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lunedì, 21 Luglio, 2025
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Lagarde: Trump? "Certa che collaborazione Bce-Fed resterà immutata"

Roma, 17 apr. (askanews) – “Lasciatemi dire in modo molto chiaro che ho un grandissimo rispetto per il mio collega e amico Jay Powell”, il presidente della Federal Reserve. “Abbiamo una relazione molto solida tra banche centrali. Penso che questa relazione sia decisiva per avere una infrastruttura solida, in cui assicurare che ci sia stabilità”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde rispondendo a una domanda sulle ultime critiche del presidente Usa, Donald Trump al presidente della Fed.

“Abbiamo dimostrato in passato che possiamo operare sulla base di consultazioni e su comprensione dei rischi finanziari e sono certa che continueremo a farlo in maniera immutata”, ha aggiunto nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. (fonte immagine: ECB).

Mps: via libera assemblea ad aumento per Ops su Mediobanca

Siena, 17 apr. (askanews) – Via libera dall’assemblea degli azionisti di Mps all’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca. Il “sì” è arrivato dall’86,48% dei presenti. Numeri che permettono di approvare l’aumento che necessitava nella parte straordinaria del voto favorevole dei due terzi dei presenti. Contrari l’11,81% dei presenti.

Al momento del voto era presente il 73,59% del capitale.

Applausi dall’emiciclo all’indicazione del risultato. “La proposta è stata quindi approvata, veramente grazie a tutti voi”, ha detto commosso il presidente Nicola Maione. “È un momento importante per chi ci ha creduto e per chi l’ha portato avanti”.

Dfp, Bankitalia: da dazi contraccolpo inevitabile su economia Italia

Roma, 17 apr. (askanews) – I dazi statunitensi avranno un “contraccolpo inevitabile” sull’economia italiana la cui crescita è già stata valutata di 0,7 punti percentuali inferiore a quella stimata lo scorso dicembre. Lo rileva la Banca d’Italia nell’audizione di fronte alle commissioni congiunte Bilaancio di camera e Senato sul Documento di finanza pubblica.

“Già prima dell’inasprimento delle misure protezionistiche, le proiezioni delle istituzioni internazionali prefiguravano un rallentamento del prodotto mondiale nel 2025 – ricorda Bankitalia – Gli effetti diretti e indiretti dei nuovi dazi e la straordinaria instabilità del contesto economico implicano che il rallentamento possa essere ancor più marcato di quanto atteso”.

Guardando all’economia italiana, secondo Bankitalia, “la qualità elevata dei beni che vendiamo negli Stati Uniti e gli ampi margini di profitto di alcune imprese potranno attenuarne temporaneamente l’impatto, ma un contraccolpo sarà inevitabile se vi sarà un forte rallentamento del commercio mondiale”.

“Anche gli investimenti, già frenati da un basso utilizzo della capacità produttiva e da condizioni di finanziamento a lungo restrittive, potrebbero risentirne, soprattutto per l’incertezza sull’evoluzione delle politiche commerciali” prosegue la Banca d’Italia ricordando che le stime diffuse a inizio aprile, “includono una prima e necessariamente parziale valutazione degli effetti dei dazi annunciati dagli Stati Uniti. Esse prefigurano un’espansione del PIL dello 0,6 per cento nel 2025, dello 0,8 nel 2026 e dello 0,7 nel 2027; nell’intero triennio, la crescita economica è di 0,7 punti percentuali inferiore a quella stimata lo scorso dicembre”.

Giorgetti: per ora non useremo deroga per le spese militari

Roma, 17 apr. (askanews) – “Mi si chiede se si utilizzerà o no la deroga al patto di stabilità per le spese militari. La mia opinione è che in questo momento il governo non la utilizzerà”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo alle domande dei parlamentari nel corso dell’audizione alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica.

“Riteniamo sia giusto aspettare il vertice Nato di giugno 2025 per capire quale è l’orientamento generale. Poi significa fare delle scelte perchè se si aumentano le spese militari non si aumentano altre spese come la spesa per la sanità o altro” ha aggiunto.

Con riferimento alle spese per la difesa, aveva spiegato il Ministro nel corso del suo intervento introduttivo “e, più in generale, di sicurezza del Paese, il lavoro di ricognizione secondo la metodologia Nato, effettuato con particolare scrupolo, lascia ritenere che già da quest’anno saremo in grado di raggiungere l’obiettivo del 2 per cento del PIL assunto nel 2024. Siamo oltremodo coscienti anche alla luce delle attuali tensioni, dell’esigenza di incrementare tali spese nei prossimi anni”.

Lagarde: dazi hanno impatto su crescita, più incerto su inflazione

Roma, 17 apr. (askanews) – In merito all’effetto dei dazi commerciali, alla Bce “sappiamo che è uno shock di domanda negativo e possiamo anticipare che avrà un certo impatto sulla crescita. Ma l’impatto netto sull’inflazione diventerà chiaro solo nel corso del tempo e ci sono visioni divergenti di ogni genere sul breve termine e sull’impatto di lungo termine”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.

“Abbiamo tantissima incertezza, anche oggi” su quelle che saranno le ricadute dei dazi sui prezzi. “E ci saranno tante decisioni che si verificheranno nelle prossime settimane e mesi che saranno rilevanti per capire se si andrà in una direzione o nell’altra, ma direi – ha ribadito – che l’impatto netto sull’inflazione diventerà più chiaro nel corso del tempo”. (fonte immagine: ECB).

Ecco il Centro Dermatologia Clinica Rigenerativa e Immunologica

Roma, 17 apr. (askanews) – IDI IRCCS ha inaugurato il Centro di Dermatologia Clinica Rigenerativa e Immunologica CEDRI realizzato grazie al fondamentale contributo di Fondazione Roma, nell’ambito del pi ampio progetto di sviluppo della dermatologia di precisione. Il centro si trova proprio all’interno delle mura del noto ospedale romano di via dei Monti di Creta. All’evento hanno preso parte anche Marcello Gemmato Sottosegretario di Stato per la Salute, il Capo di Gabinetto Marco Mattei e Giuseppe Quintavalle direttore generale ASL Roma 1, che nonostante i numerosi impegni, hanno fatto di tutto per essere presenti ribadendo all’unisono l’importanza della collaborazione con il SSN.

Il CEDRI rappresenta un polo d’eccellenza nel panorama sanitario nazionale e internazionale, in cui la tecnologia pi avanzata, l’approccio multidisciplinare e la ricerca traslazionale sono messi al servizio del paziente attraverso una diagnosi precoce, una medicina personalizzata e terapie innovative, un network specialistico per la gestione del paziente e delle complicanze della malattia e la promozione della ricerca scientifica. Abbiamo parlato con Franco Parasassi Presidente Fondazione Roma:

“Questo un progetto che in effetti esalta la collaborazione tra la Fondazione Roma e l’IDI. Oggi si inaugura un polo tecnologico di eccellenza. C’ un reparto di dermatologia clinica, rigenerativa, immunologica, un day surgery dermatologico e poi per completare la parte indispensabile e necessaria il centro di ricerche sulle malattie dermatologiche, oncodermatologiche e delle malattie rare. un vero e proprio centro di eccellenza che l’IDI e la Fondazione Roma donano alla citt di Roma, alla comunit e a tutti quanti i pazienti. Oggi la medicina impone delle scelte molto importanti. Dobbiamo lavorare sulla medicina personalizzata, sulla medicina di precisione e sulla umanizzazione delle cure. Ecco, qui c’ tutto questo”.

Il CEDRI, guidato dalla dott.ssa Laura Colonna, rappresenta un centro d’eccellenza in dermatologia, immunologia e dermatologia rigenerativa e si integra a pieno con le altre strutture specialistiche e di ricerca dell’ospedale. poi intervenuta Annarita Panebianco, Direttore Sanitario IDI IRCCS:

“Cedri si propone come responsabilit clinica e organizzativa come un percorso consolidato di presa in carico dei pazienti affetti dalle principali patologie autoimmunitarie. Alcune di queste sono rare, come il lichen e la sclerodermia, altre, pi frequenti, nella loro forma pi grave, provocano un disagio sociale per i pazienti che ne soffrono. Da qui l’esigenza di un’organizzazione solida con approcci multidisciplinari dove dermatologi, chirurghi plastici, psicologi prendono in carico in maniera totalitaria il paziente, li accompagnano e li orientano verso le terapie pi appropriate riducendo anche il rischio di incorrere in trattamenti non adatti”.

Con il CEDRI si compie un altro passo decisivo verso una “medicina del futuro” capace di coniugare innovazione e attenzione alla persona, nel pieno spirito della missione che da sempre contraddistingue le attivit dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata.

Rebranding per Lefebvre Giuffr, uno sguardo al futuro

Milano, 17 apr. (askanews) – Nuovo nome, nuova grafica, stesso prestigio. Giuffr Francis Lefebvre diventa Lefebvre Giuffr, proiettandosi all’internazionalizzazione e al futuro. Rebranding a livello europeo voluto dal Gruppo Lefebvre, per rafforzare l’identit del marchio. Abbiamo parlato con Stefano Garisto, Amministratore Delegato di Lefebvre Giuffr:

“Questo cambiamento fa parte di un progetto di respiro europeo con l’obiettivo di rafforzare l’identit globale del nostro marchio e potenziare la diffusione delle nostre soluzioni con contenuti e servizi di qualit basati su tecnologie innovative. L’appartenenza a un grande gruppo internazionale permette di cogliere molteplici opportunit. Ci che ci distingue come leader nel nostro settore la nostra capacit di adattarci e innovare e oggi, pi che mai, fondamentale per noi essere parte di una vera e propria rete che ci consente di condividere conoscenze, risorse e best practices a livello europeo”.

La nuova identit visiva stata svelata durante l’evento Legal & Tax Futures 2025-2035, ma non stata l’unica novit della giornata. Il contesto ha fatto da lancio a Sapient-IA, il rivoluzionario sistema di Intelligenza Artificiale generativa al servizio di professionisti e aziende. poi intervenuto Fabio Moioli, Leadership Advisor Spencer Stuart e membro del Forbes Technology Council per l’AI:

” stata presentata Sapient-IA, che la nuova soluzione di Lefebvre Giuffr la quale ha di fatto, reso disponibile questa tecnologia per essere utilizzata in modo pi semplice sia allo stesso tempo specializzato questa tecnologia cos che sia pi efficace per gli esperti del mondo legale, del mondo fiscale e diventi qualcosa di molto pi potente rispetto a una soluzione di intelligenza artificiale chiamiamola General Purpose che pu essere usata per fare qualsiasi cosa”.

Storicit e tradizione, futuro e innovazione. Due anime che oggi, Lefebvre Giuffr, interpreta al meglio.

“Il Re delle Ombre” nuovo singolo della band Progetto Genoma

Roma, 17 apr. – Dopo il successo dei precedenti lavori, Progetto Genoma alza nuovamente l’asticella con “Il Re delle Ombre”, un brano rock dal sapore forte, viscerale, in cui la potenza della musica si fonde con la profondit del testo.

Il brano, pubblicato da AMA Urban Music e distribuito da Virgin Music Group, disponibile su tutte le piattaforme digitali e si configura come un viaggio emotivo e potente, capace di scavare nell’animo dell’ascoltatore e risvegliare energie nascoste. “Il Re delle Ombre” un richiamo alla dualit dell’essere umano, alla lotta tra luce e oscurit, che si fa suono, parola e battito.

Sella Sgr, gli scenari di mercato nell’era dei dazi Usa

Milano, 17 apr. (askanews) – Dazi rischi opportunit per imprese e investimenti al centro dell’incontro “Cavalcare l’onda dei nuovi equilibri politico economici nell’era di Trump” organizzato al Salone del Risparmio da Sella Sgr.

Proprio come i surfisti abituati a misurarsi con onde imprevedibili e potenzialmente pericolose, anche gli investitori devono mantenere la calma e imparare a separare il rumore dai fondamentali pronti a cogliere le opportunit che ogni evento dirompente o disruptive provoca nel mondo dell’economia e della finanza.

N convinto Andrea Cipolloni, Ceo di Eataly che continua a scommettere sugli Stati Uniti dove il gruppo genera il 60% dei 684 milioni di fatturato con 12 nuove aperture fra flagship store, Eataly Caf un format studiato per il mercato americano, e punti vendita in concessione all’aeroporto Jfk. I dazi certo preoccupano ma in attesa di chiarimenti, al momento sarebbero del 10%, prematuro prendere decisioni.

“C’ chiaramente un momento di incertezza. Stiamo valutando tutti gli scenari tutti gli scenari possibili, ragionando un po’ su tutto quello le leve sulle quali possiamo agire. Possiamo agire sulle diverse formule di ristorazione, possiamo agire cambiando l’offerta e, quando necessario, agiremo anche sul prezzo, anche se vogliamo essere molto cauti, perch l’inflazione post covid negli Stati Uniti stata molto importante”, ha detto Andrea Cipolloni, Ceo di Eataly.

Per gli asset manager invece tempo di passare a modalit di gestione attive alla ricerca di occasioni anche negli Stati Uniti e di diversificare sia in termini di settori e societ sia di asset class puntando anche su bond governativi e corporate investment grade.

