforma del Mes risalgono al 2019. Vennero allora sottoscritti per conto del governo dall’allora ministro dell’Economia, oggi sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con forti contrarietà da parte di diversi partiti allora all’opposizione. Le ratifiche dei Parlamenti nazionali erano attese nel 2020, il fatto che cinque anni dopo ancora se ne stia discutendo fa pensare che coloro che all’epoca si opponevano non abbiamo dimenticato i motivi delle loro contrarietà. (fonte immagine: European Union).

Calcio, classifica serie A: il Venezia è quart’ultimo

Roma, 12 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Venezia-Fiorentina 2-1

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Como-Cagliari 3-1, Lazio-Juventus 1-1, Empoli-Parma 2-1, Udinese-Monza 1-2, Hellas Verona-Lecce 1-1, Torino-Inter 0-2, Napoli-Genoa 2-2, Venezia-Fiorentina 2-1, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli 78, Inter 77, Atalanta 68, Lazio, Juventus 64 Roma 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 48, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari, Verona 33, Parma 32, Venezia 29, Empoli, Lecce 28, Monza 18.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

La nuova Associazione Ezio Bosso apre la campagna associativa

Roma, 12 mag. (askanews) – La nuova Associazione no profit Ezio Bosso apre al pubblico per le adesioni volontarie: l’obiettivo è di rendere lo strumento decisionale ed operativo di tutte le future attività per il ricordo, la tutela e lo sviluppo dell’eredità artistica ed umana di Ezio Bosso sempre più partecipativo, democratico e collettivo. In pochi giorni, solo col passaparola, Associazione Ezio Bosso ha già ottenuto oltre 60 membri da Italia, Germania e Svizzera.

Un passo importante nei cinque anni dalla morte del maestro per trasformare un danno – la sua scomparsa – in un’opportunità secondo la sua nota filosofia, lavorando per creare un grande collettivo pubblico ove artisti di fama, amici, studiosi, esperti di musica ma anche e soprattutto persone comuni, possano unirsi sotto il segno dell’arte. E il Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso, primo nel suo genere e pari a 10.000 euro, è divenuto realtà grazie alla lungimiranza della Regione Puglia, che ne è ufficialmente ospite.

Il premio verrà consegnato con un grande spettacolo musicale al Teatro Kursaal Santalucia di Bari, dove gli verrà intitolato un palco, il 13 settembre 2025 in occasione del compleanno di Bosso, dopo un lungo percorso di votazione pubblica, che vedrà gli associati protagonisti della scelta finale.

La divulgazione musicale è stata la costante nella vita artistica di Ezio Bosso in tutte le sue declinazioni, è dunque naturale che la prima azione di AEB sia stata la costituzione di un premio che incoraggi tutti gli italiani che ad essa si dedicano – associazioni, istituzioni musicali, editori e privati cittadini – affinché il linguaggio musicale diventi sempre più popolare, in assenza di un programma scolastico incisivo ormai da molti decenni. L’Associazione selezionerà attraverso il Comitato Scientifico, costituito dal pianista Francesco Libetta, Francescantonio Pollice Presidente AIAM e CIDIM, Paolo Petrocelli Sovrintendente DubaiOpera e il violinista e direttore d’orchestra Sergei Krylov, la rosa dei progetti più incisivi in campo divulgativo; quindi, la lista verrà sottoposta al voto degli associati e del pubblico attraverso i social.

Il premio in denaro di 10.000 euro verrà finanziato attraverso i fondi raccolti dalla campagna associativa che in pochi giorni e senza alcuna visibilità pubblica, ha già raccolto oltre 60 associati nelle tre fasce proposte a coinvolgimento crescente, Supporter, Silver e Gold.

Paolo Petrocelli, Sovrintendente Dubai Opera, insignito di recente come Cavaliere della Repubblica, ha sottolineato: “Ezio ha sempre creduto nella forza trasformatrice dell’arte e nella potenza aggregativa della musica, capace di elevarci verso una dimensione collettiva di condivisione autentica, di ascolto profondo e di crescita reciproca. Oggi siamo chiamati a raccogliere quel testimone con coraggio, visione e responsabilità, al servizio delle generazioni presenti e future. Con la creazione dell’Associazione, chiamiamo a raccolta tutti coloro che credono nell’importanza di custodire e rinnovare questo patrimonio ideale, affinché l’eredità umana e artistica di Ezio continui ad ispirare, unire e trasformare la nostra società.”

Francescantonio Pollice, Presidente AIAM e CIDIM, ha aggiunto: “Aderisco volentieri al Comitato Scientifico del Premio alla Divulgazione Ezio Bosso non soltanto per la vicinanza che gli eredi hanno avuto in questi anni verso l’AIAM ma soprattutto perché questa iniziativa contribuisce a mantenere vivo il profondo messaggio del Maestro di cui tanto si avverte il bisogno”.

Ma al di là degli accessi privilegiati dei soci al mondo sommerso di Ezio e al voto per il Premio alla Divulgazione, la campagna associativa vuole soprattutto creare una comunità trasversale, inclusiva e popolare, capace di aggregare esperienze, suggestioni e competenze diverse nel nome di un diverso modo di fare e ascoltare musica, esercitando al massimo delle proprie capacità quella volontà d’ascolto senza barriere e pregiudizi, che era fondante nell’utopia del Maestro.

Per scoprire i primi passi dell’associazione ed entrare in essa da protagonisti: associazione.eziobosso.com

I diagrammi e il senso del mondo: una sorpresa in Fondazione Prada

Venezia, 12 mag. (askanews) – Forse difficile immaginare che una mostra dedicata a mappe e diagrammi possa essere qualcosa di realmente affascinante ed esteticamente potente, qualcosa che in un certo modo offra un’immagine del mondo pi lucida e articolata. Eppure succede esattamente questo con l’esposizione “Diagrams” in Fondazione Prada a Venezia, un viaggio dentro la comunicazione visiva di dati come dispositivo in grado di costruire senso, comprensione o manipolazione e come strumento pervasivo per analizzare, capire e trasformare il mondo.

Concepita e curata dallo studio AMO/OMA, fondato da Rem Koolhaas, la mostra vuole promuovere il dialogo e la riflessione speculativa sul rapporto tra intelligenza umana, fenomeni scientifici e culturali e la creazione e diffusione della conoscenza. All’interno di eleganti teche, la cui struttura riprende quella dei diagrammi in una sorta di gioco di specchi, si trovano oltre 300 oggetti, tra cui documenti rari, pubblicazioni, immagini digitali e video realizzati dal XII secolo a oggi e relativi a diversi contesti culturali e geografici. Alcuni di essi sono di evidente bellezza estetica, altri esprimono un alto livello di complessit, altri ancora hanno un’essenzialit quasi visionaria. Ma tutti ci mettono di fronte al fatto che i dati, le misurazioni e i diagrammi, alla fine, descrivono esattamente le nostre vite e i processi macroscopici che le regolano.

Organizzati secondo un principio tematico che vuole riflette le urgenze del mondo contemporaneo, i documenti esposti raccontano nove temi principali: Ambiente costruito, Salute, Disuguaglianza, Migrazione, Ambiente naturale, Risorse, Guerra, Verit e Valore. E usano molto spesso in modo estremamente interessante l’asse del tempo, che ci si rivela nella sua profonda e misteriosa natura di super entit che i diagrammi, in qualche modo, riescono, se non comprendere del tutto, almeno a veicolare.

Giancane, fuori il nuovo singolo "Estate Magggica"

Roma, 12 mag. (askanews) – Una canzone che suona leggera, ma ha dentro tutto il peso di quello che ci sta crollando addosso. Giancane, al secolo Giancarlo Barbati, ex componente del celebre gruppo romano Il Muro del Canto, lo aveva anticipato sul palco del parco del Quarticciolo a Roma lo scorso 25 aprile, e oggi, a sorpresa, Giancane torna con una cartolina cinica e surreale di un’Italia che brucia, tra ignoranza, consumismo e apatia: “Estate Magggica” (https://bfan.link/estate-magggica; Uvat Edizioni / Believe Music Italia), il suo nuovo singolo, è da ora disponibile su tutte le piattaforme digitali.

“Estate magggica” è un ritratto lucido e feroce di un Paese che balla sull’orlo del disastro. Con la sua inconfondibile vena ironica e dissacrante, Giancane demolisce tutto ciò che rende l’estate italiana una grottesca caricatura: dai luoghi comuni delle vacanze perfette alla totale disconnessione dalla realtà, tra mojito, pasticche e piscine dentro la Tesla.

Prodotto dallo stesso Giancane, il brano lo conferma ancora una volta come una delle voci più taglienti e originali del panorama musicale indipendente italiano.

A partire da maggio Giancane calcherà i palchi di tutta la penisola con il suo tour estivo. Le prime date confermate, prodotte e organizzate da Locusta Booking, rappresentano solo l’inizio di un’estate incredibile: 7 giugno a Rockkereto, Parco Multiverso a Rovereto sulla Secchia (MO); il 13 giugno – Circolo Magnolia a Milano con Bull Brigade; 15 giugno – Mensa Occupata (con Zerocalcare) a Napoli; il 19 giugno – Testaccio Estate a Roma; 20 giugno Korcomics a Corato (BA), il 5 luglio al Botanique a Bologna, l’11 luglio – Strange days festival a Monteflavio (RM), il 13 luglio – essere paesi – Prata d’Ansidonia (AQ); 17 luglio a Rock sul Serio a Villa di Serio (BG); 18 luglio Rock and Rodes Festival a Piateda (SO); 19 luglio Cerreto Chiama (Frazione di Cerreto di Venarotta (AP); 25 luglio a Rock and bol days a Bastione San Pietro a Bolotana (NU); 13 agosto al Frantic Fest Opening Party a Francavilla al Mare (CH); il 29 agosto – Quartolato Festival alla Rocca Malatestiana a Cesena (FC) con 99 Posse.

