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mercoledì, 16 Luglio, 2025
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Mostre, a Roma "Echi di Terra – forme al confine"

Roma, 2 apr. (askanews) – Torrita Tiberina si apre all’arte contemporanea patrocinando la mostra Echi di Terra – forme al confine, mostra collettiva curata da Anna Maria Angelucci in collaborazione con Antonella Bernetti. L’esposizione, che sarà ospitata dal 5 aprile al 25 maggio 2025 presso il Castello Baronale di Torrita Tiberina e successivamente, per tutto il mese di giugno, presso il Museo del Fiume di Nazzano, riunisce dieci artisti provenienti da diverse discipline: ceramica, scultura in legno, ricamo artistico, pittura naturalistica, affresco a strappo e intreccio in vimini.

La mostra nasce con l’intento di esplorare il legame tra arte, artigianato e territorio, ponendo l’attenzione sul valore della manualità e sul dialogo tra tradizione e contemporaneità. Attraverso l’uso di materiali naturali come argilla, legno, fibre tessili trattate, opere naturalistiche in multimateriale, affresco, le opere in esposizione raccontano la relazione tra uomo e natura, il radicamento alla terra e il superamento dei confini tra arte applicata e arte concettuale.

Il progetto si inserisce nel contesto di Art Side Torrita Tiberina, un nuovo dispositivo culturale nato all’interno del Castello Baronale con l’obiettivo di promuovere eventi artistici e creare connessioni tra artisti, artigiani e il territorio sabino. Echi di Terra – forme al confine rappresenta il primo appuntamento di un programma espositivo che intende stimolare riflessioni sul ruolo dell’arte nella società contemporanea, favorendo il dialogo tra tradizione e innovazione.

Gli artisti coinvolti – Anna Maria Angelucci, Alessandra Cecca, Eleonora Colletti, Patrizia Fenucci, Daniele Giacomini, Maurizio Gualdi, Simonetta Imperiali, Aura Kajas, Giulia Scala e Thomas Spielmann – sono chiamati a “varcare il confine” del loro fare artistico, creando opere che incarnano il legame profondo con la terra, sia attraverso la scelta dei materiali, sia per il valore simbolico espresso.

Con questa iniziativa, Torrita Tiberina si propone come un nuovo osservatorio culturale per artisti e artigiani, un luogo di scambio e sperimentazione in cui il territorio diventa fonte di ispirazione e laboratorio di idee.

Firmato Protocollo CGIE-Sisma 2016, Prodi: si apre nuova fase

Roma, 2 apr. (askanews) – “Oggi per il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si apre una nuova fase. Abbiamo firmato un protocollo con il Commissario straordinario Guido Castelli per una reciprocit di intenti, per far conoscere il dispositivo per la flat tax a 7% per i pensionati con pensione erogata all’estero che siano stranieri e italiani”. Lo ha affermato Maria Chiara Prodi, segretaria generale del CGIE, in occasione della firma del protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario al sisma 2016 e il CGIE in relazione alla flat tax al 7%, strumento fiscale gi attivo nel nostro Paese e dedicato ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere dell’Appennino centrale.

“Il Consiglio Generale – ha aggiunto Prodi – presente un po’ ovunque nel mondo con i propri consiglieri o attraverso anche il collegamento con le rappresentanze di primo livello dei Comitati degli italiani all’estero che sono presenti ovunque ci sia una comunit di almeno 3000 persone”.

“Fare conoscere questi dispositivi attraverso il passaparola, attraverso le storie di chi li ha utilizzati – ha ribadito la segretaria generale CGIE – qualcosa che solo noi possiamo fare, che solo noi possiamo mettere a disposizione del nostro Paese. Questo dispositivo particolarmente importante perch si rivolge a italiani e stranieri. Noi abbiamo nel nostra base elettorale anche degli italo-discendenti, perch i Comites possono avere anche dei co-optati. Questo per dirvi che la nostra capacit di impatto gi prevista perch sia massima per tutte queste categorie. Siamo una risorsa quindi estremamente preziosa per tutte le istituzioni e soprattutto per quelle che celebriamo oggi in questo protocollo che hanno saputo stringere delle alleanze di cooperazione”.

“In questo lavoro del Commissario straordinario – ha concluso Prodi – noi salutiamo anche tutte le azioni dei piccoli comuni e delle regioni che sono implicate in questo dispositivo e in questa nuova fase di consiglio generale aperta alle collaborazioni noi vogliamo allargare la base per ricordare a tutti che la rappresentanza di base di italiane all’estero fatta di quasi 2.000 volontari che sono il volano per tante connessioni e tante relazioni col mondo e poi allargare le altezze, perch non possiamo collaborare solo con qualcuna delle istituzioni ma la nostra legge istitutiva ci chiede di lavorare con tutti quelli che mettono in atto dei dispositivi, delle politiche per italiani all’estero. Lo stiamo facendo, stiamo collaborando con CNEL, con l’Osservatorio Talenti della regione Emilia-Romagna, siamo stati auditi dall’Unione Europea e tutta questa fase nuova non potr che rafforzare la nostra missione e darci quella centralit che non reclamiamo per noi, ma che reclamiamo per i 7 milioni e 100 mila italiani che sono registrati all’anagrafe dei residenti all’estero”.

Calcio, Fabio Paratici sarà il nuovo ds del Milan

Roma, 2 apr. (askanews) – Fabio Paratici sarà il nuovo direttore sportivo del Milan: lo riferisce Sky Sport secondo cui il club rossonero e l’ex dirigente di Juventus e Tottenham avrebbero raggiunto un accordo verbale. Avrebbe avuto quindi esito positivo il vertice tra Paratici e l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, andato in scena nella giornata di martedì a Londra. La decisione, insomma, è presa ma per l’annuncio ufficiale ci vorrà ancora parecchio tempo. Sempre secondo Sky, rimangono da definire gli accordi legali per i contratti e le relative pratiche burocratiche compreso l’inserimento di eventuali clausole. Attualmente Paratici sta scontando una squalifica di 30 mesi inflittagli nell’ambito del processo sportivo contro la Juventus per il caso plusvalenze. La sospensione scadrà il 20 prossimo 20 luglio.

Tennis, Cobolli torna al successo: è nei quarti a Bucarest

Roma, 2 apr. (askanews) – Tre mesi dopo l’ultima volta, Flavio Cobolli ritrova una vittoria nel circuito maggiore. Il tennista romano è ai quarti all’Atp 250 di Bucarest grazie al successo in tre set su Richard Gasquet: 6-4, 4-6, 6-1 lo score in un’ora e 57 minuti di gioco. Una vittoria importante soprattutto per il morale di Cobolli, reduce da otto sconfitte di fila nel circuito maggiore, intervallate da un solo sorriso al Challenger di Phoenix, lo scorso 13 marzo. Una partita di alti e bassi per entrambi, ma Flavio ha trovato la chiave nel terzo set, indirizzato con quattro game vinti di fila dal 2-1.

Rocco Hunt, esce il 25 aprile il nuovo album "Ragazzo di giù"

Roma, 2 apr. (askanews) – Rocco Hunt torna sulla scena discografica con “Ragazzo di giù” (Epic Records / Sony Music Italy) in uscita il 25 aprile e da oggi in preorder nei formati cd, cd autografato, vinile marmorizzato, vinile marmorizzato autografato e vinile trasparente (https://epic.lnk.to/ragazzodigiu).

Un album tra realismo del rap urbano ed estetica sonora moderna. Nei nuovi brani, tra cui “Mille vote ancora” presentato al Festival di Sanremo 2025, si alternano liriche crude e autentiche a pezzi più melodici e riflessivi, i cui testi esplorano temi centrali per l’artista: la vita nei quartieri popolari, il riscatto personale, l’amore, il senso di appartenenza e le ambizioni di chi cresce in un contesto spesso marginalizzato.

Rocco coniuga il racconto della realtà sociale del Sud Italia con una scrittura diretta, capace di parlare a diverse generazioni. Tra italiano e napoletano, l’uso della lingua napoletana non è solo una scelta stilistica, ma un atto identitario che rafforza la potenza evocativa delle sue canzoni, rendendole immediatamente riconoscibili e autentiche.

Rocco Hunt, nato il 21 novembre 1994 a Salerno, è oggi una voce affermata del panorama musicale Italiano. I suoi oltre 40 dischi di platino collezionati tra Italia, Spagna e Francia dove ha raggiunto anche un disco di Diamante, le sue molteplici collaborazioni con artisti italiani e internazionali, i suoi 3 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e un repertorio che vanta oltre 2.5 miliardi di stream totali lo rendono uno degli artisti italiani più apprezzati nel panorama musicale italiano e non solo.

Stabile (CGIE): bene flat tax 7% pensione, incentivare rientro

Roma, 2 apr. (askanews) – Una opportunit di collaborazione sinergica tra istituzioni per aumentare la platea dei beneficiari del provvedimento di flat tax al 7%. Lo ha affermato Giuseppe Stabile, vicesegretario generale del Consiglio Generale Italiani all’Estero (CGIE) per l’Europa e l’Africa del Nord, in occasione della firma del protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario al sisma 2016 e il CGIE in relazione alla flat tax al 7%, strumento fiscale gi attivo nel nostro Paese e dedicato ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere dell’Appennino centrale.

“Abbiamo immediatamente colto l’opportunit che ci ha offerto il Commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli di collaborazione – ha sottolineato Stabile – volta da un lato a diffondere presso le nostre collettivit all’estero il provvedimento di flat tax al 7% e dall’altro lato avere anche la possibilit di contribuire nell’attivit di suggerire, di aumentare la platea di beneficiari. Io penso immediatamente agli universitari, per esempio nella zona del Cratere, abbiamo l’Universit di Urbino, l’Universit dell’Aquila”.

“Credo che una collaborazione sinergica tra tutte le componenti istituzionali – ha aggiunto Stabile – serva assolutamente a incidere in maniera positiva sul sistema Paese. Non dimentichiamo che in meno di dieci anni abbiamo avuto un esodo superiore al 40% e questo significa che un problema nazionale. Dobbiamo metterci tutti all’opera a lavorare affinch si possono suggerire quanti pi provvedimenti volti a incentivare il ritorno”.

Dazi, Tajani: da Mattarella parole sagge. Linea prudenza paga

Roma, 2 apr. (askanews) – “Assolutamente sì, Mattarella dice parole sagge ma l’ha detto anche il presidente del Consiglio oggi e noi lo stiamo ripetendo da giorni: la linea della saggezza è quella che paga sempre”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo, nel transatlantico della Camera al termine del Question time, alla domanda se fosse d’accordo con il Capo dello Stato Sergio Mattarella sul fatto che serve una risposta serena e determinata ai dazi Usa.

“Non dobbiamo reagire di pancia a dei dazi – ha detto Tajani -, dobbiamo valutare esattamente i contenuti, quali sono i danni che possono provocare nella nostra economia e poi, se non si riesce con il dialogo ad ottenere una situazione diversa, è ovvio che in tempi brevi ci sarà una risposta europea, perché la risposta non può che essere europea. Anche perché la competenza del commercio internazionale, per quanto riguarda gli accordi, è una competenza europea”.

Sui tempi di un’eventuale reazione Ue “noi – ha affermato il vicepremier – riteniamo che si debbano valutare per il tempo necessario, che non sono le calende greche, e poi dovrà esserci una risposta”.

La visita del vicepresidente Vance potrebbe essere una buona occasione per aprire un dialogo diretto con gli Usa: “Si parlerà anche di quello, è ovvio – ha detto Tajani – però arriverà poco prima di Pasqua quindi c’è ancora tempo, bisogna vedere quali saranno le scelte americane”.

Girotonno, i The Kolors in concerto gratuito sabato 31 maggio

Roma, 2 apr. (askanews) – Sabato 31 maggio i The Kolors si esibiranno in concerto gratuito al Girotonno, mentre domenica 1 giugno si balla con Marvin & Andrea Prezioso. Il Comune di Carloforte ha ufficializzato due spettacoli gratuiti del Girotonno Live Show, il cartellone di musica e intrattenimento da sempre parte integrante della rassegna carlofortina, in programma dal 30 maggio al 2 giugno prossimi sull’isola di San Pietro, edizione che quest’anno avrà anche una preview con “Aspettando il Girotonno”, che si svolgerà dal 23 al 29 maggio.

Lanciati dalla trasmissione Amici, The Kolors – Stash Fiordispino alla voce e chitarra, Alex Fiordispino alla batteria e Dario Iaculli al basso – infiammeranno l’isola con brani che sono diventati i tormentoni delle ultime estati.

Da Tu con chi fai l’amore, il brano presentato a Sanremo, ad Italodisco che ha conquistato il pubblico di tutta Europa, fino alle ultime hit come Un ragazzo una ragazza e Karma, The Kolors arrivano al Girotonno con un live che farà ballare tutta l’isola. La band, che nella sua carriera ha conquistato ben 24 dischi di platino, trasformerà il palco allestito sul corso Battellieri, in un grande festa sotto le stelle.