“In questo momento noi stiamo pensando di utilizzare un approccio un po’ pi graduale. Cio non pi il momento, forse, di avere il classico portafoglio bilanciato che sta l. Forse in questa fase essere pi flessibili, magari continuare ad incrementare le equity, l’azionario in maniera un po’ pi progressiva come si faceva una volta con i piani d’accumulo, quella una soluzione sempre valida. Per forse va oggi anche tarata rispetto proprio alle scelte di gestione attiva che si vanno a selezionare nel mondo azionario. Quindi gestione attiva e gradualit nell’investimento possono essere la soluzione”, ha spiegato Mario Romano, Ad di Sella Sgr

Fra Pasqua, Ponti e Referendum lavori Camere avanti stop and go

Roma, 17 apr. (askanews) – Prosegue tra stop and go l’attività del Parlamento. Alla Camera dopo la prima settimana di aprile che ha segnato un consuntivo da record (calcolando solo le sedute d’aula in cui erano previste votazioni, i deputati sono stati impegnati da martedì pomeriggio alle 16 a mercoledì alle 13). E si rischia di andare avanti con un ritmo simile, complici le vacanze di Pasqua e i ponti del 25 aprile e del Primo Maggio oltre, in prospettiva, all’impatto che avranno le amministrative e i referendum quantomeno sulla seconda metà di maggio e la prima settimana di giugno.

Archiviati, tra ieri e l’altro ieri, il dl bollette (ennesimo decreto legge di questa legislatura) e la risoluzione della maggioranza sulle missioni all’estero, iniziano di fatto oggi le vacanze di Pasqua e pasquetta per i deputati. Tranne che per un minoranza di parlamentari alle prese con le audizioni sul Documento di finanza pubblica (Dfp, l’ex Def) e per i membri delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro, al momento inchiodati sugli emendamenti al dl sulla Pubblica amministrazione, su cui questa notte c’è stato l’ostruzionismo delle opposizioni: all’appello mancano quasi 200 proposte di modifica da votare e il confronto è in corso per verificare la fattibilità di chiudere oggi con il mandato ai relatori.

Se non ci saranno sorprese, l’aula resterà convocata per martedì, giorno di rientro, proprio per l’esame del dl P.A., su cui mercoledì è atteso il voto di fiducia. E’ la stessa settimana del ‘premier time’ in Senato con la presidente del consiglio Giorgia Meloni (mercoledì 23 aprile) che ha indotto Montecitorio ad anticipare il question time con i ministri per non sovrapporsi. Il 24 aprile ci sarà poi il voto sulle questioni pregiudiziali presentate dai gruppi di minoranza al dl sicurezza (il provvedimento che ha ‘sostituito’ il ddl in stallo a Palazzo Madama con l’integrazione di modifiche sulla scia dei rilievi sollecitati dal Quirinale) e si terrà la celebrazione dell’80esimo anniversario della Liberazione.

La settimana successiva, con il Primo Maggio che cade di giovedì, si lavora lunedì 28 aprile per lo svolgimento di un paio di discussioni generali e, solo per interpellanze urgenti, anche venerdì. Se sarà tuttavia necessario, il calendario potrebbe essere integrato con il Dfp.

Dopo un aprile a scartamento ridotto, anche maggio si annuncia complesso negli ‘incastri’, quanto meno nella seconda parte del mese. Ci si avvicina ad una tornata delle amministrative che vede coinvolta una fetta non particolarmente rilevante della popolazione ma con qualche comune grande, tra cui un capoluogo di Regione: Genova. Il primo turno si tiene il 25 e 26 maggio, mentre il ballottaggio sarà l’8 e 9 giugno, in contemporanea ai cinque referendum abrogativi. Non è escluso quindi che l’attività della Camera possa fermarsi la settimana prima del primo turno e la settimana precedente ai referendum.

In ogni caso, nelle prime due settimane di aprile sono stati approvati i seguenti provvedimenti: ddl Corte dei conti, personale delle forze armate, decreto bollette, mozioni riarmo, documento su missioni militari, mozioni su European Media Freedom Act, pdl maratone. Con l’intermezzo della visita, il 9 aprile, di re Carlo III d’Inghilterra e della consorte Camilla. Occorre precisare che in questa legislatura non è stato possibile applicare mai la disposizione del regolamento che prevede che vi sia ogni mese una settimana di sospensione dei lavori per consentire ai deputati lo svolgimento delle altre attività inerenti al mandato parlamentare come la ‘cura’ dei territori.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Senato, che ha chiuso l’aula mercoledì con l’approvazione di un disegno di legge sui controlli sanitari per il Giubileo e del ddl di conversione del decreto sulle elezioni. Magistratura onoraria e prestazioni sanitarie tra gli altri provvedimenti portati a termine in un mese di aprile non particolarmente intenso. In aula i senatori torneranno mercoledì 23 alle 10 per la discussione del decreto bollette licenziato da Montecitorio e (alle 16) per l’atteso question time con Meloni. La settimana dal 28 aprile al 2 maggio a palazzo Madama, secondo il calendario approvato dalla conferenza dei capigruppo, sarà riservata ai lavori delle commissioni, per le quali non sono state ancora formalizzate convocazioni, che in genere, tuttavia, arrivano a ridosso del fine settimana precedente.

Terna presenta la “Rete Politecnica di Alta Competenza”

Roma, 17 apr. (askanews) – stata presentata a Roma la Rete Politecnica di Alta Competenza, promossa da Terna in collaborazione con il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Bari.

Con la Rete Politecnica di Alta Competenza stata avviata una stretta sinergia tra le competenze del gestore della rete elettrica nazionale e dei singoli Politecnici, finalizzata alla ricerca, all’innovazione e all’alta formazione a beneficio della sicurezza e della resilienza della rete e del sistema elettrico.

“La collaborazione che abbiamo oggi annunciato la conferma della volont del Gruppo di continuare a investire nella formazione di nuove competenze e capacit in grado di contribuire alla realizzazione della Duplice Transizione, Energetica e Digitale. La Rete Politecnica di Alta Competenza realizza una sinergia d’eccellenza e rappresenta una importante opportunit formativa per i giovani, grazie al contributo scientifico dei Politecnici di Torino, Milano e Bari”, ha affermato Daniele Amati, Direttore Risorse Umane di Terna.

Nell’Anno Accademico 2025-2026 verr inaugurata la prima edizione del Master Universitario di II livello “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, della durata di 12 mesi, finalizzato a ricercare competenze specialistiche per il settore elettrico che potranno essere inserite nei processi di selezione e recruiting di Terna, esperti in impianti e tecnologie, esperti in asset management, esperti in sistemi elettrici di potenza ed esperti in mercato e regolazione.

La Rete Politecnica di Alta Competenza, sotto il coordinamento del Comitato di Indirizzo, prevede anche la realizzazione di singoli progetti di collaborazione in diverse aree. Terna ha poi anche prorogato il Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso dal Gruppo in collaborazione con le Universit degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno, nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab, che ha visto nelle tre prime edizioni la partecipazione di oltre 150 giovani e potr contare su due edizioni ulteriori, fino al 2027, con un impatto positivo anche in termini di efficacia occupazionale e valorizzazione dei territori.

Cnpr forum, cresce percezione sfiducia di cittadini e imprese

Roma, 17 apr. – “Nonostante le percezioni negative, i dati macroeconomici mostrano un’Italia in crescita, con un PIL superiore a quello della Germania, disoccupazione ai minimi da 18 anni, bilancia commerciale positiva e deficit sotto controllo. In un contesto segnato da tensioni globali e dazi, il sistema produttivo e bancario italiano si dimostra solido. L’Italia gode di alta fiducia a livello internazionale ed vista come un alleato credibile. Alla guida del Paese c’ Giorgia Meloni, considerata la leader pi autorevole secondo i sondaggi”.

Lo ha dichiarato Lorenzo Malagola (FdI), segretario della Commissione Lavoro alla Camera, nel corso del Cnpr forum “Segnali dall’economia reale: Italia tra crescita dell’occupazione e calo della fiducia” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

Di parere opposto Elisa Pirro, senatrice del M5s in Commissione Bilancio a Palazzo Madama: “I dati reali mostrano un’Italia in difficolt: bollette in aumento, imprese in cassa integrazione, produzione industriale in calo da 25 mesi e stipendi in perdita di potere d’acquisto. Questo alimenta sfiducia tra cittadini e imprese, che chiedono una guida chiara nelle politiche industriali. Il governo, inizialmente orientato al “lasciar fare”, appare assente. Le misure attuate, come Transizione 5.0, risultano inefficaci e poco utilizzate, mentre sarebbe stato pi utile mantenere la precedente Transizione 4.0, che aveva funzionato”.

Secondo Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia in Commissione Lavoro a Montecitorio: “Nonostante la percezione negativa diffusa sull’economia, i dati macroeconomici indicano segnali positivi: il PIL cresciuto dello 0,9% e la disoccupazione in calo. Tuttavia, fattori esterni come la crisi geopolitica, l’aumento dei costi energetici e i dazi USA alimentano l’incertezza. Il governo sta lavorando su riforme strutturali, ma fatica a comunicarle efficacemente. Intanto, l’opposizione contribuisce a diffondere sfiducia. Serve maggiore coesione per affrontare le sfide comuni, riconoscendo la stabilit dell’esecutivo come punto di forza per il futuro del Paese”.

Sulla sfiducia degli italiani Francesco Mari (Avs), segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, ammonisce: “La percezione negativa sull’economia concreta e radicata nella quotidianit delle persone: chi lavora fatica ad arrivare a met mese e le imprese che rispettano le regole sono in difficolt. Il quadro reale del Paese distante da quello ottimistico descritto dal governo. I costi della burocrazia restano alti e le promesse elettorali disattese. Serve una riforma profonda del sistema produttivo per sostenere imprese sane e contrastare la diffusione di lavoro povero e concorrenza sleale. Intanto aumentano part-time involontari e calano i redditi: questa l’occupazione promossa dal governo”.

Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti stato espresso da Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Bergamo: “Secondo gli ultimi dati Istat, la fiducia di imprese e consumatori nell’economia italiana in calo. Le piccole e medie imprese segnalano burocrazia e costi indiretti eccessivi. Servono interventi urgenti per creare un contesto pi favorevole alla produzione e agli investimenti, condizione necessaria per rilanciare l’economia e rafforzare la fiducia nella competitivit del Paese”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili: “La sfiducia diffusa legata al calo del potere d’acquisto dei salari, tra i pi bassi d’Europa, e alla crisi demografica che influenza i dati sull’occupazione. A peggiorare il quadro contribuiscono le incertezze delle guerre commerciali e la cronica inefficacia delle semplificazioni amministrative. La vera chiave per rilanciare la produttivit rendere pi semplice fare impresa, non tagliare i costi o sacrificare la sicurezza”.

Bce taglia tasso riferimento eurozona al 2,25%, minimo dal 2022

Roma, 17 apr. (askanews) – Come ampiamente atteso, la Banca centrale europea ha nuovamente tagliato i tassi di interesse per l’area euro, nella misura di 0,25 punti percentuali con cui il principale riferimento, che resta il tasso sui depositi, scende al 2,25 per cento. Si tratta del valore più basso dal dicembre del 2022, quando lo stesso tasso era al 2%.

A favorire l’ultima riduzione il deterioramento del quadro collegato alle crescenti tensioni commerciali su dazi. “Le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali”, afferma il comunicato diffuso al termine del Consiglio direttivo. Con effetto dal 23 aprile, il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento cala al 2,40 per centro, mentre quello sulle operazioni marginali al 2,65 per cento.

Da rilevare che, dopo questo ulteriore taglio, è stato eliminato dal comunicato il riferimento al fatto che i tassi erano “meno restrittivi”, come era stato indicato a marzo, a riflesso del fatto che ora probabilmente vengono ritenuti a livello di neutralità.

"Verrà il giorno", il romanzo sulle origini del Primo Maggio

Roma, 17 apr. (askanews) – Il prossimo 25 aprile uscirà per Eleuthera il libro di Martin Cennevitz “Verrà il giorno”, una ricostruzione storico-narrativa sule origini del Primo Maggio.

Si tratta di un testo narrativo basato però su un’attenta ricerca storica che l’autore ha svolto lavorando molto sugli appunti e i diari scritti in carcere dagli stessi protagonisti.

La capacità narrativa dell’autore e il suo sguardo peculiare sulle fonti rendono il racconto dei fatti di Haymarket Square, la successiva repressione e la grottesca vicenda processuale in modo particolarmente avvincente.

Cennevitz ha scelto di raccontare la storia di quella che è oggi una giornata celebrata in quasi in tutto il mondo attraverso le storie biografiche dei protagonisti, semplici militanti operai di cui oggi ben pochi ricordano l’esistenza ma che al prezzo della propria libertà, o addirittura della vita, hanno scelto di non rinunciare alla propria dignità.

Chicago, penitenziario di Cook, 11 novembre 1887. La macabra processione che scorta i condannati al patibolo fa la sua comparsa in perfetto orario. Gli astanti bisbigliano eccitati: lo spettacolo sta per cominciare. Quattro cappi pendono in attesa di Spies, Fischer, Engel e Parsons. Linggs si è ammazzato la sera prima per non dare questa soddisfazione al boia. Appena prima che la botola si apra, Spies spezza quell’attesa complice: «Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più potente delle voci che voi oggi soffocate!». E aveva ragione: il loro silenzio risuona ancor oggi, potente.