“Il tour di Estate Magica sarà una specie di rito collettivo: balliamo, sì, ma con la consapevolezza che fuori c’è un mondo che esplode. È il bisogno di ridere e pensare mentre tutto trema. Non per fregarsene, ma per restare vivi”, ha spiegato l’artista.

Roma: al Maxxi MAMA “Madre Natura”, per sensibilizzare su sfide green

Roma, 12 mag. (askanews) – E’ stata inaugurata ufficialmente venerd 9 maggio la mostra internazionale MAMA “Madre Natura”, iniziativa artistica di respiro internazionale che vuole aumentare la consapevolezza sulle sfide ambientali che il mondo di oggi deve fronteggiare. A Roma, nella cornice del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – i presenti hanno potuto ammirare le opere di 55 artisti provenienti da 28 diverse nazioni, ispirate dall’obiettivo di proteggere il pianeta per le generazioni future.

L’esposizione in Italia stata organizzata da Tommaso Venco, in collaborazione con l’Ambasciata dell’Azerbaigian. E all’inaugurazione ufficiale non ha voluto mancare Leyla Aliyeva, vice presidente della Fondazione Heydar Aliyev e fondatrice dell’Unione Pubblica IDEA (International Dialogue for Environmental Action) che promuove il progetto. La mostra, poi, si inserisce nel contesto della 29esima sessione della Cop29 – la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – e il progetto artistico rappresenta una delle iniziative culturali di impatto pi significativo.

Il percorso espositivo MAMA “Madre Natura” comprende 127 opere tra installazioni digitali, dipinti, grafiche e sculture. Che hanno esplicitato in linguaggio visivo le principali sfide ambientali del mondo moderno: dal cambiamento climatico all’inquinamento dell’aria, dal suolo e dalle acque alla perdita della biodiversit e alla necessit di una maggiore consapevolezza green. Leyla Aliyeva, che ha esposto molti dei suoi lavori personali, convinta che l’arte possa avere un ruolo fondamentale nel comunicare l’urgenza dell’azione climatica. A partire dai gesti pi piccoli del nostro quotidiano perch, come ama ripetere la vice presidente della Fondazione Heydar Aliyev, “anche la pi piccola goccia, insieme con le altre, pu diventare un fiume”.

Leyla Aliyeva da anni porta avanti campagne di sensibilizzazione ambientale attraverso l’Unione Pubblica IDEA: la mostra sar aperta al pubblico fino al 14 maggio.

Ue, stop a consumo energetico di dispositivi elettrici in standby

Bruxelles, 12 mag. (askanews) – Sono entrate in vigore il venerdì scorso le nuove norme Ue sulla progettazione ecocompatibile (regolamento “Ecodesign”), adottate nell’aprile 2023, che impongono di limitare drasticamente il consumo energetico per i dispositivi elettrici e gli elettrodomestici lasciati in modalità standby. Lo ha sottolineato oggi la Commissione europea, con una nota in cui ricorda che le norme si applicano ai nuovi prodotti immessi sul mercato nell’Unione a partire dal 9 maggio, anche se alcuni limiti saranno introdotti in due fasi nei prossimi quattro anni.

Le modifiche tengono conto dei progressi tecnologici compiuti negli ultimi anni, ed estendono i limiti di consumo ai prodotti che utilizzano alimentatori esterni a bassa tensione, come router Wi-Fi e altoparlanti wireless. Per la prima volta, i limiti si applicano anche a mobili, tapparelle e tende motorizzati, che sono venduti in volumi crescenti nell’Ue.

Finora, la maggior parte dei dispositivi ed elettrodomestici continuava a consumare elettricità anche dopo lo spegnimento o in modalità “standby”. Le nuove misure, sottolinea la nota della Commissione, consentiranno all’Ue di risparmiare 4 TWh (terawattora) di elettricità all’anno entro il 2030, l’equivalente di quasi il doppio del consumo annuo di elettricità di Malta, che sarebbe sufficiente ad alimentare oltre 1 milione di auto elettriche. Questo risparmio energetico, inoltre, ridurrà di 1,4 milioni di tonnellate le emissioni annuali di CO2 nell’Unione. Di conseguenza, i consumatori beneficeranno di bollette energetiche più basse, con un risparmio complessivo stimato a 530 milioni di euro all’anno entro il 2030.

Le nuove norme impongono inoltre di rendere accessibili ai consumatori informazioni dettagliate sul consumo degli apparecchi in modalità standby, consentendo loro di prendere decisioni informate e consapevoli sui prodotti che acquistano.

Mirkoeilcane, annunciate le prime date del tour estivo 2025

Roma, 12 mag. (askanews) – Mirkoeilcane è pronto a tornare dal vivo e annuncia le prime date del nuovo tour estivo: al via il 20 maggio dall’associazione culturale Waag (o Waaghaus) di Bolzano (Aquarium Unplugged), il 22 maggio al Quid di Roma, il 25 maggio al Pinerolo Sound Festival a Pinerolo (TO) in Piazza Roma, il 18 luglio a Sassari per l’Abbabula Festival e il 10 agosto a Passo Tonale (TN) per il Water Music Festival

Questi appuntamenti saranno l’occasione per ascoltare, oltre ai brani più amati del suo repertorio, “Toro”, l’ultimo singolo, pubblicato lo scorso 25 marzo e presentato in anteprima all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Conferma dell’originalità e della cifra stilistica di Mirkoeilcane, capace di fondere con maestria suoni pop e scrittura d’autore, “Toro” affronta il delicato equilibrio tra aspettative e realtà, sottolineando l’importanza di riscoprire l’intuito personale e la volontà, al di là delle illusioni e delle scorciatoie offerte da credenze e superstizioni.

Mirkoeilcane, romano classe 1986, si è affermato negli anni come una delle voci più autentiche e sensibili della nuova scena cantautorale italiana. Con tre album all’attivo e una serie di prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Musicultura 2017 per il brano “Per Fortuna”, ha saputo ritagliarsi una posizione di rilievo nel panorama musicale italiano. Con la canzone “Stiamo tutti bene” ha preso parte nel 2018 al Festival di Sanremo, conquistando il secondo posto nella categoria Nuove Proposte, il Premio “Mia Martini” della critica e il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, e, successivamente, la Targa Tenco come “Miglior canzone”. Oltre alla musica, Mirkoeilcane ha dato il suo contributo al cinema, firmando due colonne sonore: nel 2017 quella del film “I Peggiori” di Vincenzo Alfieri e nel 2019 quella di “A mano disarmata” di Claudio Bonivento. Il suo ultimo album, “La musica contemporanea mi butta giù”, ha ricevuto un’accoglienza entusiasta da parte di critica e pubblico, con dodici tracce che confermano la sua straordinaria abilità di scrittura, facendo della parola uno degli strumenti più potenti e incisivi della sua produzione.

(Copyright foto Simone Cecchetti)

Prevenzione, innovazione e Life Sciences per le sfide della longevit

Roma, 12 mag. (askanews) – Ripensare l’equilibrio tra economia, salute e longevit, considerando l’invecchiamento non solo come questione sanitaria, ma come sfida strutturale che incide su welfare, sostenibilit del Servizio Sanitario Nazionale e crescita del Paese. L’intreccio di questi tre fattori fa infatti dell’Italia – Paese tra i pi longevi al mondo – un laboratorio avanzato a livello globale e rende prioritario un nuovo approccio di policy, basato su investimenti mirati, innovazione nelle Life Sciences e sviluppo inclusivo e sostenibile. l’indicazione emersa dalla prima edizione di “FUTURE – Economia, Longevit e Salute”, evento di Pfizer che ha visto riuniti a Roma esperti del mondo politico, accademico, scientifico, industriale e delle associazioni di pazienti, invitati a confrontarsi sulle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dal calo demografico in Italia.

Daniela Bianco, partner The European House-Ambrosetti e Responsabile Healthcare Practice TEHA Group: “Abbiamo cercato con questo incontro di mettere insieme i tre concetti di longevit, economia e salute analizzando quali sono le interdipendenze, quali sono gli impatti della longevit sul sistema economico, ma anche sul sistema sanitario, e quali sono i benefici che delle politiche di longevity e quindi di invecchiamento in buona salute pu portare insieme al sistema, considerando l’ecosistema delle life sciences che un motore di crescita importante per tutta l’economia anche del nostro Paese”.

In Italia l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del tasso di dipendenza e la riduzione della forza lavoro stanno generando un doppio squilibrio, tra risorse pubbliche in calo e domanda di assistenza in crescita. L’invecchiamento in particolare comporta costi sanitari pi elevati: secondo il Rapporto Meridiano Sanit di TEHA, le persone di et superiore ai 65 anni, sebbene rappresentino circa il 25% della popolazione italiana, assorbono circa il 60% della spesa sanitaria nazionale. Per questo si impone una ridefinizione urgente delle strategie di sostenibilit dei sistemi sanitari e sociali.

