Il presidente dell’Ecuador Noboa è sicuro che "il Paese uscirà vittorioso da questo conflitto"

Roma, 11 gen. (askanews) – Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha affermato che il paese uscirà vittorioso nel conflitto armato interno che sta vivendo negli ultimi giorni, in occasione di un messaggio alla nazione trasmesso nella notte. “Siamo convinti che usciremo vittoriosi da questo conflitto”, ha affermato dopo aver riferito di esplosioni, incendi di automobili, rapimenti di guardie carcerarie e la morte di 14 persone, tra cui almeno due poliziotti.

Noboa ha accolto con favore l’approvazione della cosiddetta “Legge No More Blackouts”, il suo secondo progetto urgente in materia economica, con il sostegno di 131 dei 137 membri dell’Assemblea nazionale, che ha definito “un voto storico”. Ha affermato che il sostegno dei cittadini e dei partiti politici è essenziale per uscire dall’oscurità e generare giorni migliori per tutti. “Arrendetevi al male, mai, lottate instancabilmente, sempre”, ha concluso nel suo messaggio.

Questa settimana, il governo ha istituito lo stato di emergenza per 60 giorni e il coprifuoco nazionale per controllare la situazione, dopo aver appreso della fuga di un leader della banda criminale Los Choneros, Adolfo Macías, alias Fito, che stava scontando 34 anni di carcere. Macías è accusato di reati quali omicidio e traffico di droga ed è considerato alleato del cartello di Sinaloa in Messico. A ciò si è aggiunta la fuga da un altro carcere di Fabricio Colón Pico, noto tra i leader della banda Los Lobos, anche lui con un numero significativo di anni da scontare per diversi reati.

In un altro decreto, il presidente ha ammesso l’esistenza di un conflitto armato interno e ha elencato alcuni gruppi criminali classificati come terroristi che saranno perseguiti dalle forze di sicurezza.

Nell’ultima notte, intanto, sono stati segnalati atti di violenza in diverse zone del Paese, come a Quito (nord), la capitale, dove sono stati collocati esplosivi in depositi di rifiuti ed è stato registrato un attacco a un’unità di polizia. La radio La Calle Habla ha registrato una presunta sparatoria nel carcere della provincia di Esmeraldas (nord), mentre diversi media digitali hanno riferito dell’ingresso di un convoglio militare nel cantone di Durßn, uno dei più colpiti dalle violenze.