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Le proposte della Cisl su salario minimo e contratti

“Il valore del lavoro tra contrattazione e salario minimo” : è questo lo slogan del Convegno organizzato dalla Cisl, che si terrà oggi a partire dalle ore 15.30 all’Auditorium Carlo Donat-Cattin, in Via Rieti, n. 13 a Roma.

I lavori si apriranno con la relazione introduttiva di Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto Cisl. Alle 16.00 seguirà la tavola Rotonda moderata da Andrea Pancani, cui parteciperanno Tiziano Treu, Presidente CNEL, Nunzia Catalfo Presidente XI Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale Senato della Repubblica, Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Mariastella Gelmini Presidente Gruppo Forza Italia Camera dei Deputati, Antonio Misiani Capogruppo Pd V Commissione Bilancio Senato della Repubblica.

Nel corso dei lavori sono previsti interventi delle Segreterie Confederali di Cgil e Uil. Chiuderà l’ iniziativa Annamaria Furlan, Segretaria Generale Cisl che incontrerà i giornalisti alle 15. 30 all’inizio del Convegno.

 

Un canto del cigno triste e inopportuno

Articolo già pubblicato dalla rivista il Mulino a firma di Marcello Neri

Inadeguato e inopportuno, così è il recente testo di Ratzinger sulla genesi sociale e culturale degli abusi nella Chiesa cattolica. Inadeguato non solo rispetto al tema che si vuole trattare, ma anche alla logica interna che si vorrebbe perseguire. Un affastellarsi di frasi, memorie personali, giudizi, osservazioni, senza un principio argomentativo che renda coerente l’impianto. Inopportuno per i tempi, le maniere, gli esiti prodotti.

Dalla storia, in cui a diritto l’aveva fatto entrare la scelta spirituale delle sue dimissioni da pontefice romano, Ratzinger ha iniziato a uscire quasi subito dopo: troppa devota obbedienza nominale al successore e troppe parole che andavano in altra direzione.

Ratzinger, volente o nolente, ha contribuito ad alimentare il mito di un «doppio» canonicamente e teologicamente mai esistito, reso possibile solo dalla logica mediatica e dalla perfidia di coloro che hanno piegato a essa il lento declino di un uomo che per mezzo secolo ha avuto in mano le sorti della Chiesa cattolica. Fino al punto di dover riconoscere, in un momento di folgorante obbedienza ecclesiale, di non esserne stato all’altezza.
L’ultimo scritto (qui la traduzione italiana e i link alla versione tedesca e inglese) è quello di un uomo solo con i suoi demoni e i suoi conti da regolare, senza un amico che lo consigli saggiamente di tenere per sé le annotazioni su cui è stata costruita una vera e propria campagna di delegittimazione della Chiesa cattolica (dal Vaticano II all’analisi delle ragioni strutturali da parte di Francesco degli abusi sessuali).

Non solo, ma anche lo scritto di un uomo usato da amici privi di quel rispetto e di quella devozione con i quali, come Bibbia e sapienza popolare ci insegnano, dobbiamo circondare il tempo finale dei nostri vecchi. L’ethos uscito dal Sessantotto sarà traballante, finanche scanzonato e ignaro del prezzo che avrebbe fatto pagare alle generazioni future. Ma l’ethos che ha fatto di una «senile» prova di Ratzinger un piano di battaglia per imbrattare i muri del Vaticano II e ostacolare ancora una volta il percorso intrapreso dalla Chiesa sotto la mano severa di Francesco non è altro che il risentimento della rivalsa per il potere perduto.

Entrare nel merito dell’articolo di Ratzinger è quasi imbarazzante. Mi chiedo, d’altro lato, se si possa assistere inermi all’autodistruzione di una mente che ha fatto della propria personale visione del cristianesimo lo schema di base dell’ortodossia cattolica a livello globale.

Agghiacciante la parte che elabora le ragioni della dimissione dallo stato clericale dell’abusatore comprovato. Il crimine lede la fede dogmatica e per questa ragione deve essere perseguito in maniera implacabile. Le vittime nel testo di Ratzinger non esistono, ridotte al silenzio più assordante e alla dimenticanza del non venire nominate neanche en passant. Esse sono solo lo strumento mediante il quale il perpetratore violenta l’innocenza originaria e la perfezione perpetua della fede.