Alessandro Rosina, professore di Demografia e Statistica sociale Universit Cattolica del Sacro Cuore: “La popolazione anziana aumenter di 4,5 milioni da qui al 2050 quindi chiaro che ci sar un aumento della domanda di cura e assistenza, oltre che di pensioni. E quindi necessario sia puntare su un invecchiamento attivo, mettere le persone in condizione di essere attive e in salute, sia rafforzare la forza lavoro italiana, agendo sull’aumento dell’occupazione giovanile e femminile”.

Alla luce di queste sfide, il rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale rappresenta una priorit per garantire la sostenibilit del sistema. L’investimento in prevenzione, innovazione tecnologica e ricerca scientifica emerge come la risposta pi efficace per affrontare le sfide future, come anche la promozione di stili di vita sani un elemento essenziale per garantire un invecchiamento in buona salute. Ma per affrontare la sfida della longevit e rispondere in modo efficace alle sfide del cambiamento in un quadro economico difficile, di instabilit e incertezza, fondamentale che venga riconosciuto il ruolo strategico del settore delle Life Sciences per la competitivit del Paese.

Barbara Capaccetti, Country Medical Director & Vice Presidente Pfizer Italia: “Pfizer ha un ruolo fondamentale nel supportare la ricerca. un’azienda che investe in ricerca e sviluppo, sia a livello globale che a livello italiano. La nostra missione quella di continuare a sviluppare vaccini e molecole che possano cambiare la storia naturale di molte malattie. L’et media aumentata ma bisogna invecchiare in buona salute e questo soltanto grazie a farmaci e vaccini innovativi”.

Secondo gli esperti, quindi, necessario potenziare l’attrattivit dell’Italia per nuovi investimenti, migliorando le politiche fiscali e semplificando la burocrazia, per consolidare il ruolo dell’Italia come leader nel campo della salute e dell’innovazione in Europa e nel mondo.

Tennis, Sinner agli ottavi degli Internazionali di Roma

Roma, 12 mag. (askanews) – Jannik Sinner torna agli ottavi di finale agli Internazionali d’Italia. Il n. 1 al mondo, alla 23esima vittoria consecutiva, ha battuto l’olandese De Jong con il punteggio di 6-4, 6-2 in un’ora e 33 minuti. Una partita di alti e bassi nel primo set per Sinner che avanti 4-1 e servizio ha perso i due break di vantaggio, trovando poi di nuovo la quadra negli ultimi game del parziale. Nel secondo set la partita è girata con il break al terzo gioco, poi De Jong ha accusato un problema al polso destro per via di una caduta e ha perso gli ultimi tre game del match. Sinner affronterà negli ottavi Francisco Cerundolo, come nel 2023.

Ail e il futuro della ricerca sui tumori del sangue

Bologna, 12 mag. (askanews) – Un confronto promosso da Ail con importanti specialisti per fare il punto sui risultati raggiunti e sulle future prospettive dei trattamenti con le cellule Car-T, in vista dell’Hematology Summit di Bologna dal 13 al 15 maggio.

Il capoluogo dell’Emilia-Romagna al centro delle riflessioni sull’ematologia, gi dalla conferenza a cui hanno partecipato, fra gli altri, l’assessore alle politiche per la salute della regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi e il presidente Ail Bologna, Gaetano Bergami. Cos come il presidente nazionale di Ail, Giuseppe Toro: “Il nostro lavoro non solo informare sugli sviluppi delle cure alle malattie, ma anche stare vicino ai malati, per esempio accogliendoli nelle case Ail per mantenere il paziente vicino al centro che lo ha trattato. Poi il sostegno psicologico per dare forza a partecipare in maniera attiva a un trattamento come questo, restando vicino anche a parenti e caregiver, che vivono in simbiosi col malato l’esperienza della malattia”.

Intervenuti esperti come i dottori Massimiliano Bonaf, Chiara Gibertoni, Francesca Bonifazi, che insieme a Pier Luigi Zinzani, Direttore dell’Istituto di ematologia “Seragnoli” al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, hanno sottolineato l’eccellenza nazionale e internazionale bolognese per la cura dei tumori del sangue: “Nell’ambito dei linfomi, la terapia con le cellule Car-T incarna al meglio la potenza della medicina di precisione: abbiamo dato a tanti pazienti la possibilit di guarire, senza quella cura non sarebbero stati sicuramente pi fra di noi. E quando ci sposteremo dalla seconda alla prima linea potremo addirittura aumentare l’attuale percentuale di risposta”.

L’istituto Seragnoli capofila nell’utilizzo delle terapie Car-T in Italia con 240 pazienti trattati e presto sar realizzata una “cell factory”, la prima in Emilia-Romagna, per la produzione di Car-T accademiche, prodotte in ambito ospedaliero/universitario a scopo no profit.

A Roma "Electrical Jubilee", artisti tedeschi rivelano suoni Giubileo

Roma, 12 mag. (askanews) – Dopo la sua installazione al Museo Maxxi nel 2024, la sound artist Christina Kubisch, questa volta insieme a Tom Thiel e Frank Paul, torna a Roma e al Goethe-Institut presenta un viaggio sensoriale della città in occasione dell’Anno Santo. In mostra i paesaggi sonori elettromagnetici intercettati presso le quattro basiliche papali, San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.

La mostra “Electrical Jubilee”, organizzata e prodotta dal Goethe-Institut Rom, nasce da una ricerca che indaga l’identità sonora di Roma prima e durante il Giubileo. Il progetto nasce dai famosi Electrical Walks dell’artista tedesca: percorsi elettromagnetici che l’artista ha condotto dal 2003 in oltre novanta città del mondo, tra le quali anche a Roma nel 2018 con il Goethe-Institut, e che quest’anno sono stati fatti nuovamente nella Capitale in occasione del Giubileo presso le basiliche papali.

Durante queste passeggiate sonore, i partecipanti indossano speciali cuffie a induzione elettromagnetica, progettate dall’artista stessa. Questi dispositivi permettono di ascoltare i suoni altrimenti inudibili generati da dispositivi elettrici e infrastrutture presenti nei pressi delle basiliche, come ripetitori, sistemi wireless, smartphone e altri oggetti di uso quotidiano.

L’esperienza degli Electrical Walks invita a un ascolto attivo e riflessivo, stimolando una maggiore consapevolezza sull’impatto del turismo e dell’elettrificazione sulla città, promuovendo una fruizione alternativa e inaspettata del paesaggio sonoro di Roma.

La mostra prodotta dal Goethe-Institut Rom raccoglie i risultati di questa ricerca innovativa. L’allestimento ricorda un grande laboratorio, con ambienti dedicati alle opere e ai materiali che documentano le varie fasi del progetto, tra cui fotografie, video e ricostruzioni delle Electrical Walks svolte a Roma. Sono presenti installazioni audiovisive che permettono al pubblico di rivivere questa esperienza in modo interattivo, esplorando digitalmente le zone coinvolte e ascoltando i suoni ambientali delle aree giubilari.

Inoltre, attraverso l’installazione “The Mixer Project” è possibile creare in tempo reale mixaggi sonori utilizzando un controller a 4 canali, simile ad una postazione da DJ. Il materiale sonoro, sia acustico sia elettromagnetico, è costituito da suoni registrati a Roma nella zona delle basiliche. Il processo di mixaggio, grazie all’interfaccia intuitiva realizzata dal programmatore e musicista Tom Thiel, è particolarmente intuitivo e permette al pubblico di creare una propria composizione musicale. Il risultato si potrà portare a casa tramite pennetta usb o riceverla per email.

Infine, una postazione di ascolto rende possibile immergersi nel paesaggio acustico della città, rendendo visibile e percepibile qualcosa che in apparenza si nasconde. La mostra non solo racconta il percorso di ricerca di Christina Kubisch e del suo team, ma invita anche a riflettere sulla nostra relazione con l’ambiente urbano e tecnologico in un momento di grande trasformazione per Roma.

Il progetto è promosso da Kappabit, in collaborazione con il Laboratorio LAT Arte e Tecnologie – Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata” e con il supporto del Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico della Cultura della Regione Lazio. Responsabile scientifico del progetto è Giulio Latini (Università di Roma “Tor Vergata”), autore del Project Work è Marco Contini (Kappabit). Il progetto è curato da Valentino Catricalà.

L’organizzazione della mostra è di Davide Silvioli. Partner del progetto: Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo, Filosofia in Movimento, Goethe-Institut Rom, MAXXI | Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Ultima Oslo Contemporary Music Festival.

(Credit photo Frank Paul per Kappabit)

Hamas ha consegnato alla Croce rossa l’ostaggio israelo-Usa Edan Alexander

Roma, 12 mag. (askanews) – Il gruppo palestinese Hamas ha annunciato in un comunicato di aver liberato l’ostaggio israelo-americano Edan Alexander. Secondo i media palestinesi, Alexander è stato consegnato alla Croce rossa a Khan Younis, nel Sud della Striscia di Gaza.

Nel comunicato Hamas ha spiegato che Alexander è stato liberato “poco fa dopo i contatti con l’amministrazione statunitense”. “Questo rientra tra gli sforzi fatti dai mediatori per arrivare a un cessate il fuoco, aprire i valichi di frontiera e consentire che aiuti e soccorsi raggiungano la nostra popolazione nella Striscia di Gaza – recita la nota – questo passo arriva dopo importanti contatti nel corso dei quali Hamas ha dimostrato positività e grande flessibilità”.

Il gruppo palestinese ha infine sollecitato l’amministrazione Usa “a portare avanti i suoi sforzi per porre fine a questa guerra brutale condotta dal criminale Netanyahu contro bambini, donne e civili indifesi nella Striscia di Gaza”.

