Dibattito| Natale in casa Cuperlo, ovvero una novità che richiede coraggio.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’autore prende spunto da un articolo di Cuperlo per invitare a riflettere sul semi-presidenzialismo, anche ipotizzando l’elezione di un’Assemblea costituente in concomitanza con le europee.

Il richiamo al titolo di un lavoro teatrale del grande Edoardo De Filippo “Natale in casa Cupiello” non nasce da un’assonanza verbale, ma da molte consonanze. Intanto l’articolo di Cuperlo su Repubblica data 23 Dicembre – più Natale di così non è possibile – e nel titolo l’invito al “primato delle idee” non è esclusivo della ed alla sinistra. In chiusura dell’articolo si legge che l’invito non è esclusivamente rivolto alla sinistra ma come minimo parte dal Pd, sempre più lontano dall’illusione iniziale della vocazione maggioritaria. Infatti il compito sta “in capo ad un centrosinistra vincente” non per “inseguire la propria ombra (maggioritaria!) piuttosto (per) ritrovare il bandolo di una passione ed identità (plurale) tanto ambiziose da spronare un paio di generazioni ad uscire di casa per cambiarsi la vita e con questa un pezzo di mondo!”. 

Parole ispirate al Natale, ovvero ad una nascita di redenzione! Cuperlo chiude con l’asserzione “altra strada non c’è!” Ma le occasioni storiche vanno colte, come ad esempio l’emergenza istituzionale di cui non c’è cenno e che può sfociare in una spaccatura del Paese con esiti disastrosi per la struttura democratica del Paese. “Qui si parrà la nostra nobilitate”, per dirla con Dante, ed il primo decisivo passo è quello di evitare un confronto ristretto come quello delle bicamerali, sempre fallimentari anche in seconda istanza nei referendum confermativi; ma piuttosto promuovere un’Assemblea costituente da eleggere insieme con le elezioni europee, a costi ridotti e stesso sistema elettorale proporzionale! 

Un salto di qualità che deve fare affidamento sulla disponibilità della Meloni al momento della presentazione del Governo verso il semi-presidenzialismo alla francese! Altro che premierato elettivo con una persona sola al comando di tutti! L’alternativa è quella di due poteri legittimati dall’investitura popolare che si bilanciano fino alla coabitazione forzata, per il bene del Paese. Un’occasione storica da non perdere!