Sessanta Comuni del varesotto hanno aderito al protocollo sul controllo di vicinato firmato il 2 ottobre dai Sindaci delle rispettive municipalità, dal presidente della Provincia di Varese nonchè primo cittadino di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, dal Prefetto della città lombarda, Enrico Ricci, e dai vertici territoriali delle Forze dell’ordine. Il protocollo vuole orientare l’azione verso un modello partecipativo, integrato, di collaborazione tra cittadini e istituzioni, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze.

In quest’ottica l’obiettivo dell’accordo è quello di definire regole omogenee in tutto il territorio provinciale per le varie attività volontarie dei privati secondo un periodo di formazione svolto in raccordo con le Forze dell’ordine. Attività finalizzate a segnalare fatti o fenomeni anomali che turbino l’ordine pubblico e la convivenza pacifica delle comunità locali. La vitalità del territorio è un elemento fondante attraverso il quale si può ottenere una maggiore sicurezza. La frequentazione degli spazi pubblici non solo produce sorveglianza spontanea, ma riduce in maniera sensibile spazi morti, nascosti, indefiniti dove la criminalità tende a concentrarsi.

L’apporto dei cittadini è importante sia per la capacità di leggere il territorio individuando e segnalando i problemi in modo capillare, sia perché la sicurezza considerata come qualità di vita e condizione di vivibilità dei quartieri non può prescindere dal coinvolgimento diretto di chi in quelle stesse aree abita, lavora, vive quotidianamente. La condivisione è quindi fondamentale per la crescita di città resilienti e più sicure.