22.6 C
Roma
giovedì, 17 Luglio, 2025
Home Blog Pagina 96

Fed, ecco perché Powell indossa sempre una cravatta viola

Roma, 4 apr. (askanews) – I banchieri centrali degli Stati Uniti sono rigorosamente apolitici. Lo sono anche e soprattutto perché questo serve a garantire la loro indipendenza decisionale, l’autonomia delle scelte monetarie dalla politica. Lo ha ribadito il presidente della Federal Reserve, la banca centrale Usa, Jerome Powell, predendo spunto da una peculiarità del suo stile nel vestire: la cravatta viola.

La indossa sempre, quasi fosse una divisa. Il dettaglio non è sfuggito ad una delle intervistatrici della Advancing Business Editing and Writing Annual Conference, evento organizzato da alcuni dei maggiori quotidiani e media Usa ad Arlington, in Virginia. Così ha chiesto a Powell perché la indossasse sempre.

“All’inizio l’unico significato è che mi piacciono le cravatte viola – ha replicato -. Però dirò che poi, ad una successiva conferenza stampa, stavo per prendere una cravatta blu (il colore utilizzato dai democratici-ndr) o una cravatta rossa (il colore dei repubblicani-ndr) e mi sono detto, ‘mmm, forse meglio di no’. E così ho iniziato a mettere sempre cravatte viola. Ora direi che le metto sempre e basta”.

“Semplicemente mi sembrava un po’ problematico (awkward, in inglese) indossare un colore identificato” con una parte politica. “Noi siamo strettamente apolitici. Non è che siamo bipartisan: siamo non politici – ha proseguito Powell – e il viola è un buon colore per questo”.

Ed un esempio concreto di questo è nella linea che Powell ha mantenuto quanto interpellato su alcune delle scelte chiave dell’amministrazione Trump, come sui dazi commerciali, o sulla messa al bando delle politiche “Dei”, acronimco inglese di diversità, equità e inclusione, fortemente spinte dai dem ma che secondo i repubblicani hanno finito per degenerare in pratiche apertamente discriminatorie contro intere fasce di popolazione, sotto l’amministrazioni Obama prima e Biden poi, a beneficio di qualunque categoria venisse indicata, dalla politica, come “minoranza”.

E con effetti ritenuti molto negativi, secondo i repubblicani, sulla meritocrazia, sia nelle assunzioni che nelle promozioni. Di recente sono stati citati come casi emblematici quello della direttrice dei vigili del fuoco in California, e quelli di alcuni controllori di volo, tutti apparentemete selezionati in base a questi criteri.

Stessa cosa per la tabula rasa fatta da Trump sulle politiche “Esg”, anche qui acronimo inglese di ambiente, sociale e governance, in cui sono state fatte ricadere tutta una serie di politiche sulla tutela ambientale e anche sul più controverso aspetto alla lotta ai cambiamenti climatici, attribuiti – elemento che molti repubblicani e soprattutto molti “maga” contestano – alle emissioni di Co2 di derivazione antropica. Il presidente Usa ha emanato fin dai primi giorni di insediamento ordini esecutivi che vietano alle agenzie federali, inclusa la banca centrale, di continuare ad applicare questi criteri.

Powell è stato nuovamente interpellato su questi aspetti. E ha replicato che la Fed applica gli ordini della Casa Bianca, evitando rigorosamente, per quanto sollecitato, di commentarli.

“Il nostro lavoro è, qualunque cosa accada, di riportare l’economia alla stabilità. E questo che facciamo. Ci vogliamo attenere ai nostri compiti, abbiamo questa grande cosa che è l’indipendenza e questo però ci impone di non lasciarci andare alla tentazione di andare fuori dal nostro ambito. Le politiche sul commercio, sul clima, sull’immigrazione: tutte queste cose spettano al governo – ha spiegato Powell -. Se le trattassimo come un nostro compito, la motivazione per la nostra indipendenza sparirebbe. Quindi, onestamente, non posso commentare. E se i policy maker responsabili agiscono in un determinato mod – ha aggiunto – è probabilmente perché pensano che sia la cosa migliore da fare”.

Powell è stato anche interpellato su come consideri la sua posizione personale alla Fed. Prima dell’insediamento alla Casa Bianca, e ancor più prima della sua rielezione, il presidente Donald Trump aveva espresso malcontento per la sua conduzione della politica monetaria. “Intendo servire tutto il mio mandato”, ha detto, fino alla scadenza quindi. “Per quanto sia rilevante lo considero come un lavoro normale e mi piace moltissimo”.

Proprio oggi Trump è tornato a sollecitare un taglio dei tassi. Ma nel suo intervento Powell ha ribadito che per la Fed “non è chiaro al momento quale sarà il percorso appropriato della politica monetaria”. Se tenere i tassi fermi, quindi, o se continuare a ridurli. “Dobbiamo aspettare e vedere” che si chiariscano gli effetti delle diverse svolte politiche messe in campo. (fonte immagine: SABEW).

Dazi, Meloni: choc occasione per superare regole ideologiche Ue

Roma, 4 apr. (askanews) – “Bisognerà ovviamente avviare una trattativa con gli Stati Uniti. Credo che questo nuovo choc che colpisce l’Europa, dopo la pandemia e la guerra in Ucraina ancora in corso, possa essere l’occasione per affrontare questioni che l’Unione europea ha trascurato da tempo. Penso alle regole ideologiche e non condivisibili del Green Deal, al rafforzamento della competitività delle nostre imprese, all’accelerazione del mercato unico e alla necessità di una maggiore semplificazione, visto che siamo soffocati dalle regole. Dobbiamo riflettere su questi punti, che hanno rappresentato di fatto dei ‘dazi’ che l’Unione europea si è autoimposta”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al Consiglio dei ministri.

Dl sicurezza, Meloni: norme necessarie che non potevamo rinviare

Roma, 4 apr. (askanews) – Quelle contenute del decreto Sicurezza “sono norme necessarie che non possiamo più rinviare. Ecco perché, d’accordo con Antonio Tajani e Matteo Salvini, abbiamo deciso di trasformare il testo del pacchetto sicurezza attualmente all’esame del Parlamento, in un decreto-legge, che quindi sarà immediatamente operativo ed entrerà subito in vigore”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della riunione del Cdm.

“E’ una scelta – ha spiegato la premier, sempre secondo quanto si apprende – di cui ci assumiamo la responsabilità, consapevoli del fatto che non potevamo più aspettare e che era prioritario dare risposte ai cittadini e assicurare ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa le tutele che meritano”.

“Si è detto e scritto sui giornali su questa decisione: c’è chi l’ha definita ‘scorciatoia’, chi addirittura un ‘blitz’. Ecco, io penso che non sia nessuna delle due cose, ma semplicemente una scelta che il Governo legittimamente ha deciso di prendere, per rispettare gli impegni presi con i cittadini e con chi ogni giorno è chiamato a difendere la nostra sicurezza”, ha concluso Meloni.

Dazi, Meloni: martedì 8 incontro con categorie produttive

Roma, 4 apr. (askanews) – “Ho deciso di chiedere ai due vicepremier, al Ministro dell’Economia, dell’Industria, dell’Agricoltura, delle Politiche europee, di vederci lunedì pomeriggio e di portare ciascuna per la propria competenza uno studio sull’impatto che questa situazione può avere per la nostra economia. Lo stesso gruppo di lavoro del Governo, che da ora deve sentirsi prioritariamente impegnato sul tema, si confronterà anche con i rappresentanti delle categorie produttive, che sono stati convocati a Palazzo Chigi per martedì 8 aprile. Ci confronteremo anche con loro, per trovare le soluzioni migliori”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al Consiglio dei ministri.

“L’obiettivo è avere in tempo breve un’idea il più possibile chiara, per l’economia italiana e del quadro complessivo, dell’impatto e dei settori maggiormente danneggiati nei diversi scenari, una linea d’azione per sostenere quelle filiere, un set di proposte da portare in Europa su come affrontare e rispondere a questa crisi e una linea di negoziato con gli Stati Uniti. Ci troviamo davanti ad un’altra sfida complessa, ma abbiamo tutte le carte in regola per superare anche questa”, ha aggiunto.

Dazi, Meloni: possibile riduzione export in Usa ma presto per stime

Roma, 4 apr. (askanews) – “Le esportazioni italiane negli Stati Uniti valgono cica il 10% del totale. L’introduzione di dazi può, forse, ridurre questa quota di export ma è ancora presto per quantificarne l’effetto e per capire quanto i nostri prodotti saranno effettivamente penalizzati”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al Consiglio dei ministri.

“Su questo – ha aggiunto – è necessario considerare che un dazio alla frontiera del 20% difficilmente si traduce in un pari incremento di prezzo per i consumatori americani, poiché il valore finale è dato anche da una serie di intermediazioni tra l’importatore e il consumatore finale. Si pensi, ad esempio, all’importazione negli Stati Uniti di una bottiglia di vino che, da un passaggio all’altro, subisce un ricarico spesso superiore al 200%, perciò i dazi all’importazione con ogni probabilità saranno in parte assorbiti. Ragionamenti analoghi, ovviamente, possono essere fatti per altre tipologie di prodotti. D’altra parte, bisogna tenere conto che una politica protezionistica americana può impattare sull’Italia anche indirettamente. Pensiamo, ad esempio, all’esportazione di automobili tedesche negli Stati Uniti, che sono in discreta parte prodotte grazie all’indotto presente sul territorio italiano. Per questo, come ho già detto, è presto per valutare le conseguenze effettive prodotte da questa nuova situazione sul nostro PIL e sulla nostra economia”.

La Lega a congresso per rieleggere Salvini

Milano, 4 apr. (askanews) – Due giorni di confronto, nessuna suspense. La Lega si ritrova domani e dopodomani a congresso, con esito scontato: in corsa per la segreteria c’è il solo Matteo Salvini, nessuno ha inteso provare a contestare la sua leadership ormai ultradecennale. Il “dibattito interno” avverrà sugli “atti di indirizzo”, ovvero proposte di linea politica (al momento almeno 17) che dovranno essere approvate o eventualmente recepite dal segretario federale.

I 725 delegati (400 eletti in tutte le regioni e gli altri di diritto) potranno discutere dunque di vari temi: tra gli altri, l’adeguamento dei salari, l’Islam, “sicurezza/immigrazione”, l’energia con riferimento al nucleareáeálaágiustizia. Ma non è detto che si arrivi al voto: una volta rieletto, Salvini potrebbe anche decidere di recepire tutte le mozioni. Il confronto ci sarà invece per i 22 posti elettivi nel consiglio federale, per i quali sono state depositate 36 candidature.

Quanto alle modifiche allo statuto, anche qui tutto già deciso: degne di rilievo politico ci sono la modifica al numero dei vice segretari, che consentirà la cooptazione di Roberto Vannacci in aggiunta agli attuali 3; poi la possibilità di elettorato attivo ma non passivo – a livello di sezione – per i “sostenitori” del partito e non solo per i militanti.

Salvini aprirà e chiuderà il congresso: il saluto iniziale alle 14 di domani, l’intervento di chiusura nel primo pomeriggio di domenica. In mezzo, molti ospiti internazionali: manderanno il loro contributo video praticamente tutti i “Patrioti” alleati europei: Viktor Orbàn, Jordan Bardella, Santiago Abascal, Geert Wilders, Andre Ventura. Altri interventi “Potranno essere annunciati in diretta”, dice una nota della Lega. E il sogno è quello di un collegamento con Elon Musk: “Tutto è possibile, quando si parla di lui…”, si limita a dire un esponente leghista.

Dazi, Schlein: “Meloni ambigua, nessuna risposta a rischi per export”

Gattatico (RE), 4 apr. (askanews) – “Noi da mesi che chiediamo di non sottovalutare la portata di questa guerra commerciale gi annunciata da Trump da tempo e che rischia di riversarsi soprattutto sulle imprese e sui lavoratori italiani. Siamo uno dei paesi pi votati all’export”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del seminario organizzato dal gruppo del Pd della Camera, al Museo Casa Cervi a Gattatico in provincia di Reggio Emilia.

“Quindi Giorgia Meloni stata fino a qui ambigua – ha denunciato la leader dem – ha usato il condizionale fino al minuto prima che Trump annunciasse quello che gi da tempo aveva detto e non ha messo in campo ancora alcuna risposta. Voglio ricordare che il governo di Pedro Sanchez in Spagna ha gi messo in campo 14 miliardi per proteggere le famiglie rispetto alle conseguenze di questi dazi”.

“Ora – ha aggiunto Schlein – necessaria una risposta unitaria europea che sia mirata e proporzionata, ma necessario anche aprire nuove relazioni commerciali e sul versante interno necessaria una risposta del governo che tuteli le imprese e le famiglie, come sta facendo la Spagna”.

“Al contempo proponiamo di nuovo di rilanciare il mercato interno e la domanda attraverso un intervento sui salari. Bisogna incentivare il rinnovo dei contratti che aspettano pi di 5 milioni di lavoratori e approvare finalmente del salario minimo che le opposizioni chiedono e hanno proposto da tempo”, ha concluso.

