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domenica, Marzo 9, 2025
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Giuseppe Toniolo, all’origine del movimento democratico e cristiano.

L’attualità del Toniolo: un vero cristiano, che non esita o si scoraggia, né si adegua alla mentalità corrente. A lui possiamo guardare come icona e simbolo per l’impegno pubblico del credente.

Giuseppe Toniolo? Certo. A 180 anni esatti dalla sua nascita, avvenuta a Treviso il 7 marzo 1845, la straordinaria attualità del “pensiero-azione” dell’insigne docente trevigiano – primo economista nella storia a salire agli onori degli altari come beato – risalta con particolare rilievo nella vita della Chiesa e del Paese. Le celebrazioni per questo speciale anniversario tonioliano assumono un grande valore e significato, per ribadire alla comunità ecclesiale e civile la validità nell’oggi e per il domani di una lezione di fede e di vita davvero esemplare.

 

La santità laicale, il pensiero e l’azione
Docente universitario di economia politica per quarant’anni a Pisa, morto nel 1918 e sepolto nel Duomo di Pieve di Soligo, cittadina nativa della moglie Maria Schiratti, Giuseppe Toniolo – ufficialmente beato dal 2012 – è modello riconosciuto di virtù umane e cristiane. “Voglio farmi santo” era il suo intento di vita, sin da giovanissimo. Il suo diario spirituale è specchio e conferma di questo impegno quotidiano, nella vita di sposo, padre di sette figli (tre morirono in tenera età), docente universitario ed educatore dei giovani, animatore instancabile e guida autorevole del movimento cattolico tra fine ‘800 e inizi ‘900, teorico del primato dell’etica in economia, della cooperazione e della democrazia sociale, consulente di Leone XIII per l’enciclica “Rerum Novarum” del 1891, uomo di Azione Cattolica e presidente dell’Unione Popolare, fondatore di riviste e studi internazionali e delle Settimane Sociali (Pistoia, 1907), sostenitore della nascita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alfiere della possibile costituzione di un “Istituto cattolico di diritto internazionale” per la pace (1917).

 

Sale e luce
Beato Giuseppe Toniolo fu sale saporoso e luce che splende”, capace di tradurre “il Vangelo in un progetto culturale al servizio dell’uomo”: nelle parole del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ritroviamo le ragioni profonde della grandezza di questo santo laico, uomo di indomita speranza e di straordinaria visione di futuro. Risaltano il primato di Dio e la sintesi unificante nella vita di un uomo sempre fedele alla vocazione di cristiano laico, propria di chi tratta le cose temporali e le ordina secondo Dio. Sale e luce, con una presenza che sa discernere, pensa e propone, si attiva, costruisce comunione, si assume per intero le responsabilità. Ecco l’attualità del Toniolo: un vero cristiano, che non esita o si scoraggia, non si adegua alla mentalità corrente, non teme la modernità, ma sa affrontare con creatività e lungimiranza le novità culturali, economiche e sociali del suo tempo con lo sguardo profondo e l’azione concreta, positiva, competente e riformatrice. Una santità totale, integrale, “popolare”, “della porta accanto”, come sottolinea Papa Francesco nella sua esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” sulla chiamata per tutti a essere santi.

Pieve di Soligo è città del beato Toniolo

Alla città del Quartier del Piave il beato Toniolo è sempre stato molto legato: qui si unì in matrimonio con Maria Schiratti il 4 settembre 1878, visse periodi estivi nella casa di piazza Umberto I, fu attivo al servizio dell’economia cooperativa del territorio e volle la sua ultima dimora terrena, perché così, egli diceva, “gli umili verranno a deporre un requiem sulla mia tomba”. E sempre qui è avvenuto il miracolo di una guarigione per sua intercessione, riconosciuto da Papa Benedetto XVI nel 2011. Già per tutto il tempo della ripresa della causa nazionale e diocesana di beatificazione del Servo di Dio Giuseppe Toniolo, fra l’ultimo quindicennio del secolo scorso e tutto il primo periodo del nuovo millennio, la città di Pieve di Soligo ha ospitato importanti celebrazioni, convegni ed eventi nell’ambito delle iniziative a carattere religioso, culturale e formativo poste in essere dalla diocesi di Vittorio Veneto per favorire la conoscenza e la devozione del Toniolo. E qui oggi ha sede l’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, che dal 2017 opera in primis per favorire il percorso verso la canonizzazione del beato ed è impegnato con molte iniziative sul fronte ecclesiale, culturale e sociale, proponendo in particolare il Premio Giuseppe Toniolo, giunto ormai nel 2025 alla sua decima edizione. Nel corso di quest’anno, poi, l’IBT collaborerà con la Parrocchia per varie attività in programma perché il Duomo pievigino sarà Chiesa Giubilare, proprio nel segno del Toniolo, dal 4 settembre al 7 ottobre 2025.

 

Giuseppe Toniolo simbolo e patrono di un nuovo umanesimo cristiano
Rispetto ai grandi temi planetari della partecipazione, della democrazia sociale e di una nuovo modello economico, sempre più al centro della riflessione e dell’urgenza di scelte concrete, possiamo guardare a Giuseppe Toniolo come icona e simbolo fecondo di vita vissuta al servizio del bene comune, alimentata alle radici dei valori profondi di libertà, giustizia e solidarietà verso tutti. Come ha di recente messo nero su bianco la Carta Toniolo presentata a Pieve di Soligo per iniziativa IBT, condivisa da vari soggetti pastorali, economici e sociali del territorio, sono straordinariamente attuali una serie di valori essenziali e di linee di azione ispirati dal beato Toniolo, capaci di dare risposte di senso, di vita e di speranza agli uomini e alle donne d’oggi. Eccoli: pienezza di vita; la persona a fondamento; sostegno alle famiglie; centralità di scuola, cultura e formazione; primato dell’etica in economia; impresa e lavoro per tutti in sicurezza; nuovo welfare aziendale e di comunità; cooperazione nella modernità; democrazia sociale e sussidiarietà; corpi intermedi protagonisti; la pace bene necessario; partecipazione al bene comune. Nell’anno del Giubileo della Speranza, ecco Giuseppe Toniolo patrono di un nuovo umanesimo cristiano all’altezza delle nuove sfide della cultura, dell’economia e della società del nostro tempo.

 

Marco Zabotti

Direttore scientifico Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.