In questo momento, addebitare in toto le ragioni degli abusi nella Chiesa cattolica ai processi sociali e culturali di cambiamento degli assetti relazionali tra le generazioni, le persone, i singoli e le autorità costituite è semplicemente indice di cattivo gusto – anche nel caso uno sia profondamente convinto di ciò. Non si può dire, semplicemente perché si è visto che non è vero.

Distorsioni indebite e legittimazioni improprie del potere che circola nella Chiesa non possono essere ricondotte alla caduta morale di alcuni, neanche di molti dei suoi; si tratta piuttosto – come ha ricordato poco tempo fa monsignor Heiner Wilmer, vescovo di Hildesheim – di qualcosa che appartiene al dna della Chiesa stessa e come tale va trattato.

Non a tutti è concessa una platea globale per il proprio canto del cigno. Quando questo accade si dovrebbe raccogliere presso di sé le poche forze rimaste e prendere congedo con dignità dalla Chiesa che è di tutti. Altro è stato con Ratzinger, che si è lasciato avvincere da ancestrali paure e da una vendicatività di basso profilo, a uso e consumo di una combriccola di filibustieri che non provano un briciolo di sentimento per lui.

Che «un Dio che inizia con noi una storia d’amore e vuole includere in essa tutta la creazione» sia l’orizzonte ultimo da cui prende le mosse questo testo, così come esso si è prodotto e con gli effetti intenzionali che ha messo in circolo, è la piegatura drammatica del canto del cigno di Ratzinger.

 

Centocelle: un quartiere di Roma del V° Municipio fra un glorioso passato e una visione di futuro da costruire

Alla fine dello scorso mese di marzo, presso la “storica libreria” Arethusa, di viale della Primavera è stato presentato un interessante libro, scritto a quattro mani, da  Andrea Martire e Vincenzo Luciani, dal titolo “Centocelle, l’evoluzione dell’imprenditoria locale”.

Gli autori hanno realizzato con il loro lavoro, una pubblicazione puntuale e documentata, quasi un trattato scientifico, che significa una ricerca d’insieme che spazia dalla demografia al commercio, dall’urbanistica all’artigianato, dalla qualità della vita ai fenomeni migratori. Nella sostanza è una  realistica sintesi delle trasformazioni e dell’evoluzione, e non solo imprenditoriale, avvenute in un quartiere periferico di Roma Est nell’attuale V° Municipio, e registrate con gli occhi e il cuore di chi ne è stato attento studioso e osservatore.

E’ anche la storia e il racconto, che copre un arco di tempo di circa trent’anni, per arrivare ai nostri giorni, per spiegare in maniera acuta e convincente l’evoluzione, con gli alti e i bassi delle vicende umane e sociali. Le chiusure di attività, danni causati dai notevoli ritardi dei lavori della metropolitana, la novità delle  vendite attraverso la rete internet, il ricambio di parte della popolazione, ecc., di un territorio che da estrema periferia è diventato, malgrado tutto ciò che è accaduto in quest’ultimo decennio, a superare le tante difficoltà, una realtà che si può definire

“quartiere di zona semi – centrale”, grazie anche ai collegamenti della linea C della metropolitana .

Che cosa è, e cosa rappresenta oggi, il quartiere di Centocelle, fra le consolari Prenestina e Casilina, che guarda al futuro? Certamente questo interrogativo ha più risposte! Fondamentale per il futuro e la visione che si deve avere per i prossimi anni, compresa l’idea di sviluppo di Roma Capitale, unitamente a quello dell’assetto istituzionale dell’Amministrazione Capitolina, nell’ambito della realtà metropolitana, che è in grande ritardo sul piano attuativo delle norme di legge che favoriscono e definiscono il decentramento dei poteri. L’organizzazione policentrica della città, cioè con più centri di responsabilità,  dove i Municipi vengono dotati di nuove funzioni, mezzi e risorse, e diventano dirimenti per favorire autonomia, sviluppo economico e sociale, oltre a una diversa qualità della vita nei territori. Si possono valorizzare le potenzialità e le specificità dei singoli quartieri, con sinergie pubblico-privato, e in pratica, elemento essenziale, favorire la partecipazione dei cittadini alla scelta di decisioni condivise, evitando provvedimenti calati dall’alto senza alcun confronto, che troppo spesso si rivelano negativi e controproducenti per il territorio.

