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domenica, 8 Giugno, 2025
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Referendum, Magi: scelta data dimostra la paura del governo

Roma, 13 mar. (askanews) – “I referendum si terranno l’8 e il 9 giugno e la scelta di questa data da parte del governo dimostra tutta la paura che l’esecutivo ha per il voto perché tra le due possibilità è stata scelta quella più sfavorevole alla partecipazione popolare”. Lo ha detto Riccardo Magi, segretario di +Europa, nel corso di un flash mob del comitato referendario davanti a Palazzo Chigi.

“Noi – ha aggiunto – avevamo richiesto che fosse in abbinamento con il primo turno delle amministrative, il 25 e 26 maggio. La strada è in salita ma noi sapremo difendere il voto degli elettori, anche degli elettori fuori sede perché una notizia positiva c’è ed è un successo parziale rispetto alle nostre richieste. Il voto per i fuori sede da quello che abbiamo letto sarà garantito anche ai lavoratori e non solo agli studenti: è un importante passo in avanti che noi salutiamo”.

“Abbiamo poco più di ottanta giorni – ha detto ancora – per rompere il muro del silenzio. Il prossimo appuntamento è lunedì prossimo quando incontreremo l’amministratore delegato della Rai per cominciare a porre la gravissima questione dell’informazione ai cittadini sul referendum. C’è una situazione di paralisi della Commissione di vigilanza Rai per responsabilità della maggioranza, la commissione deve approvare il regolamento per gli spazi durante la campagna referendaria. Sono tutte cose che non sono tecniche, sono esattamente il modo con cui si neutralizza la volontà popolare e pensare che questo è un governo che vorrebbe talmente esaltarla da fare eleggere direttamente il presidente del consiglio e poi però hanno paura del voto referendario”.

Quanto al ministro Foti, secondo cui la partecipazione dipende dai quesiti e non dalle date, Magi replica che “non so dove il ministro Foti ha vissuto, è anche un politico di lunga esperienza. Storicamente i referendum nel nostro Paese sono stati ‘fottuti’ esattamente con la scelta estiva, al termine dell’anno scolastico quindi quando c’è una maggiore mobilità delle famiglie. Questa è la storia di questo Paese”.

Ciclismo, festival olandese alla Tirreno-Adriatico: esulta Kooij

Roma, 13 mar. (askanews) – Olav Kooij conquista il suo primo successo alla Tirreno Adriatico Crédit Agricole regolando sul traguardo di Trasacco i connazionali Pluimers e Van der Poel e portando il Team Visma | Lease a Bike sul gradino più alto del podio per la prima volta in questa edizione. Il vincitore della tappa di Napoli allo scorso Giro d’Italia era rimasto inizialmente tagliato fuori dai giochi a causa dei ventagli che avevano spezzato il gruppo dopo il Valico della Crocetta. Con lui anche uomini di classifica come Derek Gee, Eddie Dunbar, Simon Yates e, a seguito di una foratura, anche Mikel Landa. Il ricongiungimento avveniva a 14 km dall’arrivo, mentre in testa resistevano gli ultimi superstiti della fuga di giornata, Mirco Maestri e William Blume Levy. I due venivano ripresi a 4 km dall’arrivo da Ben Healy e, all’interno dell’ultimo km, dal gruppo Maglia Azzurra, allungato in vista dello sprint finale. Era Mathieu Van der Poel a lanciare la volata, ma il campione del mondo di Glasgow 2023 non poteva nulla contro la rimonta dei connazionali Pluimers e Kooij, quest’ultimo bravo a trovare il corridoio giusto e ad imporsi in volata.

“Mi piace molto questa corsa e non volevo tornare a casa a mani vuote – le parole del vincitore – quindi la frazione di oggi era una di quelle che ho puntato fin dal primo giorno. Sapevo che la tappa era divisa in due parti e che avrei dovuto soffrire nella prima per poter avere delle chances nel finale. Sulla salita più lunga di giornata la squadra si è messa in testa al gruppo per fare un ritmo che non fosse troppo esigente però mi sono fatto sorprendere nel tratto successivo. Avere dei compagni di squadra adatti a percorsi più pianeggianti come qua alla Tirreno è stato molto utile, mi hanno detto di non andare in panico e che saremmo rientrati, anche se io non sempre ne ero troppo coinvinto. Nel finale volevo ripagare il loro lavoro e ci sono riuscito. Il mio programma di avvicinamento al Giro d’Italia, dove voglio essere protagonista, prevede alcune gare di un giorno e poi un breve periodo di stop”.

TEF25, Ventura (Oice): risposta a sfide ingegnerestiche futuro

Roma, 13 mar. – “Taranto Eco Forum 25 si presenta come una risposta concreta alle sfide ingegneristiche che ci attendono dove la sostenibilit al centro di ogni soluzione. Le sfide, dalla decarbonizzazione alle energie rinnovabili alla bonifica ambientali richiedono tecnologie avanzate che rispettino l’ambiente. L’obiettivo delle nostre societ di ingegneria sviluppare soluzioni pratiche e replicabili che possano essere applicate a livello locale e globale garantendo al contempo un progresso che non comprometta il futuro del nostro pianeta”.

Lo dichiara l’ing. Francesco Ventura, consigliere OICE con delega all’ambiente, in occasione della presentazione dell’edizione 2025 del Taranto Eco Forum (TEF).

Tennis, Alcaraz: Sento la pressione se penso di tornare numero 1

Roma, 13 mar. (askanews) – Carlos Alcaraz si sta rendendo protagonista di una bella cavalcata al Masters 1000 di Indian Wells, dove ha sconfitto nell’ordine il francese Quentin Halys, il canadese Denis Shapovalov e il bulgaro Grigor Dimitrov in due rapidi set. Il fuoriclasse spagnolo prosegue la rincorsa al terzo sigillo consecutivo sul cemento della località statunitense ed è ora atteso dal confronto con l’argentino Francisco Cerundolo ai quarti di finale, partendo con tutti i favori del pronostico. Il fuoriclasse iberico non ha fatto mistero di volere tornare numero 1 del mondo, approfittando anche della squalifica di tre mesi che il fuoriclasse altoatesino sta scontando, e su questo aspetto si è soffermato al termine della netta vittoria contro Dimitrov: “Se pensassi solo a tornare in cima al ranking mi sentirei più sotto pressione. Cerco solo di rimanere concentrato su ogni giorno e su ogni torneo. Facendo le cose giuste e pensando solo a ciò che devo migliorare, il risultato arriverà, così come la prima posizione del ranking”. Il 21enne, che è il naturale favorito per la vittoria a Indian Wells e che poi cercherà di farsi strada anche a Miami per provare ad avvicinare Jannik Sinner in graduatoria, ha poi proseguito: “Per il momento penso solo a Indian Wells e voglio continuare a giocare un buon tennis. Spero di arrivare in finale o di sollevare il trofeo. È questo il mio obiettivo”.

TEF 25, Poggi (Eurota ETS): edizione di maturazione

Roma, 13 mar. – Patrick Poggi, Presidente Eurota ETS, ha presentato a Roma la terza edizione di TEF Taranto Eco Forum.

“E’ una edizione di maturazione – ha detto . Il TEF non nato per soddisfare l’ambizione degli organizzatori o le aspettative dei suoi partner. nato per costruire una rete solida di interessi e prospettive, in un territorio che per troppo tempo ha dovuto fare i conti con l’assenza di questa necessaria e indispensabile condivisione. A Taranto abbiamo sperimentato tutti gli effetti negativi di una visione ristretta, univoca, egoistica dello sviluppo, a scapito di intere generazioni che spesso hanno deciso di costruire futuro altrove, impoverendo il territorio di intelligenze e ambizioni. Il TEF ci dice che Taranto pu e deve diventare luogo di riflessione, approfondimento, pu e deve diventare il luogo dove coltivare intelligenze e ambizioni: che siano quelle di chi ci vive, o quelle di chi decide di investirvi.”

MotoGP, Bagnaia: dovrò adattarmi velocemente alla pista Argentina

Roma, 13 mar. (askanews) – Francesco Bagnaia ci proverà nel secondo appuntamento del Mondiale 2025 di MotoGP. Dopo quanto accaduto a Buriram (Thailandia), Pecco ha dovuto prendere atto dei 37 punti conquistato dal suo compagno di squadra, Marc Marquez, e in Argentina sarà chiamato a invertire la rotta su un tracciato dove però, notoriamente, ha fatto fatica. “In Thailandia abbiamo fatto bene vista la situazione, altro non ha funzionato bene ma dobbiamo sempre migliorare. Il mio obiettivo non era il podio, ma considerando la situazione non era male. In questo circuito forse devo lavorare di più, dovrò adattarmi alla situazione, la condizione della pista non è delle migliori. Dovrò essere competitivo fin dalla prima sessione”, ha dichiarato in conferenza stampa Bagnaia. “A Buriram ho faticato, quando ho capito cosa mi serviva non ero pronto a battagliare per la vittoria. Ho imparato una lezione importante, bisogna completare una gara. E per la situazione che era è stato comunque importante chiudere sul podio”, ha sottolineato Pecco. In merito ai riscontri poco soddisfacenti sul circuito di Termas de Rio Hondo: “L’ultima volta qui sono caduto mentre ero secondo, l’anno prima ho fatto vari errori. La pista è bella, mi piace e credo si adatti bene al mio stile di guida. C’è sempre una prima volta. Penso che sarò competitivo come le altre Ducati, ma anche Aprilia e KTM mi aspettano facciano bene. Dobbiamo capire cosa serve per adattarci alla pista, che migliorerà sessione dopo sessione”.

Putin: tregua solo se rimuove le cause profonde della crisi

Roma, 13 mar. (askanews) – La Russia è d’accordo con la proposta di cessate il fuoco in Ucraina, ma questa deve anche affrontare e rimuovere le radici della crisi: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, le cui dichiarazioni sono state riportate dalle agenzie di stampa russe.

“Siamo d’accordo con la proposta di un cessate il fuoco per porre fine alle ostilità, ma partiamo dal presupposto che questo cessate il fuoco dovrebbe portare a una pace duratura e dovrebbe rimuovere le cause profonde di questa crisi”, ha concluso.

TEF25, Paparella: straordinaria opportunit soluzioni concrete

Roma, 13 mar. -Silvia Paparella, General Manager RemTech Expo, Consigliere delegato Ferrara Expo, in occasione della presentazione dell’edizione 2025 del Taranto Eco Forum (TEF) a Roma, ha dichiarato:

“Il TEF 2025 rappresenta una straordinaria opportunit per mettere in campo soluzioni concrete in grado di affrontare le sfide ambientali pi urgenti del nostro tempo. Siamo orgogliosi di essere parte di questo evento, che non solo promuove l’innovazione tecnologica, ma favorisce anche il dialogo tra tutti gli attori coinvolti nella transizione ecologica. Taranto, con il suo passato industriale e il suo impegno verso la sostenibilit, il luogo ideale per generare idee, progetti e collaborazioni che possano avere un impatto positivo e duraturo su scala nazionale e internazionale. La partecipazione di RemTech Expo in questa iniziativa un chiaro segnale della nostra volont di supportare l’evoluzione verso un futuro pi verde e pi responsabile.”

Formula1, Hamilton: "Mi sento come al debutto"

Roma, 13 mar. (askanews) – “Sono incredibilmente fortunato ad aver avuto una carriera straordinaria in Formula 1. Il mio debutto con la McLaren nel 2007 è stato epico, così come lo è stato iniziare una nuova avventura con la Mercedes. Ora, trovarmi di nuovo all’inizio di un nuovo capitolo con la Ferrari mi ricorda molto quella prima stagione. Nel corso degli anni, sono andato su e giù per il paddock guardando il garage rosso, e ora sono effettivamente nel garage rosso. È una sensazione davvero speciale” Così Lewis Hamilton nella prima conferenza da ferrarista alla vigilia del primo Gp della stagione a Melbourne, in Australia.

Sulla gara: “Di cosa sarei felice al termine di questo fine settimana? Non lo so. Come ho detto, non ho aspettative. Voglio solo concluderlo sapendo di aver dato assolutamente tutto e di essermi sentito a mio agio in macchina. Non so cosa questo significhi in termini di risultati. Ma spero che saremo in grado di competere per uno dei primi cinque posti. Questa è ovviamente una pista diversa dal Bahrein, quindi sarà un po’ diverso guidare la macchina qui. Si tratta di entrare nella stagione e trovare il giusto ritmo. Sto ancora imparando a conoscere questa vettura, che è molto diversa da quelle che ho guidato in passato. Dopo tanti anni con i motori Mercedes, passare alla potenza Ferrari è qualcosa di nuovo: una sensazione diversa, una vibrazione diversa. Qui c’è un modo completamente differente di lavorare. L’intero team affronta le cose con un’altra prospettiva, e questo rende tutto ancora più stimolante ed affascinante. Senza dubbio, questo è il periodo più emozionante della mia vita e voglio godermelo fino in fondo. Abbiamo avuto solo tre giorni per girare in pista, quindi è difficile dire esattamente dove ci troviamo rispetto ai nostri avversari. L’unica cosa che possiamo fare è restare concentrati sul nostro lavoro. Penso ci sarà una battaglia molto intensa tra tutti noi”.

Hamilton sottolinea di non avvertire il peso della pressione: “Negli anni ho imparato che la pressione che metto su me stesso è dieci volte più alta di qualsiasi altra pressione che possa essere messa su di me. Qui in Ferrari non mi è stata messa alcuna pressione, e questo mi permette di concentrarmi completamente sul lavoro da fare. Ho grandi aspettative per me stesso, so cosa posso portare alla squadra e so cosa servirà per raggiungere i nostri obiettivi. Ora si tratta solo di abbassare la testa e lavorare duramente. Mi approccio a questo weekend con una mentalità aperta, pronto a imparare e adattarmi”. Hamilton in conferenza si è trovato al fianco del suo erede in Mercedes, Andrea Kimi Antonelli, e tra i due non è mancata qualche battuta: “Guardate questo giovane – ha detto l’inglese – sono felice per lui. Sta facendo molto bene, si sta comportando bene”. “Non è solo un grande pilota, ma anche una grande persona”, ha risposto un emozionato Kimi.

Energia, ERG rafforza la strategia “Value over Volume”

Genova, 13 mar. (askanews) – Il Consiglio di Amministrazione di ERG S.p.A. ha approvato il bilancio 2024, che si chiude con un risultato netto di 175 milioni di euro e un Ebitda di 535 milioni di euro, grazie al significativo contributo degli investimenti effettuati durante l’anno che hanno permesso di compensare condizioni anemologiche straordinariamente sfavorevoli.