Bce, FT: 2 sindacati contrari a cambio regole Comitato lavoratori

Roma, 12 mag. (askanews) – Ancora polemiche sulla gestione delle relazioni sindacali alla Banca centrale europea. Stavolta a scriverne è il Financial Times, secondo cui i segretari di due dei maggiori sindacati della Germania hanno inviato comunicazioni scritte alla presidente, Christine Lagarde, per ammonirla a non attuare la proposta revisione delle regole sul comitato di rappresentanza dei lavoratori.

La proposta dal direttorio della Bce prevede che il portavoce del comitato – organismo regolamentato dalla normative della Germania e presente in tutte le grandi aziende – possa dedicare solo il 75% del suo tempo lavorativo alle questioni sindacali e che tutti gli altri componenti del comitato possano impiegare solo il 50% del loro tempo lavorativo a questioni di questo genere, dedicando il resto a normali funzioni lavorative.

Al momento, 2 dei 9 componenti del Comitato dei lavoratori possono svolgere attività sindacale a tempo pieno e gli altri al 70-80% del loro tempo contrattuale. Secondo i sindacati – il Ft città i sindacati Epsu, con 8 milioni di iscritti, e Verdi, con 1,9 milioni di iscritti – i cambiamenti proposti minerebbero la capacità dei componenti di questo organismo di occuparsi efficacemente di diritti dei lavoratori e questioni sindacali.

La proposta di modifiche era stata oggetto di attriti già in precedenza con l’Ipso, il sindacato interno della Bce. L’istituzione ha sede a Francoforte e applica in generale le normative della Germania, ma gode di uno status particolare essendo un organismo della Unione europea. Il mese scorso l’Ipso ha anche pubblicato una indagine presso il personale della Bce che riportava diffuso malcontento verso le modalità con cui vengono decise assunzioni e carriere, lamentando favoritismi.

Roma, al via il 92esimo Csio di Piazza di Siena: "Evento unico"

Roma, 12 mag. (askanews) – Seicento cavalli, 468 atleti da tutto il mondo. È solo uno dei tanti colori dell’affresco di Piazza di Siena, concorso ippico giunto alla sua 92a edizione e in programma a Roma, a Villa Borghese, tra il 21 e il 25 maggio. Un evento, si legge in una nota, unico al mondo non soltanto per il livello sportivo – Roma è tra le ‘magnifiche sette’ città delle Rolex Series – ma anche e soprattutto per la location, tra restauri (durante l’evento sarà svelata la Fontana dei Pupazzi restituita alla sua antica bellezza), grandi opere e recuperi ambientali. E per un particolare anche questo unico: l’evento sarà completamente gratuito in tutti i suoi appuntamenti, dal salto ostacoli all’Italia Polo Challenge.

Tra gli appuntamenti clou c’è la Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo in programma venerdì 23 e preceduta dal volo delle Frecce Tricolori: dieci nazioni tra le più quotate nel panorama mondiale del salto ostacoli (Argentina, Brasile, Emirati Arabi, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Svizzera) saranno in campo con una squadra di quattro cavalieri, mentre altre sei (Australia, Belgio, Irlanda, Norvegia, Spagna e Svezia) saranno rappresentate a titolo individuale portando a 16 il numero delle bandiere presenti.

L’evento è stato presentato lunedì 12 maggio all’interno dell’Ovale di Piazza di Siena da una ‘guest star’, l’attrice Matilde Gioli, grande appassionata di sport equestri. “Organizzare un evento in un monumento come questo dà un senso di responsabilità – ha spiegato durante la presentazione, che si è svolta nell’Ovale di Villa Borghese, il presidente della FISE Marco Di Paola -. Abbiamo iniziato questa avventura nel 2017, grazie alla visione di Diego Nepi Molineris: un’avventura meravigliosa”. “Mi auguro che un giorno possa nascere una Fondazione, così come succede a New York, nella quale convogliare tutte le energie di questo luogo unico, comprese quelle del concorso che abbiamo l’onore di organizzare con la FISE”, ha aggiunto il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma. Secondo il presidente del CONI, Giovanni Malagò, oggi “Piazza di Siena è una venue olimpica, che potrebbe benissimo avere i cinque cerchi”. “Un evento non solo d’elite ma una grande festa popolare, vista la possibilità di assistere gratuitamente allo show, ai concorsi, ai caroselli, al polo – ha detto l’assessore allo sport di Roma Capitale Alessandro Onorato”.

Il lavoro di squadra coinvolge anche il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Abbiamo ricordato quanto questo evento non sia un progetto finalizzato alla promozione dello sport, ma riassume gli ingredienti di tutto quello che lo sport interpreta in base a ciò che è stato sancito dalla Costituzione – ha spiegato il capo del Dipartimento Flavio Siniscalchi”. “Sarà un’edizione memorabile”, assicura Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, con il direttore generale del Masaf Remo Chiodi che ha infine ricordato il progetto “Master Talent”, dedicato ai giovani cavalli. “Si tratta di un’iniziativa per sostenere lo sviluppo e la crescita del cavallo da sella attraverso programmi di allenamenti mirati”.

"Borena", sulla siccità in Etiopia, è il podcast dell’anno per Il Pod

Roma, 12 mag. (askanews) – Il podcast “Borena: la terra senza pioggia”, realizzato da Fondazione CESVI con Valerio Nicolosi e LifeGate, trionfa con il premio “Podcast dell’anno” e come miglior podcast nella categoria News, a Il Pod – Italian Podcast Awards 2025, il prestigioso riconoscimento nazionale dedicato alle eccellenze del mondo del podcasting italiano.

Il podcast prodotto da CESVI – unica organizzazione umanitaria tra i finalisti di quest’anno – e LifeGate, è incentrato sul devastante impatto della siccità in Etiopia, dove la crisi climatica ha stravolto la vita di un’intera popolazione che tradizionalmente viveva di pastorizia e agricoltura e che si trova a fronteggiare una drammatica crisi umanitaria.

A ritirare i prestigiosi premi, nel corso della serata finale della manifestazione che si svolta a Piacenza, oltre al giornalista e autore del podcast, Valerio Nicolosi, anche il vice direttore generale di CESVI Roberto Vignola.

“Questa vittoria rappresenta per noi un importante risultato, che conferma quanto il pubblico sia sempre più attento e sensibile a ciò che accade nel mondo e alle storie di chi rimane invisibile – commenta Roberto Vignola, vice direttore generale di CESVI – Il cambiamento climatico non è più un’emergenza lontana, ma una realtà che mette in pericolo la vita di milioni di persone, e con ‘Borena’ abbiamo tentato di dare voce a chi affronta quotidianamente il peso di questa catastrofe, lottando coraggiosamente, con tutte le forze, per la sopravvivenza. Siamo orgogliosi e grati di avere avuto al nostro fianco in questo innovativo progetto il giornalista, e autore del podcast, Valerio Nicolosi, insieme a LifeGate, voci distintive nel panorama giornalistico italiano, attenti studiosi dell’attualità e promotori di un’informazione trasparente e sempre orientata ai diritti dell’uomo e dell’ambiente”.

“Infine, grazie a Il Pod per questo prestigiosissimo riconoscimento che ci sprona a trovare sempre nuove strade per dare voce a coloro che nel mondo si trovano a dover affrontare, loro malgrado, le più grandi sfide ed emergenze del nostro tempo”, conclude Vignola.

“Vincere con un podcast di questo tipo è importante perché dà la possibilità di parlare del cambiamento climatico e delle condizioni di vita delle persone migranti nei Paesi d’origine – dichiara Valerio Nicolosi – Spesso ci soffermiamo sulle guerre, io stesso racconto dal campo quello che avviene sui fronti, ma la siccità o le alluvioni hanno un impatto devastante sulle popolazioni”, aggiunge Nicolosi.

“Borena: la terra senza pioggia” si articola in sei puntate raccontate da Valerio Nicolosi, nell’ambito del progetto HUDEPE, nelle comunità agropastorali sfollate e residenti nel Borena, un intervento promosso da CESVI grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

“A Borena il paesaggio non ha nulla che possa essere riconducibile all’acqua o a qualcosa di umido. Più secco c’è solo il deserto di sabbia. Qui una comunità di 9000 persone ha visto morire tutto il bestiame ed è stata costretta ad abbandonare la propria casa in cerca di aiuto. La vita per queste persone è davvero dura, le popolazioni si adattano con quel poco che hanno. Anche la mancanza di cibo è visibile sui volti di queste persone. La situazione è particolarmente grave per i bambini che soffrono di malnutrizione acuta e grave”, conclude Valerio Nicolosi.

Il podcast conduce l’ascoltatore alla scoperta della regione di Borena, nello Stato Regionale dell’Oromia, in Etiopia, una delle aree più colpite dalla crisi climatica nel Corno d’Africa. Dal 2021, la Borena è soggetta a una delle peggiori siccità degli ultimi decenni, con sei stagioni consecutive di piogge insufficienti che hanno causato la scomparsa delle fonti d’acqua e, con esse, del bestiame, la principale risorsa economica per le comunità locali. Attualmente quasi 1 milione di persone (918mila) non ha ancora acqua a sufficienza e in tutta la regione si stanno registrando livelli crescenti di malnutrizione acuta.

CESVI è presente in Borena dal 2021 con interventi mirati a contrastare gli effetti della siccità e a rafforzare la capacità di adattamento delle comunità agli impatti dei cambiamenti climatici e delle migrazioni interne.

