Roma, 21 ago. (askanews) – “Il caso Arianna Meloni? Siamo alle solite: l’estate è iniziata azzuffandosi su faccende insignificanti come l’inquinamento della Senna e finisce combattendo su storie che non hanno senso”: lo ha detto Carlo Calenda, intervistato dal Quotidiano nazionale.
Ha ragione la premier a parlare di complotto? “No: non c’è un’inchiesta”, ha tagliato corto il leader di Azione. “Invece di liquidare con un’alzata di sopracciglio chi si mostra turbato perché la sorella, capo della segreteria di FdI, si occupa come è probabile di nomine in Rai, la butta sul golpe. È assurdo”.
Lo scontro su questo tema è “un’arma di distrazione di massa”, a giudizio di Calenda: “Vale per lei come per l’opposizione. È lo schema di gioco: parlare di un incontro di boxe o degli zebedei di Vannacci per non affrontare nodi politici seri”.