“Stante il contesto che ha visto una bassissima ventosit nel quarto trimestre – commenta Paolo Merli, amministratore delegato di ERG – risultati direi solidi perch tutta questa mancanza di produzione stata compensata dall’apporto dei nuovi asset. Quindi siamo riusciti a chiudere l’anno con 535 milioni di Ebitda, poco sopra lo scorso anno, e con un utile netto di 175 milioni. Stante il contesto siamo soddisfatti”.

E’ stato inoltre approvato l’aggiornamento della strategia di business per il periodo 2025-2026, che vede ERG confermare e rafforzare l’approccio “Value over Volume” basato su una crescita selettiva e flessibile capace di cogliere le opportunit di business di maggior valore. Il Gruppo rinnova cos l’impegno verso lo sviluppo delle rinnovabili e delle tecnologie di accumulo decarbonizzate grazie alla sua vision e alla sua consolidata esperienza in questo mercato. L’obiettivo raggiungere una capacit installata di 4,2 GW entro il 2026, crescita garantita per oltre il 50% da progetti gi finalizzati o in fase di costruzione.

“Stante alcuni ritardi nello sviluppo della regolamentazione – spiega l’amministratore delegato di ERG – e quindi delle aste che ci permettono poi di vendere l’energia a prezzi fissi per i successivi 20 anni, abbiamo ritardato alcuni investimenti, quindi nel complesso nel periodo 24/26 anzich investire un miliardo e 200 milioni, investiremo un miliardo, ma la qualit dei progetti rimane e verr progressivamente implementata nella misura in cui ci saranno le condizioni per poter vendere quell’energia a valori che ci permettano di ottenere la corretta remunerazione sul capitale”.

Nella strategia di crescita di ERG rimane centrale il Repowering, strumento fondamentale per la transizione energetica di cui il Gruppo pioniere. “Il Repowering – sottolinea Merli – sicuramente una delle componenti pi importanti nella nostra pipeline di progetti. Riteniamo che il Repowering sia una modalit straordinaria per creare valore sull’investimento e per il sistema, perch permette di fatto, smantellando vecchi impianti, di sostituirli con nuovi che sono molto pi efficienti, che permettono di raddoppiare la capacit a parit di suolo occupato e addirittura triplicare o pi che triplicare le produzioni. Quindi un investimento per l’operatore che lo sostiene ma anche per il sistema”.

Formazione, Pres. De Luca: Situazione paradossale

Roma, 13 mar. – “Viviamo una situazione paradossale, da un lato si cerca lavoro ma dall’altro le imprese non trovano i lavoratori specializzati. Il problema sta diventando davvero serio. In questa struttura abbiamo realizzato corsi rivolti ai ragazzi che escono dalle medie inferiori e possono iniziare la formazione professionale in vari campi. In questi laboratori si formano meccanici sia per moto che per auto, c’ un accordo sia con Yamaha che con Volkswagen. I ragazzi escono formati come meccanici e, al tempo stesso, anche nella logistica grazie a un laboratorio in grado di padroneggiare le tecniche informatiche. Il grosso dei ragazzi formati in questo luogo trova lavoro, un progetto straordinario”. Lo ha dichiarato Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, intervenuto nel corso dell’evento “Le Fp, Ifts, e imprese: creare lavoro, costruire il futuro” promosso dall’assessorato alla Formazione della Regione Campania e svoltosi presso l’Istituto Salesiano ‘don Bosco’ di Napoli. Sulla preparazione dei giovanissimi coinvolti nei percorsi formativi intervenuto Mario Gargano, presidente del Centro studi Innovazione e Mobilit: “Con il nostro Centro Studi abbiamo collaborato con i Salesiani per inserire nelle aziende ragazzi gi preparati sul piano teorico, fornendo una formazione tecnica e pratica. Abbiamo offerto l’opportunit di conoscere il mondo del lavoro attraverso l’esperienza diretta e la perseveranza. Un plauso va ai tutor di questa struttura, che hanno svolto un lavoro straordinario nel motivare i ragazzi e guidarli verso l’approccio alla meccatronica. Le case automobilistiche hanno contribuito fornendo al centro di formazione motori e vetture di prova per le simulazioni, permettendo cos ai giovani di acquisire competenze sul campo. Tuttavia, nel settore dell’automotive si riscontra una scarsa attrattiva per i giovani: la manodopera sempre pi carente e le nuove generazioni guardano altrove. I Salesiani, invece, svolgono un ruolo fondamentale nel colmare questo divario, offrendo ai ragazzi una prospettiva diversa e un percorso di successo, considerato che la stragrande maggioranza di loro riesce a trovare occupazione”. Per il ‘padrone di casa’ don Fabio Bellino, direttore dell’Istituto Don Bosco di Napoli dei Salesiani: “L’elemento fortemente innovativo quello di mettere insieme istruzione e formazione professionale. I ragazzi che frequentano i nostri centri studiano matematica, inglese e le materie letterarie, ma met delle ore le passano in laboratorio. Dunque, diventa una formazione globale sia del cittadino sia del futuro lavoratore. Nei nostri laboratori insegniamo la meccatronica, vale a dire la riparazione dei veicoli a motore e la logistica. Ma abbiamo anche nuovi obiettivi come quello di aprirci in maniera pi strutturale a tutto il settore del food e della ristorazione. In questo momento abbiamo 141 iscritti e mi piace sottolineare che il 90% dei ragazzi che escono dal nostro centro trova lavoro”. Il dibattito stato moderato da Antonella Ciaramella, coordinatrice assessorato regionale alla Formazione professionale: “La formazione determinante per affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro, per i quali spesso non siamo ancora pronti, di fronte ad aziende che cercano persone formate in modo specifico”. Il rapporto con i ragazzi stato al centro dell’intervento di Matteo D’Andrea, coordinatore settore auto della ‘Scuola del Fare’ dei Salesiani: “E’ complicato far comprendere ai ragazzi che il lavoro nel settore dell’automotive non un mestiere usurante. Abbiamo un tasso di assunzione del 90%. Essendo nativi digitali, i giovani si appassionano all’elettronica, una competenza sempre pi richiesta dalle aziende, insieme alla manualit. La nuova sfida riguarda il settore della carrozzeria: in autunno avvieremo gli FTS per rispondere alla forte domanda di carrozzieri”. L’assessore regionale alla Formazione, Armida Filippelli ha sottolineato che “per fare matching tra domanda e offerta occorre cogliere al volo opportunit come quelle offerte dalla ‘Scuola del Fare’. Crediamo fortemente nei giovanissimi e vogliamo dare loro tutti gli strumenti per trovare un luogo che li formi come persone prima ancora che come tecnici”. All’iniziativa ha partecipato in collegamento Andrea Simoncini (direzione generale delle Politiche attive del Ministero del Lavoro) che ha ascoltato le testimonianze dei tutor e dei giovani coinvolti nei corsi di formazione, illustrando le iniziative del dicastero.

Allerta rossa maltempo in Emilia-Romagna per venerdì

Milano, 13 mar. (askanews) – In Emilia-Romagna torna l’allerta rossa per maltempo intenso per la giornata di venerdì 14 marzo. Lo comunica la Regione Emilia-Romagna, spiegando che in particolare l’allerta riguarda le piene dei fiumi, dei corsi minori e il rischio di frane. Saranno interessate le aree di montagna, collina e pianura del bolognese e i territori confinanti del ferrarese e ravennate.

Già dalle prime ore della mattina sono, infatti, previsti temporali particolarmente intensi e persistenti, più probabili sulla fascia appenninica centro orientale e sulla pianura centrale della regione a cui seguiranno altri due impulsi di pioggia in tarda mattinata e verso sera. Queste piogge potranno creare diffusi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua superiori alle soglie tre per il Reno e gli affluenti, superiori alle soglie due con possibili superamenti delle soglie tre sui bacini romagnoli.

Per quanto riguarda l’allerta rossa per frane, sull’Appennino centrale e orientale saranno possibili diffusi fenomeni di ruscellamento, accompagnati da innalzamenti dei livelli idrometrici dei rii e torrenti minori. A questo saranno associati fenomeni di erosione delle sponde, sedimentazione e trasporto di terra, pietre e materiale solido. Inoltre, le frane superficiali potranno interferire con la viabilità stradale. Sono anche possibili puntuali riattivazioni di frane per scivolamenti estesi e profondi del terreno.

Secondo il documento emesso dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile sulla base dei dati previsionali Arpae (Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia), è codice colore arancione nelle aree montane e vallive dei bacini di Secchia e Panaro (province di Modena, Reggio Emilia e Parma). Qui sono possibili innalzamenti dei livelli idrometrici prossimi o superiori alle soglie due sui corsi d’acqua. Stesso grado di allerta anche sui bacini romagnoli, mentre nell’Emilia occidentale l’allerta è gialla con valori prossimi alle soglie uno. Allerta arancione per vento in Romagna: previsti venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) sulle aree appenniniche. Sulle aree appenniniche centrali burrasca moderata (62-74 Km/h) con possibili, temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore.

Michele Serra: sabato una grande polis di diversi che spero si sopportino

Roma, 13 mar. (askanews) – “Il fatto ci sia la possibilità di una piazza plurale non mi preoccupa, mi farebbe piacere, vuol dire che ci troviamo tutti intorno a un sentimento europeo, a domande e necessità” anche se “le risposte non sono univoche”. Lo ha detto Michele Serra, giornalista di Repubblica, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma. “Sarà una grande polis di diversi che spero si sopportino, sul palco saranno rappresentate diverse idee di Europa ma tutte europeiste”, ha specificato.

Intervenendo insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, Serra ha sottolineato la grande adesione dei sindaci alla manifestazione “anche qualche sindaco di centrodestra a dimostrazione che in questo momento l’argomento Europa è sentito”. Il giornalista di Repubblica ha ribadito che “non ci saranno simboli di partito, solo bandiere dell’Europa, e niente esponenti politici sul palco con l’eccezione dei sindaci”.

“Sul palco – ha detto Serra – ci saranno artisti, scrittori, intellettuali, volontari, rifugiati politici: un palco di persone che verranno ognuna a dire cosa rappresenta per loro l’Europa o cosa dovrebbe rappresentare e non rappresenta affatto. Il sentimento di Europa come mancanza è diffuso, non solo nel mondo politico ma tra gli ordinary people”. Infatti “la reazione della gente comune è stata molto empatica e senza troppi distinguo. Mentre molti distinguo sono arrivati da chi fa politica di mestiere. Essendo una manifestazione sentimentale è stata molto capita dalle persone che mi fermano e mi scrivono”.

“Mi rendo conto che la piattaforma della manifestazione è indeterminata e plurale: vogliamo l’Europa, gli europei ci sono e vorrebbero ci fosse di più anche l’Europa. Ho rivendicato l’ingenuità della manifestazione, mi rendo conto che dopo le polemiche sul riarmo il tema è caldissimo, ma stiamo cercando di non fare schiacciare il palco solo dalla questione guerra-pace perché c’è anche la questione dei diritti”, ha sottolineato Serra.

Il giornalista ha quindi elencato i nomi di chi interverrà sul palco “o in presenza o in video”: ci saranno tre senatori a vita Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo. E ancora: Antonio Albanese, Claudio Amendola, Corrado Augias, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio “che farà da cerimoniere”, Luca Bizzarri, Gianrico Carofiglio, Javier Cercas, il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni Cuadrado, Renata Colorni “cresciuta da Altiero Spinelli”, Lella Costa, Alessia Crocini (Famiglie Arcobaleno), Maurizio De Giovanni, Corrado Formigli, Roberto Gualtieri, Jovanotti, Luciana Littizetto, Gaetano Manfredi, Alice Manone (Acli giovani), Stefano Massini, Emma Nicolazzi, Mauro Pagani, Daniel Pennac, Pif, Andrea Riccardi (fondatore di Sant’Egidio), Renzo Rubino che “canterà Lucio Dalla”, Francesco Sansone, Rahel Saya, Antonio Scurati, Benedetta Tobagi, Francesca Vecchioni, Roberto Vecchioni, Paolo Virzì, Gustavo Zagrebelsky.

Parmigiano Reggiano: aumentano gli investimenti nei mercati esteri

Roma, 13 mar. (askanews) – Il Consorzio Parmigiano Reggiano diventa sempre più internazionale. Il formaggio più amato del mondo, che associa quasi 300 aziende e che produce un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro l’anno, ha cominciato il 2025 all’insegna della promozione sui mercati esteri. E dopo i recentissimi Gulfood a Dubai e Foodex in Giappone, le prossime sfide saranno negli Stati Uniti, primo mercato per la Dop con una quota del 22,5%, pari a oltre 16.000 tonnellate esportate nel 2024, e una domanda in costante crescita da parte di consumatori che apprezzano prodotti autentici e di alta qualità.

In occasione del Fancy Food Show di New York saranno presentate tutte le novità che riguardano la promozione nel mercato americano che dimostra un amore incondizionato per il prodotto e che non ha smesso di acquistarlo nemmeno quando la DOP è stata colpita pesantemente dai dazi di Trump. Ma, già oggi, è stato annunciato che il Parmigiano Reggiano sarà per la prima volta sponsor ufficiale del Miami Open 2025. In qualità di sponsor, Parmigiano Reggiano punta ad arricchire l’esperienza dei fan offrendo la Dop nei menù delle suite e nei punti ristoro del torneo, proponendo sia piatti tradizionali sia creazioni originali, come i gelati su stecco al Parmigiano Reggiano. Inoltre, intere forme di formaggio, incise con il logo del Miami Open, saranno esposte in diversi punti del torneo, in particolare nel Player’s Club. Oltre alla degustazione, il Consorzio offrirà diverse attività interattive per coinvolgere gli spettatori durante le due settimane.

Il 21 marzo sarà il “Parmigiano Reggiano Day”, durante il quale il celebre chef canadese David Rocco metterà alla prova i fan con una “Pronunciation Challenge”, chiedendo loro di pronunciare correttamente il nome del formaggio, notoriamente difficile per il pubblico americano: i vincitori riceveranno Parmigiano Reggiano e altri gadget esclusivi. Questa campagna, dal tono leggero e coinvolgente, ha l’obiettivo di rafforzare la riconoscibilità del vero Parmigiano Reggiano, spesso confuso con formaggi a pasta dura similari che nulla hanno a che vedere con la qualità del Re dei formaggi.

Il Parmigiano Reggiano è uno dei brand più penalizzati dall’Italian sounding e stima che i danni economici siano pari a circa a 2 miliardi di euro.