Arma carabinieri ospita summit Gendarmerie e forza di polizia

Roma, 4 apr. (askanews) – L’Arma dei Carabinieri ha organizzato a Vicenza, presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU), una conferenza quadripartita di Vertice (G4) tra le Gendarmerie e Forze di Polizia a statuto militare di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Hanno partecipato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo, il Direttore Generale della Gendarmeria Nazionale francese, Gen. d’Armata Hubert Bonneau, il Comandante Generale della Guardia Nazionale Repubblicana portoghese, Gen. C.A. Rui Alberto Ribeiro Veloso e il Direttore Aggiunto Operativo della Guardia Civil, Gen. C.A. Manuel Llamas Fernàndez.

“L’incontro, svoltosi in un clima di proficua collaborazione e reciproco scambio di esperienze – si legge in una nota – ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare ulteriormente i legami di cooperazione. Le quattro prestigiose Istituzioni di polizia a competenza generale fanno parte della FIEP (International Association of Gendarmeries and Polices Forces with Military Status), istituita il 12 maggio del 1994 a Madrid, la cui presidenza è stata ceduta lo scorso anno dall’Arma dei Carabinieri alla Gendarmeria Nazionale Francese. Nel corso del vertice è stato fornito risalto alle tematiche di maggiore rilevanza strategica, quali: la formazione congiunta, la tutela ambientale, il settore cyber e l’Intelligenza Artificiale”.

In riferimento alla formazione congiunta è stata sottolineata “l’importanza di valorizzare i percorsi formativi del personale quale processo continuo di crescita umana, valoriale e professionale che caratterizza la vita di ogni militare, fornendogli gli strumenti necessari per svolgere efficacemente i propri compiti istituzionali anche nella dimensione della cooperazione interforze nel contesto europeo”.

In relazione alla tutela ambientale, settore in cui l’Arma è impegnata con i suoi oltre 7.000 Carabinieri forestali, si è posto l’accento sulla promozione di una comune visione strategica attraverso lo svolgimento di periodiche riunioni finalizzate a condividere e potenziare le conoscenze tecnico-informatiche di settore.

In occasione della trattazione della tematica cyber è stata confermata l’importanza dello scambio di progetti relativi alla prossimità digitale, ovvero delle pratiche di formazione mirate all’aumento di capacità d’intelligence e d’investigazione sulla criminalità informatica, focalizzando l’attenzione anche sul costante aggiornamento dei punti di contatto (PoC) delle 4 Forze di polizia a statuto militare, quale fattore essenziale per assicurare la piena funzionalità di scambi informativi.

Sull’intelligenza artificiale, invece, è stata manifestata la volontà di favorire la condivisione di piani strategici comuni di impiego dell’AI all’interno dei vari asset delle Gendarmerie, dalla logistica, alle procedure amministrative, alla formazione, fino agli aspetti operativi, sempre nel rispetto delle specificità e dei vincoli legali in ambito nazionale ed europeo. Il Comandante Generale, intervenuto nel corso della conferenza, dopo aver salutato e ringraziato le massime autorità delle Gendarmerie estere per la convinta partecipazione all’evento odierno, ha illustrato l’elemento distintivo e condiviso tra le stesse: “è il complesso reticolo territoriale delle nostre Forze, indiscutibile valore aggiunto sia per i flussi informativi, sia per la protezione delle infrastrutture critiche sul territorio, caratteristiche che sono codificate nel nostro DNA e costituiscono i presupposti per il successo del nostro modello, quello della Gendarmeria, nel passato come nel presente”.

Il Gen. C.A. Salvatore Luongo ha messo poi in evidenza la solidità dei valori che accomunano l’Arma dei Carabinieri, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guardia Civil e la Guardia Nazionale Repubblicana portoghese: “valori radicati nella storia, nelle tradizioni e nel quotidiano sacrificio delle nostre donne e dei nostri uomini. È su queste fondamenta indiscutibili che poggia la nostra capacità di affrontare le sfide di oggi e di domani”.

Inoltre nel concludere si è soffermato sull’importanza di saper affrontare le nuove sfide: “abbiamo il dovere di guardare agli scenari futuri non con timore, ma con l’ambizione e la responsabilità di esserne protagonisti non per subirne i cambiamenti, ma per saperli interpretare e guidare”. Le Istituzioni che si sono riunite a Vicenza collaborano da anni per semplificare, nel rispetto degli accordi internazionali vigenti e delle normative nazionali, la reciproca fruizione di informazioni ed esperienze nei settori delle risorse umane, dell’organizzazione di servizi, della tecnologia, della logistica e degli affari internazionali.

I vertici delle quattro Istituzioni hanno espresso la loro piena soddisfazione per i risultati raggiunti durante l’importante incontro di cooperazione internazionale, sottolineando la comune volontà di proseguire e intensificare la collaborazione in tutti i settori strategici di interesse comune. Al termine della conferenza, è stato ribadito l’impegno a dare seguito alle discussioni attraverso la definizione di piani d’azione concreti e la realizzazione di iniziative congiunte, al fine di garantire una maggiore efficienza delle Forze di Polizia nell’ambito della sicurezza per i cittadini dei rispettivi Paesi.

Venerdì nero per le Borse europee: spaventa escalation dazi

Milano, 4 apr. (askanews) – Secondo il presidente Donald Trump “è un momento straordinario per diventare ricchi, più ricchi che mai!!!”. Di certo c’è che anche oggi è stata una seduta da dimenticare per le Borse mondiali. La guerra dei dazi innescata dagli Usa, con la risposta della Cina che ha annunciato tariffe al 34% su tutte le importazioni dagli Usa, ha innescato un sell-off generalizzato sui mercati, preoccupati per i rischi di una escalation, con l’ombra di una recessione globale e una nuova fiammata dell’inflazione.

Milano, zavorrata dai titoli bancari, crollati in tutta Europa, risentendo maggiormente dei timori di un rallentamento dell’economia, ha lasciato sul terreno il 6,54%, scivolando a 34.649 punti e azzerando in pratica i guadagni del 2025. Negli ultimi decenni, comunque, ci sono state altre dieci chiusure peggiori di quella odierna. Con gli indici di Wall Street che crollano di oltre il 3%, dopo ave archiviato ieri la peggior seduta dal 2020, Parigi ha perso il 4,26%, Francoforte il 5,09%, Londra il 4,94%, Madrid il 6,12%. Crolla anche il prezzo del petrolio, portandosi sui minimi dal 2021.

Tornando a Piazza Affari, tra i titoli principali, maglia rosa dei peggiori a Azimut (-12,6%), seguita da Leonardo (-12,41%), Mps (-12,2%) e Nexi (-11,47%), Unipol (-10,53%), Bper (-10,49%), Mediobanca (-10,35%), Popolare di Sondrio (-9,66%), Mediolanum (-9,65%), UniCredit (-9,58%). Nessun titolo si è salvato dalle vendite, a eccezione di Diasorin che ha guadagnato l’1,66%.

Delegazione Pd a manifestazione M5s, Schlein: “Abbiamo punti comuni”

Gattatico (RE), 4 apr. (askanews) – “Domani (5 aprile, ndr) il Partito democratico parteciper con una delegazione alla manifestazione del Movimento 5 Stelle. Non siamo d’accordo su tutto, ma ci sono molti punti comuni”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del seminario organizzato dal gruppo del Pd della Camera, al Museo Casa Cervi a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia.

“Ad esempio, abbiamo una forte critica rispetto alla prospettiva di corsa al riarmo dei 27 singoli Stati – ha proseguito Schlein -. Abbiamo una critica forte rispetto alle proposte che sono venute dalla Commissione, cos come condividiamo una prospettiva verso la difesa comune europea, l’esercito comune europeo”.

“Ci sono altri punti di distanza – ha detto la leader dem – naturalmente penso a punti importanti come il supporto all’Ucraina, ma pure convergenze sugli sforzi diplomatici e politici che vogliamo vedere fare all’Unione Europea per contribuire alla costruzione di pace sia nel teatro ucraino che in quello del Medio Oriente”.

“Quindi quando un nostro alleato, perch con il Movimento 5 Stelle governiamo in molte Regioni e Comuni e stiamo affrontando la sfida a Genova insieme, va in piazza, al netto delle nostre differenze, noi portiamo attenzione e ascolto perch siamo testardamente unitari”, ha concluso la segretaria.

Bankitalia taglia stime Pil, 2025 +0,5%, 2026 +0,9%, 2027 +0,7%

Roma, 4 apr. (askanews) – La Banca d’Italia ha consistentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica nella Penisola. Ora indica una espansione del Pil dello 0,6% quest’anno, dello 0,8% nel 2026 e dello 0,7% nel 2027. Peraltro questi dati utilizzano la metodologia condivisa a livello di Eurosistema delle banche centrali su dati destagionalizzati e corretti per il numero di giornate lavorative. Senza questa correzione, puntualizza Bankitalia con un comunicato, il Pil crescerebbe dello 0,5 per cento nel 2025, dello 0,9 per cento nel 2026 e dello 0,7 per cento nel 2027.

Nelle precedenti previsioni, risalenti a dicembre, Bankitalia indicava una crescita 2025 allo 0,8%, guardando ai dati corretti per stagionalità e giornate lavorative, un più 1,1% sul 2026 e un più 0,9% sul 2027.

Il taglio riflette innanzitutto il contraccolpo dei dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump negli Usa. Peraltro si tratta solo di “una prima e parziale valutazione degli effetti di questi annunci, che tiene conto dell’incremento dei dazi statunitensi ma non considera l’eventualità di aumenti ritorsivi da parte delle altre economie – precisa Bankitalia – non sono considerati inoltre eventuali effetti derivanti dall’evoluzione dei mercati internazionali”.

Le proiezioni sono state formulate sulla base delle informazioni disponibili al 28 marzo per le ipotesi tecniche e al 2 aprile per i dati congiunturali. Secondo l’analisi “nonostante l’inasprimento in atto delle politiche commerciali, la domanda estera continuerebbe a espandersi, seppure a tassi contenuti, nettamente inferiori a quelli medi del ventennio precedente” al Covid.

“I consumi delle famiglie aumenterebbero a tassi superiori a quelli del Pil, beneficiando del recupero del potere d’acquisto. Gli investimenti si espanderebbero in misura contenuta. La spesa in costruzioni, sebbene frenata dalla rimozione degli incentivi all’edilizia residenziale, beneficerebbe della finalizzazione dei progetti finanziati con i fondi del Pnrr. La progressiva trasmissione alle condizioni di finanziamento della riduzione dei tassi di interesse – aggiunge Bankitalia – eserciterebbe un impatto positivo soprattutto nel prossimo biennio”.

Dazi, Bankitalia: tolgono 0,5 punti a Pil Italia sul 2025-2027

Roma, 4 apr. (askanews) – I dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump negli Usa sottrarranno almeno mezzo punto percentuale alla crescita economica in Italia, cumulativamente sul triennio 2025-2027. È la stima indicata dalla Banca d’Italia in un aggiornamento delle sue proiezioni macroeconomiche.

Peraltro questa previsione resta parziale, dato che tiene conto sì dell’aumento dei dazi Usa, ma non delle ricadute delle rappresaglie che potrebbero essere adottate da altre economie, né considera gli effetti delle dinamiche dei mercati.

Le esportazioni italiane “risentirebbero in misura significativa degli effetti dell’incremento dei dazi da parte degli Stati Uniti, rimanendo pressoché stagnanti nell’anno in corso – dice Bankitalia – e tornando a crescere gradualmente nel prossimo biennio, seppure in misura inferiore a quella della domanda potenziale di beni e servizi italiani. Le importazioni aumenterebbero moderatamente nel 2025 e in misura più marcata nel 2026-27, coerentemente con la ripresa delle esportazioni e degli investimenti produttivi. Il saldo di conto corrente resterebbe stabile in rapporto al Pil nel triennio di previsione, su livelli intorno all’1 per cento”.

Cinque Stelle chiamano in piazza a Roma contro riarmo, Conte attacca Repubblica

Roma, 4 apr. (askanews) – Punta contro Repubblica l’ultimo rilancio di Giuseppe Conte in vista della manifestazione “No al riarmo. Fermiamoli” convocata dal Movimento 5 stelle per domani a Roma (raduno alle 13 in piazza Vittorio Emanuele II, arrivo ai Fori imperiali). Colpevole, il quotidiano protagonista della mobilitazione “europeista” del 15 marzo, di aver pubblicato un articolo dal titolo “L’Italia scopre il fascino del bunker. ‘Così si vince la paura della guerra’”.

“Questa – accusa l’ex presidente del Consiglio – è follia totale, alimentata da chi – fra kit di sopravvivenza e venti di guerra soffiati a reti unificate – crea apprensione per giustificare l’urgenza di un folle Piano di Riarmo, che non aumenterà certo la nostra sicurezza, ma farà crescere gli extraprofitti dell’industria militare”. Per l’ex premier “ai cittadini dobbiamo garantire più risonanze e tac piuttosto che moltiplicare carri-armati e bunker. Domani tutti in piazza a Roma contro questa follia”, è l’appello finale di Conte, in questi giorni impegnato in un tour de force di interviste e ospitate televisive per supportare la mobilitazione.