La «festa» del Primo Maggio nasce così: su un patibolo eretto davanti a un pubblico scelto di autorità cittadine e grandi industriali. Siamo nella Chicago di fine Ottocento, nella cosiddetta Gilded Age, l’epoca «d’oro» della società americana. O almeno così la definisce quella ristretta élite industriale che si è selvaggiamente arricchita a scapito di milioni di lavoratori immigrati. Per questi ultimi, è piuttosto l’epoca della lotta per le otto ore e della tubercolosi, l’epoca di «piombo» in cui la Pinkerton spara impunemente contro i picchetti operai. Ed è sullo sfondo di questa feroce guerra di classe scatenata da Stato e Capitale che scorrono gli eventi tumultuosi che portano alla nascita del Primo Maggio. Ma in questo racconto quasi in presa diretta, a essere restituiti alla memoria non sono tanto i fatti storici quanto i suoi protagonisti in carne e ossa: quei semplici militanti operai che non aspiravano affatto a diventare santi o martiri, ma che al contempo non intendevano neppure rinunciare alle proprie convinzioni. O meglio, alla propria dignità. Fino a farsi ammazzare su quel patibolo che ha cambiato la storia.

Il prossimo 25 aprile uscirà per Eleuthera il libro di Martin Cennevitz “Verrà il giorno”, una ricostruzione storico-narrativa sule origini del Primo Maggio.

Si tratta di un testo narrativo basato però su un’attenta ricerca storica che l’autore ha svolto lavorando molto sugli appunti e i diari scritti in carcere dagli stessi protagonisti.

La capacità narrativa dell’autore e il suo sguardo peculiare sulle fonti rendono il racconto dei fatti di Haymarket Square, la successiva repressione e la grottesca vicenda processuale in modo particolarmente avvincente.

Cennevitz ha scelto di raccontare la storia di quella che è oggi una giornata celebrata in quasi in tutto il mondo attraverso le storie biografiche dei protagonisti, semplici militanti operai di cui oggi ben pochi ricordano l’esistenza ma che al prezzo della propria libertà, o addirittura della vita, hanno scelto di non rinunciare alla propria dignità.

In libro sarà disponibile in libreria dal 25 aprile e qualche giorno prima sul sito di Eleuthera

https://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=613

Maltempo, Fs: diversi disagi alla circolazione ferroviaria

Roma, 17 apr. (askanews) – Il maltempo abbattutosi in Italia sta procurando diversi disagi alla circolazione ferroviaria, in particolare nelle regioni di Piemonte, Lombardia e Lazio. Lo comunicano le Fs in una nota.

La circolazione ferroviaria è sospesa tra Settimo Torinese e Rivarolo della linea Rivarolo – Settimo per rischio esondazione del fiume Malone, causato dalle avverse condizioni meteo. Il servizio è riprogrammato con bus sostitutivi.

Sulla linea Santhià-Biella la circolazione è sospesa tra Salussola e Biella per danni causati dal maltempo. Anche in questo caso il servizio è riprogrammato con bus spola tra le due località.

La circolazione è sospesa anche sulla linea Domodossola-Milano tra Domodossola e Premosello per allagamento della sede ferroviaria.

Da Bardonecchia verso Modane, sulla linea Torino-Bardonecchia-Modane, la circolazione è sospesa per abbondante presenza di neve tra Modane e Chambéry, in territorio francese. Al momento, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria francese non ha ancora comunicato i tempi di ripristino della linea.

La circolazione è invece rallentata, sulla linea Domodossola – Novara, in entrambe le direzioni per avverse condizioni meteo, e Roma-Civitavecchia per la presenza di un albero sulla sede ferroviaria in seguito a maltempo.

Nasce FIAO, la Federazione Italiana Associazioni Obesit

Roma, 17 apr. (askanews) – Il Sistema Sanitario italiano alle prese con numerose sfide, in termini di innovazione terapeutica, clinica ed organizzativa: una delle pi centrali per il futuro riguarda il contrasto all’obesit, una malattia cronica, progressiva, recidivante e con pericolose comorbidit che in Italia riguarda circa il 12% della popolazione, ovvero 6 milioni di persone, ai quali si aggiunge circa un altro 40% della popolazione in sovrappeso. Per far fronte alle esigenze dei pazienti e per sensibilizzare la popolazione sul tema, anche in termini di prevenzione nata, dall’unione di sette associazioni di pazienti a livello nazionale gi impegnate nell’ambito dell’obesit, la Federazione Italiana Associazioni Obesit (FIAO).

Iris Zani, Presidente della FIAO, ha presentato cos la Federazione: “La FIAO ha un obiettivo principale che quello di dare maggior forza alla voce dei pazienti che soffrono di obesit. I primi obiettivi in assoluto sono il riconoscimento dell’obesit, l’inserimento nei percorsi di cura e nei livelli essenziali di assistenza. Vogliamo anche mettere in atto campagne di sensibilizzazione verso la collettivit e anche verso i pazienti stessi. L’approccio multidisciplinare per quanto riguarda le cure importantissimo perch ci si resi conto, e gli studi e le societ scientifiche lo hanno dimostrato, che il paziente va accolto e seguito sotto molteplici aspetti. L’azione di prevenzione di fondamentale importanza, uno dei punti chiave della proposta di legge n.741 che ci auguriamo venga approvata prestissimo. In questo momento la prevenzione non viene assolutamente svolta, soprattutto a livello scolastico e purtroppo abbiamo il primato europeo sul tasso di obesit tra i bambini. Pertanto sar importante mettere in atto azioni di formazione e di informazione verso la collettivit per superare il pregiudizio che ritiene l’individuo con obesit come una persona non malata e addirittura colpevole della sua condizione”.

La presentazione della FIAO si inserisce nel pieno dell’iter di approvazione della proposta di legge n. 741 che, su iniziativa dell’On. Roberto Pella, si propone di intervenire in termini di prevenzione e contrasto all’obesit, nonch di rispondere alle esigenze dei cittadini che soffrono di questa patologia o che sono a rischio di contrarla. La Federazione, in particolare, ottimizzer le sinergie e rappresenter con maggior forza e autorevolezza le persone con obesit nel confronto con i decisori, con il mondo medico-scientifico e, soprattutto, con le istituzioni.

Roberto Pella, Presidente Intergruppo Parlamentare “Obesit, diabete e malattie croniche non trasmissibili”, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a margine della conferenza stampa di presentazione della FIAO: “Oggi stata costituita una federazione importante e autorevole che unisce pi sigle, pi soggetti, pi persone. Questo passo la testimonianza di un lavoro condotto nel tempo con tenacia, passione e soprattutto con grande spirito di squadra”.

La lotta all’obesit passa dunque per la prevenzione, una corretta informazione, attraverso anche la lotta ai pregiudizi e la garanzia di pieno accesso alle cure su tutto il territorio nazionale per i pazienti: un approccio multidisciplinare necessario per affrontare al meglio una sfida cruciale per il Paese ed il suo sistema sanitario.

Tv, il 19 aprile arriva il docufilm "Boyzone-Vita, Morte e Boyband"

Roma, 17 apr. (askanews) – Per la prima volta in 30 anni, Ronan Keating, Keith Duffy, Shane Lynch e Mikey Graham raccontano la vera storia, tra gloria e tragedia, dei Boyzone nella docuserie Sky Original che ripercorre la carriera della celebre boyband irlandese attraverso interviste esclusive e testimonianze inedite. Un viaggio in tre episodi, tutti disponibili in binge, che svela il dietro le quinte del successo planetario del gruppo che ha venduto oltre 25 milioni di dischi in tutto il mondo.

Dagli esordi nel 1993 sotto la guida del manager Louis Walsh, fino alla conquista delle classifiche internazionali “Boyzone – Vita, Morte e Boyband”, in esclusiva su Sky Documentaries sabato 19 aprile dalle 21.15 e in streaming solo su NOW e disponibile on demand, ripercorre le tappe fondamentali della band, raccontando non solo i momenti di maggior successo, ma anche le difficoltà legate alla fama, alle tensioni interne e alle tragedie personali.

Boyzone è stato uno dei gruppi pop più amati degli anni ’90, con una carriera costellata da hit come “No Matter What”, “Picture of You”, “Words” e “Father and Son”. Dopo il primo scioglimento nel 1999, i membri della band hanno intrapreso carriere individuali nel mondo della musica, della televisione e dello spettacolo, per poi riunirsi nel 2007 con grande entusiasmo dei fan. Tuttavia, il tragico lutto per la perdita di Stephen Gately, nel 2009, ha segnato profondamente il gruppo, rendendo la loro storia ancora più intensa e significativa.

Un racconto toccante, arricchito dalle voci dei protagonisti e dalle testimonianze di chi ha vissuto da vicino la loro avventura, tra cui Michelle Gately, sorella del compianto Stephen Gately, l’ex compagno Eloy De Jong e il loro ormai ex manager. La docuserie svela gli eventi che hanno segnato il gruppo, mostrando il lato più umano e sincero dei suoi membri, tra aneddoti inediti e confessioni intime offrendo uno sguardo unico su una delle boyband più iconiche degli anni ’90. I Boyzone hanno rappresentato un fenomeno culturale per un’intera generazione, con la propria musica hanno segnato un’epoca e hanno lasciato un’eredità indelebile nel panorama pop internazionale.

Trump: sul taglio dei tassi Powell è in ritardo e sbaglia, va licenziato

Roma, 17 apr. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a criticare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. “La BCE si appresta a tagliare i tassi d’interesse per la settima volta, eppure “Too Late” Jerome Powell della Fed, che è sempre TROPPO IN RITARDO E SBAGLIA, ieri ha pubblicato un rapporto che è stato un altro, tipico, completo ‘caos’! I prezzi del petrolio sono in calo, i generi alimentari (persino le uova!) sono in calo, e gli Stati Uniti stanno DIVENTANDO RICCHI GRAZIE AI DAZI. “Too Late” avrebbe dovuto tagliare i tassi, come ha fatto la BCE, molto tempo fa, ma dovrebbe certamente farlo adesso. Non sarà troppo presto quando arriverà la rimozione di Powell”, ha scritto Trump su Truth social.

Esercito, archiviato il procedimento per falso a carico di Vannacci

Roma, 17 apr. (askanews) – Il Gip del Tribunale di Roma ha accolto la richiesta avanzata dal Pm Antonio Clemente, disponendo l’archiviazione del procedimento penale a carico del Generale Roberto Vannacci, difeso dagli avvocati Giorgio Carta e Massimiliano Manzo.

L’indagine riguardava l’ipotesi di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, in relazione ad alcune dichiarazioni sottoscritte dal Generale Vannacci durante il suo incarico di Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca. In particolare, si ipotizzava la falsa attestazione della presenza della coniuge nella sede diplomatica, ai fini della indebita corresponsione dell’indennità di servizio all’estero, reato, quest’ultimo, per il quale il GIP militare Daniela Melchiorre aveva archiviato la relativa indagine su richiesta del PM Antonella Masala già lo scorso 17 ottobre.

All’esito della fase investigativa, il Pm ordinario ha parimenti escluso la rilevanza penale dei fatti. L’avvocato Carta ha commentato: “Accogliamo con soddisfazione il provvedimento di archiviazione, che pone fine a un’indagine dalla quale è emersa con chiarezza l’assenza di dolo e l’irrilevanza penale delle dichiarazioni oggetto di contestazione. Il Generale Vannacci ha sempre agito in buona fede e senza alcuna volontà di alterare la verità o di ottenere indebiti benefici. Anche nell’ambito del procedimento penale, ha dato tutta la collaborazione necessaria per accertare i fatti, fornendo tutti i documenti utili e sottoponendosi all’interrogatorio richiesto dal Pubblico Ministero cui va il plauso per il rigore giuridico con cui ha evitato l’apertura di un processo inutile perché infondato” .

Calcio, Inter-Barcellona, entrambe le semifinali in chiaro

Roma, 17 apr. (askanews) – Una bella notizia per gli appassionati di calcio. La doppia semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona (andata a Montjuic mercoledì 30 aprile, ritorno a San Siro martedì 6 maggio) verrà trasmessa in diretta in chiaro, come prevede la normativa dell’AgCom. Era già successo per il derby di Milano, sempre in semifinale Champions, della stagione ’22-23. Allora Amazon si accordò con Sky per trasmettere l’incontro anche su TV8, canale free della pay-tv di Comcast. Cosa che potrebbe accadere anche in questo caso. Amazon potrebbe però anche decidere di trasmettere in via eccezionale sulla sua piattaforma aprendo la visione anche ai non abbonati, o cedere i diritti a un’emittente tradizionale, proprio come accadde nel 2022-23 (Rai, Mediaset o TV8) per la diretta su digitale terrestre. Probabile che la gara di ritorno, i cui diritti sono di Sky, vada in onda su Tv8.

Il Cremlino: il 9 maggio sarà una occasione per incontri, ma non sarà Yalta

Roma, 17 apr. (askanews) – Il portavoce presidenziale russo, Dmitri Peskov, ha dichiarato che in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Vittoria, il 9 maggio, si terranno colloqui di rilievo, pur precisando che non è corretto paragonare l’evento alla Conferenza di Yalta del 1945.

“No, questa sede non assumerà elementi della Conferenza di Yalta del 1945. Non si tratta di un forum, ma della celebrazione dell’anniversario della Vittoria”, ha affermato Peskov rispondendo alla domanda di un giornalista sull’opportunità di di un confronto con la conferenza del dopoguerra.