Nicole Travolta is doing Alright sul palco dello Slow Mill di Milano

Roma, 13 mar. (askanews) – All’estero ne hanno parlato, con toni entusiastici, alcune delle testate più importanti: solo per citarne alcuni, l’LA Times l’ha elogiata per la sua franchezza sul palco, soprattutto in “materia economica” e Broadway Baby gli ha fatto eco parlando della sua totale autenticità. Il sito Outloud Culture ha definito la sua performance un “must see, grazie al mix perfetto di umorismo, vulnerabilità e autodeterminazione”, The American la ritrae come una “performer forte con grande presenza scenica e i giusti tempi comici” mentre per The Scots Reviewer il suo è uno show “tragico, divertente e assolutamente piacevole”.

Si tratta di “Nicole Travolta is doing Alright – Bad with money, great with a (spray) gun”: è lo spettacolo della californiana Nicole Travolta che sarà sul palco dello Slow Mill di Milano, per la sua prima volta in assoluto in Italia, venerdì 14 marzo (via Volturno 32 | inizio spettacolo ore 21.00, apertura porte ore 20.30

Un one woman show, visto che sarà in inglese, in cui Nicole Travolta accompagnerà gli spettatori in un viaggio rocambolesco e divertente, ma anche sincero e in cui potrà essere semplice identificarsi, nella sua vita, partendo dalle sue difficoltà finanziare al trionfo personale. Le complessità di una situazione di debito, le spese sconsiderate del passato e le inevitabili difficoltà di un divorzio, ma anche il peso di un cognome come Travolta (è nipote di John Travolta, figlia di suo fratello Sam)…il tutto visto attraverso la lente “colorata” del centro abbronzatura spray di Hollywood in cui lavorava e condito da numerose imitazioni – taglienti ed esilaranti – degli eccentrici clienti con cui aveva a che fare quasi quotidianamente.

Insieme a lei sul palco del tour europeo le musiche dal vivo di Giannis Gkintinos, chitarrista greco con all’attivo collaborazioni con diversi artisti e band americane e non solo, scelto dalla stessa Travolta per contribuire a dare vita a una serata “indimenticabile”.

Dopo il successo a Los Angeles, Las Vegas, Pittsburgh, San Francisco e all’Edinburgh Festival Fringe, e dopo il recente debutto Off-Broadway alla Soho Playhouse di New York, lo spettacolo ora si dirige al Boom Chicago, non prima di aver concluso il tour europeo (Amburgo, Amsterdam, Bratislava, Barcellona, Lisbona, Lussembugo e Berlino) di cui la data milanese fa parte.

Nicole Travolta è un’attrice/comica residente a Los Angeles, molto presente sui social (Instagram o, come lei dice, su TikTok se hai 15 anni) dove dà vita a personaggi assurdi o fa imitazioni dei suoi personaggi pubblici preferiti. Quando non indossa la parrucca, la si può trovare impegnata in scena con commedie di diverso tipo sui palchi di Los Angeles. Nicole si è formata presso The Groundlings e UCB ed è apparsa anche in sitcom come Due uomini e mezzo (CBS), The Middle (ABC) e Anger Management (FX). Il sogno di Nicole era dare vita al suo one woman show. Ora che questo sogno è diventato realtà, Nicole spera di realizzare il suo prossimo sogno…ovvero essere scoperta da Judd Apatow nell’area ristoro di un centro commerciale.

Ue, Serra: sabato grande polis di diversi che spero si sopportino

Roma, 13 mar. (askanews) – “Il fatto ci sia la possibilità di una piazza plurale non mi preoccupa, mi farebbe piacere, vuol dire che ci troviamo tutti intorno a un sentimento europeo, a domande e necessità” anche se “le risposte non sono univoche”. Lo ha detto Michele Serra, giornalista di Repubblica, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma. “Sarà una grande polis di diversi che spero si sopportino, sul palco saranno rappresentate diverse idee di Europa ma tutte europeiste”, ha specificato.

Intervenendo insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, Serra ha sottolineato la grande adesione dei sindaci alla manifestazione “anche qualche sindaco di centrodestra a dimostrazione che in questo momento l’argomento Europa è sentito”. Il giornalista di Repubblica ha ribadito che “non ci saranno simboli di partito, solo bandiere dell’Europa, e niente esponenti politici sul palco con l’eccezione dei sindaci”.

“Sul palco – ha detto Serra – ci saranno artisti, scrittori, intellettuali, volontari, rifugiati politici: un palco di persone che verranno ognuna a dire cosa rappresenta per loro l’Europa o cosa dovrebbe rappresentare e non rappresenta affatto. Il sentimento di Europa come mancanza è diffuso, non solo nel mondo politico ma tra gli ordinary people”. Infatti “la reazione della gente comune è stata molto empatica e senza troppi distinguo. Mentre molti distinguo sono arrivati da chi fa politica di mestiere. Essendo una manifestazione sentimentale è stata molto capita dalle persone che mi fermano e mi scrivono”.

“Mi rendo conto che la piattaforma della manifestazione è indeterminata e plurale: vogliamo l’Europa, gli europei ci sono e vorrebbero ci fosse di più anche l’Europa. Ho rivendicato l’ingenuità della manifestazione, mi rendo conto che dopo le polemiche sul riarmo il tema è caldissimo, ma stiamo cercando di non fare schiacciare il palco solo dalla questione guerra-pace perché c’è anche la questione dei diritti”, ha sottolineato Serra.

Il giornalista ha quindi elencato i nomi di chi interverrà sul palco “o in presenza o in video”: ci saranno tre senatori a vita Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo. E ancora: Antonio Albanese, Claudio Amendola, Corrado Augias, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio “che farà da cerimoniere”, Luca Bizzarri, Gianrico Carofiglio, Javier Cercas, il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni Cuadrado, Renata Colorni “cresciuta da Altiero Spinelli”, Lella Costa, Alessia Crocini (Famiglie Arcobaleno), Maurizio De Giovanni, Corrado Formigli, Roberto Gualtieri, Jovanotti, Luciana Littizetto, Gaetano Manfredi, Alice Manone (Acli giovani), Stefano Massini, Emma Nicolazzi, Mauro Pagani, Daniel Pennac, Pif, Andrea Riccardi (fondatore di Sant’Egidio), Renzo Rubino che “canterà Lucio Dalla”, Francesco Sansone, Rahel Saya, Antonio Scurati, Benedetta Tobagi, Francesca Vecchioni, Roberto Vecchioni, Paolo Virzì, Gustavo Zagrebelsky.

High School Game lancia contest su sport e sana alimentazione

Roma, 13 mar. (askanews) – Domani, venerdì 14 marzo alle ore 16:00, nuovo appuntamento con High School Game, il Concorso Didattico Nazionale gratuito ideato e promosso da Planet Multimedia e dedicato agli studenti delle scuole superiori italiane. Focus del prossimo contest interattivo, trasmesso in diretta sull’App Wicontest, sarà “Sport e Sana Alimentazione”.

Un’occasione di confronto, attraverso quiz interattivi, approfondimenti scientifici e testimonianze di esperti, su un tema fondamentale per il benessere fisico e mentale dei ragazzi: l’educazione alla salute, infatti, è una delle sfide più importanti del nostro tempo e sensibilizzare i giovani su questo tema può aiutarli a costruire abitudini sane e durature. Nel corso del Live Quiz Show, atleti, esperti di nutrizione e professionisti del benessere racconteranno agli studenti come uno stile di vita sano possa fare la differenza.

Tra gli ospiti presenti in diretta, alcuni testimonial di Sport & Smile: Gioia Masia, ex calciatrice della Nazionale Italiana, parlerà dell’importanza dello sport come strumento di crescita personale e di inclusione sociale; Jordan Valdinocci, campione di kickboxing, porterà la sua esperienza nel mondo degli sport da combattimento e il ruolo della disciplina nella formazione dei giovani; Sara Dini, nutrizionista, fornirà consigli pratici per un’alimentazione equilibrata che migliori salute e performance cognitive; Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, interverrà sul legame tra alimentazione, sport e benessere mentale nella corretta gestione dello stress e della motivazione. A loro si uniranno anche Cinzia Pollio, Senior Project Manager di Cittadinanza Attiva, Lorenzo Donzelli, responsabile comunicazione di OPES e Valeria Crea, nutrizionista della Onlus FAREXBENE.

Grazie alla media partnership con Rai Cinema Channel, che renderà disponibili alcuni cortometraggi dedicati ai temi sensibili del concorso, gli studenti potranno prepararsi al meglio per cimentarsi nelle sfide interattive previste dal Concorso, partito lo scorso 3 febbraio, e che si dividono in “Battle Quiz”, ovvero uno contro uno, nelle quali ogni studente potrà sfidare sia i compagni di classe che di scuola o altri studenti di tutta Italia scegliendo il proprio avversario o affidandosi al caso; “Global Quiz”, ovvero uno contro tutti, nei quali ogni studente risponderà ad un quiz su un determinato contenuto dopo aver visto un video formativo realizzato da un esperto della tematica settimanale e si confronterà con i risultati di tutti gli altri studenti d’Italia che mano a mano risponderanno. Entrambe le sfide possono essere effettuate in qualsiasi momento della settimana.

Le classi con il miglior punteggio di ogni provincia potranno accedere alla Finale Nazionale Live, che si terrà a Civitavecchia il 18 e 19 maggio 2025, a bordo della nave ammiraglia di Grimaldi Lines. Centinaia di studenti da tutta Italia, accompagnati dai propri docenti, si contenderanno il podio e il premio in palio: un viaggio di 3 giorni a Barcellona a bordo della nave Cruise Grimaldi Lines, per tutta la classe e il docente accompagnatore.

Tra i principali partner dell’edizione 2025: Grimaldi Lines (Main Partner), Università Vanvitelli, LUMSA e LABA di Firenze (Educational Partner), Sport e Salute, Ministero della cultura, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Fondazione Univerde (Enti Patrocinanti). Collaborano inoltre come Content & Topic Partner: Polizia Stradale di Milano, Plastic Free, FARE X BENE Onlus, Sport & Smile, Cittadinanza Attiva, Associazione Familiari e Vittime della Strada, Centro Nazionale Contro il Bullismo BULLI STOP, Opes, ITS Academy Angelo Rizzoli.

Al Museo dell’Ebraismo di Ferrara in mostra un raro rotolo di Ester

Milano, 13 mar. (askanews) – Una nuova mostra che si apre questa settimana al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara è incentrata sulla festa ebraica del Purim e sulla sua eroina, la regina Ester. “Beatiful Ester. Purim, una storia senza tempo”, esplora la figura biblica della regina Ester attraverso l’arte rinascimentale, preziose pergamene, manufatti storici e installazioni interattive. La mostra è composta da quattro temi che si intrecciano tra loro e che si sviluppano attraverso opere d’arte rinascimentali, preziose pergamene e manufatti storici che raccontano la storia di Ester: una giovane donna che cambia il destino del suo popolo sventando il piano del consigliere del re, il malvagio Haman.

L’eccezionale selezione di megillot miniate – rotoli del Libro di Ester – comprende un rarissimo rotolo di pergamena del XVII secolo realizzato a Ferrara da Moshe Ben Avraham Pescarol, prestato dalla Biblioteca Nazionale di Israele – il che significa che il rotolo tornerà temporaneamente nel luogo in cui è stato creato.

Il Libro di Ester è unico nella Bibbia ebraica in quanto non menziona Dio e quindi permette di illustrare i rotoli senza violare la legge ebraica. Il dottor Chaim Neria, curatore della Haim and Hanna Solomon Judaica Collection presso la Biblioteca Nazionale di Israele, spiega: “La megillah fu scritta e miniata nel 1616 da Pescarol per un uomo di nome Mordechai Ben Eliyahu Halevi, che viveva nella città di Brescello, vicino a Ferrara. Questa informazione è scritta sulla megillah stessa. Questa megillah miniata è una delle più speciali della collezione della Biblioteca e una delle prime. Per quanto se ne sa, è la prima nel mondo ebraico in cui le illustrazioni sono anche parte della narrazione, il che significa che le illustrazioni – che sono contemporanee all’arte italiana dell’epoca – non sono solo una decorazione ma cercano anche di raccontare la storia”.

Oren Weinberg, Direttore Generale della Biblioteca Nazionale d’Israele, evidenzia: “La Biblioteca Nazionale d’Israele (Nli) è lieta di collaborare con il Meis per la mostra Beautiful Esther, Purim, A Timeless Story, che consentirà al pubblico italiano di vedere questa importante megillah esposta nel suo luogo d’origine, testimoniando la ricchezza del patrimonio librario ebraico italiano e fornendo un bellissimo racconto della storia di Ester. Consideriamo le partnership istituzionali, come quella tra il Meis e la Nli, parte integrante della missione della Biblioteca di raggiungere un pubblico internazionale e di condividere le nostre collezioni e la nostra esperienza con il mondo ebraico e non solo”.

“Beautiful Esther. Purim, una storia senza tempo”, è in programma dal 12 marzo al 15 giugno 2025 presso il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, Italia.

Il Cremlino: il Kursk verrà liberato il prima possibile

Roma, 13 mar. (askanews) – Il fatto che il presidente russo Vladimir Putin sia comparso in visita nel Kursk indossando una tuta mimetica è indice della determinazione a completare la liberazione dell’oblast il prima possibile. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmtry Peskov.

Peskov ha concluso sottolineando come l’operazione sia entrata nella sua “fase finale”; le forze ucraine che avevano condotto un’offensiva nel Kursk hanno iniziato nei giorni scorsi la loro ritirata verso il confine.