Non mancheranno in scaletta Everytime, certificato platino, tra i più programmati dalle radio italiane e scelto come colonna sonora degli spot Vodafone, a quello che fu il primo inedito in italiano, Frida (mai, mai, mai), passando da singoli “Come le onde”, che li ha visti duettare con J-Ax a Pensare male, in coppia con Elodie, e Los Angeles con Guè Pequeno

Domenica 1 giugno si balla invece con Marvin & Andrea Prezioso che trasformeranno Carloforte in una discoteca a cielo aperto. Il gruppo, molto richiesto dai migliori club & festival internazionali, darà vita ad un dj-set esplosivo che tufferà il pubblico nei mitici anni Duemila. Marvin & Andrea Prezioso hanno fatto ballare intere generazioni con hit leggendarie della migliore dance italiana. Dai primi successi come “Tell me why” e “Let me stay”, fino all’iconica “Voglio vederti danzare” e “Rock the discotek”. Sarà un viaggio tra tutta l’energia della migliore dance italiana, tra le vibes di quegli anni incredibili.

Taglia il traguardo della 21^ edizione la rassegna che celebra il tonno rosso del Mediterraneo. Saranno quattro giorni all’insegna di sfide di cucina, cooking show, degustazioni e incontri nel meraviglioso palcoscenico dell’isola di San Pietro. L’antica e caratteristica cittadina tabarchina, rotta privilegiata del tonno, il “corridore dei mari”, sarà quindi nuovamente il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. A presentare tutti gli appuntamenti al Tuna Theatre, il teatro del gusto allestito su corso Battellieri, tornano Federico Quaranta e Valentina Caruso, conduttori Rai che guideranno il pubblico tra cooking show, sfide culinarie internazionali e tutto il meglio della tradizione legata al tonno rosso. Tra le novità di quest’anno il Food creator contest rivolto a digital creator, food blogger e influencer appassionati di cucina con una fanbase di almeno 5.000 follower in totale (somma tra le diverse piattaforme IG + FB + TikTok + Pinterest). In premio per il creator che riceverà più voti dalla Rete, la partecipazione alla prossima edizione del Girotonno.

Mostre, "Muta Poesia": omaggio di Andrea Chisesi a Leonardo da Vinci

Roma, 2 apr. (askanews) – In occasione della Brera Design Week di Milano, l’artista Andrea Chisesi presenta “Muta Poesia”, una collezione di opere che rende omaggio a Leonardo da Vinci attraverso le sue “Fusioni”. La mostra inaugura il 7 aprile 2025 in anteprima esclusiva presso la Andrea Chisesi Art Gallery di Milano, in via Marsala 1 (angolo via Solferino), e sarà visitabile fino al 5 maggio. Muta Poesia prende il nome dalla celebre definizione leonardesca “La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca”.

Essa si configura come un dialogo profondo tra il linguaggio visivo rinascimentale e l’estetica contemporanea. Le opere più iconiche di Leonardo, come “La Gioconda” e “Il Cenacolo”, vengono rilette attraverso il linguaggio visivo di Chisesi, trasformandosi in esperienze nuove e coinvolgenti. Non un semplice omaggio al passato, ma una rilettura che dialoga con la sensibilità del presente, offrendo agli spettatori spunti inediti di riflessione.

Andrea Chisesi è uno dei pochi artisti italiani contemporanei ad avere tre gallerie personali permanenti, rispettivamente a Siracusa (Ortigia), Pietrasanta e a Milano. Proprio nell’atelier lombardo sono state allestite quattro sale, due delle quali dedicate a Leonardo, una terza dedicata ai Fuochi d’artificio e la quarta ai suoi disegni.

“Non è solo un omaggio al genio di Leonardo, ma una riflessione sulla capacità dell’arte di attraversare il tempo e parlare a ogni epoca”, spiega Chisesi.

L’allestimento milanese conduce il visitatore in un percorso immersivo dove il passato e il presente si intrecciano in una narrazione visiva potente e poetica, capace di risvegliare emozioni e interrogativi sull’eredità culturale e sulla trasformazione dell’immagine nell’era contemporanea.

La tecnica di Chisesi, definita “Fusione”, è stata inventata dall’artista nel 2004 e nasce dal desiderio di unire fotografia e pittura in un unico gesto creativo. Affissioni strappate dai muri, segnate dal tempo, si fondono con immagini e colori, dando vita a opere cariche di tensione emotiva e simbolica. Un processo che trasforma la superficie pittorica in un palinsesto di memorie urbane e rimandi iconici.

Chisesi, ha iniziato la sua carriera come fotografo, ha ritratto nel suo studio e sui set cinematografici personalità del calibro di Harvey Keitel, Robbie Williams, Ken Follett, Steven Tyler e molti altri. Questo background, profondamente radicato nel mondo dell’immagine, ha contribuito a forgiare la sua visione artistica e la sua sensibilità per la composizione, la luce e la narrazione visiva. Tra i tantissimi estimatori di Chisesi c’è anche lo sceicco del Qatar che dopo aver visitato l’atelier di Ortigia ha deciso di includere alcune opere dell’artista nella propria collezione privata.

Le Pen, Ceccardi (Lega): “Democrazia in pericolo”

Roma, 2 apr. – “L’arresto e l’interdizione dalla partecipazione politica degli oppositori una delle caratteristiche pi evidenti dei regimi autoritari e purtroppo la Turchia di Erdogan ce ne offre da tempo esempi concreti. Ma siccome chi vuole far entrare la Turchia da 20 anni in Europa non ci riuscito, allora ha deciso di far somigliare il pi possibile l’Europa alla Turchia. Perch paradossale che mentre noi siamo qui a commentare e condannare giustamente l’arresto del sindaco di Istanbul, in Francia la leader del principale partito di opposizione stata condannata all’interdizione dalla candidatura per i prossimi 5 anni. In Francia, non in una Repubblica del Centrafrica qualsiasi! Ieri toccato alla Romania, oggi alla Francia. Ci hanno provato con Trump, ci hanno provato con Matteo Salvini, oggi ci sono riusciti con Bolsonaro, con Marine le Pen, con i romeni. E chi sar il prossimo? Chi sar? La democrazia non in pericolo solo in Turchia. in pericolo proprio qua, a casa nostra. Ecco perch la voce dei Patrioti deve levarsi sempre pi forte. Perch a sinistra la libert e la democrazia non l’hanno mai amata. sono sempre i soliti. Gi la maschera, siete sempre i soliti poveri comunisti!”.

Cos l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, intervenendo in aula al dibattito “Repressione della democrazia in Turchia e arresto di Ekrem Imamoglu” nel corso dell’odierna seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

Dazi, Tajani: è ultima ratio ma se dobbiamo reagire reagiremo

Roma, 2 apr. (askanews) – Sui dazi da parte Usa “mi pare saggia l’idea di dire ‘noi non siamo in guerra’, però se se dobbiamo reagire allora reagiremo, è l’ultima ratio, però viene da loro la decisione di fare un’offensiva sui dazi, noi non vogliamo fare nessuna guerra commerciale, però se dobbiamo difenderci ci difenderemo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani conversando nel ‘transatlantico’ della Camera coi giornalisti al termine del Question Time.

“Ripeto – ha sottolineato Tajani -, è l’ultima soluzione, vediamo quali saranno le scelte” dell’amministrazione Usa “e poi studieremo, sono stati fatti tanti studi, ma non sappiamo ancora quale sarà la decisione americana”.

“Prima di reagire in qualsiasi modo – ha spiegato il ministro parlando della tempistica di un’eventuale reazione europea – bisogna sapere cosa vogliono fare gli americani. Una volta capito cosa vogliono fare si valuterà l’impatto, si parlerà con gli americani, e si valuterà contemporaneamente, con tempi non biblici, una eventuale scelta di reazione che sia intelligente e non controproducente”.

Alfa "Live a Gorizia" per Go! 2025 Capitale europea della Cultura

Roma, 2 apr. (askanews) – Un nuovo concerto si inserisce nel ricco palinsesto di GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura 2025: Alfa porterà una delle date del suo “Alfa Summer Tour – Non so chi ha creato l’estate ma so che ero innamorato” alla Casa Rossa Arena di Gorizia, il prossimo 25 luglio.

Dopo un 2024 che lo ha visto consacrarsi come artista rivelazione dell’anno, il giovane cantautore genovese porta in giro per l’Italia il suo Summer Tour, una serie di concerti che promettono di far vibrare i cuori dei suoi fan.

Il suo ultimo album, “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato” (Artist First), è un disco che ha ottenuto un grande riscontro e ha segnato una nuova fase della sua carriera artistica preparando il terreno per il suo primo tour nei palazzetti.

Il concerto di Alfa alla Casa Rossa Arena di Gorizia si affianca agli spettacoli già annunciati – nella medesima venue sotto il cartellone di GO! 2025 – dei Massive Attack (24 giugno), dei Thirty Seconds To Mars (3 luglio) e non solo: altri live saranno rivelati prossimamente e riempiranno il calendario di un evento lungo un anno intero e che unisce musica, cultura, arte e spettacolo.

I biglietti del concerto, organizzato in collaborazione con Zenit srl, sono disponibili in prevendita su TicketOne al link: https://www.ticketone.it/artist/alfa/.

Codice Appalti, Santillo (M5S): Supportare Pmi a presentarsi

Roma, 2 apr. (askanews) – “Il correttivo al Codice degli appalti dovrebbe servire per migliorare, ma il subappalto a cascata continua a rimanere. Un fenomeno che soffoca le Pmi, soprattutto dopo il depotenziamento dei consorzi stabili, e ora che gli ambiti coinvolti dalle attestazioni Soa sono stati ampliati e quindi va implementata la capacit di valutare la certificazione. L’Unione Europea ammette che anche il 100% di un’opera sia subappaltabile, e a mio avviso sbagliato, perch in Italia abbiamo vere e proprie imprese con maestranze edili e non le societ di finanza che spopolano in Europa, tuttavia il cosiddetto subappalto a cascata non deriva dalla direttiva Ue ma stato introdotto scelleratamente da questo governo. Il nuovo codice punta sulla digitalizzazione, credo comunque che si debba partire dalla capacit di pianificare con ordine e competenza, tenendo presente la discrepanza tra il tempo della progettazione e quello della realizzazione, e si badi che oggi i tempi di valutazione per la selezione dell’impresa che lavorer sono parecchio brevi, le gare quasi non ci sono: ecco perch bisogna permettere alle Pmi di candidarsi anchr attraverso consorzi, sapendo che spesso in Italia abbiamo gi tutte le competenze necessarie ad ogni mansione e dunque si potrebbero evitare i subappalti”. Lo ha detto Agostino Santillo, deputato M5S e membro della Commissione Ambiente a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.

Cinema, a Napoli si gira "Je so’ pazzo", film su Pino Daniele

Roma, 2 apr. (askanews) – Sono iniziate il 31 marzo a Napoli le riprese di “Je so’ pazzo”, il film che porterà sul grande schermo la vita e la musica di Pino Daniele. A interpretare il celebre cantautore sarà Massimiliano Caiazzo, uno dei talenti più promettenti della nuova scena attoriale italiana, già apprezzato dal grande pubblico per “Storia della mia famiglia”, “Uonderbois” e il fenomeno “Mare Fuori”.

“Sto lavorando sodo, a testa bassa e con immenso amore. Darò tutto me stesso – ha dichiarato Caiazzo, entusiasta all’idea di rendere omaggio a una leggenda della musica, che ha segnato intere generazioni.

La regia è di Nicola Prosatore, che torna dietro la macchina da presa dopo il successo del suo acclamato esordio “Piano Piano” presentato al 75esimo Locarno Film Festival.

“Je so’ pazzo” si preannuncia come un racconto vibrante e intimo, capace di restituire le luci e le ombre di un’anima ribelle: quella di Pino Daniele. Un viaggio cinematografico che ripercorre gli anni difficili nei vicoli di Napoli, fino al trionfo artistico che lo ha reso una leggenda. Il film è liberamente tratto dal libro “Pino Daniele. Tutto quello che mi ha dato emozione viene alla luce” di Alessandro Daniele.

Prodotto da Filippo Valsecchi, Je so’ pazzo è una produzione Tartare Film e Camfilm con Rai Cinema. L’opera è realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, e per ridurre l’impatto ambientale della produzione, Camfilm ha adottato il protocollo GREEN FILM, con l’obiettivo di ottenere la certificazione di sostenibilità ambientale prevista per le opere audiovisive. Le riprese si svolgeranno nell’arco di sette settimane tra Napoli e dintorni.

