Covid: idrossiclorochina da sola inefficace

L'idrossiclorochina è un analogo dell'antimalarico clorochina, viene usata per trattare malattie reumatiche come il lupus e l'artrite reumatoide, ed è stata esplorata come potenziale trattamento per Covid-19.

Non riduce la mortalità nei pazienti con Covid-19 quando utilizzata da sola, e anzi l’aumenta del 27% quando usata in combinazione con l’antibiotico Azitromicina.

Questa volta a rinfocolare il dibattito scientifico sul farmaco è una nuova metanalisi pubblicata su ‘Clinical Microbiology and Infection’, la rivista ufficiale della European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (Escmid).

Prima di questa, l’ultimo lavoro pubblicato sulla molecola è uno studio italiano secondo cui invece l’idrossiclorochina è in grado di ridurre del 30% il rischio di morte nei pazienti ospedalizzati per l’infezione. La metanalisi pubblicata oggi arriva ad altre conclusioni. Gli autori del lavoro hanno passato in rassegna 29 lavori condotti sulla molecola e hanno deciso di includere nell’analisi i dati relativi a 11.932 pazienti trattati con idrossiclorochina, 8.081 nel gruppo idrossiclorochina con azitromicina e 12.930 nel gruppo di controllo (che non hanno ricevuto nessuno dei due farmaci).

I risultati hanno mostrato che per l’uso di idrossiclorochina il rischio relativo di morte era inferiore del 17% rispetto ai controlli considerando tutti gli studi combinati, ma era superiore del 9% negli studi controllati randomizzati. In entrambi i casi, questi risultati non erano statisticamente significativi. Invece la combinazione di idrossiclorochina e azitromicina nei pazienti Covid è stata associata a un aumento statisticamente significativo della mortalità, del 27% rispetto ai controlli.