Il pensiero di Jacques Maritain costituisce un campo aperto per il futuro

Il filosofo francese ci ha lasciato una grande testimonianza di unità tra fede e vita, e di entrambe con il pensiero. Di questa unità il presente e il futuro hanno ancora bisogno

Si è svolto a Roma il 24 e il 25 novembre,  con una ricca e qualificata partecipazione il convegno internazionale Jacques Maritain 50 anni dopo, promosso dall’Istituto Internazionale Jacques Maritain insieme con l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e il Centre Saint-Louis de France, nelle cui sedi si è tenuto. Dal 1945 al 1948 Maritain fu infatti ambasciatore di Francia presso la Santa Sede e svolse un’intensa attività di raccordo tra la Francia, il Vaticano e, in particolare, gli organismi internazionali. Notevole fu il contributo del filosofo francese alla redazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948) a partire dal suo intervento fondamentale alla II Conferenza Generale dell’Unesco a Città del Messico (1947).  

Il discorso di Maritain (capo delegazione francese e presidente della conferenza) mirava alla ricerca di principi pratici comuni in vista del bene comune dell’umanità insistendo sulla democrazia come costume pratico condiviso, pur nella diversità delle opzioni di pensiero e delle appartenenze a famiglie religiose diverse: un discorso dal notevole impatto sull’impegno degli organismi internazionali in merito ai diritti umani e alla ricerca di strumenti idonei a sostenerli e consolidarne l’effettiva attuazione. 

Al di là di questa importante dimensione di impegno diplomatico e politico, come è stato molto opportunamente sottolineato dalle qualificate relazioni che si sono susseguite durate il convegno, Maritain ci ha lasciato una grande testimonianza di unità della fede con la vita e della vita e della fede con il pensiero. Di questa unità il presente e il futuro hanno ancora particolare bisogno. Così come hanno bisogno della capacità di Maritain di mettere insieme le persone  creando occasioni e possibilità di ricerca comune della verità e di risposta ai grandi interrogativi della vita. La sua filosofia, così come la sua visione politica, educativa, estetica, al di là di ovvi elementi congiunturali, possono costituire un campo aperto per il futuro, una grande miniera a cui attingere risorse decisive per il domani. 

L’attualità di Jacques Maritain, pensatore poliedrico e prolifico, consiste ancora oggi nella sua capacità di continuare ad accompagnare le persone “in ricerca” custodendo le loro domande più profonde e continuando a suggerire risposte su importanti questioni metafisiche, sulla centralità della persona, sul rapporto tra fede e ragione, tra dimensione ecclesiale e dimensione politica. Fondamentale, oggi, rimane anche l’impegno educativo, focalizzato sulla persona umana e sulla sua formazione integrale e finalizzato allo sviluppo del bene comune. Maritain può continuare infatti ad essere un prezioso compagno di strada, un affidabile interlocutore per tutti coloro che, a diverso titolo, sono impegnati nella difesa e nella promozione dei diritti della persona senza mai  se parare questo impegno dalla insistenza su doveri e sulla responsabilità che si accompagna ad ogni decisiva insistenza sui diritti.