Appalti, Rossi (FdI): Il nuovo codice coinvolge le Pmi

Roma, 2 apr. (askanews) – “L’aggiornamento del Codice degli Appalti non ne cambia la filosofia di fondo ma d un correttivo. Sono stati rivisti 70 articoli per allargare le maglie e coinvolgere meglio le Pmi con una quota quasi obbligatoria. Inoltre il mercato si apre grazie alla possibilit di ottenere attestazioni non solo per le costruzioni ma anche per forniture e servizi. Bene il fatto che si taglino i tempi burocratici, amplificati dal ruolo delle regioni delineato dopo la riforma costituzionale del 2001. Tra le varie regioni ci sono ancora troppe discrasie a livello normativo. Intanto stiamo lavorando anche sul codice del paesaggio, mirando a snellire i tempi ed alleggerire il peso dei pareri delle sovrintendenze. Il partenariato pubblico-privato rimane comunque fondamentale, bene che si facciano i project-financing. L’alleanza tra Stato e privati va allargata”. Lo ha detto Fabrizio Rossi, deputato di Fratelli D’Italia e membro della Commissione Ambiente a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.

Tv, in arrivo la seconda stagione della serie animata "Team Jay"

Roma, 2 apr. (askanews) – Dal 7 aprile arriva la seconda stagione di “Team Jay”, la serie animata che porta sullo schermo il mondo dello sport attraverso gli occhi dei più piccoli, con le avventure della simpatica zebra mascotte ufficiale della Juventus.

Sarà in onda in esclusiva su NickJr (Sky 603) e su Nickelodeon (Sky 605), i brand di Paramount dedicati a bambini e ragazzi, dal lunedì al venerdì, con quattro appuntamenti quotidiani alle 9:20, 11:00, 13:00 e 15:10. Stessa impostazione anche su NickJr (Sky 603), la programmazione quotidiana prevede quattro episodi al giorno alle 7:15, 16:00, 17:00 e 19:00.

In “Team Jay”, la zebra juventina è affiancata da un gruppo di amici inseparabili: l’astuto Matteo, la talentuosa calciatrice Cami, lo scoiattolo rosso Wushu e il simpatico criceto Duke. Insieme vivranno incredibili avventure imparando l’importanza dell’amicizia, del rispetto e del gioco di squadra per affrontare ogni sfida e superare i nemici che troveranno sul loro cammino.

Con “Team Jay”, Juventus e Nickelodeon condividono l’obiettivo di insegnare alle nuove generazioni i valori fondamentali dello sport: il rispetto delle regole, il gioco di squadra, la capacità di vincere con umiltà e di accettare la sconfitta con coraggio.

Inoltre, dal 7 aprile, i più piccoli potranno rivivere le origini di Jay e del suo team con la prima stagione di “Team Jay” in onda su Super!, canale 47 del digitale terrestre e tivùsat e sul canale 625 di Sky, dal lunedì al venerdì alle 10:15. Un’occasione perfetta per conoscere (o riscoprire) le prime imprese della zebra juventina e dei suoi inseparabili amici.

I piccoli tifosi bianconeri conoscono già Jay, la simpatica zebra che dal 2015 anima le partite all’Allianz Stadium regalando entusiasmo e divertimento a tutte le famiglie. Ora, Jay è pronta a entrare nelle case di tutti i bambini italiani con una serie che unisce sport, amicizia e tanto divertimento.

The Chosen: Ultima Cena, Anteprima in Vaticano

Roma, 2 apr. – La Filmoteca Vaticana ha ospitato un evento storico: l’anteprima dei primi due episodi della quinta stagione di The Chosen, intitolata Ultima Cena, che presto sar visibile nei cinema italiani.

L’evento ha visto la partecipazione del Reverendo Monsignore Lucio Adrian Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione, e del Dottor Andrea Tornielli, Direttore della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione. Presenti anche numerosi sacerdoti e pastori di diverse Chiese evangeliche, oltre a volti noti come Alessandro Greco e Beatrice Bocci. Tra i partecipanti, rappresentanti di comunit come Nuovi Orizzonti e giornalisti di testate nazionali e internazionali.

Ospite d’eccezione dell’evento stata Elisabeth Tabish, interprete di Maria Maddalena nella serie, che al termine della proiezione ha risposto alle domande dei presenti.

L’anteprima ha suscitato grande entusiasmo, segnando un momento significativo: per la prima volta The Chosen stato proiettato in Vaticano, ricevendo ufficialmente il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione nell’ambito del Giubileo.

Giovanni Zappal, responsabile per la divulgazione in Italia della serie, ha dichiarato:

“Siamo in Vaticano, appena terminata la premire, l’avant-premire dei nuovi episodi di The Chosen. The Chosen: Ultima Cena, questo fenomeno che sta impattando in tutto il mondo. Stimiamo oltre 280 milioni di spettatori unici nel mondo per circa 800 milioni di episodi visti, ma questo il passato, perch il presente e il futuro ci vedono in tutti i cinema, in tutta Italia, dal 10 al 16 aprile per vedere una delle stagioni, se non la stagione pi incalzante ed emozionante di The Chosen. Io sono Giovanni Zappal e ho il privilegio di rappresentare The Chosen in Italia, ma mi faccio portavoce di una fanbase molto pi grande: sono oltre 300 mila le app The Chosen scaricate in Italia e i numeri continuano a crescere inarrestabili. Ma, al di l dell’aspetto aritmetico del successo di The Chosen, la bellezza di questo progetto continua a impattare quanti scelgono di vederlo.”

Un tour di anteprime nelle principali citt italiane

In vista dell’uscita ufficiale di The Chosen: Ultima Cena, prevista nei cinema italiani dal 10 al 16 aprile, sono state organizzate cinque proiezioni speciali in anteprima. Ogni evento sar introdotto da Giovanni Zappal, Ambasciatore di The Chosen Italia, che accompagner il pubblico in un’esperienza esclusiva. L’anteprima di Roma sar arricchita dalla presenza dell’attrice Elisabeth Tabish.

Calendario delle anteprime (prevendita su The Space e UCI Cinema): Marted 1 aprile – Roma, Cinema Moderno, ore 20:30 Gioved 3 aprile – Milano, UCI Bicocca, ore 19:50 Sabato 5 aprile – Palermo, UCI Palermo, ore 19:50 Domenica 6 aprile – Catania, UCI Catania, ore 20:30 Luned 7 aprile – Napoli, The Space Napoli, ore 21:00

L’elenco completo delle sale che proietteranno The Chosen: Ultima Cena dal 10 al 16 aprile in continuo aggiornamento su thechosenlastsupper.com e nexostudios.it.

Girato in formato cinematografico, The Chosen: Ultima Cena porta sul grande schermo la Settimana Santa, il momento pi cruciale della storia. Il film, distribuito in oltre 40 Paesi tra Stati Uniti, Sud America, Europa, Asia e Africa, sar accompagnato da eventi speciali e red carpet in Brasile, Spagna, Messico e Stati Uniti.

La storia di The Chosen: Ultima Cena

Durante questa speciale esperienza cinematografica, il pubblico sar trasportato alla tavola dell’Ultima Cena.

Nei giorni finali della sua missione, Ges viene accolto a Gerusalemme come un re, mentre i suoi discepoli attendono con ansia la sua incoronazione. Tuttavia, durante la cena pasquale, il Maestro ribalta le aspettative, trasformando il significato della tradizionale festa ebraica. Il suo gesto scuote i capi religiosi e politici, che, sentendosi minacciati, cospirano per far s che questa sia la sua ultima Pasqua.

Il fenomeno The Chosen

The Chosen la prima serie drammatica storica sulla vita di Ges, raccontata attraverso gli occhi di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientata nella Palestina del I secolo, governata dai Romani, la serie – articolata in sette stagioni – offre uno sguardo intimo e autentico sulla rivoluzione portata dagli insegnamenti di Ges.

Con oltre 280 milioni di spettatori unici e pi di 900 milioni di visualizzazioni, The Chosen tra le serie pi viste al mondo. Nata come un progetto finanziato dal pubblico, oggi conta oltre 17 milioni di follower sui social media. Scritta, diretta e prodotta da Dallas Jenkins, la serie distribuita a livello globale da Lionsgate.

L’uscita di The Chosen: Ultima Cena nei cinema italiani pochi giorni prima di Pasqua rappresenta un’opportunit unica per immergersi in una delle narrazioni pi intense della storia, attraverso un progetto che continua a ispirare milioni di persone in tutto il mondo.

Milei auspica che gli abitanti delle Malvine vogliano essere argentini

Roma, 2 apr. (askanews) – Mercoledì il presidente argentino Javier Milei ha espresso la speranza che la prosperità del Paese incoraggi gli abitanti delle Isole Malvine (o Falkland), territorio britannico, a unirsi alla nazione sudamericana, 43 anni dopo l’inizio della guerra per l’arcipelago.

“Ecco perché cerchiamo di essere una potenza, al punto che loro preferiscano essere argentini, e non abbiamo nemmeno bisogno di usare deterrenza o persuasione per riuscirci”, ha detto Milei in occasione della Giornata dei veterani e dei soldati caduti della guerra delle Malvinas, celebrata ogni 2 aprile.

Il capo dello Stato ha affermato che “il voto più importante è quello espresso con i piedi” (sic) durante una cerimonia di fronte al cenotafio di Plaza San Martín, a nord di Buenos Aires, dove si trovano 25 targhe con le identità di 649 soldati caduti nella guerra delle Falkland.

“Speriamo che un giorno la popolazione delle Malvinas decida di votare per noi”, ha insistito il presidente di fronte ai vertici delle Forze Armate e del suo governo, ad eccezione della vicepresidente Victoria Villarruel.

Milei ha espresso la speranza che l’Argentina diventi “il Paese più libero con il prodotto interno lordo (PIL) più alto del pianeta”, in modo che “tutti i cittadini del mondo possano sognare il sogno argentino”.

Nella prima parte del suo breve discorso, il presidente ha accusato i governi precedenti di aver danneggiato la rivendicazione sovrana dell’Argentina sull’arcipelago “attraverso le decisioni economiche, diplomatiche e militari della classe politica”.

Il presidente ha anche accusato la leadership che lo ha preceduto di aver disarmato e demonizzato le Forze Armate.

“Nessuno può prendere sul serio le richieste di una nazione i cui leader sono noti in tutto il mondo per la loro corruzione e incompetenza, e per aver spinto l’Argentina tra le braccia della feccia del mondo”, ha affermato durante la cerimonia, a cui ha partecipato anche un gruppo di 30 ex combattenti preselezionati dal governo.

Dopo aver affermato che la prima condizione affinché un Paese sia sovrano è raggiungere la prosperità, Milei ha sottolineato che è necessario anche dare dignità alle Forze Armate e riorganizzare la spesa pubblica.

Per questo motivo ha annunciato che eleverà il grado di sottotenente di riserva a quello degli aspiranti ufficiali che hanno combattuto nella guerra contro il Regno Unito.

“Si tratta di saldare un debito nei confronti di questi eroi, ignorato da vari governi per 43 anni”, ha affermato.

Al termine del suo discorso, il presidente ha sottolineato “l’impegno incrollabile” del suo Paese nel recuperare le Isole Falkland, “rafforzando il nostro impegno a esaurire tutte le risorse diplomatiche a nostra disposizione per garantire il loro ritorno in mani argentine”.

Con questo gesto, Milei ha dimostrato la sua distanza dalla vicepresidente Victoria Villarruel, che ha celebrato la sua cerimonia in onore dei veterani caduti delle isole Malvinas nella città meridionale di Ushuaia, nella provincia della Terra del Fuoco (sud).

La tattica proposta dal presidente argentino per conquistare gli abitanti delle isole Malvinas si ispira al lavoro di Guido Di Tella, che fu ministro degli Esteri tra il 1991 e il 1999 durante il governo di Carlos Menem (1989-1999).

L’allora ministro degli Esteri argentino suggerì di attenuare la diffidenza degli isolani nei confronti degli argentini attraverso contatti personali e regali come i libri di fiabe di Winnie the Pooh, che regalò a ogni famiglia residente nelle isole Malvinas.

Le Isole Falkland sono occupate dal Regno Unito dal 1833.

Da allora Buenos Aires e Londra sono state coinvolte in una disputa sulla sovranità dell’arcipelago, che comprende anche la Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali, cosa che portò la Giunta militare del generale Leopoldo Galtieri (1981-1982), di tentare di ripredenre il territorio con un’offensiva militare contro il Regno Unito di Margaret Thatcher (1979-1990), nell’aprile 1982.

La guerra terminò il 14 giugno con la sconfitta del paese sudamericano e quasi 1.000 morti da entrambe le parti.

I due paesi ripresero le relazioni diplomatiche nel febbraio 1990, durante il governo dell’allora presidente Carlos Menem.