La cura della leishmaniosi canina: sfide e innovazioni

Roma, 13 Mar. – La leishmaniosi canina rappresenta una sfida significativa per i veterinari di tutto il mondo, con una prognosi favorevole solamente sul 30% dei casi trattati e con il rischio di danni irreversibili agli organi nel restante 70%, oltre all’incapacit di mantener stabili i risultati della terapia, con ricadute frequenti. La malattia, presente in 88 paesi, colpisce non solo i cani, ma anche gli esseri umani, anche se in Europa molto diffusa fra i cani domestici con un’incidenza stimata tra 2,5 e 3 milioni di cani infetti. Questa malattia richiede un approccio complesso in quanto il sistema immunitario dell’ospite gioca un ruolo cruciale. Gianluca Barbato, un veterinario che ha dedicato la sua carriera alla ricerca di soluzioni innovative per questa malattia, ha condiviso la sua esperienza e le sue scoperte in un’intervista esclusiva. “Ho iniziato a mettere in dubbio la farmacocinetica dei farmaci tradizionali”, ha dichiarato Barbato, sottolineando come la sua ricerca abbia portato a protocolli di trattamento pi personalizzati. Stiamo lavorando per l’introduzione di nuovi biomarcatori per il monitoraggio della malattia, i quali potrebbe rivoluzionare il modo in cui i veterinari vedono la leishmaniosi sui loro pazienti, permettendo un monitoraggio pi accurato della risposta terapeutica. “La mia classificazione della leishmaniosi in categorie diverse ha inizialmente incontrato resistenza, ma ora ampiamente utilizzata”, ha spiegato Barbato, dimostrando come l’innovazione possa superare le barriere accademiche. Le prospettive future nel trattamento della leishmaniosi canina sono promettenti, con la possibilit di sviluppare terapie pi efficaci e personalizzate. “Abbiamo ottenuto risultati straordinari con protocolli adattati a ciascun paziente”, ha detto Barbato, sottolineando l’importanza di un approccio su misura. Questo non solo migliora la qualit della vita dei cani affetti, ma apre anche nuove opportunit lavorative nel campo della ricerca veterinaria e della telemedicina. “La telemedicina ci ha permesso di raccogliere un’enorme quantit di dati, migliorando la nostra comprensione della malattia”, ha concluso Barbato, indicando come la tecnologia possa essere un alleato prezioso nella lotta contro la leishmaniosi. Con l’aumento della consapevolezza e delle risorse dedicate alla ricerca, il futuro della cura della leishmaniosi canina appare pi luminoso che mai.

Versace: Dario Vitale di Miu Miu direttore creativo al posto di Donatella

Milano, 13 mar. (askanews) – Donatella Versace lascia il ruolo di direttore creativo della maison della Medusa. Al suo posto dal primo aprile arriva da Miu Miu Dario Vitale. Lo comunicano in una nota Capri Holdings, gruppo globale di moda di lusso proprietario del brand Versace, e la maison italiana. “La chief creative officer Donatella Versace assumerà il ruolo di chief brand ambassador a partire primo aprile 2025. Nel suo nuovo ruolo, Donatella Versace si dedicherà a sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza di Versace e rimarrà advocate del brand a livello globale”, si legge nella nota.

Versace ha inoltre annunciato che Dario Vitale è stato nominato chief creative officer di Versace a partire dal primo aprile 2025. Vitale si unisce al brand da MiuMiu, dove era precedentemente design and Image Director.

Versace è ciò che è oggi grazie a Donatella Versace e alla passione che ha messo nel suo ruolo ogni giorno per quasi trent’anni. I valori universali che rappresenta e il suo amore per una creatività senza compromessi hanno reso Versace molto più di un brand o un’azienda – ha commentato Emmanuel Gintzburger, Ceo di Versace – Lavorare al suo fianco è stato un privilegio e un piacere incredibili. Ho fiducia nell’azienda e nel suo posizionamento attuale, poichè siamo ben preparati per scrivere questo nuovo capitolo di Versace”.

A proposito del nuovo direttore creativo, Dario Vitale, ha detto essere “un talento raro, che rispetta profondamente l’essenza e i valori di Versace e ne comprende chiaramente il potenziale di crescita. Siamo convinti che la sua esperienza e la sua visione porteranno una nuova prospettiva al brand. Sono entusiasta di dargli il benvenuto nelle prossime settimane e di intraprendere insieme un nuovo e ambizioso viaggio per Versace”.

Romics da horror, con Baraldi (Dylan Dog) e re effetti visivi Hickel

Roma, 13 mar. (askanews) – Dal 3 al 6 aprile in Fiera Roma la 34esima edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games. Per quattro giorni Roma si trasforma nella Capitale dell’immaginario, con un programma ricco di eventi, ospiti di fama mondiale, anteprime esclusive, e spazi dedicati al pubblico di ogni età.

Romics raddoppia anche nella sua campagna ufficiale: protagonisti sul territorio e sul web sono infatti Tom & Jerry, con la campagna globale dedicata all’85esimo anniversario dei due iconici personaggi creati da William Hanna e Joseph Barbera, in collaborazione con Warner Bros. Entertainment Italia, e Dylan Dog in occasione dell’assegnazione del Romics d’Oro a Barbara Baraldi, curatrice della testata dedicata all'”Indagatore dell’incubo”, edita da Sergio Bonelli Editore.

“Romics 34 celebra l’universo della creatività, tra fumetto, cinema, musica e games, con ospiti straordinari, performance tra disegno e musica, mostre e grandi celebrazioni – ha dichiarato Sabrina Perucca, direttrice artistica del festival – quattro straordinari artisti vengono celebrati con l’assegnazione del Romics d’Oro: Barbara Baraldi, autrice di thriller e curatrice di Dylan Dog; Hal Hickel, maestro degli effetti visivi vincitore di un Oscar; Deanna Marsigliese, eccezionale art director Pixar, e Furuya Usamaru, autore di culto del manga. L’horror, nelle sue più infinite declinazioni, sarà una delle linee narrative dell’edizione primaverile di Romics. Le mostre di questa edizione ci porteranno in un viaggio tra l’arte e l’immaginazione: dalle atmosfere dark di Barbara Baraldi, con un’esposizione che attraversa il thriller e l’horror di Dylan Dog, alle visioni epiche di Paolo Barbieri, fino alla celebrazione dei vent’anni del Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna; imperdibili le esposizioni dedicate all’universo di Star Wars e le opere di Deanna Marsigliese. A Romics inoltre grandi festeggiamenti per l’85esimo anniversario di Tom & Jerry. La creatività incontra la tradizione con Topolino in dialetto, che porterà in fiera una storia speciale in romanesco. Grande attesa per il Premio Romics del Fumetto, che celebra i migliori titoli dell’anno. Tanti gli eventi speciali, tra cui l’omaggio a Goldrake per i 50 anni dell’anime, la live di Giorgio Vanni, la performance tra disegno e musica dell’illustratore Paolo Barbieri e il musicista Claudio Simonetti, il ciclo di Masterclass e workshop con grandi autori italiani e internazionali, le ultime novità del cinema e delle Serie nel Movie Village e i titoli più attesi dell’universo Games con le star del web, tra cui CiccioGamer, Roby, Jenny e LorenzIST. Tra anteprime e incontri imperdibili, Romics 34 è pronto a stupire ed emozionare”.

Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la 34esima edizione del Festival Barbara Baraldi, Hal Hickel, Furuya Usamaru, Deanna Marsigliese.

Barbara Baraldi, autrice di thriller e sceneggiature di fumetti, dal 2023 è curatrice e sceneggiatrice di Dylan Dog per Sergio Bonelli Editore. Ha scritto la serie thriller best-seller Aurora Scalviati, profiler del buio per Giunti, oltre a romanzi per Mondadori, Einaudi e Castelvecchi. Ha collaborato con Walt Disney Company, e ha pubblicato graphic novel in Italia e Francia. Vincitrice di prestigiosi premi letterari, è tra i protagonisti di Italian Noir, documentario della BBC. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in diversi Paesi.

Parteciperanno all’incontro celebrativo Raul Cestaro e Gianluca Cestaro, Franco Busatta e Luca Crovi. L’incontro di celebrazione Romics d’Oro è in programma sabato 5 aprile.

Hal Hickel, è un maestro dell’animazione e dei visual effects, vincitore di un Oscar, due Emmy e un BAFTA. Dopo gli inizi come clay animator, ha lavorato in Pixar su Toy Story prima di entrare alla Industrial Light & Magic (ILM) nel 1996. Ha contribuito a Star Wars, Iron Man, Pirati dei Caraibi e Rogue One, vincendo l’Oscar per Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma. Ha supervisionato le animazioni di Rango, Pacific Rim e Warcraft, ottenendo prestigiose nomination. Più recentemente, ha lavorato su The Mandalorian e The Book of Boba Fett. L’incontro di celebrazione Romics d’Oro è in programma sabato 5 aprile.

Furuya Usamaru, nato a Tokyo nel 1968, ha studiato pittura a olio all’Accademia di Tama. Dopo essersi interessato a scultura e danza butoh, debutta nel 1994 sulla rivista Garo con Palepoli, ottenendo un immediato successo che lo porta a dedicarsi interamente al manga. Ha pubblicato serie come Happiness, Genkaku Picasso, Suicide Club e Lo squalificato, ispirato a Dazai Osamu. I suoi lavori sono tradotti in diversi Paesi occidentali. In Italia, Coconino Press ha pubblicato opere come La musica di Marie, Plastic Girl e 51 Modi per proteggerla. L’incontro di celebrazione Romics d’Oro è in programma sabato 5 aprile.

Deanna Marsigliese, art director di animazione italo-canadese, dal 2012 lavora per i Pixar Animation Studios, contribuendo a film come Inside Out 2, Soul, Luca e Toy Story 4. Specializzata nel design di personaggi e costumi, ha ricevuto nomination agli Annie Award per il suo lavoro. In passato, ha insegnato animazione classica e collaborato a progetti cinematografici e televisivi. Oggi partecipa a workshop e conferenze internazionali, condividendo la sua passione per l’animazione e il design. L’incontro di celebrazione Romics d’Oro è in programma domenica 6 aprile.

In occasione della celebrazione del Romics d’Oro e premio Oscar Hal Hyckel, approda per la prima volta in Italia il mega-exhibit dello Yavin Group polacco dedicato a Star Wars, con 30 astronavi ribelli e imperiali – di cui alcune in scala 1:1 – che trasporteranno il pubblico nel cuore profondo della “Galassia lontana lontana” in oltre 200mq di area espositiva.

La manifestazione è organizzata in collaborazione con Regione Lazio, Lazio Innova, Camera di Commercio Roma e Sviluppo e Territorio, Azienda Speciale Camera di Commercio di Roma un’area espositiva riservata per le imprese e i professionisti del Lazio, con l’obiettivo di sostenerne la crescita e presentare al pubblico i loro progetti.

Prosegue la collaborazione col Centro per il libro e la lettura Istituto Autonomo del Ministero della Cultura e con l’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale, enti che patrocinano l’edizione di Romics, con l’obiettivo di promuovere in seno alla manifestazione, la lettura e i servizi per l’accesso al libro, a partire dai formati e generi editoriali che risultano sempre più apprezzati dal pubblico di bambini e ragazzi.

Una tavola rotonda per rafforzare il tedesco in Sicilia

Roma, 13 mar. (askanews) – Rafforzare e migliorare le possibilità dell’apprendimento del tedesco nella regione Sicilia: è questo il focus della tavola rotonda organizzata dal Goethe-Institut Roma e dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania insieme al Goethe-Institut Palermo, che si terrà il 15 marzo a Palermo nei Cantieri culturali alla Zisa.

Negli ultimi anni scolastici la Regione ha visto un decremento del 20% degli studenti di tedesco, che ad oggi conta solo circa 7.000 alunni che studiano il tedesco come seconda lingua straniera, contro i 61.500 di francese e i circa 28.000 di spagnolo. Su 710 scuole nella Regione che prevedono lo studio delle lingue straniere, 71 scuole offrono il tedesco come materia (Dati del MIM). Sono dati che non rispecchiano la domanda di questa lingua nei settori occupazionali, considerando che la Germania è il primo partner commerciale dell’Italia (dati Istat) e che nel turismo al primo posto, tra i mercati esteri che scelgono l’Italia, c’è per l’appunto la Germania (dati Enit su incoming 2024).

L’obiettivo dell’evento è quello quindi di avviare uno scambio tra dirigenti scolastici e docenti, rappresentanti del DAAD e dei dipartimenti di Germanistica, aziende, centri d’esame e associazioni culturali italo tedesche in Sicilia, nonché decisori politici e altre istituzioni tedesche per capire insieme quali interventi e quali iniziative intraprendere per rafforzare la presenza del tedesco nella Regione.

“In un mondo sempre più globalizzato, la conoscenza delle lingue straniere è fondamentale. Il tedesco apre le porte a una delle economie più forti in Europa e offre numerose opportunità culturali e professionali anche in Italia – afferma l’Ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas – Attraverso questo dialogo possiamo sviluppare iniziative innovative che rispondano alle esigenze di studenti e insegnanti. Valorizzare la presenza del tedesco in Sicilia è una scelta strategica che favorisce la comprensione interculturale e contribuisce alla creazione di un ambiente inclusivo e multiculturale”.

Secondo Karin Ende, direttrice della cooperazione linguistica del Goethe-Institut Italia, va considerato che “il calo del numero di studenti di tedesco è sicuramente dovuto ai cambiamenti demografici, ma anche alla mancanza di consapevolezza delle opportunità offerte da questa lingua. Insieme alla rete delle scuole, le organizzazioni culturali e le università, il Goethe-Institut in Italia vuole dare un contributo significativo per contrastare questa tendenza e suggerire percorsi formativi e professionali per il futuro delle nuove generazioni in Sicilia”.

Il plurilinguismo vissuto si andrebbe ad inserire in un contesto già di per sé favorevole a Palermo, dove il rientro di numerosi espatriati, anche dalla Germania, e la creazione di startup nell’economia digitale e in altri settori dimostrano quanto la Sicilia sia già attraente per gli stranieri, spiegano gli organizzatori. La promozione della lingua tedesca e di altre lingue può rafforzare ulteriormente questo sviluppo. Conoscere il tedesco apre nuove opportunità, sia nella formazione che nel mondo del lavoro, aggiungono.

Alla tavola rotonda parteciperanno, tra gli altri, Karin Ende, direttrice della Cooperazione Linguistica del Goethe-Institut in Italia e vicedirettrice del Goethe-Institut Rom, Heidi Sciacchitano, direttrice del Goethe-Institut Palermo, Andreas Krüger, direttore dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Germania, nonché rappresentanti del DAAD, dell’Università di Palermo, dell’USR Palermo, dell’Agenzia centrale per le scuole all’estero (ZfA), di associazioni culturali italo-tedesche di Trapani e Catania, oltre a dirigenti scolastici, insegnanti, rappresentanti dell’Ufficio per gli scambi giovanili italo-tedeschi VIAVAI e del mondo imprenditoriale.