Oggi il quartiere di Centocelle, indicato come Q. XIX, con i circa 56 mila abitanti, è una realtà demografica più consistente di due capoluoghi di provincia del Lazio: Frosinone e Rieti,. e ha la stessa popolazione di  città come Avellino, Siena e Teramo. All’interno del V° Municipio di Roma che con i circa 250 mila abitanti (dopo l’accorpamento fra ex VI e ex VII Municipio del 2013), e in ordine di abitanti è il terzo della Citta Eterna, sostanzialmente, per popolazione è come le città di Verona e Messina,  Centocelle rappresenta più del 20% del V° Municipio. Va ricordato, inoltre, che nella graduatoria del reddito pro-capite degli abitanti di Roma, il V°Municipio è al 14° posto su 15, con importi di circa 19mila euro annui, mentre nel II° e I° Municipio, che sono i primi due, gli importi sono di circa 40/37 mila euro  annui.

La  notorietà  di Centocelle  parte, come spesso viene ricordato, anche dalla presenza dell’ex Aeroporto militare, dove nel 1909 si alzò in volo il primo aeroplano italiano, e uno dei fratelli Wright, Wilbur, diede una dimostrazione con il primo velivolo a motore che abbia mai volato.       Recentemente, nel 2018, in occasione del 74° Anniversario della Liberazione di Roma, è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile, “ per l’encomiabile contributo del quartiere alla Resistenza”, Centocelle ha avuto questo importante riconoscimento, come simbolo della lotta antifascista, su decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.         

Esistono tanti progetti  in essere, o accantonati nel corso degli anni, che possono garantire sviluppo e crescita a Centocelle,  al territorio contermine, e non solo municipale. Alcuni di questi progetti sono in condizione di realizzare degli obiettivi, che possono fare la differenza positiva, in una situazione come quella attuale di grande incertezza, ed operare come stimolatori di nuove realtà imprenditoriali. Le priorità dovrebbero concentrarsi su alcune realtà concrete come:

  1. “La valorizzazione (comprese le Ville Romane) e il completamento del Parco Archeologico di Centocelle (PAC), che malgrado le innumerevoli pressioni non solo a livello istituzionale (interrogazioni, mozioni, dibattiti, ecc. in Municipio e in Campidoglio) e la costante sollecitazione dei cittadini sulle criticità e i ritardi sul Parco, occorre considerare questa questione di valore cittadino. Da qui l’assunzione di responsabilità della Giunta Capitolina e del Sindaco a considerare il PAC, una sorta di “petrolio verde” del quadrante Est di Roma, una vicenda da affrontare con urgenza, senza indugi, nell’interesse di Roma Capitale. Infatti con la messa in esercizio della Metro C,  la stazione di fronte al Parco favorisce la fruibilità dell’area verde, perché è diventata un bene anche per i cittadini di altre zone.”

 

  1. “La realizzazione del progetto/collegamento, per facilitare l’accesso al verde, con un ponte ciclo pedonale tra piazza delle Camelie e il PAC (progetto vincitore di un concorso nel 2004, e poi inserito nel disciplinare della fermata di Centocelle, Metro C)  e tale progetto fu oggetto di un O.d.G. approvato, nel lontano 2009 del Consiglio Comunale di Roma e impegnava la Giunta ad intervenire, ed aveva il sostegno di migliaia di cittadini che avevano sottoscritti una petizione a favore del ponte.”

 

  1. “Il rilancio della proposta di un “ Museo di Roma Est” a Centocelle, che sostenuta in modo particolare da Abitare A e Associazioni del territorio, con il consenso di oltre 10 mila firme raccolte, un grande Convegno all’Istituto Tecnico Botticelli aperto a studenti e cittadini, il perere favorevole del Provveditorato agli Studi di Roma, l’impegno finanziario della Provincia e l’assenso dell’Assessore alla Cultura Capitolino, Gianni Bornia, non si è concretizzato. Una grande opportunità da recuperare per il territorio, con l’esigenza di far conoscere attraverso un polo museale archeologico luoghi di cultura, di memoria e di identità.”

 

  1. “Il potenziamento dell’area del “Centro Carni”, terminate le ipotesi  sullo spostamento delle attuali attività produttive, intesa come “Centralità urbana e metropolitana” con funzioni pregiate. Dove ipotesi di spazi universitari, fieristici e culturali rappresentano un sistema che pone le basi per lo sviluppo autonomo dei futuri municipi metropolitani e per la valorizzazione delle risorse locali esistenti, dando un senso all’organizzazione policentrica della città. Esistono proposte concrete e i riflessi per la vita dei quartieri della città, non possono essere che positivi.”