KPMG, Soprano: “Mercato M&A 2024 e le prospettive del 2025”

Milano, 2 apr. (askanews) – Quinta edizione ricca e stimolante quella del “Merger & Acquisition Summit”, tenutasi presso la Fondazione Riccardo Carella a Milano. Contesto in cui si ribadita la salute del mercato M&A analizzando prima di tutto la situazione dell’anno passato. Abbiamo parlato con Alessandro Soprano, Partner KPMG:

“Il 2024 stato un anno positivo per il mercato italiano dell’M&A, stato caratterizzato da un incremento sia del numero di operazioni che del controvalore, presenza di grandi operazioni rispetto al 2023, settori regolamentati hanno dominato la scena. Per quanto concerne le prospettive, quindi il 2025 e quello che possiamo prevedere per il futuro, partiamo da una base solida di operazioni nel primo trimestre, da un punto di vista di controvalore, che pari all’anno precedente, ci aspettiamo una migliaia di operazioni con un continuo interesse da parte di fondi stranieri”.

E l’Italia l, con un mercato particolarmente effervescente in questi primi tre mesi di 2025: 310 operazioni registrate per un controvalore complessivo di circa 15 miliardi di euro. Con un dato ulteriore sulle operazioni annunciate e non ancora chiuse addirittura superiore ai 50 miliardi di euro.

“Ci aspettiamo che continui l’attivit da parte dei fondi di private equity per quanto riguarda la creazione di piattaforme, un’attivit che andr a ridurre la frammentazione del sistema italiano e soprattutto a consentire una maggiore creazione di sinergie per quanto riguarda gli asset che verranno inseriti nelle piattaforme. Da un certo punto di vista andr a favorire anche quello che un percorso di successione generazionale nelle imprese italiane”.

Si conferma poi la forza attrattiva sugli investitori esteri a riprova di un settore – nonostante le forti spinte derivanti da un contesto geopolitico complesso – vivo e pimpante.

Bce, primo aumento da 2 anni per tassi su nuovi mutui eurozona

Roma, 2 apr. (askanews) – A febbraio, dopo oltre un anno di cali, il tasso medio sui nuovi mutui erogati dalle banche nell’area euro è leggermente aumentato, in misura limitata – 8 punti base in più o 0,08 punti percentuali, al 3,33% – secondo l’ultima rilevazione effettuata dalla Banca centrale europea. Ma si tratta di fatto del primo aumento di un qualche rilievo da oltre due anni, peraltro molto più marcato per i mutui a tasso fisso prestabilito tra 5 e 10 anni. E questa dinamica, se confermata, potrebbe riflettere il mutamento delle aspettative dei mercati sulle future decisioni dell’istituzione, determinato dalle crescenti tensioni commerciali con gli Usa per i dazi e una eventuale imminente pausa nella manovra di tagli.

Al tempo stesso il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese non finanziarie ha invece continuato a calare, 15 punti base in meno al 4,10%, sempre secondo la Bce. Il tasso medio per i nuovi depositi bancari di correntisti di durata prestabilita è sceso di 13 punti base al 2,21% mentre il tasso sui depositi a vista è rimasto fermo al limitato 0,32%.

Tornando ai mutui (i prestiti alle famiglie per l’acquisto di una abitazione), il maggior aumento rilevato dalla Bce riguarda quelli che prevedono un tasso fisso tra 5 e 10 anni, in questo caso l’incremento è stato di ben 49 punti base in un mese, quasi mezzo punto percentuale, al 3,37%.

Guardando al tasso composito sui nuovi mutui menzionato inizialmente (salito al 3,33%) si tratta del primo aumento rilevato dalla Bce dal gennaio del 2022, salvo un incremento di 1 punto base registrato nell’aprile del 2024, secondo le tabelle storiche. Il tasso medio aveva iniziato a calare nel dicembre del 2023, al termine di un percorso di drastica risalita che era iniziato, appunto, nel gennaio del 2022 e rifletteva le attese sulle future decisioni di aumento dei livelli ufficiali della Bce.

La Bce ha iniziato ad alzare i tassi ufficiali dell’area euro solo nel giugno del 2022, ma i tassi di mercato, quelli praticati dalle banche, tendono a muoversi con un certo anticipo rispetto alle sue mosse. Sarà quindi da verificare se il dato di febbraio sia un caso isolato oppure no.

La Bce ha nuovamente tagliato i tassi lo scorso marzo e il consiglio direttivo monetario, che assume le decisioni sui tassi, tornerà a riunirsi il 16 e il 17 di questo mese. Rispetto alle passate riunioni vi è una maggiore incertezza sulla possibilità che proceda ad una ulteriore riduzione, perché l’elevato quadro di incertezza potrebbe far propendere i banchieri centrali per una pausa.

Gli ultimi dati sull’inflazione hanno però mostrato una nuova attenuazione, al 2,2%. Oggi nel corso di una intervista la presidente Christine Lagarde ha rilevato che ormai “è molto vicina” all’obiettivo del 2% sul medio termine, anche “se c’è ancora un po’ di lavoro da fare”, ha aggiunto.

Difesa Ue, Conte: "benvenuto a ReArm EU", follia voto Strasburgo

Roma, 2 apr. (askanews) – “Una follia dietro l’altra. Oggi il Parlamento europeo ha detto sì a un rapporto in cui hanno infilato un emendamento che dà letteralmente un bel ‘Welcome’ al Piano ‘ReArm'”. Lo ha scritto sui suoi canali social il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Per noi – ha rivendicato l’ex presidente del Consiglio – il Riarmo non è affatto benvenuto: abbiamo votato contro. Questi signori vanno avanti sulla strada di un Piano da 800 miliardi in armi, utilizzando risorse destinate alle emergenze dei cittadini su sanità e bollette per ingrassare le industrie delle armi. Non c’è ombra di difesa comune, solo un pericolosissimo riarmo dei singoli Stati che fa brindare i tedeschi e piangere l’Italia. Dobbiamo farci sentire, fermare questo piano scellerato del Governo Meloni e della Commissione europea. Il 5 aprile tutti in piazza a Roma”, ha concluso Conte, aggiungendo l’hashtag “#fermiamoli”.

L’Ue risponderà ai dazi di Trump con due aumenti: su acciaio e sul resto

Roma, 2 apr. (askanews) – L’Unione europea darà due risposte alle tariffe statunitensi sul blocco: una per le tariffe su acciaio e alluminio e un’altra per tutto il resto. Lo ha dichiarato oggi il portavoce commerciale della Commissione, Olof Gill.

“Ci saranno due risposte: la prima per le tariffe su acciaio e alluminio e la seconda che raggrupperà tutto il resto”, ha detto Gill parlando coi giornalisti. “Al momento non posso dire altro, perché la prima sta attraversando i processi interni necessari e la seconda verrà emessa dopo l’annuncio previsto da Washington più tardi oggi”.

Mattarella: i dazi errore profondo, serve risposta compatta e determinata dall’Ue

Roma, 2 apr. (askanews) – Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i dazi sono un “errore profondo”. Da parte europea “serve una risposta compatta, serena, determinata”. Il capo dello Stato ne ha parlato nel colloquio con il presidente dell’Estonia.

Il Presidente della Repubblica  ha ricevuto questa mattina al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica di Estonia, Alar Karis, intrattenendolo successivamente a colazione. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.

Dazi, Meloni: lavorare per scongiurare una guerra commerciale ma non escluse risposte adeguate per difenderci

Roma, 2 apr. (askanews) – “L’introduzione dei dazi” da parte americana “avrebbe risvolti pesanti, penso personalmente che sarebbe anche un’ingiustizia per molti americani perché limiterebbe la possibilità di acquistare e consumare le nostre eccellenze solo a chi ha la possibilità economica di spendere di più”. Questa “è la ragione per la quale adesso bisogna lavorare per scongiurare in tutti i modi possibili una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno, né gli Stati Uniti né l’Europa, il che ovviamente non esclude se necessario di dover anche immaginare risposte adeguate a difendere le nostre produzioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Premio Maestro dell’arte della cucina italiana, in corso a Palazzo Chigi.

Arriva il Reply AI Music Contest e torna il Reply AI Film Festival

Roma, 2 apr. (askanews) – Reply lancia un nuovo spazio di sperimentazione creativa: il Reply AI Music Contest una competizione internazionale dedicata all’impiego dell’Intelligenza Artificiale nelle performance musicali live. Realizzato in collaborazione con il Kappa FuturFestival, tra i principali festival di musica elettronica in Europa, il contest offrirà ai finalisti l’opportunità di esibirsi sul palco dell’evento, in programma a Torino dal 4 al 6 luglio 2025.

Guidati dal tema “Experience of a Beat”, giovani artisti da tutto il mondo sono invitati a ideare esperienze immersive che uniscano musica, arti visive e interazione con il pubblico attraverso l’utilizzo dell’AI. Le proposte, della durata massima di 5 minuti, saranno valutate da una giuria composta da DJ, artisti AI, esperti tecnologici di Reply e media partner, sulla base della creatività, dell’integrazione tra suono e immagine e del potenziale espressivo in un contesto live.

Accanto all’ambito musicale, Reply annuncia l’avvio della seconda edizione del Reply AI Film Festival, la competizione internazionale rivolta a creativi, registi e videomaker che desiderano cimentarsi nella realizzazione di un cortometraggio, avvalendosi dei principali strumenti di Intelligenza Artificiale disponibili sul mercato per supportare le diverse fasi della produzione: dalla scrittura dello script allo storyboard, dalla generazione di immagini e filmati fino agli effetti visivi e sonori.

Grazie alla collaborazione con Mastercard, inoltre, i finalisti saranno invitati a un esclusivo evento di première, organizzato da Reply e Mastercard, che si svolgerà a settembre a Venezia, dove saranno annunciati i tre cortometraggi vincitori. “Generation of Emotions”, è il tema che vuole ispirare e celebrare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale nella creazione di esperienze cinematografiche capaci di suscitare emozioni autentiche e coinvolgenti. Una giuria composta da esperti provenienti dal mondo del cinema, delle arti visive e dell’AI valuterà i cortometraggi – della durata massima di 10 minuti – e selezionerà le dieci opere originali più meritevoli.

La seconda edizione del Reply AI Film Festival introduce anche due premi speciali: il “Lexus Visionary Award”, che riconosce l’opera più visionaria e innovativa, che meglio saprà integrare tecnologia, design e intuizione del futuro, sposando così i valori che da sempre guidano la visionarietà Lexus e l'”AI for Good Award”, promosso in collaborazione con l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), destinato al miglior cortometraggio che metta in evidenza gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).

“Reply AI Music Contest e il Reply AI Film Festival rappresentano l’occasione per esplorare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale come alleata della creatività umana, dimostrando come la sinergia tra persone e tecnologie possa aprire scenari inediti e più accessibili a chiunque abbia la scintilla della creatività” ha commentato Filippo Rizzante, CTO Reply. I talenti creativi di tutto il mondo potranno prendere parte al Reply AI Music Contest e il Reply AI Film Festival, inviando le proprie opere tramite iscrizione alle piattaforme dedicate aimc.reply.com e aiff.reply.com, fino al primo giugno 2025.  

Dazi, Meloni: risvolti pesanti, non escluse risposte adeguate a difesa

Roma, 2 apr. (askanews) – “L’introduzione dei dazi” da parte americana “avrebbe risvolti pesanti, penso personalmente che sarebbe anche un’ingiustizia per molti americani perché limiterebbe la possibilità di acquistare e consumare le nostre eccellenze solo a chi ha la possibilità economica di spendere di più”. Questa “è la ragione per la quale adesso bisogna lavorare per scongiurare in tutti i modi possibili una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno, né gli Stati Uniti né l’Europa, il che ovviamente non esclude se necessario di dover anche immaginare risposte adeguate a difendere le nostre produzioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Premio Maestro dell’arte della cucina italiana, in corso a Palazzo Chigi.

Zelensky annuncia: il 4 aprile incontro con alcuni Paesi pronti a schierare truppe di peacekeeping

Roma, 2 apr. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che venerdì 4 aprile si terrà un incontro di una “ristretta cerchia” di Paesi pronti a schierare truppe di pace in Ucraina. Lunedì, il governo del Regno Unito aveva reso noto che i leader militari di Regno Unito, Francia e Ucraina avrebbero tenuto un incontro nei prossimi giorni per discutere di “pianificazione dettagliata” della sicurezza a lungo termine per Kiev.

“Ci sarà un incontro venerdì; sarà un incontro di persone delle squadre militari di diversi paesi, una ristretta cerchia di stati, quelli che saranno pronti a schierare il loro contingente. Un’unità di terra, un’unità dell’aeronautica e una presenza in mare. È il primo incontro approfondito di questo tipo. Penso che vedremo alcuni chiarimenti, alcuni dettagli. È importante che si baserà sulle proposte preparate dalla parte ucraina”, ha detto Zelensky.

Intanto continuano gli attacchi russi in territorio ucraino. Una persona è stata uccisa e altre dieci ferite da attacchi con droni russi nelle regioni di Zaporizhzhia e Kharkiv, nell’est dell’Ucraina. Lo hanno annunciato funzionari ucraini nella notte. Un uomo di 45 anni è morto, mentre un altro di 44 anni e una donna di 39 sono stati feriti da un drone che ha attaccato delle auto parcheggiate davanti a una casa nella regione di Zaporizhzhia, ha indicato su Telegram Ivan Fedorov, il governatore militare della regione. Nella città ucraina di Kharkiv, vicina al confine russo, il sindaco Igor Terekhov ha segnalato otto persone ferite in un attacco di droni russi.