Peskov ha sottolineato che a Mosca sono attesi numerosi capi di Stato, di governo e delegazioni di vario livello per partecipare alle celebrazioni del Giorno della Vittoria.

“Naturalmente, a margine di questo evento, si svolgeranno anche colloqui di sostanza”, ha aggiunto.

Mps: in assemblea Ops Mediobanca il 73,6% capitale, Caltagirone sfiora 10%

Siena, 17 apr. (askanews) – Con il 73,59% del capitale presente ha preso il via a Siena l’attesa assemblea degli azionisti di Mps chiamata ad approvare l’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca. Importante tassello del risiko bancario in atto nel Paese che potrà ridisegnare l’intero sistema finanziario italiano.

Dalla lettura del libro soci è emerso che Francesco Gaetano Caltagirone è salito al 9,96% nel capitale del Monte, diventando così il secondo socio dietro al Mef (11,7%). Seguono la Delfin degli eredi Del Vecchio con il 9,86%, Bpm con il 5% e Anima con il 3,99%. Tutti azionisti che si dà per scontato voteranno a favore dell’aumento che per passare avrà bisogno del sì dei due terzi dei presenti. A questi, si aggiungono anche il fondo sovrano norvegese Norges Bank, Pimco, il fondo di Davide Serra Algebris, Enpam, Enasarco ed alcune fondazioni bancarie.

L’assemblea, ha sottolineato in apertura l’AD di Mps, Luigi Lovaglio, “è destinata a segnare una parte molto importante nel percorso di sviluppo industriale e strategico della banca che ha nel suo Dna una forte vocazione all’innovazione e alla crescita. La nostra banca è più che pronta per guidare un nuovo processo di sviluppo, uno sviluppo industriale che attraverso l’unione delle forze con Mediobanca può creare valore da subito a vantaggio di tutti gli azionisti e stakeholder”.

Nelle risposte scritte fornite ai soci prima dell’assemblea, Mps ha confermato di ritenere che “allo stato l’offerta su Mediobanca sia già adeguata, e che pertanto, al momento, non sono state assunte decisioni in merito a eventuali incrementi del corrispettivo dell’offerta”. Ma soprattutto ha sgombrato il campo da possibili ‘concerti’ coi grandi soci. “Non vi è alcun accordo con il gruppo Caltagirone”, ha risposto Mps a chi chiedeva se non ci sia un progetto di spartizione con l’imprenditore romano per gli asset Generali-Mediobanca dopo l’acquisizione di Piazzetta Cuccia. “L’offerta è stata strutturata, valutata e approvata in piena autonomia di giudizio e Mps non è parte di alcun accordo con altri soggetti”.

A una domanda ulteriore se Mps intendesse alienare, in tutto o in parte, la quota azionaria di Generali detenuta da Mediobanca, il Monte ha spiegato: “La partecipazione in Generali rappresenta una quota diversificata di ricavi per il nuovo gruppo. Qualsiasi decisione riguardo a tale quota azionaria sarà presa a tempo debito nel migliore interesse della società e dei nostri azionisti”.

Tennis, Roland Garros celebra Nadal e aumenta montepremi

Roma, 17 apr. (askanews) – Il Roland Garros (25 maggio, 8 giugno) celebrerà la leggenda Rafael Nadal domenica 25 maggio dopo i tre match della sessione diurna del Philippe-Chatrier, il teatro dei 14 titoli sulla terra rossa parigina del campione maiorchino. E’ questa la notizia che apre la conferenza stampa di presentazione del secondo Slam della stagione 2025, presieduta da Amélie Mauresmo, a pochi giorni dall’annuncio delle entry list dei tabelloni maschile e femminile. Tra le novità annunciate c’è anche l’aumento del montepremi totale a 56.352.000 (+5,21% rispetto al 2024) e lo spostamento della seconda semifinale maschile di venerdì 6 giugno a non prima delle 19 (rispetto alle 17:30 dello scorso anno). Per quanto riguarda gli italiani nell’entry list oltre al numero uno al mondo Jannik Sinner saranno presenti Lorenzo Musetti (11), Matteo Berrettini (33), Flavio Cobolli (36), Matteo Arnaldi (42), Lorenzo Sonego (44), Luciano Darderi (47), Mattia Bellucci (67) e Francesco Passaro (98). In campo femminile occhi puntati sulla finalista della scorsa edizione Jasmine Paolini (n. 6 WTA) che sarà affiancata da Lucia Bronzetti (58) ed Elisabetta Cocciaretto (89).

Bankitalia: dopo l’aumento del rating perseverare in politiche avvedute

Roma, 17 apr. (askanews) – “Il recente miglioramento del rating italiano da parte di un’importante agenzia incoraggia a perseverare nelle riforme strutturali e in una politica di bilancio avveduta”. Lo sottolinea la Banca d’Italia nel corso dell’audizione di fronte alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica.

“Esse – prosegue Bankitalia – divengono ancora più essenziali di fronte all’incertezza causata dal deteriorarsi dei rapporti commerciali”.

Meloni da Trump: i riflettori dei media internazionali sulla visita

Roma, 17 apr. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si prepara a incontrare il presidente statunitense Donald Trump oggi a Washington, in un momento cruciale per i negoziati tra Ue e Stati Uniti sui dazi. La “missione americana” della leader italiana è seguita con grande interesse dai media internazionali.

Secondo il quotidiano britannico “Financial Times”, Meloni potrebbe fornire un contributo per chiarire le richieste statunitensi in materia di dazi, finora esplicitate ai negoziatori europei. “Giorgia Meloni vuole dare impulso ai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea”, titola il prestigioso quotidiano finanziario.

Ricordando che quello di oggi tra Meloni e Trump è un incontro con “una posta in gioco molto alta”, il New York Times da parte sua si interroga: “il suo rapporto con Trump darà i suoi frutti?”.

Di certo, sottolinea il Guardian, “la sua influenza su Trump sarà messa alla prova quando i due si riuniranno a Washington per il loro primo vertice bilaterale”. Il vertice “sarà seguito con attenzione”, precisa il quotidiano britannico, spiegando che “da un lato è un’opportunità ideale per Meloni di dimostrare affinità con Trump, con cui ha le sue naturali inclinazioni politiche, rafforzando al contempo la sua credibilità come tramite per un dialogo più significativo. Dall’altro lato, sarà un delicato gioco di equilibri per il primo ministro, che sa anche di dover fare attenzione a mantenere la sua fedeltà ai partner europei dell’Italia”.

Un gioco di equilibri sottolineato anche dalla Bbc, che parla di “missione improbabile per l’Europa”. Si tratta, secondo l’emittente, di “una visita che la vedrà in bilico tra la rappresentanza degli interessi dell’Ue e la permanenza nelle grazie del presidente americano”. Tuttavia, si aggiunge, “in questo momento difficile”, Meloni “è forse una delle attuali leader europee più adatte a parlare con Trump”, “la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo riconosce e i due si sono sentiti regolarmente prima del viaggio”.

La rivista Time ricorda invece come Meloni sia diventata la “sussurratrice” di Trump in Europa. “Non è un mistero che a Donald Trump piaccia Giorgia Meloni”, si sottolinea, ricordando le ultime occasioni in cui il presidente Usa ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento per il capo del governo italiano, definito prima una “vera e propria forza” con cui avrebbe potuto “lavorare per raddrizzare un po’ il mondo”, e poi una “donna fantastica”.

“L’Europa osserva con cautela l’incontro tra Meloni e Trump”, evidenzia da parte sua Politico. “I suoi colleghi dell’Ue sperano che riesca a spingere Trump verso un accordo commerciale per evitare ulteriori dazi reciproci e per influenzare il suo approccio alla risoluzione della guerra tra Russia e Ucraina”.Grande attenzione in Francia per la visita di Giorgia Meloni a Washington. Molti siti rilanciano Afp, che parla di una “missione delicata”.

France 24 menziona la visita di Giorgia Meloni tra le principali notizie del giorno: l’incontro con Trump è “una mossa strategica in un momento chiave per le relazioni tra Europa e Stati Uniti”.

Le Figaro è possibilista sull’esito del colloquio con Trump: “È possibile che ottenga qualcosa”, il titolo. Forte della sua abilità diplomatica e del suo rapporto con il mondo conservatore americano, la leader italiana secondo Le Figaro potrebbe riuscire a ottenere concessioni da Trump, specialmente in campo commerciale e in termini di allineamento strategico.

BFMTV sottolinea come Meloni stia tentando di costruire un ponte tra l’Unione Europea e Donald Trump, e nello specifico è oggi negli Usa per cercare di evitare nuovi dazi statunitensi contro prodotti europei, che danneggerebbero l’export italiano. La premier italiana è figura “di mezzo” tra Bruxelles e Washington.

Per L’Express, “tra Bruxelles e Donald Trump, Giorgia Meloni è un’equilibrista a Washington” e la premier italiana è descritta come una “funambola” politica, che cerca di mantenere i rapporti sia con l’Europa che con il mondo trumpiano. Secondo il settimanale francese, la presidente del Consiglio italiana cerca di conciliare la linea sovranista con la necessità di cooperazione transatlantica.

L’Echo titola: “Meloni può riconciliare gli europei e Donald Trump?”, chiedendosi se la leader italiana sia in grado di fungere da “ponte” tra due visioni del mondo che a questo punto appaiono opposte. Meloni gode di un evidente credito presso i conservatori americani, ma la diplomazia tra le due sponde dell’Atlantico deve tenere conto delle “sfide interne all’Ue”.Anche i media tedeschi seguono da vicino la visita di Meloni negli Usa. L’emittente pubblica Deutsche Welle parte da una domanda nel titolo: “Meloni in viaggio verso Washington: cosa può ottenere?”. L’articolo pubblicato oggi sul suo sito di DW analizza gli obiettivi della visita della premier italiana, individuando in particolare la volontà di influenzare il dibattito sui dazi tra USA e UE. Meloni cerca di posizionarsi come interlocutrice credibile sia per l’Europa che per la parte americana e ottiene una crescente visibilità internazionale.

“Donald Trump: la visita di Meloni al presidente USA sarà un successo?”, si chiede a sua volta il quotidiano economico Handelsblatt, lasciando aperta la possibilità che effettivamente la premier risca a influenzare Trump su temi come il commercio e la politica estera.

Interrogativo nel titolo anche per il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Giorgia Meloni vuole sedurre politicamente Donald Trump durante la visita – ci riuscirà?”. La FAZ descrive l’incontro come un tentativo strategico di “corteggiamento politico”, con cui Meloni mira a presentarsi come figura centrale per il dialogo transatlantico con la nuova amministrazione americana. Resta da vedere, conclude FAZ, se Meloni otterrà risultati concreti.

Il settimanale Die Zeit tenta una riflessione più ampia, chiedendosi: “Giorgia Meloni incontra Donald Trump – cosa significa per l’Italia, l’UE e gli USA?”. Il faccia a faccia odierno tra Meloni e Trump è visto come un momento simbolico e potenzialmente strategico per ridefinire i rapporti tra Stati Uniti ed Europa. La posizione di Meloni è definita “ambivalente”, in equilibrio tra le istituzioni europee e la destra sovranista americana.

Meloni oggi da Trump, rischi e opportunità dell’incontro sui dazi

Washington, 17 apr. (askanews) – Un incontro con “una posta in gioco molto alta”. Così, alla vigilia, il New York Times definisce l’incontro previsto per domani alla Casa Bianca tra Giorgia Meloni e Donald Trump. La premier è arrivata a Washington nel primo pomeriggio americano (la serata in Italia): dormirà alla Blair House, la residenza proprio di fronte al Palazzo presidenziale riservata agli ospiti stranieri illustri. Prima di lei già Silvio Berlusconi e Matteo Renzi avevano usufruito del palazzetto, che nelle scorse settimane ha aperto le porte, tra gli altri, per Emmanuel Macron e Keir Starmer.

L’incontro alla Casa Bianca è previsto per domani alle 12 (le 18 in Italia), e al termine dovrebbe tenersi il consueto “spray”, le dichiarazioni congiunte alla stampa nello Studio Ovale, che con il nuovo presidente sono per consuetudine diventate quasi una conferenza stampa. Non esclusa però anche una vera e propria conferenza stampa, anche se il programma non è ancora definito. E questo la dice lunga sull’imprevedibilità di Trump e sulla cautela di Palazzo Chigi che, in questa missione, ha anche evitato di inviare il consueto “background” informativo della vigilia. Del resto, nota ancora il New York Times, la premier italiana rischia “il suo capitale politico in Europa e in patria per un incontro dai possibili esiti negativi”. Meglio dunque tenere un basso profilo, senza creare troppe aspettative.

La missione – viene ribadito più volte – è un incontro bilaterale, le trattative sui dazi spettano all’Unione europea. Ma certo i contatti frequenti con Ursula von der Leyen, anche ieri, mostrano che a Bruxelles si ripongono delle speranze sul colloquio di Meloni, che ha sempre rivendicato una “special relationship” con il tycoon. “Hanno coordinato questa visita. Come sapete abbiamo già detto più volte che qualsiasi azione di contatto con l’amministrazione statunitense è molto benvenuta. Certo, la Commissione ha competenza negoziale, ma i contatti sono estremamente positivi”, ha precisato una portavoce della Commissione. Meloni ribadirà quindi la proposta dei dazi “zero per zero” già avanzata dall’Ue (con ben poco successo, al momento) ma soprattutto cercherà di comprendere se Trump ha un obiettivo chiaro da raggiungere nella sua politica sui dazi e se è disponibile a un contatto diretto con von der Leyen. Già questo sarebbe un gran risultato per lei, consapevole di agire in una fase “complessa e in rapida evoluzione”, come ha ammesso in un videomessaggio al Consorzio del Grana Padano.