A Campo Marzio mettono l’accento sulla previsione che si stia realizzando “una partecipazione di associazioni e forze sociali” e si prefigura “una giornata popolare, una spinta di popolo” e snocciolano i dati organizzativi. Al netto delle realtà esterne che pure dovrebbero puntellare ulteriormente i numeri della mobilitazione a 5 stelle, dagli ambienti contiani, pur non indicando un obiettico numerico per la partecipazione in piazza, trapela “ottimismo ed entusiasmo” per gli oltre 100 pullman in arrivo soprattutto dal Sud, le oltre 500 persone attese in treno dal Nord, per i voli dalla Sardegna che porteranno anch’essi il loro carico di manifestanti e bandiere “dei 5 stelle e della pace”.

Il corteo sarà aperto dallo spezzone del Network giovani, novità organizzativa figlia del “processo costituente” conclusosi a novembre e sulla quale Conte punta molto per ritrovare una connessione con l’elettorato giovanile in passato così importante per l’ascesa di quello che fu il Movimento originario di Beppe Grillo.

Attesa in piazza una “delegazione” del Pd, anche se nel pomeriggio di venerdì non è ancora chiaro se in piazza si affaccerà anche la segretaria Elly Schlein, magari a inizio corteo per un saluto a Conte, che ha più volte detto di sperare nella presenza della leader democratica. Lo slogan dell’iniziativa “è chiaramente riferito al governo di Giorgia Meloni che ha sottoscritto e sostiene con convinzione il piano von der Leyen”, ha rivendicato il presidente del M5S, quasi a voler rassicurare sull’assenza di ostilità nei confronti della potenziale alleata del fu campo largo, o progressista che dir si voglia. Rassicurazione rafforzata nelle ultime ore dai maggiorenti del M5S, come ad esempio la vicepresidente Chiara Appendino che garantisce: “Aspettiamo a braccia aperte chi vuole schierarsi senza ambiguità perché è il momento di farlo”; oppure come il capogruppo alla Camera Riccardo Ricciardi, che rispondendo a una domanda sul rischio che Schlein sia accolta da fischi, taglia corto: “Se qualcuno partecipa a una manifestazione, vuol dire che ne condivide i principi e i valori. Quindi, una contestazione non avrebbe senso e, per come conosco il Movimento, non me la aspetto”.

Ma il cuore dell’operazione politica della piazza convocata dal M5S, più che nel rapporto con il Pd attraversato da tensioni sul tema del riarmo europeo, è il recupero, che Conte ha a cuore fin dalla batosta incassata alle elezioni europee del 2024 (prima volta sotto il 10 per cento in una consultazione elettorale nazionale), del voto degli astenuti e dei delusi della politica, molti dei quali hanno radici nella diaspora della fu “sinistra radicale”.

Tra gli ospiti politici attesi in piazza e sul palco ci sono i dioscuri di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ma c’è anche Maurizio Acerbo, attuale segretario di Rifondazione comunista, partito lontano dai fasti parlamentari degli anni 90-00, e ci sono tra quanti hanno manifestato l’intenzione di sfilare contro guerra e riarmo piccole realtà organizzative o anche vive solo sui social network che fanno riferimento a un arcipelago di realtà di sinistra, in qualche caso accusate o sospettate di simpatie filorusse. E anche per la presenza di figure di attivisti, giornalisti e intellettuali non solo strettamente “di area” (come Marco Travaglio, Tomaso Montanari, Barbara Spinelli) ma provenienti dal mondo pacifista e cattolico come Alex Zanotelli e Flavio Lotti, dall’arcipelago ambientalista come Giuseppe Onufrio di Greenpeace, dall’Anpi, ci sarà il suo presidente Gianfranco Pagliarulo, o dal mondo della cultura e della tv come lo storico Alessandro Barbero o il divulgatore scientifico Mario Tozzi. E ancora: previsti interventi dell’economista Jeffrey Sachs e dell’eurodeputato belga del Partito del Lavoro Marc Botenga, recentemente protagonista di un duro scontro in aula con l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri Kaja Kallas, che ha accusato di essere schiacciata su posizioni filo-Netanyahu.

M5S in piazza contro il riarmo, Conte attacca Repubblica

Roma, 4 apr. (askanews) – Punta contro Repubblica l’ultimo rilancio di Giuseppe Conte in vista della manifestazione “No al riarmo. Fermiamoli” convocata dal Movimento 5 stelle per domani a Roma (raduno alle 13 in piazza Vittorio Emanuele II, arrivo ai Fori imperiali). Colpevole, il quotidiano protagonista della mobilitazione “europeista” del 15 marzo, di aver pubblicato un articolo dal titolo “L’Italia scopre il fascino del bunker. ‘Così si vince la paura della guerra’”.

“Questa – accusa l’ex presidente del Consiglio – è follia totale, alimentata da chi – fra kit di sopravvivenza e venti di guerra soffiati a reti unificate – crea apprensione per giustificare l’urgenza di un folle Piano di Riarmo, che non aumenterà certo la nostra sicurezza, ma farà crescere gli extraprofitti dell’industria militare”. Per l’ex premier “ai cittadini dobbiamo garantire più risonanze e tac piuttosto che moltiplicare carri-armati e bunker. Domani tutti in piazza a Roma contro questa follia”, è l’appello finale di Conte, in questi giorni impegnato in un tour de force di interviste e ospitate televisive per supportare la mobilitazione.

A Campo Marzio mettono l’accento sulla previsione che si stia realizzando “una partecipazione di associazioni e forze sociali” e si prefigura “una giornata popolare, una spinta di popolo” e snocciolano i dati organizzativi. Al netto delle realtà esterne che pure dovrebbero puntellare ulteriormente i numeri della mobilitazione a 5 stelle, dagli ambienti contiani, pur non indicando un obiettico numerico per la partecipazione in piazza, trapela “ottimismo ed entusiasmo” per gli oltre 100 pullman in arrivo soprattutto dal Sud, le oltre 500 persone attese in treno dal Nord, per i voli dalla Sardegna che porteranno anch’essi il loro carico di manifestanti e bandiere “dei 5 stelle e della pace”.

Il corteo sarà aperto dallo spezzone del Network giovani, novità organizzativa figlia del “processo costituente” conclusosi a novembre e sulla quale Conte punta molto per ritrovare una connessione con l’elettorato giovanile in passato così importante per l’ascesa di quello che fu il Movimento originario di Beppe Grillo.

Attesa in piazza una “delegazione” del Pd, anche se nel pomeriggio di venerdì non è ancora chiaro se in piazza si affaccerà anche la segretaria Elly Schlein, magari a inizio corteo per un saluto a Conte, che ha più volte detto di sperare nella presenza della leader democratica. Lo slogan dell’iniziativa “è chiaramente riferito al governo di Giorgia Meloni che ha sottoscritto e sostiene con convinzione il piano von der Leyen”, ha rivendicato il presidente del M5S, quasi a voler rassicurare sull’assenza di ostilità nei confronti della potenziale alleata del fu campo largo, o progressista che dir si voglia. Rassicurazione rafforzata nelle ultime ore dai maggiorenti del M5S, come ad esempio la vicepresidente Chiara Appendino che garantisce: “Aspettiamo a braccia aperte chi vuole schierarsi senza ambiguità perché è il momento di farlo”; oppure come il capogruppo alla Camera Riccardo Ricciardi, che rispondendo a una domanda sul rischio che Schlein sia accolta da fischi, taglia corto: “Se qualcuno partecipa a una manifestazione, vuol dire che ne condivide i principi e i valori. Quindi, una contestazione non avrebbe senso e, per come conosco il Movimento, non me la aspetto”.

Ma il cuore dell’operazione politica della piazza convocata dal M5S, più che nel rapporto con il Pd attraversato da tensioni sul tema del riarmo europeo, è il recupero, che Conte ha a cuore fin dalla batosta incassata alle elezioni europee del 2024 (prima volta sotto il 10 per cento in una consultazione elettorale nazionale), del voto degli astenuti e dei delusi della politica, molti dei quali hanno radici nella diaspora della fu “sinistra radicale”.

Tra gli ospiti politici attesi in piazza e sul palco ci sono i dioscuri di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ma c’è anche Maurizio Acerbo, attuale segretario di Rifondazione comunista, partito lontano dai fasti parlamentari degli anni 90-00, e ci sono tra quanti hanno manifestato l’intenzione di sfilare contro guerra e riarmo piccole realtà organizzative o anche vive solo sui social network che fanno riferimento a un arcipelago di realtà di sinistra, in qualche caso accusate o sospettate di simpatie filorusse. E anche per la presenza di figure di attivisti, giornalisti e intellettuali non solo strettamente “di area” (come Marco Travaglio, Tomaso Montanari, Barbara Spinelli) ma provenienti dal mondo pacifista e cattolico come Alex Zanotelli e Flavio Lotti, dall’arcipelago ambientalista come Giuseppe Onufrio di Greenpeace, dall’Anpi, ci sarà il suo presidente Gianfranco Pagliarulo, o dal mondo della cultura e della tv come lo storico Alessandro Barbero o il divulgatore scientifico Mario Tozzi. E ancora: previsti interventi dell’economista Jeffrey Sachs e dell’eurodeputato belga del Partito del Lavoro Marc Botenga, recentemente protagonista di un duro scontro in aula con l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri Kaja Kallas, che ha accusato di essere schiacciata su posizioni filo-Netanyahu. (di Paolo Barbieri)

Piazza Affari: i peggiori crolli della storia del Ftse Mib

Milano, 4 apr. (askanews) – Un venerdì nero per Piazza Affari, affossata dai dazi di Trump, dalla risposta della Cina e dai timori di una recessione globale: l’indice Ftse Mib, zavorrato dai titoli bancari, ha chiuso in ribasso del 6,53% a 34.649 punti. Ma la Borsa di Milano ha vissuto altre giornate di passione nel corso degli ultimi decenni, e di ben peggiori: la chiusura di oggi non rientra per un soffio tra le top-ten.

La seduta del 12 marzo 2020 – quando si comprese appieno la portata mondiale del coronavirus e in Italia si decise la chiusura per due settimane di locali e negozi – è la peggiore di sempre, con il Ftse Mib che lasciò sul terreno il 16,9%, rivedendo in negativo il precedente record, quando, il 24 giugno 2016 -, all’indomani dell’esito del referendum sulla Brexit – crollò del 12,5%. Al terzo posto il 9 marzo 2020, con l’indice che scivolò dell’11,2%, sempre a causa della diffusione del Covid nel nostro Paese, cui si aggiunse il crollo del prezzo petrolio con la rottura ta Arabia Saudita e Russia.

Quarto posto per la seduta del 6 ottobre 2008 (-8,2%), a poche settimana del crack Lehman Brothers che diede il via alla crisi finanziaria mondiale. Al quinto posto, l’11 settembre 2001, con il crollo delle Torri Gemelle, quando Milano chiuse a -7,6%. Al sesto posto il 10 ottobre 2008 (-7,1%), sempre nell’autunno della crisi finanziaria.

Seguono il -6,8% registrato il 1 novembre 2011 – con la crisi del debito sovrano italiano, alla vigilia delle dimissioni di Silvio Berlusconi da Presidente del Consiglio – e il 16 ottobre 2008 (-6,8%).

Chiudono la top-ten: il 10 agosto 2011 (-6,6%), l’estate della crisi del debito italiano con l’esplosione dello spread dopo la lettera della Bce del 5 agosto, e il 14 settembre 2001 (-6,6%) post “11 settembre”.

A Roma la prima mostra personale di Valeria Carrieri

Roma, 4 apr. (askanews) – Domani 5 aprile Valeria Carrieri popola di ninfe Casa Vuota, in occasione di “Portagioie”, la sua prima mostra personale, che si inaugura dalle ore 18 alle 21 (via Maia 12 interno 4A – metro Porta Furba Quadraro).

E’ una prima restituzione al pubblico di un progetto di ricerca che l’artista porta avanti a partire dal 2022 sulle figure mitologiche delle ninfe e sulla rilettura del mito antico. Viene presentata nella forma di una grande installazione site-specific costruita dall’artista per abitare lo spazio espositivo domestico, secondo le regole di una sintassi onirica che dispone sculture, dipinti e ricami in dialogo tra loro.

Alcune opere che Valeria Carrieri ha realizzato per Casa Vuota si pongono in dialogo diretto con opere di artiste del Novecento appartenenti alla collezione dei padroni di casa (Ercolina Baroni, Paola Consolo, Nedda Guidi e Antonietta Raphaël).

La mostra é visitabile su appuntamento fino al 1 giugno.

Fed, Powell: troppo presto per dire quale sia linea appropriata tassi

Roma, 4 apr. (askanews) – “È troppo presto per dire quale sarà il percorso appropriato per la politica monetaria. Resteremo attenti ai dati che perverranno, all’evolversi delle prospettive e al bilancio dei rischi. Siamo ben posizionati per aspettare di aver maggiore chiarezza, prima di considerare qualunque aggiustamento alla nostra linea monetaria”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell intervenendo ad un una conferenza in Virginia. Powell ha sottolineato il quadro di elevata incertezza che circonda le prospettive economiche e sull’inflazione.