Noi saremo tutto:il terzo festival di letteratura working class

Roma, 2 apr. (askanews) – Torna, dal 4 al 6 aprile, il Festival di letteratura working class al presidio ex Gkn di Campi Bisenzio. Organizzato da Edizioni Alegre, Collettivo di Fabbrica ex Gkn, Soms Insorgiamo, in collaborazione con Arci Firenze e con la direzione artistica di Alberto Prunetti, il Festival è un evento unico nel panorama culturale italiano e internazionale, e tiene insieme la discussione letteraria sull’immaginario working class con la mobilitazione della vertenza operaia più lunga del nostro paese.

La prima edizione era dedicata alle Genealogie e quindi al passato, la seconda indagava le Geografie e quindi il presente, mentre questa terza edizione è rivolta al futuro, alle prospettive della letteratura working class, riassunte con lo slogan, ripreso dal movimento sindacale nordamericano: «Noi saremo tutto». Un titolo strettamente legato all’attuale fase della lunga vertenza Gkn, con la terza procedura di licenziamento che incombe sugli operai ma un voto favorevole della Regione Toscana per la costituzione del Consorzio industriale che può dar vita alla reindustrializzazione ecologica della fabbrica proposta e gestita con un azionariato popolare dai lavoratori stessi.

Gli oltre quaranta ospiti del Festival, provenienti da Italia, Austria, Svezia, Inghilterra, Francia e Filippine, si alterneranno nei dodici panel, che spaziano dai generi letterari alla musica popolare, dalla poesia operaia alla critica militante, dalla deindustrializzazione all’autobiografia sociale e alla prospettiva migrante. Tanti saranno gli interventi di convergenza con altre lotte, con in particolare un focus che mette in relazione la vicenda dell’Ilva di Taranto con quella di Gkn, entrambe raccontate in libri scritti in prima persona dagli operai.

Tra gli autori e autrici presenti al Festival ci saranno Anne Pauly, Wu Ming 4, Claudia Durastanti, Maurizio Maggiani, Serge Quadruppani, Simona Baldanzi, Luigi Chiarella, Janek Gorczyca, Daria Bogdanska e l’attore e regista Michele Riondino. La prima giornata si concluderà con uno spettacolo di teatro canzone, mentre sabato 5 aprile si finirà con un corteo fino al centro di Campi Bisenzio con poi un concerto di Massimo Zamboni dei Cccp.

La manifestazione di sabato 5 aprile alle 18, con lo slogan «Siamo pubblica utilità», ribadirà con una mobilitazione di piazza lo spirito del Festival e la richiesta di tutta una comunità di dare una risposta alla lotta degli operai, da 15 mesi senza stipendio né ammortizzatore sociale e con un progetto di riconversione industriale che non può più attendere.

La giornata di domenica 6 aprile si concluderà nel tardo pomeriggio, tirando le fila di tre giorni di dibattiti e puntando sulla prospettiva futura della letteratura working class come strumento di mobilitazione, attraverso i premi letterari dedicati a questo genere, la presentazione del Polo della cultura working class – inserito nel progetto di reindustrializzazione della ex Gkn – e del Patto di mutuo soccorso Insorgiamo.

Qui il programma dettagliato del Festival: https://edizionialegre.it/notizie/festival-di-letteratura-working-class-2025-il-programma/

Dal Wisconsin prima sconfitta elettorale per l’asse Trump-Musk

Roma, 2 apr. (askanews) – La coppia Trump-Musk ha registrato ieri il suo primo insuccesso elettorale che, per quanto avvenuto in un voto di respiro locale, potrebbe segnalare un embrionale segnale di vento contrario. Lo segnala oggi l’agenzia di stampa France Presse. La sconfitta è arrivata dal voto per un giudice della Corte suprema del Wisconsin, che ha visto vittoriosa Susan Crawford, democratica, nonostante il forte coinvolgimento diretto del miliardario Elon Musk per il repubblicano Brad Schimel, la cui vittoria avrebbe spostato la Corte suprema dello stato dei Grandi Laghi verso un approccio conservatore. Invece, in Florida, si sono svolte anche due elezioni legislative parziali in circoscrizioni solidamente orientate a destra, che sono rimaste appannaggio dei repubblicani, secondo le stime di vari media.

Elon Musk aveva partecipato personalmente a un comizio in Wisconsin a sostegno di Brad Schimel, candidato conservatore per un seggio alla Corte Suprema dello Stato. A poche ore dall’apertura dei seggi, il miliardario della tecnologia aveva fatto tappa a Green Bay per incontrare direttamente gli elettori consegnando personalmente due assegni da un milione di dollari ciascuno a due partecipanti all’evento.

Il candidato Schimel non era presente all’iniziativa. L’imprenditore ha definito la sfida elettorale “apocalittica”, giustificando così il coinvolgimento diretto. “E’ una di quelle situazioni strane – aveva detto ancora il miliardario, ribadendo il concetto su X ieri – in cui una piccola elezione, a prima vista, potrebbe determinare il destino della civiltà occidentale”.

Musk ha finanziato la campagna di Schimel con ben 25 milioni di dollari, secondo quanto ha detto Crawford. Il team della campagna della candidata democratica aveva accusato Musk di voler “comprare un seggio alla Corte suprema del Wisconsin per ottenere una decisione favorevole” nelle cause intentate da Tesla, la sua azienda di veicoli elettrici, contro le autorità dello stato.

Il Wisconsin era stato conquistato da Donald Trump a novembre. Lo stesso Trump, su Truth Social, aveva pubblicato un messaggio di sostegno a Schimel, attaccando in particolare Susan Crawford, che secondo lui sarebbe “un DISASTRO per il Wisconsin e per gli Stati uniti d’America”. Anche in Florida, i repubblicani hanno espresso preoccupazione a fronte di sondaggi che mostravano una corsa più serrata del previsto in una delle circoscrizioni, mentre quella stessa circoscrizione era stata vinta con oltre 30 punti di vantaggio a novembre. Il trumpista Randy Fine ha vinto martedì il seggio alla Camera dei Rappresentanti contro il democratico Josh Weil, ma con un margine ben più esiguo rispetto a qualche mese fa.

Da oggi nuove regole per viaggiare nel Regno Unito

Roma, 2 apr. (askanews) – Le nuove regole per chi viaggia verso il Regno Unito entrano in vigore oggi. Da questa mattina sarà infatti necessario essere in possesso di una Electronic Travel Authorisation (ETA), l’autorizzazione elettronica indispensabile per recarsi oltremanica. L’ETA è un permesso per viaggiare in formato digitale. Non è un visto, ma autorizza una persona a entrare nel Regno Unito. L’introduzione dell’ETA è in linea con l’approccio adottato da molti altri Paesi per la sicurezza delle frontiere, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia, e contribuisce a prevenire l’arrivo di soggetti che rappresentano una minaccia per il Regno Unito.

L’ETA al momento costa 10 sterline (12 euro circa) e consente di recarsi più volte nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi consecutivi, nell’arco di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare, a seconda di quale di queste due condizioni si verifichi prima. Come richiedere un’ETA Richiedere un’ETA è semplice e veloce. I visitatori dovranno farne richiesta in anticipo. Per informazioni relative all’idoneità per l’ETA e alla modalità di richiesta prima di recarsi nel Regno Unito, consultare il sito GOV.UK. Il modo più semplice per richiedere un’ETA è attraverso l’applicazione “UK ETA app”, che può essere scaricata da Google Play o Apple App Store. Se non si ha accesso a uno smartphone, si può farne richiesta sul sito GOV.UK (apply on-line).

La maggior parte dei richiedenti otterrà una risposta automatica in pochi minuti tramite l’apposita applicazione UK ETA, pertanto sarà ancora possibile organizzare viaggi nel Regno Unito con poco preavviso. I visitatori dovranno comunque fare richiesta in anticipo, per cui si consiglia di prevedere un’attesa di tre giorni, anche se questo lasso di tempo è stimato sulla base di un esiguo numero di richieste che potrebbero dover richiedere verifiche supplementari. Per richiedere un’ETA, è necessario: Pagare una tariffa Fornire i propri recapiti e i dati del passaporto Fornire una fotografia valida, in conformità con le disposizioni per le fotografie digitali consultabili sul sito GOV.UK Rispondere a una serie di domande I visitatori devono viaggiare con lo stesso passaporto utilizzato al momento della richiesta dell’ETA. Come l’ETA contribuisce alla sicurezza delle frontiere del Regno Unito? I richiedenti ETA forniscono i propri dati biografici, biometrici e di contatto, rispondendo inoltre a una serie di domande. Questo consente di aumentare la nostra conoscenza delle persone che intendono entrare nel Regno Unito e di prevenire l’ingresso di chi potrebbe rappresentare una minaccia. Cosa succede se non si ottiene un’ETA? Se una domanda di ETA viene respinta, verrà comunicato all’interessato il motivo del rigetto e questi potrà presentare una nuova domanda. Se la richiesta per l’ETA viene rifiutata, l’interessato non potrà fare ricorso, e se desidera ancora ottenere il permesso per viaggiare nel Regno Unito dovrà richiedere un visto. L’importo della tassa per l’ETA aumenterà in futuro? Come per tutte le nostre tariffe, il costo dell’ETA viene rivalutato periodicamente e sarà aumentato a 16 sterline nel prossimo futuro. Verranno fornite maggiori informazioni a tempo debito. Questo aumento ridurrà la dipendenza dal finanziamento dei contribuenti britannici per il sistema di migrazione e gestione delle frontiere. È necessaria l’ETA per chi transita nel Regno Unito? Se sì, perché? A seguito dei riscontri ricevuti dall’industria aeronautica, il governo britannico ha concordato un’esenzione temporanea (dall’obbligo di richiedere un’ETA) per i passeggeri che transitano nell’area Transiti degli aeroporti e che, pertanto, non passano attraverso il controllo di frontiera del Regno Unito. L’esenzione sarà tenuta sotto esame e potrà essere modificata in futuro. I passeggeri che transitano nel Regno Unito attraversando il controllo delle frontiere dovranno continuare a richiedere un’ETA, qualora richiesto per la loro nazionalità.

vgp

De Pascale: “Sui dazi servono strategie, non reazioni di pancia”

Parma, 2 apr. (askanews) – “Comprendo e condivido la prudenza con cui ci dobbiamo approcciare a questo momento difficile, non possiamo permetterci reazioni di pancia. Per un Paese come il nostro, un’escalation di dazi, rispondere con dazi a dazi, pu avere un effetto ulteriormente negativo”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, intervenendo all’incontro promosso da Federalimentare all’Unione Industriali di Parma in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy.

“I dazi sono contro l’Europa, ma di fatto sono dazi contro l’Italia, perch siamo la seconda manifattura europea. Trump sta mettendo in atto condotte anti-italiane oltre che anti-europee” ha spiegato de Pascale nel giorno in cui si attende l’annuncio ufficiale delle nuove tariffe americane, de Pascale ha sottolineato.

Il governatore ha richiamato alla necessit di una strategia comune: “Vorremmo vedere il nostro governo, al di l di qualsiasi colore politico, guidare la delegazione europea in una trattativa che deve difendere gli interessi degli italiani”, aggiungendo che ” insensato accusare Meloni di non fare una trattativa diretta con Trump, perch giuridicamente la trattativa la fa l’Europa, essendo la funzione del commercio estero conferita all’Unione”.

De Pascale ha poi evidenziato come le imprese italiane “abbiano dovuto pagare un prezzo dell’energia molto pi elevato di quelle americane, anche per scelte geopolitiche compiute insieme. Che dopo tre anni di sacrifici questa sia la reazione degli Stati Uniti grave rispetto a relazioni storiche”.

Cesare Cremonini insieme ad Elisa nel nuovo singolo "Nonostante tutto"

Milano, 2 apr. (askanews) – Dopo aver sorpreso tutti con l’annuncio sui social di una nuova collaborazione con Elisa, Cesare Cremonini svela il titolo e la data di uscita del brano che li vede tornare insieme: “Nonostante tutto” è il titolo della nuova canzone, scritta a quattro mani da Cremonini ed Elisa e prodotta dai due artisti insieme ad Alessio Natalizia, che uscirà l’11 di aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali. Cremonini ed Elisa, con oltre venticinque anni di carriera, sono il punto di riferimento di una generazione di artisti che ha segnato la storia della musica italiana con canzoni senza tempo, divenute dei classici. Oggi tornano a stupire il pubblico regalando un nuovo brano dal sapore internazionale e dal carattere esplosivo, reinventando un’altra volta il sound del pop italiano contemporaneo. Continua così la proficua collaborazione nata con “Aurore Boreali”, canzone pubblicata nell’ultimo album di Cremonini “Alaska Baby”, già disco di platino, che sarà disponibile in digitale dall’ 11 aprile in una nuova versione che include il singolo inedito “Nonostante tutto” e dal 16 maggio in edizione fisica, tra cui un cd autografato e numerato e un doppio LP nero autografato e numerato entrambi in esclusiva sullo shop Universal (pre order disponibile qui: https://cremoninielisa.lnk.to/nonostantetutto).