In un difficile equilibrio tra rapporti europei e bilaterali, sul tavolo ci sarà anche l’impegno a incrementare le spese militari. Trump chiede il 5% a tutti i Paesi Nato, l’Italia che è ben sotto il 2% è disponibile a crescere (e ha già presentato un piano in proposito). Roma è pronta anche a estendere ulteriormente l’acquisto di Gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Usa, ma con dei limiti dovuti alla capacità infrastrutturale di processare il gas in arrivo via nave. Il confronto si allargherà alle partnership industriali e agli investimenti (l’Italia può rivendicare l’impegno di aziende come Eni, Enel, Leonardo) e ai rapporti con la Cina. Da questo punto di vista Meloni può far valere lo stop deciso al Memorandum sulla Via della Seta, che testimonia, secondo lei, un preciso appuntamento nei confronti di Pechino. Peraltro, nei giorni scorsi, la premier si è molto irritata per la visita in Cina del premier spagnolo Pedro Sanchez, giudicata inopportuna in questo momento. E poi, naturalmente, si parlerà della questione ucraina, con l’Italia che resta al fianco di Kiev e si prepara a varare un nuovo pacchetto di aiuti militari.

Già domani pomeriggio la premier rientrerà a Roma dove venerdì, intorno all’ora di pranzo, incontrerà il vice presidente Usa J.D. Vance.

Basket Nba, Miami spazza via Chicago: i Mavs sbancano Sacramento

Roma, 17 apr. (askanews) – La seconda giornata di play-in decreta le prime eliminazioni dalla post season. Sono le due squadre che avevano concluso la stagione al nono posto, e che quindi giocavano in casa, ad essere sconfitte, anche piuttosto nettamente. Miami domina a Chicago 109-90 grazie ad una prova maestosa di Tyler Herro (38 punti per lui), e si guadagna la sfida in casa degli Hawks, mentre Dallas passa a Sacramento 120-106 col riscatto del duo Davis-Thompson, e si giocherà le sue chance di playoff al Fedex Forum di Memphis. Le due sfide, che completeranno il quadro dei playoff, si disputeranno nella notte tra venerdì e sabato (I playoff 2025 cominceranno sabato 19 aprile. Le Finals il 5 giugno).

Tabellone playoff NBA, la Eastern Conference Play-In Chicago Bulls (9)-Miami Heat (10) 90-109 Orlando Magic (7)-Atlanta Hawks (8) 120-95 Atlanta Hawks-Miami Heat vale l’ultimo posto per i playoff

Primo turno Cleveland Cavaliers (1)-vincente Atlanta Hawks-Miami Heat Indiana Pacers (4)-Milwaukee Bucks (5) Boston Celtics (2)-Orlando Magic (7) New York Knicks (3)-Detroit Pistons (6)

Tabellone playoff NBA, la Western Conference Play-In Sacramento Kings (9)-Dallas Maverikcs (10) 106-120 Golden State Warriors (7)-Memphis Grizzlies (8) 121-116 Dallas Mavericks-Memphis Grizzlies per l’ultimo posto ai playoff

Primo turno Oklahoma City Thunder (1) VS vincente Dallas Mavericks-Memphis Grizzlies Denver Nuggets (4)-Los Angeles Clippers (5) Houston Rockets (2)-Golden State Warriors (7) Los Angeles Lakers (3)-Minnesota Timberwolves (6)

Exposed Torino Foto Festival, “Sguardo privilegiato sulla realt”

Torino, 17 apr. (askanews) – Un festival di fotografia diffuso che dialoga con tante forme di arte diverse e coinvolge le principali istituzioni culturali della citt. Si aperta a Torino la seconda edizione di Exposed Foto Festival, che fino al 2 giugno propone mostre ed eventi in diversi luoghi e spazi urbani. Salvatore Vitale, che insieme a Menno Liauw direttore artistico di Exposed, ha racontato ad askanews l’idea di fotografia che alla base dell’evento, quest’anno intitolato “Beneath the Surface”, sotto la superficie.

Fitch rivede le previsioni di crescita globale

Fitch Ratings ha annunciato una riduzione delle sue previsioni riguardanti la crescita economica globale, a causa della grave escalation delle tensioni nella guerra commerciale internazionale. Nel suo aggiornamento trimestrale del Global Economic Outlook, l’agenzia ha abbassato le stime di crescita mondiale per il 2025 di 0,4 punti percentuali, e per quanto riguarda Cina e Stati Uniti, il taglio è stato di 0,5 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti di marzo.

Secondo le nuove stime, la crescita globale nel 2023 è attesa a scendere sotto il 2%, rappresentando il livello più basso dal 2009, escludendo il periodo della pandemia. Negli Stati Uniti, si prevede che la crescita annuale per il 2025 si attesti all’1,2%, con un rallentamento progressivo durante l’anno, fino a toccare lo 0,4% nel quarto trimestre. Per quanto riguarda la Cina, si stima un ulteriore calo della crescita, al di sotto del 4% sia quest’anno che nel 2024, mentre l’Eurozona continuerà a oscillare ben al di sotto dell’1%.

L’agenzia ha evidenziato che gli aumenti dei dazi doganali statunitensi, imposti durante il “Giorno della Liberazione”, hanno superato le aspettative e innescato una serie di ritorsioni tra Cina e Stati Uniti, facendo sì che le aliquote tariffarie bilaterali superassero il 100%. Attualmente, l’aliquota tariffaria effettiva media degli Stati Uniti è salita al 23%, un massimo dal 1909, e significativamente sopra la previsione di marzo del 18%. Fitch prevede che l’aliquota rimarrà sopra il 100% per un certo periodo, per poi scendere al 60% l’anno prossimo. Per quanto riguarda gli altri partner commerciali, si stima un’aliquota media del 15%.

La continua escalation delle tariffe avrà un impatto significativo sui flussi commerciali tra Stati Uniti e Cina, limitando le possibilità di sostituzione o deviazione delle importazioni nel breve termine e creando una forte contrazione dell’offerta negli Stati Uniti. Di conseguenza, Fitch ha rivisto le sue previsioni di inflazione al rialzo oltre il 4%, il che implica una stagnazione dei salari reali.

Nonostante le prospettive di crescita più cupe per gli Stati Uniti, Fitch prevede che la Federal Reserve non attuerà tagli ai tassi d’interesse fino al quarto trimestre del 2025. Il recente indebolimento del dollaro americano ha consentito una maggiore flessibilità per le altre banche centrali, e si prevedono quindi significativi tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea e dei mercati emergenti. La diminuzione dei prezzi delle materie prime contribuirà ulteriormente a una rapida espansione dell’allentamento monetario al di fuori degli Stati Uniti, in un contesto di rallentamento economico globale.

18 aprile, De Gasperi: “Sconfitti i socialcomunisti, non saranno sconfitti i lavoratori”

[…] Sui risultati della votazione, l’on. De Gasperi, pur rinunciando di far calcoli di probabilità, ha detto: 

«Tuttavia posso affermare che dovunque mi è stato detto che le nostre liste avrebbero superato la votazione del due giugno e questo sopratutto alle spese delle Estreme» 

Alla domanda se la scontitta del comunisti significherà la sconfitta delle classi lavoratrici, il leader della Democrazia Cristiana ha così risposto: 

«Se i socialcomunisti usciranno sconfitti da questo cimento, non saranno, però, sconfitti i lavoratori che nelle loro organizzazioni sindacali e nei partiti democratici rappresentati al Governo avranno la migliore garanzia della difesa del loro interessi. La nostra vittoria non sarà il trionfo della reazione come si vorrebbe far credere, ma la vittoria di un regime che, garantendo a tutti la libertà politica, si muoverà con passo sempre più spedito, mano a mano che aumenteranno le nostre risorse finanziarie, verso lo stabilimento di condizioni sempre più rispondenti alla giustizia sociale».

Dopo aver rievato che il complicato sistema e il numero delle candidature contrapposte rendono, per quanto riguarda il Senato, difficoltosi i risultati chiarificatori, l’on. Alcide De Gasperi, richiesto circa un probabile ritorno al tripartito ha dichiarato:

«Penso di no. La vittoria dopo una lotta discriminante non può essere che la vittoria di una direttiva prevalente, quindi di una maggioranza capace di compiere la ricostruzione secondo i principi che i risultati del voto fisseranno. Questa è l’essenza del regime democratico.

Non è supponibile, quindi, che la formula di governo possa essere quella di rappresentare proporzionalmente tutti i partiti. Essa deve essere una formula di azione, che, avendo per fondamento i concetti della democrazia e della libertà, consenta una visione organica aderente dei problemi sociali e del rapporti internazionali».

E ha concluso dicendo che «rinunciare alla chiarificazione che si otterrà col voto del 18 aprile, significherebbe fare un passo indietro e ritardare l’attuazione del regime democratico parlamentare».

Fonte. Il Popolo – 17 aprile 1948

Titolo: Libertà e totalitarismo / Questo è il dilemma.

Dibattito | Riflessioni sulla guerra e le paure degli Europei

Affronto il seguente appunto divagando anche su questioni serie, tenendo tuttavia in evidenza alcuni valori e principi che mi hanno sempre accompagnato. Non posso esimermi dall’accennare a quelli di matrice cristiana, come la triade francese: “Libertà, Eguaglianza, Fraternità”. Ma soprattutto, va sottolineato il rispetto per i diritti dell’uomo e per la pace, di cui essi hanno bisogno per svilupparsi e sopravvivere. Non mi confondo con il pacifismo di Conte, di cui mi sono sempre tenuto a distanza, ma devo riconoscere che condivido con lui il nocciolo della questione quando afferma che è pura “follia voler dilapidare 800 miliardi in armi”! O, molto peggio, per rimpinguare le casse dei produttori di armi statunitensi, dato che, tra le prime 10 imprese mondiali di industria bellica, ben 7 sono statunitensi.

Il sentire comune degli italiani

Se le mie provocazioni hanno un minimo di buon senso, devo aggiungere che al di là delle superate e polemiche distinzioni storiche tra destra e sinistra, esse condividono con il 94% degli italiani il disaccordo sull’armamento e sull’invio di truppe in Ucraina; con l’87% la contrarietà a finanziare l’acquisto di armi; e con il 60% di chi chiede una “negoziazione diplomatica”. Solo l’8,3% desidera il supporto militare europeo. (Sondaggio Euromedia Research per La Stampa)

Domanda: crediamo davvero che Putin, o il futuro presidente russo, abbiano sul serio l’intenzione di invadere, dopo la Crimea e l’Ucraina, anche la Polonia, la Finlandia e la Svezia, che recentemente sono entrati nella NATO? Per non parlare della Moldavia e della Georgia?

Se è corretto considerare le manie di espansione imperiali di Putin, potrebbe sembrare che ci si sbagli poco se non si metta nel conto anche la Puglia. Pur essendo del tutto sconosciuta la lingua degli zar, Putin potrebbe invadere e appropriarsi di questa Regione, così come della chiesa russa di Bari, edificata nel 1913 con la partecipazione e un lascito dello zar Nicola II, pellegrino devoto di quel Santo venerato in Russia.

L’ingiustificato investimento in armi

Perché ho tergiversato su faccende serie? Nonostante abbia condiviso il mandato d’arresto nei confronti di Putin da parte della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra, non giustifico l’investimento europeo di 800 milioni di euro in armi per difenderci da una prevista invasione. Lo considero uno spreco di denaro, alimentato da paure e da interessi delle industrie belliche, in primis quelle statunitensi.

A chi giova questo investimento? La domanda che resta è: quali sono le realistiche possibilità che noi italiani, assieme agli altri paesi europei, dobbiamo farci carico di questa temuta invasione russa? È ragionevole affermare che l’invasione è certa e che dobbiamo correre ai ripari al più presto? Dobbiamo armarci immediatamente, soprattutto perché gli Stati Uniti, con l’attuale presidente, stanno abbandonando una Europa che considerano “parassita”?

Andiamo avanti, consapevoli che Trump è cominciato ad essere criticato anche da chi lo ha votato, tralasciando le decisioni del presidente che tra due o tre anni lo sostituirà. Spero solo che i cattolici statunitensi non votino nuovamente per un sosia di Trump con la stessa disponibilità e partecipazione che hanno mostrato in passato.

Sembra che l’irrazionale convincimento, molto presente nella destra italiana, sia quello secondo cui l’Italia, unitamente a paesi europei disuniti, debba armarsi e difendersi urgentemente, in quanto l’invasione è certa e sicura.

Verso una nuova cultura di pace

Ho gironzolato su questioni serie, lasciando agli studiosi di geopolitica il compito di tracciare la direzione che prenderà la Russia neoimperialista di Putin nei prossimi anni. Dobbiamo anche considerare l’andamento della guerra dei dazi e i mutamenti nei mercati globali, influenzati da un nuovo capitalismo digitale, che ha bisogno di pace e buoni rapporti internazionali per prosperare.

