Due anni fa, con una cerimonia in grande stile e alla presenza di numerose autorità e cittadini, il Municipio IX di Roma aveva reso omaggio a Pier Paolo Pasolini dedicandogli una targa commemorativa. Era stata collocata sul marciapiede antistante l’edificio di via Eufrate 9, luogo carico di significato in quanto fu l’ultima residenza romana dello scrittore prima della sua tragica scomparsa.
Di recente, però, la targa è stata rimossa da ignoti, un gesto che finora è passato inosservato – i media non ne hanno parlato – ma che merita un approfondimento. L’episodio ha suscitato sgomento e irritazione, di cui si fa portavoce la stessa Presidente del Municipio IX, Titti Di Salvo: “È nostro dovere proteggere e promuovere il ricordo – esordisce- di una figura come Pasolini, che ha segnato profondamente la cultura e la società italiana”.
La Presidente spiega come è andata la vicenda. “In occasione dei 100 anni dalla sua nascita, con l’assessore Miguel Gotor e Francesco Rutelli, abbiamo reso omaggio a Pier Paolo Pasolini dedicandogli una targa commemorativa incastonata nel marciapiede davanti alla casa dove aveva vissuto fino alla morte. Con l’amatissima madre. Avremmo voluto che la targa fosse collocata sul frontespizio del palazzo, ma non abbiamo ottenuto il consenso del condominio. Da ciò la scelta di collocarla sul marciapiede, proprietà pubblica. L’abbiamo fatto per due ragioni: per rendere omaggio a “un poeta” come lo definì Moravia nella orazione funebre: “…poeti ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo”. Un poeta che ha segnato profondamente la cultura e la società italiana. E quella romana. L’abbiamo deciso per questo e perché Pasolini amava moltissimo l’Eur da lui definito “…buono per deambularci ignoto, e vasto tanto da parere città del futuro”. Queste ragioni sono oggi ancora più forti di ieri, irrobustite dall’indignazione per lo sfregio recato all’intera comunità. Perciò la targa verrà ripristinata”.
Dunque, la parola passerà al più presto al vaglio dell’ufficio tecnico. “Sì, bisogna capire quale soluzione adottare – ribadiscono Augusto Gregori (vice presidente della giunta) e Luca Bedoni (Presidente del Consiglio municipale)- fermo restando che la memoria di Pasolini deve restare nel tessuto civile della comunità dell’Eur”. “L’impegno – concludono i due rappresentanti municipali – serve anche ad incoraggiare la cittadinanza a riflettere sulla necessità di reagire sempre quando viene messo a rischio il collegamento ideale con i grandi testimoni della cultura”.