Oltre che con “Borena”, CESVI è risultata finalista nella categoria “News” anche con il podcast “Inside Gaza – quello che il mondo non vede”, realizzato in collaborazione con Factanza Media, e con le voci dirette degli operatori umanitari CESVI dalla Striscia, Giulio Cocchini e Marcelo Garcia Dalla Costa. “Essere arrivati in finale con ‘Inside Gaza’ è per noi motivo di profondo orgoglio, che ci dimostra quanto gli ascoltatori abbiano riconosciuto il valore di un racconto crudo concepito per narrare con autenticità l’emergenza, cercando risposte laddove dove tutto tace”, conclude Roberto Vignola.

Il Pod – Italian Podcast Awards è ideato da Maura Gancitano, Andrea Colamedici e Fabio Ragazzo, con la direzione artistica di Rossella Pivanti, ed è stato assegnato a Piacenza, realizzato dalla Fondazione Teatri di Piacenza e promosso da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio.

M.O., Italia-Grecia: sostegno al cessate il fuoco a Gaza e Libano

Roma, 12 mag. (askanews) – “Continueremo a lavorare insieme per portare pace e stabilità in Medio Oriente e riconfermiamo il nostro sostegno alla piena attuazione degli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano e a una soluzione a due Stati con uno Stato palestinese indipendente che viva fianco a fianco con Israele in pace e sicurezza”. E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e del primo Ministro greco Kiriakos Mitsotakis, adottata nel secondo vertice intergovernativo che si è concluso a Villa Doria Pamphilj.

“L’Italia e la Grecia, dopo la caduta del regime di Assad – prosegue la dichiarazione -, sono al fianco del popolo siriano nel perseguimento di una transizione pacifica e inclusiva guidata e gestita dalla Siria, che garantisca la piena integrazione e la protezione di tutte le componenti della società siriana, comprese tutte le comunità religiose ed etniche. Sottolineiamo l’importanza di creare condizioni propizie per il ritorno volontario, dignitoso, sicuro e sostenibile dei rifugiati alle loro case in Siria”.

“Continueremo a cooperare per la stabilità della Libia, sostenendo il processo politico guidato dalle Nazioni Unite. Siamo in prima linea negli sforzi internazionali per affrontare la crisi del Mar Rosso, in particolare nel quadro dell’operazione navale dell’Ue Aspides. Ci impegniamo a promuovere relazioni più forti e strette tra l’UE e il Consiglio di Cooperazione del Golfo e con i Paesi del Golfo, e a incoraggiare una cooperazione e investimenti più strutturati”, viene sottolineato.

24esima Triennale, coinvolgere tutti per superare le disuguaglianze

Milano, 12 mag. (askanews) – Un grande progetto dedicato al tema delle disuguaglianze che sempre pi caratterizzano il mondo contemporaneo, segnato dall’era dell’iper-capitalismo e della tecnologia. Un’occasione per riflettere sui problemi, ma anche sulle opportunit, che, a fronte della enorme sfida del cambiamento climatico o dell’avvento dell’intelligenza artificiale, abbiamo davanti a noi come specie. Si aperta a Milano la 24esima Triennale internazionale dedicata proprio alle “Inequalities”.

“Oggi – ha detto ad askanews Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano e Commissario generale dell’esposizione – la questione delle disuguaglianze nasce dalla consapevolezza che se non la si studia e non la si usa come chiave di lettura principale anche le grandi sfide dell’umanit come la transizione ecologica rischiano di fallire, perch se non coinvolgiamo e non diamo a tutti gli stessi vantaggi e le stesse possibilit di affrontare il suo riscaldamento globale rischiamo di peggiorare la condizione di che gi fragile. Quindi questo un tema molto importante”.

La mostra un grande contenitore di tante altre mostre, che spaziano dal tema delle citt a quello della sostenibilit in architettura, dai microbi alle forme di intelligenza non umane, dalla politica alla filosofia, senza dimenticare l’attualit geopolitica, le guerre, ma pure il tema Milano. “Questa – ha aggiunto il commissario – una piattaforma, sempre stata ed una piattaforma pubblica e tra l’altro la mostra dura sei mesi e noi avremo la possibilit di ospitare momenti di dialogo, di confronto anche aspro. Per esempio abbiamo scelto di parlare di Gaza, abbiamo scelto di farlo con un’installazione che ha una sua potenza implicita, fortissima e io sono certo che susciter discussione, magari anche polemiche, ma bene che sia cos perch l’unica cosa che una situazione come la nostra deve evitare il silenzio in questo momento, siamo qui per questo”.

Evitare il silenzio significa anche proporre delle soluzioni, trovare nuove strade che cambino lo scenario e ribaltino le prospettive. “Ci sono soluzioni che lavorano sul concetto di comunit – ha concluso Stefano Boeri – cio recuperare degli spazi attraverso la variet delle culture di chi riabita, ci sono soluzioni che lavorano sulla transizione ecologica, sull’uso di materiali sostenibili a tutti gli effetti, ci sono soluzioni che lavorano su politiche, su politiche per esempio per la casa, come nel caso di Vienna che un caso straordinario di una citt che ha sempre investito nel capitale di immobiliare pubblico, cio nell’offrire a tutti la possibilit di un accesso facile alla casa. Quindi la cosa bella di questa mostra io credo sia da un lato il non silenzio, la non reticenza sulla situazione attuale delle disuguaglianze e dall’altro il fatto di offrire spunti e suggestioni e soluzioni”.

La 24esima Triennale aperta al pubblico dal 13 maggio al 9 novembre e vede, oltre alle mostre e alle conferenze, anche la presenza di 20 padiglioni nazionali da tutto il mondo.

Tennis, Paolini ai quarti agli Internazionali

Roma, 12 mag. (askanews) – Undici anni dopo Sara Errani un’italiana torna ai quarti di finale al Foro Italico. È Jasmine Paolini che ha battuto per la prima volta in carriera la lettone Jelena Ostapenko, n. 18 al mondo, con il punteggio di 7-5, 6-2 in un’ora e 44 minuti. Un match in crescendo per Paolini che ha fatto i conti con gli alti e bassi dell’avversaria che ha alternato punti di pregevole fattura a clamorosi errori. Alla fine ha pagato la continuità di Paolini, brava a restare attaccata nel primo set (ha annullato due palle break del possibile 5-2) e poi in controllo nel secondo set in cui è riuscita a fare la differenza con il servizio. Per la prima volta ai quarti a Roma, Jasmine affronterà al prossimo turno la russa Diana Shnaider, n. 11 Wta, che ha battuto la belga Mertens in due set (6-2, 6-3)

“Sono rimasta attaccata a ogni punto, piano piano ho trovato la via e sono contenta – ha detto l’azzurra a Sky al termine del match – Il pubblico è speciale, giocare con il Centrale pieno è un sogno. Me la sono goduta appieno. Sono soddisfatta perché sono rimasta lì nei momenti duri, cercando di non darle ritmo visto che colpisce vincente da tutte le parti del campo. Sono contenta di averla portata a casa, soprattutto qui a Roma. Errani? Sara fa parte della mia squadra, mi fa piacere averla lì. Dedico questa vittoria alla mia famiglia e al mio team. Con Lopez abbiamo fatto solo tornei, c’è stato poco allenamento. Stiamo cercando di preparare le partite più a livello tattico. Se sono la tennista da battere? Non guardo il tabellone. Shnaider è una giocatrice pericolosa, mancina. Sarà un match tosto, ma sono qui per lottare”

Calcio, è ufficiale: Carlo Ancelotti nuovo ct del Brasile

Roma, 12 mag. (askanews) – Carlo Ancelotti è il nuovo Ct del Brasile e inizierà a lavorare a partire dal prossimo 26 maggio. L’allenatore italiano, dunque, lascerà il Real Madrid dopo l’ultima partita della Liga contro la Real Sociedad. Tra gli allenatori di maggior successo nella storia del calcio, Ancelotti guiderà il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026. La sua prima partita sarà quella di qualificazione alla Coppa del Mondo contro l’Ecuador il 6 giugno.

Il comunicato della Federazione calcistica brasiliana: “La nazionale più forte della storia del calcio sarà ora guidata dall’allenatore più vincente del mondo. Carlo Ancelotti, sinonimo di imprese storiche, è stato annunciato questo lunedì (12) dal presidente della CBF, Ednaldo Rodrigues, come nuovo allenatore della Nazionale brasiliana. Guiderà il Brasile fino al Mondiale del 2026 e allenerà la squadra nelle prossime due partite di qualificazione contro Ecuador e Paraguay, il mese prossimo. Portare Carlo Ancelotti alla guida del Brasile è più di una mossa strategica. È una dichiarazione al mondo che siamo determinati a riconquistare il primo posto sul podio. È il più grande allenatore della storia e ora guida la nazionale più forte del pianeta. Insieme, scriveremo nuovi gloriosi capitoli per il calcio brasiliano”, ha dichiarato Ednaldo Rodrigues, presidente della CBF.

Trump: colloqui amichevoli a Ginevra. Ma accordo con Cina "non copre auto, acciaio, alluminio, farmaci

New York, 12 mag. (askanews) – “Raggiunto l’accordo con la Cina”, ma l’accordo “non copre auto, acciaio, alluminio o farmaceutica”: lo ha detto il presidente americano, Donald Trump in conferenza con il segretario alla Salute Kennedy.

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che potrebbe parlare con il presidente cinese Xi Jinping “alla fine della settimana”.