Rimango scettico riguardo al tanto decantato pericolo di invasione russa e sugli armamenti urgenti necessari per difenderci. Per non parlare di quei pochi giovani che, in Italia, saranno destinati invece a indossare tute mimetiche e a difendere zone come il Grappa e il Piave. Scommetto di più sulla pace, che deve essere sostenuta dalla lungimirante previsione di Bergoglio nella “Fratelli Tutti”. In questo contesto, è fondamentale affrontare i veri pericoli già iniziati: il cambiamento climatico, la crisi idrica, l’influenza delle intelligenze artificiali, e le immigrazioni inarrestabili, non solo quelle africane. È anche cruciale considerare la crisi della democrazia rappresentativa e partecipata, una volta superato il vecchio partito di massa e certi valori.

Palestina, l’assenza di una leadership autorevole e riconosciuta

Non si vede alcuno spiraglio di pace, in Palestina. Né a Gaza, né in Cisgiordania. La ripresa dei bombardamenti sulla Striscia, dopo la pausa durata due mesi in virtù di una tregua articolata in tre fasi che tutti avevano fin da subito compreso sarebbe caduta al termine della prima, e così è stato, ha segnalato la decisione del governo Netanyahu di “utilizzare” sino in fondo il momentum per sradicare non solo Hamas bensì quanti più palestinesi possibile dalla loro terra in riva al mare. 

L’oscena idea dell’osceno presidente americano, fare di Gaza un enorme resort turistico deportando i suoi abitanti in Egitto e altrove, in realtà offre l’occasione al suo degno compare israeliano per osare di più, in linea con l’estremismo attivo presso la sua maggioranza parlamentare. Limitare gli spazi, rendere la vita impossibile, anche attraverso il blocco delle derrate alimentari e la sua inevitabile conseguenza, la fame: la gente alla fine se ne andrà. Questo il cinico calcolo che secondo taluni ormai è alla base dei ragionamenti che guidano le scelte dell’esecutivo di Tel Aviv, non condivise persino da diversi ufficiali e semplici soldati delle forze armate.

La medesima volontà di annessione è ormai ben evidente pure in Cisgiordania. Dove ormai non c’è più solo l’azione violenta di coloni sempre più radicali, spalleggiati dall’IDF, tesa a requisire sempre maggior territorio ai danni dei palestinesi ivi residenti. Con l’operazione Muro di Ferro il governo israeliano di fatto dichiara esplicitamente – anche qui, cogliendo il momentum – non solo quello che era già chiaro da anni (ovvero il totale rinnegamento degli ormai antichi Accordi di Oslo e con essi dell’idea che la restituzione di quelle terre ai palestinesi comportasse finalmente la pace in tutta la martoriata regione) ma pure che, al contrario, gli insediamenti dei coloni – quelli già presenti e quelli in via di costituzione – dovranno nel tempo divenire territorio israeliano a tutti gli effetti. Spingendo i locali a cercarsi qualche altro posto, fuori dalla loro terra-madre.

In tutto questo, gli ostaggi ancora prigionieri di Hamas restano sullo sfondo: soggetti di una permanente minaccia ma in realtà – come ben hanno ormai inteso i loro disperati familiari – non più (se mai lo sono stati) una priorità per il loro governo.

Ora, in una simile drammatica situazione immaginare che il popolo palestinese, a Gaza come in Cisgiordania, patisca, fra bombardamenti e fame, l’attentato definitivo alla sua esistenza senza reagire è palesemente irrealistico. In una condizione del genere uomini, donne, giovani, anziani, bambini stanno solo covando odio. Odio e disperazione. Un mix esplosivo che potrebbe preludere a qualcosa di ancora più tragico di quanto si sia visto sino ad ora.

Il punto è che Israele non vuole la pace. E soprattutto non vuole i due stati. E l’altro punto è però che i palestinesi non hanno una rappresentanza unitaria autorevole in grado di trattare con gli avversari attraverso la mediazione di altri paesi, arabi e occidentali. E questo è oggettivamente un problema enorme.

Oggi i palestinesi sono malamente rappresentati da due distinti gruppi. Da un lato c’è Hamas, una formazione terroristica, autrice dell’orrenda mattanza del 7 ottobre, che non prevede alcun accordo con Israele, bensì solo la sua distruzione. Hamas governa Gaza dal 2006 e lo fa – come si è visto – nell’esclusivo suo proprio interesse e non certo di quello del popolo che pretende di rappresentare. Dall’altro lato c’è l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) guidata da Al Fatah a Ramallah in Cisgiordania. Un’organizzazione in larga parte screditata, corrotta e ormai bolsa guidata dall’ottuagenario Mahmoud Abbas, detto Abu Mazen. Sempre più debole e incapace di proteggere i propri cittadini dalla violenza dei coloni e dalle numerose incursioni sul territorio effettuate dall’esercito israeliano.

Non avendo così un proprio autorevole e riconosciuto rappresentante i palestinesi sono ancor più deboli di quanto già sarebbero se lo avessero. Un gruppo di terroristi a Gaza, un gruppo di politicanti a Ramallah. Per affrontare uno Stato come quello israeliano, a maggior ragione se guidato da un governo come l’attuale, e per trovare un sostegno o quanto meno un qualche punto d’appoggio internazionale, la società civile palestinese deve riuscire a promuovere una nuova leadership politica che di essa sia espressione, in grado di acquistare legittimità e consenso pure a livello globale. Anche di questa assenza si nutre la tragedia di quel popolo.

Oro ancora da record, l’oncia supera i 3.300 dollari

Roma, 16 apr. (askanews) – Oro ancora da record. La rinnovata tensione e volatilità sui mercati azionari, collegata ai dazi commerciali e alle ultime dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, vedono una nuova ondata di acquisti sul metallo prezioso e bene rifugio per eccellenza, con l’oncia che supera per la prima volta quota 3.300 dollari. In serata l’oncia ha toccato quota 3.352, con un rialzo che sfiora il 3,50%.

Il presidente della Fed ha avvertito che i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump rischiano di causare più inflazione meno crescita economica, complicando il quadro operativo per la politica monetaria.

Fed, Powell: continueremo fornire dollari alla Bce e altre BC

Roma, 16 apr. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell ha assicurato che la banca centrale degli Stati Uniti continuerà a garantire l’approvvigionamento di dollari alla Bce e ad altre quattro grandi banche centrali nel mondo, con cui ha accordi di swap valutari.

“Sì assolutamente”, ha detto rispondendo ad una domanda sul tema durante un evento all’Economic Club di Chicago. “Abbiamo linee di swap con cinque grandi banche centrali, verso le giurisdizioni dove ci stanno grandi mercati di finanziamento in dollari”.

“Per esempio in Europa e Asia acquistano asset garantiti da dollari e noi supportiamo: vogliamo assicurare che i dollari siano disponibili quando necessario – ha detto Powell -. Prestiamo alle banche centrali in dollari a supporto dei mercati di finanziamento del dollaro e continueremo a farlo. È importante anche per il ruolo del dollaro quale valuta di riserva globale”. (fonte immagine: The Economic Club of Chicago).

Le due storiche automotrici Aln 668 rigenerate in chiave green

Fabriano, 16 apr. (askanews) – Turismo ferroviario unito a una mobilit sempre pi sostenibile: continua il progetto del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, attraverso la Fondazione FS e in collaborazione con Greenture, societ del gruppo Snam, e Hitachi Rail, di valorizzazione in chiave green del materiale rotabile. Presso la Sala Convegni della stazione ferroviaria di Fabriano, si tenuta la presentazione del completamento degli interventi di rigenerazione di una coppia di automotrici AL n668, la cui alimentazione stata trasformata da diesel a BioGNL. Il viaggio inaugurale dei due convogli iniziato alle 9.40 da Ancona e, dopo la presentazione, proseguito, in occasione del 130esimo anniversario della linea “Subappennina Italica”, sulla storica ferrovia per Pergola. Ad illustrare il progetto il direttore generale di Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa: “Il convoglio che ha viaggiato quest’oggi stato completamente rigenerato, riportato in questo caso all’aspetto originario, ma soprattutto tenendo l’impianto originale, quindi impattando poco a livello economico, stato convertito a una nuova alimentazione, a biometano. stato come ridar vita a un prodotto presente che esprime la nostra ingegneria ferroviaria”.

La possibilit di utilizzare l’alimentazione a BioGNL permetter di ridurre in media le emissioni di CO2 dell’80%, e in alcuni casi addirittura di ottenere risultati “carbon negative”. Ce ne ha parlato meglio Emanuele Ges di Greenture: “Oggi l’uso del BioGNL ha permesso a questo treno di viaggiare essenzialmente a zero emissioni. Si tratta di un risultato fondamentale per l’ambiente, per le regioni, per i territori e per i cittadini”.

entrato nei dettagli dell’intervento di trasformazione Giovanni Bifulco, direttore tecnico dei progetti di Fondazione FS per Hitachi Rail: “Abbiamo sposato questo progetto unendo la nostra competenza sistemistica e ferroviaria con le competenze di altre societ italiane specializzate, la Ecomotive Solution specializzata nella trasformazione dei motori, dell’HVM specializzata nella criogenia e quindi nella produzione dei serbatoi criogenici e della SNAM che ci ha supportato per tutte le attivit di distribuzione e di interfaccia con le istituzioni e con i vigili del fuoco per quanto riguarda la sicurezza del trasporto”.

Treni storici, ma al passo con i tempi in un mondo che mira sempre pi al green e al sostenibile.

Fed, Powell: dazi porteranno più inflazione e meno crescita

Roma, 16 apr. (askanews) – “E’ altamente probabile” che i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump “generino quantomeno un aumento temporaneo dell’inflazione”, i cui effetti “potrebbero essere anche più persistenti”. Lo ha dichiarato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, durante un evento all’Economic Club di Chicago.

Le ricadute per la per la politica monetaria di dazi e cambiamenti di linea sull’immigrazione “restano altamente incerte. Il livello dei dazi annunciati finora è più rilevante di quanto anticipato e lo stesso dovrebbe valere per i loro effetti economici – ha osservato – che includono inflazione più alta e crescita più bassa”.

“Dovremmo farci una migliore idea delle implicazioni per l’economia e per la nostra politica monetaria” con il passare del tempo. Ed evitare che il rialzo dell’inflazione risulti persistente dipenderà anche “dal mantenimento delle aspettative di inflazione”, ha detto Powell.

“In questa fase – ha concluso – (alla Fed) siamo ben piazzati per aspettare maggiore chiarezza prima di prendere in considerazione qualunque aggiustamento alla nostra linea”.

Sistemi di invasi sul fiume Paglia, al via il dibattito pubblico

Roma, 16 apr. (askanews) – Al via il dibattito pubblico per mettere in sicurezza il fiume Paglia, principale affluente del Tevere, che attraversa Toscana, Lazio e Umbria. Si vogliono ridurre le portate di piena e i danni economici connessi agli eventi estremi ed anche incrementare la disponibilit di acqua nei periodi di siccit, contribuendo cos anche alla resilienza delle colture agricole e alla tutela dell’ecosistema fluviale.

Motore dell’iniziativa, che di salvaguardia e non solo, l’Autorit di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Il segretario generale Marco Casini spiega: “Le alternative progettuali sono diverse, ci sono 7 vasche di laminazione ed una diga ed il dibattito pubblico servir proprio a capire quale sia la soluzione migliore da portare avanti. In relazione a questo deriveranno anche i tempi. Se ci saranno pi opere da realizzare pi lunghi saranno i tempi. Certamente la parte delle autorizzazioni e dei finanziamenti avr la sua importanza ed il suo peso. Noi per febbraio 2026 concluderemo la prima fase della progettazione, a valle della quale potremmo iniziare quella di livello successivo che porter poi alla realizzazione delle opere, secondo lotti dalla pi immediata sino all’ultima”.

Prevenire il rischio idraulico e gestire in modo integrato le risorse idriche. Come fare? E quanto sar importante per il territorio?

Manuela Rinaldi, assessore ai lavori pubblici Regione Lazio, risponde: “Importante perch, soprattutto per la nostra Capitale. Perch la messa in sicurezza del fiume Paglia e dei sistemi di invaso, con queste proposte progettuali dell’Autorit di bacino che saranno presentate con il Dibattito pubblico, sono necessarie per salvaguardare la parte nord della provincia di Viterbo fino ad arrivare al fiume Tevere. Il Paglia uno dei fiumi che a carattere torrentizio con pi portata d’acqua nel Tevere”.

Le esondazioni del fiume Paglia sono sempre pi frequenti, ci sono state nel 2010 e nel 2012. L’erosione delle sponde; le poche aree naturali di laminazione; la scarsa permeabilit del suolo; ed un regime fluviale tipicamente torrentizio, fanno il resto.

Il segretario generale Casini aggiunge: “Il clima oggi ci espone a fenomeni estremi sempre pi frequenti. Ormai i dati che abbiamo ci danno la certezza del fatto che ogni anno si alternano periodi di carenza d’acqua, di grande siccit, ad altri in cui tutta insieme l’acqua viene gi in poche ore, in pochi giorni. In questi casi un fiume come il Paglia ha gi dimostrato di poter andare facilmente in piena e quindi creare danni all’area fino al Tevere. L’importanza di quest’opera deriva anche dal fatto che la pressione climatica oggi tale che fenomeni ed episodi come quelli che sono gi avvenuti possono ripetersi con frequenze sempre pi importanti e sempre pi rapide”.