Dazi, Powell (Fed): superiori a attese, causeranno più inflazione

Roma, 4 apr. (askanews) – “E’ altamente probabile che i dazi commerciali provochino quantomeno su base temporanea un aumento dell’inflazione”, ma “è anche possibile che i loro effetti siano più persistenti”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell intervenendo a una conferenzaad Arlington, in Virginia.

Powell ha ribadito che resta molto difficile valutare gli effetti di questi provvedimenti sul commercio con l’estero fino a quando non ci sarà maggiore certezza sui dettagli, “ad esempio su cosa verrà sottoposto a dazi, sul loro livello e sulla loro durata e sulla portata delle rappresaglie dei nostri partner commerciali”. Sebbene l’incertezza resti elevata – ha però aggiunto – sta diventando più chiaro che gli aumenti dei dazi saranno più ampi misura rilevante dell’atteso”.

M5s,Schlein: Pd domani alla manifestazione con una delegazione

Gattatico (RE), 4 apr. (askanews) – “Domani il Partito democratico parteciperà con una delegazione alla manifestazione del Movimento 5 Stelle. Non siamo d’accordo su tutto, ma ci sono molti punti comuni”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del seminario organizzato dal gruppo del Pd della Camera, al Museo Casa Cervi a Gattatico in provincia di Reggio Emilia.

“Ad esempio, abbiamo una forte critica rispetto alla prospettiva di corsa al riarmo dei 27 singoli Stati – ha proseguito Schlein -. Abbiamo una critica forte rispetto alle proposte che sono venute dalla Commissione, così come condividiamo una prospettiva verso la difesa comune europea, l’esercito comune europeo”.

“Ci sono altri punti di distanza – ha detto la leader dem – naturalmente penso a punti importanti come il supporto all’Ucraina, ma pure convergenze sugli sforzi diplomatici e politici che vogliamo vedere fare all’Unione Europea per contribuire alla costruzione di pace sia nel teatro ucraino che in quello del Medio Oriente”.

“Quindi quando un nostro alleato, perché con il Movimento 5 Stelle governiamo in molte Regioni e Comuni e stiamo affrontando la sfida a Genova insieme, va in piazza, al netto delle nostre differenze, noi portiamo attenzione e ascolto perché siamo testardamente unitari”, ha concluso la segretaria.

Dl sicurezza, bozza: per sim permesso soggiorno o documento

Roma, 4 apr. (askanews) – “Alle imprese autorizzate alla vendita delle schede elettroniche (S.I.M.) da parte degli operatori, in caso di inosservanza degli obblighi di identificazione imposti dai commi 1, terzo, quarto e quinto periodo, e 1-bis dell’articolo 98-undetricies, si applica la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività per un periodo da cinque a trenta giorni”. E’ quanto si legge all’articolo 32 della bozza del dl sicurezza che va oggi in Consiglio dei ministri, convocato alle 18.

“Se il cliente è cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, è acquisita copia del titolo di soggiorno di cui è in possesso ovvero del passaporto o del documento di viaggio equipollente o di un documento di riconoscimento che siano in corso di validità”, si legge ancora nel provvedimento.

“La condanna per il delitto di cui all’articolo 494 del codice penale, quando il fatto è commesso al fine della sottoscrizione del contratto di cui al comma 1 del presente articolo, comporta l’incapacità di contrattare con gli operatori per un periodo da sei mesi a due anni”.

La tipologia principio della fotografia e il cuore della Germania

Milano, 4 apr. (askanews) – La fotografia, che Fondazione Prada ha raccontano finora nelle mostre nel suo Osservatorio, arriva anche negli spazi di Largo Isarco e lo fa con un progetto poderoso dedicato alla fotografia tedesca del XX secolo, che parte dall’idea della “tipologia”, ossia della documentazione ripetuta di un solo tipo di soggetti. Il principio, nato nel Seicento per la classificazione botanica delle piante, in ambito fotografico stato reso celebre e seminale da Bernd e Hilla Becher, che hanno formato generazioni di fotografi, ma che a loro volta hanno tratto ispirazione dal lavoro sulle tipologie di Karl Blossfeldt e August Sander, che, rispettivamente in ambito botanico e sociale, hanno segnato la storia della fotografia.

Di tutti questi progetti la mostra “Typologien: Photography in 20th Century Germany”, curata da Susanne Pfeffer, d un’ampia testimonianza. La mostra occupa i due livelli del Podium, la cui struttura appare completamente cambiata da una serie di interventi allestitivi mobili, ed vastissima, con oltre 600 opere di 25 artisti. SI pu dire che lo stesso approccio al progetto sulle tipologie non poteva che essere tipologico, anche nel rispetto di una volont, per cos dire, mimetica, che Fondazione Prada ha sempre avuto nei confronti delle proprie mostre. Ma quello che colpisce di pi come la densit seriale dei lavori, anzich risolvere una tematica, ne amplifichi invece il mistero, ne allarghi lo spazio simbolico e apra le porte a una serie di domande che partono dai soggetti delle opere, per poi allargarsi al medium fotografico e infine, per esempio di fronte all’Atlas di Gerhard Richter, arrivare alle questioni pi profonde sulla sconfinata oscurit del cuore umano.

Grande spazio, e grande formato fotografico, riservato ai lavori di alcuni dei pi celebri allievi dei Becher all’Accademia di Dusseldorf, come Andreas Gursky, Candida Hofer, Thomas Ruff o Thomas Struth, tutti presenti con le loro opere pi celebri, che si inseriscono alla perfezione nel tema della tipologia, in una maniera che cos evidente da farci sospettare che proprio questo principio seriale possa essere il motore di tutta la fotografia contemporanea intesa come arte. Perch poi ci sono anche gli sconfinamenti nel territorio del concettuale, per esempio con le raccolte di immagini di Hans-Peter Feldman, ma perfino con i ritratti di famiglia di Christian Borchert o dello stesso Struth. O ancora con i commoventi e inafferrabili Concorde fotografati da Wolfgang Tillmans.

Ma possibile che la sensazione pi forte con cui si lasci la mostra, che per ricchezza e intensit richiederebbe probabilmente anche una serialit nelle visite, sia quella di un’esposizione che anche un esame di coscienza della stessa Germania, dei suoi artisti, o, forse, pi che un esame, una sorta di messa a nudo di ci che ha significato essere tedeschi nel Novecento, o perfino, per dirlo ancora in un altro modo, un catalogo di cosa si proverebbe se vivessimo dentro un saggio filosofico di Walter Benjamin. Che poi equivale a essere costretti a guardare con lucidit dentro noi stessi, come se tutto il progetto espositivo ad un tratto si rivelasse essere un misterioso e segreto grande specchio per ognuno di noi. (Leonardo Merlini)

Fabio Martorana lancia singolo “Solo un sogno” con Warner Music

Roma, 4 apr. – Oggi, venerd 4 aprile, il cantautore Fabio Martorana lancia il suo nuovo singolo “Solo un sogno”, con l’etichetta Warner Music, disponibile in radio, digitale e video. Dopo il successo del singolo “Sono felice di farti sapere”, uscito l’8 marzo 2024 e diventato in poco tempo virale sui social ricevendo oltre cinque milioni di visualizzazioni su Instagram, TikTok e YouTube, esce ora il nuovo brano, prodotto e arrangiato dal discografico, regista e produttore Giancarlo Amendola. Un invito all’armonia interiore e alla pace, un viaggio emozionale ispirato a un suo sogno ricorrente.

Fabio Martorana reduce dal successo dell’ultimo singolo “Noi e l”immensit”, uscito il 5 novembre scorso: una riflessione sul tema della ricerca di s e del proprio posto nel mondo. Un brano che aveva profondamente commosso la sua community, a cui si aggiunge la nuova fanpage in cui condividere la comune passione per il cantautore. A distanza di qualche mese, Martorana torna ora con un nuovo brano per immaginare un universo parallelo, un mondo diverso “senza lacrime e senza vittime” – come recita il testo – in cui non esistono odio, rancore e cattiveria, ma solo pace, libert e amore.

“In questo testo parlo di un mio sogno ricorrente – osserva Fabio Martorana – in cui mi sento leggero e vivo in un mondo privo di dolori, lacrime e conflitti. Con questa canzone, ho immaginato un mondo in cui c’ amore, libert, piena consapevolezza della dignit umana, cose che oggi non trovo pi. Al giorno d’oggi quella realt non esiste, ma pu essere presente e rappresentata solo attraverso un sogno, un bellissimo sogno. Perch svegliarsi quando l fuori c’ un mondo che non mi capir e che io non capir? Come si pu capire un mondo in guerra? Probabilmente ogni spiegazione che possiamo darci non varr mai quanto la vita delle persone innocenti che ogni giorno sono vittime di guerre, odio e violenze. Con questo nuovo singolo, rilassante ma riflessivo, voglio trasmettere pace, solo e semplicemente pace”.

Nato nel 1981 in Sicilia, in provincia di Caltanissetta, Fabio Martorana coltiva la passione per la musica sin dall’infanzia, quando a otto anni vede per la prima volta la chitarra della zia, la aggiusta e non se ne separa pi, cominciando a suonare e a cantare prima da autodidatta poi perfezionandosi privatamente. Inizia ad esibirsi all’et di quattordici anni in diversi eventi live, sia come chitarrista che come cantante con un proprio gruppo musicale, suonando e cantando le cover dei Nirvana, Pink Floyd, Metallica, e altri gruppi di genere Rock, concludendo con alcuni suoi brani.

Negli anni 2000 inizia ad esibirsi in pi live in Europa e nel mondo. Al contempo, comincia l’universit: si divide fra gli studi di giorno e il canto la sera, conseguendo due lauree in Scienze della Formazione e in Ingegneria Civile. Successivamente, si trasferisce a Cisterna Di Latina, citt in cui vive attualmente e dove fonda l’azienda Martorana Consulting Srl, oggi attiva su tutto il territorio nazionale. Nel 2020 scrive il suo primo singolo “Anima Bianca”, colonna sonora del suo film “Oltre le nostre Vite”, riscuotendo nel 2021 un grande successo di ascolti su tutte le piattaforme streaming, sia musicali che cinematografiche.

Successivamente, scrive altri singoli, fra cui “Essere come Sei”, “L’Essenza Migliore”, “I nostri Battiti “, “Tu sai Essere”, e “Se Fossi” . Nel 2022 viene scelto come attore protagonista di uno spot di Iliad, trasmesso in tv a livello nazionale. Nel 2023 firma un nuovo progetto discografico di rilevanza internazionale: la pubblicazione del Singolo “Sono felice di farti sapere”, uscito l’8 Marzo 2024, seguito da “Mentre il Tempo Scorre Lento” uscito il 26 luglio 2024. Successivamente, il 5 Novembre 2024, esce “Noi e l”immensit”. Da giugno a fine settembre 2024, l’artista si esibito in tourne in diverse piazze d’Italia e, durante l’inverno, in teatri e programmi televisivi.

Dazi, Schlein a Meloni: non sono catastrofe? Borsa perde il 7%…

Roma, 4 apr. (askanews) – Giorgia Meloni “ci ha spiegato anche ieri che non è una catastrofe. Lo deve spiegare alle imprese, alle industrie, agli agricoltori, alle famiglie… Piazza affari ha avuto un crollo del 7% che non si vedeva dall’11 settembre 2001. Se l’obiettivo era rassicurare i mercati non mi sembra che stia funzionando”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando al seminario dei deputati democratici a Reggio Emilia.

Di fronte ai dazi Usa, ha aggiunto, “sarebbe il caso di dare una reazione unita, mirata e proporzionata. Con la schiena dritta. Il governo Sanchez ha già messo in pista 14 miliardi per aiutare famiglie e imprese. E il governo italiano?”.

Dazi Usa, Tajani: no a prove muscolari, cercare risultati utili

Bruxelles, 4 apr. (askanews) – No a reazioni “muscolari”, “urlate”, dell’Ue contro gli Stati Uniti; non a un’escalation verso una guerra dei dazi, che farebbe danni a tutti, anche alle imprese europee; non si tratta di “fare un dispetto” agli americani, ma di trattare con loro “con la schiena dritta”, in modo “ponderato e intelligente”, per avere “dei risultati utili”. Lo ha ribadito oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti durante un punto stampa a margine della riunione ministeriale della Nato, nel quartier generale dell’Alleanza.

A chi chiedeva se l’Europa non debba rispondere rapidamente e con forza ai dazi americani, come hanno fatto Canada e Cina, e se non vi sia il rischio che l’Ue resti impigliata nelle sue divisioni, pagando questo a caro prezzo nel negoziato, Tajani ha risposto che il prezzo più alto verrebbe da una escalation, se vi fosse una guerra dei dazi, che va assolutamente evitata.

“Il prezzo si paga con la guerra dei dazi. Le prove muscolari in materia di dazi provocano un danno economico a tutti”, ha rilevato il ministro. E se da parte americana “è stato sbagliato aprire questo confronto”, da parte europea “sarebbe sbagliato reagire con una guerra dei dazi”.