“Elisa ed io ci siamo conosciuti che eravamo agli esordi – spiega Cesare – abbiamo aspettato venticinque anni di musica per condividere un momento così intimo e profondo come quello della scrittura. Lavorando insieme abbiamo realizzato un sogno e una promessa, scoprendo di poter essere un tempio l’uno per l’altro nel lavoro in studio. Il legame con Elisa stimola il mio rapporto con il presente, nello scrivere, nel produrre e nel continuare a trattare il pop come una forma d’arte. “Nonostante tutto” ci rappresenta in pieno in questo momento perché svela uno dei nostri tanti punti in comune: il lato oscuro da cui nasce la nostra passione per la musica, che è una fonte inesauribile di felicità”.

“Questa collaborazione con Cesare è nata da uno scambio artistico molto profondo, – racconta Elisa Toffoli – nonostante le tante collaborazioni che ho avuto la fortuna di fare nella vita, questa con Cesare è speciale perchè è talmente a 360° che mi fa sentire come se fossimo una band, un duo. Lo spazio e la fiducia che mi ha dato in studio mi hanno permesso di esprimermi completamente, non solo come cantante ma anche come cantautrice e come arrangiatrice e produttrice, e non finirò mai di ringraziarlo per avere questo approccio così stimolante.

Mi piace molto come pensa, come crea, lo stimo molto quindi quest’esperienza è stata per me come un’iniezione di fiducia, e insieme uno scambio filosofico, e un viaggio musicale senza confini”.

Questo sodalizio artistico prenderà vita anche nel tour negli stadi Cremonini Live25, durante il quale Elisa sarà ospite sul palco in alcune date del tour da record dell’artista bolognese. Il tour, che ha già fatto registrare il tutto esaurito con 13 stadi sold out e oltre 550 mila biglietti venduti, partirà con una doppia data allo stadio San Siro di Milano il 15 e il 16 giugno. Uno spettacolo, quello di Cremonini, che si preannuncia di una straordinaria forza artistica. Un progetto live che tiene unito un racconto personale e musicale iniziato con il viaggio nel freddo inverno dell’Alaska e proseguito con la pubblicazione di un album di inediti divenuto già un classico.

Blitz della polizia contro le gang a Milano, 50 arresti per furti e rapine in strada e metro

Milano, 2 apr. (askanews) – Sono 50 i soggetti (32 maggiorenni e 18 minorenni), a cui vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio (9 soggetti di cui 7 maggiorenni e 2 minorenni), rapina (41 soggetti, di cui 25 maggiorenni e 16 minorenni) attraverso due diversi provvedimenti restrittivi eseguiti stamani dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano.

In particolare, si tratta di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale per i Minorenni, su conforme richiesta della Procura, e un Decreto di Fermo del P.M. disposto dai pubblici ministeri del VII Dipartimento – Criminalità organizzata comune della Procura della Repubblica di Milano.

L’attività di indagine, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano, anche con l’ausilio delle sezioni investigative dei Commissariati cittadini, costituisce un approfondimento sistematico del fenomeno delle rapine e dei furti con strappo commessi in strada e in ambito metropolitano, da giovani stranieri, che prendono di mira oggetti in oro e in particolare collane indossate da giovani e in alcune circostanze anche da anziani.

La visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dei luoghi dove sono state commesse le rapine, l’attività tecnica di intercettazione, l’analisi dei dispositivi telefonici sequestrati, ha permesso, quindi, non solo di individuare gli autori di 25 rapine, ma anche di svelare un sistematico e permanente canale di ricettazione dei monili in oro riconducibile a una famiglia di origine romena, i cui componenti (7 persone) sono stati tutti arrestati con la contestazione dei reati di associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio.

La base logistica di tale organizzazione è stata individuata in una casa popolare abusivamente occupata, sita nel quartiere San Siro, ove gli autori delle rapine sapevano di potersi recare, per ricettare la refurtiva, senza alcun preavviso e a qualsiasi orario. Periodicamente, l’oro raccolto, veniva trasportato in Romania per essere riciclato.

Sebbene il canale di ricettazione non prevedesse particolari filtri, il gruppo romeno si è avvalso di una giovane ragazza italiana di seconda generazione di 17 anni e di un cittadino libico di 21 anni per gestire i contatti con alcuni dei rapinatori e per allargare, in questo modo, il giro di affari. Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna.

“L’operazione condotta oggi a Milano, con lo smantellamento di un’intera rete criminale, è l’ennesima dimostrazione dell’impegno che le Forze di Polizia stanno profondendo nel contrasto alla delinquenza e all’illegalità sulle nostre strade. Gli arrestati sono perlopiù giovani e giovanissimi, molti dei quali minorenni, di cosiddetta ‘seconda generazione’, spesso protagonisti di numerosi episodi di violenza”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

“Un ringraziamento alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Milano per la determinazione e la professionalità con cui hanno portato a termine questa operazione – prosegue il titolare del Viminale -. La sicurezza non è un principio astratto, ma un impegno concreto che portiamo avanti ogni giorno”.

Pil, Orsini: servono misure straordinarie, governo abbia coraggio

Roma, 2 apr. (askanews) – “In momenti difficili come questi servono misure straordinarie e coraggio straordinario. Quindi noi abbiamo bisogno che il nostro governo abbia coraggio e che l’Europa cambi rotta”. E’ l’appello lanciato dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, aprendo il convegno del Centro Studi.

“Credo che i numeri che vedete debbano farci riflettere. Io parto da due parole – ha spiegato il leader di Confindustria – che ho utilizzato negli ultimi mesi. Una di queste parole è ‘sveglia’ e l’altra è ‘il tempo è finito’. Ma ho capito che queste parole non vengono prese sul serio. E allora bisogna far capire quello che sta succedendo. Faccio allora l’esempio di una barca su un fiume, dove sappiamo che ad un kilometro abbiamo una cascata. Le imprese italiane e le imprese europee sono la barca sul fiume che sta ancora andando bene, ma siamo consapevoli che la cascata c’è e ci sarà”.

“Dobbiamo quindi rimettere subito al centro gli investimenti”, ha avvertito Orsini spiegando che misure come 5.0 “non sono la reazione che serve”. Ma “noi abbiamo bisogno di mettere al centro gli investimenti e che vengano fatte politiche a sostegno delle imprese in Italia e in Europa”, ha sottolineato.

Necessarie, secondo Orsini, anche interventi sul fronte dell’energia: “l’Italia non può pagare il 78-80% in più della Francia. Non saremo mai attrattivi per le produzioni industriali europee ed industriali”. E, poi, occorre agire anche sulla burocrazia che “vale 80 miliardi di euro all’anno per le piccole e medie imprese, più di tre finanziarie”.

Confindustria taglia Pil 2025 a +0,6%, con escalation dazi giù a +0,2%

Roma, 2 apr. (askanews) – Confindustria rivede al ribasso le stime di crescita per il 2025 dell’economia italiana. Secondo le previsioni del Centro Studi dell’associazione, quest’anno il Pil rallenta a +0,6%, da +0,9% stimato a ottobre scorso. Nel 2026 l’economia riprende slancio e la crescita sale a +1%. Ma un’escalation protezionistica potrebbe determinare un Pil in caduta a +0,2% nel 2025 e a +0,4% nel 2026. Il rischio è poi la fuga di aziende e capitali negli Usa.

Nelle previsioni di primavera, gli economisti del Csc avvertono: “un’eventuale escalation protezionistica che comporti un persistente, invece che temporaneo, innalzamento dell’incertezza (+80% sul 2024), l’imposizione di dazi del 25% su tutte le importazioni Usa, comprese quelle dall’Europa, e del 60% dalla Cina e l’applicazione di ritorsioni tariffarie sui beni di consumo Usa esportati, avrebbe un impatto cumulato negativo sul Pil italiano, misurato come scostamento rispetto allo scenario base, del -0,4% nel 2025 e del -0,6% nel 2026”.

Studentessa scomparsa a Roma: trovato il corpo in una valigia

Milano, 2 apr. (askanews) – E’ stata trovata morta Ilaria Sula, la studentessa di 22 anni scomparsa lo scorso 25 marzo a Roma. Il corpo della giovane, secondo quanto si apprende, è stato rintracciato all’alba all’interno di un valigione abbandonato in un bosco in fondo a un dirupo nel territorio del Comune di Poli, nell’area metropolitana di Roma Capitale.

Le indagini della squadra mobile della polizia di Roma e degli investigatori del commissariato San Lorenzo si concentrano soprattutto su una storia che la 22enne avrebbe recentemente concluso con un ragazzo di origini filippine. Gli investigatori non escludono che la giovane abbia trascorso alcune ore in un appartamemento di via Homs, nel quartiere Africano della Capitale, dove è in corso un sopralluogo degli investigatori della Scientifica alla ricerca di elementi utili per lo sviluppo delle indagini.

Gli investigatori della polizia hanno rintracciato l’ex fidanzato della vittima: il giovane, un 23enne di origini filippine, è stato portato in questura per essere interrogato dagli inquirenti che indagano per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Bce, Lagarde: siamo molto vicini al nostro obiettivo di inflazione

Roma, 2 apr. (askanews) – Nell’area euro sull’inflazione “siamo venuti da una situazione molto alta, che è stata dovuta a una combinazione di shock, e ora siamo molto vicini al target, quindi il processo di disinflazionistico è molto ben avviato”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante una intervista a Newstalk. “Non siamo ancora all’obiettivo. C’è ancora un po’ di lavoro da fare ma siamo piuttosto soddisfatti del lavoro fatto, l’obiettivo di inflazione che abbiamo è 2% sul medio termine in maniera sostenibile”.

Attacchi di Israele a Gaza e in Cisgiordania, morti e feriti. Trovati corpi di bambini

Roma, 2 apr. (askanews) – E’ salito ad almeno 21 morti il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza meridionale di questa notte, secondo quanto riportato da fonti locali citate dalla stampa israeliana. Secondo quanto riportato, l’Idf ha effettuato attacchi aerei nelle aree meridionali di Khan Yunis e Rafah e ha colpito obiettivi nella Striscia di Gaza centrale e settentrionale con il fuoco dell’artiglieria. Fonti e resoconti locali a conoscenza degli attacchi notturni hanno affermato che i raid su Rafah hanno preso di mira Khirbet al-Adas, dove decine di famiglie hanno riferito di essere state colpite mentre i jet da combattimento dell’Idf prendevano di mira l’intera area. Le famiglie hanno chiesto aiuto alla Croce Rossa per poter essere evacuate. Solo nella zona di Khan Younis, sono stati trovati 13 corpi, tra cui quelli di alcuni bambini, in seguito agli attacchi dell’Idf.

Il ministero della Sanità palestinese, inoltre, ha riferito oggi che 33 persone sono state uccise dal fuoco delle Forze di difesa israeliane nella città di Nablus, in Cisgiordania. Lo riporta il quotidiano Haaretz.

Meloni ricorda San Giovanni Paolo II: ha plasmato Novecento e cambiato storia

Roma, 2 apr. (askanews) – “Vent’anni fa, il 2 aprile 2005, San Giovanni Paolo II passava dalla terra al cielo. La sua forza spirituale, il suo amore per la libertà e la sua capacità di avvicinare alla fede uomini e donne di ogni generazione e latitudine restano vivi nella memoria e nel cuore di miliardi di persone. Sono onorata di aver incontrato e conosciuto una figura così straordinaria che con la sua vita, le sue azioni e il suo esempio ha plasmato il Novecento e cambiato la storia. Grazie di tutto, San Giovanni Paolo II”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su X.

Dazi, Zaia: dazi devastanti per Veneto, no a muro contro muro Ue-Usa

Roma, 2 apr. (askanews) – “I dazi per noi avrebbero un impatto devastante. Il Veneto ha un export verso gli Usa che vale quasi otto miliardi di euro. Ma la soluzione non è il muro contro muro. L’Ue deve investire su un canale diplomatico sempre aperto con Washington”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega), in una intervista al Foglio.

“Von der Leyen dice che ci saranno contro-dazi? Le abbiamo viste in questi anni – dice ancora Zaia – le strategie dell’Ue, a partire dalla guerra in Ucraina, dove si sono spesi centinaia di miliardi e continuano a morire migliaia di persone. Con le minacce non si va da nessuna parte”.

