Con Elly Schlein il centro sinistra perde i connotati tradizionali

Tramonta la vecchia coalizione di centro sinistra a vantaggio del cartello delle nuova sinistra. Il ruolo decisivo della Schlein e del “nuovo corso” del Pd.

Dunque, la coalizione tradizionale di centro sinistra rischia di essere ormai alle nostre spalle. Lalleanza sempre più organica secca anche se ad oggi drasticamente perdente, tra la sinistra massimalista della Schlein, la sinistra populista e per casodi Conte e Grillo e quella estremista ed ideologica di Fratoianni e Bonelli, è la conferma plateale che si è aperta una nuova fase politica e culturale da quelle parti. E le manifestazioni di piazza, ripetute e ripetitive, di queste ultime settimane lo confermano anche a chi è ancora perplesso di fronte a questa nuova pagina della sinistra italiana.

Certo, anche su questo versante si registra il profondo cambiamento politico e culturale del nuovo corso del Partito democratico. Del resto, lintuizione originaria che diede vita a quel partito, ovvero la convergenza tra la miglior tradizione ex comunista e lesperienza della ex sinistra democristiana, è definitivamente alle nostre spalle. Come, del resto, lo sforzo e la continua elaborazione progettuale e politica di creare una sintesi efficace e costruttiva tra le varie culture fondanti di quel partito. E, ancora, costruendo una coalizione che si caratterizzava per la sua capacità, costante e testarda, di legare nel medesimo progetto politico il centro riformista e plurale con la sinistra democratica e di governo. Ora, con buona pace dei vari Delrio e compagnia cantante, è evidente a tutti – ma proprio a tutti – che il centro e la stessa politica di centrosono categorie del tutto estranee, per non dire alternative, al progetto delle nuove sinistre. E, al contempo, la stessa cifra riformista diventa quasi un peso per il nuovo cartello politico ed elettorale.

Ora, però, intendiamoci. Si tratta di un progetto certamente innovativo e discontinuo rispetto alla tradizione politica italiana ma non per questo negativo o da respingere pregiudizialmente. Risponde, come ovvio, al profilo politico e culturale del nuovo Pd a guida Schlein da un lato e alla costruzione di un progetto politico chiaro e definito dallaltro che superano la tradizionale coalizione di centro sinistra a vantaggio di unalleanza di sinistra che, non a caso, riflette anche ciò che capita nel campo alternativo della destra. E questo risultato, indubbiamente positivo, è anche il frutto di un ritorno della politica dopo la sbornia populista, demagogica, anti politica e qualunquista caratterizzata dai 5 stelle in questi ultimi anni. Un epilogo che riflette le nuove dinamiche politiche frutto e conseguenza del profilo politico dei nuovi protagonisti. A cominciare, sul versante della sinistra, del profilo dirompente, nonchè chiaro e trasparente, di Elly Schlein che ha chiuso definitivamente una fase del principale partito della sinistra italiana per aprire una stagione del tutto nuova ed originale. Certo, ci sono molte somiglianze con alcune stagioni del passato dove si perseguiva lobiettivo dellunità delle sinistre. E cioè, lavversione verso i moderati, i centristi e i riformisti; lesaltazione della piazzacome luogo salvifico e miracolistico per il rinnovamento della politica; la necessità di radicalizzare il conflitto politico e accentuare la polarizzazione ideologica; cavalcare tutte le opposizioni sociali e via discorrendo. Metodi e obiettivi che poco hanno a che vedere con le modalità, i comportamenti e gli obiettivi del tradizionale centro sinistra nel nostro paese.

Per questi motivi, semplici ma oggettivi, tutti coloro che non si riconoscono nella piattaforma della nuova sinistra unitahanno il diritto, e soprattutto il dovere, di avviare una iniziativa politica distinta e distante dal massimassimo, dal radicalismo e dallestremismo del nuovo corso della sinistra italiana. Una iniziativa, e lo dico senza alcuna polemica, che si rende necessaria anche grazie al progetto della nuova segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha avuto il merito di far chiarezza allinterno di quel campo tracciando i confini e indicando concretamente gli obiettivi del nuovo progetto della sinistra italiana. Una iniziativa politica, infine, che deve vedere in prima linea proprio quei cattolici democratici, popolari e sociali che per coerenza personale e per lungimiranza con la propria storia, non possono conciliare la loro presenza in un cartello politicamente e culturalmente estraneo se non addirittura alternativo ai propri valori di riferimento.