“La forza – ha sottolineato Tajani – si vede dall’atteggiamento che uno ha. Una reazione muscolare, urlata è un segno di debolezza. La forza ti porta ad avere delle reazioni che possono portare a dei risultati utili. Non c’è un imprenditore in Italia che chieda la guerra dei dazi, quindi – ha chiesto – per fare contento chi dovremmo scatenare una guerra dei dazi? Dobbiamo dare dei segnali, trattare a schiena dritta con gli americani”.

Insomma, “vediamo cosa si farà. Però, ripeto, l’utile non è strillare; la Cina fa quello che vuole, il Canada fa quello che vuole. Noi siamo l’Europa e ci comportiamo secondo i nostri interessi”.

Il ministro ha insistito sul fatto che “Bisogna riflettere con calma. La reazione violenta – ha avvertito – fa solo danni. Il mio problema non è quello di dire: gli americani hanno fatto una cosa, allora io faccio un dispetto agli americani. Il dispetto agli americani significa fare un dispetto agli italiani e agli europei, e mi sembra una grande sciocchezza. Quindi la reazione deve essere sempre ponderata, intelligente e non deve provocare un’escalation”.

Al Consiglio Ue dei ministri responsabili del Commercio internazionale, lunedì a Lussemburgo, “si deciderà di scongelare la lista dei beni americani che potrebbero essere soggetti a dazi, e lo si dovrà fare valutando nella lista quali sono i prodotti che non provocano danni alle nostre imprese e al nostro export”. E questo “va tutto valutato con grande calma e grande serenità. Oggi c’è un colloquio tra Maros Sefcovic (il commissario Ue al Commercio, ndr) e il responsabile del commercio internazionale americano, poi ci vorrà ancora qualche giorno prima che si possa fare questa lista”, ha osservato ancora Tajani.

“Stiamo parlando con le imprese, stiamo parlando – ha riferito – con tutti gli esperti, stiamo valutando insieme agli europei cosa fare e quali debbano essere i contenuti di un eventuale azione” di risposta europea. “E qui parliamo sempre di eventuali azioni che riguardano le sanzioni imposte sull’alluminio e sui suoi derivati, non su altri. Acciaio, ma soprattutto alluminio”.

L’Ue, in effetti, sta lavorando su due liste di contromisure in risposta, per ora, solo al primo annuncio dei dazi americani, il 12 marzo scorso, su acciaio e alluminio, mentre si vedrà più tardi la risposta da dare agli annunci successivi (i dazi sulle auto, il 26 marzo, e quelli “reciproci” del 2 aprile), per i quali si aspetta di vedere prima i risultati dei negoziati in corso con Washington.

La risposta ai dazi Usa su acciaio e alluminio consisterà nella pubblicazione di due diverse liste di prodotti americani da colpire con le misure di ritorsione dell’Ue: la prima riprende una lista già decisa con le misure del 2018-2020 (quando la prima Amministrazione Trump aveva introdotto dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio) che erano poi state sospese durante l’Amministrazione Biden, e che verranno ora riattivate; la seconda lista, invece, riguarda i nuovi prodotti Usa presi di mira dalle contromisure europee, per rispondere al dazio aggiuntivo del 15% sull’alluminio, rispetto a quello del 10% deciso dalla prima Amministrazione Trump.

E’ soprattutto su questa seconda lista (su cui i rappresentanti degli Stati membri voteranno il 9 aprile) che è in corso il negoziato, per decidere quali prodotti includere e quali escludere, in modo che la successiva risposta americana non penalizzi troppo un particolare paese Ue rispetto agli altri o non danneggi un settore particolarmente sensibile della produzione europea.

Su questo punto, ha riferito Tajani, “il governo ha una serie di iniziative in cantiere, alcune sono già partite, per cercare di tutelare nel modo migliore le nostre imprese, questo è quello che noi dobbiamo fare”. E tra l’altro, ha precisato il ministro rispondendo a una domanda specifica, “l’idea nostra è quella di escludere i motocicli di piccola cilindrata” dalla lista dei prodotti Usa presi di mira, così come (lo aveva ribadito ieri) il whisky americano (Bourbon), con l’evidente obiettivo di cercare di evitare nuove ritorsioni americane contro i motocicli italiani e contro i vini europei.

Infine, a una domanda su una eventuale iniziativa italiana a sostegno delle imprese colpite dai dazi americani, come quella che ha annunciato ieri la Spagna, il ministro ha risposto: “Ascolteremo le imprese e vedremo di ciò di cui hanno bisogno. Il problema non è dare degli aiuti, perché gli aiuti sono una questione temporanea. Qua dobbiamo fare una scelta strategica: quella di andare a recuperare esportazione in altri mercati”. E allo stesso tempo, “vedere cosa si può fare con gli Stati Uniti, e vedere, come europei, anche come poter far crescere il mercato interno. Tra le cose che bisogna fare c’è quella di ridurre i costi di produzione, e di arrivare al mercato unico dell’energia, all’unione bancaria, all’unione dei mercati dei capitali, all’armonizzazione fiscale. Sono cose da fare, molte cose anche in Europa, in una dimensione europeista, non anti-europea”.

“Ci serve più mercato interno, se vogliamo che le nostre imprese siano più competitive e possano usufruire al meglio di questa grande opportunità. Già il giro d’affari ogni anno è di oltre 200 miliardi. E quindi, nonostante la crisi della Germania, le esportazioni nel mercato unico sono di fondamentale importanza”, ha concluso Tajani.

Tennis, Sinner fa il count down: "Sto bene, mi sono riposato"

Roma, 4 apr. (askanews) – “Sto molto bene, mi sono riposato e sono contento. Ho fatto tante cose diverse, ovviamente se avessi potuto scegliere avrei giocato a tennis ma sto bene e non ci sto neanche pensando tanto in questo momento”.

Così Jannik Sinner in una anticipazione di una intervista a Sky Sport, che andrà in onda in versione integrale il 5 aprile, esattamente a un mese dalla fine della squalifica di 3 mesi per il caso clostebol. “Ogni giorno mi sento meglio fisicamente e mentalmente, anche se manca ancora un bel po’”, ha aggiunto il numero 1 del mondo che quindi rivolgendosi ai suoi fan ha dato appuntamento a tutti al Foro Italico. “Ci vediamo a Roma, speriamo di prepararci bene” ha concluso.

Irene Grandi, il nuovo singolo "Favole". E riparte "Fiera di me tour"

Roma, 4 apr. (askanews) – Esce l’11 aprile “Favole”, il nuovo singolo di Irene Grandi, una ballata che racconta il risveglio da un amore illusorio. Delicato e avvolgente, con la sua inconfondibile voce Irene Grandi sprigiona un’energia nostalgica e una passione autentica, confermando la sua grandezza artistica. Contemporaneamente, l’artista ha annunciato anche le prime date estive del “Fiera di Me tour”: al via il 31 maggio da Scandiano (RE) per il FestivaLove 2025, il 12 giugno a Tortona (AL), all’Arena Magaplex Stardust, il 28 a San Giovanni (SS); il 26 luglio al Teatro Romano a Verona (Estate Teatrale Veronese); il 31 luglio a Bertinoro (FC) per il Festival Entroterre; il 5 agosto a Cefalù (Pa), l’8 agosto a Pineto (TE) e il 9 agosto a Giovinazzo (Ba).

“Favole è una canzone morbida e accattivante, ma con una sottile vena di malinconia disincantata – afferma l’artista – Un brano che invita a riflettere su quanto, oggi, sia difficile assumersi la responsabilità di una relazione. Forse per la paura di soffrire, forse per la fatica del dialogo o per i ritmi frenetici che la vita ci impone. Fatto sta che impegnarsi davvero è diventato complicato. Non sappiamo più scegliere di credere nelle favole, non ci lasciamo andare, ci proteggiamo dalla vulnerabilità dell’amore. Eppure, rinunciare del tutto alle favole non è semplice: restiamo sospesi su un’altalena, in bilico tra il desiderio innato di amare e la tentazione di fuggire”.

Con “Favole” Irene Grandi apre la strada a una primavera e un’estate ricche di musica e concerti con nuove date del Fiera di me Tour, il viaggio attraverso trent’anni di canzoni che hanno accompagnato, fatto crescere e cambiare questa straordinaria artista: una delle cantanti di maggior successo della musica italiana con oltre 5 milioni di album fisici venduti, che continua a vivere emozioni e ricordi insieme al suo pubblico.

Prosegue anche la rimasterizzazione in vinile dei suoi album iconici da parte della Warner Music. Dopo l’uscita a maggio 2024 di “Irene Grandi”, debutto del 1994, viene pubblicato ora “In vacanza da una vita” (1995), stampato per la prima volta in vinile e in vendita dal 4 aprile 2025.

Kallas: gli Usa non accetteranno condizioni che danneggino l’Ucraina o l’Ue

Roma, 4 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti non accetteranno condizioni che vadano a danno dell’Ucraina o dell’Unione europea nel negoziati con la Russia: lo ha affermato la responsabile della politica Estera europea, Kaja Kallas, al termine del vertice Nato di Bruxelles a cui ha partecipato anche il Segretario di Stato americano, Marco Rubio.

“È stato sottolineato che non verrà deciso nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina e, naturalmente, l’Ucraina e l’Europa devono essere d’accordo su qualsiasi cosa venga discussa, perché tutto questo sta accadendo in Europa. Quindi, sì, [Rubio] ci stava dando rassicurazioni su questo”, ha concluso.

Inaugurata a la Nuvola mostra Women for Women against Violence

Roma, 4 apr. (askanews) – Inaugurata alla Nuvola, alla presenza della Ministra Eugenia Roccella, Women for Women against Violence – La Mostra, un progetto artistico e sociale creato appositamente per celebrare il decennale di Women for Women against Violence – Camomilla Award, l’iniziativa nata per sostenere il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione sul tumore al seno, e da 5 anni programma Rai.

Un traguardo che Donatella Gimigliano, sua ideatrice e promotrice, sottolinea: “Dieci anni fa ero una paziente oncologica, con una storia familiare segnata dal tumore al seno. Sapevo cosa significava portare sulla pelle e nell’anima segni indelebili. Ma quelle cicatrici non appartengono solo alla malattia: le ho viste anche nelle donne sopravvissute alla violenza, ferite diverse ma ugualmente profonde. Questa mostra la celebrazione di ogni battaglia vinta, di ogni donna aiutata”.

La mostra, organizzata in co-produzione con Ente Eur, sar in esposizione fino al 10 aprile (h. 10 – 17.00) stata realizzata da Tiziana Luxardo, fotografa italiana di spicco ed erede di una rinomata dinastia di fotografi. “La mostra – racconta – narra, attraverso gli abbracci dei protagonisti, la condivisione, la forza, la vicinanza, il prendersi cura dell’altro. Il filo conduttore, non a caso, la foto delle sorelle Pitzalis, unite in un abbraccio da due drammi diversi, ma entrambe ferite sia nel corpo che nell’anima: un’immagine che ho voluto impreziosire con dell’oro, ispirandomi all’arte giapponese del Kintsugi “.

L’itinerario complessivo presenta 21 fotografie di grande formato (140×200 cm) ed un racconto di immagini che ritraggono assieme le vittime di violenza o sopravvissute al tumore al seno e alcuni testimonial premiati negli anni con il Camomilla Award, riconoscimento simbolo della solidariet.

Le persone “resilienti” ritratte sono: Nadia Accetti, Alessandro, Barbara Bartolotti, Fanny Cristina Campion, Ilaria Capponi, Giuliana Di Carlo, Maria Pia Dionisi, Donatella Gimigliano, Edy Giordano, Filomena Lamberti, Alessandra Lagan, Elga Magrini, Pinky, Eleonora Pieroni, Francesca Pitzalis, Giulio e Ines Pivetta, Chiara Salvo, Simone Sabani, Antonietta Tuccillo, Katia Villirillo.

I testimonial sono: Rosanna Banfi, Alessio Boni, Beppe Convertini, Maria Grazia Cucinotta, Eleonora Daniele, Emma D’Aquino, Leyla Hussein, Antonia Liskova, Nicol Maja, Carolina Marconi, Patrizia Mirigliani, Francesco Montanari, Gianluigi Nuzzi, Valentina Pitzalis, Luana Ravegnini, Benedetta Rinaldi, Nicoletta Romanoff, Maria Antonietta Rositani, Carolyn Smith, Valeria Solarino, Alessandra Viero. Accanto ad ogni fotografia, una didascalia racconter la storia di chi ha vissuto la specifica tragedia personale e il riscatto. Inoltre, attraverso un QR code, i visitatori potranno ascoltare direttamente dalla voce delle protagoniste il racconto della loro esperienza, immergendosi nelle emozioni, nelle difficolt e nella forza della loro rinascita.

Alla mostra correlato anche un libro fotografico, edito da Mariella Restuccia di Musitalia, con la prefazione di Antonio Centomani, regista della kermesse televisiva, il cui ricavato sar devoluto all’Associazione Consorzio Umanitas e a Salvamamme, presieduta da Grazia Passeri, per il progetto “Valigia di Salvataggio”, che offre un kit di prima necessit e supporto psicologico e legale alle donne che fuggono da situazioni di violenza domestica, aiutandole a ricominciare in sicurezza.