 

  1. “ Il recupero e la localizzazione in un area del territorio per il Teatro Tendastrisce, un orgoglio per il territorio e per la Città Eterna,  con circa 40 anni di attività per concerti, spettacoli circensi, prosa, con personalità della scena nazionale e internazionale, oltre al rapporto con il territorio in maniera particolare con le scuole. Attualmente è sospesa  l’attività per un contenzioso con il Comune di Roma.. E’ urgente recuperare questa risorsa culturale e artistica, superando le difficoltà in atto e restituire al territorio uno strumento di richiamo e di promozione. La valorizzazione dei territori avviene con la costruzione di eventi, iniziative e spettacoli.”

Questi sono alcuni progetti per credere nel quartiere di Centocelle, e  dintorni. Occorre rimboccarsi le maniche per studiare, ascoltare, valutare e proporre soluzioni a esigenze reali presenti. Questi progetti vanno portati avanti con le istituzioni e le forze politiche, e con le rappresentanze delle categorie e dei cittadini. Solo così si può garantire futuro, sviluppo e progresso!  

Copyright: Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la riforma

Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato lunedì la riforma del copyright, la nuova e discussa direttiva per aggiornare le regole sul diritto d’autore nell’Unione Europea. Il voto di oggi del Consiglio era considerato una formalità, praticamente automatico dopo l’approvazione della riforma da parte del Parlamento Europeo, lo scorso 26 marzo, ed era anche l’ultimo passaggio necessario prima dell’entrata in vigore della riforma.

Come annunciato, l’Italia ha votato contro assieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo. Astenuti Slovenia, Estonia e Belgio.

Tra le novità più importanti della riforma, viene data la possibilità (non l’obbligo) agli editori di stampa di negoziare accordi con le piattaforme per farsi pagare l’utilizzo dei loro contenuti. Gli introiti dovranno essere condivisi con i giornalisti. Viene riconosciuto il diritto a colmare il divario tra i ricavi che le grandi piattaforme commerciali fanno diffondendo contenuti protetti da copyright e la remunerazione offerta a musicisti, artisti o detentori dei diritti. Gli utenti non rischiano più sanzioni per aver caricato online materiale protetto da copyright non autorizzato, ma la responsabilità sarà delle grandi piattaforme come YouTube o Facebook.

Tra i primi a commentare il voto, l’associazione dei produttori di musica indipendente europea (Impala), la cui presidente Helen Smith ha dichiarato: “Abbiamo un testo bilanciato che fissa un precedente da seguire per il resto del mondo, mettendo cittadini e creatori al centro della riforma e introducendo regole chiare per le piattaforme online. La Ue ha dimostrato di essere un leader nel sostenere un internet equo, aperto e sostenibile”.

Usa 2020: Buttigieg annuncia ufficialmente la propria candidatura

Pete Buttigieg, sindaco democratico di South Bend, in Indiana, e a sorpresa in grande ascesa nei sondaggi, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle elezioni presidenziali americane del 2020.

Laureatosi all’Università di Harvard e ottenuto un Master al Pembroke College, Buttigieg ha lavorato dal 2004 al 2005 presso la società di consulenza strategica dell’ex segretario della difesa William Cohen, lavorando anche per la campagna presidenziale di John Kerry per le elezioni del 2004.

E dopo essere stato, nel 2009, ufficiale dell’intelligence navale nella Riserva della Marina degli Stati Uniti. il giovane Buttigieg si è impegnato in politica, diventando  il più giovane sindaco di una città degli Stati Uniti con almeno 100.000 residenti.

È stato nominato sindaco dell’anno per il 2013 da GovFresh.com, insieme all’ex sindaco di New York Michael Bloomberg. Nel 2014, il Washington Post ha definito Buttigieg “il sindaco più interessante di cui non si è mai sentito parlare”. Sempre in quell’anno il Sindaco ha anche effettuato un periodo di 7 mesi in Afghanistan.

Il 3 novembre 2015 è stato rieletto sindaco di South Bend con oltre l’80% dei voti.

Mentre nel 2016, il New York Times ha pubblicato un editoriale elogiando il lavoro di Buttigieg come sindaco.

Ora se eletto Buttigieg, 37 anni, diventerebbe il primo presidente degli Stati Uniti apertamente gay e a fare il salto direttamente da primo cittadino alla Casa Bianca.