RomaEuropa Festival 40, Grifasi: “Vogliamo lasciare un’utopia reale”

Roma, 16 apr. (askanews) – stato presentato a Villa Medici, qui dove tutto cominciato come un’utopia culturale che pu cambiare in meglio il mondo, il programma della quarantesima edizione del RomaEuropa Festival (REF40), che si terr dal 4 settembre al 16 novembre 2025 e che ancora una volta supera i confini tra musica, danza, teatro e arti digitali.

Tra gli ospiti intervenuti, oltre al padrone di casa, il direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Sam Stourdz, il presidente della Fondazione Romaeuropa, Guido Fabiani, l’assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, l’Ambasciatrice lituana in Italia, Dalia Kreiviene e il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri:

“Era importante esserci e partecipare e sostenere il Festival come facciamo sempre con convinzione insieme a tutti gli altri partner, la Regione Lazio e agli altri soggetti”, ha dichiarato il sindaco nel corso del suo intervento.

Il 4 settembre grande inaugurazione nel segno del dialogo culturale tra Italia e Spagna con il Ballet Nacional de Espana al Teatro dell’Opera (alla prima collaborazione con il coreografo Marcos Morau in “Afanador”, corealizzato con il Teatro dell’Opera di Roma e presentato in prima nazionale con il supporto dell’Ambasciata di Spagna, dell’Istituto Cervantes e di Banca Ifis); molto attese in prima nazionale all’Auditorium della Conciliazione la Dresden Frankfurt Dance Company (in due spettacoli, “Civil Society: Undertainmant”, commissionato dal RomaEuropa Festival a William Fortsythe e “Lisa”, firmata da Ioannis Mandafounis) e il Ballet National de Marseille al Teatro Argentina (che torna con (La)Horde per presentare “Chronicles”, estratti da Room with a view e Age of Content).

Il direttore artistico del festival, Fabrizio Grifasi:

“110 progetti, 250 serate di rappresentazione, 700 artisti, 16 Paesi, Roma Europa ancora una volta accoglie il mondo con le radici saldamente a Roma e in Italia. un appuntamento importante che festeggiamo con tanti artisti alcuni dei quali hanno fatto la storia del festival e altri, come da nostra tradizione, arrivano per la prima volta. Inauguriamo al Teatro dell’Opera con il Balletto nazionale di Spagna e con Marcos Morau”, ha spiegato il direttore artistico del Festival Roma Europa, Fabrizio Grifasi.

“Un’utopia reale, questo il segno che vogliamo lasciare”, ha aggiunto. Attese inoltre icone della musica internazionale come Laurie Anderson, Stefano Bollani con Alessandro Baricco, Ryoji Ikeda e Blixa Bargeld.

Chiude il 40esimo RomaEuropa festival nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium parco della musica di Roma (grazie alla collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) il duo austriaco Kruder e Dorfmeister (che celebra i 30 anni di carriera con il live del disco culto dell’elettronica anni Novanta).

Tra gli attesi ritorni al Ref, il coreografo greco Christos Papadopoulos, il regista e drammaturgo Mohamed El Khatib, Akram Khan, Milo Rau, Caroline Guiela Nguyen; attenzione anche alla scena italiana con i Motus, Fabiana Iacozzilli, Gabriele Paoloc e Federica Rosellini.

Made in Italy: qualit e sicurezza con Rete Zooprofilattici

Roma, 16 apr. – Made in Italy. Un’espressione che richiama immediatamente l’eccellenza. Non solo nella moda, nel design o nell’automotive, ma soprattutto in un settore che il cuore pulsante dell’economia italiana: l’agroalimentare. Gusto, tradizione, bellezza, certo. Ma anche – e soprattutto – qualit e sicurezza.

Un settore che nel 2024 ha toccato numeri impressionanti. La filiera vale 523 miliardi di euro. Il solo fatturato del comparto agroalimentare ha superato i 260 miliardi e conta 1,2 milioni di imprese, quasi 3,5 milioni di lavoratori e genera 74 miliardi di euro di valore aggiunto. Nel 2024 la vendita all’estero di prodotti agroalimentari made in Italy ha raggiunto la cifra record di circa 70 miliardi. Un successo di tale portata non sarebbe stato possibile senza la cultura della prevenzione, il rigore scientifico e un sistema di controlli tra i pi avanzati al mondo. Alla sicurezza alimentare e al Made in Italy, in occasione della giornata nazionale, Il ministero della Salute ha dedicato il convegno “Strategie e programmi di sviluppo in sinergia tra pubblico e privato nell’ambito della filiera agroalimentare e dell’export. Proteggere la filiera, promuovere l’eccellenza”.

“Oggi, quando parliamo di Made in Italy riferito al nostro patrimonio agroalimentare, pensiamo a prodotti tipici, di qualit, sani – ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci in apertura del convegno. Prodotti che sono parte integrante della nostra dieta mediterranea, che un modello alimentare salutare per eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Ma pensiamo anche a prodotti ‘sicuri’. Ecco, garantire la sicurezza uno dei compiti del Ministero della Salute attraverso un consolidato sistema di controlli: anche in questo modo si contribuisce a valorizzare le nostre eccellenze e proteggere la filiera”.

Un incontro che ha visto il coinvolgimento di istituzioni, esperti e imprese per ribadire un principio fondamentale: la promozione dell’agroalimentare italiano passa prima di tutto dalla sua tutela, attraverso una rete silenziosa ma capillare in grado di rendere il Made in Italy non solo eccellente, ma anche affidabile: Ministero della Salute, Asl, Regioni, ISS, Nas e la Rete degli Istituti Zooprofilattici Italiani, “una vera eccellenza italiana – ha sottolineato ancora il Ministro Schillaci -, composta da professionisti che anche oggi voglio ringraziare per il lavoro quotidiano che svolgono a beneficio della salute dei cittadini”.

“La Rete degli IZS un anello forte della catena – ha affermato Giorgio Varisco, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER). Grazie all’attivit del Ministero della Salute e degli Assessorati Regionali (agricoltura e sanit) riesce a garantire al sistema Paese una rete di controlli che unica a livello europeo e, probabilmente, anche a livello mondiale. Oggi, garantire il Made in Italy significa poter contare su delle strutture di controllo e di ricerca che permettono al Made in Italy di contraddistinguersi nel panorama italiano e internazionale”.

Con 10 sedi centrali, 90 sezioni territoriali, oltre 4mila collaboratori specializzati e qualificati e circa 25 milioni di analisi di laboratorio l’anno, la Rete rappresenta un importante strumento operativo per assicurare la sicurezza della filiera agroalimentare e dei prodotti italiani, monitorando la salubrit degli alimenti e dell’ambiente, la salute ed il benessere animale e l’antimicrobico resistenza (AMR), tutelando, dunque, anche la salute umana.

“I 10 IZS sono i pilastri del Ministero della Salute, i suoi 10 bracci operativi. Oggi sono chiamati a un compito epocale: quello di One Health, di mettere insieme tutti quegli ambiti che determinano la qualit dell’alimento e la sua sicurezza, non in termini di security ma di safety, cio di salute. Noi siamo figli di ci che mettiamo in bocca”, ha detto Francesca Di Gaudio, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZSSi)

Durante il convegno, emersa con forza l’esigenza di rafforzare la rete, anche di fronte alle nuove sfide: cambiamenti climatici, globalizzazione dei mercati, incremento delle frodi alimentari. “Siamo particolarmente orgogliosi del ruolo che le Istituzioni ci riconoscono: dopo la modifica del Titolo V della Costituzione siamo rimasti le braccia operative del Ministero della Salute. La Rete rappresenta la prima linea della sicurezza alimentare. Una delle caratteristiche – forse – pi importanti in auge in questo periodo proprio quella della valutazione del fenomeno dell’antibiotico resistenza, che rappresenta un’emergenza nella quale ci siamo trovati e, come per tutte le cose italiane, mentre in condotta siamo relativamente calmi, in emergenza diventiamo inarrestabili”, ha sottolineato Stefano Palomba, Commissario Straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (IZSLT).

Al centro del dibattito anche un principio sempre pi imprescindibile: la salute unica, quella che unisce uomo, animale e ambiente. La filiera agroalimentare, per sua natura, incarna in pieno il paradigma One Health.

“Svolgiamo questo compito ormai da decenni – ha aggiunto Nicola D’Alterio, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM). Un’organizzazione completamente diversa rispetto a quella degli altri paesi, che invece hanno scelto di avere dei laboratori centrali, dove confluiscono tutte le attivit di controllo. Dall’inizio degli anni 2000, subito dopo la crisi della mucca pazza, l’Italia ha deciso di istituire un’anagrafe degli animali che deteniamo all’IZS di Teramo per conto del Ministero della Salute, che aggiorniamo continuamente: ed questa la base di tutti i controlli che si svolgono nel Paese”.

Fonti del governo italiano confermano colloqui Usa-Iran a Roma

Roma, 16 apr. (askanews) – Fonti del governo italiano hanno confermato ad askanews che il secondo round di colloqui tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare iraniano si terrà sabato prossimo a Roma. Il giornalista Barak Ravid di Axios aveva rilanciato oggi su X che il secondo round di colloqui sul nucleare iraniano tra Stati Uniti e Iran “si terrà a Roma dopotutto”, precisando di averlo appreso da tre fonti.

Proprio Axios aveva rivelato lunedì scorso che si sarebbe tenuto a Roma il secondo incontro tra le due delegazioni di Usa e Iran, dopo il primo tenuto a Mascate sabato scorso. Il governo italiano aveva quindi riferito di aver accolto la “richiesta di ospitare nella capitale italiana sabato 19 aprile il secondo round di colloqui”. Poi però Teheran ha fatto sapere che le due delegazioni sarebbero tornate a Mascate.

Dazi, Renzi: Meloni negli Usa fatto epocale? Provincialismo Chigi

Roma, 16 apr. (askanews) – Il viaggio di Giorgia Meloni negli Usa un fatto “normale” e “soltanto in Italia” per “il provincialismo della propaganda di palazzo Chigi – e ahim anche di un dibattito pubblico e mediato – viene presentato come una svolta epocale”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi parlando al termine dell’incontro con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, in Senato. “La presidente del Consiglio Meloni – afferma – la settima leader europea che va alla Casa Bianca, da quanto si insediato Trump. La settima! Prima di lei il francese, l’irlandese, il finlandese Stiamo parlando di una cosa normale”.

Dunque, “speriamo che ci sia un’attenzione per il made in Italy e per le nostre aziende, ma non l’incontro della vita. Viene raccontato cos dalla propaganda dell’influencer Meloni. La verit che se Meloni vuole dare una mano alle nostre imprese, tolga un po di burocrazia – come ha chiesto Confindustria – dia una mano sull’energia, come abbiamo chiesto noi. E soprattutto la smetta con questo atteggiamento di Urso e Salvini di bloccare qualsiasi progetto”.

Mps: domani assemblea su aumento Ops Mediobanca, primo esame per risiko

Siena, 16 apr. (askanews) – Il conto alla rovescia è quasi finito. L’appuntamento è per domattina alle 10 a Siena nella sede di Mps di viale Mazzini quando (in presenza) si riuniranno i soci della banca per votare l’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca. Importante tassello del risiko bancario in atto che potrà ridisegnare l’intero sistema finanziario del nostro Paese, anche (e soprattutto) per la partecipazione che Piazzetta Cuccia detiene in Generali.

Dopo che ieri Banco Bpm, con il suo 5%, e Anima, con il suo 4%, hanno fatto sapere che si esprimeranno a favore dell’aumento, è diventato sempre più numeroso il fronte dei favorevoli, pari a oltre il 50% del capitale. Una solida maggioranza che dovrebbe essere sufficiente a garantire i due terzi dei presenti, necessari per l’approvazione in sede straordinaria. Determinante sarà l’affluenza che, al momento, si ipotizza attorno al 70-75%. A dare l’appoggio all’aumento ci sono i soci pesanti di Mps: la Delfin della famiglia Del Vecchio (9,7%) e il gruppo Caltagirone che, secondo indiscrezioni, è salito oltre il 9% nel capitale della banca senese. Scontato anche il sì del Mef (11,7%). Oltre a questi, hanno espresso voto favorevole: il fondo sovrano norvegese Norges Bank, Pimco, il fondo di Davide Serra Algebris, Enpam, Enasarco ed alcune fondazioni bancarie. Il fronte dei fondi esteri non è compatto alla luce anche delle diverse vedute dei proxy advisor (Iss per il no, Glass Lewis per il sì). Hanno comunicato che voteranno contro: State Board of Administration Florida, Calvert, NNew York City Comptroller e Cpp Investment.

Una volta che avrà incassato l’ok all’aumento funzionale all’Ops, l’AD di Mps, Luigi Lovaglio, punta a chiudere la scalata su Mediobanca entro luglio. Solo una settimana fa, nonostante le turbolenze dei mercati, ha ribadito che il prezzo offerto è equo. L’offerta pubblica di scambio, annunciata a sorpresa all’alba del 24 gennaio, offre per ciascuna azione Mediobanca portata in adesione un corrispettivo pari a 2,3 azioni Mps di nuova emissione. Obiettivo dell’Ops, da subito considerata ostile e distruttiva di valore da parte di Piazzetta Cuccia, è quello di creare un nuovo campione bancario italiano attraverso l’unione di due tra i marchi più distintivi del mercato dei servizi finanziari: Mps per il retail e commercial banking e Mediobanca per il wealth management, corporate & investment banking e consumer finance. Un’operazione innovativa, aveva in passato sottolineato Lovaglio, “ma a volte bisogna pensare in grande, guardando al futuro, perchè chi rimane fermo non crea valore”.