Il consigliere di Putin Ushakov boccia il cessate il fuoco

Roma, 13 mar. (askanews) – Il consigliere presidenziale russo, Yury Ushakov, ha dichiarato che la proposta di 30 giorni di cessate il fuoco avanzata da Stati Uniti e Ucraina al termine dei colloqui tenuti due giorni fa in Arabia Saudita “non è altro che pausa temporanea per l’esercito ucraino”. In un’intervista rilasciata all’emittente Rossiya-1, all’indomani del colloquio telefonico avuto con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz, Ushakov ha dichiarato: “Ieri mi ha chiamato, mi ha informato dei principali risultati dei negoziati avuti con la delegazione ucraina a Gedda. Ovviamente ho commentato l’accordo raggiunto su una tregua temporanea. Abbiamo affermato la nostra posizione, ossia che questa non è altro che una pausa temporanea per l’esercito ucraino, niente di più”. Ushakov ha quindi aggiunto che la Russia punta a “una soluzione pacifica a lungo termine in Ucraina, che tenga conto degli interessi e delle preoccupazioni di Mosca”.

Appello al governo: il cinema indipendente rischia l’estinzione

Roma, 13 mar. (askanews) – “Ormai da un anno il settore del cinema e dell’audiovisivo vive nell’incertezza del suo futuro. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre”: è l’appello congiunto ed urgente lanciato da una serie di importanti associazioni di lavoratori del cinema e dell’audiovisivo, tra cui, solo per citarne alcune, 100Autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva), Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Aic (Autori Italiani della Cinematografia), Air3 (Associazione Italiana Registi) e AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa).

“Le regole del nuovo tax credit e dei finanziamenti selettivi, con una brusca interruzione all’evoluzione del settore, hanno reso impossibile l’accesso alla maggioranza delle piccole e medie produzioni relegando la possibilità produttiva solo a pochi eletti. Il cinema indipendente è a rischio estinzione, quel cinema da dove provengono i nuovi autori attraverso i quali si costruisce e si preserva il futuro culturale del nostro Paese, che è anche ispirazione per il resto del mondo”, hanno denunciato i firmatari dell’appello.

“Da crisi dell’occupazione si è giunti rapidamente ad una crisi culturale – proseguono, secondo il testo -áÈ urgente che il Governo e le Istituzioni rispondano alle necessità del settore cinematografico e audiovisivo con la massima priorità. Chiediamo l’emissione tempestiva dei decreti correttivi e della documentazione richiesta dai giudici del Tar del Lazio, al fine di avere regole chiare e costanti che possano permettere a tutti i soggetti coinvolti di operare democraticamente in condizioni di certezza e stabilità. Non possiamo permetterci di aspettare oltre: il settore ha bisogno di risposte concrete e tempestive per evitare il collasso”.

Tra le associazioni e le rappresentanze firmatarie: 100Autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva) – AIC (Autori Italiani della Cinematografia) – AIR3 (Associazione Italiana Registi) – AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa) – AITS (Associazione Italiana Tecnici del Suono) – ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) – APAI (Associazione del Personale di Produzione Audiovisivo) – APCI (Associazione Pittori Cinematografici Italiani) – CACAO (Comparto Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato Puglia) – CCS (Collettivo Chiaro Scuro) – DOC.IT (Associazione Documentaristi Italiani) – EMIC (Associazione Elettricisti e Macchinisti Italiani) – RCAS (Rete Cine-Audiovisivo Sicilia) – RCP (Rete Cinema Piemonte) – RCS (Rete Cinema Sociale) – MUJERES NEL CINEMA (Associazione di donne nel cinema e nell’industria dell’audiovisivo) – #SATDC (comitato #Siamoaititolidicoda) – UECI (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) – WGI (Writers Guild Italia).

Bruxelles su dazi Trump: "L’Ue non è parte del problema"

Roma, 13 mar. (askanews) – Sui nuovi dazi commerciali da parte degli Usa, alla Commissione europea “siamo pronti a reagire a qualunque eventualità”, ma “vogliamo essere molto chiari sul fatto che l’Unione europea non è parte del problema e che la tesi che saremmo parte del problema è profondamente fuorviante. Riteniamo che dovremmo lavorare con gli Stati Uniti per essere parte della soluzione e per intervenire sul vero problema, che è l’eccesso di capacità produttiva globale su acciaio e alluminio”, in particolare in Asia e Cina”. Lo ha affermato il portavoce della Commissione per queste materie, Olof Gill interpellato sugli sviluppi in questo ambito durante il briefing stampa di metà giornata.

Il portavoce ha precisato che l’Ue è pronta a reagire anche all’eventualità di un reindirizzamento verso il suo mercato delle mancate esportazioni di Cina o altri Stati sempre a seguito dei dazi decisi dall’amministrazione Usa. “Sì – ha detto – siamo preparati per le potenziali conseguenze delle decisioni deplorevoli degli Usa. E ho detto più volte che siamo molto impegnati con il nostro settore di acciaio e alluminio su base regolare”, con cui la prossima settimana si svolgeranno nuovi incontri.

Quanto ai nuovi dazi e alle minacce di ulteriori misure contro le importazioni dalla Ue da parte del presidente Usa Donald Trump, “ribadiamo il rammarico” per queste mosse e “ripetiamo la richiesta agli Usa di revocarli subito. Siamo pronti a negoziare”, e si tratta di iniziative che causerebbero “solo danni a entrambi”. (fonte immagine: European Union).

Incontro a Roma con David Cronenberg (in Italia per "The Shrouds")

Roma, 13 mar. (askanews) – Lunedì 31 marzo, alle 19 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, si terrà un incontro-evento con David Cronenberg, uno dei più grandi e visionari registi contemporanei, che sarà ospite di una emozionante puntata di ArteSettima Podcast dal vivo.

L’appuntamento, realizzato grazie alla collaborazione tra Alice nella Città e Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Aka Lab, sarà aperto al pubblico e agli studenti delle scuole di cinema, con l’intento di rendere omaggio e approfondire la straordinaria carriera di un cineasta capace di esplorare in profondità gli angoli più complessi e spesso oscuri della condizione umana.

Un’occasione da non perdere per incontrare un grande autore del cinema internazionale, che sarà in Italia in occasione della presentazione del suo ultimo film “The Shrouds”, distribuito dal 3 aprile 2025 al cinema da Europictures con Adler Entertainment e presentato al Festival di Cannes 2024. L’evento offrirà uno spazio di riflessione sul suo sguardo cinematografico, sempre proiettato sul presente e sulle inquietudini della contemporaneità.

La sua influenza sul cinema e sulla cultura moderna è determinata dal coraggio e dall’originalità con cui affronta tematiche che toccano da vicino l’essere umano: il corpo, l’identità, la mutazione, il contagio, la violenza e la tecnologia. Un pensiero che rielabora i grandi dibattiti del secolo scorso, spaziando tra filosofia, psicologia, medicina e antropologia.

L’incontro con gli studenti delle scuole di cinema e con il pubblico sarà dunque non solo un’occasione per approfondire il suo cinema e i temi che lo attraversano, ma anche un’opportunità per esplorare le paure, le ossessioni e le trasformazioni della società moderna attraverso il linguaggio cinematografico.

L’evento sarà introdotto da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori di Alice nella Città, e curato da ArteSettima (www.artesettima.it, @artesettima sui social), realtà che tra digitale e reale negli ultimi anni si è affermata come un punto di riferimento imprescindibile per chi vuole approfondire il cinema in tutte le sue forme con un approccio originale e innovativo.

L’anteprima rientra tra le attività promosse nel corso dell’anno dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Alice nella città e dedicate al cinema.

Neffa torna con l’album Canerandagio Parte 1

Milano, 13 mar. (askanews) – Canerandagio Parte 1 è il titolo dell’attesissimo album di Neffa, in uscita venerdì 18 aprile per Numero Uno (Sony Music) e da oggi disponibile in preorder.

Con la sua penna inconfondibile e la classe che lo ha sempre contraddistinto, l’artista firma un nuovo passaggio nel genere che lo ha consacrato come una delle figure più influenti nel panorama musicale italiano. Canerandagio Parte 1 è il risultato di un grande lavoro di produzione musicale, un’evoluzione del suo stile con sonorità calde, crude e graffianti.

Il disco è già disponibile nei seguenti formati: LP black 180gr, LP sparkle, LP sparkle autografato (Esclusiva Sony Music Store), CD JewelBox.

Neffa presenterà dal vivo il nuovo album in occasione di Universo Neffa (prodotto da Vivo Concerti), il 5 novembre all’Unipol Forum di Milano. Sarà una serata che ripercorrerà i momenti più salienti della sua carriera e verranno presentate le nuove tracce di Canerandagio Parte 1: un’occasione unica e imperdibile per celebrare l’artista che ha plasmato l’hip hop e il soul italiano.

I biglietti per Universo Neffa sono disponibili in prevendita su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.

Rearm EU, De Guindos (Bce): si può finanziare alzando tasse o debito

Roma, 13 mar. (askanews) – L’impatto dei piani dell’Unione europea di aumento della spesa in armamenti e difesa dei Paesi “è qualcosa che dovremmo analizzare. Ci serviranno i dettagli, perché ci sono questioni da chiarire che immagino verranno affrontate, come l’ammontare concreto di queste spese in difesa e come queste spese verranno suddivise su varie poste di bilancio, perché ci possono essere moltiplicatori diversi. E’ molto importante anche se parte di questo stimolo filtrerà oltre frontiera. E poi c’è la questione di come finanziare il tutto: ci sono varie alternative, si possono aumentare le tasse o utilizzare altri strumenti, oppure puoi aumentare il debito. Questi sono tutti elementi che andranno considerati”. Lo ha rilevato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, intervendo ad un dibattito durante una conferenza organizzata dall’Eiopa.

“Ci sono alcune questioni da definire. La Commissione Ue ha deciso che 150 miliardi saranno finanziati con debito comune e che poi innescheranno le clausole nazionali di sospensione (del Patto di stabilità e di crescita), per esentare queste spese addizionali dai bilanci pluriennali approvati. Questo è il piano, poi dobbiamo conoscere i dettagli. Riteniamo che sia qualcosa di molto razionale, dato il contesto geopolitico, ma al tempo stesso è molto importante garantire la sostenibilità sul medio termine – ha aggiunto De Guindos – perché forse la reazione dei mercati potrebbe essere un aumento dei tassi e questo sarebbe negativo per tutti. E poi la Commissione è stata chiara che le priorità su digitale e clima non saranno intaccate da questo piano”. (fonte immagine: Eiopa).

Appello urgente al Governo: "Cinema indipendente rischia estinzione"

Roma, 13 mar. (askanews) – “Ormai da un anno il settore del cinema e dell’audiovisivo vive nell’incertezza del suo futuro. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre”: è l’appello congiunto ed urgente lanciato da una serie di importanti associazioni di lavoratori del cinema e dell’audiovisivo, tra cui, solo per citarne alcune, 100Autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva), Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Aic (Autori Italiani della Cinematografia), Air3 (Associazione Italiana Registi) e AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa).

“Le regole del nuovo tax credit e dei finanziamenti selettivi, con una brusca interruzione all’evoluzione del settore, hanno reso impossibile l’accesso alla maggioranza delle piccole e medie produzioni relegando la possibilità produttiva solo a pochi eletti. Il cinema indipendente è a rischio estinzione, quel cinema da dove provengono i nuovi autori attraverso i quali si costruisce e si preserva il futuro culturale del nostro Paese, che è anche ispirazione per il resto del mondo”, hanno denunciato i firmatari dell’appello.

“Da crisi dell’occupazione si è giunti rapidamente ad una crisi culturale – proseguono, secondo il testo – È urgente che il Governo e le Istituzioni rispondano alle necessità del settore cinematografico e audiovisivo con la massima priorità. Chiediamo l’emissione tempestiva dei decreti correttivi e della documentazione richiesta dai giudici del Tar del Lazio, al fine di avere regole chiare e costanti che possano permettere a tutti i soggetti coinvolti di operare democraticamente in condizioni di certezza e stabilità. Non possiamo permetterci di aspettare oltre: il settore ha bisogno di risposte concrete e tempestive per evitare il collasso”.

Tra le associazioni e le rappresentanze firmatarie: 100Autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva) – AIC (Autori Italiani della Cinematografia) – AIR3 (Associazione Italiana Registi) – AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa) – AITS (Associazione Italiana Tecnici del Suono) – ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) – APAI (Associazione del Personale di Produzione Audiovisivo) – APCI (Associazione Pittori Cinematografici Italiani) – CACAO (Comparto Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato Puglia) – CCS (Collettivo Chiaro Scuro) – DOC.IT (Associazione Documentaristi Italiani) – EMIC (Associazione Elettricisti e Macchinisti Italiani) – RCAS (Rete Cine-Audiovisivo Sicilia) – RCP (Rete Cinema Piemonte) – RCS (Rete Cinema Sociale) – MUJERES NEL CINEMA (Associazione di donne nel cinema e nell’industria dell’audiovisivo) – #SATDC (comitato #Siamoaititolidicoda) – UECI (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) – WGI (Writers Guild Italia).

Notte di paura a Napoli e Pozzuoli per la scossa di magnitudo 4.4

Milano, 13 mar. (askanews) – Notte di paura nell’area dei Campi Flegrei e in molte zone di Napoli a causa della violenta scossa di terremoto, di magnitudo 4.4, registrata all’1:25 e che ha sorpreso molti cittadini nel sonno.

L’episodio tellurico, il cui epicentro stato localizzato a due chilometri di profondit a Pozzuoli, ha spinto molti residenti a scendere in strada. Tantissime le persone che hanno trascorso la notte fuori casa, nelle aree di attesa predisposte una volta scattato il piano di emergenza.

Nell’area allestita a Pozzuoli si sono presentati anche il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni.

“Una scossa 4.4 pi su Napoli che su Pozzuoli per anche qui c’ stata una grande attenzione da parte della popolazione, alcuni sono scesi in strada, sono venuti qui sotto la tenda – ha dichiarato il prefetto – Ovviamente c’ da perfezionare un modello di attesa: il sindaco adesso aprir anche il centro di Monte Ruscello per chi vorr andarci. Per la macchina si messa in moto nell’immediatezza, nell’immediatezza stato convocato il centro coordinamento e soccorsi”.

“La scossa stata importante – ha sottolineato il sindaco – di magnitudo importante, c’ un po’ di gente per strada, naturalmente spaventata, per qua un po’ la zona dove si focalizzata pi popolazione. Sto parlando sempre nell’ordine di decine di persone. Capisco lo spavento, capisco l’ansia, ma c’ una macchina che comunque funziona, bisogna migliorare sempre di pi ma alla fine abbiamo le risposte concrete”.

Gi nelle notte sono iniziati i controlli sulla stabilit degli sugli edifici pubblici nelle aree a rischio. All’indomani della scossa le scuole di queste aree sono rimaste chiuse.