Padre Sorge: Perché il populismo fa male al popolo

Chiara Tintori è coautrice, con padre Bartolomeo Sorge, del volume “Perché il populismo fa male al popolo” (Edizioni Terra Santa), che vedrà la luce giovedì 18 aprile.

«L’equivoco di fondo del populismo sta nel ritenere che la maggioranza parlamentare si identifichi con il popolo tutto intero, legittimando il  comportamento trasgressivo dei leader eletti, che ambiscono a conquistare spazi di potere sempre maggiore. Occorre prendere posizione con coraggio su una serie di sintomi, espliciti indicatori di un cancro della nostra democrazia».

Da questa forte provocazione prende le mosse la riflessione di un grande protagonista e testimone della storia politica italiana, che con sguardo lucido lancia un allarme sulle derive istituzionali in atto nel nostro Paese, in Europa e nell’intero Occidente.

Pungolato dalle domande di Chiara Tintori, padre Sorge denuncia la superficialità con cui l’attuale politica, ossessionata dal consenso, affronta problemi complessi – immigrazione, povertà, disoccupazione – evitando di indagare, con la necessaria competenza, le radici profonde dei mali che affliggono la società italiana. L’antidoto al populismo è per i due autori un “popolarismo” moderno, certamente ancora ispirato all’Appello ai liberi e forti di don Sturzo (1919) – che con straordinaria lungimiranza aveva posto i fondamenti di una “buona politica” e di una “laicità positiva” –, ma capace di declinarsi oggi nelle nostre società multiculturali e multireligiose.

Diocesi: Roma, il calendario dei riti della Settimana Santa

Sarà il cardinale vicario, Angelo De Donatis, a presiedere i riti di Pasqua nella basilica di San Giovanni in Laterano: il 18 aprile, Giovedì Santo, celebrerà la Messa in Coena Domini alle ore 17.30, e, il giorno successivo, Venerdì Santo, la Passione del Signore alle ore 17; alle ore 21.15 partecipa alla Via Crucis al Colosseo guidata da Papa.

Sabato 20 aprile, alle ore 21 – si legge nel comunicato del Vicariato – presiederà la Veglia di Pasqua, durante la quale sette comunità neocatecumenali di Roma, che hanno terminato la fase di iniziazione cristiana, rinnoveranno solennemente le promesse battesimali. Saranno inoltre amministrati i sacramenti dell’iniziazione cristiana a 7 adulti e il battesimo a 2 bambini.

I vescovi ausiliari saranno impegnati in diverse parrocchie del territorio diocesano. Mons. Gianpiero Palmieri, ausiliare per il settore Est, presiederà la Messa della Cena del Signore presso la diaconia di San Stanislao, il 18 alle ore 19; il venerdì celebrerà la Passione del Signore nella parrocchia di Santa Maria Mediatrice; il Sabato Santo, per la veglia delle ore 21, sarà invece a Sant’Eligio.

Nella Domenica di Pasqua celebrerà l’Eucaristia alle 10 al Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi; a mezzogiorno a Santa Maria Addolorata; alle 18 a San Cirillo Alessandrino. Mons. Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord, il Giovedì Santo sarà a Sant’Eugenio; il giorno seguente al Santissimo Redentore a Val Melaina e il sabato a San Romano Martire. Nel giorno di Pasqua celebrerà la Messa nel carcere di Rebibbia alle ore 9.30. Mons. Paolo Lojudice, ausiliare per il settore Sud, il 18 alle 16 celebrerà la Cena del Signore all’Isola Solidale, centro per detenuti sulla via Ardeatina.

Alle 18.30 si sposterà a San Carlo Borromeo dove verranno presentati 5 ragazzi universitari camerunensi che riceveranno il Battesimo durante la Veglia di Pasqua. Il 19 alle ore 16 il vescovo sarà a San Vincenzo de’ Paoli a Nuova Ostia; quindi, il sabato, presiederà la Veglia alle 22 al Santuario della Madonna del Divino Amore. Per la Domenica di Pasqua, invece, celebrerà la Messa delle 11.30 ai Santi Martiri dell’Uganda; durante la liturgia amministrerà il sacramento del Battesimo. Mons. Paolo Selvadagi vescovo ausiliare per il settore Ovest, per il Venerdì Santo sarà alle 19 a Santa Paola Romana; il giorno dopo, alle 22, a Santa Maria Ianua Coeli; mentre a Pasqua alle 10.30 a Santa Maria Regina Pacis a Monte Verde.

