BRICS, il Marocco smentisce la richiesta d’adesione: è polemica col Sudafrica.

Alla vigilia del XV Vertice BRICS che si apre domani a Johannesburg, scoppia il caso Marocco che, pur interessato ai progetti del Coordinamento, si è sentito strumentalizzato dal Sudafrica che è pure ostile alle sue rivendicazioni sul Sahara Occidentale.

Il Marocco ha smentito di aver già fatto richiesta di adesione ai BRICS e non parteciperà neanche all’incontro BRICS-Africa Outreach del prossimo 24 agosto a Johannesburg in polemica con il Sudafrica, e nel contempo ribadisce il suo interesse verso il Coordinamento. A pesare sulle relazioni  tra i due Paesi africani è anche la questione irrisolta della sovranità sul Sahara Occidentale.

L’importante aggiornamento sulla notizia, la presunta richiesta di adesione del Marocco ai BRICS, è dell’altro ieri. Una notizia che aveva sorpreso anche chi scrive, vistI i problemi ancora non risolti nelle relazioni tra il Marocco e l’Algeria candidatasi a entrare nei BRICS. L’annuncio della richiesta di adesione del Marocco al Coordinamento BRICS è stato effettivamente dato a livello ufficiale dal Sudafrica attraverso dichiarazioni di alti diplomatici, riprese mercoledì 16 agosto scorso, dal quotidiano in lingua araba Al-Akhbar e rimbalzate sulla stampa internazionale.

In realtà, secondo il Marocco, si è trattato di una iniziativa unilaterale del Sudafrica. Sabato scorso l’agenzia di stampa marocchina Map (Maghreb Arabe Presse), ha citato una non meglio precisata “fonte autorizzata presso il ministero degli Esteri” di Rabat, la quale afferma a proposito dell’invito al prossimo incontro “BRICS/Africa”, in programma il 24 agosto a Johannesburg, “che questa non era un’iniziativa dei BRICS o dell’Unione Africana, ma un invito dal Sudafrica, a titolo nazionale”. “E’ un incontro organizzato sulla base di un’iniziativa unilaterale del governo sudafricano”, dice la medesima fonte, aggiungendo che il Marocco ha quindi valutato questo invito alla luce delle sue tese relazioni bilaterali con il Sudafrica, escludendo di accoglierlo.

La stessa fonte, rimprovera al Sudafrica di aver  “sistematicamente assunto posizioni negative e dogmatiche sulla questione del Sahara marocchino”.

Per quanto riguarda il rapporto del Marocco con i BRICS, la fonte autorizzata del Ministero degli Esteri rileva che “il Marocco intrattiene sostanziali e promettenti rapporti bilaterali con gli altri quattro membri del Gruppo, ed è addirittura legato a tre di essi da accordi di partenariato strategico.  Tuttavia, il Regno non ha mai chiesto formalmente di aderire al gruppo « BRICS »” poiché “Non esiste ancora un quadro o procedure precise che disciplinino l’espansione di questo raggruppamento”, afferma la stessa fonte. La quale aggiunge che il futuro delle relazioni del Marocco con il Coordinamento BRICS in quanto tale, sia nella loro natura che nella loro portata, “rientreranno nel quadro generale e negli orientamenti strategici della politica estera del Regno” marocchino. “Il Marocco rimane impegnato per un multilateralismo efficiente, solidale e rinnovato”, sottolinea la stessa fonte, affermando che Rabat ritiene che le piattaforme multilaterali non debbano essere utilizzate per incoraggiare divisioni.

Se da un lato non sono una novità i dissapori fra l’Africa araba e l’Africa subsahariana e australe, dall’altro questa polemica che vede opposte Rabat e Pretoria, e che lascerà una macchia su questa presidenza sudafricana dei BRICS, dimostra come nessuno possa dare ad altri lezioni di multipolarismo senza contraddire il principio base su cui esso si basa, ovvero il rispetto reciproco della diversità. E ci indica anche la direzione di marcia di un Paese centrale nell’Africa e nel mondo come il Marocco che nonostante le controversie con la vicina Algeria e le incomprensioni con il Sudafrica, considera strategici sia i suoi ottimi rapporti con l’Occidente, più con gli Usa che con l’Europa in verità, sia una maggiore futura collaborazione con i Paesi BRICS.