Intervenendo in conferenza stampa, Trump ha definito “amichevoli” i colloqui in corso a Ginevra tra le delegazioni dei due Paesi, sottolineando che “la parte migliore dell’accordo è che la Cina si apre alle imprese americane”. “Sarà una grande cosa per loro”, ha aggiunto.

Musica, al via il progetto WYO4Children in Thailandia e Marocco

Roma, 12 mag. (askanews) – La musica come linguaggio di speranza, di fratellanza e conforto: è con questo obiettivo che la Fondazione World Youth Orchestra, diretta dal maestro Damiano Giuranna, ha avviato il progetto WYO4Children che porta la formazione musicale nei contesti più vulnerabili del mondo. Dopo il successo degli anni scorsi, in Vietnam e Marocco, l’iniziativa approda in Thailandia, alla Wangnoi Phanomyong Wittaya School di Bangkok, e torna in Marocco all’Amis des orphelins di Fez, grazie al sostegno della Fondazione CDP.

L’obiettivo è offrire a 70 giovanissimi in condizioni di particolare vulnerabilità, di età compresa tra i 7 e i 18 anni, un’opportunità di crescita individuale e sociale attraverso la musica. Grazie agli appuntamenti settimanali distribuiti durante tutto l’anno, potranno apprendere i primi rudimenti musicali, imparare a suonare strumenti classici e della tradizione, dare vita a un coro e migliorare le proprie capacità relazionali. Il programma prevede saggi e piccoli concerti, oltre a un evento finale, che consentirà ai bambini e ai ragazzi di condividere la loro esperienza e di rafforzare il loro legame con la comunità che li accoglie.

WYO4Children è parte del più ampio progetto “Suoni di fratellanza” che, nel 2025 si svolgerà appunto in Thailandia e Marocco, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione artistico-culturale, la formazione continua e la circuitazione dei talenti, grazie al supporto dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura a Bangkok e a Rabat.

“L’attività musicale svolta nel progetto WYO4Children ha un grande riflesso nell’ambito cognitivo, nell’ambito della creatività e delle emozioni dei giovani coinvolti, perché permette di migliorare il loro benessere mentale e sociale, ridando vita ed equilibrio al loro mondo emozionale”, ha dichiarato il maestro Giuranna.

“Con le iniziative in Thailandia e Marocco, il progetto Suoni di Fratellanza allarga il proprio raggio d’azione e rafforza la visione di un’iniziativa culturale capace di generare valore diffuso per le comunità locali. L’azione di Fondazione CDP si amplia quindi non solo dal punto di vista geografico, ma anche in termini di impatto sociale, offrendo a giovani talenti e bambini in situazioni di fragilità, opportunità di espressione, crescita ed inclusione attraverso la cultura e il potere trasformativo della musica”, ha daffermato Francesca Sofia, direttrice generale di Fondazione CDP.

In Thailandia, il progetto è ospitato nella Wangnoi Phanomyong Witthaya School, sostenuta storicamente dalla Fondazione Chaipattana, un ente non-profit fondato nel 1988 dal Re Bhumibol, e coinvolge oltre 35 studenti, tra i 7 e gli 11 anni, con laboratori di violino, pianoforte e canto, coordinati dal professore Sira Tabin e 3 musicisti professionisti. In Marocco, la Childhood Protection Center for Girls di Fez, sostenuta dall’associazione no-profit Friends of Fez Orphans (FOFO), si occupa di migliorare la vita di bambine e ragazze provenienti da famiglie con gravi difficoltà economiche o genitori con disabilità fisiche e mentali o addirittura vittime di violenze domestiche. Qui, oltre 35 bambine e ragazze dai 9 ai 17 anni, grazie al coordinamento della coordinatrice Zakia Elyoubi e di 2 musicisti professionisti, imparano a suonare sia gli strumenti tradizionali come l’oud e la darbouka, che la chitarra classica, oltre ai laboratori di canto.

“WYO4Children è un’opportunità di crescita personale e di comunità: la musica insegna ai giovani il valore dell’impegno, della collaborazione e della condivisione, offrendo loro strumenti preziosi per affrontare la vita” ha detto Adolfo Vannucci, presidente della Fondazione World Youth Orchestra.

“La musica unisce e supera ogni confine. Siamo felici di confermare anche quest’anno il nostro sostegno alla Fondazione World Youth Orchestra nei suoi straordinari progetti” ha aggiunto l’avv. Giovanni Lega, managing partner di LCA Studio Legale. “L’attività della World Youth Orchestra in collaborazione con la Fondazione Chaipattana fornisce un’opportunità unica per bambini e ragazzi thailandesi provenienti da situazioni disagiate di sviluppare nuove capacità attraverso la musica. È una testimonianza preziosissima dei profondi legami di amicizia tra Italia e Thailandia” ha affermato Paolo Dionisi Ambasciatore italiano in Thailandia.

Turismo, da Capri appello sicurezza lavoro e prevenzione incendi

Roma, 12 mag. – “I consulenti del lavoro hanno un ruolo sempre pi centrale nelle dinamiche che riguardano l’occupazione e la prevenzione degli infortuni. I nostri compiti sono molteplici: da un lato vogliamo aiutare gli imprenditori a rispettare gli obblighi di legge, ma al contempo dobbiamo far comprendere che la sicurezza rappresenta anche un importante valore reputazionale, nonch un fattore che migliora la ricettivit.” Lo ha dichiarato Francesco Duraccio, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli, a margine del convegno “Sicurezza sul lavoro e prevenzione incendi nelle strutture turistico – alberghiere”, che si svolto nella sala Insula della Fondazione Serena – Messanelli – Zweig di Capri.

“Grazie alla collaborazione con Federalberghi e con gli altri ordini professionali – ha aggiunto Duraccio – oggi abbiamo coinvolto direttamente albergatori e attori del settore in una rete virtuosa che vede anche l’Ispettorato del Lavoro, l’INAIL e i Vigili del Fuoco. Deve essere chiaro a tutti che la sicurezza non un lusso, un obbligo e deve diventare un sentimento condiviso. Diffondere una corretta cultura della sicurezza significa ricordare che dal comportamento di ciascuno dipende l’incolumit degli altri. Non pu essere solo un’imposizione dall’alto: un impegno etico e sociale.”

Sulla stessa linea anche Maurizio Sansone, presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Napoli, che ha sottolineato come “L’incontro ha confermato un principio che, come Ordine, ribadiamo da tempo: la sicurezza non un costo, ma un investimento e una concreta opportunit di crescita, soprattutto in un comparto strategico come quello turistico-alberghiero. La partecipazione attenta e qualificata degli imprenditori e degli operatori del territorio dimostra una crescente consapevolezza della centralit di questi temi e del valore della prevenzione come leva di sviluppo e competitivit. stato particolarmente significativo il dialogo tra istituzioni, tecnici e forze produttive, in un confronto aperto, pragmatico e orientato a soluzioni reali. questa la strada giusta: costruire cultura della sicurezza attraverso la collaborazione e la responsabilit condivisa.”

Parole nette anche da Giuseppe Cantisano, direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro INL di Napoli “Bisogna intervenire con decisione sulla cultura degli imprenditori e dei lavoratori nel rispetto della sicurezza. Non tollerabile che ancora oggi contiamo tre morti al giorno sui luoghi di lavoro. Tutti devono attenersi al Testo Unico, che ci fornisce le linee guida per un lavoro sicuro all’interno di ogni impresa. Dobbiamo aumentare la consapevolezza, continuando e ampliando i corsi di formazione destinati non solo alle organizzazioni datoriali e sindacali, ma anche alle scuole, perch i lavoratori di domani devono conoscere i loro diritti.”

Alessandro La Manna, direttore Inail Napoli, ha evidenziato strumenti e risorse a sostegno delle aziende virtuose: “In questi contesti, oltre a confrontarci con gli attori impegnati sul tema, riusciamo a far conoscere alcuni strumenti finanziari, poco noti, che l’INAIL mette a disposizione delle aziende che dimostrano attenzione verso la salute dei propri dipendenti. Chi investe in formazione e aggiornamento ha accesso ad agevolazioni e finanziamenti, anche a fondo perduto, che possono essere reinvestiti nella propria attivit.”

Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi Capri, ha portato la voce degli operatori turistici: “La sicurezza rappresenta uno degli indicatori qualitativi pi importanti del nostro lavoro. Formiamo sia le strutture associate sia i lavoratori stagionali che ogni anno tornano a Capri. La prevenzione fondamentale nel nostro settore: insieme a Federalberghi organizziamo corsi di aggiornamento sui sistemi e sulle procedure di sicurezza, contribuendo cos a ridurre concretamente il rischio di incidenti”.

A chiudere il confronto, l’intervento di Armando De Rosa (direzione regionale dei Vigili del Fuoco della Campania): “”Nel sentire comune, il vigile del fuoco interviene solo in caso di emergenza, ma il nostro lavoro inizia molto prima. Eseguiamo controlli e sopralluoghi in numerose attivit, comprese quelle economiche, per verificare il rispetto delle norme di sicurezza. Collaboriamo strettamente con il Ministero del Lavoro e abbiamo contribuito alla redazione di decreti e disposizioni del Testo Unico. In questo contesto, la prevenzione senza dubbio pi efficace dell’intervento: adottare misure adeguate pu evitare gravi danni e salvare vite umane”.