Europeismo, De Gasperi visto da Schuman

Quando si parla di Adenauer, De Gasperi e Schuman, ci si ferma spesso alle formule, senza riandare ai testi. Domani, 3 aprile, saranno 144 dalla nascita di Alcide De Gasperi. Il modo migliore di ricordarlo ci è parso di rileggere il ricordo che, a pochi mesi dalla scomparsa dello statista italiano (agosto 1954), sulle pagine di “Civitas” – diretta allora da Paolo Emilio Taviani – fece di lui Robert Schuman (dicembre 1954).

Eccone alcuni passaggi: “È difficile offrire la sintesi di un destino così fecondo d’attività e così tormentato (…) La sua azione è stata di una concentrazione straordinaria (…) Il nostro grande amico non si contentava peraltro di realizzazioni pratiche frammentarie (…) Le sue iniziative erano collegate a idee che si ponevano al di sopra delle contingenze del momento. Tutta la sua azione discendeva dai principi che egli aveva accettato una volta per tutte (…) Egli aveva l’anima di un apostolo ma non di un settario”.

Schuman ricordò – come anche Adenauer fece sulle pagine dello stesso numero della rivista – che a De Gasperi si doveva l’art. 38 del Trattato istitutivo della Comunità europea di difesa firmato a Parigi il 27 maggio 1952. Quell’articolo prevedeva: al comma 1, la costituzione di una Assemblea della Comunità europea di difesa eletta su base democratica, incaricata tra le altre cose di studiare la organizzazione di una “struttura federale o confederale ulteriore, fondata sul principio della separazione dei poteri” (cioè: una Comunità politica europea); e, al comma 2, una procedura per accelerarne la discussione da parte degli Stati (sei mesi per l’Assemblea per proporre al Consiglio; tre mesi per i Governi per convocare una Conferenza). De Gasperi coglieva il kairos. Nel 1954 disse a Adenauer: “Lei e io dobbiamo vivere altri due anni”.

Davvero questi tre destini sono intrecciati. E se abbiamo in questa occasione scelto non Adenauer (che di De Gasperi scrisse: “Solo a pochi altri mi sentivo legato da così stretti vincoli, nati dall’azione e dalle mète europee”), ma Schuman, non è solo perché il prossimo 9 maggio correranno 75 anni dalla celebre sua Dichiarazione che aprì la strada alla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) e all’integrazione europea, ma per certe affinità e circostanze comuni spesso dimenticate, eppure non trascurabili.

Anzitutto perché per entrambi è aperto da tempo il processo di beatificazione (De Gasperi è attualmente “Servo di Dio”; Schuman è già “Venerabile”). Ma anche perché, su un piano diverso da quello appena citato, entrambi furono insigniti del “Premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana” (De Gasperi alla terza edizione, nel 1952, e Schuman nel 1958; e qui rispunta Adenauer, che lo ricevette nel 1954). E non si trattava allora, né si tratta oggi, di un Premio qualsiasi: papa Francesco lo ha ricevuto nel 2016.

Rientrato da Aquisgrana, dove il 24 settembre del 1952 aveva tenuto – citando Adenauer e Schuman – un memorabile discorso su “Le radici spirituali dell’Europa” (in cui si legge: “Le istituzioni supernazionali sarebbero insufficienti e rischierebbero di diventare una palestra di competizioni di interessi particolari, se gli uomini ad esse preposti non si sentissero mandatari di interessi superiori ed europei. Senza la formazione di questa mentalità europea ogni nostra formula rischia di rimanere una vuota astrazione giuridica”), De Gasperi chiese ai familiari che una sola medaglia fosse posta sul suo feretro: quella del premio Carlo Magno. E così fu. “Restiamo fedeli alla sua memoria e al suo grande esempio!” (Schuman).
Il link al programma “Europa indispensabile”

Dibattito sul riarmo, il Pd cerca l’equilibrio in Europa

Il dibattito sul riarmo continua a infiammare il dibattito interno al Partito Democratico, mentre il delicato accordo raggiunto nel Parlamento italiano potrebbe essere messo nuovamente in discussione in Europa. Oggi, infatti, si procederà al voto sulla “Relazione annuale 2024”, un documento che discute l’attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune dell’Unione Europea nell’anno passato. Tra i punti controversi vi è un emendamento che esprime supporto per il piano di riarmo proposto da Ursula von der Leyen. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha già fatto sapere che questa strategia deve essere modificata in modo “radicale”, come ribadito nella mozione approvata dai democratici sia alla Camera che al Senato.

Secondo quanto riportato da Askanews, una riunione degli europarlamentari del Pd si è tenuta ieri a Bruxelles, ma non è stata trovata una posizione unitaria. L’ala sinistra del partito, rappresentata da figure come Marco Tarquinio e Cecilia Strada, ha già deciso di votare contro l’emendamento, sostenuta anche da europarlamentari come Annalisa Corrado e Sandro Ruotolo, che chiedono coerenza con le posizioni ufficiali del partito. Al contrario, Pina Picierno e Giorgio Gori, insieme a una parte dell’ala riformista, trovano difficile esprimere un netto diniego al piano von der Leyen.

Per cercare di armonizzare le divergenze, il capodelegazione Nicola Zingaretti ha suggerito una mediazione: bocciare l’emendamento ma approvare la relazione nel suo insieme, consapevoli che l’emendamento sarà comunque approvato. Una proposta che sembra andare incontro alle esigenze della Schlein, che prima della manifestazione di sabato non intende che il Pd assuma una posizione favorevole al riarmo.

L’obiettivo della Schlein è mantenere la compattezza del gruppo europeo del Pd contro il riarmo, pur riconoscendo che Picierno e Gori potrebbero comunque votare a favore. Si cerca di evitare una ripetizione della divisione di un mese fa, quando il partito si era spaccato sul tema, mettendo a rischio la leadership della segretaria. Tuttavia, la situazione attuale sembra meno drammatica, con Bonaccini e altri leader del partito al lavoro per trovare una soluzione condivisa.

Il gruppo del Pd si riunirà nuovamente stamattina per definire la strategia in vista del voto, previsto per l’ora di pranzo. Sebbene non sarà possibile conteggiare i voti sul singolo emendamento, l’obiettivo rimane quello di ridurre al minimo le dissidenze e di rispettare la posizione ufficiale del partito sul riarmo. Alla fine, la Schlein potrebbe decidere all’ultimo momento se partecipare alla manifestazione di sabato, pur confermando la presenza di almeno una delegazione.

Nasce un ‘preambolo’ anti populista?

Quando si cita il sostantivo ‘preambolo’ nella politica italiana il pensiero corre immediatamente al famoso appunto vergato da Carlo Donat-Cattin nel lontano 1980 che segnò la fine della politica di solidarietà nazionale da parte della Democrazia Cristiana e il ritorno di un progetto politico e di governo autenticamente ancorato ad una strategia di centro sinistra. Per dirla in termini più chiari, fu una chiara e non ideologica opzione politica anti comunista. Ma il ‘preambolo’, comunque sia, fu un passaggio politico importante perché segnò concretamente, com’era nello stile dello storico leader della sinistra sociale della Dc, la fine di un progetto politico e l’avvio di un’altra fase nella vita democratica del nostro paese.

Ora, e mutatis mutandis, forse è anche arrivato il momento per siglare un altro ‘preambolo’. Molto diverso da quello del 1980 ma altrettanto importante in questa fase politica controversa e ancora alquanto confusa. E un nuovo e rinnovato ‘preambolo’ oggi è molto semplice e al tempo stesso complesso e articolato. Ovvero, dire ‘no’ alle forze populiste nelle coalizioni che si formeranno in vista dei futuri appuntamenti elettorali. E il merito di Calenda, e del suo coraggio politico manifestato al recente congresso di Azione, è proprio stato quello di mettere il dito nella piaga indicando nei populisti vecchi e nuovi il tarlo corrosivo per chi vuole costruire e consolidare una vera e credibile cultura di governo. E la controprova l’abbiamo tutti i giorni nelle vicende politiche italiane. È appena sufficiente verificare il comportamento politico concreto di partiti come quello di Conte e di Salvini per rendersi conto che con le forze populiste semplicemente non si può governare. O meglio, si governa con proposte e progetti che sono piegati alla casualità, all’improvvisazione e al pressappochismo. Dove, cioè, il tutto è sempre e solo funzionale e piegato agli impulsi e alle passioni della ‘piazza’. È persin inutile ricordare che il progetto politico dei populisti – a prescindere che siano temporaneamente a destra o a sinistra – è di fatto incompatibile con la cultura di governo. E l’esempio lo possiamo ricavare in queste settimane attorno al tema, peraltro decisivo e sempre più determinante, dell’europeismo e del suo rilancio nello scacchiere politico nazionale. Ma non è solo, come ovvio, attorno al rilancio e alla riscoperta dell’europeismo che si può registrare il danno irreparabile del populismo e di tutto ciò che lo accompagna.

E, di fronte ad un quadro del genere, la domanda centrale è una sola. Ovvero, esiste oggi la forza, il coraggio e la volontà politica e culturale dei partiti – e in particolare dei partiti centristi e di governo – per arginare la malapianta del populismo demagogico e anti politico nel nostro paese? Perché è su questo versante che si gioca il futuro e la stessa credibilità della politica italiana. Tanto sul versante del centro destra quanto su quello, e soprattutto, della sinistra.

Ecco perché – senza fare confronti con ciò che è capitato nel febbraio del 1980 al 14° congresso nazionale della Dc – oggi serve un nuovo e rinnovato ‘preambolo’. Contro il populismo demagogico e, soprattutto, a vantaggio di una politica che garantisca il confronto tra ricette programmatiche alternative ma sempre ispirate e caratterizzate da una solida e credibile cultura di governo.

L’insegnamento di Tarantelli e l’entusiasmo di Daniela Fumarola

Il Prof. Ezio Tarantelli, una delle menti più intuitive dell’economia italiana, fu assassinato quaranta anni fa da un commando terroristico delle Brigate Rosse. Era infatti il 27 marzo 1985, all’interno del parcheggio della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “La Sapienza” di Roma al Castro Laurenziano. Con questo atto di terrore e di follia omicida, le BR tentarono di stroncare una nuova visione del rapporto tra economia e redditi dei lavoratori, un nuovo modello negoziale tra Parti sociali, un’idea innovativa del protagonismo dei lavoratori nella società.

Negli anni dell’inflazione a due cifre, Ezio Tarantelli fu l’ispiratore proprio delle scelte che portarono al Lodo Scotti del 1983 e al cosiddetto “Accordo di San Valentino” di febbraio 1984. Quegli accordi ridefinirono la struttura di riferimento dei salari, sino ad allora fortemente condizionata dall’automatismo dell’indennità di contingenza, una dei fattori principali di spinta all’inflazione e soprattutto un elemento limitativo della contrattazione.

La Cisl, in quel contesto, fu l’organizzazione sindacale che si fece carico, coerentemente con la sua storia, di sostenere e sviluppare quelle tesi e di riportarle nella contrattazione confederale e di categoria. Il tutto supportato da gruppi dirigenti di grande qualità, di capacità negoziali spiccate e di un carisma riconosciuto.

Successivamente, l’onda lunga del pensiero di Ezio Tarantelli si tradusse poi negli accordi del 1992 con il Governo Amato e del 1993 con il Protocollo Ciampi.

Uno degli elementi fondamentali che fu e dovrebbe essere tuttora alla base del modello contrattuale conseguente di quegli accordi interconfederali e dei successivi, è la contrattazione di secondo livello o contrattazione aziendale/territoriale. Contrattare aziendalmente significa partecipare, incidere sui riflessi dell’organizzazione del lavoro, distribuire “ricchezza” attraverso indicatori di redditività e produttività. Un processo baricentrico anche per l’affermazione del sindacato e dei lavoratori nel rapporto con le imprese.

Purtroppo nonostante gli sforzi, i dati delle Istituzioni, degli istituti di ricerca e delle Organizzazioni Sindacali, confermano che questo istituto contrattuale raggiunge una percentuale minoritaria dei lavoratori ed in particolare non in termini uniformi sia sul piano dei comparti merceologici che sul piano territoriale. Dati che riaffermano le differenze tra industria e servizi, tra Nord e Sud del Paese.

Dobbiamo dare atto alla Cisl che nei decenni si è sempre spesa per affermare questo modello, ribadendolo anche in occasione dell’anniversario dell’assassinio del Prof. Tarantelli. Una nota però dobbiamo evidenziarla, sempre con lo stile che ci ha contraddistinto finora: in un’intervista a Radio24 la Segretaria Generale delle Cisl, Daniela Fumarola avrebbe affermato che la contrattazione di secondo livello è già molto diffusa. Per evitare i “sentito dire” siamo andati ad ascoltare l’intervista ed effettivamente al minuto 8.30, questo viene dichiarato…

Noi saremmo molto soddisfatti se tutto ciò fosse vero, ci sarebbe stato un grande salto di qualità nella contrattazione, nella redistribuzione dei redditi e nel rafforzamento dei diritti in azienda. Putroppo non è così e dispiace che proprio la Segretaria Generale della Cisl non conosca la realtà. Ricordiamo che il nostro è un Paese dove la maggioranza del tessuto produttivo è basato su piccole e medie aziende, nelle quali il sindacato difficilmente è presente e dove non si contratta.