Starlink, Ciriani: interlocuzioni in corso su aree remote Italia

Roma, 13 mar. (askanews) – Per le “aree più remote, il Governo sta valutando, con Starlink e altri operatori, l’ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti. Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune Regioni italiane del Nord, del Centro e del Sud, per sperimentare la fornitura di un servizio space-based rivolto a dare reti remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, come già riportato nella nota di Palazzo Chigi pubblicata lo scorso 6 gennaio, si ribadisce che non sono stati firmati contratti né sono stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, rispondendo ad una interrogazione del Pd, nell’aula del Senato, sull’utilizzo della Rete Starlink per la copertura delle aree non raggiunte dalla banda larga.

Startup, Elkann presidente di Vento: ora un nuovo fondo da 75 milioni

Milano, 13 mar. (askanews) – John Elkann presidente e un nuovo fondo da 75 milioni di euro per sostenere le startup italiane nei prossimi cinque anni. Vento, il fondo privato di venture capital early-stage di Exor Ventures, rilancia dopo essere diventato un punto di riferimento nell’ecosistema italiano della tecnologia: l’obiettivo di individuare, supportare e far crescere la nuova generazione di imprenditori italiani nel mondo.

“A quasi tre anni dal lancio di Vento, siamo orgogliosi di rinnovare il nostro impegno e sostenere i migliori imprenditori italiani con un nuovo fondo”, ha detto John Elkann, presidente di Vento. “La passione che anima i loro progetti innovativi e i successi già raggiunti insieme ci spingono a perseguire obiettivi ancora più ambiziosi”.

Accanto al presidente lavora un Comitato d’Investimento d’eccezione che include figure di spicco del settore tech come Diego Piacentini, Mike Volpi e Jean de La Rochebrochard. Ad oggi, Vento ha investito in 100 startup tra cui Bee, JetHR e Qomodo, creando uno dei più ampi portafogli early-stage in Italia. La strategia di investimento si concentra esclusivamente su founder italiani, sia in patria che all’estero, con una forte prevalenza degli Stati Uniti e Regno Unito, seguiti da Germania e Francia. Con il Fondo II, Vento prevede di realizzare 375 investimenti nell’arco di cinque anni.

Ad oggi Vento ha esaminato oltre 3.500 startup, investendo in circa 100 aziende fondate da italiane e italiani nel mondo, con un tasso di conversione molto selettivo del 2,5% e un ticket standard di 150mila euro. Vengono inoltre effettuati investimenti follow on mirati per supportare i fondatori italiani più promettenti nella loro espansione internazionale.

“Crediamo che il potenziale tecnologico e imprenditoriale dell’Italia sia stato sottovalutato troppo a lungo”, ha detto Diyala D’Aveni, ceo di Vento. “Attraverso il nostro approccio che unisce investimenti diretti, creazione di startup e il nostro evento annuale sul tech, vogliamo cambiare questa narrazione e posizionare l’Italia come un importante hub tecnologico europeo”, ha sottolineato.

Oltre al fondo e all’organizzazione dell’Italian Tech Week, Vento gestisce anche un programma di venture building che ha creato 26 startup in tre edizioni.

Cina: basta con manipolazioni politiche su origine Covid-19

Roma, 13 mar. (askanews) – Pechino si oppone a qualsiasi forma di manipolazione politica riguardante l’origine del virus COVID-19, ha affermato giovedì la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning in una conferenza stampa.

In precedenza, il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, citando una propria fonte, aveva riferito che il Servizio segreto federale tedesco (BND) aveva concluso già nel 2020 che la pandemia globale di coronavirus avrebbe potuto essere causata da una fuga di dati da un laboratorio nella città cinese di Wuhan.

“Per quanto riguarda la questione dell’origine del coronavirus, la Cina si oppone fermamente a qualsiasi forma di manipolazione politica”, ha affermato il diplomatico commentando la pubblicazione.

Mao Ning ha sottolineato che il problema dell’origine del coronavirus è una questione scientifica che deve essere affrontata da esperti, i quali devono essere guidati da principi scientifici.

Il portavoce ha anche ricordato che un gruppo congiunto di esperti cinesi e dell’OMS, sulla base di visite sul campo ai laboratori competenti di Wuhan, aveva precedentemente concluso che l’ipotesi di una perdita da una di quelle strutture era “estremamente improbabile”.

Secondo la Süddeutsche Zeitung, i servizi segreti tedeschi sono giunti a queste conclusioni non solo basandosi sull’analisi di dati accessibili al pubblico, ma anche su materiali ottenuti durante un’operazione di intelligence denominata Saaremaa.

Questi materiali includono dati scientifici provenienti da istituti di ricerca cinesi, in particolare dal Wuhan Institute of Virology. Oltre alle prove di esperimenti rischiosi volti a modificare artificialmente virus naturali, i servizi segreti vennero a conoscenza anche di numerose violazioni delle norme di sicurezza dei laboratori.

In precedenza, i legislatori statunitensi, dopo un’indagine durata due anni, avevano affermato che molto probabilmente il coronavirus aveva avuto origine in un laboratorio e si era diffuso a seguito di una fuga di notizie, secondo un rapporto pubblicato dai legislatori.

Nel documento si afferma che “il virus COVID-19 ha avuto origine molto probabilmente in un laboratorio nella città cinese di Wuhan”.

Nel marzo 2021, l’OMS ha pubblicato il rapporto completo del gruppo di esperti internazionali dell’organizzazione in visita a Wuhan per determinare l’origine del coronavirus, in cui gli scienziati hanno descritto la sua fuga da un laboratorio come “estremamente improbabile”.

Il rapporto afferma inoltre che il nuovo tipo di coronavirus potrebbe essere stato trasmesso all’uomo dai pipistrelli tramite un altro animale. Gli esperti hanno aggiunto un’altra versione sull’origine del coronavirus all’elenco delle ipotesi “da possibili a probabili”: la trasmissione diretta dagli animali all’uomo.

La missione dell’OMS ha definito “possibile” anche la possibilità che il virus si sia diffuso attraverso alimenti congelati.

Bce, De Guindos: buone notizie su inflazione, al 2% verso fine 2025

Roma, 13 mar. (askanews) – Sull’inflazione nell’area euro “abbiamo buone notizie, pensiamo che la disinflazione sia ben avviata. I nuovi dati sui salari sono positivi e segnalano un rallentamento della crescita. E pensiamo che saremo in grado di convergere alla nostra definizione di stabilità dei prezzi, inflazione al 2% tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos durante un dibattito a una conferenza organizzata dalla Eiopa. “Possiamo continuare con le nostre decisioni monetarie”, ha aggiunto.

E proprio su questo aspetto, al Consiglio direttivo della scorsa settimana “abbiamo ridotto i tassi di altri 25 punti, per la sesta volta per una riduzione totale di 150 punti base” da quando la Bce ha iniziato a ridurre i tassi. “Questa è una riduzione rilevante e quindi il livello di restrizione è stato consistentemente ridotto”, ha proseguito.

“Per il futuro, data la quantità di incertezza è molto importante mantenere un approccio basato sui dati in cui le decisioni vengono prese volta per volta e in cui – ha ribadito – non c’è nessun vincolo a un percorso futuro dei tassi. Dobbiamo restare con la mente aperta”. (fonte immagine: Eiopa).

Ciak si gira "I Cesaroni – Il ritorno", la serie cult di Canale 5

Roma, 13 mar. (askanews) – Primo ciak, lunedì 17 marzo, per “I Cesaroni – Il ritorno”, la serie cult di Canale 5, una coproduzione Publispei- RTI, prodotta da Verdiana Bixio.

La nuova attesa stagione de “I Cesaroni”, andata in onda dal 2006 al 2014 e ambientata nel quartiere Garbatella, sarà interpretata e diretta da Claudio Amendola, da sempre indimenticabile protagonista della famiglia allargata più amata d’Italia.

Nella settima stagione la bottiglieria dei Cesaroni, luogo simbolo della serie, aprirà nuovamente le sue porte, pronta ad ospitare vecchi e nuovi amici e a dar luogo a inaspettate vicissitudini.

Alla scrittura del progetto: Giulio Calvani, Valerio Cilio, Federico Favot e Francesca Primavera.

“I Cesaroni – Il ritorno” andrà in onda prossimamente su Canale 5.

Fed, FT: Trump sceglie Michelle Bowman per guida vigilanza banche

Roma, 13 mar. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump ha scelto Michelle Bowman per rilevare la direzione delle attività di Vigilanza bancaria alla Federal Reserve. Lo riporta il Financial Times citando una fonte anonima della Casa Bianca.

Secondo il quotidiano finanziario, la scelta sarà accolta favorevolmente da Wall Street e dalla finanza americana, che invece guardava in maniera critica l’approccio regolamentare più pervasivo di Michael Barr, che si è dimesso da questa carica nei mesi scorsi, possibilmente in polemica con la nuova amministrazione.

Bowman era stata nominata da Trump alla Fed durante il suo primo mandato da presidente e ha mostrato una linea sostanzialmente analoga a quella del resto del direttorio per le questioni monetarie, forse con una tonalità leggermente più restrittiva. (Fonte immagine: Federal Reserve).

Social media nell’era dell’IA, il punto degli esperti di PostPickr

Roma, 13 mar. (askanews) – L’intelligenza artificiale sta palesemente rivoluzionando il mondo del digital marketing e, di conseguenza, anche la gestione dei social media. Negli ultimi anni, le aziende hanno iniziato a utilizzare strumenti sempre più avanzati per ottimizzare la produzione di contenuti, migliorare le strategie di engagement e analizzare i dati in tempo reale. Grazie a tecnologie sempre più sofisticate, oggi i social media manager possono contare su software in grado di generare testi, immagini, video e persino interazioni personalizzate con gli utenti.

Questo cambiamento, tuttavia, non riguarda solo l’aspetto tecnologico, ma coinvolge anche le competenze e il ruolo dei professionisti del settore. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio interno di PostPickr, realtà operante nell’ambito social media, oltre l’80% dei social media manager utilizza regolarmente strumenti basati sull’intelligenza artificiale. L’IA viene impiegata in diversi ambiti: dalla pianificazione strategica alla creazione automatizzata di contenuti testuali e multimediali, fino alla gestione cross-platform e all’analisi delle metriche di performance. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie solleva una serie di interrogativi sul futuro della professione e sul rapporto tra intelligenza artificiale e creatività umana.

Maurizio Lotito, co-founder di PostPickr, sottolinea come l’intelligenza artificiale non sostituirà i professionisti del settore, ma andrà a potenziare le loro capacità. Secondo Lotito, la sfida principale non è l’automatizzazione in sé, ma la capacità di sfruttare al meglio questi strumenti.

“L’intelligenza artificiale sta ridefinendo sempre più il modo con cui le imprese italiane gestiscono la loro presenza sui social media”, spiega. “Da un’indagine del nostro osservatorio di settore, è emerso che oltre l’80% dei social media manager utilizza regolarmente strumenti IA nella routine lavorativa, come supporto nella fase strategica e creativa, nella generazione di contenuti testuali e multimediali personalizzati, e nella distribuzione cross-platform su più social network contemporaneamente, fino all’ultima fase di analisi dei dati per monitorare e rivedere le strategie”.

L’introduzione di tecnologie IA nei social media apre nuove possibilità per le aziende. Da un lato, strumenti basati sull’intelligenza artificiale permettono di ottimizzare il tempo dedicato alla creazione e distribuzione dei contenuti, garantendo una maggiore efficienza operativa. Dall’altro, possono rendere le strategie di marketing più mirate, offrendo insights dettagliati sul comportamento degli utenti e personalizzando le campagne in base ai dati raccolti.

Ma l’automazione non è priva di rischi. Il principale pericolo è la perdita di autenticità nella comunicazione. Se utilizzata in modo eccessivo e senza un’adeguata supervisione umana, l’IA può produrre contenuti impersonali, privi di originalità e distanti dal tono di voce del brand. La sfida per i social media manager è quindi trovare il giusto equilibrio tra automazione e creatività, utilizzando l’intelligenza artificiale come un supporto senza perdere di vista il valore del contenuto autentico e genuino.

Un altro aspetto cruciale è la formazione. Come sottolinea Lotito, la diffusione dell’intelligenza artificiale nel social media marketing impone ai professionisti del settore di sviluppare nuove competenze. “Questa sinergia tra uomo e macchina non sostituirà i professionisti del settore ma richiederà l’acquisizione di nuove competenze nell’utilizzo di questi strumenti, nella capacità di interrogare in maniera sempre più efficace, di valutare criticamente gli output e di applicare strategicamente gli insight ottenuti”, continua Maurizio Lotito.

L’uso dell’intelligenza artificiale nei social media sta trasformando il modo in cui i brand interagiscono con il pubblico. La possibilità di personalizzare i messaggi, prevedere il comportamento degli utenti e ottimizzare le campagne pubblicitarie sta ridefinendo le regole del digital marketing. Tuttavia, il successo di queste strategie dipende dalla capacità di integrare l’IA in modo intelligente, senza rinunciare all’elemento umano che rende un brand riconoscibile e apprezzato.

Non ci sono dubbi sul fatto che, nel prossimo futuro, l’adozione dell’intelligenza artificiale nei social media continuerà a crescere, portando con sé nuove opportunità e sfide. Ma solo le aziende che sapranno adattarsi a questa evoluzione, investendo nella formazione e nell’integrazione consapevole delle tecnologie IA, avranno un vantaggio competitivo significativo. “Il futuro – conclude Maurizio Lotito – non sarà dominato dalle macchine, ma da professionisti capaci di utilizzarle in modo strategico per migliorare la comunicazione e l’efficacia delle strategie digitali”.

Non riuscire a staccare gli occhi: Paul Pfeiffer alla David Wallace

Bilbao, 13 mar. (askanews) – Una sala enorme, apparentemente vuota, a parte un piccolissimo schermo, e intorno, fortissimi, gli effetti sonori di uno stadio e del suo pubblico. In pochi istanti ci si rende conto che c’è un cortocircuito percettivo e si prova una strana sensazione di non sapere esattamente dove e dentro cosa ci si trova. In realtà siamo dentro il museo Guggenheim di Bilbao, che ospita una mostra di Paul Pfeiffer, artista americano che da decenni lavora sulle immagini e la loro manipolazione, andando a indagare i meccanismi di costruzione delle stesse e il modo in cui noi, il pubblico, le fruiamo. Nella grande sala bianca sentiamo un evento sportivo senza vederlo, così come vediamo lo spazio museale senza sentirlo, tutto è incerto e già da questo si percepisce che l’opera, intitolata “The Saints” e che ha altri molti elementi e livelli narrativi, sta funzionando.