Ucraina, Meloni: Zelensky ha chiarito chi è che vuole davvero pace

Roma, 12 mag. (askanews) – “Con” il premier “Kiriakos” Mitostakis “abbiamo condiviso l’impegno che l’Italia e la Grecia da sempre non fanno mancare per la pace, questo vale ovviamente prima di tutto per l’Ucraina, al fianco della quale entrambi siamo stati fin dall’inizio e saremo fino alla fine. L’Italia ribadisce il sostegno agli sforzi per una pace giusta e duratura che non può prescindere da garanzie di sicurezza efficaci per Kiev. Attendiamo chiaramente una chiara risposta russa alla richiesta di un cessato il fuoco immediato incondizionato, alla quale l’Ucraina ha immediatamente aderito così come l’Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì chiarendo in pochi minuti, rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale invece sia ancora una volta responsabile della guerra, aspettiamo” su questo “di vedere quale sarà la risposta russa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa al termine del vertice intergovernativo Italia-Grecia a Villa Pamphilj col primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis.

Ucraina, Meloni: aspettiamo una chiara risposta dalla Russia sul cessate fuoco

Roma, 12 mag. (askanews) – “Aspettiamo una chiara risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco incondizionato, a cui l’Ucraina ha aderito”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa al termine del vertice intergovernativo Italia-Grecia a Villa Pamphilj col primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis.

“Con” il premier “Kiriakos” Mitostakis “abbiamo condiviso l’impegno che l’Italia e la Grecia da sempre non fanno mancare per la pace, questo vale ovviamente prima di tutto per l’Ucraina, al fianco della quale entrambi siamo stati fin dall’inizio e saremo fino alla fine. L’Italia ribadisce il
sostegno agli sforzi per una pace giusta e duratura che non può prescindere da garanzie di sicurezza efficaci per Kiev. Attendiamo chiaramente una chiara risposta russa alla richiesta di un cessato il fuoco immediato incondizionato, alla quale l’Ucraina ha immediatamente aderito così come l’Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì chiarendo in pochi minuti, rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale invece sia ancora una volta responsabile della guerra, aspettiamo” su questo “di vedere quale sarà la risposta russa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle
dichiarazioni alla stampa al termine del vertice intergovernativo Italia-Grecia a Villa Pamphilj col primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis.

Internazionali di tennis, De Minaur agli ottavi a Roma

Roma, 12 mag. (askanews) – Alex De Minaur torna agli ottavi degli Internazionali d’Italia in corso a Roma. L’australiano non ha avuto difficoltà contro il lucky loser boliviano Hugo Dellien, battuto con un doppio 6-4 in un’ora e 38 minuti di gioco. De Minaur diventa così l’unico giocatore ad aver raggiunto quest’anno gli ottavi di finale in tutti i Masters 1000. Demon tornerà in campo martedì contro il n. 11 del seeding Tommy Paul che ha battuto in tre set il ceco Tomas Machac, testa di serie n. 19 del tabellone. Per l’americano è la prima vittoria stagionale contro un top 20.

Calcio, Spalletti: sarò felice anche quando smetterò

Roma, 12 mag. (askanews) – Luciano Spalletti ha pubblicato con Rizzoli un libro, scritto con Giancarlo Dotto, dal titolo “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”. È un racconto sincero, senza omissioni e senza cattiverie, della storia di un uomo che è salito fino al gradino più alto della sua professione, allenare la Nazionale, partendo dal basso. “L’ho fatto per lasciare ai miei figli il resoconto della vita che ho vissuto – le sue parole a Walter Veltroni al Corriere della Sera – Per me non è stato facile. Sono un pignolo, un perfezionista, credo di sapere il valore delle parole. Poi mi sono convinto che chi vive una vita da raccontare, ha il dovere di farlo. L’ho fatto evitando acidità e cattiverie, che pure nella mia carriera ho conosciuto e vissuto”. Spalletti ha conosciuto la gavetta, ha imparato nella polvere dei campi dei piccoli paesi. Si è fatto le ossa, senza scorciatoie. Uomo timido e solitario: “Sì, con la mia solitudine convivo benissimo. Anzi, la solitudine mi fa compagnia. Quando scappo a Montaione mia moglie mi dice “Ma che fai lì da solo?”. Io sto benissimo, con la mia terra, i miei operai, le bestie che curo”. Per arrivare al paradiso azzuro: “È stata una salita lunga, per arrivare fino alla Nazionale. Quando parti da laggiù, dai campi di terra battuta, non dalle squadre blasonate, senza avere la struttura, senza conoscenze di un mondo che vedevi lontano, gli scalini sono sempre alti e scoscesi”. Parla dei suoi inizi con i bambini dell’Avane, una zona di case popolari in periferia di Empoli. Alla Fiorentina la prima delusione. Poi Volterrana, Castelfiorentino, Cuoiopelli, Entella Chiavari, Viareggio, Empoli. Dove ho finito la mia onesta carriera”. Il padre lavorava in vetreria e poi ha fatto il guardiacaccia, il magazziniere. La madre lavorava nelle confezioni”. Il fratello calciatore “mi ha insegnato molto. In primo luogo ad avere carattere”. Un caso raro, senza procuratore: “Ci sto attento, sia in entrata che in uscita. Non vengo da cascate di diamanti ma dalla fatica dei calli sulle mani. So che i soldi sono importanti. Ma certe volte mi sembra incredibile che mi paghino per fare ciò che più mi appassiona e mi diverte”. Il Napoli, il momento più bello della carriera: “Ho girato moltissime società, moltissime città, ma non ho mai visto, in molti anni, un popolo che sappia essere così felice e così malinconico come quello napoletano. Io per questo sarò sempre grato al presidente De Laurentiis per avermi fatto fare quella esperienza. Poi è finita male e mi dispiace. Ho sofferto perché dopo lo scudetto il presidente non ha telefonato a nessuno di noi, non ci ha fatto gioire su un pullman scoperto insieme a quel meraviglioso popolo. Io amo Napoli e il Napoli. E ora spero che la città possa essere ancora molte volte felice. L’altra sera in Champions League ho visto l’Inter che è totalmente all’altezza delle più grandi squadre d’Europa. I nerazzurri, guidati dalla sapienza tattica di Simone Inzaghi, hanno raggiunto per due volte la finale di questo prestigioso torneo”. A Napoli all’inizio rubarono la Panda per invitarlo ad andare via: “La passione che le persone mettono per la propria squadra spesso deborda, si fa emotiva. Quando vedo le curve piene, le bandiere che sventolano, i ragazzi che coltivano una passione pura e non contaminata da altro, penso che quel potenziale potrebbe essere indirizzato anche per altri fini, per esempio di tipo sociale”. Lo scudetto è stato il giorno più bello della tua vita professionale: “In quei giorni ho provato la terribile felicità che si sente quando si regala felicità ad altri, qualcosa che ti fa vibrare in sintonia con persone che non conosci. Ma l’altro momento più bello sarà quando smetterò e non sentirò più sulle spalle questo peso, un peso scelto, ma che spesso mi toglie il fiato”. Francesco Totti: “Io gli voglio bene. Lui è il calcio, per me. Istinto, classe, intelligenza pura. Quando lo allenavo, mi rassicurava pensare che il mio futuro dipendesse proprio da quei piedi lì. E mi piacerebbe, ora che tra noi tutto è chiarito, che pensassimo a qualche esperienza professionale, anche fuori dal calcio, da fare insieme”. “Sarebbe bello che noi due tornassimo a fare cose insieme”. I fischi dell’Olimpico, il giorno in cui Francesco diede l’addio al calcio “Mi sono pesati. Non riesco, non sono mai riuscito, a farmi scivolare le cose addosso. Mi restano dentro, mi attraversano, mi corrodono”. La sconfitta agli Europei con la Svizzera: “Ho capito di aver caricato i ragazzi di troppe responsabilità, ho esagerato nella pressione. Li ho messi al cospetto, forse con troppa forza, della storia dei campioni e delle squadre che avevano portato gioia all’intero Paese. E così i giocatori hanno perso leggerezza. Ho sbagliato io, me ne sono assunto la responsabilità, per tutti”. Riusciremo ad andare ai Mondiali stavolta? I bambini nati dopo il 2014 non hanno mai visto la maglia azzurra alla World Cup: “Siamo tutti consapevoli dell’importanza delle qualificazioni. Ci è capitato un girone con una nazionale forte come la Norvegia ma io ho fiducia nei miei ragazzi. Siamo una squadra forte e abbiamo voglia”. I rischi per i nuovi calciatori, sospesi tra show business e social: “Io penso che la prima cosa da fare, per noi che siamo anche riferimenti educativi nella formazione di questi ragazzi, sia liberarli dalla noia di essere benestanti. Quanto al cellulare, si deve sapere che ti connette con chi è più lontano e ti disconnette da chi è più vicino. Tu usi il cellulare ma non parli più con chi ti sta a fianco. E ora dobbiamo stare attenti che l’intelligenza artificiale non sopprima l’intelligenza naturale. Il rischio è che le domande le si faccia a un apparecchio, non alla propria mente o alla propria coscienza. Le soluzioni ai problemi della vita non le deve trovare un apparato elettronico, ma la mente umana”. C’è un giocatore, nella storia del calcio, con il quale vorrebbe trovarsi a cena, per parlare: “Luca Vialli. Grande giocatore e grande persona. Basta vedere come ha affrontato il male. Ci ho giocato contro solo una volta, in un Sampdoria -Spezia. Era forte. Mi diede due brandate pesanti, ma poi mi aiutò subito a rialzarmi. Ecco, il suo modo di vivere, e di morire, ci aiuta a rialzarci, sempre”.