Andranno studiati altri modelli, che sostengano questo istituto. La Cisl ha ancora dirigenti molto bravi, non disponibili soltanto ad alzare la mano negli organismi direttivi; diamo spazio alle idee, alle discussioni e non perdiamo l’occasione dei congressi in corso soltanto per riaffermare uno “status quo” personale.

Tim e non solo: Barone festeggia e con lui festeggia anche Labriola

Evento davvero interessante, quello della presentazione ieri pomeriggio del volume “Una vita da Presidente”, opera autobiografica di Nicola Barone, realizzata in collaborazione con il giornalista Santo Strati. La prestigiosa cornice della Società Dante Alighieri ha accolto un parterre di ospiti illustri, testimoniando il valore e l’importanza del percorso professionale dell’ingegnere calabrese, in primis Presidente di Tim San Marino (ma altre cariche non sono da meno per importanza).

Il volume è un’analisi lucida e profonda dell’evoluzione digitale, un viaggio che dalle prime tecnologie analogiche conduce all’attuale era dell’intelligenza artificiale, offrendo una prospettiva privilegiata su una trasformazione di portata epocale. Barone, con la sua esperienza pluridecennale, non si limita a narrare i suoi successi professionali, ma offre in generale una riflessione sull’importanza dei valori umani, ispirandosi agli insegnamenti salesiani di Don Bosco e ai principi morali promossi da Papa Francesco.

L’incontro, moderato con maestria da Luca Collodi, caporedattore della Radio Vaticana, ha visto la partecipazione di personalità di rilievo, tra cui l’Eparca di Lungro, Sua Eccellenza il Vescovo Donato Oliverio, il sociologo Giuseppe Roma, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi. Tra i molti e qualificati interventi giova comunque segnalare quello del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e dell’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola. Quest’ultimo ha insistito sul felice connubio tra valore professionale e sensibilità umana che rende ai suoi occhi – e non da oggi – decisamente stimato un “collega” come Nicola Barone. Dunque, Labriola ha voluto festeggiare soprattutto un amico, prima ancora che un collaboratore, dando in questo modo, davanti alla platea attenta, un duplice segno di stima e simpatia.

Tutti gli interventi del pomeriggio hanno sottolineato come il libro non sia solo una cronaca di successi, ma un’opera che invita a riflettere sulla necessità di un nuovo umanesimo in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia.

Che dire, in aggiunta? “Una vita da Presidente” veicola un messaggio forte per le giovani generazioni, dimostrando in pratica come l’impegno, la dedizione e l’adesione a principi solidi possano condurre a risultati significativi tanto nella vita personale quanto in quella professionale. Il libro, in conclusione, offre anche una chiave di lettura per comprendere le sfide e le opportunità del futuro, in un’epoca di cambiamenti rapidi e profondi.

 

Il video della presentazione del volume “Una vita da Presidente”

Istat, Meloni: con noi oltre 1 mln occupati in più e non ci fermeremo

Roma, 1 apr. (askanews) – “Quando questo Governo ha iniziato il proprio mandato, nell’ottobre del 2022, il numero di occupati in Italia era di 23 milioni e 231 mila. Oggi, la rilevazione dell’Istat ci dice che, a febbraio 2025, quel numero era già salito a 24 milioni e 332 mila: oltre un milione di occupati in più. È il frutto del lavoro di tanti, in primis delle imprese. Come Governo abbiamo cercato di fare la nostra parte: in poco più di due anni, abbiamo lavorato con l’obiettivo di creare opportunità, sostenere le imprese e ridare dignità al lavoro. È la nostra idea di Italia che prende forma, passo dopo passo. Molto c’è ancora da fare e non ci fermeremo, perché il lavoro è la prima risposta a chi vuole una Nazione più forte e un futuro più prospero”. Così, sui social, la premier Giorgia Meloni, sui dati Istat.

Francia, Marine Le Pen: ricorso anche a Corte giustizia diritti umani (Cedu)

Roma, 1 apr. (askanews) – Marine Le Pen intende percorrere “ogni strada possibile” per fare “appello” dopo la sentenza del tribunale di Parigi che l’ha condannata per appropriazione indebita di fondi pubblici e che le sbarrerebbe così la strada per la corsa all’Eliseo. In un’intervista esclusiva su ‘Le Parisien’, Marine Le Pen, ha annunciato che si rivolgerà alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) e al Consiglio costituzionale.

La leader dell’ultradestra del Rassemblement National ha accolto come “un’ottima notizia” la comunicazione della Corte d’Appello di Parigi secondo cui dovrebbe “emettere una decisione nell’estate del 2026”. Se questi termini saranno rispettati, ciò significherebbe che il secondo processo si terrebbe al più tardi agli inizi del 2026, e che la decisione verrebbe emessa molti mesi prima delle elezioni presidenziali del 2027, come richiesto da diversi esponenti politici.

Conte:Meloni si fa male,fra Usa e Ue ha i piedi in troppe scarpe

Roma, 1 apr. (askanews) – Meloni ha un buon rapporto con il presidente Usa Donald Trump? “C’è una follia in tutto questo, l’articolo 5 del trattato della Nato è ancora lì. Quando si tengono “i piedi in troppe scarpe” si “rischia, nella divaricazione, di farsi male”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte a Di Martedì su La7.

“Sono due anni e mezzo che Meloni ci riempie di chiacchiere e fa delle ottime battute ma lei pensa davvero che essendosi assunta la responsabilità storica di sottoscrivere questo folle piano di riarmo garantirà i cittadini europei?”, aggunge Conte.

Ucraina, Trump "frustrato" da Putin per lo stallo negoziale pensa a sanzioni "aggressive" contro la Russia

Roma, 1 apr. (askanews) – Di fronte allo stallo negoziale con la Russia sul conflitto ucraino, il presidente Usa Donald Trump sta pensando a sanzioni “aggressive” nei confronti di Mosca. Lo afferma oggi Fox News citando fonti.

Le sanzioni, in particolare, punterebbero contro la “flotta fantasma”, cioè le navi utilizzate da Mosca per aggirare le sanzioni internazionali messe in campo dopo l’invasione dell’Ucraina. “Una fonte vicina alle discussioni ha riferito a Fox che il presidente Trump è frustrato da Putin e ritiene che la Russia stia ‘rinviando le trattative per un cessate il fuoco completo’. Si sta discutendo una ‘via d’uscita’”, ha scritto su X la corrispondente di Fox Jacqui Heinrich. “Mi è stato detto che l’applicazione delle sanzioni è attualmente bassa – valutata informalmente a circa ‘livello 3 su 10’ – e che le intercettazioni della ‘flotta fantasma’ della Russia, che trasporta petrolio illecito attraverso il Mar Baltico, sarebbero un bersaglio facile per fare pressione”, ha continuato la giornalista. “Fox è stata informata che la maggior parte della flotta è già sanzionata, e che il 70% delle vendite di petrolio illecito della Russia avviene tramite l’uso della loro flotta ombra”.

Il vicepresidente Usa Vance vuol vedere Meloni a Roma. Ancora scintille Salvini-Tajani (e il caso Le Pen imbarazza)

Roma, 1 apr. (askanews) – Il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ha in programma una visita a Roma e ha chiesto un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo segnala Bloomberg, secondo cui l’ambasciata statunitense a Roma ha comunicato oggi al Ministero degli Affari Esteri italiano i piani del vice di Trump. “I piani sono in evoluzione e potrebbero cambiare prima di essere finalizzati”, ha detto un funzionario Usa.

Il programma provvisorio prevede che Vance sia a Roma dal 18 al 20 aprile (nel ponte di Pasqua) e i diplomatici statunitensi hanno chiesto alle loro controparti italiane di coordinare un incontro con la Meloni. Al momento da Palazzo Chigi non arrivano indicazioni, ma gli uffici – secondo quanto si apprende – sono al lavoro per organizzare l’incontro. Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere un passaggio dell’intervista della premier al Financial Times, in cui si era detta d’accordo con le dure parole contro l’Europa che il numero due americano aveva pronunciato a febbraio alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Vance (che a margine dei lavori aveva anche incontrato la leader di Afd Alice Weidel) aveva, tra l’altro, accusato l’Europa di “perdere i valori fondamentali condivisi con gli Stati Uniti”, irritando non poco la Germania (ma non solo) per una “ingerenza” negli affari interni del Paese e dell’Ue. Meloni, però, ha un’altra opinione: “Sono d’accordo con Vance, l’Europa si è un po’ persa”, aveva commentato la premier a FT, sorvolando (ma probabilmente non le era stato chiesto) sul fatto che poche ore prima il vicepresidente Usa avesse dato della “scroccona” all’Europa in fatto di difesa. Un giudizio poi condiviso dallo stesso Donald Trump, che aveva rincarato la dose definendo gli europei “parassiti”.

Se il tema dell’incontro con Vance è quindi un dossier da maneggiare con cura e da preparare attentamente, la notizia riapre anche le tensioni nella maggioranza. Matteo Salvini rilancia subito la sua “diplomazia parallela”. Il leader leghista aveva avuto una conversazione telefonica con Vance lo scorso 21 marzo. Tra i temi trattati, aveva riferito la Lega, i migranti, l’Ucraina e “l’eccellenza americana nel campo della connessione satellitare” (ovvero Starlink). Il vice premier aveva anche anticipato “la volontà di una missione negli Usa con imprese e investitori”. Un’iniziativa considerata una ‘fuga in avanti’, ma che Salvini rilancia anche oggi, dando preventiva disponibilità a vedere il vice di Trump. “Avere buoni rapporti con l’amministrazione Trump è fondamentale, ritengo che Vance sia una persona di assoluto spessore. Io l’ho invitato a venire in Italia per le Olimpiadi, se venisse anche prima sarebbe per me un’opportunità incontrarlo”, ha detto oggi a Torino, ricordando che “sto lavorando ad una delegazione di imprese italiane per portare business e sviluppo sul tema infrastrutture e trasporti, quindi i miei dossier così nessuno polemizza, il prima possibile negli Stati uniti”.

Su Vance Forza Italia tace, ma gli azzurri tengono anche un profilo bassissimo su un altro tema che nelle ultime ore sta evidenziando una divisione nella maggioranza: la condanna di Marine Le Pen. Salvini, ieri sera, ha subito dato il suo supporto – come Orban, Elon Musk e il Cremlino – alla compagna di ‘famiglia’ europea (i Patriots), la cui condanna è “una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles”. Meloni, da parte sua, si è rifugiata dietro una dichiarazione diplomatica: “Non conosco il merito delle contestazioni mosse a Marine Le Pen, né le ragioni di una decisione così forte – ha detto al ‘Messaggero’ – ma penso che nessuno che abbia a cuore la democrazia possa gioire di una sentenza che colpisce il leader di un grande partito e toglie rappresentanza a milioni di cittadini”. Forza Italia, con Antonio Tajani, ribadisce il “garantismo” che è uno dei principi fondamentali del partito per cui “tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio, alla condanna definitiva, e anche la signora Le Pen per me è innocente”. Il ministro degli Esteri non risparmia però una ‘frecciata’ al sempre più scomodo alleato leghista. “E’ una sentenza della giustizia francese e l’Europa non c’entra niente”, ha detto rispedendo al mittente l’accusa lanciata da Salvini.

Altro tema divisivo è quello dei dazi, proprio alla vigilia del ‘liberation day’ il giorno in cui saranno ufficializzate le nuove tariffe doganali decise da Trump. Per Salvini, che qualche tempo fa aveva parlato di “opportunità”, è sbagliata l’idea di “vendicarsi” che attribuisce alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e auspica negoziati bilaterali tra Roma e Washington, senza seguire la risposta europea. “Le guerre commerciali o militari non portano nulla di buono – ha detto ancora a Torino – le questioni vanno risolte al tavolo. Come europei? Io sono italiano, mi pagano lo stipendio gli italiani, ho il dovere di difendere le imprese e gli operai italiani”. Dunque tavoli ‘uno a uno’? “Sì, dal mio punto di vista sì”. Una linea totalmente diversa da quella di Forza Italia (ma anche da quanto previsto dai Trattati). “Non possiamo andare per conto nostro a trattare sui dazi – ha ricordato ancora Tajani -. Tocca all’Unione Europea trattare le regole sui dazi. Possiamo avere una certa politica commerciale, decidendo dove esportare di più o meno, ma le regole le fa la Commissione Europea. Stiamo nell’Unione Europea e ne siamo parte”.

Insomma, se ‘tregua’ fra i tre leader del centrodestra c’era stata, sembra durata ben poco. La speranza di Meloni è che dopo il congresso del Carroccio (sabato e domenica a Firenze) la tensione si smorzi un po’. Non resta che attendere.