Bruni Tedeschi: vorrei stare tranquilla ma amo sempre fare tante cose

Roma, 4 apr. (askanews) – E’ un ruolo molto diverso dagli altri quello che Valeria Bruni Tedeschi interpreta nel bellissimo film “L’attachement” di Carine Tardieu, presentato a Roma al festival di cinema francese Rendez-Vous e che arriver nei cinema a settembre. La protagonista una cinquantenne indipendente, single per scelta, che da un giorno all’altro si trova a condividere con il vicino di casa e i suoi bambini l’elaborazione di un lutto, con tutti i saliscendi emotivi che ne derivano. Lei riservata, indipendente, semplicemente osserva, ma pian piano inizia a dare spazio a nuove emozioni.

“Vorrei essere cos, osservare, tranquilla, non essere avida, non voler ottenere. – ha detto l’attrice – Lei non vuole ottenere delle storie, delle famiglie, non vuole ottenere niente, completamente indipendente. Io non sono per niente cos, io faccio, voglio fare, anche come attrice. E’ stato molto interessante perch mi ha obbligato a spostarmi un po’ da quello che faccio di solito. E’ stato molto benefico per me come attrice, mi ha ripulita da dei tic anche”.

Pian piano nel film si forma una famiglia allargata, una rete, in cui ognuno ha uno spazio, un ruolo e d un contributo alla crescita personale degli altri. L’attrice ha confessato: “Ormai per me la mia allegria e la mia famiglia sono, chiaramente i miei bambini, mia madre, i miei amici, tutte queste persone che amo, che siano persone che ho incontrato nel lavoro o non ne lavoro. Ecco, questo il senso della mia vita”.

Intelligenza artificiale, dopo l’AI Act approccio europeo avanza

Milano, 4 apr. (askanews) – L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, in particolare nel mondo della sanit, dopo l’introduzione dell’IA Act dell’Unione europea necessita ancora di essere regolamentato, ma questo non vuole dire che si debba bloccarne lo sviluppo. il messaggio emerso durante il convegno “Medicina intelligente: il futuro tra innovazione e IA” organizzato a Milano dallo studio legale Legance.

“Il percorso di ricerca di nuovi farmaci, di nuovi modelli di cura – ha osservato Anna Flavia d’Amelio Einaudi Consigliere delegato Universit Vita-Salute San Raffaele -, richiede l’utilizzo e la processazione di enormi quantit i dati e l’intelligenza artificiale sicuramente uno strumento imprescindibile in questo contesto. Quello che per importante ricordare che stiamo parlando di dati quindi essenziale che il dato sorgente sia corretto, ed per necessario avere le competenze e le figure professionali specializzate in grado di elaborare, di trattare questi dati e di poterli comprendere”.

Per questo i partecipanti al convegno hanno sottolineato l’importanza, da parte del mondo della politica, di favorire al pi presto lo sviluppo di una societ in grado di capire e interagire con questi strumenti, sempre pi capaci di andare oltre la semplice analisi dei dati.

“Nell’ultimo anno – ha sottolineato Alessio Calabr, Ceo di Rait 88 – c’ stata un’evoluzione in quanto l’IA ha iniziato ad avere la logica al suo interno, cio la capacit di fare ragionamenti, di scrivere da sola del codice, e di evolvere. Questo stato un po’ un primo grande passaggio evolutivo che ha visto cambiare i sistemi tradizionali definiti come intelligenza artificiale che in relt erano solo algoritmi di aggregazione per diventare da uno strumento per l’uomo a un vero e proprio sostituto”.

Di certo oggi la normativa frammentata e la grande novit dell’AI Act del 2024 ha bisogno ancora dei provvedimenti di implementazione a livello nazionale.

“Sicuramente nel futuro l’intelligenza artificiale – ha previsto Lorenzo Gentiloni Silveri, partner di Legance – avr bisogno di una regolamentazione che tenga conto senz’altro della necessit di prevedere dei limiti anche a tutela dei diritti fondamentali, questo l’approccio europeo che rispetto a un approccio pi deregolamentato degli Usa caratterizza anche l’Italia”.

Nel frattempo il Senato ha approvato nei giorni scorsi un disegno di legge governativo sulla materia e il testo ora all’esame della Camera con l’obiettivo di promuovere un utilizzo corretto, trasparente e responsabile di questa tecnologia.

La Russa su temi di giustizia auspica “concordia e civile confronto”

Milano, 4 apr. (askanews) – “Su questa installazione sono d’accordo gli avvocati, la corte d’appello, il tribunale, le istituzioni, i parlamentari, insieme, concordi: quello che vorrei vedere su tutti temi che interessano la giustizia, trovare il modo, il tempo, il luogo, l’occasione, la volont perch qualunque questione che attenga al mondo di noi avvocati, della giustizia, dei giudici, della magistratura, delle istituzioni, possa essere affrontata e risolta in concordia e nel civile confronto”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervenendo alla cerimonia per l’installazione di una targa commemorativa degli avvocati caduti in guerra, al palazzo di Giustizia di Milano.

Femminicidi, La Russa: il problema riguarda prima di tutto gli uomini

Milano, 4 apr. (askanews) – “Il problema prima di tutto riguarda gli uomini. Noi uomini siamo i primi a dover prendere coscienza del dramma dei femminicidi e lavorare in famiglia, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle istituzioni, per insegnare ai nostri figli, ai ragazzi e ai giovani di genere maschile, il rispetto assoluto”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine della cerimonia inaugurale dell’installazione della targa di bronzo commemorativa degli avvocati caduti in guerra, al Palazzo di Giustizia di Milano.

“C’ un vecchio detto che si usa sempre meno: ‘una donna non si tocca neanche con un fiore’. Ecco, basterebbe veramente far capire questo agli uomini sin da bambini”, ha aggiunto.

Trump agli investitori esteri: "Le mie politiche non cambieranno mai"

New York, 04 apr. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivolto un messaggio agli investitori che stanno portando capitali negli Stati Uniti, assicurando la continuità della sua linea politica. “A tutti gli investitori che stanno arrivando negli Stati Uniti e investendo ingenti somme di denaro, le mie politiche non cambieranno mai. È un momento straordinario per diventare ricchi, più ricchi che mai!!!”, ha scritto in maiuscolo sulla sua piattaforma social.

L’intervento arriva in un momento di forte tensione che si sta riversando anche sui mercati globali, che registrano perdite per il secondo giorno consecutivo dopo l’annuncio da parte della Casa Bianca di nuovi dazi sulle importazioni e le misure di ritorsione annunciate da vari Paesi.

TIC Festival, Sberna: diritto a benessere psicologico

Roma, 4 apr. (askanews) – Il benessere psicologico un diritto. E’ il messaggio che arriva forte anche dall’intervento al TIC Festival in svolgimento a Terni della vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna.

Per Sberna, in sintesi, il benessere psicologico, come diritto fondamentale di ogni cittadino, implica che l’accesso a risorse e servizi per il supporto psicofisico di ciascun individuo debba essere tutelato dalla societ e dalle istituzioni.

Il Parlamento Europeo e l’Ordine Nazionale degli Psicologi ne hanno cos parlato durante il panel di apertura della terza edizione del Tic Festival, esponendo le aspettative, i desideri e i bisogni delle nuove generazioni, interrogandosi sul ruolo che possono svolgere i social media e sull’impatto che hanno sui giovani.

Petrolio sprofonda ai minimi dal 2021, barile Wti -7% a 62 dollari

Roma, 4 apr. (askanews) – Non si arresta, ma anche anzi peggiora il tracollo delle quotazioni del petrolio, innescato dall’ordine esecutivo firmato l’altro ieri da Donald Trump sui dazi commerciali. Le quotazioni si ritrovano ai minimi da oltre 3 anni a questa parte, nel pomeriggio, il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord crolla del 6,63% a 65,49 dollari. In preapertura New York, il West Texas Intermediate cade del 7,27% al 62,08 dollari. In due sedute le quotazioni sono cadute di circa 10 dollari.

Valori che non si registravano da metà 2021, mentre l’economia globale risentiva della recessione causata da lockdown e misure imposte dai governi a motivo del Covid.

Il tutto nell’ambito di massicci riposizionamenti sui mercati con gli investitori che vendono asset volatili e spostano fondi su quelli ritenuti più sicuri, come i titoli di Stato americani che hanno visto i rendimenti sulla scadenza decennale calare sotto il 4% per la prima volta da mesi.

A peggiorare la situazione per i prezzi dell’oro nero potrebbe aver contribuito la circostanza che la mossa Washington è scattata quasi contemporaneamente ad un aumento tecnico dell’offerta da parte dei maggiori esportatori (Opec+). Già ieri i prezzi erano collassati. Over persistessero, i cali dovrebbero riflettersi sui prezzi dei carburanti e in generale avere effetti deflazionistici sull’economia.

Wall Street verso un’altra seduta di passione: nuovo crollo dei future

Milano, 4 apr. (askanews) – Wall Street si avvia verso un’altra giornata di passione dopo aver registrato ieri la peggior seduta dal 2020 in scia ai dazi annunciati da Donald Trump e ai timori di recessione. I future sul Dow Jones perdono il 3,2%, quelli sul Nasdaq il 3,5%. La Cina ha annunciato che imporrà dazi aggiuntivi del 34% su tutti i beni importati dagli Usa, a partire dal 10 aprile. Il petrolio Wti crolla di oltre il 7% portandosi sulla soglia dei 62 dollari al barile, sui minimi dal 2021.

M5S, Conte contro Repubblica: follia articolo su fascino del bunker

Roma, 4 apr. (askanews) – Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, apre un fronte polemico con il quotidiano la Repubblica, rilanciando sui suoi canali social un recente articolo pubblicato sul sito del quotidiano romano dal titolo “L’Italia scopre il fascino del bunker. ‘Così si vince la paura della guerra’”. “Questa – accusa l’ex presidente del Consiglio – è follia totale, alimentata da chi – fra kit di sopravvivenza e venti di guerra soffiati a reti unificate – crea apprensione per giustificare l’urgenza di un folle Piano di Riarmo, che non aumenterà certo la nostra sicurezza, ma farà crescere gli extraprofitti dell’industria militare”.

“Penso che il ‘fascino’ che gli italiani vorrebbero e dovrebbero riscoprire – spiega – è quello di fare un esame in ospedale senza aspettare mesi, altro che bunker a casa. Come scrive oggi La Stampa, nel 52% dei casi il Servizio sanitario nazionale non è in grado di rispettare i tempi massimi di attesa stabiliti per legge. Se ci si affida al privato, si fa presto: basta pagare tariffe fino a sei volte superiori rispetto a quelle massime fissate dallo Stato per le prestazioni in regime di convenzione. È la solita scelta: aspettare mesi o in alcuni casi anche anni, oppure indebitarsi per ottenere cure in tempi congrui. Ecco spiegato perché 4 milioni e mezzo di persone rinunciano a curarsi”.

“Ai cittadini dobbiamo garantire più risonanze e tac piuttosto che moltiplicare carri-armati e bunker. Domani tutti in piazza a Roma contro questa follia”, conclude Conte.

Calcio, Ranieri: "Futuro allenatore? Nessuna bugia"

Roma, 4 apr. (askanews) – Roma e Juventus si sfidano domani alle 20.45 allo stadio Olimpico per la 31esima giornata di Serie A. La Roma reduce da 7 vittorie consecutive e la Juventus da prestazioni discontinue ma con uno spirito diverso dato dal recente cambio di panchina. Riguardo alla Juventus, Ranieri ha evidenziato il cambio di filosofia di gioco e di allenatore, descrivendola come una squadra più determinata, come visto contro il Genoa. Ha sottolineato l’importanza della settimana di lavoro per affinare le richieste di Tudor. “Celik è recuperato, Rensch sta recuperando, ma non sarà in panchina. Non lo voglio rischiare. Gli altri stanno tutti bene”. Su Hummels dice: “Stava bene anche dopo Bilbao. È un campione, non ha problemi sotto questo aspetto”. Ha poi parlato dell’importanza della difesa: “Quando una squadra difende bene è perché tutti lavorano per recuperare i palloni e giocarli. Grande lavoro di offesa e difesa”. Sulla sua esperienza con la Juventus e la rivalità tra le squadre: “Non è stata una separazione traumatica la mia con la Juventus. Semmai dovessi scrivere un libro ne parlerò. Dirò la mia verità, che è la verità. Perché io non so dire bugie”. Ha espresso aspettative per una partita intensa: “Possiamo vincere, pareggiare o perdere, ma i tifosi devono uscire e dire ‘almeno hanno lottato fino alla fine'”. In merito alla necessità di un palleggiatore ha ribadito l’importanza dell’atteggiamento: “Io ho bisogno di 11 giocatori che lottino su ogni pallone. Domenica c’è da correre e lottare”. Sull’assenza di Saelemaekers e la scelta tra Soulé ed El Shaarawy ha dichiarato: “Sceglierò come al solito domenica sera”. Parlando dei risultati ottenuti contro squadre di alto livello ha spiegato: “Dentro una partita ci sono più partite e ognuna fa storia a sé. La Juve è partita benino però sta lassù. Noi siamo partiti male, per cui sarà una grande partita”. Su Koné afferma: “È un grande giocatore e ha molto da imparare e migliorare. Avere un giocatore di 23 anni che fa quello che fa lui, è tanta roba”. La Roma punta su Dybala: “La società non ha cambiato di una virgola le nostre impressioni e decisioni su Paulo. È un giocatore importante per noi e ci contiamo tantissimo anche per il prossimo Campionato”. Su Pellegrini esprime fiducia: “Pellegrini è un giocatore con tanta qualità per cui è sempre disponibile e conto molto su di lui”. Sui calcoli in vista del derby Lazio-Roma: “Calcoli non ne abbiamo fatti neanche durante il Campionato. Ho sempre pensato di far giocare chi fosse più in forma, in un connubio tra mentalità e forma fisica”. Infine, su Ndicka ha elogiato il suo impegno: “Mi piace perché sta sempre sul pezzo, è sempre pronto. Bravo in velocità e con i piedi. Deve migliorare? Io sono contento così. Io ci parlo molto, voi ne parlate poco”.