"Sicurezza e migrazioni", Marco Minniti ospite International Horizon

Roma, 12 mag. (askanews) – “Sicurezza e migrazioni: analisi sulle politiche europee e globali”: è il titolo dell’incontro promosso dall’Associazione culturale International Horizon in programma giovedì 15 maggio alle 18.30 sulla piattaforma Zoom.

Il nuovo ospite dell’Associazione Culturale International Horizon sarà Marco Minniti, attuale Presidente di Med-Or Italian Foundation. A dialogare con l’ex ministro dell’Interno (dal 12 dicembre 2016 al 1 giugno 2018, governo Gentiloni) sono chiamati Valeria Carlini, vicedirettrice e portavoce del Consiglio Italiano per i Rifugiati, Paolo Chirafisi, giornalista e responsabile della comunicazione dell’Associazione Culturale International Horizon, Chiara Mannella, vicepresidente dell’Associazione Culturale International Horizon e Luciano Versace, Presidente dell’Associazione Culturale International Horizon.

L’incontro con Marco Minniti, già sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti (nel governo Letta e nel governo Renzi), vuole aiutare a comprendere meglio lo scenario globale, in particolare euro-mediterraneo, e le dinamiche sottese al fenomeno migratorio.

Partecipazione aperta e grauita al link www.internationalhorizon.it/#iniziative.

Il Cremlino ha definito "inaccettabile l’ultimatum" a Mosca per accettare una tregua di 30 giorni in Ucraina

Roma, 12 mag. (askanews) – Il Cremlino ha definito “inaccettabile” l'”ultimatum” lanciato oggi a Mosca perchè accetti un cessate il fuoco di 30 giorni nel conflitto in Ucraina. “Il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile per la Russia e nessuno può parlare alla Russia in quel modo”, ha detto il portavoce del Cremlino nel briefing con la stampa.

Oggi la Germania ha avvertito che “il tempo stringe” affinché la Russia accetti entro la giornata di oggi un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, altrimenti dovrà affrontare potenziali nuove sanzioni.

Germania, neo ministro Finanze risponde solo in tedesco alle domande

Roma, 12 mag. (askanews) – Il neo ministro delle Finanze della Germania, il socialdemocratico Lars Klingbeil, nominato in questa carica nell’ambito del nuovo governo guidato da Friedrich Merz, si è presentato alla sua prima riunione dell’Eurogruppo rispondendo esclusivamente in tedesco, anche a una domanda che gli era stata rivolta da uno dei giornalisti presenti in lingua inglese.

Finora, in queste occasioni, tutti i predecessori di Klingbeil solitamente prima rispondevano a diverse domande in tedesco, ma poi erano disponibili a rispondere in inglese anche a qualche domanda in modo da farsi capire dai giornalisti non tedeschi o austriaci.

A Monopoli torna PhEST, Festival internazionale di fotografia e arte

Roma, 12 mag. (askanews) – Torna PhEST, il Festival internazionale di fotografia e arte che quest’anno celebra la sua decima edizione a Monopoli, in Puglia. Due le novità di quest’anno: l’anticipazione della data di avvio del festival all’8 agosto e l’estensione del periodo a oltre 3 mesi, fino al 16 novembre, in modo da incentivare le attività culturali e turistiche del territorio, trasformando la città in un laboratorio diffuso di arte e ispirazione.

Confermata la squadra alla guida, con la direzione artistica di Giovanni Troilo, quella organizzativa di Cinzia Negherbon, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e quella per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Tornano anche la PhEST Pop-Up Open Call (dal 12 al 25 maggio), le letture portfolio gratuite nei giorni di inaugurazione, e le visite guidate a cura degli artisti (8-9-10 agosto e nei weekend dell’edizione), i progetti speciali e le residenze d’artista, sul territorio e non. Tema dell’anno “This Is Us – A Capsule to Space”, un viaggio visivo e concettuale lungo 10 anni di storia del festival, che interroga la nostra identità collettiva e il nostro lascito per l’universo.

Protagonista della mostra madrina, curata da Giovanni Troilo e Arianna Rinaldo, quest’anno sarà il celebre fotografo britannico Martin Parr, uno dei fotografi documentaristi più conosciuti della sua generazione, noto per il suo sguardo ironico e tagliente sulla società contemporanea, che presenterà per la prima volta in Puglia un’ampia selezione dei suoi lavori. Inoltre, il 27 e 28 settembre, Parr sarà a Monopoli per una talk gratuita e la proiezione del suo film “I am Martin Parr”. A questo si aggiunge, sempre da settembre, a Matino, una sua personale dedicata al food in occasione di Yeast Photo Festival, con cui PhEST ha avviato una collaborazione per offrire al pubblico l’opportunità di immergersi in un doppio percorso espositivo sul grande fotografo britannico.

Già confermati alcuni ospiti internazionali e nazionali. Un altro grande protagonista della storia della fotografia, Alexey Titarenko, sarà presente con una selezione di immagini da City of Shadows, il suo lavoro più rappresentativo e influente; torna l’artista britannico Phillip Toledano, già ospite dei PhEST nel 2021, che esperimenta da qualche anno con l’Intelligenza artificiale per raccontare il genere umano e la sua storia (o la possibile riscrittura delle Storia), con il suo ultimo progetto We Are At War; sarà presente anche Zed Nelson con il suo imponente progetto The Anthropocene Illusion che racconta il rapporto tra gli essere umani e la natura, anelata ma allo stesso tempo sempre più modificata, e il forte ma artificioso desiderio umano di esserne parte e al contempo la distruzione dell’ambiente caratteristico di questa ultima epoca storica.

Inoltre, ci sarà l’irriverente artista irlandese Rhiannon Adam che racconta nella serie Rhi-Entry il suo sogno infranto di partecipare al primo viaggio civile sulla Luna organizzato con 8 prescelti e fortunati dal milionario e collezionista giapponese Yusaku Maezawa, che ha poi cancellato il progetto; l’artista visivo italiano Lorenzo Poli, architetto di formazione, viaggiatore instancabile e appassionato di storia, miti e spiritualità, con una selezione della sua serie artistica in corso: un’indagine su come l’umanità contemporanea stia scolpendo la modernità nel corpo della Terra — proprio come i geoglifi ancestrali rivelano le storie del nostro passato, senza tralasciare riflessioni sull’ambiente e la colonizzazione fisica e culturale.

Il tema di questa decima edizione esplora attraverso fotografia, arte contemporanea e installazioni memoria, identità, relazioni umane, tecnologia e natura, immaginando cosa potrebbe rappresentare al meglio l’umanità per un ipotetico osservatore extraterrestre. Un dialogo tra passato e futuro, tra scienza e immaginazione, tra ciò che lasciamo dietro di noi e ciò che vogliamo tramandare. L’incontro tra discipline diverse – dalla fotografia alla scultura, dall’arte interattiva alla narrazione visiva – darà vita a un’esperienza immersiva e multidimensionale, invitando il pubblico a interrogarsi sul proprio posto nell’universo e sul significato stesso dell’esistenza umana.

I dolcificanti, tra falsi miti e consigli per utilizzo corretto

Roma, 12 mag. (askanews) – Con l’avvicinarsi della stagione estiva, torna la voglia di rimettersi in forma. Adottare uno stile di vita sano che includa un’alimentazione equilibrata, l’attivit fisica, un’adeguata idratazione e un sonno ristoratore possono favorire il recupero della forma fisica., A questi elementi si aggiungono anche piccoli accorgimenti, come la riduzione del consumo di zuccheri semplici, sostituendoli con le dosi consigliate di dolcificanti non calorici. Parola degli esperti che, insieme a Unione Italiana Food – Gruppo Edulcoranti, fanno chiarezza sui dolcificanti, sfatando falsi miti e offrendo consigli per un loro corretto utilizzo. C’ chi crede che facciano ingrassare, chi che aumentino l’appetito o che non siano sicuri. Ma cosa dice davvero la scienza?

Il Dott. Luca Piretta, a tal proposito, ha dichiarato: “La popolazione mondiale sta vivendo una crisi di obesit ed uno dei modi per combatterla sicuramente un’alimentazione corretta. I dolcificanti intervengono nella sostituzione degli zuccheri semplici consentendone la riduzione all’interno dell’alimentazione e, quindi, possono giocare un ruolo importante. Quando parliamo dei dolcificanti, dobbiamo ricordare che si tratta di prodotti dall’utilizzo sicuro. L’OMS, l’EFSA e l’EMA hanno certificato, dopo numerose ricerche scientifiche condotte in tutto il mondo, che non si cela alcun rischio per la salute nell’utilizzo, nelle dosi consigliate, dei dolcificanti”.

Conoscere, quindi, i benefici dei dolcificanti aiuta a saperli utilizzare in modo corretto e consapevole per rendere pi piacevole una sana alimentazione, soprattutto in vista dell’estate. Non a caso Unione Italiana Food ha selezionato cinque ricette fresche e salutari, che offrono un’alternativa dolce con poche calorie, disponibili sul sito dell’Associazione Internazionale Dolcificanti (ISA).

Dalle pratiche barrette di cereali fatte in casa, ai pancake di crusca d’avena con frutti di bosco, alternativa pi leggera ai classici pancake; dalla panna e fragole, classico dessert estivo da abbinare magari a una crema di yogurt greco, alle tartellette al limone in una versione a ridotto contenuto di zuccheri o al frullato verde ricco di vitamine e fibre. Perch bello prenderci cura della nostra salute senza per questo dover rinunciare alla dolcezza.

In collaborazione con Unione Italiana Food – Gruppo edulcoranti