Ma l’esperienza più forte e magnetica si prova entrando nella sala del Guggenheim dedicata ai film, dove è proiettato il video di Pfeiffer “Red Green Blue”, dedicato alla vita dello stadio durante una partita di football universitario. L’opera si concentra in particolare sulla banda e sulla generazione dei suoni che accompagnano il rito sportivo, ma l’occhio dell’artista è totale, così come il suo montaggio. Per questo la sensazione, fortissima è quella di trovarsi di fronte al corrispettivo visuale dei testi sullo sport, e quindi sulla società e quindi sul potere, di uno scrittore come David Foster Wallace. Sono immagini piene di intelligenza e di consapevolezza, come le frasi dell’autore, ma sono anche frammenti impazziti del sistema dello spettacolo globale, proprio nel senso di Debord, che compongono un’analisi colta, ma non giudicante, dei fenomeni mainstream e di cultura popolare. Con il risultato di non riuscire a staccare gli occhi dallo schermo, che ci offre un’esperienza che, parafrasando ancora Wallace, potremmo definire “una cosa divertente che vorrei continuare a fare”.

Europa, vincere la pace alla luce del pensiero di Jacques Maritain.

Foto di 👀 Mabel Amber, who will one day da Pixabay
Foto di 👀 Mabel Amber, who will one day da Pixabay

Ci sentiamo di aderire all’Appello pubblico di Michele Serra “Una Piazza per l’Europa”: per il modo in cui è stato espresso (la pacatezza) e per i destinatari a cui è rivolto (i cittadini). E’ importante che si faccia riferimento all’Europa a prescindere dagli orientamenti partitici e chiedendo invece il coinvolgimento dell’opinione pubblica: ad essa si rivolge l’Appello, e da essa ci si aspetta una reazione non di “pancia”, ma di “testa”, una testa non disgiunta dal “cuore”. E’ richiesta, insomma, una “ragione appassionata”, starei per dire “innamorata” dell’Europa, della civiltà di cui è espressione e di cui si apprezza il valore senza nascondersene i limiti, Così l’Appello ha una portata generativa: vuole scuotere, mettere di fronte alla situazione: non per “contemplare”, bensì per “trasformare” la situazione in cui ci troviamo, e trasformarla -ecco il punto- in maniera inedita, cioè tale che non ricalchi atteggiamenti del passato o non imiti atteggiamenti assunti da altri; si tratta di abbeverarci alle fonti originarie, facendole reagire alle res novae.

Viene allora alla mente la riflessione che, giusto ottant’anni or sono, Jacques Maritain faceva e che possiamo sintetizzare in una espressione: “vincere la pace”, per dire che non basta sospendere le ostilità o fermare la guerra, occorre guadagnare la pace, meritarsela. Maritain ne parlava in quell’aureo libretto che è Cristianesimo e democrazia del 1943 e lo ribadiva nel discorso all’Unesco del 1947, intitolato originariamente “La via della pace” e successivamente precisato come “Le possibilità di cooperazione in un mondo diviso”, per dire che la pace è essenzialmente “pacificazione”, vale a dire non un ideale astratto o una condizione statica, ma un “ideale storico concreto” da cogliere nel suo dinamismo effettuale. Dunque, una pace attiva, perché attivo è il modo per arrivarci e attivo è il modo per mantenerla. In altre parole: una pace che è frutto di fortezza e non certamente di forza né altrettanto certamente di ignavia. Una posizione, questa, che Emmanuel Mounier aveva chiarito nel suo saggio su I cristiani e la pace, denunciando tanto il bellicismo della violenza, quanto il pacifismo della inerzia: due impostazioni che, a ben vedere, fanno riferimento a distinzioni temperamentali e sociali, mentre la pace è costruzione all’insegna della ragionevolezza etica, delle mediazioni politiche e finanche delle compromissioni pratiche, senza mai cedere al moralismo e alla retorica.

La pace come pacificazione è frutto di una conquista che impegna in termini di eroismo nella quotidianità, direbbero Maritain e Mounier, due esponenti di quel personalismo comunitario che ha avuto in Europa altre voci non meno significative come quelle di coloro che direttamente e indirettamente hanno contribuito a fare l’Europa. Oggi, in presenza di un pragmatismo montante, queste figure possono sembrare datate, mentre possono fruttificare ancora, a condizione che non si voglia ripetere Maritain e i “non conformisti degli anni Trenta”, ma ripeterne piuttosto il problema, per dire che a quegli autori non tanto si deve “tornare” quanto da essi si deve “ripartire”.

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La crescita del populismo tra ricchezza e ignoranza

È stato un valido storico inglese, Peter Burke, a sostenere che l’ignoranza premia le dittature ed è la fonte principale del populismo. La scarsa cultura dell’elettore e il suo disinteresse verso il bene di tutti e verso la polis li favorisce. Gira moltissima confusione. Ma il mondo è cambiato lo stesso, forse proprio in virtù di questi fenomeni antropologici e di questa confusione.

Sembra tutto affievolito e rientrato, ma il colloquio, volutamente sceneggiato, tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca ha comunque acquistato un valore storico e ha fornito a tutto il mondo una previsione su quello che potremmo verosimilmente attenderci nei prossimi anni. Le ultime notizie ci informano che la crisi dei rapporti tra Ucraina e Stati Uniti è sulla strada del superamento. Lo speriamo tutti. Rimane ancora aperto, con interrogativi forti, il rapporto tra Stati Uniti e Russia.

Fame di terre, e non solo di quelle rare; di canali marittimi, di mari e di intere nazioni. Desiderio di nuovi imperi zaristi. In ogni caso, mancanza di senso e di buon senso. Pulsioni dispotiche. Autocrazie illiberali. Insomma, quei “…fenomeni autoritari” che Mattarella vede in piena crescita e che lo preoccupano molto.

Mettiamola allora come vogliamo: un nuovo ordine mondiale è iniziato, con la crisi della democrazia liberale e la politica ridotta a spettacolo permanente. I partiti politici sono liquefatti e inesistenti, ormai tutti nelle sole mani del leader. E noi qui, nella nobile Europa, siamo ancora in attesa di uno Stato europeo, di una unità politica e di un federalismo realizzato.

Il primo mandato è da dimenticare! E lo scenario del secondo è, per la democrazia, inquietante.

Se stanno così le cose, a me sembra corretto e giusto che tutto il mondo dell’informazione democratica più avvertita si sia nutrito e continui a farlo di ‘Trumpismo’ quotidiano e del pericoloso “fenomeno” dei due tycoon comparsi sulla scena mondiale della politica. C’è alle spalle – tocca purtroppo dirlo – anche qualche cardinale, rappresentato laicamente dall’antibergogliano e nemico del Concilio Steve Bannon: quello della bellissima Certosa di Trisulti (Frosinone), che doveva essere una scuola per formare leader conservatori e sovranisti.

Due tycoon in compagnia dei loro tanti soldi, insomma; dei loro palazzi, dei loro quotidiani, delle loro televisioni e, soprattutto, dei loro social personali incanalati su padronali piattaforme collocate su padronali satelliti. A questo preoccupante scenario massmediataco-tecnologico-capitalistico, di un vertice ultraricco e psicotico con 4 o 5 matrimoni alle spalle, a capo di una nazione che ha da sempre tutelato e difeso la democrazia mondiale, vorrei solo aggiungere un particolare che, per quel poco che ho visto e letto, è stato ricordato solo da qualche raro opinionista.

Trump e Musk non sono soli. E, direi, non è solo colpa loro se fanno liberamente quel che fanno e vogliono. L’ignoranza al potere e l’arroganza del capo non sono fenomeni nuovi. Come spesso è storicamente capitato, i due leader in questione hanno una loro robusta base sociale, un seguito e un largo consenso che condivide quello che pensano, fanno e dicono. Devo ringraziare un mio caro amico che tempo fa mi ha messo in testa che è (anche) il corpo elettorale —formato dai cittadini americani e dalle loro classi sociali, alte, medie o basse che siano— a condividere l’involuzione cesarista e lo slogan ultranazionalista “MAGA”.

Le tradizioni vanno rispettate, e Trump promette di rispettarle con la sua democrazia ridotta a teatro, con la sua minacciosa testa piegata a destra e il dito indice alzato. Ma dietro le sue promesse e le sue posture sceneggiate, si nasconde ben altro. E per chi avesse avuto voglia di capire, il Capitol Hill è stata una palese avvertenza, evidentemente condivisa da quel 50% di cittadini elettori che lo hanno votato, con la presenza, ahimé, del 56% di tutti i cattolici americani.

Un corpo elettorale culturalmente debole, però. Dal momento che un’indagine Gallup rivela che oltre la metà degli americani ha capacità di lettura inferiori a un livello di prima media. Tenendo conto che “non si tratta di persone povere” – ha spiegato una ricercatrice – o solo di “minoranze razziali, o di persone che parlano in modo strano perché vengono dal sud: letteralmente può essere chiunque”. Sono infatti circa 130 milioni gli americani di età compresa tra i 16 e i 74 anni (pari al 54% della popolazione) con un’alfabetizzazione bassa. Che vanno rispettati, sino a quando però non si innamorano del dittatore di turno.

Gli Stati Uniti, allora, non sono solo le belle città con le loro valide università, Silicon Valley, l’IA e il mondo digitale e tecnologico; non sono solo Hollywood e il jazz; non sono tutti schierati col grande Martin Luther King e col suo famoso e storico “Sogno”. Ma c’è un entroterra poco indagato che alimenta le pulsioni antidemocratiche e di sicurezza a qualunque costo.

Un corpo elettorale manipolabile, imbevuto di quel valore portante del capitalismo ricco ben rappresentato da Trump. Tutto giocato sul pensate a voi soli e ad arricchirvi, perché quello che vi prometto è… un’era dell’oro! Chiudetevi dentro la vostra casa e il vostro quartiere, e proteggetevi con delle pistole che potete comprare anche nei bar. Di tutto il resto, delle migrazioni crescenti, delle disuguaglianze, dei vostri vicini, dei vostri concittadini, magari anche dei vostri parenti, disinteressatevi.

È solo con questi diffusi “valori” che si esaltano l’individualismo e l’egoismo; che si scommette tutto sull’Io, e si dimentica la persona e il Noi. Ed è solo con queste idee in testa che si vota per Trump. Dimentichi del Capitolo Quarto, paragrafo 142, della “Fratelli Tutti”, che ci raccomanda di stare attenti alla dimensione locale, da mettere però sempre in relazione con quella universale.

Dopo il voto: perché Trump vuole la Groenlandia?

L’arroganza è quella a cui ormai ci ha abituato: “In un modo o nell’altro avremo la Groenlandia”. Questa non è semplicemente una delle solite “sparate” di The Donald perché l’idea di annettersi la più grande isola del mondo, possibilmente limitandosi a comprarla (come fecero nel XIX° secolo con l’Alaska), gli Stati Uniti la coltivano da parecchio tempo. Fu infatti il Presidente Truman, nel 1946, a proporne l’acquisto (per 100 milioni di dollari, oggi ce ne vorrebbero molti, ma molti di più).

La terra degli Inuit già a quel tempo suscitava interesse in quanto a presidio del mitico Passaggio a Nord Ovest scoperto da Roald Amudsen, ma oggi lo scioglimento dei ghiacciai provocato dal cambiamento climatico ne fa una zona di assoluto interesse strategico. Un sottosuolo, inoltre, ricchissimo di risorse naturali – per quanto dai costi estrattivi assai rilevanti – fra le quali (oltre a petrolio e oro) le ormai celeberrime “terre rare” (vi sarebbero presenti 25 dei 34 materiali critici definiti “strategici” dall’Unione Europea) rende questa enorme isola di ghiaccio popolata da soli 56.000 abitanti ancor più attraente nella logica imperiale che guida il nuovo corso di Washington.

In effetti, se si guarda un mappamondo dall’alto, dal Polo Nord, se ne percepisce immediatamente la rilevanza strategica in considerazione del progressivo scioglimento dei ghiacciai (che naturalmente la logica imperniata solo sul business del presente e non sulla salvaguardia del pianeta per le generazioni future evita di considerare nei suoi potenziali – e per gli scienziati quasi certi – catastrofici effetti): nuove rotte commerciali e nuove postazioni militari consentiranno un significativo rafforzamento strategico a chi potrà installarle.

In Groenlandia si giocano dunque tre partite della massima importanza: quella dello sfruttamento del sottosuolo, quella commerciale e last but not the least quella militare. Oggi le zone economiche esclusive (ZEE) dell’Artico appartengono in prevalenza a Russia e Canada, ma se la Groenlandia divenisse americana la maggioranza di esse diverrebbe statunitense. Non è una differenza da poco, alla luce di quanto appena detto.

Il tutto viene giocato sulla testa degli orgogliosi residenti, pochi ma per nulla disposti ad essere “comprati”: “non siamo in vendita”, ha urlato il giovane premier Mùte Egade, leader del partito ambientalista Inuit Ataqatigiit, confermando inoltre il blocco – in vigore da tempo – delle licenze di esplorazione del sottosuolo in ossequio alle rigide normative ambientali stabilite dal governo di Nuuk (è questo il nome della capitale groenlandese). Questa fiera rivendicazione non gli è però bastata per evitare una dura sconfitta alle elezioni tenutesi martedì, vinte dai partiti dell’opposizione: l’indipendentista Demokraatit Party, di centrodestra, col 30% dei voti e il nazionalista Naleraq con il 24%. Mentre quelli della coalizione di governo hanno subìto un drastico ridimensionamento: al 20% il citato Inuit Ataqatigiit, ambientalista di sinistra, al 16% il socialdemocratico Siumut. Per la cronaca, Atassut, l’unica formazione che non vuole rendere il paese autonomo da Copenaghen, si è fermata al 7%.

Tutta la campagna elettorale (rigorosamente televisiva, dato che le condizioni climatiche impediscono comizi all’aperto, evidentemente) si è incentrata sulla provocazione trumpiana, e ciò ha favorito i partiti che sono parsi più risoluti nel sostenere un fiero indipendentismo. Ma con una differenza, sostanziale: i vincitori, più moderati, guardano a un percorso indipendentista graduale; i secondi arrivati invece vorrebbero accelerare il processo. Indipendenti da chi? Dalla Danimarca.