Il Papa continua le terapie con lievi miglioramenti

Città del Vaticano, 4 apr. (askanews) – Papa Francesco sta proseguendo a sua convalescenza protetta e continua la terapia farmacologica, fisioterapeutica, respiratoria e motoria, alla quale dedica “molto rempo”. Terapie che stanno facendo registrare “miglioramenti lievi anche per quanto riguarda l’uso della voce” che, comunque, “non ha mai perso”. Lo riferiscono Fonti vaticane.

Il Papa, il cui umore resta “buono”, mangia normalmente.

Anche gli indicatori infettivi delle vie respiratorie che, con la polmonite bilaterale, hanno costretto Papa Francesco al ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, risultano “in lieve miglioramento”. In sostanza, l’infezione “resta ma è sotto controllo ed è in lieve miglioramento”. Tempi lunghi spiegati con il fatto che “l’infezione micotica ha bisogno di più tempo prima di essere debellata del tutto”. Lo riferiscono fonti della Sala stampa Vaticana che aggiungono che il pontefice prosegue la sua convalescenza “al secondo piano di Casa Santa Marta”, che non ha mai lasciato, che non ha incontrato nessuno in questi giorni e che si dedica principalmente ai diversi tipi di fisioterapia senza per questo tralasciare qualche attività lavorativa.

Il pontefice ha anche, nei giorni scorsi, seguito in diretta la messa in San Pietro nel ricordo di Papa Wojtyla ed oggi la terza predica di Quaresina del predicatore, padre Roberto Pasolini.

Le stesse fonti non hanno poi azzardato ancora ipotesi sulle modalità di una eventuale partecipazione di Francesco ai riti della Settimana Santa di Pasqua. “Oggi è prematuro parlarne – hanno ribadito – se ne saprà di più a ridosso degli appuntamenti liturgici”, si sono limitati a dire.

Dazi, Tajani: l’Italia non può negoziare con gli Usa, è competenza Ue

Bruxelles, 4 apr. (askanews) – Uno Stato membro dell’Ue non può negoziare direttamente sui dazi con gli Stati Uniti, come la Lega vorrebbe che facesse l’Italia, non passando attraverso l’Unione europea. Lo ha precisato oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri italiano, che ha competenza anche per il Commercio, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti durante un punto stampa a margine della riunione ministeriale della Nato, nel quartier generale dell’Alleanza.

“Non si può negoziare” direttamente, come Italia “con gli Stati Uniti perché la competenza del commercio internazionale è della Commissione europea, quindi chi tratta” con gli americani “è il commissario Ue Maros Sefcovic, ascoltando e confrontandosi con noi”, ha puntualizzato Tajani.

“Poi – ha aggiunto -, noi possiamo fare delle altre azioni. Un conto sono le norme, secondo cui sui dazi tratta la Commissione europea; ma si possono fare anche operazioni di politica commerciale, che è quello che stiamo facendo noi. Io ho già presentato, ed è già operativo il piano d’azione del governo fatto dal Ministero degli Esteri, che è anche responsabile del Commercio internazionale, per esplorare nuovi mercati. Io sarò fra qualche giorno prima in India, poi in Giappone”.

Inoltre, ha continuato il ministro, “stiamo lavorando per far sì che possa esserci anche una riduzione dei costi di produzione: dovremo farlo all’interno, e anche lavorando a Bruxelles, come ha detto ieri la Presidente del Consiglio quando parlava di iniziativa a Bruxelles. Significa anche lavorare affinché ci siano meno costi per la produzione delle nostre manifatture, e quindi ammortizzare il costo dei dazi con altre scelte”.

“Poi bisogna lavorare con gli americani a livello europeo per arrivare a una riduzione della metà, cioè arrivare soltanto all’aumento del 10%” dei dazi, invece del 20% annunciato da Trump, ha spiegato Tajani, indicando così l’obiettivo di una eventuale offerta negoziale che l’Ue potrebbe fare agli Usa.

“E poi, perché no? Il mio grande sogno sarebbe quello di un grande mercato transatlantico con zero dazi di qua e zero dazi di là, un grande mercato che porterebbe alla crescita economica di tutto il sistema occidentale, alla crescita del sistema americano e alla crescita del sistema europeo”, ha concluso il ministro.

Dazi, ecco le cifre chiave dell’interscambio tra Usa e eurozona

Roma, 4 apr. (askanews) – I paesi dell’area euro presentano effettivamente un surplus degli scambi commerciali di beni molto consistente rispetto agli Stati Uniti, nel 2024 ha raggiunto 213 miliardi di euro, quasi il 68% in più rispetto ai 127 miliardi di surplus del 2015. Ma al tempo stesso presentano un disavanzo sugli scambi di servizi quasi altrettanto rilevante: in questo caso sono gli Usa in surplus, per ben 156 miliardi, sempre nel 2024. E anche sui trasferimenti di redditi gli Usa sono in forte avanzo, per 52 miliardi. Da questo, assieme a tutte le altre poste di interscambio, risulta che nel 2024 il surplus di partite correnti dell’area euro sugli Usa si sia limitato ad appena 3 miliardi di euro, e dopo che nel 2023 questa voce era invece risultata in deficit per 30 miliardi (lo 0,2% del Pil), cioè in quell’anno erano gli Usa ad essere in surplus.

A fare i conti dettagliati dell’interscambio tra le due aree economiche, nel pieno dell’allarmismo dei mercati per i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump sulle importazioni di beni, è la Banca centrale europea, che inserisce una analisi specifica nell’ultimo rapporto trimestrale sul bilancio di partite correnti dell’unione valutaria.

Un quadro che fa capire per quale motivo, a fronte dei dazi imposti da Washington, Bruxelles stia meditando non tanto e non solo di rispondere con misure analoghe, ma eventualmente colpendo anche gli scambi sui servizi, dove appunto sono gli Usa in forte avanzo.

Basti tenere conto che sul solo uso di proprietà intellettuali il deficit dell’area euro sugli Usa è esploso da 5 miliardi di euro nel 2015 a 168 miliardi nel 2024. Un aumento di oltre 33 volte. E il surplus Usa di 156 miliardi dello scorso anno sui servizi è a sua volta aumentato quasi 7,5 volte, rispetto ai 21 miliardi che questa voce mostrava nel 2015.

La Bce peraltro sottolinea che tra 2015 e il 2019 l’eurozona aveva mostrato un saldo di partite correnti positivo stabile attorno all’1% del Pil, ben superiore a quello attuale. Dal 2019 invece questo surplus è gradualmente finito in deficit (salvo che lo scorso anno) “in parte a riflesso delle delle attività delle multinazionali statunitensi nell’area euro”.

Un altro elemento di rilievo di cui tenere conto è quello del forte deflusso di investimenti che dell’area valutaria si dirigono verso l’economia statunitense. Nel 2024 la posizione bilaterale netta sugli investimenti dell’eurozona rispetto agli Usa risultava al 26% del Pil, in forte rialzo dal 18% del 2023 e oltre 6,5 volte il 4% del Pil che si registrava nel 2015. Secondo la Bce questo è stato determinato prevalentemente da spostamenti sul portafoglio di investimenti nell’azionario, in cui Eurolandia da debitore netto è diventata creditore netto. Gli investimenti su obbligazionario e gli investimenti diretti hanno a loro volta contribuito, ma in misura minore.

Gli Usa, prosegue la Bce, sono la prima destinazione di investimenti transfrontalieri per l’area euro. Alla fine del 2024 gli asset finanziari dell’area rispetto agli Stati Uniti ammontavano a 12.380 miliardi di euro, l’82% del Pil, un aumento dell’83% rispetto al 2015. Questo prevalentemente a seguito dell’aumento degli investimenti su titoli azionari emessi da società statunitense, che sono aumentati del 286% tra il 2015 e 2024, va sottolineato che questo rialzo risente, anzi è dovuto soprattutto, all’aumento delle quotazioni dei titoli in questione nel medesimo periodo. Sempre tra 2015 e 2024 gli investimenti in titoli obbligazionari Usa da parte dei Paesi dell’area euro sono aumentati del 91%.

D’altra parte, anche gli Usa sono la principale fonte esterna di investimenti finanziari nell’area valutaria, con un ammontare complessivo che alla fine del 2024 ha raggiunto 8.410 miliardi di euro, il 56% del Pil dell’area, in aumento del 32% rispetto a fine 2015. Questo riflette prevalentemente un aumento del 97% sugli investimenti in azionario, mentre gli investimenti diretti degli Stati Uniti sono calati nello stesso periodo del 9%.

Cifre che potrebbero spiegare perché alcune cancellerie in Europa si stiano agitando per cercare di mettere nel mirino queste poste. Al tempo stesso la rilevanza di questi scambi fa anche comprendere perché qualunque costo supplementare imposto in questa partita – tra due aree economiche che non presentano differenziali di costo “stridenti” su elementi come il lavoro, cosa che invece avviene con altre aree del mondo – rischia di causare non pochi danni e entrambi. (fonte immagine: European Central Back 2025).

Rai 1, la fiction "Fuochi d’artificio" per celebrare la Liberazione

Roma, 4 apr. (askanews) – 1944, Alpi piemontesi. Marta, Davide, Sara e Marco sono quattro amici tra i 12 e 13 anni che sognano la fine della guerra e il momento in cui potranno riabbracciare i genitori e i fratelli maggiori. Stanchi di essere trattati come bambini, quando per caso scoprono che la loro età consente di evitare sospetti e perquisizioni, decidono di aiutare in segreto i partigiani. I quattro giovani amici assumono così l’identità del fantomatico “Sandokan”, il ribelle che mette in difficoltà i nazisti e i fascisti della valle. Tra ripide salite e discese mozzafiato, enormi pericoli e grandi prove di coraggio, Marta e i suoi amici contribuiranno a loro modo alla vittoria finale della Resistenza e alla liberazione del nostro Paese dall’occupazione nemica.

“Fuochi d’artificio” – tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Bouchard, con la regia di Susanna Nicchiarelli – è una produzione Fandango-Matrioska in collaborazione con Rai Fiction, in onda il 15, il 22 e il 25 aprile 2025 in prima serata su Rai 1, nell’ambito delle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione. Scritto da Marianna Cappi e Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Andrea Bouchard. Nel cast: Anna Losano, Luca Charles Brucini, Carlotta Dosi, Lorenzo Enrico, Carla Signoris, Bebo Storti, Alessandro Tedeschi, Paolo Briguglia, Barbara Ronchi, Francesco Centorame.

Il progetto nasce da un innamoramento per il libro di Andrea Bouchard, un libro che i ragazzi di tutte le età adorano perché appassionante, avvincente, buffo e a tratti commovente. Fino ad ora non esistevano prodotti televisivi o cinematografici con vocazione popolare, per famiglie, che parlavano della Resistenza in termini così semplici e al tempo stesso profondi: prodotti che potevano essere visti e apprezzati da genitori, nonni e ragazzi insieme.

Lazio, Valiani (UGL): accordo con Regione per qualit vita

Roma, 4 apr. – “Grazie all’accordo sottoscritto tra UGL Lazio e Regione Lazio, abbiamo definito i provvedimenti messi in campo per migliorare la qualit della vita dei cittadini del Lazio. Alcune misure sono gi state attuate, come l’abbattimento dell’INPEF e la riduzione delle liste d’attesa. Questo percorso destinato a proseguire, con l’obiettivo di apportare ulteriori miglioramenti. Proprio oggi, al Parlamento europeo, abbiamo avviato un nuovo percorso con la creazione dell’Osservatorio sulla natalit. L’inverno demografico rappresenta una sfida cruciale e, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, lavoreremo per affrontare questa crisi che coinvolge sia la regione che l’intero Paese. Grazie a questo osservatorio, potremo anche contribuire a migliorare il futuro delle nuove generazioni”.

Lo ha dichiarato Armando Valiani, segretario UGL Lazio, a margine di un evento al Parlamento europeo.