L’operazione Mps-Mediobanca, se si concludesse con un successo, potrebbe essere prodromica a un’alleanza allargata anche a Banco Bpm, nel caso in cui l’Ops di UniCredit non andasse in porto. Un polo certamente visto di buon occhio dal governo.

Dopo l’assemblea di Siena, l’altro appuntamento clou sarà a Trieste il 24 aprile quando si riunirà l’assemblea di Generali chiamata a rinnovare il cda. Alla lista di maggioranza di Mediobanca, che ricandida il tandem Sironi-Donnet, si contrapporranno le liste del gruppo Caltagirone e dei fondi. Occhi puntati sul voto di UniCredit, titolare di oltre il 5% del capitale. Un investimento puramente finanziario, ha sempre assicurato il Ceo, Andrea Orcel, ma che sarà ago della bilancia nella partita del Leone.

Giudice Usa accusa funzionari dell’amministrazione Trump di oltraggio alla corte

Roma, 16 apr. (askanews) – Un giudice federale, James E. Boasberg, ha annunciato oggi l’avvio di un procedimento per stabilire se condannare funzionari dell’amministrazione Trump per oltraggio alla corte per aver violato l’ordine di non espellere i migranti venezuelani dal Paese ai sensi dell’Alien Enemies Act (Legge sui nemici stranieri) in vigore in tempo di guerra.

Secondo quanto riportato dai media Usa, Boasberg ha affermato che le azioni dell’amministrazione Trump del 15 marzo scorso, con i voli di espulsione in corso nonostante il suo ordine contrario, “dimostrano un deliberato disprezzo per il suo ordine, sufficiente per concludere che sussiste una causa probabile per dichiarare il governo colpevole di oltraggio alla corte”. Nella sua sentenza, il giudice ha aggiunto: “La Corte non giunge a tale conclusione con leggerezza o in modo avventato; anzi, ha dato agli imputati ampia opportunità di rettificare o spiegare le proprie azioni. Nessuna delle loro risposte è stata soddisfacente”.

Come ricorda il Washington Post, Boasberg ha sollecitato per settimane risposte dal dipartimento di Giustizia, per capire perché l’amministrazione avesse trasferito oltre 130 venezuelani in una mega-prigione salvadoregna senza un giusto processo, dopo aver ordinato all’amministrazione di non farlo e aver affermato che tutti gli aerei già decollati avrebbero dovuto rientrare negli Stati uniti.

Renzi: industria in crisi, ma Meloni preferisce chiacchierare

Roma, 16 apr. (askanews) – “C’ una crisi della nostra industria a cui il governo sembra non interessarsi. Oggi abbiamo visto Confindustria, abbiamo un elenco di richieste al governo: la prima recuperare i 5,5 miliardi di ‘industria 4.0’. Cose concrete da fare ci sono, solo che la Meloni preferisce chiacchierare anzich governare”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi al termine dell’incontro con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Protezione civile: allerta rossa in Piemonte, arancione i 4 regioni

Milano, 16 apr. (askanews) – La saccatura atlantica già presente sul Mediterraneo occidentale, in lento movimento verso est, tenderà a formare un minimo sul Mar Ligure determinando un’estensione della fenomenologia a gran parte del Paese, con precipitazioni in estensione al Nord-Est e forti venti al Centro-Nord. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, giovedì 17 aprile, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia e Liguria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Previsti anche venti da forti a burrasca, dai quadranti orientali su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Trento e Veneto, e dai quadranti meridionali su Liguria, Toscana ed Umbria. Possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 17 aprile, allerta rossa per rischio idrogeologico su settori del Piemonte; allerta meteo-idro arancione su Valle d’Aosta e settori di Piemonte, Lombardia e Sardegna; allerta gialla su Lazio, Provincia Autonoma di Trento e settori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Sardegna.

Bce, tra dazi e supereuro domani atteso nuovo taglio ai tassi

Roma, 16 apr. (askanews) – La conferma del rallentamento dell’inflazione media nell’area euro al 2,2% è un ulteriore elemento che spiana la strada ad un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce. Oggi e domani mattina si svolge il Consiglio direttivo monetario. Alle 14 e 15 di domani verranno comunicate le decisioni sui tassi. Poco dopo la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.

L’attesa prevalente è che il peggioramento delle prospettive economiche determinato dai dazi annunciati – e in parte rapidamente sospesi dall’amministrazione Trump negli Usa – combinato ai cali dei prezzi del petrolio e ai rafforzamenti dell’euro, spingano la Bce a un nuovo taglio dei tassi. Il riferimento sui depositi, che resta il tasso guida in questa fase, scenderebbe così al 2,25%.

Una mossa praticamente obbligata, secondo diversi analisti, laddove la precedente riunione si era chiusa apparentemente anche con la possibilità di una pausa sulle riduzioni dei tassi.

Infatti dopo tutto quello che è avvenuto nelle ultime settimane, se la Bce si astenesse dalla mossa attesa dai mercati, rischierebbe di reinnescare tensioni e apprezzamenti dell’euro, che in un quadro di incertezza sulle prospettive delle esportazioni non è lo sviluppo più auspicabile. E oggi i segnali sul nuovo indebolimento della domanda di prestiti delle imprese nel primo trimestre, dall’indagine sul credito bancario della stessa Bce, alimentano i rischi di sviluppi negativi per l’economia.

Lagarde verrà innanzitutto bersagliata di domande su quelle che la Bce ritiene essere le ricadute per le tensioni commerciali con Washington. Non è da escludere che venga anche interpellata su eventuali discussioni con la sua controparte Usa, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. A Breve lo stesso Powell interverrà all’Economic Club di Chicago, un discorso che sarà attentamente seguito dagli operatori. In serata l’euro mantiene una dinamica di rafforzaneto a 1,1371 dollari. (fonte immagine: ECB).

In sala il 29 maggio "L’ultima regina", Jude Law diventa Enrico VIII

Roma, 16 apr. (askanews) – Ambientato nel sedicesimo secolo, nella sanguinosa corte dei Tudor, “L’ultima regina – Firebrand” vede come protagonisti uno straordinario Jude Law (Animali Fantastici, The Nest – L’inganno, The New Pope) e un’inedita Alicia Vikander (The Danish Girl, Ex Machina, La luce sugli oceani), rispettivamente nel ruolo di Enrico VIII e della sua sesta e ultima moglie Katherine Parr.

Il pluripremiato regista brasiliano Karim Ainouz (già vincitore a Cannes della sezione “Un certain regard” con La vita invisibile di Euridice Gusmao nel 2019, e qui al suo primo film in lingua inglese), accende per la prima volta i riflettori su un personaggio poco conosciuto ma chiave nella storia dell’Inghilterra: Katherine Parr, unica tra le mogli di Enrico VIII che sia riuscita, in senso letterale, a mantenere la testa, adottando delle strategie di sopravvivenza rispetto ai comportamenti squilibrati del marito.

Nel cast, oltre a Jude Law e Alicia Vikander, Erin Doherty (The Crown, Chloe), Simon Russell-Beale, Sam Riley (Control, Maleficent) ed Eddie Marsan (Vice, Ray Donovan).

Nell’Inghilterra dei Tudor intrisa di sangue, Katherine Parr, sesta e ultima moglie di Enrico VIII, viene nominata reggente mentre il tiranno sta combattendo oltreoceano. Katherine cerca di fare il possibile per costruire un nuovo futuro basato sulle sue idee protestanti radicali. Tuttavia, quando il re torna, sempre più malato e paranoico, si accanisce proprio contro i radicali, accusando di tradimento l’amica d’infanzia di Katherine e mettendola al rogo. Inorridita e addolorata, ma costretta a negarlo, Katherine si ritrova a lottare per la propria sopravvivenza. La cospirazione si ripercuote nel palazzo. Tutti trattengono il fiato, preoccupati che la regina faccia un passo falso e che Enrico le prenda la testa come ha già fatto in passato.

L’ultima regina – Firebrand di Karim Ainouz, tratto dal romanzo “L’ultima regina” di Elizabeth Fremantle edito in Italia da Mondadori, sarà distribuito al cinema dal 29 maggio da Vertice 360.

Il Papa domani a Regina Coeli per il Giovedì Santo

Città del Vaticano, 16 apr. (askanews) – Domani, nel pomeriggio, Papa Francesco farà visita al carcere di Regina Coeli, per il Giovedì Santo.

Si tratta della seconda visita di Papa Francesco nel carcere romano, non distante dalla Città del Vaticano, dove sempre per la messa in Coena Domini del Giovedì Santo si recò il 29 marzo del 2018. Ma sempre in un carcere romano, quello di Rebibbia, il Papa ha scelto di celebrare il rito della lavanda dei piedi anche l’anno scorso, il 28 marzo 2024, con circa 200 recluse della sezione femminile del penitenziario. La predilezione del pontefice argentino per la condizione dei carcerati, da sempre da lui considerati gli ultimi tra gli ultimi, è stata dimostrata anche da altri incontri con reclusi e dall’aver scelto di aprire, per la prima volta nella storia della Chiesa, una Porta Santa per il Giubileo, sempre a Rebibbia, il 26 dicembre scorso. Quella di domani potrrebbe, quindi, essere la prima uscita del Pontefice dal Vaticano da quando vi ha fatto ritorno dopo i 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, il 23 marzo scorso.

Vela, John Elkann: "Ferrari entra nel mondo della vela"

Roma, 16 apr. (askanews) – “Enzo Ferrari era sempre alla ricerca della prossima sfida, proprio come noi oggi. Ci stiamo preparando a entrare nel mondo della vela: la ricerca delle massime prestazioni in mare ci offrirà nuove opportunità di innovazione in termini di tecnologia, prestazioni e sostenibilità, e siamo certi che le nostre conoscenze ispireranno le nostre future auto da corsa e sportive”. Così John Elkann, presidente della Ferrari, all’assemblea degli azionisti che si è tenuta ad Amsterdam, ha annunciato l’ingresso della casa di Maranello nel mondo della vela.

Calcio, Palladino: "Dobbiamo essere ambiziosi"

Roma, 16 apr. (askanews) – La Fiorentina “vede” le semifinali di Conference League. Si riparte dalla vittoria 2-1 in Slovenia contro il Celje. “Stiamo lavorando con attenzione e intensità – le parole del tecnico viola Raffaele Palladino – Non sarà facile passare il turno, ma la nostra mentalità deve essere ambiziosa. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi. Loro hanno qualità. Domani sarà importante l’approccio come nella partita d’andata. Vogliamo passare il turno”. Fiorentina impegnata nella volata europea in campionato e in Conference: “Le due competizioni sono per noi fondamentali. Sono tutte finali. Mancano poche partite, da disputare tutte con la giusta mentalità. E’ tutto aperto, ce la giocheremo. Per fortuna abbiamo recuperato Gosens e Parisi. Dodò squalificato? Folorunsho si sta adattando bene a quel ruolo. Non è il suo, ma lo sta facendo con grande disponibilità” Sulla cena col presidente Commisso: “Ambiente bellissimo e familiare. Ci vogliamo tutti bene e stiamo bene insieme. Questa è la nostra forza. Commisso ama la Fiorentina. E’ ambizioso, ma non mette mai pressione. Vogliamo regalare a lui grande soddisfazione”. Capitolo Fagioli: “Fagioli sui social è stato molto chiaro. Credo che io non debba aggiungere altro. Ci ho parlato, è un ragazzo intelligente che ha bisogno di supporto. Da parte mia avrà il sostegno e lo difenderò sempre”. L’Europa è raggiungibile dal campionato o dalla vittoria della Conference. “Ragioniamo di partita in partita e vogliamo essere competitivi su entrambe le competizioni. L’ho detto il primo giorno e lo confermo oggi. Non vogliamo trascurare niente, arrivare ad un mese e mezzo dalla fine e giocarci l’accesso all’Europa è bello, ce la vogliamo giocare fino alla fine. La nostra mentalità deve essere ambiziosa. Stesso discorso in Conference: possiamo passare il turno, ma non sarà semplice. E’ un passaggio però fondamentale per noi, dovremo essere concentratissimi”. Cosa lascia la sfida col Parma: Tutte le partite ci danno indicazioni. Noi ora siamo concentrati su domani, abbiamo studiato gli avversari e la gara di andata. Abbiamo fatto un piano gara diverso rispetto all’andata. Dovremo scendere in campo avvelenati, cattivi, saranno tutte finali da qui in fondo. Partite come quella col Parma ci fanno crescere, è ovvio che volevamo i tre punti ma ci sono anche gli avversari in campo. E’ la classica partita che chi la sblocca la vince, ma serve essere equilibrati: nelle ultime 6 partite abbiamo fatto 4 vittorie e due pareggi, la continuità la stiamo ottenendo”. Perché la Fiorentina fa fatica contro le piccole, mentre va benissimo con le grandi: “Con squadre che si chiudono c’è da scardinare le difese, bisogna avere più pazienza, giocare meglio tecnicamente, muovere la palla velocemente e stare attenti alle transizioni degli avversari. Non è semplice. La gara col Parma comunque ci farà crescere”. Kean “sta facendo un grande lavoro, ma ci sono anche gli altri. Sceglierò in base alla sfida di domani, in generale sono felice del reparto offensivo. Domani ci saranno due fra Kean, Gudmundsson e Beltran”.