Sì, perché non bisogna trascurare il fatto che pur avendo una propria autonomia amministrativa, sancita dallo Home Rule Act del 1979 e dal Self Government Act del 2009, la Groenlandia è una provincia del Regno di Danimarca, che la conquistò nel 1721. Non è però membro dell’Unione Europea, dalla quale comunque riceve assistenza economica finalizzata al sostegno all’educazione, mentre da Copenaghen percepisce 530 milioni di euro annui: una cifra che induce ad una riflessione meno emotiva sull’ipotesi di un referendum per il distacco, oggi meno invocato di ieri dopo la velata minaccia proveniente dalla Casa Bianca.

Per il momento gli USA hanno nell’isola una base militare a Thule, che vorrebbero rafforzare consistentemente alla luce dell’accresciuta importanza strategica dell’isola dei ghiacci. Vi sono però alcuni elementi di fondo che Trump non vuole considerare ma che non sono facilmente aggirabili, a meno davvero di capovolgere il mondo, senza immaginare cosa questo potrebbe comportare, quale sarebbe il punto di caduta.

Il primo riguarda il rapporto con la UE, essendone la Danimarca paese membro. Il secondo inerisce a quello interno alla NATO, essendone parimenti la Danimarca nazione aderente. Inoltre c’è un tema molto sensibile, ovvero il rispetto del Diritto Internazionale: se dovesse prevalere l’uso della forza al fine di intaccare la sovranità territoriale di uno Stato indipendente che cosa potrebbe derivarne in termini di relazioni planetarie dopo quanto già avvenuto in Ucraina ad opera della Russia? L’idea, semplicemente, che il Diritto Internazionale non esiste più, con tutte le possibili, ulteriori, conseguenze del caso. E infine e conseguentemente, a fronte di una presa di possesso dell’isola groenlandese in una logica di “sfera di influenza territoriale” perché mai la Cina non dovrebbe annettersi Taiwan, o la Russia i paesi baltici? Trump e i suoi teorici MAGA hanno un minimo di consapevolezza di quello che potrebbe accadere se ogni minimo limite definito dal Diritto Internazionale venisse sistematicamente infranto?

Purtroppo, già il fatto che dobbiamo porci la domanda dimostra i guai nei quali l’umanità si sta infilando.

Luigi Zanda: il Pd ha bisogno di un congresso prima del 2027.

“Per il Partito Democratico auspico un congresso straordinario, poiché implica un chiaro valore politico che culmina con un voto. Non intendo mettere in discussione la segretaria Schlein, eletta regolarmente, ma ritengo prematuro che ella possa proporsi come candidata alla presidenza del Consiglio”. Queste le parole di Luigi Zanda, intervenuto a ‘Otto e mezzo’ su La7.

“La situazione si evidenzia anche nel campo della politica estera: isolare il Pd dai socialisti europei è una questione, ma il rischio di isolare l’Italia è ben altra faccenda. Il primo obiettivo deve essere la promozione di un’Europa federale, altrimenti non potremo mai realizzare una politica estera e una difesa comuni. Ho trascorso vent’anni in Parlamento e faccio fatica a ricordare una sola volta in cui abbia votato per astenermi”.

Zanda ha affermato che “Schlein, in qualità di segretaria, durerà quattro anni, fino alla fine del suo mandato. Tuttavia, è cruciale considerare con largo anticipo un aspetto significativo: nel 2027 si terranno le elezioni politiche. È necessario svolgere prima un congresso, ma la decisione spetta alla segretaria”.

Secondo l’ex capogruppo del Pd, “il Partito Democratico deve dedicarsi con serietà e impegno alla politica internazionale; un partito che non riesce a definirsi su una linea il più possibile unitaria in materia di politica estera si espone al rischio di diventare irrilevante. La segretaria ha la responsabilità di tracciare la linea politica del partito e di promuovere la condivisione”. Così ha dichiarato l’ex senatore e fondatore del Pd, Luigi Zanda, a ‘Otto e mezzo’ su La7. “A Strasburgo, oggi [ieri per chi legge, NdR] avrei votato a favore del piano – ha continuato Zanda – per cercare di rafforzare anche l’unità con i socialisti europei. Il Pd è rimasto isolato e non ha considerato le potenziali ragioni di un socialista come Sanchez”.

Dazi Usa su acciaio e alluminio, le contromisure dell’Ue

Bruxelles, 12 mar. (askanews) – A partire da oggi, 12 marzo, gli Stati Uniti hanno imposto dei dazi fino al 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e determinati prodotti derivati (che contengono acciaio e alluminio) dall’Unione europea e da altri paesi. In risposta a questi dazi, giudicati “ingiustificati e ingiusti”, la Commissione ha lanciato stamattina una serie di contromisure per proteggere le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dall’impatto di queste restrizioni commerciali.

Le misure statunitensi applicate da oggi consistono in quattro elementi chiave: 1) il ripristino dei dazi che erano già stati imposti dalla precedente Amministrazione Trump, nel giugno 2018, e poi ancora nel 2020, sui prodotti in acciaio (25%) e alluminio (10%) (riguardavano anche diversi tipi di prodotti semilavorati e finiti, come tubi in acciaio, fili e fogli di stagno), e che erano stati parzialmente sospesi nel 2021, sotto l’Amministrazione Biden; 2) un aumento dal 10% al 25% dei nuovi dazi sull’alluminio, rispetto a quelli del 2018; 3) una estensione dei dazi a una gamma di prodotti derivati molto più ampia, rispetto a sette anni fa, come utensili da cucina o infissi per finestre, nonché prodotti che sono realizzati solo in parte in acciaio o alluminio, come macchinari, attrezzature da palestra, alcuni elettrodomestici o mobili; 4) il Segretario al Commercio Usa, inoltre, attiverà entro il 12 maggio 2025 un sistema in base al quale si continuerà ad ampliare l’elenco dei prodotti derivati ​​da acciaio e alluminio soggetti a dazi americani aggiuntivi fino al 25%.

Secondo la Commissione, i dazi statunitensi interesseranno le esportazioni dall’Ue per circa 26 miliardi di euro, ciò che corrisponde a circa il 5% delle esportazioni totali di merci europee verso gli Usa. Sulla base degli attuali flussi di importazioni, gli importatori statunitensi dovranno pagare 6 miliardi di euro in più a causa dei dazi aggiuntivi.

La risposta dell’Ue, a sua volta, consiste in due serie di contromisure con tempi di attuazione diversi: 1) la riattivazione delle misure europee di riequilibrio rispetto ai dazi americani del 2018 e del 2020, misure che erano state sospese fino al primo aprile 2025; 2) l’imposizione di un pacchetto di misure aggiuntive.

Il prossimo primo aprile, le misure di riequilibrio del 2018 e del 2020 saranno automaticamente ripristinate, e per la prima volta saranno attuate per intero. I contro-dazi europei saranno applicati a prodotti che spaziano dalle imbarcazioni al bourbon alle motociclette.

Inoltre, dato che i nuovi dazi americani hanno una portata notevolmente più ampia e incidono su un valore significativamente più elevato del commercio europeo, rispetto a quelli di sette e cinque anni fa, la Commissione ha avviato oggi il processo per imporre ulteriori contromisure agli Stati Uniti. Queste nuove misure saranno mirate su altri 18 miliardi di euro circa di merci. L’obiettivo è garantire che il valore totale delle misure dell’Ue, con la riattivazione dei contro-dazi sospesi e l’introduzione delle nuove contromisure, corrisponda grossomodo all’aumento del valore del commercio interessato dai nuovi dazi statunitensi.

La consultazione con le parti interessate dell’Ue durerà due settimane, e serviranno a garantire che vengano scelti i prodotti giusti da includere nelle nuove contromisure, assicurando una risposta efficace e proporzionata che riduca al minimo i problemi per le aziende e i consumatori dell’Ue. I prodotti target proposti includono un mix dai settori industriale e agricole che includono, tra l’altro, prodotti in acciaio e alluminio, prodotti tessili, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche, prodotti in legno, e poi pollame, carne di manzo, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure.

Il 26 marzo si concluderà la consultazione delle parti interessate, e la Commissione valuterà i contributi e consoliderà la lista dei prodotti target, per poi presentare una proposta di atto esecutivo agli Stati membri sulle misure di salvaguardia. Le misure dovranno essere approvate secondo le procedure di “comitologia”, in base alle quali, in sostanza, le proposte della Commissione possono essere respinte solo da una maggioranza qualificata di Stati membri. L’entrata in vigore è prevista a metà aprile.

Putin in visita nel Kursk: i soldati ucraini sono terroristi

Roma, 12 mar. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha reso visita alle truppe che combattono l’esercito ucraino nella regione russa di Kursk. L’ha annunciato oggi il Cremlino alle agenzie russe. Il leader di Mosca ha rivendicato i successi delle forze russe nella regione, che – a suo dire – sarà presto completamente “liberata”. E’ la prima visita di Putin nella regione da quando le forze ucraine vi hanno lanciato un’offensiva a sorpresa nell’agosto 2024. Lo Stato maggiore russo ha rivendicato oggi la riconquista di ampie parti della regione, affermando che in alcuni punti le forze russe hanno anche superato il confine penetrando nella provincia ucraina di Sumy.

Putin, durante la sua visita, ha suggerito oggi di volere una zona di sicurezza lungo il confine statale della Russia. Lo riferiscono le agenzie russe. “Naturalmente, dovremmo pensare al futuro e alla creazione di una zona di sicurezza lungo il confine statale” ha affermato Putin durante una visita al centro di comando del gruppo di Kursk. Il presidente russo ha aggiunto che l’obiettivo è quello di ottenere una sconfitta totale delle forze ucraine nella regione di Kursk, che è stata oggetto dallo scorso anno di un’offensiva a sorpresa delle truppe di Kiev. Putin ha anche detto che i combattenti russi catturati dovrebbero essere trattati “come terroristi” in base alle leggi russe.

Capaccioli (GBC Italia), presentato il primo protocollo GBC HB

Roma, 12 mar. – “Siamo estremamente orgogliosi di avere finalmente uno spazio dedicato al Green Building Council all’interno dell’Italian Greenway a MIPIM 2025. In questo contesto, attraverso la nostra grande organizzazione, stiamo promuovendo il nostro protocollo per gli edifici storici GBC HB, ora finalmente tradotto in inglese e pronto a livello internazionale, un protocollo che ho l’onore di rappresentare – lo ha dichiarato il Presidente del GBC Italia, Fabrizio Capaccioli in occasione del MIPIM a Cannes. “L’obiettivo stato chiaro fin dall’inizio: essere presenti qui. Molti dei nostri soci e stakeholder ci hanno ringraziato per la nostra partecipazione istituzionale a un evento che richiede un impegno attivo, soprattutto quando si parla di costruito, costruito sostenibile e rigenerazione urbana. Il Green Building Council – precisa Capaccioli – ha recentemente cambiato la propria visione, passando da un focus esclusivo sul territorio nazionale a un ambizioso approccio internazionale, mirando all’export del proprio sapere fare Made in Italy e della propria cultura legata al costruito sostenibile. Un settore che non ha pari a livello globale e che riteniamo possa rappresentare non solo un vantaggio per il nostro Paese, ma anche per altre nazioni che devono affrontare tematiche legate ai sistemi di rating energetico-ambientali. Su questo, come nel caso del protocollo HB, siamo convinti di avere molto da insegnare e da trasferire a chi, in altri Paesi, ha bisogno di lavorare sul patrimonio storico, applicando i principi della sostenibilit”.

Crosetto: i missili continuano a colpire l’Ucraina, la Russia non si è fermata

Parigi, 12 mar. (askanews) – “Speriamo che la tregua arrivi domani mattina. Intanto migliaia di missili continuano a a colpire l’Ucraina. Questo non è cambiato, questo prosegue. Non si è fermato nulla da parte russa”. Lo ha ribadito il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Parigi al termine del summit dei ministri della Difesa nel formato a 5 (inglese, francese, tedesco, italiano e polacco).

L’Ucraina “deve avere un futuro democratico” e deve avere la possibilità “di difendersi anche in futuro”, ha aggiunto Crosetto.

Daniele Novara presenta a Roma "Mollami! Educare i figli adolescenti"

Roma, 12 mar. (askanews) – L’autorevole pedagogista piacentino Daniele Novara sarà a Roma lunedì 17 marzo per presentare il suo nuovo libro “Mollami! Educare i figli adolescenti e trovare la giusta distanza per farli crescere” (edizione BUR Rizzoli).

Appuntamento alle 20.45 alla Città dell’Altra Economia (Cae) a Testaccio. A intervistarlo Gianna Fregonara, responsabile Scuola e Università del Corriere della Sera; introduce l’incontro Massimo Guidotti, direttore della scuola interculturale Celio Azzurro.

“Durante l’adolescenza i figli hanno bisogno di voi come genitori, in un momento in cui devono attraversare il passaggio fra l’infanzia e l’età adulta. Vi farò conoscere una nuova collocazione del vostro ruolo genitoriale, così ragazzi e ragazze ritroveranno un affidamento per la propria vita, per le sfide enormi e affascinanti che si trovano ad affrontare”, ha promesso Novara, fondatore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (CPP) e già autore di bestseller come “Litigare fa bene”.

Il nuovo bollettino medico sulle condizioni di Papa Francesco

Città del Vaticano, 12 mar. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre, nella complessità del quadro generale, sono rimaste stazionarie. La radiografia del torace eseguita ieri ha confermato radiologicamente i miglioramenti registrati nei giorni precedenti”. E’ quanto rende noto il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco giunto al suo 27esimomo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.

Papa Francesco, si precisa, “continua ad effettuare l’ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno e la ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno”.

Questa mattina, dopo aver seguito gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha ricevuto l’Eucarestia, si è dedicato alla preghiera e, successivamente, alla fisioterapia motoria. Nel pomeriggio, dopo essersi unito agli Esercizi spirituali della Curia, ha continuato la preghiera, il riposo e proseguito la fisioterapia respiratoria.

Papa, migliramenti confermati da radiologia ma condizioni stazionarie

Città del Vaticano, 12 mar. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre, nella complessità del quadro generale, sono rimaste stazionarie. La radiografia del torace eseguita ieri ha confermato radiologicamente i miglioramenti registrati nei giorni precedenti”. E’ quanto rende noto il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco giunto al suo 27.mo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.

Papa Francesco, si precisa, “continua ad effettuare l’ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno e la ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno”.

Questa mattina, dopo aver seguito gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha ricevuto l’Eucarestia, si è dedicato alla preghiera e, successivamente, alla fisioterapia motoria. Nel pomeriggio, dopo essersi unito agli Esercizi spirituali della Curia, ha continuato la preghiera, il riposo e proseguito la fisioterapia respiratoria.