Piazza Affari sempre più a picco: Ftse Mib (-7,7%) azzera guadagni 2025

Milano, 4 apr. (askanews) – Piazza Affari sempre più giù, trascinata dal tracollo dei titoli bancari, che hanno un peso predominante sul listino milanese: il Ftse Mib al giro di boa di metà seduta lascia sul terreno il 7,7% scivolando a 34.154 punti, riportandosi sui livello di inizio gennaio. Di fatto la Borsa di Milano ha azzerato i guadagni da inizio anno ad oggi. Peggiorano, comunque, tutte le Borse europee dopo la notizia che la Cina imporrà dazi aggiuntivi del 34% su tutti i beni importati dagli Usa, a partire dal 10 aprile: Madrid -6,5%, Francoforte -5,5%, Parigi -4,7%, Londra -4,2%.

A picco le banche sui cui pesano i rischi di una recessione globale e di una nuova fiammata dell’inflazione. Bper (-12,6%), Mps (-12,5%) e Banco Bpm (-11,8%) le peggiori a Milano. A Francoforte Deutsche Bank perde il 12%, a Parigi SocGen il 12%, a Madrid Bbva l’11%. “Il settore bancario è particolarmente esposto ai timori di rallentamento: in Europa le banche hanno ceduto oltre l’11% in appena due sedute (il tonfo peggiore dai giorni di marzo 2020)”, ha commentato Giacomo Calef, country head Italia, NS Partners. “Questo sell-off bancario – prosegue – segnala il riemergere di preoccupazioni sistemiche, riflettendo timori sul credito e sulla stabilità finanziaria nell’ipotesi di uno scenario economico più avverso”.

Monito di Mattarella sulla democrazia: concentrare potere la indebolisce

Roma, 4 apr. (askanews) – “Arbitrari criteri gerarchici, poteri separati dalla società o concentrazioni indeboliscono l’impianto democratico”. Sergio Mattarella lancia un monito sulla qualità della democrazia nel nostro paese ricordando che è fatta di “sostanza, non di mera forma”, e dunque necessita di “eguaglianza che si realizza rendendo effettivi i diritti sociali”. Il presidente della Repubblica ne ha parlato nell’incontro di oggi al Quirinale con la Fondazione per la Sussidarietà presieduta da Giorgio Vittadini che gli ha tributato il “Premio Sussidarietà” per il contributo alla diffusione e alla crescita della cultura della sussidarietà, (un’opera realizzata dallo scultore Carlo Steiner).

La riflessione del capo dello Stato parte proprio dal ruolo della sussidarietà nella società: “Essa è strettamente connessa con due valori di grandissimo rilievo: la libertà della persona e la solidarietà che essa esprime”, dice Mattarella. Insomma la sussidiarietà è “espressione e garanzia di libertà per le persone e i corpi sociali che concorrono all’interesse generale e che si adoperano per rigenerare continuamente quei valori di umanità e di corresponsabilità che sono uno dei portati più preziosi del nostro modello sociale, del modello sociale europeo”.

Mattarella ricorda come questo modello, nato sconfiggendo “le ideologie autoritarie del ‘900”, sia oggi lo strumento per contrastare “la verticalizzazione del potere e la prevalenza di quello finanziario”. Ecco perchè “è importante irrobustire il principio di sussidiarietà”, l’alternativa sarebbero – avverte – “arbitrari criteri gerarchici” che possono favorire “poteri separati dalla società o concentrazioni che indeboliscono l’impianto democratico”. Sono dunque i corpi intermedi, l’associazionismo, a tenere viva la democrazia e la libertà. Non a caso, ricorda il capo dello Stato, “libero associazionismo, organizzazioni sindacali e autonomie locali furono tra le prime vittime della dittatura che prese il sopravvento nel nostro Paese dopo la Prima guerra mondiale”. E l'”inibizione” delle organizzazioni sociali “è spesso la cartina al tornasole di un restringimento delle libertà”.

“Lo spazio pubblico non vive di polarizzazione tra il potere delle istituzioni da un lato e il singolo individuo dall’altro. Senza comunità intermedie anche il riconoscimento dei diritti viene messo a rischio”, avverte in conclusione Mattarella, che si congeda con un consiglio: “Per affrontare le sfide locali come quelle nazionali, come quelle globali, è indispensabile rilanciare la cultura che viene espressa dal ‘noi’. Noi come responsabilità comune, noi come volontà di partecipazione, noi come costruzione di comunità larghe e aperte”.

Monito di Mattarella sulla democrazia: concentrare potere la indebolisce

Roma, 4 apr. (askanews) – “Arbitrari criteri gerarchici, poteri separati dalla società o concentrazioni indeboliscono l’impianto democratico”. Sergio Mattarella lancia un monito sulla qualità della democrazia nel nostro paese ricordando che è fatta di “sostanza, non di mera forma”, e dunque necessita di “eguaglianza che si realizza rendendo effettivi i diritti sociali”. Il presidente della Repubblica ne parla nell’incontro al Quirinale con la Fondazione per la Sussidarietà presieduta da Giorgio Vittadini che gli ha tributato il “Premio Sussidarietà” per il contributo alla diffusione e alla crescita della cultura della sussidarietà, (un’opera realizzata dallo scultore Carlo Steiner).

La riflessione del capo dello Stato parte proprio dal ruolo della sussidarietà nella società: “Essa è strettamente connessa con due valori di grandissimo rilievo: la libertà della persona e la solidarietà che essa esprime”, dice Mattarella. Insomma la sussidiarietà è “espressione e garanzia di libertà per le persone e i corpi sociali che concorrono all’interesse generale e che si adoperano per rigenerare continuamente quei valori di umanità e di corresponsabilità che sono uno dei portati più preziosi del nostro modello sociale, del modello sociale europeo”.

Mattarella ricorda come questo modello, nato sconfiggendo “le ideologie autoritarie del ‘900”, sia oggi lo strumento per contrastare “la verticalizzazione del potere e la prevalenza di quello finanziario”. Ecco perchè “è importante irrobustire il principio di sussidiarietà”, l’alternativa sarebbero – avverte – “arbitrari criteri gerarchici” che possono favorire “poteri separati dalla società o concentrazioni che indeboliscono l’impianto democratico”. Sono dunque i corpi intermedi, l’associazionismo, a tenere viva la democrazia e la libertà. Non a caso, ricorda il capo dello Stato, “libero associazionismo, organizzazioni sindacali e autonomie locali furono tra le prime vittime della dittatura che prese il sopravvento nel nostro Paese dopo la Prima guerra mondiale”. E l'”inibizione” delle organizzazioni sociali “è spesso la cartina al tornasole di un restringimento delle libertà”.

“Lo spazio pubblico non vive di polarizzazione tra il potere delle istituzioni da un lato e il singolo individuo dall’altro. Senza comunità intermedie anche il riconoscimento dei diritti viene messo a rischio”, avverte in conclusione Mattarella, che si congeda con un consiglio: “Per affrontare le sfide locali come quelle nazionali, come quelle globali, è indispensabile rilanciare la cultura che viene espressa dal ‘noi’. Noi come responsabilità comune, noi come volontà di partecipazione, noi come costruzione di comunità larghe e aperte”.

Dazi, Meloni: preoccupata ma attenzione all’allarmismo

Roma, 4 apr. (askanews) – “Preoccupa” più l’allarmismo che la questione dei dazi in sé perchè “dobbiamo ricordare che parliamo di un mercato importante, quello degli Stati Uniti, che vale circa il 10 per cento delle nostre esportazioni totali. Noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della visita alla nave Vespucci a Ortona.

“Il governo – ha aggiunto – è a lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore. Vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive così possiamo anche confrontare le nostre valutazioni con le valutazioni che stanno facendo loro, ragionare insieme di quale debbano essere le soluzioni, a livello italiano, a livello europeo e in un dialogo che va aperto, in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni. Secondo me dove dovrebbe arrivare la trattativa? A rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli. Dopodiché queste sono ovviamente trattative che si fanno in due”.

Povert energetica, Varvesi: formazione operatori fondamentale

Roma, 4 apr. (askanews) – “La povert energetica, che colpisce circa il 10% della popolazione, un fenomeno molto complesso. La formazione di operatori sul tema della povert energetica quindi fondamentale e deve coprire diverse tematiche: non solo quelle energetiche, ma anche quelle relative alla comunicazione, legali, sul trattamento dei dati e via dicendo. Per questo oggi lanciamo il corso ted-ess: un corso gratuito di sette ore sugli aspetti essenziali del mercato energetico” ha detto Marina Varvesi, Presidente dell’Associazione RETE ASSIST e Responsabile Area Ricerca & Innovazione di AISFOR, durante la Conferenza Nazionale sulla Povert Energetica organizzata da Banco dell’energia, AISFOR e Rete Assist. Una giornata per analizzare la situazione della povert energetica in Italia e per stimolare un dibattito sulla complessit di questo fenomeno, tra disuguaglianze economiche, sociali e territoriali. L’evento stato anche l’occasione per lanciare la piattaforma TED- ess, dedicata alla formazione della figura del TED, il Tutor per l’Energia Domestica.

Percorsi abilitanti 2025: come diventare insegnante oggi

Roma, 4 apr. – In Italia il mestiere dell’insegnante statisticamente fra i pi ambiti. Ogni anno sono migliaia le persone che intraprendono percorsi formativi o modificano i loro piani di studio in base ai requisiti necessari, differenti a seconda di ogni possibile carriera.

Ne abbiamo parlato con Carla Miglietta, Amministratrice a Lecce di Uniformazione:

“L’aspirante docente deve avere gi dei requisiti stabiliti da tabelle ministeriali precise, dunque non prevista una formazione generica. I percorsi abilitanti per i docenti, quelli cio che gli consentono di svolgere professionalmente la propria attivit, non sono semplici. Oggi c’ grande attenzione riguardo alle dinamiche generali del reclutamento docenti, basti pensare ai cosiddetti percorsi abilitanti non univoci, ognuno associato a una determinata fattispecie.”

Fattispecie che vanno esaminate attentamente. Da dove si parte, dunque, per intraprendere la carriera di insegnante?

“Bisogna effettuare una ricognizione della carriera universitaria, – prosegue Miglietta – un laureato in giurisprudenza, ad esempio, potrebbe non avere tutti gli esami previsti dalle tabelle ministeriali per anche solo provare ad entrare nel mondo della scuola, poich privo di alcuni requisiti essenziali. Non si tratta dunque di un’attivit semplice, il percorso estremamente complesso, sia relativamente alla valutazione dei requisiti di accesso, sia nella scelta del requisito idoneo nel proprio percorso. Nasce dunque la necessit di affidarsi a dei professionisti specializzati nel campo.”

Un esempio, in questo senso la Salentina Uniformazione, realt che opera nel settore da pi di vent’anni, grazie a una consulenza che si distinta nel tempo per professionalit e metodo di lavoro in costante aggiornamento.

“Uniformazione studia, analizza le bozze dei decreti, lavora in sinergia con le universit e le sigle sindacali a livello locale e nazionale. Riteniamo che la mission sia quella di dare un servizio completo che possa accompagnare il docente direttamente nei banchi di scuola, accanto ai nostri figli. Ci sono tuttavia casi pi complessi in cui si verifica la necessit di ricorrere: noi ci occupiamo anche di questo, collaboriamo anche con degli studi legali specializzati nel diritto scolastico” conclude Carla Miglietta.

(In collaborazione con Uniformazione)

La7, Amarsi un p-istruzioni per l’uso in viaggio a Malta

Roma, 4 apr. – Da domenica 6 aprile i racconti del benessere di Massimiliano Rosolino e Samanta Togni avranno una nuovo sfondo paesaggistico…per ben 4 settimane i due conduttori ci porteranno alla scoperta delle bellezze e delle tradizioni di Malta, questa accogliente isola nel cuore del Mediterraneo, guidati e supportati nella costruzione del loro itinerario da Visit Malta.

Il viaggio uno degli elementi cardine del benessere. Viaggiare per ritrovarsi, per staccare la spina, per vivere nuove avventure ma il viaggio solo uno degli argomenti che tratteremo in queste puntate.

Oltre a Malta e al racconto della sua Capitale Valletta che interesser questa prima puntata, ci sono altre novit degne di nota.

Sempre a proposito di Viaggi, da questa domenica e per ben 12 appuntamenti in collaborazione con il Gal Valle del Belice vi porteremo alla scoperta della Valle del Belice, nella Sicilia Occidentale, tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento, con le sue tradizioni rurali, le eccellenze gastronomiche, il patrimonio artistico e culturale e le bellezze naturalistiche.

La Cartolina di questa puntata sar dedicata al racconto del cicloturismo alla scoperta del Parco Archeologico di Selinunte e della citt di Castelvetrano. Continuando a parlare di benessere e del prendersi cura di s, un nuovo spazio sar dedicato al benessere del sorriso e lo faremo insieme al Dott. Lorenzo Felici. Non mancher, poi, la rubrica dedicata alla cura dei capelli con un esperto hair stylist. Parleremo anche di allergie stagionali e di come alleviarne i sintomi con la floriterapia mentre il focus sulla longevit interesser la cultura della sana e corretta alimentazione.

Amarsi un po’- Istruzioni per l’uso, in onda tutte le domeniche alle ore 10.10 su La7, prodotto dalla Me Production di Roma di Elio Bonsignore in collaborazione con Cairo Rcs Media, scritto da Veronica Moccia e Giancarlo Anzalone, diretto da Matteo Ricca.