“Nel percorso dell’anno liturgico il Triduo Pasquale costituisce l’aspetto culminante, il momento nel quale la Chiesa celebra la Passione, la morte e la Risurrezione di Gesù Cristo”, sottolinea il direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma, padre Giuseppe Midili. Per tutta la Settimana Santa, sulla pagina Facebook della diocesi di Roma saranno pubblicati dei video in cui alcuni vescovi ausiliari spiegano il senso più profondo delle giornate del Triduo Pasquale.

IV Piano d’azione nazionale per l’Open Government 2019-2021

Nell’ambito della partecipazione a Open Government Partnership (OGP), è stato avviato il processo per la stesura del IV Piano d’azione nazionale per l’Open Government 2019-2021, curata dal Dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri, a cui ha partecipato anche l’Autorità nazionale anticorruzione. Il documento rappresenta una strategia complessiva che, attraverso la realizzazione di un dato numero di iniziative trasformative, vuole conseguire significativi risultati in materia di trasparenza, partecipazione civica, lotta alla corruzione, semplificazione e innovazione della pubblica amministrazione.

Dopo gli incontri con le amministrazioni e le organizzazioni della società civile dell’Open Government Forum, il Team OGP del Dipartimento della Funzione Pubblica ha sottoposto a consultazione sul proprio portale istituzionale la bozza del IV Piano d’azione nazionale per l’Open Government 2019-2021, invitando gli interessati a partecipare con propri contributi e osservazioni entro il 30 aprile 2019. I contributi che arriveranno attraverso la consultazione saranno considerati ai fini della redazione per la versione definitiva del documento. Di quest’ultimo faranno parte gli impegni delle Pubbliche amministrazioni sui temi della trasparenza, della partecipazione e dei processi di digitalizzazione, redatto anche sulla base delle proposte giunte dalle principali associazioni della società civile raccolte nell’Open Government Forum. Sul sito dedicato è anche pubblicato il bando per la III edizione del Premio Opengov Champion, finalizzato a dare plauso alle amministrazioni che si stanno impegnando in “percorsi di apertura”. Il Premio vuole infatti riconoscere le esperienze di successo sui temi di open data e trasparenza, partecipazione e accountability, cittadinanza e competenze digitali delle diverse amministrazioni italiane.

 

L’ultimo episodio della nuova trilogia di Star Wars

Il primo trailer del prossimo episodio di Star Wars è stato svelato a Chicago, in occasione della convention dedicata alla saga. Intitolato “The Rise of Skywalker” e diretto da J.J. Abrams, il nono episodio della serie lanciata nel 1977 da George Lucas sarà a dicembre nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.

La pellicola segnerà la fine della terza trilogia, dopo Il risveglio della forza (2015) e L’ultimo Jedi (2017), ma non del marchio Guerre Stellari, passato sotto il controllo della Disney. Due nuove trilogie distinte sono già in cantiere. In Italia lo vedremo il 18 dicembre 2019.

Allarme su alcuni antibiotici, scatta il ritiro

Assorted pills

L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove e importanti informazioni di sicurezza in merito ai medicinali contenenti fluorochinoloni (ciprofloxacina – levofloxacina – moxifloxacina – pefloxacina – prulifloxacina – rufloxacina – norfloxacina – lomefloxacina):

Sono state segnalate con gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici reazioni avverse invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso.
Di conseguenza, sono stati rivalutati i benefici e i rischi di tutti gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici e le loro indicazioni nei paesi dell’UE.

I medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico verranno ritirati dal commercio.

E’ stato inoltre chiesto di non prescrivere medicinali:
per il trattamento di infezioni non gravi o autolimitanti (quali faringite, tonsillite e bronchite acuta);
per la prevenzione della diarrea del viaggiatore o delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie inferiori;
per infezioni non batteriche, per esempio la prostatite non batterica (cronica);
per le infezioni da lievi a moderate (incluse la cistite non complicata, l’esacerbazione acuta della bronchite cronica e della broncopneumopatia cronica ostruttiva – BPCO, la rinosinusite batterica acuta e l’otite media acuta), a meno che altri antibiotici comunemente raccomandati per queste infezioni siano ritenuti inappropriati ;
ai pazienti che in passato abbiano manifestato reazioni avverse gravi ad un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico.